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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/19/18 in tutte le aree

  1. Buon giorno a tutti, Vi comunico che sul sito della Società Numismatica Italiana sono disponibili al download i numeri della RIN dal 1961 al 1970. LINK Inoltre è stata pubblicata la versione aggiornata della pubblicazione sulle medaglie della SNI. LINK Matteo
    4 punti
  2. Nel mio Manuale il SICL in grado Spl non ha una quotazione; per un BB (vero) ci vogliono 250/300 euro. 300,00 euro è il valore che troverete per un BB, mentre l'MB è a 100 euro....ed è elevata a R2. A riguardo la sottrazione della lettera I in legenda, troverete, sempre nel volume, qualche iniziale spiegazione ad ampio raggio. Queste monete (quelle prive della lettera I) hanno bisogno di ulteriori indagini (correlate alle motivazioni), ma a mio modo di analizzare la monetazione di Ferdinando IV di Borbone, non ho considerato che siano dei semplici e banali errori. La sottrazione è mirata, la troviamo su molti nominali di Ferdinando, anche dopo la restaurazione come ad esempio nel caso del 4 tornesi SICL. PM
    4 punti
  3. Mi congratulo dell'idea di mettere su youtube le intere relazioni, in modo da consentire a chi non poteva esserci di apprezzarne il contenuto. Tanto per dimostrare che alcune le ho già seguite con attenzione, posto qui l' esemplare più bello a mia conoscenza di un grosso di Gian Galeazzo Visconti per Verona che non è stato possibile illustrare in una delle relazioni, a causa della sua rarità. La moneta appartiene alla Collezione Reale ed è visibile in rete , con molti più pixel, nel fascicolo su Verona dei Materiali del Museo Nazionale Romano: https://www.numismaticadellostato.it/pns-pdf/materiali/flip/BdNonline_Materiali_29_2015/index.html#p=238 Saluti, Andreas
    3 punti
  4. Buona serata Anch'io, non avendo potuto presenziare al convegno, mi sono guardato gli interventi su You tube e faccio i miei complimenti a tutti. Grazie e saluti luciano
    3 punti
  5. Ho guardato il video e faccio i complimenti agli organizzatori e ai relatori. E anche a chi ha permesso agli assenti di poter vedere la registrazione. Arka
    3 punti
  6. Certo che lo sono autentiche Acraf, altrochè. Infatti non sono certo in discussione! Girando nei vari musei (Gela, Siracusa..) e consultando vecchi manuali non può che risaltare in ogni caso questo elemento: e cioè un rilievo molto particolare dei pezzi originali di questi conii, non solo della coppia di conii in oggetto ma in generale di gran parte di queste emissione tardo arcaiche geloe. Poi sì, le foto del volume l'oggetto tendono a rilevare ancora di più questo particolare ma che comunque esiste. Una riflessione va quindi fatta sul perché ad un certo punto il mercato sia stato letteralmente invaso da esemplari così piatti, così poco plastici...
    3 punti
  7. Carissimo, mi sarebbe piaciuto vederti per l'occasione e parlare un pò.. Sono sicuro non mancheranno occasioni. Sai caro Giamba, il bello è vedere che poi dopo tanto lavoro le cose si realizzino, appagante è ciò che ti rappresenta.. Eros p.s. E' inutile, vagar per mete assai lontane, basta incontrarsi e la magia fa il resto...
