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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/24/18 in tutte le aree
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Incipit: dall'articolo seminale di Arturo Sambon " I tornesi falsi di Ferdinando I° D'aragona" Dopo la disfatta di Sarno, avvenuta nella notte tra il 6 e 7 luglio del 1460, quando imprudentemente gli Aragonesi attaccarono un accampamento angioino e subirono grosse perdite, Ferdinando I° D'Aragona, immediatamente, riorganizzò il suo esercito, ma ,per fare, ciò aveva un impellente bisogno di soldi da acquisire in ogni modo, anche a mezzo estorsioni a danno dei cittadini ricchi dell'epoca. Intanto, dal mese di febbraio 1460, Ferdinando autorizzò la coniazione di tornesi che pesavano acini 14 5/8. Questa prima coniazione diede un ingente guadagno alle esauste casse aragonesi, per cui si decise una seconda coniazione di tornesi del peso di 15 acini, ma con meno percentuale di argento, Le esigenze della guerra, però, erano sempre maggiori per cui Ferdinando I° concesse il privilegio a diverse zecche per permettere la coniazione di tornesi... ( continua)3 punti
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Salve, oggi vorrei mostrarvi questo 2 grani per Ferdinando III coniato a Palermo, il millesimo sembra 1775, ma la cartella al rovescio e' diversa e mancano i 4 globetti di sopra. Il peso e' 8,5 gr ed il diametro è di 29 mm. Sono graditi i vostri pareri. Saluti , Borbonik.3 punti
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Monete-ascia (ma anche di altre forme) in rame, sono illustrate in diversi codici aztechi del XVI secolo, la loro produzione, iniziata come detto tra il 1200 e il 1300, andò avanti ancora a lungo dopo l'arrivo degli europei, e dovette essere assai cospicua, se si considera che, nei secoli successivi, gli archeologi ritrovarono veri e propri "tesoretti" con centinaia di pezzi. Varie furono le forme e misure di queste "monete", che, originariamente, avevano valore solo se trattate fino a renderle splendenti (gli esemplari giunti fino a noi, purtroppo, sono ormai corrosi dal tempo). Quelle a forma di T (ne vediamo degli esempi nella foto allegata), valevano 250 semi di cacao (un altro mezzo di scambio ampiamente utilizzato), e prima dell'arrivo degli europei con uno dei più grandi (potevano arrivare fino a 14 pollici, più di 35 cm.) si potevano comprare 80 schiavi. Ma dopo lo sbarco degli spagnoli il loro valore diminuì drasticamente, tanto che, una volta che questi si furono insediati stabilmente in Messico, con un'ascia di grandi dimensioni si potevano ormai avere solo due schiavi e mezzo (chissà se si poteva scegliere tra la metà di sopra e quella di sotto o forse te lo tagliavano in verticale ). Anche in questo caso, come più a nord col wampum, gli europei accettarono di buon grado questo tipo di moneta, arrivando a fissare tassi di cambio con quelle tradizionali. Nel 1548, secondo quanto scritto in una lettera da Oaxaca (Messico sudoccidentale), quattro di esse, se nuove, venivano scambiate per 5 reales spagnoli. Se invece erano rovinate, anche leggermente (diciamo qFDC ) venivano svendute a peso di fusione, 10 per 1 real. Questo enorme deprezzamento, forse dipendeva dal fatto che le asce, quando perfettamente lucidate, avevano un colore che le faceva assomigliare all'oro, colore che gli esemplari più o meno danneggiati o ossidati finivano gradualmente per perdere. Il loro uso ebbe termine all'incirca nel 1600, e come al solito ne vediamo alcuni esemplari nell'allegato. petronius3 punti
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Buongiorno @ambidestro, il suo esemplare dovrebbe essere una imitazione (non contraffazione/falsificazione) battuta da Ferdinando I Gonzaga (1636-78) nella zecca di Castilgione delle Stiviere. Le poche lettere leggibili al dritto si possono infatti integrare nel seguente modo [fer dg c]AST [p]R, mentre quelle del rovescio sarebbero le seguenti, [marc]HIO M[edvlarvm]. Ne può vedere alcuni esemplari nel volume curato da G. MARGINI, Monete e medaglie di Mantova e dei Gonzaga dal XII al XIX secolo. VI: Le zecche e le monete dei rami cadetti dei Gonzaga, Martellago 2002. Un paio di immagini sono inoltre presenti anche nel catalogo delle monete di Castiglione di questo Forum. Un saluto, Teo3 punti
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Chiaro che l’evento si prestava ad una attenzione più estesa, considerato che la zecca interessata non era solo quella di Milano (come in occasione del primo evento). Anche Parma sarà oggetto di streaming: crediamo che sia la strada giusta per raggiungere tutti coloro che per ragioni diverse non possono essere presenti agli eventi.3 punti
