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  1. Illyricum65

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/07/18 in tutte le aree

  1. Inoltre va considerato che sui sentieri si trova di tutto. Ecco un piccolo campionario: A sinistra, un utensile di utilizzo ignoto (probabilmente agricolo moderno), a destra in alto un chiodo da ferratura di animale e in basso parte di bossolo (moschetto?). Gli altri sono tutti chiodi da scarpone militare degli eserciti che si sono succeduti nel tempo dalla I Guerra mondiale ad oggi. Come si riconoscono? Dalla forma, dalla presenza di bava di fusione, dalla lega componente. Vi invito a leggere l’articolo (in lingua inglese, essendo stato edito su una rivista internazionale) all’indirizzo http://journals.plos.org/plosone/article/comments?id=10.1371/journal.pone.0194939 Troverete l’abstract, l’articolo completo e le “supporting information” dove troverete varie immagini. Chiaramente, si tratta di un free-text per cui la visione è assolutamente libera e non implica alcuna iscrizione o pagamento. Spero di avervi interessato anche se il tema non ha trattato il tema numismatico… fate conto che sia un’estensione delle discussioni “l’importanza dei dettagli…”. Ciao Illyricum PS: ringrazio anche l'aiuto prestato nelle fasi iniziali della ricerca dall'amico Exergus .
    4 punti
  2. In seguito all'introduzione del guldengroschen in Austria nel 1486 (ne abbiamo parlato nel post di apertura), l'idea di una moneta d'argento di grande modulo con un titolo elevato si diffuse rapidamente nel resto d'Europa. La riforma monetaria della Spagna portò alla creazione della moneta da 8 reales, un'unità di argento stabilita e regolata dai monarchi cattolici nella Pragmatica di Medina del Campo del 13 giugno 1497. Aveva un peso di 27,468 grammi e una purezza dello 0,93055%, contenendo 25,560 grammi di argento puro. Dalla sua effettiva introduzione, probabilmente negli anni 1530 (anche se alcuni studiosi la posizionano un po' prima), la moneta è stata coniata per quasi quattro secoli in una mezza dozzina di zecche in territorio spagnolo (le prime Burgos, Siviglia e Segovia), e in numero almeno quadruplo di zecche dell'America centro-meridionale, sia dagli spagnoli che dalle nazioni indipendenti che dal dominio spagnolo derivarono. Gli ultimi esemplari furono prodotti nel 1949, quando il leader nazionalista cinese Chiang Kai-shek, che ormai sconfitto stava per ritirarsi nell'isola di Taiwan, chiese alla zecca di Città del Messico di coniarne 10 milioni di pezzi per suo conto. Chiang riteneva che i sospettosi taiwanesi avrebbero accettato più facilmente queste monete che non le sue banconote, ampiamente inflazionate La Cina, del resto, che non emise la sua valuta d'argento, il Tael, fino al 1899 (e lo fece secondo il modello del pezzo da otto), era stata tra i principali destinatari di queste monete, che venivano accettate per il loro valore intrinseco. Nel corso dei secoli, numerose furono le varianti nel disegno del real de a ocho, e non essendo possibile analizzarle tutte in questa sede, ci limiteremo ad illustrarne soltanto una, che ha un'attinenza particolare col titolo della discussione La moneta, conosciuta anche come Columnario, fu coniata dal 1732 al 1773 principalmente nelle zecche di Città del Messico, Potosì e Lima (ma anche Guatemala, Popayan, in Colombia, e Santiago del Cile). Oltre al pezzo da otto, con lo stesso disegno furono coniati anche sottomultipli da 4, 2, 1 e mezzo real. Disegno che al dritto mostra al centro lo stemma della monarchia spagnola, nel giro il nome del sovrano di turno seguito da D G HISPAN ET IND REX (per grazia di Dio re di Spagna e delle Indie), a sinistra dello stemma le iniziali del saggiatore, e a destra il valore. Al rovescio ritroviamo, come nel real visto in precedenza, le colonne d'Ercole sulle onde del mare, ma stavolta tra di esse vi sono i due mondi, il vecchio e il nuovo, sormontati da una corona. Nel giro la scritta VTRA QUE VNUM, entrambi (i mondi) sono uno, e i segni di zecca su ambo i lati della data. Nella moneta illustrata, della zecca di Potosì, il marchio somiglia a... Avvolto intorno alle colonne, c'è un cartiglio, con la scritta PLUS ULTRA, di cui abbiamo parlato in precedenza. Si ritiene che a questo disegno ci si sia ispirati per il simbolo del dollaro statunitense, normalmente visto come una S, ma che è in realtà un 8. La forma è stata modificata dall'uso, e l'8 è barrato, come si fa di solito per distinguere le lettere destinate a indicare valori monetari petronius
    4 punti
  3. Buonasera, lo posto solo perchè per la tipologia non avevo mai visto una simile conservazione. Magari può far piacere a qualcuno.