    3 punti
  8. @dabbene, grazie Mario per la domanda, metto qualche notizia in più: Nel 1430, stanchi delle continue lotte e dell’incerto avvenire, molti centri della garfagnana, con Castelnuovo in primis si liberano dal controllo lucchese, sottomettendosi spontaneamente agli Estensi, ottenendo in questo modo notevoli privilegi. Castelnuovo divenne il capoluogo della zona, ospitando nella Rocca, il complesso fortificato che domina il centro storico, i governatori di Casa d’Este, i più famosi dei quali restano Ludovico Ariosto (1522-1525) e Fulvio Testi (1640-1642). Nel 1613 per il controllo del territorio del Monferrato scesero in campo il duca di savoia Carlo Emanuele I e il cardinale Ferdinando Gonzaga, il Duca di Firenze Cosimo II deciso di appoggiare il Gonzaga, chiese un libero passaggio nel Mantovano, ma il Duca Cesare lo negò, provò a schierare l'esercito ai confini della garfagnana ma Cosimo molto astuto li aggirò ed arrivò immediatamente con fanti e cavalieri a difesa di Ferdinando. Nel frattempo che l'esercito di Cesare girava i lucchesi ne approfittarono invadendo la garfagnana, una prima invasione era già avvenuta nel 1603, ricordando anche le barbarie commesse dai lucchesi, tutto il popolo della garfagnana aiutò le truppe di Cesare e anche questa invasione fù respinta. Ecco anche perchè le due monete non erano per porre solo in evidenza la supremazia della casa d’Este, sulla provincia, ma anche per ringraziare il popolo della Garfagnana della fedeltà allora dimostrata. Nella moneta in mio possesso possiamo vedere: D/ Testa nuda del duca a sinistra. In legenda: CESAR.DVX.MVT.REG R/ Bomba accesa con tre fiamme. In legenda: PRIN.GARFIGNANA CNI 6/11. Per la rarità la vedo riportata in R3 o R4, però tolto questa dal giro delle aste non ne ho mai viste altre. L'altra moneta la stò ancora cercando, spero di trovarla un giorno in vendita e di potermela permettere. Spero di non avervi annoiato, con questa storia e questa piccola regione andiamo ad intrecciare molte altre storie (savoia, firenze, lucca, pisa, genova, gonzaga, stato pontificio, spagna, mantova.........
    3 punti
  9. Posta a cavallo fra Appennino Tosco-Emiliano e Alpi Apuane, la Garfagnana è una terra molto ricca di storia, leggende e tradizioni che si tramandano di generazione in generazione. Una di queste, narra di un folletto, chiamato Linchetto, o Buffardello, che vive nei boschi e passa il tempo a fare scherzi irriverenti ai viandanti di passaggio: una leggenda che può essere presa ad emblema di una terra, la cui la gente ha assistito indomita a tutte le occupazioni. Vi presento adesso una moneta fatta coniare dal duca Cesare d’Este dopo la favorevole sentenza emessa dal Senato di Milano nel 1606 che assegnava il possesso della Garfagnana al Ducato di Modena. Il Duca fece battere due Grossetti per porre in evidenza la supremazia della casa d’Este, sulla provincia, ma anche per ringraziare il popolo della Garfagnana della fedeltà allora dimostrata.
    2 punti
  10. Arrivo tra gli ultimi a commentare chiedo venia. Cosa aggiungere ........qui un sacrosanto entusiasmo trasborda..... esso appare quando nella nostra vita abbiamo obiettivi reali, verso cui tendete con genuino fervore. E' meraviglioso procedere con la sola guida dell'Entusiasmo, rispettando il mistero della vita, e gli insegnamenti della storia, la strada è bella e tutto il resto tende a sparire . L’entusiasmo è un vulcano sul cui cratere non cresce mai l’erba dell'esitazione. Alcuni affermano che l'entusiasmo è una sorta ubriachezza morale .... niente di più falso, L’entusiasmo, un' entusiasmo appassionato come il nostro è una sorta di serenità soprannaturale, e se ci pensiamo bene vediamo che è cosi'. Salutoni a tutto il cordusio e chissà se un giorno non ci incontreremo ma io come sempre sono ottimista e fiducioso.
    2 punti
  11. Ottima iniziativa, complimenti. Se posso permettermi una piccola critica, i pdf sono pesantini e si potrebbero ridurre di dimensione, facilitandone il download.
    2 punti
  12. Mi sto riguardando la foto di questo 5 tornesi ...... ma poi collego il fatto che fa parte della collezione del mitico Rocco e capisco tutto . ma dimmi carissimo amico , non ti vengono mai le mancazioni quando osservi tutte le tue monete insieme ? questo di cui sotto è il mio prontuario a seconda delle patine.