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Grazie a @eliodoro per aver ricordato che domani presenteremo il nostro nuovo volume di "Appunti Numismatici". Sicuramente sarà una bellissima giornata di numismatica. Nel volume sono presenti articoli che hanno "dignità scientifica" e altri che sono squisitamente divulgativi, nell'accezione più nobile del termine. Di certo il fil rouge che accomuna tuti i partecipanti all'iniziativa editoriale è la passione, senza la quale è difficile portare a termine qualsiasi attività umana e di passione ne deve avere davvero tanta la nostra presidente Patrizia, poiché senza la sua perseveranza e senza la sua risolutezza appassionata non sarebbe stato possibile giungere al risultato finale. Questa iniziativa è una piccola goccia nel mare infinito della divulgazione numismatica, d'altronde anche il mare è fatto di infinite gocce d'acqua.3 punti
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Può capitare di non ricevere il modulo, però non condivido l'idea di aspettare ancora o telefonare... In questo periodo sarebbe un'impresa ciclopica contattare un operatore..., e intanto il tempo trascorre... Io al tuo posto non perderei un attimo di tempo, inviando subito una mail con allegato un pdf contenente: codice cliente, pin, dati completi per il pagamento e in calce un N.B.= modulo non ricevuto, confermo tutte le tipologie e le quantità assegnatemi e autorizzo al prelievo del denaro per il pagamento delle serie di cui sopra. Data e Firma.3 punti
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Caro 4mori è stato un piacere conoscerti alla conferenza di Sabato, ho notato subito nei tuoi occhi l'entusiasmo e la passione, sempre più rara ultimamente. D'altronde il tuo post evince chiaramente la lettura che hai fatto dell'associazione, cogliendo l'essenza e il messaggio che vogliamo da sempre portare. Digitale o cartaceo... E' il serpente che si morde la coda, l'uno non può prescindere dall'altro oggi.. Anche se, rimarrà sempre nel mio cuore la carta grandissima invenzione... Ma oggi devo fare i conti con questa tastiera, colei che mi dona ogni notte l'opportunità di entrare negli animi di coloro che come me, condividono da sempre questa incredibile passione.. Eros3 punti
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Giusto e pertinente il riferimento a Boehringer, che però è in tedesco (difficile da tradurre anche per chi conosce quella lingua) e fornisce solo un quadro generale delle varie emissioni che si sono succedute. Allego il lavoro e sarò molto grato se qualcuno riesce a tradurlo: Boehringer 1998 monete di Leontinoi di età classica ex Price.pdf Viene fatto un cenno al noto ripostiglio di Carlentini del 1984, che conteneva tetradrammi con "testa bagnata". Maggiori dettagli su questo ripostiglio si trovano nel volume Coin Hoards vol. VIII, che purtroppo non ho e già in altra occasione sul forum avevo chiesto di poterlo scansionare. Boehringer illustra con una sola foto, n. 55, il tetradramma con "testa bagnata", ma non dice esplicitamente se è un unico conio e il suo articolo non è un vero Corpus....3 punti
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Il Latino fu veramente la lingua ufficiale e parlata nell’ Impero Romano ? credo che tranne in alcune parti dell’ immenso Impero , non lo sia stato se non marginalmente . Il Latino sara’ stata lingua parlata e scritta sicuramente nelle alte sfere della pubblica amministrazione civile e militare dell’ Impero e per necessita’ pratica anche nelle varie parti dei componenti subordinati dell’ esercito romano alto e medio imperiale , ma rimane la domanda : nelle classi medie e medio basse dei cittadini che componevano il caleidoscopio territoriale , il Latino era la lingua comunemente parlata ? sembrerebbe di no , perche’ ad esempio nella parte orientale , medio orientale e nord Africa dell’ Impero , il Greco era la lingua piu’ ampiamente in uso , anche nella stessa Italia del Sud e particolarmente in Sicilia la lingua greca sembra essere stata quella piu’ uso , come almeno si evince dalla maggioranza delle lapidi e sepolcri trovati in Sicilia incisi piu’ in Greco che in Latino . L' espansionismo militare romano comportò come conseguenza che la lingua parlata normalmente , sia dai legionari sia dall' enorme apparato burocratico civile che seguiva le conquiste , diffondesse nelle Province il Latino , la lingua dei conquistatori , fino a dar vita alle odierne lingue neolatine sopravvissute : italiano , spagnolo , francese , rumeno e portoghese . Come si puo’ notare dalla cartina delle antiche Provincie romane , nelle quali l’ antica lingua latina si e’ evoluta in neolatino , queste Provincie corrispondono alle prime conquiste territoriali di Roma avvenute quasi tutte in epoca repubblicana , furono quindi quelle che rimasero piu’ romanizzate nel tempo facendo si che il Latino come lingua e come usanze attecchisse profondamente tra la popolazione nativa ; unica eccezione fu la Dacia che nonostante rimanesse a far parte dell’ Impero per poco piu’ di un secolo venne profondamente romanizzata , tanto da includere il rumeno tra le lingue neolatine , questo perche’ dopo la conquista di Traiano , eserciti di coloni proletari provenienti principalmente dall’ Italia vennero li attratti per le opportunita’ di lavoro che la nuova Provincia offriva , agricoltura e sfruttamento delle miniere di metalli preziosi ; anche dopo il ritiro dei Romani dalla Dacia al tempo di Aureliano , i coloni di origine italica rimasero in gran parte in Dacia , dando vita nei secoli futuri ad un’ isola di latinita’ immersa tra le varie stirpi slave che invasero l’ antica Provincia . Per tutte la altre Provincie dell’ Impero il Latino non ebbe mai vita facile tra il popolo , venne quasi sempre preferito il Greco , tanto che la lingua romana termino’ completamente con l’ abbandono di esse . Di questo poco successo che ebbe il Latino al di fuori delle antiche Provincie se ne ha una piccola prova in un passo del primo libro delle “Confessioni” , biografia di Sant’ Agostino , quando dialogando con se stesso ricorda quando era alunno di scuola ad Ippona ed era costretto dal maestro ad imparare il Greco , lingua che a lui rimaneva ostica e per questa sua difficolta’ veniva severamente punito , preferendo al Greco , il Latino .2 punti
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Buongiorno e ben trovati! Vorrei condividere con voi il regalo di mia moglie per i miei primi cinquant'anni. Che ne pensate? A questo punto non mi resta che mettermi a caccia di un bel 1903 per completare virtualmente (considerando di escludere le inarrivabili) i miei Marenghi di VE III. Grazie a tutti per i vostri pareri, Massimo.2 punti
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Grazie a roman de la rose ho scoperto questo interessantissimo personaggio che è stato Giuliano il filosofo..l apostata siccome è denigratorio lo trovo ingiurioso nei suoi confronti, quindi lo evito. Ho letto tutto quello che ho potuto su di lui e fra un po' mi arriva anche il libro di gore vidal. Così ho concentrato la mia attenzione numismatica sulle sue monete, mi è appena arrivata questa che devo dire mi piace un sacco...patina verdona e dettagli soddisfacenti, ha superato le mie aspettative calcolando che l ho anche pagata abbastanza poco.. Peccato che per quanto abbia brigato, le foto non le rendono giustizia..mi piace davvero. Spero piaccia anche a voi. Dimenticavo, misura 28 mm.2 punti
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Vorrei anche spendere due parole per il signore di 82 anni...e' venuto a ritirare il suo attestato di partecipazione con l'entusiasmo di un ragazzino..il suo lavoro è stato il frutto di ricerche appassionate e condotte con un amore per la ricerca e per la numismatica encomiabili. Il suo rammarico è stato quello di essere un po' avanti con l'età. Ma già ha detto che il lavoro presentato ha già dei nuovi aggiornamenti. Mi auguro che partecipi anche il prossimo anno...e sono sicuro che riceverà le soddisfazioni che merita.2 punti
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Dal Rio Grande al Rio Amazonas Ovvero, dal Messico al Brasile...passando per le Ande. Ed è proprio da un paese andino che inizia il nostro viaggio alla scoperta delle forme pre-monetarie in uso presso le popolazioni del Sudamerica prima dell'arrivo degli europei. Tra il IX e il X secolo d.C., gli abitanti delle coste dell'Ecuador incominciarono a forgiare piccole teste d'ascia in lega di rame, ma troppo sottili per l'uso pratico (cioè, come asce). Il loro uso, era infatti quello monetario, hachas monedas, come le chiamarono gli spagnoli. Erano impilabili e venivano di solito impacchettate in gruppi di 5, 10 o 20. La misura più grande, la principale, era di 3 pollici (circa 7,60 cm.), vi era poi una misura intermedia e una, piccola, di solo un pollice (2 centimetri e mezzo). Il loro uso è attestato fino a circa il 1400, poi furono abbandonate, ma nel frattempo avevano viaggiato lungo le coste del Pacifico fino ad arrivare, tra il 1200 e il 1300, in Messico, dove furono subito imitate, e utilizzate assai più a lungo, fin dopo l'arrivo degli europei. Nella foto, un gruppo di hachas monedas ecuadoregne. petronius2 punti