    2 punti
  4. Un evento importante che unisce momenti di riflessione a quelli piú conviviali (pranzo). La locandina la dice lunga sugli interventi : dalla monetazione bizantina a quella borbonica, passando per le zecche italiane....insomma a tutto tondo e per tutti i gusti, Inoltre motivo ulteriore il ritiro del 3 gazzettino! !
    2 punti
  5. 368 visualizzazioni e continuano a crescere! Un bel segnale di interesse da parte del pubblico "silente", ma interessato. https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ
    2 punti
  6. Mi spiace con i falsi alzo zero.. la numismatica e’ troppo bella per lasciarcela inquinare da 4 falsari mentecatti e dealers poco competenti
    2 punti
  7. Gli skiantos gli ho visti nel 79 a Milano allucinati.... Per noi giovani erano dei miti...trasgressione allo stato puro.. Il pezzo mi piacion le sbarbine ha spopolato.. ma questi erano tostissimi...
    2 punti
  8. La logica della passione lo impone.. Come si farebbe a comunicare altrimenti. Come si farebbe a donare conoscenza. Come si farebbe a farci uscire dall'esser quasi misantropi. Come si farebbe a creare lo spirito di gruppo. Come si farebbe a bere la saggezza e l'esperienza. Come si farebbe ad arricchirsi di nozioni. Come si farebbe a non sentire la Travaini...
    2 punti
  9. Nell'amico Rocco ho anche notato una sorta di umorismo particolare, ................. immagino che accompagna il tutto con un classico: Viva 'o Rre. Nella mia regione per gli amanti di certa storia o tradizione, cè un fortino, quasi al confine con le marche, Civitella del tronto, l'avamposto settentrionale del regno ..... se passate da quelle parti andate a visitarlo interessantissimo , molto imponete bello e importante per certa storia. La Rocca è stata l'ultima a diciamo cedere ai gianduiotti cedere perchè in realtà non è mai caduta, i piemontesi non sono mai riusciti a conquistarla .... solo per ordine di Re francesco hanno consegnato le armi Aggiungo sempre per i fan un "ritratto" giovanile del mitico nasone. Un salutone a te e al plurivassoiato amico @Rocco68
    2 punti
  10. Personalmente sarei ben contento di pagare un biglietto d'ingresso se questo servirebbe a scoraggiare gli eventuali malintenzionati, se c'è gente che è tornata indietro per 2 euro senza neanche cercare di pensare che forse quei 2 euro possono servire a rendere più sereno il convegno allora vuol dire che sono i primi a non avere a cuore il sereno svolgimento del convegno, d'altronde in qualsiasi fiera vai ti tocca pagare se vuoi entrare eppure non mi sembra che si facciano tante storie perché ti tocca pagare, se poi per alcuni la cosa è così indigesta allora fanno bene a starsene a casa...