    2 punti
  13. Ciao, ignoro la quotazione e quanto l'hai pagata... ma se vuoi buttarti nel mondo delle silique, ti segnalo questa: https://www.ebay.it/itm/Silver-siliqua-of-Julian-II-from-the-East-Harptree-hoard-Votive-reverse/332590295469?hash=item4d6fed29ad:g:~GQAAOSw2Ptarn19 molto interessante per provenienza!
    2 punti
  14. Da "Garfagnino" quale sono, voglio ringraziare @Zenzero per aver fatto conoscere questa moneta, un indelebile ricordo della mia terra. Del periodo in cui l'Ariosto è stato governatore, vi è un libro " lettere dalla Garfagnana" nel quale sono state raccolte quasi tutte le missive che lo stesso scambiava con il Duca di Ferrara e dove lamentava tutte le difficoltà incontrate per governare una territorio definito " terra di lupi e di briganti". Termino, allegando un link nel quale si può leggere la storia e la cultura di questa leggendaria e poco conosciuta terra. http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=7&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwiLksjDgPjZAhWNGewKHUcUC2cQFghDMAY&url=http%3A%2F%2Fpaolomarzi.blogspot.com%2F2014%2F07%2Fterra-di-lupi-e-di-brigantiquando-la.html&usg=AOvVaw32Y0gQ1GzTbccXc71v1n1C Aggiungo inoltre: Una foto storica della rocca di Camporgiano, scattata prima del devastante terremoto del 1920. Mi perdonerete se sono stato un tantino di parte Cordialmente PB
    2 punti
  15. La cosa più bella? Vedere la gioia di un grande collezionista novantenne, nel chiedermi una copia del gazzettino, e commentarla con enormi plausi... Queste sono le cose che mi arricchiscono di più.. Eros
    2 punti
  16. 1) perché monete romane repubblicane? 2) è comunque un reperto archeologico.... (ecc. ecc.) 3) non penso proprio che esista un "prezzario" per le punte di lancia. Magari potresti pensare di portarla al più vicino museo archeologico, che ne dici?
    2 punti
  17. Introdurrei una terza categoria, i collezionisti pazzi. ll più illustre rappresentante della categoria è senza dubbio il daimyo (signore feudale) giapponese Toyotomi Hideyoshi, vissuto nel turbolento periodo Sengoku (1467 - 1603) detto non a caso "periodo degli stati belligeranti", che dal 1592 portò avanti per molti anni varie azioni per l'invasione della Corea. Durante una di queste ordinò ai suoi generali di uccidere tutti quelli che resistevano alle truppe giapponesi, donne e bambini inclusi, e tagliargli il naso: Toyotomi ne collezionò circa ventimila, in una grande pila conosciuta oggi col nome ingannevole di "Tumulo delle Orecchie". Sì, avete capito bene: Toyotomi era un collezionsta di NASI mozzi.
    2 punti
  18. Continuando la ricerca di eccezionali pietre lavorate provenienti dal mondo romano , ricerca da me iniziata tempo fa partendo pero’ dal generico ed ultimamente proseguita dall’ utente Polluce con la presentazione della “Gemma costantiniana” , vorrei ora proporre questa ulteriore magnifica gemma denominata : “Trionfo di Licinio” , dando cosi’ maggior spazio a questi particolari piccoli capolavori dell’ arte glittica . L’ arte di incidere pietre e’ chiamata glittica , denominata a torto “arte minore” , fu una produzione dell’ antichita’ altamente prolifica con intagli di varia qualita’ eseguita da incisori specializzati in lavorazione di pietre dure e preziose , generalmente Calcedoni di tutte le varieta’ le prime , ma anche usando altre tipologie di minerali come ad esempio Giade e Quarzi e le seconde incidendo Berilli (Smeraldi e Acquemarine) , Ametiste , Rubini e Zaffiri . La presente pietra lavorata a Cammeo chiamata “Trionfo di Licinio” e’ un Calcedonio varieta’ Sardonice , pietra che veniva lavorata mettendo in rilievo le varie sfumature di colore della pietra , i cui colori principali potevano variare dal bianco avorio , al beige , al bruno rossiccio , al marrone scuro , la maestria dell’ incisore risiedeva nello sfruttare magistralmente queste varieta’ di colore facendo