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Ciao Angelickevin : non ti risulta che San Giorgio sia "una protezione" per i marinai, in quanto questo culto in Italia si è sviluppato in Liguria, in particolare a Genova dove è considerato il Santo Protettore della Repubblica Marinara (mentre il patrono di Genova è San Giovanni Battista). San Giorgio pare sia nato nel 281 in Oriente, dove il suo culto è molto popolare e ampiamente diffuso ; divenne il Santo Protettore degli Imperatori di Bisanzio. Furono loro a diffonderne il culto a Genova, dove inviarono a metà del '500 una Flotta guidata da Belisario durante la guerra greco-gotica. Un secolo dopo il culto venne rinsaldato quando i Bizantini tornarono a Genova a difesa dei Liguri contro i Longobardi : i marinai della flotta genovese arrembavano le navi nemiche al grido di "Viva San Zorzo", e da allora il culto del Santo è rimasto diffuso presso la gente di mare ligure. Difficile catalogare le tantissime medagliette devozionali del Santo, tempo addietro un collaboratore del sito ne presentò una raccolta molto ampia interessante. A giudicare dal bordo superiore della tua medaglia, mi sembra di scorgere il residuo di un appiccagnolo, di norma queste medaglie erano infatti portative. Non so dirti altro, non mi occupo di medaglie religiose, sicuramente ne saprà di più il Curatore della sezione religiosa a cui giro la tua richiesta. @borghobaffo2 punti
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Caro Merlino, purtroppo da quello che vedo la moneta è integralmente ripassata e reincisa, in particolare lo si nota sulla corona d'alloro, i capelli circostanti, i fondi e le "raddrizzate" date alle lettere, mentre nel rovescio la figura è quasi totalmente rifatta, si nota la mancanza della morbidezza del modellato e le incisioni profonde, anche le lettere e i fondi sono ampiamente ritoccati. La base molto probabilmente è autentica, ma un enorme lavoro è stato fatto per tentare di aumentarne la conservazione... il prezzo ne va di conseguenza. Cordialmente, Enrico2 punti
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Effettivamente è alquanto sospetto, le bisce nello stemma al rovescio sono rozze, il dritto con quelle lettere sotto il busto e lo stile delle lettere fa pensare ad una contraffazione.2 punti
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Non sapevo di questo fatto su Licinio. Anzi aggiungo un'altra curiosità...Pochi giorni fa, leggendo articoli su internet riguardo alle storie degli imperatori, ho letto che Costante I, il figlio minore di Costantino, era abbastanza pervertito quanto a Eliogabalo. Oppure Costanzo II che, tramite un falso testamento dove accusava i fratellastri di aver fatto morire Costantino per avvelenamento, fece scaturire una strage di familiari maschi. Perirono Dalmazio e suo figlio Annibaliano. Gli unici che sopravvissero furono 2 bambini: Giuliano e Costanzo Gallo. Comunque ti consiglio di vedere anche l'aspetto filosofico e le opere di Giuliano, sono molto interessanti!2 punti
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siamo a 304 visualizzazioni in 7 giorni, direi che la penisola e il resto del mondo ci guardano2 punti
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buongiorno Pittini la tua moneta dovrebbe essere questa che allego- torna il peso ed il diametro ed anche l'immagine i due anellini indicano che è un "hexas" cioè due oboli DATE01.03.2017 HAMMER* Log in CLASSICAL NUMISMATIC GROUP, INC., ELECTRONIC AUCTION 392, LOT 65SICILY, Segesta. Circa 410-400 BC. Æ Hexas (16.5mm, 4.70 g, 12h). Head of Aigiste right / Hound standing right; O O (mark of value) above, volute to right. Bérend, Monnayage, Group C, 36; CNS 29; HGC 2, 1188. Good Fine, brown surfaces. From the Colin E. Pitchfork Collection. Ex Tony Hardy Collection (Triton VIII, 12 January 2005), lot 1841 (part... ciao2 punti
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Ecco un chiaro esempio di quello che può accadere quando si racconta... E' chiaro il messaggio che l'individuo manda a colui che si propone, è evidente che la solitudine non porta a nulla, è chiaro che quando ti sei reso conto che poi è forse meglio, ti si apre un mondo, e come aver inserito un codice segreto ai blocchi dell'io, riuscendo a violarlo. Non mi stancherò mai di ripeterlo, non ci conosciamo a fondo, ci sottovalutiamo, ci isoliamo per pigrizia, per timori diversi, quando la chiave è li a portata di mano sempre e comunque, la numismatica è una delle soluzioni a quel famoso arcano della vita... La cosa bello è condividere, e quando ti accorgi che i tuoi racconti prendono vita attraverso storie di numismatica quotidiana, aumenta quel credo. E poi ancora l'incredulità della gente nel constatare tutta questa passione dietro ad un semplice tondello, ignari di quello che invece il gruppo alla fine magicamente vive... Eros2 punti
