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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/06/18 in tutte le aree

  1. Arrivata adesso anche questa dalla Germania. Buona definizione dei particolari e dimensioni soddisfacenti. Mi piace. Spero anche a voi.
    3 punti
  2. Concordo in pieno, e dei punti da te sottolineati il secondo è quello che mi appassiona di più. E' vero, Giuliano "credette e tentò di fare il bene dello Stato" perché capì che la morale "docile" del Cristianesimo (riassumibile nel celebre aforisma: "Porgi l'altra guancia) avrebbe indebolito lo spirito delle persone fino a rovesciare del tutto la società. Ecco perché egli accusa i cristiani affermando che " è a causa della loro demenza che tutto è sovvertito". Inoltre il messaggio che proveniva dai primi predicatori cristiani, ben poco si conciliava con l'universalismo politico, un po' sbiadito, ma ancora presente nella mente degli imperatori del IV secolo e in Giuliano in primis. In secondo luogo Giuliano, sublime pensatore, attacca il Cristianesimo anche da un punto di vista dottrinale perché riteneva inesplicabile un mondo creato da una volontà divina cosciente e orientato da essa verso una finalità prestabilita. Contro questa concezione l'imperatore-filosofo propone un modello tipico della grecità più genuina. Nel mondo quindi agirebbe una forza cosmica che si esplica ciecamente secondo la legge della necessità, di cui l'uomo non è che una piccola determinazione. Anche la concezione del tempo cambia: un tempo non più lineare, bensì circolare, come nella migliore tradizione pagana. Ciò significa che non c'è più nessun premio per i buoni, ma alla fine dei tempi tutto si ripete inesorabilmente come è sempre stato e ognuno ripercorre i suoi binari pedissequamente, in maniera identica a come aveva fatto nel precedente ciclo cosmico. Certo, Giuliano tentò di ripristinare i vecchi culti legati alle divinità tradizionali, ma questa era una religione per il popolo. La religiosità di Giuliano, invece, è di tipo prettamente filosofico. Potremmo definirlo uno stoico post-litteram..... Che grande!!!!!!
    3 punti
  3. INTRODUZIONE Julius Popper fu un ingegnere e avventuriero nato il 15 dicembre 1857 a Bucarest. La sua storia è poco nota, eccetto che in Romania dov'è considerato un personaggio importante, nonostante pur essendo stato rumeno madrelingua non lo fu mai come cittadino: all'epoca la Romania faceva ancora parte dell'Impero Ottomano e in seguito la cittadinanza della Romania indipendente gli venne rifiutata. Partito per la Francia a 17 anni, Popper si laureò in ingengneria e fece studi supplementari anche in fisica, chimica, meteorologia, geologia, geografia ed etnografia. Era anche molto portato per le lingue ed oltre al rumeno parlava fluentemente tedesco, yiddish, inglese, spagnolo, portoghese e francese. Dopo la laurea si mise a viaggiare per mezzo mondo e nel 1885, mentre si trovava in Brasile, gli arrivò la notizia della scoperta di giacimenti d'oro nella Terra del Fuoco (l'estremo sud del continente sudamericano), zona all'epoca poco esplorata e selvaggia. Preso dalla "febbre dell'oro" andò a Buenos Aires e allacciò relazioni con uomini politici e d'affari argentini, proponendogli un progetto per l'esplorazione e la successiva colonizzazione della Terra del Fuoco. Popper organizzò una spedizione preliminare e nel settembre 1886 salpò per l'isola principale dell'arcipelago della Terra del Fuoco, insieme ad alcuni collaboratori e materiale vario per la ricerca scientifica, armi e cavalli. Le sue esplorazioni e ricerche ebbero una grande eco in Argentina: Popper confermò la presenza dell'oro e concluse che: "Tenendo conto del carattere generale del paese (Terra del Fuoco), sono incline a credere che il suo futuro sia rappresentato da due importanti industrie. La prima, la più produttiva, è lo sfruttamento dei giacimenti auriferi e servirà per introdurre la seconda, più positiva e fertile, che è l'allevamento ovino". Ottenute le concessioni minerarie per le terre scoperte Popper approdò alla fine del 1887 nella baia di San Sebastian. In questa regione molto ostile e ventosa costruì gli impianti di estrazione e lavorazione dell'oro e varie infrastrutture per una grande comunità: a questa colonia diede il nome di "El Páramo", dove nei primi tempi lavoravano 540 persone, a cui poi se ne aggiunsero molte altre. Ben presto, attratta delle sue gesta, arrivò a El Páramo un'ondata di avventurieri, marinai, disertori e fuggitivi vari, provenienti