risaltare figure ed oggetti il piu’ possibile con i colori uniformi contenuti nella pietra . Il Cammeo chiamato “Trionfo di Licinio” e’ una definizione di fantasia in quanto non esiste prova certa che rappresenti Licinio , la pietra rimane comunque un eccezionale rappresentante di questa arte . L’ oggetto e’ conservato a Parigi presso la Biblioteca Nazionale di Francia , Dipartimento delle Monete , Medaglie e Antichita’ ; la pietra e’ conosciuta fin dal 1560 , poi scomparsa per quasi tre secoli fino a quando ricompare nel 1851 , quando riapparve venne acquistata dalla Biblioteca Nazionale ; le misure della pietra sono di circa 6x7 centimetri , la cornice in oro smaltato e’ produzione moderna in stile antico . Leggiamo ora questa gemma : al centro del Cammeo campeggia un Imperatore corazzato di lorica su quadriga in prospettiva da sembrare di venirci incontro , nella mano sinistra regge il globo terrestre e nella destra impugna una lancia rivolta in alto che simboleggia una campagna vittoriosa , alla sinistra dell’ Imperatore un secondo globo sorretto dalla Luna , mentre alla sua destra compare il Sole anch’ esso reggente un globo ; ai lati della quadriga due Vittorie , una per lato che reggono un trofeo e un labaro , ma in pose diverse , i quattro cavalli che avanzano al passo in atteggiamento di calpestare i nemici sconfitti . Il motivo per cui la gemma e’ attribuita a Licinio e’ controverso in quanto i tratti del viso dell’ Imperatore raffigurato non sembrano assomigliare ai ritratti di Licinio presente su monete e su altri reperti , alcuni storici invece “vedono” nella gemma l’ ingresso trionfale di Licinio ad Antiochia dopo aver vinto nel 313 , nella battaglia di Tzirallum , Massimino Daia , altri al contrario “vedono” nella gemma il Trionfo di Costantino contro Licinio a Crisopoli . Comunque sia la gemma , qualunque Trionfo rappresenti , rimane un capolavoro della antica glittica romana . Se altri utenti conoscessero gemme antiche lavorate , importanti e di qualita’ eccezionale , da proporre in Sezione , sono gentilmente invitati a presentarle , grazie . Questo Post credo sia l’ ultimo che presento in questo 2017 , quindi insieme al presente auguro a tutti i frequentatori della nostra Sezione i piu’ sinceri Auguri di Buon Natale e Felice 2018 .
    1 punto
  19. Il periodo del principato dell’ Imperatore Adriano fu uno dei piu’ fecondi per l’ Arte , intesa come espressione delle varie manifestazioni , edilizie e non , tra queste ne giovarono anche le emissioni monetarie che sotto Adriano raggiunsero forse l’ apice della raffinatezza del conio . Numerosissime furono le allegorie rappresentate nelle monete del periodo adrianeo che ricordano le infinite divinita’ e simbologie varie personificate , personaggi familiari , consacrazioni , fatti civili e militari ; tra questi ultimi rientra una speciale e piuttosto rara emissione molto ricercata tra i collezionisti , che celebra gli Eserciti provinciali , nella quale si vede Adriano normalmente a cavallo o in piedi su un basso palco , che saluta i Signifer o Vessilliferi delle Legioni , generalmente tre ; di queste emissioni esistono nei rovesci delle varianti sia nelle figure sia nelle legende , ad esempio il nome dell’ Esercito puo’ comparire in tre forme : Exer. Exerc. Exercitus . In base alle ricerche che ho effettuato , le monete relative a questa serie militare , che sono arrivate fino a noi , celebranti gli eserciti provinciali , sono : Exercitus Cappadocicus , Exercitus Moesiacus , Exercitus Germanicus , Exercitus Hispanicus , Exercitus Noricus , Exercitus Syriacus , Exercitus Dacicus , Exercitus Mauretanicus , Exercitus Parthicus , Exercitus Raeticus , Exercitus Britannicus . Se vogliamo trovare una anomalia in questa bellissima serie di monete emesse da Adriano rispetto ad altri Imperatori che celebrarono le singole Legioni , la possiamo trovare solo nel non avere