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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/24/18 in tutte le aree
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Incipit: dall'articolo seminale di Arturo Sambon " I tornesi falsi di Ferdinando I° D'aragona" Dopo la disfatta di Sarno, avvenuta nella notte tra il 6 e 7 luglio del 1460, quando imprudentemente gli Aragonesi attaccarono un accampamento angioino e subirono grosse perdite, Ferdinando I° D'Aragona, immediatamente, riorganizzò il suo esercito, ma ,per fare, ciò aveva un impellente bisogno di soldi da acquisire in ogni modo, anche a mezzo estorsioni a danno dei cittadini ricchi dell'epoca. Intanto, dal mese di febbraio 1460, Ferdinando autorizzò la coniazione di tornesi che pesavano acini 14 5/8. Questa prima coniazione diede un ingente guadagno alle esauste casse aragonesi, per cui si decise una seconda coniazione di tornesi del peso di 15 acini, ma con meno percentuale di argento, Le esigenze della guerra, però, erano sempre maggiori per cui Ferdinando I° concesse il privilegio a diverse zecche per permettere la coniazione di tornesi... ( continua)3 punti
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Salve, oggi vorrei mostrarvi questo 2 grani per Ferdinando III coniato a Palermo, il millesimo sembra 1775, ma la cartella al rovescio e' diversa e mancano i 4 globetti di sopra. Il peso e' 8,5 gr ed il diametro è di 29 mm. Sono graditi i vostri pareri. Saluti , Borbonik.3 punti
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Monete-ascia (ma anche di altre forme) in rame, sono illustrate in diversi codici aztechi del XVI secolo, la loro produzione, iniziata come detto tra il 1200 e il 1300, andò avanti ancora a lungo dopo l'arrivo degli europei, e dovette essere assai cospicua, se si considera che, nei secoli successivi, gli archeologi ritrovarono veri e propri "tesoretti" con centinaia di pezzi. Varie furono le forme e misure di queste "monete", che, originariamente, avevano valore solo se trattate fino a renderle splendenti (gli esemplari giunti fino a noi, purtroppo, sono ormai corrosi dal tempo). Quelle a forma di T (ne vediamo degli esempi nella foto allegata), valevano 250 semi di cacao (un altro mezzo di scambio ampiamente utilizzato), e prima dell'arrivo degli europei con uno dei più grandi (potevano arrivare fino a 14 pollici, più di 35 cm.) si potevano comprare 80 schiavi. Ma dopo lo sbarco degli spagnoli il loro valore diminuì drasticamente, tanto che, una volta che questi si furono insediati stabilmente in Messico, con un'ascia di grandi dimensioni si potevano ormai avere solo due schiavi e mezzo (chissà se si poteva scegliere tra la metà di sopra e quella di sotto o forse te lo tagliavano in verticale ). Anche in questo caso, come più a nord col wampum, gli europei accettarono di buon grado questo tipo di moneta, arrivando a fissare tassi di cambio con quelle tradizionali. Nel 1548, secondo quanto scritto in una lettera da Oaxaca (Messico sudoccidentale), quattro di esse, se nuove, venivano scambiate per 5 reales spagnoli. Se invece erano rovinate, anche leggermente (diciamo qFDC ) venivano svendute a peso di fusione, 10 per 1 real. Questo enorme deprezzamento, forse dipendeva dal fatto che le asce, quando perfettamente lucidate, avevano un colore che le faceva assomigliare all'oro, colore che gli esemplari più o meno danneggiati o ossidati finivano gradualmente per perdere. Il loro uso ebbe termine all'incirca nel 1600, e come al solito ne vediamo alcuni esemplari nell'allegato. petronius3 punti
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Buongiorno @ambidestro, il suo esemplare dovrebbe essere una imitazione (non contraffazione/falsificazione) battuta da Ferdinando I Gonzaga (1636-78) nella zecca di Castilgione delle Stiviere. Le poche lettere leggibili al dritto si possono infatti integrare nel seguente modo [fer dg c]AST [p]R, mentre quelle del rovescio sarebbero le seguenti, [marc]HIO M[edvlarvm]. Ne può vedere alcuni esemplari nel volume curato da G. MARGINI, Monete e medaglie di Mantova e dei Gonzaga dal XII al XIX secolo. VI: Le zecche e le monete dei rami cadetti dei Gonzaga, Martellago 2002. Un paio di immagini sono inoltre presenti anche nel catalogo delle monete di Castiglione di questo Forum. Un saluto, Teo3 punti
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Chiaro che l’evento si prestava ad una attenzione più estesa, considerato che la zecca interessata non era solo quella di Milano (come in occasione del primo evento). Anche Parma sarà oggetto di streaming: crediamo che sia la strada giusta per raggiungere tutti coloro che per ragioni diverse non possono essere presenti agli eventi.3 punti