    2 punti
  11. Segnalo agli specialisti la pubblicazione di questo simpatico libricino dedicato alla famosa serie di Gallieno con gli animali: https://www.cgbfr.com/catalogue-des-monnaies-romaines-gallien-lemission-dite-du-bestiaire-atelier-de-rome-wolkow-cedric,lc162,a.html L'autore è un simpatico collezionista francese che conosco.
    1 punto
  12. Già...ma prima? Come a tutti noto, la parola "Dollaro" è un'evoluzione del tedesco "Thaler", il nome dato alla prima moneta d'argento europea di grande modulo, coniata per la prima volta in Tirolo nel 1486, sei anni prima che Colombo scoprisse l'America. La moneta divenne cosí popolare nel XVI secolo che molti altri paesi ne coniarono di simili, dando loro nomi derivati da "thaler": "rijksdaaler" in Olanda, "rigsdaler" in Danimarca, "tallero" in Italia, "talar" in Polonia. Nel Nuovo Mondo, la moneta simile al tallero di uso piú comune era quella spagnola da 8 reales, conosciuta come Spanish Milled Dollar o "pezzo da otto" (piece of eight), coniata principalmente nella Zecca di Città del Messico, ma anche in Bolivia, Cile, Colombia, Guatemala e Perú. Insieme alle sue frazioni era ampiamente diffusa tra i coloni dei futuri Stati Uniti, e fu pertanto naturale che la parola "Dollaro" venisse adottata ufficialmente dal Congresso come unità di misura monetaria, una decisione caldeggiata da Thomas Jefferson sin dal Congresso Continentale del 1776. Ma prima che questo avvenisse, prima che si formassero gli Stati Uniti d'America, prima ancora che nascessero le tredici colonie inglesi, e addirittura prima che l'Arciduca Sigismondo del Tirolo coniasse, nel già ricordato 1486, il Guldengroschen, il primo Tallero della storia? Cosa usavano gli indigeni? E i primi coloni europei, afflitti da una cronica penuria di monete "tradizionali", come si regolavano per il commercio e gli scambi con le popolazioni native? Cercheremo di dare una risposta a tali domande in questa discussione che, partendo dall'America precolombiana, arriverà fino alle prime coniazioni monetarie delle tredici colonie che andranno a costituire gli Stati Uniti (ma senza entrare nel dettaglio di tutte le emissioni) e ai primi dollari, trattando anche, squisitamente dal punto di vista storico, delle monete degli spagnoli che, per oltre tre secoli, circolarono indistintamente dal sud, dove erano coniate, al nord del continente. Dove inserire una discussione così? Dal punto di vista temporale, forse la più logica sarebbe stata la sezione delle Zecche straniere, dal 1500 al 1800. Ma poiché l'area geografica che sarà presa maggiormente in considerazione sarà quella che andrà a costituire i futuri Stati Uniti d'America, ho ritenuto più opportuno inserirla nella sezione che vede tra i suoi frequentatori gli appassionati di monete statunitensi, e dunque le Monete estere La storia vera e propria parte col prossimo post, intanto non poteva mancare un omaggio al "padre" di tutti i dollari, il Guldengroschen di Sigismondo del Tirolo (da asta Künker). petronius
    1 punto
  13. Buongiorno a tutti... nel tempo libero mi sono divertito a fare qualche scatto... e nei miei esperimenti ho fatto attenzione che la luce provenisse lateralmente... mi sono talmente piaciuti i risultati che ho pensato di condividerli con voi.. ciò che mi ha stupito è il fatto che si percepisce bene la qualità del metallo senza bruciare la foto con la luce, poi si percepisce il rilievo in maniera diversa rispetto alla classica foto con luce proveniente dall'alto... il difetto che ho riscontrato però è che quando la moneta scende di conservazione... I risultati sono peggiorativi. .. la lira del 1860 sembra un bb.. in realtà è uno spl diciamo che la foto la ammazza parecchio
    1 punto
  14. Qualche analisi è stata già compiuta sulle leghe anche per identificare "elementi-guida" nel caso di manufatti di incerta attribuzione. In futuro dovrebbero esser svolte analisi più approfondite anche per studiare i manufatti dal punto di vista tecnologico e produttivo. Ciao Illyricum
    1 punto