quasi tutti dal Cile: per proteggere la sua attività Popper reclutò nel 1888 un esercito di mercenari europei le cui uniformi vennero copiate da quelle prussiane. In seguito Popper espanse l'attività fondando altre colonie, come Beta, Cullen e Carmen Sylva , si mise ad esplorare le zone dell'isola ancora sconosciute ed entrò sempre più spesso in conflitto con cercatori d'oro e avventurieri cileni che attaccavano i suoi stabilimenti nel tentativo di rubare l'oro, ingaggiando vere e proprie battaglie. Popper viene spesso descritto come il responsabile del genocidio degli idigeni fuegini con cui venne a contatto durante le sue esplorazioni, ma in realtà fu più probabilmente un comodo capro espiatorio con cui i dirigenti argentini, anche prima del suo arrivo nella Terra del Fuoco, coprivano la pianificazione e l'attuazione dello sterminio delle popolazioni locali. Venne trovato morto il 6 giugno 1893 nella sua casa a Buenos Aires, mentre pianificava un'esplorazione dell'Antartide; il medico che effettuò l'autopsia stabilì la causa in un arresto cardiaco. LE MONETE DI JULIUS POPPER Nel 1889, durante la sua permanenza nella Terra del Fuoco, Popper riuscì ad ottenere dal governo argentino vari privilegi fra cui quello di battere moneta ed emettere francobolli, anche se questo a lungo andare gli costò l'ostilità dei governatori locali, ostilità che contribuì alla sua cattiva fama di sterminatore d'indigeni. Prima di sua iniziativa e poi con l'autorizzazione del governo coniò una moneta d'oro, il Popper, in due tagli denominati in grammi d'oro: la 1 grammo (12,5 - 13 mm, 86.4% oro 13.2% argento) e la 5 grammi (17,5 - 17 mm, stesso titolo della 1). Secondo alcune fonti 1.000 pezzi della 5 grammi e circa 5.000 pezzi della 1 grammo furono prodotti in una zecca rudimentale ad El Páramo, mentre alla zecca di Buenos Aires ne furono ricavate altre da circa 175 kg d'oro. In una lettera del 1892 a Don Bartolomé Mitre y Vedia, Popper scrisse: "[...] Ho battuto queste monete d'oro a causa della mancanza di comunicazioni regolari tra la Terra del Fuoco e la capitale della Repubblica, le frequenti fluttuazioni del tasso di cambio monetario e la necessità di evitare l'inconveniente di manipolare polvere e pepite di questo metallo. " (francobollo da 10 centesimi in oro)
    2 punti
  4. Arrivata proprio ora, esaminata con lente e tutto, mi sembra a posto e presenta tracce di argentatura..a me piace molto ma naturalmente i vostri pareri sono importanti. A proposito, diametro 29,3.
    2 punti
  5. Effige adulta.....con pettinatura di foggia diversa...quello a dx; Effige matura quello a sx..... Quello di sx...viene dopo ... ed è anche raro.
    2 punti
  6. Tenterò di pulirla con lo stesso metodo che ho usato con il 4 tornesi del 1817 ottenendo un buon risultato. https://www.lamoneta.it/topic/168124-ferdinando-i-4-tornesi-1817/?tab=comments#comment-1898393 Solo ed esclusivamente bagni in acqua distillata e bastoncini cotonati per rimuovere quello che si ammorbidisce. Tra 4 settimane con un "prima e dopo" verifichiamo gli eventuali miglioramenti
    2 punti
  7. Il venditore ha regolare P.IVA, negozio online personale e account ebay con 200 e passa feedback tutti positivi e su articoli anche da centinaia di euro pertanto leggetevi i feedback lasciati dai vari acquirenti e se ancora non siete soddisfatti e non vi fidate procedete oltre perchè nessuno vi obbliga: il web e Torino sono pieni di commercianti e periti numismatici. Per quanto riguarda Torino il controllo degli "iscritti al Ruolo Periti ed Esperti della CCIAA di Torino" (Questa la dicitura esatta) si effettua collegandosi ai link che allego e potrete fare tutti i controlli che volete: https://www.to.camcom.it/ricerca-line-periti-ed-esperti Nello specifico qui: http://alc2.infocamere.it/alc2/jsp/TO/alboPE/periti.jsp Controlli similari si possono fare più o meno per gli iscritti di tutte le CCIAA d'Italia. Dico più o meno perchè non tutte le CCIAA hanno predisposto queste procedure online. Direi infine che la presente discussione può concludersi qui visto che non aggiunge nulla a quanto già lungamente dibattuto in altre decine di discussioni similari. Saluti Simone - Staff lamoneta.it
    2 punti