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Grazie @4mori per il post. Obiettivo di una associazione deve essere quello di perseguire lo scopo sociale, la diffusione della cultura numismatica; l’entusiasmo dei soci e non, le loro proposte, gli stimoli, le critiche (perché no se ci dovessero mai essere), sono il nostro carburante. Si cerca di proporre, di diffondere cultura, di raggiungere le “masse”, di partecipare a convegni, di organizzare eventi. Parma è un ulteriore tessera di quel mosaico che la Associazione QdC sta cercando di creare; sarò felice, come detto da @dabbene di occuparmi dello streaming, che vedo con immenso piacere riscuotere un grande successo.2 punti
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Vedo che anche la conferenza che si terrà a Parma è di sicuro interesse, oltre a cio a Parma vi è anche la parte commerciale sempre molto gradita a tutti, sicuramente l'Associazione del Cordusio svolge tramite i suoi più illustri soci un servizio di divulgazione enorme nel panorama Nazionale, prova ne è stato il convegno tenutosi la scorsa settimana a Milano, dal sapore non esclusivamente Milanese ma Peninsulare. Lo sforzo che compie l'AQdC è sicuramente grande, dato che organizza appuntamenti in luoghi sempre di notevole prestigio, poi sicuramente viene la pubblicazione cartacea del Gazzettino ed anche dello speciale, imprescindibili se si vuole parlare di divulgazione, infatti avere una copia da poter leggere e consultare non ha paragoni con il digitale, naturalmente nei tempi moderni però non ci si puo chiudere nell'ortodossia di una copia solo cartacea e se veramente si vuole fare divulgazione, come l'AQdC vuole e fare e fà, bisogna anche mettere a disposizione in formato virtuale questa pubblicazione, questo non può fare altro che aiutare la numismatica, propio come viene fatto anche per lo streaming nelle conferenza, infondo l'obbiettivo è raggiungere il più possibile tutti gli appassionati della materia. Orgoglioso di essere entrato anche io a far parete dell'AQdC spero di aver dato con l'iscizione il mio piccolo contributo a che questo grande progetto per la numismatica possa avere un grande successo.2 punti
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Buonasera Alberto, ti ringrazio per la risposta e rispetto le decisioni prese ma, personalmente credo che il confronto con altri esperti arricchirebbe le conoscenze anziché penalizzarle. Nel pieno rispetto delle vostre decisioni future, non intervengo sulla leontini perché è già stata ampiamente documentata da gionny ma, mi limito a fare solo un piccolo intervento sulla Messina proprio a riguardo della frase sopra citata e nell'ottica dell'arricchimento delle conoscenze personali, dopo di che, darò spazio all'asta che naturalmente sarà la bilancia dell'umore dei collezionisti,considerando anche che ci sono monete molto interessanti dal punto di vista collezionistico. Rispondo nello specifico alla richiesta di @Brennos2 postando le sue bellissime foto e mi scuso perchè non conosco l'inglese ma spero che capisca lo stesso e credo che anche @Giov60 aveva chiesto dei chiarimenti in merito: quei granellini come il sale sono " cristalli di nitrato d' argento " una produzione di sintesi moderna ed è ovvio che non si può trovare sulle monete antiche e pertanto la sua presenza deve già far scattare l'allarme. Spero che questo ti possa essere utile nell'analisi della moneta C ordialmente Babelone2 punti
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L'Associazione Culturale Quelli del Cordusio punta molto sull'aspetto editoriale del Gazzettino un mezzo per raggiungere tanti e per permettere ad altrettanto tanti di provare a scrivere, altrettanto ha puntato sullo Speciale a colori appena fatto, ciò non toglie che il Gazzettino dopo circa sei mesi verra' messo in digitale per tutti perché ci sembra giusto. L'importanza ancora del cartaceo, da sfogliare, da mettere in biblioteca, conservare nel tempo, ancora per noi primaria. Questo comporta per noi ovvi sacrifici perché con quote da 20 euro e 10 per i giovani fino ai 29 anni compresi non c'è molto da scialacquare, anzi, ma lo facciamo per spirito di servizio, divulgazione, passione anche. E poi eventi importanti in ambiti comodi, confortevoli , attrezzati con cicli di conferenze vari, di qualità ma anche di sola divulgazione per attrarre da ogni regione e per appassionati di ogni periodo. Sforzo anche questo non indifferente, ma il Cordusio si vuole anche muovere da Milano, Bergamo, Parma, Verona per oltre, spero centro, sud Italia e poi arriveranno novità oltre allo streaming già utilizzato. Vediamo cosa ne pensano chi ama i libri, ma poi in fondo gli aspetti anche divulgativi come @4mori@tornese71@talpa@demonetis@quattrino@Tm_NPZ@providentiaoptimiprincipis@blaise@giambao chi vorrà' ...2 punti