  15. Inoltre i soldati spesso hanno lasciato le loro impronte su superfici malleabili che si sono mantenute fino ai giorni odierni. (da Britannia e Israele) O ancora, dopo la consunzione della parte organica, sono rimasti solo i chiodini nella disposizione originale . (Germania) Camminando lungo i le strade ed i sentieri gli antichi romani perdevano questi manufatti ferrosi fabbricati a mano che nel corso del tempo quindi si accumulavano. Pressochè sconosciuti ai più, sono uno dei manufatti romani più diffusi. Quello che è curioso è che a seconda di alcune decorazioni vicine al punto di attacco dello stelo, gli hobnails possono esser collocati cronologicamente. Nel nostro caso coprono il periodo tardo repubblicano e quello imperiale. “Coprono”… perché i soldati camminando per le varie strade perdevano chiodini di caliga e quindi, trovandoli in superficie, possiamo delineare i percorsi stradali che utilizzavano. Certo, bisogna avere anche la fortuna di avere un fondo ghiaioso, non troppo umido, morbido e transitato (i chiodini verrebbero schiacciati nel fango e quindi celati alla vista), non troppo esposto a fenomeni di accumulo di terriccio o humus. Dalle tracce LiDAR si evidenzia che quello attualmente in uso è solo l’ultimo in senso cronologico dei vari percorsi; spesso nel tempo qualche tracciato si spostò, probabilmente per deterioramento del fondo (con buche e solchi) e determinando la formazione di vari solchi paralleli (impercepibili ad occhio nudo).
    1 punto
  16. Per me è veramente bella. Complimenti.
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  17. Assolutamente d'accordo con te Nel pomeriggio vado a fare un giretto, magari salta fuori qualche banconota interessante... A rileggerci PB
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  18. è vero,non c'era molto pubblico ma di banchi vuoti ne ho visti pochi,consideriamo poi che il venerdì non tutti possono permettersi di assentarsi dal lavoro per il convegno... purtroppo oggi non ci sarò per altri impegni,ieri ho passato un paio d'ore in compagnia e tutto sommato non mi è sembrato male,mi farebbe piacere che il convegno si svolgesse serenamente e che tutti i partecipanti,commercianti e collezionisti,ne siano soddisfatti,pertanto auguro a tutti una buona giornata all'insegna della passione che ci accomuna...
    1 punto
  19. non ti so aiutare ma seguo sviluppi con molta curiosità!
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  20. Ti capisco benissimo, @lukas1984,anche a me qualche volta @Rocco68 mi fa schiattare. Ciao a tutti.
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  21. Ciao @Lucolos foto decisamente migliori... Da queste foto, posso assicurarti che sono monete autentiche. Per lo stato di conservazione , direi che siamo sul qBB saluti
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  22. Buongiorno e buon sabato a tutti, @roman de la rose, a @lukas1984 io ho fatto vedere un paio di vassoi delle monete che piacciono a lui........gli altri non li ha visti ancora Non glieli faccio vedere perchè non voglio averlo sulla coscienza
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  23. Se uno torna indietro per 2 euro vuol dire che era venuto a fare altro al convegno..... Quanto poi a quei simpatici auguri no comment
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  24. Domenica ricordo ai soci per chi non lo avesse ancora fatto, che sono disponibili per il ritiro le copie dello Speciale del Gazzettino al Cordusio. Ovviamente anche con tutti gli amici per palare e scambiare idee progetti e opinioni.. Eros
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  25. E ma non è giusto che il povero Oplita Greco perisca in questo modo.. Eh, mancavo io come al solito..questo è il risultato..
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  26. @roman de la rose pensa che io e @Rocco68 ci sentiamo spesso su whatsapp e ci sono dei giorni che mi invia foto dei vassoi pieni con un semplice: Buongiorno. Non ti dico le gambe che fanno giacomo giacomo.