Adriano citato le Legioni appartenenti agli eserciti evocati , evidentemente Adriano preferi’ sintetizzare per ogni Provincia l’ esercito completo che la presiedeva ; in mancanza del nome delle Legioni provinciali , provo a sopperire alla “dimenticanza” di Adriano , allegando al nome dell’ Esercito provinciale i nomi delle Legioni che presiedevano la Provincia al tempo dell’ Imperatore Adriano , prendete questa ricerca come una semplice curiosita’ legata alle legende del rovescio di questa serie di emissioni , nulla di piu’ . Questa e’ la serie delle monete degli Eserciti provinciali che sono riuscito a rintracciare : Exercitus Cappadocicus : la Cappadocia era una antica regione dell’ Asia minore situata al centro della penisola anatolica che si estende , nell’ odierna Turchia , a Nord dei Monti dell’ Antitauro fra le antiche regioni del Ponto , della Galazia e della Cilicia . Nel periodo di Adriano , a partire dal 117 , l’ Esercito che controllava la Provincia di Cappadocia era costituito da due Legioni : XV Apollinaris e XII Fulminata Exercitus Moesiacus : la Mesia è una antica regione che comprende più ex Provincie dell' Impero Romano (Superiore , Inferiore ; Prima e Seconda) situata a sud del limes del basso corso del Danubio , corrispondenti principalmente alle attuali Serbia e Bulgaria . In questa Provincia e’ piu’ difficile stabilire con certezza assoluta tutte le Legioni presenti nel periodo di Adriano , quelle certe che controllavano la Provincia erano le Legioni : IV Flavia Felix , VII Claudia , XIII Gemina , V Macedonica , che vi rimasero a periodi alterni , complete o con distaccamenti , dall’ 86 fino a circa meta’ del V secolo . Exercitus Germanicus : la Germania Magna di epoca romana era una vasta area dell' Europa centrale che non era soggetta al domino romano se non parzialmente e per brevi periodi che si estendeva a oriente del Reno e ritenuta arrivasse fino al fiume Elba , area nella quale era stanziata la maggior parte delle tribù germaniche . La Provincia venne definitivamente abbandonata al tempo di Tiberio , quindi Adriano per Esercito Germanico intende quello che difendeva i confini renani . Anche in questa Provincia e’ difficile stabilire con certezza assoluta tutte le Legioni presenti nel periodo storico di Adriano a difesa del Reno tante furono quelle impiegate in questo punto strategico dell’ Impero , comunque quelle certe che controllavano il Limes germanico sotto Adriano erano le Legioni : VIII Augusta , XXII Primigenia , I Minervia , IX Hispania , VI Victrix e XXX Ulpia Victrix . Exercitus Hispanicus : l’ Hispania antica corrisponde all’ attuale Spagna e Portogallo . Nel periodo di Adriano , a partire dal 117 , l’ Esercito che controllava la Provincia di Hispania era costituito da una sola Legione che vi rimase fino all’ inizio del V secolo , in quanto l’ Hispania era da oltre un secolo profondamente romanizzata : VII Gemina , con sede a Leon , odierna Citta’ spagnola che ancora oggi conserva il nome di Legione . Exercitus Noricus : il Norico è una regione storica di una Provincia romana , corrispondente all' attuale Austria centrale ad ovest di Vienna , a parte della Baviera , alla Slovenia nord orientale e a parte dell' arco alpino italiano nord orientale . Nel periodo di Adriano , a partire dal 117 , l’ Esercito che controllava la Provincia del Norico era costituito da una sola Legione : II Italica . Exercitus Syriacus : la Siria era una provincia romana che corrispondente grosso modo all' attuale Siria , la cui capitale della Provincia era Antiochia . Nel periodo di Adriano , a partire dal 117 , l’ Esercito che controllava la Provincia di Siria era costituito dalle seguenti Legioni : VI Ferrata , X Fretensis , III Gallica , II Traiana , XVI Flavia , IV Scythica . Exercitus Dacicus : la Dacia antica era un' antica Provincia dell' Impero Romano , l’ ultima conquista territoriale stabile