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Ciao @gennydbmoney e a tutti gli altri Ecco le foto perpendicolari e con la bella e intensa luce, di questa giornata di primavera...oggi il sole splende che è un piacere Saluti.2 punti
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Già...ma prima? Come a tutti noto, la parola "Dollaro" è un'evoluzione del tedesco "Thaler", il nome dato alla prima moneta d'argento europea di grande modulo, coniata per la prima volta in Tirolo nel 1486, sei anni prima che Colombo scoprisse l'America. La moneta divenne cosí popolare nel XVI secolo che molti altri paesi ne coniarono di simili, dando loro nomi derivati da "thaler": "rijksdaaler" in Olanda, "rigsdaler" in Danimarca, "tallero" in Italia, "talar" in Polonia. Nel Nuovo Mondo, la moneta simile al tallero di uso piú comune era quella spagnola da 8 reales, conosciuta come Spanish Milled Dollar o "pezzo da otto" (piece of eight), coniata principalmente nella Zecca di Città del Messico, ma anche in Bolivia, Cile, Colombia, Guatemala e Perú. Insieme alle sue frazioni era ampiamente diffusa tra i coloni dei futuri Stati Uniti, e fu pertanto naturale che la parola "Dollaro" venisse adottata ufficialmente dal Congresso come unità di misura monetaria, una decisione caldeggiata da Thomas Jefferson sin dal Congresso Continentale del 1776. Ma prima che questo avvenisse, prima che si formassero gli Stati Uniti d'America, prima ancora che nascessero le tredici colonie inglesi, e addirittura prima che l'Arciduca Sigismondo del Tirolo coniasse, nel già ricordato 1486, il Guldengroschen, il primo Tallero della storia? Cosa usavano gli indigeni? E i primi coloni europei, afflitti da una cronica penuria di monete "tradizionali", come si regolavano per il commercio e gli scambi con le popolazioni native? Cercheremo di dare una risposta a tali domande in questa discussione che, partendo dall'America precolombiana, arriverà fino alle prime coniazioni monetarie delle tredici colonie che andranno a costituire gli Stati Uniti (ma senza entrare nel dettaglio di tutte le emissioni) e ai primi dollari, trattando anche, squisitamente dal punto di vista storico, delle monete degli spagnoli che, per oltre tre secoli, circolarono indistintamente dal sud, dove erano coniate, al nord del continente. Dove inserire una discussione così? Dal punto di vista temporale, forse la più logica sarebbe stata la sezione delle Zecche straniere, dal 1500 al 1800. Ma poiché l'area geografica che sarà presa maggiormente in considerazione sarà quella che andrà a costituire i futuri Stati Uniti d'America, ho ritenuto più opportuno inserirla nella sezione che vede tra i suoi frequentatori gli appassionati di monete statunitensi, e dunque le Monete estere La storia vera e propria parte col prossimo post, intanto non poteva mancare un omaggio al "padre" di tutti i dollari, il Guldengroschen di Sigismondo del Tirolo (da asta Künker). petronius1 punto
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La mia piccola collezione di cartamoneta spagnola si è "arricchita" di qualche piccolo, ma a mio parere splendido pezzo. Un lotticino proveniente direttamente da Madrid accaparrato per pochi euri Periodo "Felipe II" Periodo Franchista Questa, è l'ultima banconota da 100 pesetas. Stampata nel 1970, è entrata in circolazione nel 1974. Sperando di aver fatto cosa gradita per tutti gli appasionati e futuri tali... PS. Le foto come al solito sono un disastro... scusate PB1 punto
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@O'trebla@Xenon97@And08 https://www.romanoimpero.com https://www.romanoimpero.com/2009/09/giuliano-lapostata-360-363.html Questi link possono essere utili non so se li conoscete parlevamo di doppia maiorine Qui ne abbiamo un'esemplare da mille (di maiorine) buona domenica a tutti voi1 punto
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E gli ATM fanno scegliere i tagli, mi hanno riferito. Più sento parlare di come funzionano le cose lì più mi convinco che la Germania è il paradiso del contante e quanto sarebbe bello viverci per noi adoratori di Dio Denaro nella sua più antica forma.1 punto