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  27. Anch'io sono per il libero pensiero però a volte si esagera veramente, volere il male di una persona per due euro non è imbarazzante, ma assolutamente triste...
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  28. Ho tantissime monete nelle stesse condizioni lo sto facendo praticamente sulle ultime due arrivate, quelle che riposano nei box le lascio tranquille. Ci vorrebbero anni... diversamente dovrei mettere il tutto in un secchio con una diecina di litri di acqua demineralizzata
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  29. Addirittura ...E qualcuno in passato proponeva di introdurre il biglietto di ingresso a pagamento nei convegni numismatici per aumentarne la qualità? Già mi immagino scene in stile Braveheart con i collezionisti inviperiti che assaltano i box informazioni degli organizzatori Saluti Simone
    1 punto
  30. Che noia queste aste piene di fakes ci siamo rotti .... Basta - vogliamo un collezionismo a denominazione di origine controllata ne abbiamo diritto mettendoci i ns soldini ! E’ un’invasione ... oggi ne ho beccato uno - longobardo - da Bertolami glielo segnalero’ ...
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  31. Arrivata in pauroso ritardo la copia di questo mese, finalmente ho potuto leggere gli articoli di Marzo. Si inizia con Ledy Godiva, e si susseguono molti articoli fra tutti ho apprezzato quello sulla monetazione degli Achemenidi, riportando indietro l'orologio praticamente alle prime emissioni monetali, dove tutto è nato, la numismatica, questa materia che tanto appassiona tutti noi, oltre al bell'articolo Gaio Giulio Vindice, non tralasciando la seconda parte dell'articolo delle banconote emesse in Russia, del ritrovamento da parte di Damiano Cappellari di un ritratto giovanile del conte Magnaguti, cultore della monetazione Mantovana, oltre all'imponenete articolo di Lorenzo Bellesia sugli Zecchini papali coniati a roma con un numero considerevole di informazioni e foto di queste emissioni (incredibile). Oltre a questo non vanno dimenticate le varie rubriche che offrono un vario panorama fra monetazione moderna e pubblicazioni recenti. Complimenti come sempre e speriamo che il numero di Aprile non arrivi così in ritardo come questo.
    1 punto
  32. Il venditore ha regolare P.IVA, negozio online personale e account ebay con 200 e passa feedback tutti positivi e su articoli anche da centinaia di euro pertanto leggetevi i feedback lasciati dai vari acquirenti e se ancora non siete soddisfatti e non vi fidate procedete oltre perchè nessuno vi obbliga: il web e Torino sono pieni di commercianti e periti numismatici. Per quanto riguarda Torino il controllo degli "iscritti al Ruolo Periti ed Esperti della CCIAA di Torino" (Questa la dicitura esatta) si effettua collegandosi ai link che allego e potrete fare tutti i controlli che volete: https://www.to.camcom.it/ricerca-line-periti-ed-esperti Nello specifico qui: http://alc2.infocamere.it/alc2/jsp/TO/alboPE/periti.jsp Controlli similari si possono fare più o meno per gli iscritti di tutte le CCIAA d'Italia. Dico più o meno perchè non tutte le CCIAA hanno predisposto queste procedure online. Direi infine che la presente discussione può concludersi qui visto che non aggiunge nulla a quanto già lungamente dibattuto in altre decine di discussioni similari. Saluti Simone - Staff lamoneta.it
    1 punto