dell’ Impero che comprendeva i territori di parte dell’ attuale Romania , parte della Bulgaria e dell' Ungheria . Nel periodo di Adriano , a partire dal 117 , l’ Esercito che controllava la Provincia della Dacia era costituito dalle Legioni : I Adiutrix , XIII Gemina , IV Flavia , II Adiutrix . Exercitus Mauretanicus : la Mauritania era il nome di una Provincia dell' Impero Romano che comprendeva parte dei territori degli attuali Marocco e Algeria . Nel periodo di Adriano , a partire dal 117 , l’ Esercito che controllava la Provincia di Mauretania non era costituito da Legioni bensi’ da Ausiliari , che operavano insieme a distaccamenti della Legione : III Augusta , che risiedeva nella vicina Numidia . Exercitus Parthicus : la Partia , nella sua interezza , non fu mai una Provincia romana quindi la legenda della moneta fa riferimento al tempo di Adriano quando a seguito delle conquiste fatte da Traiano in Armenia , che divenne Provincia romana , e in Mesopotania invasa successivamente all’ Armenia arrivando a conquistare Seleucia e la capitale dei Parti , Ctesifonte . Nel periodo di Adriano , a partire dal 117 , l’ Esercito che controllava la Provincia di Partia non era costituito da Legioni stanziali in Partia , bensi’ da fortezze legionarie poste nelle regioni di confine o limitrofe quali la Cappadocia , Siria , Palestina , Arabia , Egitto , dove stanziavano nel II secolo le Legioni : XV Apollinaris , XII Fulminata , IV Scythica , XVI Flavia Firma , III Gallica , X Fretensis , VI Ferrata , III Cyrenaica , II Traiana Fortis . Exercitus Raeticus : la Rezia era il nome di una Provincia dell' Impero romano comprendente i territori alpini e subalpini compresi fra l' odierno Alto Adige , la Baviera meridionale , parte della Svizzera , dell' Austria occidentale e del versante alpino italiano . Nel periodo di Adriano , a partire dal 117 , l’ Esercito che controllava la Provincia di Rezia non era costituito da Legioni , bensi’ da quattro Ali di Cavalleria e da quattordici Coorti di Fanteria , soltanto al tempo di Marco Aurelio vi fu stanziata definitivamente una Legione : la III Italica . Exercitus Britannicus : la Britannia romana fu il nome generico di una Provincia romana situata nell' isola di Gran Bretagna fino al Vallo di Adriano , territorio aumentato pochi anni dopo e non permanentemente , dopo la morte di Adriano dal suo successore Antonino Pio , fino al suo nuovo Vallo situato piu’ a Nord di quello di Adriano . Nel periodo di Adriano , a partire dal 117 , l’ Esercito che controllava la Provincia di Britannia era costituito dalle Legioni non permanentemente in Britannia : IX Hispana , VI Victrix , XX Valeria , II Augusta . Le Legioni che al tempo di Adriano facevano parte degli Eserciti provinciali erano naturalmente supportate in campo dai vari corpi degli Ausiliari , che non ho voluto di proposito inserire nell’ elenco perche’ sarebbe stato ancora piu’ complicato selezionare quelli di riferimento al periodo di Adriano . Circa le monete sotto illustrate , della serie Exercitus……, quattro Sesterzi degli Eserciti Britannico , Dacico , Retico e Siriaco , sono questi gli unici esemplari che sono riuscito a rintracciare in rete , se qualche utente del Forum interessato all’ argomento volesse tentare di trovare altri esemplari di monete di questa serie e di qualsiasi modulo , farebbe un grosso favore alla completezza quanto piu’ possibile del Post .
    1 punto
  20. Buonasera lamonetiani. Condivido anche quest'ultimo acquisto: un 20 grana 1795 per FERDINANDO IV. La conservazione, nonostante i graffi da conio, mi garba molto e la leggera patina, che pare avere, la impreziosisce. La moneta arriverà, ma già da queste foto è possibile vedere alcuni particolari, diciamo strani...li vedete? Favorisco un ingrandimento altrimenti sarebbe dura. Nel frattempo, se vi va, datemi un vostro parere sulla conservazione e sulla rarità. Grazie.