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Ma quali erano queste zecche che, si presume, abbiano coniato i tornesi: - Napoli - Barletta; - Gaeta - Cosenza - Capua - Isernia, tornesi solo in rame Purtroppo, le diverse zecche non approntavano segni particolari, per cui non è possibile attribuire i tornesi a l'una o all'altra zecca.. Mi farebbe piacere che quello in mio possesso fosse stato coniato a Capua.1 punto
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... no, non credo, visto quanto fumava! La foto della mia moneta non posso postarla, sono in giro. Comunque è uguale a quella postata sopra, purtroppo non ne ho una anomala! In Germania: lì danno i rotolini freschi di Bundesbank direttamente ai supermercati, che poi danno tranquillamente le monete come resto. Servus, Njk1 punto
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Ciao, che io sappia non vi sono state modifiche al conio, ma se dici che si notano delle differenze con i centesimi passati, non mi sento di escludere che possano aver modificato qualcosa. Ricordo di aver letto nel forum di millesimi in cui era stato modificato leggermente la scritta Cent o la scritta Euro; si tratta comunque di modifiche difficilmente individuabili a meno di non osservarle con attenzione. Attendiamo la foto1 punto
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Giusto anche questo. » the jury is still out » nel senso che effettivamente potrebbe esserci un conio originale con un perlinato e caratteristiche leggermente differenti dal quale - a sua volta - sono stati derivati falsi di ‘secondo tipo ‘ per questore ho espresdo cautela nelle mie affermazioni - e sempre si dovrebbe poter esprimere cautela - salvo il caso di falsi acclarati - quando si esaminano esemplari di queste zecche e di questo periodo. Il terreno e’ davvero minato .. come diceva il grande Roberto ( Russo - quanto mi mancano le lunghe conversazioni che avevamo caro Roberto In compagnia di ottimi rossi in ristoranti all’altezza dei rossi ...:) « Il piu’ bravo e’ chi sbaglia meno... »1 punto
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Insomma è un personaggio davvero interessante, riguardo il vostro consiglio di procurarmi le sue opere, senz'altro... Per quanto riguarda le monete non sono così comuni, soprattutto in conservazione elevata..ma siamo.qua apposta per stanarle e cacciarle o no? Ps: mi deve arrivare un altra "doppia" Con patina nera ed acquila mitraica...tra l altro 30mm.. Speriamo bene, sono impaziente..finché non l hai in mano..1 punto
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Più di così ...tenendo conto poi anche dei presenti ....1 punto
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Ricordo agli amici lamonetiani che domani, 25 marzo a Nepi (VT) presentiamo il volume "Appunti Numismatici" che sta andando benissimo, grazie a tanti appassionati che ne hanno fatto richiesta. Spero in una partecipazione da parte di molti numismatici. Al termine della presentazione, si andrà a pranzo insieme per discutere di monete, libri e di donne naturalmente[emoji3][emoji3] saluti Eliodoro1 punto
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aggiungo se clicchi su HAMMER*LOGIN, che vedi dopo la moneta, della mia risposta vedrai di Segesta ancora di più Pietro Aggiungo ancora mi son dimenticato del cane "cirneco dell'Etna"?" Calciati Il CNS nel primo volume da pag. 293 riporta tutte le monete da Lui note di Segesta il cane in evidenza viene indicato come "Leviero" E inoltre: il cane può essere identificato con l'attuale "cirneco dell'Etna"? L'aspetto sembra piuttosto simile. da quanto qui sotto aggiungo ritengo che la risposta sia SI. BREVI CENNI STORICI: II Cirneco esiste in Sicilia dalle epoche più remote. Dallo studio delle razze mediterranee si deduce che il Cirneco debba trarre le sue origini da antichi cani da caccia allevati in età faraonica nella valle del Nilo e diffusi, in Sicilia dai fenici. Si può anche supporre sulla base di ricerche molto recenti che il Cirneco sia razza autoctona della Sicilia e precisamente della regione Etnea poiché i documentari di monete ed incisioni rivelano come il Cirneco colà esistesse sin da molti secoli prima della venuta di Cristo. saluti1 punto
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Grazie fabio22 per la conferma e grazie infinite per le informazioni molto preziose.1 punto