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Grazie a @eliodoro per aver ricordato che domani presenteremo il nostro nuovo volume di "Appunti Numismatici". Sicuramente sarà una bellissima giornata di numismatica. Nel volume sono presenti articoli che hanno "dignità scientifica" e altri che sono squisitamente divulgativi, nell'accezione più nobile del termine. Di certo il fil rouge che accomuna tuti i partecipanti all'iniziativa editoriale è la passione, senza la quale è difficile portare a termine qualsiasi attività umana e di passione ne deve avere davvero tanta la nostra presidente Patrizia, poiché senza la sua perseveranza e senza la sua risolutezza appassionata non sarebbe stato possibile giungere al risultato finale. Questa iniziativa è una piccola goccia nel mare infinito della divulgazione numismatica, d'altronde anche il mare è fatto di infinite gocce d'acqua.3 punti
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Può capitare di non ricevere il modulo, però non condivido l'idea di aspettare ancora o telefonare... In questo periodo sarebbe un'impresa ciclopica contattare un operatore..., e intanto il tempo trascorre... Io al tuo posto non perderei un attimo di tempo, inviando subito una mail con allegato un pdf contenente: codice cliente, pin, dati completi per il pagamento e in calce un N.B.= modulo non ricevuto, confermo tutte le tipologie e le quantità assegnatemi e autorizzo al prelievo del denaro per il pagamento delle serie di cui sopra. Data e Firma.3 punti
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Caro 4mori è stato un piacere conoscerti alla conferenza di Sabato, ho notato subito nei tuoi occhi l'entusiasmo e la passione, sempre più rara ultimamente. D'altronde il tuo post evince chiaramente la lettura che hai fatto dell'associazione, cogliendo l'essenza e il messaggio che vogliamo da sempre portare. Digitale o cartaceo... E' il serpente che si morde la coda, l'uno non può prescindere dall'altro oggi.. Anche se, rimarrà sempre nel mio cuore la carta grandissima invenzione... Ma oggi devo fare i conti con questa tastiera, colei che mi dona ogni notte l'opportunità di entrare negli animi di coloro che come me, condividono da sempre questa incredibile passione.. Eros3 punti
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Giusto e pertinente il riferimento a Boehringer, che però è in tedesco (difficile da tradurre anche per chi conosce quella lingua) e fornisce solo un quadro generale delle varie emissioni che si sono succedute. Allego il lavoro e sarò molto grato se qualcuno riesce a tradurlo: Boehringer 1998 monete di Leontinoi di età classica ex Price.pdf Viene fatto un cenno al noto ripostiglio di Carlentini del 1984, che conteneva tetradrammi con "testa bagnata". Maggiori dettagli su questo ripostiglio si trovano nel volume Coin Hoards vol. VIII, che purtroppo non ho e già in altra occasione sul forum avevo chiesto di poterlo scansionare. Boehringer illustra con una sola foto, n. 55, il tetradramma con "testa bagnata", ma non dice esplicitamente se è un unico conio e il suo articolo non è un vero Corpus....3 punti
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Il Latino fu veramente la lingua ufficiale e parlata nell’ Impero Romano ? credo che tranne in alcune parti dell’ immenso Impero , non lo sia stato se non marginalmente . Il Latino sara’ stata lingua parlata e scritta sicuramente nelle alte sfere della pubblica amministrazione civile e militare dell’ Impero e per necessita’ pratica anche nelle varie parti dei componenti subordinati dell’ esercito romano alto e medio imperiale , ma rimane la domanda : nelle classi medie e medio basse dei cittadini che componevano il caleidoscopio territoriale , il Latino era la lingua comunemente parlata ? sembrerebbe di no , perche’ ad esempio nella parte orientale , medio orientale e nord Africa dell’ Impero , il Greco era la lingua piu’ ampiamente in uso , anche nella stessa Italia del Sud e particolarmente in Sicilia la lingua greca sembra essere stata quella piu’ uso , come almeno si evince dalla maggioranza delle lapidi e sepolcri trovati in Sicilia incisi piu’ in Greco che in Latino . L' espansionismo militare romano comportò come conseguenza che la lingua parlata normalmente , sia dai legionari sia dall' enorme apparato burocratico civile che seguiva le conquiste , diffondesse nelle Province il Latino , la lingua dei conquistatori , fino a dar vita alle odierne lingue neolatine sopravvissute : italiano , spagnolo , francese , rumeno e portoghese . Come si puo’ notare dalla cartina delle antiche Provincie romane , nelle quali l’ antica lingua latina si e’ evoluta in neolatino , queste Provincie corrispondono alle prime conquiste territoriali di Roma avvenute quasi tutte in epoca repubblicana , furono quindi quelle che rimasero piu’ romanizzate nel tempo facendo si che il Latino come lingua e come usanze attecchisse profondamente tra la popolazione nativa ; unica eccezione fu la Dacia che nonostante rimanesse a far parte dell’ Impero per poco piu’ di un secolo venne profondamente romanizzata , tanto da includere il rumeno tra le lingue neolatine , questo perche’ dopo la conquista di Traiano , eserciti di coloni proletari provenienti principalmente dall’ Italia vennero li attratti per le opportunita’ di lavoro che la nuova Provincia offriva , agricoltura e sfruttamento delle miniere di metalli preziosi ; anche dopo il ritiro dei Romani dalla Dacia al tempo di Aureliano , i coloni di origine italica rimasero in gran parte in Dacia , dando vita nei secoli futuri ad un’ isola di latinita’ immersa tra le varie stirpi slave che invasero l’ antica Provincia . Per tutte la altre Provincie dell’ Impero il Latino non ebbe mai vita facile tra il popolo , venne quasi sempre preferito il Greco , tanto che la lingua romana termino’ completamente con l’ abbandono di esse . Di questo poco successo che ebbe il Latino al di fuori delle antiche Provincie se ne ha una piccola prova in un passo del primo libro delle “Confessioni” , biografia di Sant’ Agostino , quando dialogando con se stesso ricorda quando era alunno di scuola ad Ippona ed era costretto dal maestro ad imparare il Greco , lingua che a lui rimaneva ostica e per questa sua difficolta’ veniva severamente punito , preferendo al Greco , il Latino .2 punti
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Buongiorno e ben trovati! Vorrei condividere con voi il regalo di mia moglie per i miei primi cinquant'anni. Che ne pensate? A questo punto non mi resta che mettermi a caccia di un bel 1903 per completare virtualmente (considerando di escludere le inarrivabili) i miei Marenghi di VE III. Grazie a tutti per i vostri pareri, Massimo.2 punti
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Grazie a roman de la rose ho scoperto questo interessantissimo personaggio che è stato Giuliano il filosofo..l apostata siccome è denigratorio lo trovo ingiurioso nei suoi confronti, quindi lo evito. Ho letto tutto quello che ho potuto su di lui e fra un po' mi arriva anche il libro di gore vidal. Così ho concentrato la mia attenzione numismatica sulle sue monete, mi è appena arrivata questa che devo dire mi piace un sacco...patina verdona e dettagli soddisfacenti, ha superato le mie aspettative calcolando che l ho anche pagata abbastanza poco.. Peccato che per quanto abbia brigato, le foto non le rendono giustizia..mi piace davvero. Spero piaccia anche a voi. Dimenticavo, misura 28 mm.2 punti
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Vorrei anche spendere due parole per il signore di 82 anni...e' venuto a ritirare il suo attestato di partecipazione con l'entusiasmo di un ragazzino..il suo lavoro è stato il frutto di ricerche appassionate e condotte con un amore per la ricerca e per la numismatica encomiabili. Il suo rammarico è stato quello di essere un po' avanti con l'età. Ma già ha detto che il lavoro presentato ha già dei nuovi aggiornamenti. Mi auguro che partecipi anche il prossimo anno...e sono sicuro che riceverà le soddisfazioni che merita.2 punti
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Dal Rio Grande al Rio Amazonas Ovvero, dal Messico al Brasile...passando per le Ande. Ed è proprio da un paese andino che inizia il nostro viaggio alla scoperta delle forme pre-monetarie in uso presso le popolazioni del Sudamerica prima dell'arrivo degli europei. Tra il IX e il X secolo d.C., gli abitanti delle coste dell'Ecuador incominciarono a forgiare piccole teste d'ascia in lega di rame, ma troppo sottili per l'uso pratico (cioè, come asce). Il loro uso, era infatti quello monetario, hachas monedas, come le chiamarono gli spagnoli. Erano impilabili e venivano di solito impacchettate in gruppi di 5, 10 o 20. La misura più grande, la principale, era di 3 pollici (circa 7,60 cm.), vi era poi una misura intermedia e una, piccola, di solo un pollice (2 centimetri e mezzo). Il loro uso è attestato fino a circa il 1400, poi furono abbandonate, ma nel frattempo avevano viaggiato lungo le coste del Pacifico fino ad arrivare, tra il 1200 e il 1300, in Messico, dove furono subito imitate, e utilizzate assai più a lungo, fin dopo l'arrivo degli europei. Nella foto, un gruppo di hachas monedas ecuadoregne. petronius2 punti