    1 punto
  21. Si Profausto mi sà che è proprio una patacca firmata De Agostini.. Ecco come appare dopo 3 ore di immersione con aceto, limone, bicarbonato e sale.. Unica cosa che da questa vicenda si può concludere è: NON usare la miscela di limone e aceto sulle monete perchè si mangia tutte cose!
    1 punto
  22. Si vede che c è ancora parecchia gente che ha soldi da spendere....Secondo me a quella cifra si prende di meglio.
    1 punto
  23. Ciao Collega. Peccato. Mi sarebbe piaciuto rivederTi. Sarà per la prossima volta. Saluti. Michele
    1 punto
  24. Ma sai che spettacolo... Poi si parlerebbe di tutto, si porterebbe in giro il messaggio... Quello che tutti gli appassionati della Penisola e isole comprese attendono...
    1 punto
  25. ma il dritto ha un bel ritratto.
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  26. Ai gatti riesce senza fatica ciò che resta negato all’uomo: attraversare la vita senza fare rumore. (Ernest Hemingway)
    1 punto
  27. Altrettanto, è sempre un piacere.
    1 punto
  28. P&P Santamaria mai sentito parlare? e’ stata una delle maggiori ditte di numismatica operanti in Italia. Basata a Roma è stata autrice assieme a poche altre ( Ratto, Canessa, Baranowski, Sambon etc) delle piu importanti vendite numismatiche effettuate in Italia . Attiva soprattuto nella prima metà del Novecento e fino agli anni Sessanta, oggi ha cessato ( purtroppo) le attività. i caraloghi e i listini delle loro vendite costituiscono ancora oggi un punto di riferimento per il mercato e la fonte di provenienze da collezioni blasonate e sicure.
    1 punto
  29. Buongiorno Pietro,è un piacere rileggerti,sono assolutamente d'accordo con te ...
    1 punto
  30. In attesa di collezionisti più navigati di me, prova a dare un'occhiata qui:https://www.lamoneta.it/topic/23331-p-p-santamaria/
    1 punto
  31. Per le conservazioni, serve occhio. Prova a cercare su acsearch per fare paragoni. Nel caso specifico, mi sembra coerente con quanto appare in foto. Forse anche un peletto stretto, ma spesso queste valutazioni sono soggettive Che genere di ragguagli vuoi riguardo al pedigree? Conferme? Il venditore penso sia una garanzia, nel panorama nazionale
    1 punto
  32. Dovrebbe trattarsi della zecca di Siscia, Göbl 1441i:
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  33. L'ho inserito direttamente nella sezione "Biblioteca" Saluti Simone
    1 punto
  34. Complimenti, sembra un'altra moneta!
    1 punto
  35. Hai visto che l'acqua demineralizzata gli fa solo bene? Continua così fino a quando non noti più miglioramenti, dopo o la lasci così o procedi meccanicamente...
    1 punto
  36. Se non si è in prima linea tutti i giorni certe cose non si possono, e non si potranno mai sapere... Sabato a Milano si è svolto il festival della passione, con realtà venuta da tutta la penisola, uno dei tanti momenti di grande numismatica che si continuano a tenere regolarmente. A oggi l'entusiasmo che ho potuto evincere attraverso i racconti di titolati amici studiosi, è altissimo, cosi come i progetti che regolarmente vengono postati nel calendario degli avvenimenti nella sezione apposita qui sul forum... Vorrei che fosse sempre cosi... Eros https://www.lamoneta.it/topic/167185-colori-e-monete-della-penisola-numismatica-ac-quelli-del-cordusio/
    1 punto
  37. E poi arrivano le gratificazioni, e poi arrivano nuovi amici, e poi arrivano quei momenti che attendi ogni volta, dove la notte prima dell'evento non dormi molto, ma la mattina sei carico nonostante la stanchezza.. E poi arrivano i relatori, e poi si scambiano i punti di vista, e poi si progettano insieme dei prossimi eventi.. E poi vorrei fosse sempre e poi... Ben vengano questi incontri, ben venga il gruppo.. Eros
    1 punto
  38. Moneta molto rara... Manca a molti collezionisti di Modena...la famosa bomba... Ne ho vista solo una in tanti anni in una collezione di Modena.. Poi sempre cercata mai trovata... Il tuo esemplare è in conservazione notevole per la tipologia. Eros
    1 punto
  39. Si, @fabry61 ci sarà nel prossimo e ormai imminente numero del Gazzettino, contributo lungo che verrà quasi sicuramente diviso in due parti, come ci saranno diversi nuovi nick di Lamoneta che avranno la possibilità di esprimersi e di raccontare numismatica, contributi decisamente importanti, un numero molto ricco e vario ... Non pare ma Parma e' ormai vicina , 28 aprile... ci saremo col nuovo Gazzettino e la sua presentazione ufficiale ...