  8. Io posso anche provare a venderla....ma dubito che qualcuno la compri. Se poi c'è qualcuno che compra una moneta che a catalogo è valutata 10 e la paga 140......mi viene anche il dubbio che questo qualcuno non abbia la minima idea di quello che sta comprando. A questo punto, di fronte a persone che non hanno la minima idea del valore di ciò che stanno acquistando, che siano monete, francobolli, quadri o sorpresine della kinder....tutto diventa possibile: costoro potrebbero strapagare qualunque cosa. Chi compra beni da collezione e, comunque, beni di natura "antiquaria" (non pane e formaggio, che sono beni di prima necessità che hanno prezzi più o meno standard), farebbe bene prima di farlo a comprarsi almeno un catalogo e informarsi sui prezzi di riferimento. In questo caso, mi sembra difficile che si possa pagare 140 quello che è valutato 10. Se però queste persone non lo fanno e si "buttano" a comparare monete senza nessuna preparazione e senza essersi prima documentate su ciò che vogliono comprare, mi pare ovvio che possono anche prendere delle "sberle". Ma chi è che si butta in una piscina profonda....... senza saper nuotare? Solo uno sprovveduto lo fa. Per quanto riguarda le sopravvalutazioni sulle conservazioni, si può prendere una fregatura, o magari anche due.....ma poi non credo che un acquirente continui a farsi prendere in giro da quel venditore che sbaglia, sempre per eccesso, le conservazioni delle monete che vende. Se poi, nonostante tutto, c'è chi continua ad abbeverarsi sempre dalla stessa fonte...."avvelenata".....stiamo parlando dello stesso sprovveduto che si buttava in piscina senza saper nuotare. Che ci vogliamo fare? Saluti. M.
    2 punti
  9. Tutte le coniazioni auree battute a nome di V.E. II e Umberto I erano conseguenti alle richieste che privati, enti, banche o anche amministrazioni dello Stato rivolgevano alle Zecche del Regno autorizzate all'emissioni auree. Di norma, i richiedenti le monete auree fornivano alla zecca anche il metallo, pagando all'Officina monetaria i diritti di affinazione del metallo fornito (quando questo aveva un titolo inferiore a quello legale) e i diritti di coniazione. Le tirature di queste monete dipendono pertanto dalle richieste che le zecche hanno ricevuto, non essendoci mai stata per la monetazione aurea dell'epoca una tiratura legata a contingenti prestabiliti. Saluti. M.
    2 punti
  10. Bravi Legio e Alessandro, grazie delle spiegazioni!
    2 punti
  11. Come dice Antonio Albanese alias Cetto La Qualunque.." cchiu' munete pe' tutti..." Da vedere, toccare, discuterne.....da quelle nostre a quelle dei musei, collezioni, ect, un pò come si riesce a fare ora con le belle proposte dell' Associazione quelli del Cordusio. Roberto
    2 punti
  12. Legenda scolpita con lo scalpello? Al massimo vedo qualche segno di pulizia nei fondi al rovescio intorno alle zone ben evidenziate da @snam nel messaggio precedente. Condivido peraltro la curiosità riguardo ai piccoli dettagli del conio per la zona sopracciglio/occhio/capelli sulla tempia, il conio del dritto parrebbe quello ben evidenziato da @FlaviusDomitianus i dettagli minuti diversi potrebbero essere dovuti a maggior freschezza dell'esemplare Bertolami? Oppure è stata "rinfrescata" proprio in quella zona? Nel caso sarebbe un lavoro sicuramente realizzato con una notevole perizia perchè non vedo segni evidenti di bulino qui. Anche la P di PM al dritto appare molto diversa tra i due esemplari.
    2 punti
  13. In effetti da 16 euro pagati sul posto ai 28 euro pagati per ricevere la moneta a casa, la differenza è davvero esagerata...mi rendo conto dei costi di spedizione, ma potrebbero almeno farne una annuale, così da raggruppare tutte le monete acquistate e pagare la spedizione una sola volta.
    2 punti
  14. Anni fa ho avuto una discussione piuttosto infuocata con un altro utente. Ora non vorrei ripetere l'esperienza. Quindi visto che non parliamo di monete chiudo qui la discussione. Arka
    2 punti
  15. Ciao , a Giuliano nocquero fondamentalmente tre cose , che ne sottovalutarono la figura storica : 1 : lo sterminio della sua famiglia , a seguito degli intrighi di corte operati dai figli di Costantino dopo la sua morte , che ne influenzo' il carattere emotivo 2 : l' epoca in cui visse ormai inesorabilmente proiettata verso un mondo diverso dalle sue concezioni religiose e filosofiche 3 : piu' grave , perche' dipese da lui stesso , non aver compreso che il mondo antico era ormai al tramonto di un' epoca . Naturalmente noi parliamo da privilegiati perche' conosciamo il corso della Storia , al contrario Giuliano credette e tento' di fare il bene dello Stato Per tutto il resto , se fosse vissuto in un epoca antecedente alla sua , forse sarebbe stato un ottimo Imperatore , paragonabile ad un Marco Aurelio .