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Ciao Angelickevin : non ti risulta che San Giorgio sia "una protezione" per i marinai, in quanto questo culto in Italia si è sviluppato in Liguria, in particolare a Genova dove è considerato il Santo Protettore della Repubblica Marinara (mentre il patrono di Genova è San Giovanni Battista). San Giorgio pare sia nato nel 281 in Oriente, dove il suo culto è molto popolare e ampiamente diffuso ; divenne il Santo Protettore degli Imperatori di Bisanzio. Furono loro a diffonderne il culto a Genova, dove inviarono a metà del '500 una Flotta guidata da Belisario durante la guerra greco-gotica. Un secolo dopo il culto venne rinsaldato quando i Bizantini tornarono a Genova a difesa dei Liguri contro i Longobardi : i marinai della flotta genovese arrembavano le navi nemiche al grido di "Viva San Zorzo", e da allora il culto del Santo è rimasto diffuso presso la gente di mare ligure. Difficile catalogare le tantissime medagliette devozionali del Santo, tempo addietro un collaboratore del sito ne presentò una raccolta molto ampia interessante. A giudicare dal bordo superiore della tua medaglia, mi sembra di scorgere il residuo di un appiccagnolo, di norma queste medaglie erano infatti portative. Non so dirti altro, non mi occupo di medaglie religiose, sicuramente ne saprà di più il Curatore della sezione religiosa a cui giro la tua richiesta. @borghobaffo2 punti
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Caro Merlino, purtroppo da quello che vedo la moneta è integralmente ripassata e reincisa, in particolare lo si nota sulla corona d'alloro, i capelli circostanti, i fondi e le "raddrizzate" date alle lettere, mentre nel rovescio la figura è quasi totalmente rifatta, si nota la mancanza della morbidezza del modellato e le incisioni profonde, anche le lettere e i fondi sono ampiamente ritoccati. La base molto probabilmente è autentica, ma un enorme lavoro è stato fatto per tentare di aumentarne la conservazione... il prezzo ne va di conseguenza. Cordialmente, Enrico2 punti
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Effettivamente è alquanto sospetto, le bisce nello stemma al rovescio sono rozze, il dritto con quelle lettere sotto il busto e lo stile delle lettere fa pensare ad una contraffazione.2 punti
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Non sapevo di questo fatto su Licinio. Anzi aggiungo un'altra curiosità...Pochi giorni fa, leggendo articoli su internet riguardo alle storie degli imperatori, ho letto che Costante I, il figlio minore di Costantino, era abbastanza pervertito quanto a Eliogabalo. Oppure Costanzo II che, tramite un falso testamento dove accusava i fratellastri di aver fatto morire Costantino per avvelenamento, fece scaturire una strage di familiari maschi. Perirono Dalmazio e suo figlio Annibaliano. Gli unici che sopravvissero furono 2 bambini: Giuliano e Costanzo Gallo. Comunque ti consiglio di vedere anche l'aspetto filosofico e le opere di Giuliano, sono molto interessanti!2 punti
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siamo a 304 visualizzazioni in 7 giorni, direi che la penisola e il resto del mondo ci guardano2 punti
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buongiorno Pittini la tua moneta dovrebbe essere questa che allego- torna il peso ed il diametro ed anche l'immagine i due anellini indicano che è un "hexas" cioè due oboli DATE01.03.2017 HAMMER* Log in CLASSICAL NUMISMATIC GROUP, INC., ELECTRONIC AUCTION 392, LOT 65SICILY, Segesta. Circa 410-400 BC. Æ Hexas (16.5mm, 4.70 g, 12h). Head of Aigiste right / Hound standing right; O O (mark of value) above, volute to right. Bérend, Monnayage, Group C, 36; CNS 29; HGC 2, 1188. Good Fine, brown surfaces. From the Colin E. Pitchfork Collection. Ex Tony Hardy Collection (Triton VIII, 12 January 2005), lot 1841 (part... ciao2 punti
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Ecco un chiaro esempio di quello che può accadere quando si racconta... E' chiaro il messaggio che l'individuo manda a colui che si propone, è evidente che la solitudine non porta a nulla, è chiaro che quando ti sei reso conto che poi è forse meglio, ti si apre un mondo, e come aver inserito un codice segreto ai blocchi dell'io, riuscendo a violarlo. Non mi stancherò mai di ripeterlo, non ci conosciamo a fondo, ci sottovalutiamo, ci isoliamo per pigrizia, per timori diversi, quando la chiave è li a portata di mano sempre e comunque, la numismatica è una delle soluzioni a quel famoso arcano della vita... La cosa bello è condividere, e quando ti accorgi che i tuoi racconti prendono vita attraverso storie di numismatica quotidiana, aumenta quel credo. E poi ancora l'incredulità della gente nel constatare tutta questa passione dietro ad un semplice tondello, ignari di quello che invece il gruppo alla fine magicamente vive... Eros2 punti
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Grazie @4mori per il post. Obiettivo di una associazione deve essere quello di perseguire lo scopo sociale, la diffusione della cultura numismatica; l’entusiasmo dei soci e non, le loro proposte, gli stimoli, le critiche (perché no se ci dovessero mai essere), sono il nostro carburante. Si cerca di proporre, di diffondere cultura, di raggiungere le “masse”, di partecipare a convegni, di organizzare eventi. Parma è un ulteriore tessera di quel mosaico che la Associazione QdC sta cercando di creare; sarò felice, come detto da @dabbene di occuparmi dello streaming, che vedo con immenso piacere riscuotere un grande successo.2 punti