  33. Succede anche abbastanza spesso che l'usura e la conservazione di una moneta antica non sia uniforme tra dritto e rovescio, in questi casi puo' capitare che si voglia restaurare un lato per portarlo a livello dell'altro. Soprattutto nei casi in cui il lato meno conservato è quello più significativo. Ecco un esempio preso a caso di una moneta con i due lati non allo stesso livello di conservazione e nella quale però non c'è stato un intervento di livellamento delle conservazioni. Un lato ha subito corrosioni, l'altro no: https://www.sixbid.com/browse.html?auction=4691&category=137177&lot=3871195 Situazioni di questo tipo possono venire a crearsi per particolari condizioni di giacenza in cui uno solo dei due lati è esposto a corrosioni chimiche o meccaniche mentre l'altro lato rimane in qualche modo protetto (aderenza con un'altra moneta o con del materiale di un contenitore che finisce per proteggerlo dagli agenti esterni). Il Porto di Traiano di cui si sta parlando qui è una moneta perfettamente autentica e quindi è anche "genuina" nel senso letterare del termine, non l'ho mai messo in discussione questo. Non è però una moneta "integra" per quanto riguarda il rovescio che è stato oggetto di un restauro moderno significativo: il manufatto antico non ci è quindi pervenuto preservando completamente le sue caratteristiche che aveva in antichità perchè è intervenuto un restauro moderno che ne ha modificato l'aspetto. Questo non lo sto dicendo solo io con il mio parere da collezionista esperto in questo tipo di monetazione ma la stessa casa d'asta che l'ha venduta e che l'ha scritto nero su bianco nel catalogo dell'asta. Quindi gli esperti di numismatica della NAC che con l'autorevolezza legata al proprio ruolo e al proprio nome l'hanno giudicata in questo modo. Detto ciò i musei sono pieni di reperti archeologici restaurati ed anche molti collezionisti numismatici non si fanno remore ormai nel collezionare monete restaurate più o meno estensivamente, per cui questa moneta ha assolutamente la dignità di stare in qualsivoglia museo, il restauro è una cosa assolutamente lecita e presente da tempo. Il mio intervento era più che altro finalizzato a puntualizzare, in un forum numismatico e nel momento in cui veniva esaltata l'eccezionale conservazione di una moneta, anche il restauro moderno che tale moneta ha subito come d'altronde esplicitamente dichiarato in fase di vendita dalla stessa casa d'aste.
    1 punto
  34. Veramente delle belle spiegazioni! Anzi sono molto felice che in questo forum ci sono molti utenti che la pensano come me, che amano il vero lato della storia.
    1 punto
  35. GREEK COINAGE Persia Achaemenid Empire . Daric, time from Xerxes II to Artaxerses II circa 420-375 BC, AV 8.35 g. Persian hero or king kneeling running r., holding bow and spear. Rev. Incuse punch. Carradice pl. XIV, 42. About extremely fine Ex Peus sale 393, 2007, 305. ILLUSTRAZIONE: BASSORILIEVO CHE RAFFIGURA IL GRAN RE PERSIANO CHE UCCIDE UN OPLITA GRECO
    1 punto
  36. Come dice Antonio Albanese alias Cetto La Qualunque.." cchiu' munete pe' tutti..." Da vedere, toccare, discuterne.....da quelle nostre a quelle dei musei, collezioni, ect, un pò come si riesce a fare ora con le belle proposte dell' Associazione quelli del Cordusio. Roberto
    1 punto
  37. Quando faccio il bacchettone commentando le canzoni che ascolta mia figlia adolescente dovrei ricordarmi di quando Io ascoltavo questi.