    2 punti
  16. Caro Alfred, ho lanciato questo sasso per scuotere il terpore che avvolge la letargia di molti. Mi piace creare l'incipit per dare il là all'io... Sempre non troppo disposto ad esporsi, e qui che lo scrivere e conftontarsi entra in gioco, come una piccola sfida.. Concordo con il prezzo dei tondelli alcuni andrebbero ridimensionati, per dare la possibilta a tutti a di avvicinarsi, è qui che forse sta anche il trucco, creare un substrato di neocollezionisti disposti ad accontentarsi delle conservazioni medio basse e far numismatica egualmente, si tornerebbe agli antichi fasti dove tutto era bello e piacevole da raccogliere.. Raccontando la stupenda cattura fatta magari al convegno di turno o al semplice mercatino, torniamo a riscoprire la semplicità... Eros
    2 punti
  17. Vulci è un luogo legato alla mia infanzia, tappa fissa e frequente con mio padre che conosceva la zona. Ricordo le visite del museo, l’archeologo che ci accompagnava molto anziano e non vedente conosceva a memoria l’ubicazione di qualsiasi cosa presente nel museo e quando diceva una cosa errata c’era il custode della sala che gli diceva “no professore quell’oggetto lo abbiamo spostato, adesso si trova etc etc” peccato fossi molto piccolo e non ricordi più il nome. in questo luogo conobbi anche la Famiglia Angela, (Piero e Alberto con moglie e figli) piacevoli scambi di opinioni e grande fascino da parte mia nel vedere le riprese della puntata di quark ambientata proprio a Vulci con tutti i re-enacters romani.
    2 punti
  18. Quando faccio il bacchettone commentando le canzoni che ascolta mia figlia adolescente dovrei ricordarmi di quando Io ascoltavo questi.
    2 punti
  19. Qualcuno che ne ha compreso e apprezzato l'importanza storica e ora se lo sta godendo dopo una lunga ricerca.
    2 punti
  20. Quante risposte hai avuto alle tue domande? Sei stato aiutato oppure no? Credo di si. Ora, quando le domande ti vengono poste, quali che siano, sarebbe carino avessero una risposta. Nel forum il dialogo non è a senso unico: tu domandi e gli altri rispondono. Quindi, se vuoi aiuto, in cambio soddisfa le nostre curiosità; se non hai interesse ad "imparare" gli utenti più preparati non avranno interesse ad "insegnare" e quindi a risponderti. Sappi che i dubbi di @rorey36non sono solo suoi e rispondergli "non ho capito" è irrispettoso nei suoi confronti e nei confronti di coloro che mettono a tua disposizione la loro esperienza. Questo forum tratta numismatica e storia; le quotazioni interessano tutti. Interessa al contempo apprendere ed anche esprimersi in italiano accettabile. Buona serata
    2 punti
  21. Distinguere le monete cinesi dalle taiwanesi Entrambi i paesi usano la scrittura ideografica cinese. Le monete cinesi all'inizio riportano 中国 (Zhong-guo), di cui il primo carattere indica la Cina e il secondo vuol dire nazione, oppure per esteso 中华人民共和国 (Zhonghua Renmin Gongheguo, Repubblica Popolare Cinese) mentre quelle taiwanesi si leggono da destra a sinistra e all'inizio della scritta riportano 國民華中 (Zhonghua Minguo, Repubblica di Cina), in cui 國 è un altro modo di scrivere 国 Distinguere le monete giapponesi dalle altre La scrittura giapponese si basa anch'essa sugli ideogrammi, di derivazione cinese ma quasi tutti diversi da quelli cinesi, anche se contemporaneamente impiega un ulteriore tipo di alfabeto (un sillabario, con segni facilmente distinguibil dagli ideogrammi in quanto graficamente più semplici). Le monete più recenti riportano la scritta 日本国 (Nihon Koku), coi primi due caratteri che indicano il Giappone e il terzo uguale al cinese per nazione. E' indicato anche il nome della valuta 円 , che in realtà non si legge "yen" ma "en" quelle più vecchie invece riportano la scritta leggibile da destra a sinistra 本日大 (Dai Nihon, Grande Giappone).
    1 punto
  22. Ciao a tutti, per la mia raccolta tipologica ho preso in una ciotola questo mezzo tornese del 1853, purtroppo piuttosto malconcio , pur avendone già un esemplare dello stesso anno (nella scansione la moneta più capibile). Nonostante la data è uguale l'ho considerata tipologicamente diversa da quella che avevo perché la testa risulta più grande. Ma ora domando: è giusto considerarla tipologicamente diversa? o è solo una piccola variante? ringrazio sin d'ora chi interverrà.