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Vedo che anche la conferenza che si terrà a Parma è di sicuro interesse, oltre a cio a Parma vi è anche la parte commerciale sempre molto gradita a tutti, sicuramente l'Associazione del Cordusio svolge tramite i suoi più illustri soci un servizio di divulgazione enorme nel panorama Nazionale, prova ne è stato il convegno tenutosi la scorsa settimana a Milano, dal sapore non esclusivamente Milanese ma Peninsulare. Lo sforzo che compie l'AQdC è sicuramente grande, dato che organizza appuntamenti in luoghi sempre di notevole prestigio, poi sicuramente viene la pubblicazione cartacea del Gazzettino ed anche dello speciale, imprescindibili se si vuole parlare di divulgazione, infatti avere una copia da poter leggere e consultare non ha paragoni con il digitale, naturalmente nei tempi moderni però non ci si puo chiudere nell'ortodossia di una copia solo cartacea e se veramente si vuole fare divulgazione, come l'AQdC vuole e fare e fà, bisogna anche mettere a disposizione in formato virtuale questa pubblicazione, questo non può fare altro che aiutare la numismatica, propio come viene fatto anche per lo streaming nelle conferenza, infondo l'obbiettivo è raggiungere il più possibile tutti gli appassionati della materia. Orgoglioso di essere entrato anche io a far parete dell'AQdC spero di aver dato con l'iscizione il mio piccolo contributo a che questo grande progetto per la numismatica possa avere un grande successo.2 punti
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Buonasera Alberto, ti ringrazio per la risposta e rispetto le decisioni prese ma, personalmente credo che il confronto con altri esperti arricchirebbe le conoscenze anziché penalizzarle. Nel pieno rispetto delle vostre decisioni future, non intervengo sulla leontini perché è già stata ampiamente documentata da gionny ma, mi limito a fare solo un piccolo intervento sulla Messina proprio a riguardo della frase sopra citata e nell'ottica dell'arricchimento delle conoscenze personali, dopo di che, darò spazio all'asta che naturalmente sarà la bilancia dell'umore dei collezionisti,considerando anche che ci sono monete molto interessanti dal punto di vista collezionistico. Rispondo nello specifico alla richiesta di @Brennos2 postando le sue bellissime foto e mi scuso perchè non conosco l'inglese ma spero che capisca lo stesso e credo che anche @Giov60 aveva chiesto dei chiarimenti in merito: quei granellini come il sale sono " cristalli di nitrato d' argento " una produzione di sintesi moderna ed è ovvio che non si può trovare sulle monete antiche e pertanto la sua presenza deve già far scattare l'allarme. Spero che questo ti possa essere utile nell'analisi della moneta C ordialmente Babelone2 punti
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L'Associazione Culturale Quelli del Cordusio punta molto sull'aspetto editoriale del Gazzettino un mezzo per raggiungere tanti e per permettere ad altrettanto tanti di provare a scrivere, altrettanto ha puntato sullo Speciale a colori appena fatto, ciò non toglie che il Gazzettino dopo circa sei mesi verra' messo in digitale per tutti perché ci sembra giusto. L'importanza ancora del cartaceo, da sfogliare, da mettere in biblioteca, conservare nel tempo, ancora per noi primaria. Questo comporta per noi ovvi sacrifici perché con quote da 20 euro e 10 per i giovani fino ai 29 anni compresi non c'è molto da scialacquare, anzi, ma lo facciamo per spirito di servizio, divulgazione, passione anche. E poi eventi importanti in ambiti comodi, confortevoli , attrezzati con cicli di conferenze vari, di qualità ma anche di sola divulgazione per attrarre da ogni regione e per appassionati di ogni periodo. Sforzo anche questo non indifferente, ma il Cordusio si vuole anche muovere da Milano, Bergamo, Parma, Verona per oltre, spero centro, sud Italia e poi arriveranno novità oltre allo streaming già utilizzato. Vediamo cosa ne pensano chi ama i libri, ma poi in fondo gli aspetti anche divulgativi come @4mori@tornese71@talpa@demonetis@quattrino@Tm_NPZ@providentiaoptimiprincipis@blaise@giambao chi vorrà' ...2 punti
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Ciao @gennydbmoney e a tutti gli altri Ecco le foto perpendicolari e con la bella e intensa luce, di questa giornata di primavera...oggi il sole splende che è un piacere Saluti.2 punti
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Grazie @Asclepia, credo proprio che hai ragione, deve essere la 90a. Per @nikita_ ti posto il mio 1783, anche lui sfortunato Grazie,ciao.1 punto