    1 punto
  38. Altro gran pezzo...malinconico ma stupendo...Loredana Bertè che canta Ruggeri Il mare d'Inverno 1983
    1 punto
  39. Questa è proprio una delle occasioni per le quali mi rammarico di più di vivere così “fuori mano” rispetto ai luoghi nei quali è possibile approfittare di eventi significativi; e, in particolare, di vivere così lontano da Milano che, in questo periodo, vive una fase di vero e proprio “fermento” numismatico. Mi permetto di dare un consiglio: chi può andare, vada. Anche a costo di qualche piccolo sacrificio. La professoressa Travaini, lo dico per esperienza personale, non è solo l’illustre docente che tutti conosciamo, l’apprezzata Autrice di importanti opere, la studiosa affermata, anche a livello internazionale, che ha ben meritato premi e riconoscimenti di prestigio… È, soprattutto, una persona squisita, alla mano, che tratta con lo stesso garbo e la medesima affabilità tanto il luminare di chiara fama che il più sconosciuto appassionato di monete che si fa avanti per salutarla. Il mio primo incontro con lei ha una data precisa: 21 novembre 2008, a Bari, in occasione della prima edizione di alcuni splendidi e importanti congressi numismatici. Prima che iniziassero i lavori, le strinsi la mano nella hall dell’albergo che la ospitava e le dissi semplicemente: “Professoressa, conoscerla di persona e incontrarla dal vivo è come realizzare un sogno”. Lei mi colpì subito non solo per il garbo col quale mi rispose, ma per il “grazie” che mi rivolse e soprattutto perché non mi liquidò in due parole ma, anzi, si intrattenne per qualche minuto con me, chiedendo dei miei interessi, eventuali studi, e così via. Il giorno dopo, durante una pausa del Congresso, mi avvicinai di nuovo e le chiesi se voleva firmarmi una copia di uno dei suoi libri, che avevo appositamente portato con me. Anche questa volta fu gentilissima e affabile. Il secondo incontro un anno più tardi, sempre a Bari e per la stessa circostanza. Non solo… quando mi sono avvicinato mi ha detto: “Ah, salve. Come sta? Anche quest’anno è venuto da Campobasso…”. Incredibile! Si ricordava di me… proprio di me... E poi… e poi… per una serie di circostanze che non vi sto a raccontare abbiamo avuto modo di approfondire la nostra conoscenza. Ci siamo sentiti per e-mail, per telefono, ci siamo rivisti in più occasioni, compreso il Salone di Vicenza dell’ottobre del 2011, che quella volta si tenne non alla Fiera ma in centro città. Ebbene, in quella circostanza il prof. Saccocci aveva il compito di presentare agli intervenuti il monumentale lavoro sulle Zecche italiane che la professoressa aveva da poco pubblicato coordinando un numeroso e qualificato gruppo di autori ed esperti. Beh… la copia utilizzata da Saccocci mentre parlava era proprio la mia, che si era fatta un viaggetto di 700 km al mio seguito per essere impreziosita dalla firma di Lucia Travaini… Più recentemente ho avuto perfino la possibilità di approfittare per qualche ora della sua ospitalità. Ho ammirato la sua biblioteca personale, ho visto la sua postazione di lavoro, ci siamo scambiati un dono. E durante quel bellissimo pomeriggio lei mi ha detto che proprio in occasione dei Congressi di Bari aveva chiaramente percepito l’affetto che appassionati e cultori di numismatica nutrivano nei suoi confronti, restandone quasi meravigliata, forse sorpresa… Perché nonostante i suoi scritti non siano romanzi, il tributo d’affetto spontaneo che aveva ricevuto l’aveva in qualche misura perfino commossa. E convinta che andasse ricambiato. E infatti, dieci anni dopo, eccola qui ad incontrare ancora una volta con la consueta disponibilità chi vorrà ascoltarla nel racconto, in questo caso, della sua esperienza di docente all’Università di Milano… Un incontro informale, in un contesto non scientifico, né cattedratico. E per questo, immagino, ancora più bello.
    1 punto
  40. Taglio: 2 euro cc Nazione: Finlandia Anno: 2009 Tiratura: 1.555.000 Condizioni: BB Città: Alpago (BL) Taglio: 2 euro TYE Nazione: Irlanda Anno: 2012 Tiratura: 1.349.867 Condizioni: BB Città: Alpago (BL)
    1 punto
  41. Taglio: 2€ cc Nazione: Grecia Anno: 2010 Tiratura: 2.500.000 Conservazione: BB Località: Napoli probabilmente il miglior ritrovamento che farò nel 2018 . Bella moneta che mi mancava.