    1 punto
  23. Segnalo il libro, edito dall'Associazione Culturale Italia Numismatica, di Alberto Campana e Giovanni Santelli, dal titolo L'imperatore Otone - Storia e monete Per informazioni cliccare qui
    1 punto
  24. Insomma, dai, a Verona si pagano 5 euro per il parcheggio! A Bologna un caffè lo si può anche offrire agli organizzatori!
    1 punto
  25. @roman de la rose pensa che io e @Rocco68 ci sentiamo spesso su whatsapp e ci sono dei giorni che mi invia foto dei vassoi pieni con un semplice: Buongiorno. Non ti dico le gambe che fanno giacomo giacomo.
    1 punto
  26. In seguito all'introduzione del guldengroschen in Austria nel 1486 (ne abbiamo parlato nel post di apertura), l'idea di una moneta d'argento di grande modulo con un titolo elevato si diffuse rapidamente nel resto d'Europa. La riforma monetaria della Spagna portò alla creazione della moneta da 8 reales, un'unità di argento stabilita e regolata dai monarchi cattolici nella Pragmatica di Medina del Campo del 13 giugno 1497. Aveva un peso di 27,468 grammi e una purezza dello 0,93055%, contenendo 25,560 grammi di argento puro. Dalla sua effettiva introduzione, probabilmente negli anni 1530 (anche se alcuni studiosi la posizionano un po' prima), la moneta è stata coniata per quasi quattro secoli in una mezza dozzina di zecche in territorio spagnolo (le prime Burgos, Siviglia e Segovia), e in numero almeno quadruplo di zecche dell'America centro-meridionale, sia dagli spagnoli che dalle nazioni indipendenti che dal dominio spagnolo derivarono. Gli ultimi esemplari furono prodotti nel 1949, quando il leader nazionalista cinese Chiang Kai-shek, che ormai sconfitto stava per ritirarsi nell'isola di Taiwan, chiese alla zecca di Città del Messico di coniarne 10 milioni di pezzi per suo conto. Chiang riteneva che i sospettosi taiwanesi avrebbero accettato più facilmente queste monete che non le sue banconote, ampiamente inflazionate La Cina, del resto, che non emise la sua valuta d'argento, il Tael, fino al 1899 (e lo fece secondo il modello del pezzo da otto), era stata tra i principali destinatari di queste monete, che venivano accettate per il loro valore intrinseco. Nel corso dei secoli, numerose furono le varianti nel disegno del real de a ocho, e non essendo possibile analizzarle tutte in questa sede, ci limiteremo ad illustrarne soltanto una, che ha un'attinenza particolare col titolo della discussione La moneta, conosciuta anche come Columnario, fu coniata dal 1732 al 1773 principalmente nelle zecche di Città del Messico, Potosì e Lima (ma anche Guatemala, Popayan, in Colombia, e Santiago del Cile). Oltre al pezzo da otto, con lo stesso disegno furono coniati anche sottomultipli da 4, 2, 1 e mezzo real. Disegno che al dritto mostra al centro lo stemma della monarchia spagnola, nel giro il nome del sovrano di turno seguito da D G HISPAN ET IND REX (per grazia di Dio re di Spagna e delle Indie), a sinistra dello stemma le iniziali del saggiatore, e a destra il valore. Al rovescio ritroviamo, come nel real visto in precedenza, le colonne d'Ercole sulle onde del mare, ma stavolta tra di esse vi sono i due mondi, il vecchio e il nuovo, sormontati da una corona. Nel giro la scritta VTRA QUE VNUM, entrambi (i mondi) sono uno, e i segni di zecca su ambo i lati della data. Nella moneta illustrata, della zecca di Potosì, il marchio somiglia a... Avvolto intorno alle colonne, c'è un cartiglio, con la scritta PLUS ULTRA, di cui abbiamo parlato in precedenza. Si ritiene che a questo disegno ci si sia ispirati per il simbolo del dollaro statunitense, normalmente visto come una S, ma che è in realtà un 8. La forma è stata modificata dall'uso, e l'8 è barrato, come si fa di solito per distinguere le lettere destinate a indicare valori monetari petronius
    1 punto
  27. E' ora in fase di stampa l'atteso terzo nuovo Gazzettino che vedrà la luce a Parma il 28 aprile con la sua presentazione da parte della Redazione e la distribuzione del cartaceo ai soci. Un motivo in più di essere a Parma per questo nuovo Battesimo editoriale !
    1 punto
  28. nell asta i denari di Caracalla sono in lotto assieme a Plautilla totale 51 pezzi < 46 di Caracalla 5 di Plautilla giamba
    1 punto
  29. Ciao riprendo questa discussione postando una nuova foto piuttosto chiara, nella seconda lettera che ci interessa, la P ;secondo me non si tratterebbe di un errore di conio sulla F ,oltretutto possiamo vedere a differenza delle precedenti foto delle altre monete , dove la chiusura della P che era tonda , che in questo caso è dritta , più netta , che ne dite ?.