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Bella monetina Quali sarebbero i 4 globetti mancanti che non riesco ad individuali nemmeno sulle mie? metto di seguito le due che ho, del 1777 e del 1779, non le considero di due annate differenti, ma tipologicamente diverse!1 punto
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certo che un saluto, per favore e un grazie, sarebbero un incentivo per aiutarti......1 punto
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Una doverosa precisazione, la distinzione tra zecca e conii di zecca. Già prima di Gallieno spesso si batteva moneta vicino al fronte per pagare gli eserciti impegnati nella regione e la zecca forniva i conii a delle maestranze itineranti. Per fare un esempio senza andare troppo lontano si può pensare all’errata iniziale attribuzione di alcune tipologie di Treboniano Gallo alla zecca di Mediolanum. In realtà numerosi esemplari ibridi che presentavano un incrocio di conii di diritto e di rovescio tra le emissioni attribuite a Roma e quelle attribuite a Mediolanum hanno evidenziato come si trattasse di una zecca itinerante con conii forniti da Roma che batteva moneta vicino al fronte come confermato dai numerosi ibridi ritrovati in contesti archeologici Balcanici, cosa che invece non è emersa in altre regioni dell’impero. Le imprese militari necessitavano di moneta, tanta e pure velocemente. Anche Ostia nacque per finanziare un’impresa militare di Massenzio oltre che per battere moneta aurea in un luogo più sicuro della tumultuosa Roma. Spesso si legge come anche da qualche parte qui sul forum che nacque per sopperire alla necessità di moneta per il territorio italiano dovuta alla perdita della zecca di Cartagine e che a Ostia si trasferirono le maestranze dall’Africa, in realtà il maestro di zecca proveniva da Roma come si è potuto notare dai confronti stilistici. Quando Constantino la chiuse gli addetti della zecca andarono a Roma, Ticinum e altre avviarono il lavoro alla zecca di Arles. Io personalmente rimango dell’idea della Estiot che attribuisce SPQR a Cizico, troppe affinità stilistiche. Quando Antiochia non era più nella disponibilità romana in oriente ci si era attrezzati tirando su quella che viene definita “zecca secondaria orientale”1 punto
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giusto...ma il problema sollevato è se davvero quelli con la perlinatura fitta siano TUTTI falsi ,oppure se esiste davvero una versione autentica con le perline fitte( che poi ha fatto da modello per la falsificazione che esiste in modo più che certo), questo intendeva deadhead e anche io, soprattutto ora che Acraf ha confermato che l'unicità di quel conio non è stata definitivamente stabilita dal Boheringer o altri, ma semplicemente il Boheringer ha fotografato solo quel tipo e da lì se ne è desunta l'unicità...ma che ,in effetti, è ancora di là dall'essere stabilita. Se la conditio sine qua non dell'esserci un solo conio accertato con i capelli bagnati, e cioè quello con le perline rade, non è assodata, allora tutte le deduzioni successive sono afflitte da un errore di fondo che ne inficia la validità in modo determinante.. A questo punto ( trascurando quella in asta nostra), considerato che la base su cui si fonda la categorizzazione è incompleta e incerta, quante di quelle finora passate in asta sono davvero false e quante potrebbero invece essere state condannate prematuramente?1 punto
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Sono io che ringrazio voi, perchè la mia passione si stà amplificando grazie anche alle vostre iniziative, ho letto il Gazzettino ritirato sabato scorso, ricco di interventi che nella loro semplicità riescono a raggiumgere chiunque lo legga, ora sto terminando di leggere lo speciale sempre ritirato a Milano, quello è tutto incentrato sulla monetazione Milanese, abbracciando tutti periodi di coniazione, bellissima pubblicazione che accresce la mia conoscienza su una Zecca e una monetazione per me molto lacunosa, il mio interesse principale è sicuramente la monetazione della mia Regione di origine, la Sardegna, ma ampliare i propi confini non può sicuramente nuocere, oltre a questo comunque Milano col suo Ducato e la Sardegna con il suo Regno hanno in comune il periodo di dominazione Spagnola che lega questi due distanti luoghi dell'Italia. Devo ammettere che sulla storia di Milano e della Lombardia sono molto carente, ma tentero leggendo non solo libri e pubblicazioni numismatiche, ma anche di storia, di ampliare un pò la conoscienza di questo territorio. Spero di poter partecipare anche a Parma, ma il lavoro è tiranno ed avere i sabati liberi rimane sempre un impresa, alla Viscosti o alla Sforza, comunque ci proverò o in alternativa spero nello straming. Spero anche di poter essere sempre più utile all'Associazione con il mio piccolo contributo.1 punto