    1 punto
  42. Ehm... Cosa c'entra l'esser perito numismatico, col poter commerciare in monete ? Semmai sarebbe giusto il contrario, se proprio si volesse fare un discorso "etico". Chi commercia non perizia e viceversa... O perlomeno non si perizia le sue.
    1 punto
  43. Settimana abbastanza anomala: in 3 giorni, al bar di fiducia, gli amici baristi mi hanno trovato queste 3 monete di San Marino: 1 euro 2013, 14, 15. Avevo già queste monete, ma è sempre piacevole, e mi stupisce la sequenza perfetta degli anni. Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno: 2013 Tiratura: 372.325 Conservazione: MB+ Località: Castelletto Cervo (BI) Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno: 2014 Tiratura: 1.500.000 Conservazione: SPL+ Località: Castelletto Cervo (BI) Taglio: 1 euro Nazione: San Marino Anno: 2015 Tiratura: 1.675.600 Conservazione: SPL+ Località: Castelletto Cervo (BI)
    1 punto
  44. Condividere, condividere e ancora condividere, solo cosi' scopriamo nuove varianti e impariamo nuove cose.
    1 punto
  45. Sono io che ringrazio voi, perchè la mia passione si stà amplificando grazie anche alle vostre iniziative, ho letto il Gazzettino ritirato sabato scorso, ricco di interventi che nella loro semplicità riescono a raggiumgere chiunque lo legga, ora sto terminando di leggere lo speciale sempre ritirato a Milano, quello è tutto incentrato sulla monetazione Milanese, abbracciando tutti periodi di coniazione, bellissima pubblicazione che accresce la mia conoscienza su una Zecca e una monetazione per me molto lacunosa, il mio interesse principale è sicuramente la monetazione della mia Regione di origine, la Sardegna, ma ampliare i propi confini non può sicuramente nuocere, oltre a questo comunque Milano col suo Ducato e la Sardegna con il suo Regno hanno in comune il periodo di dominazione Spagnola che lega questi due distanti luoghi dell'Italia. Devo ammettere che sulla storia di Milano e della Lombardia sono molto carente, ma tentero leggendo non solo libri e pubblicazioni numismatiche, ma anche di storia, di ampliare un pò la conoscienza di questo territorio. Spero di poter partecipare anche a Parma, ma il lavoro è tiranno ed avere i sabati liberi rimane sempre un impresa, alla Viscosti o alla Sforza, comunque ci proverò o in alternativa spero nello straming. Spero anche di poter essere sempre più utile all'Associazione con il mio piccolo contributo.
    1 punto
  46. Di tutte le cose che la saggezza procura per ottenere un’esistenza felice, la più grande è l’AMICIZIA. Grazie a tutti indistintamente per l'attestato di stima, il supporto e l'affetto, senza di voi nulla avrebbe senso. Questa manifestazione è stata la rappresentazione perfetta della convivialità, che la memoria rimanga impressa con queste immagini sorridenti, generando ricordi. Sono le piccole cose che hanno il potenziale di renderci...semplicemente felici. Sabato 17 marzo 2018 è stata emessa una cartolina a tiratura limitata, con annullo filatelico speciale di Poste Italiane, in omaggio a Salvatore Correale, Presidente, e fondatore nel 1994, del Circolo Filatelico Numismatico "Tempo Libero" di Castellammare di Stabia. Il Francobollo utilizzato, raffigura una farfalla con le ali spiegate, rappresentativa del collezionismo. Completano il francobollo le leggende “DA COLLEZIONARE” e “GIORNATA DELLA FILATELIA”, la scritta “ITALIA” e il valore “€ 0,95”. Con la gradita presenza di Elena Alessandra Anticoli De Curtis, Presidente dell'Associazione Antonio De Curtis, in arte Totò, sono state emesse 2 cartoline a tiratura limitata in omaggio ad Antonio De Curtis, affrancate con il francobollo commemorativo per i 50° anni dalla scomparsa del principe della risata, emesso ad ottobre 2017 dallo Sviluppo Economico.
    1 punto
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