    1 punto
  30. Succede anche abbastanza spesso che l'usura e la conservazione di una moneta antica non sia uniforme tra dritto e rovescio, in questi casi puo' capitare che si voglia restaurare un lato per portarlo a livello dell'altro. Soprattutto nei casi in cui il lato meno conservato è quello più significativo. Ecco un esempio preso a caso di una moneta con i due lati non allo stesso livello di conservazione e nella quale però non c'è stato un intervento di livellamento delle conservazioni. Un lato ha subito corrosioni, l'altro no: https://www.sixbid.com/browse.html?auction=4691&category=137177&lot=3871195 Situazioni di questo tipo possono venire a crearsi per particolari condizioni di giacenza in cui uno solo dei due lati è esposto a corrosioni chimiche o meccaniche mentre l'altro lato rimane in qualche modo protetto (aderenza con un'altra moneta o con del materiale di un contenitore che finisce per proteggerlo dagli agenti esterni). Il Porto di Traiano di cui si sta parlando qui è una moneta perfettamente autentica e quindi è anche "genuina" nel senso letterare del termine, non l'ho mai messo in discussione questo. Non è però una moneta "integra" per quanto riguarda il rovescio che è stato oggetto di un restauro moderno significativo: il manufatto antico non ci è quindi pervenuto preservando completamente le sue caratteristiche che aveva in antichità perchè è intervenuto un restauro moderno che ne ha modificato l'aspetto. Questo non lo sto dicendo solo io con il mio parere da collezionista esperto in questo tipo di monetazione ma la stessa casa d'asta che l'ha venduta e che l'ha scritto nero su bianco nel catalogo dell'asta. Quindi gli esperti di numismatica della NAC che con l'autorevolezza legata al proprio ruolo e al proprio nome l'hanno giudicata in questo modo. Detto ciò i musei sono pieni di reperti archeologici restaurati ed anche molti collezionisti numismatici non si fanno remore ormai nel collezionare monete restaurate più o meno estensivamente, per cui questa moneta ha assolutamente la dignità di stare in qualsivoglia museo, il restauro è una cosa assolutamente lecita e presente da tempo. Il mio intervento era più che altro finalizzato a puntualizzare, in un forum numismatico e nel momento in cui veniva esaltata l'eccezionale conservazione di una moneta, anche il restauro moderno che tale moneta ha subito come d'altronde esplicitamente dichiarato in fase di vendita dalla stessa casa d'aste.
    1 punto
  31. Ecco perché non trovo più nessuna moneta di Giuliano in giro... le hai prese tutte tu!!! :-) Molto bella anche questa. Io, dell'amico Giuliano, sto cercando questa siliqua da 2 anni ormai. Se la vedi in giro non rubarmela! :-) Ciao. TWF
    1 punto
  32. Semplicemente stupenda I dettagli del volto mi fanno venire i brividi. Puoi inserire peso e diametro?
    1 punto
  33. Se interessa a qualcuno ho questo catalogo del 1924 sulle Oselle con tavole.
    1 punto
  34. Altissima conservazione, esemplare strepitoso. .....complimenti per l'acquisto
    1 punto
  35. A me sembra un gran pezzo! Tanto lustro e pochi segnetti che quelle foto tendono ad enfatizzare. Dovendo sparare un numero direi MS63.
    1 punto
  36. Sicuramente Priamo, un'opera incisoria a volte anche particolarmente pregievole, quella della carta moneta. Pensa mio padre molto attratto perche più vicino ai suoi tempi, dove le banconote erano veramente delle piccole opere d'arte, con iconografie liberty sublimi. Comunque nei convegni vedo ancora molti album. e i prezzi per le banconote intonse con prezzi importanti.. si hai ragione comunque darei più risonanza a questi splendidi fogli di cassa che ci hanno donato momenti belli e meno belli di una storia la nostra indimenticabile.. Eros p.s. lunga vita alla cartamonete termometro enorme della storia mondiale,, Eros
    1 punto
  37. Basta cambiare la cultura di vita, siamo d'innanzi ad un processo restaurativo, le cose stanno cambiando, aumentano le coscienze, ritorna la sensibilità, ci si accorge che esiste la consapevolezza, mancando le risorse molte piccole realtà si stanno organizzando, la politica è stata sensibilizzata fortemente, ha capito che le risorse sono a portata di mano. Adesso la patata bollente è in mano a noi, alle associazioni, agli appassionati, agli accademici, a tutti coloro che credono in questa scienza e alla conoscenza. Abbiamo a disposizione una grande arma persuasiva, dobbiamo unire le nostre forze e proporci in tutti gli ambiti. Noi a Milano abbiamo iniziato a farlo, e nel nostro piccolo stiamo mettendo le basi per qualcosa che potrà cambiare il corso scontato della storia.. Eros p.s. basta partire il resto verrà da se...