    1 punto
  40. Una settimana, solo ed esclusivamente acqua distillata e bastoncino cotonato: Il prima e dopo, le migliorie si notano di più al rovescio, non riesco ancora a capire perché le incrostazioni continuano ad essere blu anziché verdi, qualche idea?
    1 punto
  41. Aggiungerei alla coppia il pezzo mancante con la lettera P sotto la ghirlanda e di diametro da 30mm
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  42. 1 punto
  43. Ormai vi è Internet, che come in molti altri aspetti della vita quotidiana , ha rivoluzionato il nostro modo di vivere. Figuriamoci la numismatica. Io vedo DECINE di Aste professionali offerte TUTTI i giorni, migliaia di monete sulla baia, altre decine di siti appositi o relazionati con la numismatica. Forum, come il nostro amato la moneta.it, o molti altri in lingue diverse. Negozi numismatici classici, mercatini, fiere ecc... . Credo che la numismatica sia più popolare, socialmente orizzontale e viva che MAI. Provate ad immaginare, solo un momento, un gruppo di amici numismatici del 1750 con le loro candele, arrivati a cavallo , visto che per forza dovevano essere dei Signori , avendo questo hobby, confrontarsi su una moneta per sentito dire, leggende, alcuni ricercati trattati e costose lenti. Ma stiamo scherzando? Ora con un click, o con una domanda su questo forum , si hanno molte più conoscenze e immagini di quelle che un numismatico di 200 o 100 anni fa poteva solo sognare. E per nostra fortuna
    1 punto
  44. Mah ! quando vedo medaglioni romani messi in asta con base a soli 40 euro mi viene da pensare che la casa d' asta sappia bene cosa sta proponendo , in particolare quando si parla un raro medaglione di Geta .
    1 punto
  45. Non è nastro adesivo (ai primi del '900 mi sembra che neanche esisteva) ma il bordo di un foglio di francobolli. Ho maneggiato diverse banconote con questo rudimentale sistema di riparazione, la più recente era un 1000 lire Ornata di Perle di fine anni '50. La riparazione, in questo caso, è anche una testimonianza dell'epoca. Proprio stamattina stavo visualizzando la foto di un 500 lire 1919 del Banco di Napoli riparato al retro: venne usato un bordo di foglio con l'elemento grafico impresso in modo da evitare che la carta filigranata fosse riutilizzata per stampare francobolli in maniera fraudolenta. Aggiungo, inoltre, che il bordo di foglio è alquanto facile da rimuovere...
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  46. attenti che come si può cadere nella schiavitù del sesso, della droga, del gioco, può succedere anche con il collezionismo. e ci vuole poco per andare in rovina.
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  47. Io l'avrei lasciata così come l'avevo trovata. E' la più vecchia che si conosce... lasciala così no?
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  48. Ciao, desidero segnalare che lo Speciale n° 12 di Cronaca Numismatica dedicato all'araldica e alla monetazione papali si trova ora nel sito www.academia.edu, al link https://www.academia.edu/36134051/Habemus_papam_Stemmi_monete_e_storie_pontificie (URL breve: http://goo.gl/zrxB7n), da cui è liberamente scaricabile.
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