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Due parole anche su questa banconota, che a mio parere è la più rappresentativa e carica di storia e arte spagnola di tutte quelle del lotto. Il biglietto è stato emesso il 15 agosto 1928, sotto il regno di Alfonso XIII. Ne sono stati stampati 60 milioni di pezzi (119 x 80 mm) Sulla parte anteriore appare il pittore Diego de Silva Velázquez e una veduta del museo del Prado di Madrid. Sul retro appare un dipinto di Velazquez ( “La Rendición de Breda”. ) Di questa serie, emessa nel 1928, ne fanno parte i biglietti da 25, 50, 100 e 1000 pesetas PB1 punto
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L'assenza delle sigle fu una forma di protesta nei confronti della Repubblica da parte dei Maestri, rimasti fedeli ai Borbone, il Maestro di Zecca all'epoca era il Cav. Antonio Planelli (dal 1790 al 1803) Il Planella, secondo il Prota, fu "allontanato dall'ufficio", in quanto dissidente nei confronti della Repubblica. Invece, Perger rimase come incisore, pur non mettendo alcuna sigla (o, al massimo, la sigla Z N, Zecca Nazionale su alcuni sei tornesi) in segno di protesta nei confronti del nuovo Governo. Eros1 punto
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Nella seconda meta' degli anni '70 furoreggiarono I cartoni giapponesi,ma nel '79 apparve il primo veramente in grado di soddisfare il mio emergente senso estetico,sia come disegni sia come spessore dei personaggi e di conseguenza della trama,per non parlare della precisione tecnologica dei " robot" ,finalmente confinati nell'alveo della tecnologia propriamente detta,quindi semplicemente mezzi meccanici con tutti I limiti della categoria a favore dell'emancipazione degli esseri umani che li guidavano. E comunque io preferivo I "nemici "Zak.1 punto
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@4mori grazie per le belle parole e speriamo di vederti a Parma.1 punto
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Ma, guarda, questo fatto delle monete da collezione a corso legale ma solo nello Stato di emissione mi pare una vera e propria aberrazione, in contrasto con il principio della moneta comune.1 punto
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Buona serata Anche a me sembra regolare, non ci vedo stranezze .... saluti luciano1 punto
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Grazie Babelone per i complimenti che, per quanto indirizzati unicamente allo scrivente, sento di dover condividere con Tinia per due semplici ma importanti motivi: a) la decisione di riconsiderare le nostre posizioni non è stata unilaterale ma concertata con Tinia b) a Tinia va riconosciuto l'indubbio merito, seppur in modo un poco "cruento", di aver ottenuto delle evidenze sulle quali lavorare, delle "prove" e non solo delle teorie. Che poi, alla fine, è quello che fin dall'inizio si era chiesto. Sull'eventualità di chiedere interventi esterni sono piuttosto scettico, anche qui per 2 motivi: c) mi limiterei la possibilità di crescita professionale, non comprendendo perchè e dove ho sbagliato e, in futuro, potrei ricadere sulle stesse tipologie d) mi viene in mente una Casa d'Aste che, il giorno prima della sua vendita, chiese l'intervento degli esperti di un'altra ditta perchè individuassero quali monete erano false. E tutto il mondo numismatico, all'estero, ancora ne ride. Grazie, ma se devo far ridere almeno che sia per qualcosa che ho fatto io, non altri.1 punto
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Sizilien Solous Bronze nach 241 v. Chr. Kopf des Poseidon / Nackter Krieger mit Schild und Speer. Calciati I, S. 313, Em. 23 4.97 g.; Braungrüne Patina Selten Sehr schön Raue Oberflächen Ex Auktion Rauch 86, 2010, 241.1 punto
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Indovinato! del resto è l'unico che fuma... era questo l'aiutino di cui parlavo al post 242 Hai vinto una foto! Sempre al poligono di tiro di Albenga (lo stesso giorno), quei tre in piedi alle mie spalle in giro per le bisacce sembra che stanno dando il colpo di grazia ai feriti rimasti a terra! Gli altri in linea sono intenti a sparare con il moschetto carcano mod. 91, qui sono in primo piano naturalmente.1 punto