    1 punto
  38. Come sempre il Cordusio dá dimostrazione di vivacità e crea sempre occasioni importanti per la numismatica e per Milano. Sicuramente presente
    1 punto
  39. Ciao Esatto erano in allegato alla rivista mensile Selezione dal Reader's Digest Saluti.
    1 punto
  40. Dopo Punk, Rock e chiodi ___________ concedetemi una canzone/poesia. Ivan Graziani (1945-1997)
    1 punto
  41. C'è una domanda che spesso mi pongo, o meglio, un pensiero più articolato che giorno dopo giorno mi induce una riflessione: "ma i collezionisti di cartamoneta, nel mondo numismatico sono considerati "figli di un Dio minore?" Mi spiego, leggendo, scuriosando, ed ancora leggendo ci si rende conto che la maggior parte, o quasi la totalità dei vari incontri, convegni, nonchè pubblicazioni numismatiche sono dedicate alle monete, che indubbiamente ci accompagnano dalla notte dei tempi, ed hanno contribuito a "transumare" oltre 2000 anni di storia. Tutto ciò spinge inevitabilmente il collezionismo della cartamoneta verso un "mercato di nicchia" un piccolo mondo assestante, dove, fortunatamente, forum come LaMoneta, ci offrono la possibilità di capire, informarci e crescere. La banconota fa ormai parte della nostra vita quotidiana, ma nella maggior parte dei casi non siamo consapevoli del complicato processo necessario alla sua creazione, produzione e messa in circolazione. Fino ad alcuni anni fa, ad eccezione dei collezionisti, pochi erano attratti dalla cartamoneta. Oggi, l'interesse per questo mezzo di pagamento, dal punto di vista storico e numismatico è aumentato, forse perchè ha vissuto un cambiamento tanto importante quanto quello di avere accettato l'euro e aver abbandonato le valute nazionali. La banconota è un documento, ma anche una moneta, un'incisione e come tale una piccola opera d'arte. E' stato anche un veicolo per la diffusione della cultura e in molti casi di propaganda politica. Per tali motivi, ritengo che meriterebbe un palcoscenico più appropriato. Ma alla fine della fiera la domanda è: Cosa ne rimane per noi cartamonetai? E' un piccolo sfogo, ma chi, meglio di Voi può darmi una risposta? Auguro a tutti gli amici del Cordusio una buona giornata. Cordialmente PB
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  42. Direi che dei relatori previsti in programma , Bellesia a parte, manco solo io, a questo punto.... Vediamo di creare una discussione qui su un evento che è si commerciale, ma come vedete anche culturale, e diamo la parola a chi parteciperà creando aspettative e dando spunti che potranno sentire quel giorno, non trascurando l'aspetto conviviale che noi riteniamo fondamentale per un Network come è Lamoneta che ha come base il condividere, il dialogo, il rapportarsi e fare gruppo. Insomma cerchiamo di far diventare anche questa discussione una kermesse numismatica e lamonetiana. Ma ora vengo a me con la relazione che ha come titolo " La monetazione milanese del 1630, tra interrogativi e ducatoni." L'articolo che diventa relazione quel giorno è un inedito tratto dal Gazzettino di Quelli del Cordusio che verrà presentato quel giorno a Parma, quindi una esclusiva come deve essere di fatto il Gazzettino per tutti e che i soci potranno già leggere il giorno stesso in cartaceo. Siamo con un Filippo IV Re di Spagna e Duca di Milano, che governerà dal 1621 al 1665. Ma il 1630 sarà un anno per tanti motivi diverso da tutti gli altri, è l'anno della grande peste, dei Promessi Sposi, miserie di ogni tipo sulla povera popolazione milanese in un momento di inesorabile decadenza spagnola. Contesto storico, accadimenti, ma anche monete e nella monetazione milanese cambia molto come vedremo. In fondo ci sarà poi un catalogo su una moneta di quell'anno come è il ducatone del 1630 tra inediti, varianti, rarità estreme diverse non censite e pubblicate. Ci si lustrerà allora anche gli occhi vedendo queste monete decisamente affascinanti. E quindi per chi vorrà Milano, il 1630, i ducatoni e i suoi interrogativi a Parma il 28 aprile....
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  43. Il secondo tipo è pauroso, l'assenza assoluta dei soliti difetti al Dritto è tanta roba...complimenti [emoji4].