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Buonasera, Premetto che scrivo da semplice appassionato con conoscenze del settore praticamente nulle. La tua moneta mi sembra molto simile a questa qui riportata. Se può essere di aiuto...1 punto
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Bella testimonianza @4mori, non ci mancano le idee e le proposte di certo cerchiamo di dare una linea, editoria cartacea, ma poi digitale per tutti, eventi importanti, visite culturali esclusive, ma poi idee top secret che arriveranno, streaming per tutti, fare eventi che diventino kermesse divulgative e di condivisione, Parma ha tutto per essere un altro successo, se d'accordo @fleprepotremmo pensare anche questa volta allo streaming, in poche parole o venite voi o veniamo noi ...?1 punto
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Ciao Alessio Bellissima carrellata di grossi matapan. Anch'io, prima di imbarcarmi con i segni del massaro, guarderei alle varianti, come scritto da Fabrizio .... tra l'altro pochi stanno a controllare queste differenze .... poi ci sono quelli del II e III tipo; anch'essi con le loro varianti .... saluti luciano1 punto
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Dipende se vuoi la valigetta o i box/cofanetto portamonete. Dipende anche da che tipo di collezione vuoi impostare o devi sistemare. se hai monete che se si ossidano fa nulla o vuoi che sia questo il risultato o se hai monete che non vuoi far ossidare, in questo ultimo caso per non lasciare le monete libere nei vassoi cè la soluzione capsule quadrum (normali o intercept) con vassoi appositi ma questi ultimi occupano un pò di spazio ma il risultato è grandioso. Se vuoi una valigetta fatta come si deve cè l'opzione coin case se vuoi cofanetti per vassoi (nell'offerta inclusi) cè l'opzione volterra cè tanto altro dipende da te , comunque per iniziare ad avere a che fare con una ditta specifica (esperienza personale) è sempre meglio cominciare diciamo a tastare il prodotto (che per me è eccezionale) ma sei tu a dover valutare ad esempio questo. https://www.leuchtturm.com/coin-presentation-case-l-incl-4-coin-trays-blue.html o quest'altro http://www.numismaticasiciliana.it/prodotto-143633/cofanetto-x-10-tablo.aspx Preciso che anche io prima di poter inquadrare bene il tutto ho dovuto fare molte prove ma con la Leuctthurm mi ci trovo molto bene. voglio infine specificare onde evitare malintesi che non sono nè venditore di questa azienda ne legato ad essa in alcun modo. saluti a rileggersi e buona vita. ps ci sono diversi rivenditori Italiani di questa azienda non posso qui citarli per ovvi motivi ma basta fare una semplice ricerca.1 punto
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Aggiungo anche il programma completo di Parma, 28 aprile sabato di APPUNTI NUMISMATICI Parma 28 aprile 2018 - Copia - Copia - Copia - Copia - Copia.docx1 punto
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Lungi da me l'intenzione di gettare ombre sulla professionalità degli esperti che operano per le più importanti case d'asta italiane anche se devo evidenziare che spesso tante case d'asta fanno riferimento a cataloghi ormai superati ed ignorano la bibliografia più recente ed aggiornata. Non è la prima volta che monete accettate per anni come autentiche sono poi state identificate come false, a volte anche di produzioni non coeve... ed è accaduto che classificazioni accompagnate da perizie fotografiche, timbri e descrizioni sono risultate essere tutt'altro... e a volte sulle errate classificazioni si possono fare buoni affari (io ne ho un esempio lampante) ma più spesso ci si lasciano le unghie... Ovviamente questo non è il luogo nè il momento per proseguire in questa divagazione ma ho scritto quanto sopra solo per precisare che quella del "falso d'epoca" (d'epoca in virtù dell'annullo...a questo scopo le monete false venivano bucate, piegate, deturpate...senza la deturpazione l'avrei definita "falso") è, e resta una mia convinzione... Per il resto, mi cito, lascio ai più esperti l'onere della chiusura1 punto
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Buongiorno Eliodoro, andare sul generico non ha molto senso, per esempio ho un bel numero di Piastre 120 grana tra BB ed SPL, comprate dal 2014 a oggi, vanno via come il pane tutt'ora e sono strasicuro di riprenderci quanto speso, stessa cosa con le papali, gli scudi FDC costano un botto ed anche i BB hanno un loro mercato piuttosto attivo. Ci sono una marea di nuovi collezionisti che non possono permettersi un FDC e ripiegano su conservazioni inferiori, ed i molti casi un BB è un ottimo compromesso. Cordiali Saluti Silver1 punto
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