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E si caro @Emilio Siculo Leontini ha coniato solo e unicamente con un conio di dritto , l'esemplare cosi detto "capelli bagnati" .Allego la sequenza del dritto , dagli esemplari di prima battitura , fino alla deturpazione delle rotture che prima dai capelli e poi sulla guancia. Da qui , non più con la logica........ma con fatti oggettivi, La zecca di Lentini , non necessitava un'altro conio di dritto , visto che poteva continuare a coniare con il ( E SOLO) conio , anche se maltrattato. Come da vecchie notizie , il ritrovamento è avvenuto nel 1988 , le prima riproduzioni furono scoperte da R. Russo subito dopo e nel 1989 già i grandi come Russo, Hunther, erano in grado di riconoscerli .......come ?? esperienza, conoscenza,alla base di tutto. Cosi fino al 2000 le riproduzioni non circolarono più , tranne singole monete . Dal 2000 ad oggi , i mercati con l'avvento delle aste elettroniche , vuoi anche modesti collezionisti o modesti investitori , hanno svegliato le monete di Leontini. facendole apprezzare , anche per i prezzi "modesti" per un tetradramma di gran bello stile del V sec. a C. Uno dei pochi che si è avvicinato a far si di riconoscere una riproduzione......e stato @Emilio Siculo che con pazienza si e messo a contare le perline del dritto .........Come avevo fatto io durante questo inverno , per individuare la consecutività di questo conio. EBBENE tutte le monete GENUINE di Leontini "capelii bagnati" l'incisore ( a noi anonimo) ma sicuramente un grande maestro racchiude il suo conio ....... con un perlinato che non è mai stato modificato. Per le monete genuine , se si traccia una retta davanti al naso e si fa un'altra retta alla punta della corona di alloro, si contano SOLO e UNICAMENTE 17 perline. Le riproduzioni riconducibili al defunto Fichera , alcune con 22 e molti con 25 . Come da foto che allego.1 punto
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Come abbiamo visto nel post precedente, un wampum poteva avere molteplici usi e significati. Solo gradualmente assunse quelli di dimostrazione di ricchezza e, infine, di unità di misura della ricchezza stessa. Sappiamo che raggiunse questa fase finale, diventando una forma accettata di moneta, prima dell'arrivo degli europei. Arrivo che, per quanto riguarda il territorio degli attuali Stati Uniti, ha una data ben precisa. Il 2 aprile 1513, una spedizione spagnola partita da Porto Rico, composta da tre navi al comando di Juan Ponce de León, sbarcò sul continente, in un luogo che ancora non è stato precisamente identificato, ma che si trova probabilmente sulla costa nordorientale dell'attuale stato della Florida. Ponce de León ribattezzò quel luogo "La Florida" e ne rivendicò il possesso a nome della Spagna. Lo chiamò La Florida, che in spagnolo significa fiorita, forse perché impressionato dal rigoglio della vegetazione, o forse perché il giorno dello sbarco era la domenica di Pasqua, in spagnolo Pascua Florida. La prima testimonianza europea sull'uso del wampum come moneta ci viene dall'esploratore francese Jacques Cartier, che nel 1535 ebbe modo di vederne presso una tribù di Uroni, dalle parti dell'odierna Montreal. Più tardi scrisse che tra gli indiani "avevano lo stesso uso che l'oro e l'argento da noi". Ma perché proprio il wampum? Molto probabilmente perché era piuttosto difficile da produrre: fare un wampum richiedeva un lungo lavoro e una grande abilità, e proprio per questo divenne un'unità di valore. In questo, aveva molto in comune con le famose, gigantesche monete in pietra dell'isola di Yap, il cui valore era dato dal tempo, lo sforzo, il pericolo insiti nel trasportare la materia prima (le pietre) attraverso l'oceano, sulle traballanti canoe a bilanciere usate dagli abitanti delle isole del Pacifico. Entrambi i mezzi di scambio mostrano un grado di sofisticazione assai sorprendente da parte di popolazioni spesso chiamate "primitive" E alla fine il wampum divenne così popolare sulla costa atlantica dei futuri States, da generare vere e proprie "tabelle di conversione" con le monete metalliche tradizionali. Nel 1637, le perline di wampum erano valutate sei centesimi nel Massachusetts, ed erano considerate moneta legale per le piccole transazioni, e tali rimasero fino al 1661, mentre il Connecticut le accettava in pagamento delle tasse al valore di quattro centesimi l'una. Perle di buccina o perline bianche erano meno preziose delle perle di quahog o viola; nel 1640 il Massachusetts dichiarò che le perle viola valevano il doppio delle bianche. Fino al 1693, i passeggeri del traghetto tra New York e Brooklyn potevano scegliere di pagare il biglietto con argento o wampum. L'ultimo uso registrato di wampum come denaro avvenne a New York nel 1701, ma con ogni probabilità continuarono a essere utilizzati in forma non ufficiale ancora per molti anni a seguire. petronius1 punto
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Non sono io. Il tema di Russia prima Pietro il primo (monete di pesce scaglia) è un argomento complicato. Non capisco. E chiedo ai professionisti. Dico a me stesso. Il mio amore, mia religione - Gonzaga +monete rinascimentali dinastie. Tutte le altre monete (per me) è l'educazione in generale. Solo una leggera curiosità.1 punto
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Complimenti!! è davvero molto bella, S.Agostino e S.Tommaso di Villanova, credo a cavallo tra XVII e XVIII secolo.1 punto
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