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  44. Ecco allegate le foto degli ultimi ingressi in collezione.. posto adesso ma in realtà prese a convegno bergamo lieto di sentire i vostri pareri su più gradita e conservazioni grazie e buona pasquetta
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  45. Richard Hobbs del BMha confermato che dal 23 aprile sarà esposto al pubblico il controverso denario di Giulia Domna proveniente dalla art gallery della Yale University e ritrovato in Siria negli scavi degli anni 30 dello scorso secolo. Moneta interessante e assolutamente controversa.
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  46. Segnalo l'uscita del Quaderno di Studi XII - 2017, edito annualmente dall'Associazione Culturale Italia Numismatica. Di seguito l'indice pubblicato dall'editore al seguente link: http://www.classicadiana.it/libreria/content/aavv-quaderno-di-studi-xii-2017
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  47. Forse la migliore risposta al quesito dei denari suberati è insita nel buon articolo di Pedroni del 1996: Pedroni 1996 intenzionalità di errore nei falsi repubblicani.pdf Dove viene sì confermata la notevole diffusione dei denari suberati, ma evidenzia come esistano esemplari piuttosto rozzi e chiaramente fuori di ogni officina ufficiale ed esemplari di ottimo conio, praticamente indistinguibili dalle monete ufficiali in buon argento. In questi casi il denario suberato può provenire dalle officine monetarie statali, ma la falsificazione dovrebbe essere pianificata da operai all'interno della zecca e non direttamente da autorità statali (ad es. Senato). Allego un paio di passaggi del suddetto articolo: Qui parla di conii molto simili a quelli ufficiali, ma modificati. Dal momento che i conii ufficiali dovevano essere controllati e venivano forse riposti in appositi contenitori alla fine di ogni giornata lavorativa, è più facile che a coniare i suberati con conii molto simili a quelli ufficiali dovevano essere gli operai privi di scrupoli. Sfugge un pò come la suberatura si potesse fare all'interno di una officina statale, a meno di ipotizzare una più vasta connivenza da parte dei funzionari della zecca, forte del fatto che "nessuno avrebbe mai potuto dimostrare che una moneta falsa era uscita dall'officina della zecca o essere stata realizzata con conii ufficiali e quindi incolpare le maestranze". La storia dell'uomo insegna che resta sempre forte il ricorso alla truffa (ancora adesso).... Appare ovvio che quando una simile truffa (un denario con minore contenuto di argento, quindi con minore valore intrinseco, rispetto al denario ufficiale), magari avvallata episodicamente da alte sfere politiche, assume una grossa dimensione si crea una crisi economica, per certi versi simile alla presenza di attuali titoli spazzatura o derivati. Si genera autentica preoccupazione e infatti furono promulgare varie leggi contro la falsificazione, come ad esempio la famosa "Lex Cornelia testamentaria nummaria", detta anche volgarmente "Lex de falsis", emessa da Silla nell'81 a.C. A quel tempo la dimensione dei falsi suberati era infatti particolarmente cospicua. Il fatto stesso che le autorità romane si siano preoccupate di promulgare leggi contro i falsi d'epoca, come i suberati, li dovrebbe assolvere da una responsabilità diretta sul fenomeno della suberatura. Quindi, concludendo, appare difficile che il Senato o i consoli romani abbiano scientemente voluto la vasta produzione di suberati falsi, che però molto spesso possono essere stati prodotti anche all'interno di officine ufficiali, ma ad opera di personale corrotto. Il discorso diventa più complesso e sfuggente in situazioni molto particolari e soprattutto verso la fine della Repubblica romana, quando ad emettere le serie monetali non erano responsabili solo i monetari designati con regolare elezione (triumviri monetali) ed entrati in carica ai primi di dicembre, ma i vari comandanti "imperatoriali" che potevano avere i mezzi per emettere le monete a proprio nome. Nel caso di Cornuficio mi sembra che non sia stato un semplice caso di truffa ad opera di personale all'interno della zecca di Utica, ma magari con autorizzazione dello stesso governatore sempre più a corto di mezzi.... In questo caso si dovrebbe parlare di "falsi ufficiali", anche se sembra un controsenso....
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  48. Guarda... Mercoledì te la spedisco io un 10 cent dell'11, bello, con una faccia patinata cioccolata e l'altra rossa natia. Te la regalo, così almeno metti fine al tuo tormento con questa moneta. Li hai tutte le letture possibili Ciao Buona Pasqua.
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  49. Mah...non capisco una cosa del suo ragionamento enriMo, se Zanirato è ineccepibile dal punto di vista professionale e legale, perchè non lo sarebbero i commercianti e le case d'asta che vendono monete da lui sigillate ?
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  50. Per molti "collezionisti" oggi pare più importante la presenza di bustina e sigilli che la moneta all'interno. Con questa premessa è ovvio che proliferino i sigillatori.
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