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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/14/18 in tutte le aree

  1. Grazie @numa numae grazie @Sirlad, un successo decisamente inaspettato anche per noi, credo che abbiamo colto e intercettato quello che chiedeva neanche poi tanto in silenzio il mondo numismatico, i numeri e i consensi ci premiamo, ma in fondo le vere gratifiche vengono dalle varie iniziative già realizzate con successi e risultati e da quelle che verranno. Passione sicuramente, ma poi anche un piccolo ma decisivo particolare che non tutti possono vantare e che c'è almeno per me fin dal primo giorno di affaccio al mondo numismatico, quello di non avere assolutamente nulla da perdere, fare senza chiedere nulla in cambio, se ci saranno dei grazie e delle gratifiche ci faranno ovviamente piacere ma di certo le nostre vite continueranno comunque tranquille anche senza tutto ciò, e vi assicuro che in numismatica questa e' una forza non da poco ...
    4 punti
  2. Ciao, la pubblicazione è questa, “MONNAIES PALÉOCHRÉTIENNES” di Pascale CHODORGE Jean e Yves CHODORGE. È un testo in francese di un centinaio di pagine.
    2 punti
  3. le fregature non si prendono solo agli esordi. l'ultima che ho preso riguarda una quadrupla papale falsa.
    2 punti
  4. La forza di questo gruppo straordinario direi che si può riassumere in sole quattro parole : PASSIONE ALLO STATO PURO.
    2 punti
  5. Grazie, facciamo il possibile per creare interesse e passione, cercando di muovere un pò l'ambiente, ogni tanto una bella rinfrescata non guasta affatto.. Eros
    2 punti
  6. Direi una progressione strabiliante .. complimenti per lo straordinario attivismo!
    2 punti
  7. Altra moneta degna di interesse è questo piccolo bronzo emesso per un breve periodo nel 327 d.C. solamente dalla zecca di Costantinopoli. I riferimenti cristiani in questa rara emissione sono evidenti, ma sembrano esserci altri messaggi nascosti. La moneta raffigura uno stendardo con tre punti raffiguranti i tre figli di Costantino e con Cristogramma alla sommità piantato su un serpente, ai lati SPES PVBLIC A con la A con che non entrando nel modulo è stata riportata sotto la E o tra la P e la E di SPES. L’interpretazione ufficiale è un messaggio di Speranza pubblica simboleggiante la vittoria di Costantino su Licinio, quest’ultimo rappresentato come il serpente, serpente che veniva identificato da Eusebio come il diavolo. Un’altra lettura invece porterebbe a interpretare la legenda come SPES-PVBL-IC, quindi IC a identificare Iesus Cristus, ossia la speranza che Cristo si mostri pubblicamente. La lettera A che avrebbe dovuto terminare la parola PVBLICA stranamente si trova nel campo opposto in una posizione che porta a formare una parola palindroma ASEPS, motto greco che significa puro, senza impurità. Costantino sembra essere stato molto attento e prudente a mostrare simboli cristiani sulle proprie monete, il tutto fu molto graduale probabilmente per non generare malcontento nell’esercito che risultava al tempo prevalentemente pagano. Potrebbe essere questo il motivo per cui questa moneta fu battuta per un breve periodo. NB. Questa teoria sposa l’interpretazione che la legenda del rovescio sia SPES PVBLICA e non l’interpretazione SPES PVBLIC con CONSA. Ai fini della lettura cambia poco vista la posizione della A e la terminazione della legenda con IC.
    2 punti
  8. Provo a vedere se mi ricordo qualcosa di queste mie vecchie letture. Io ero dell'idea che i simboli posti in evidenza nei campi (essenzialmente parlo del Chi-Rho, dello Staurogramma e dello Iota-Chi, anche se quest'ultimo non è sempre chiarissimo) siano stati direttamente voluti dall'imperatore: all'epoca sulla religione non si scherzava, e considerando l'importanza che la moneta aveva come strumento di propaganda, dubito che Costantino, o i suoi discendenti, abbiano concesso una tale libertà di propaganda religiosa agli incisori. In breve, e che mi sia concessa un po' di ironia: secondo me, se Costantino non avesse voluto quei simboli, qualche testa sarebbe saltata... Un esempio di Chi Rho Staurogramma Iota-Chi o presunto tale Continua...
    2 punti
  9. Eccola qui... come promesso pubblico il 10 cent 1911 appena arrivato,regalatomi da Pino che non finirò mai di ringraziare anche perchè negli anni passati Ricordo con piacere un altro episodio in cui si è impegnato facendomi un altro grande favore.. oltre ad essere un autorevole competente in materia e' veramente una grande persona sempre disponibile a risolvere qualsiasi dubbio e che si presta ad insegnare i giusti concetti in ambito numismatico. Diciamo che dopo 3 monete acquistate per fdc.. più altre 2 acquistate senza pretese... questa è la sesta... e passa di diritto in prima posizione per bellezza.
    2 punti
  10. Sesino Anonime Consortili (1581-1601) Frinco Mi pare il tipo classificato al N. 645 del Mir Piemonte Al D/ si legge CEL a fine legenda e al R/ FRING D/ SANTVS MARCEL PM - Leone in cartelle R/ SANTA MARIA FRING - Croce Pisana
    1 punto
  11. Vi sottopongo questo esemplare per conto di un amico collezionista.
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  12. Questa proprio mi mancava,vero e' che la letteratura lo confermava (Capitan Uncino ecc.)ma in un contesto longobardo non me l'aspettavo proprio. http://lastoriaviva.it/una-protesi-longobarda-a-forma-di-lama/
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  13. Si, lo so, mi ero ripromesso di restare nell'ambito dei follis di Giustiniano (visto che già sperpero per sesterzi, denari, follis, maiorine (e chi più ne ha più ne metta) del periodo imperiale romano (dimenticavo... prendo anche qualche provinciale :-D). Ma sapete com'è... quando vedo una moneta che "mi acchiappa" non riesco a non prenderla, se poi mi pice e non costa troppo... 12 grammi per 27 millimetri, dichiarati dal venditore. Mi dite chi è e come classificarla? Ciao e grazie! TWF
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  14. Dal Museo Claudio Faina di Orvieto. Descrizione: Lungh. cm 20,2 Bronzo fuso Compasso costituito da due braccia mobili, che si incrociano superiormente e sono unite da un perno, inserito in due occhielli; sulla superficie esterna sono visibili intaccature parallele chiuse nella parte più alta da un’incisione a X. Lo strumento trova numerosi confronti in ambito romano, in particolare da Pompei (ad es. Homo Faber, catalogo della mostra, Milano 1999, p. 128 e p. 309).
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  15. Al novanta per cento spero di esserci con il mio grande amico DARECTASAPERE, un saluto a tutti............Borgho
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  16. Ma poi il gruppo formato da singoli può tutto ? No, non può, semplicemente perché per fare quanto già fatto e quanto vorremmo fare dei singoli non lo avrebbero potuto fare. Non puoi fare pubblicazioni, prendere sale in hotel per eventi, contattare personalità, avere rapporti con le istituzioni, realtà varie, periodici stessi e via dicendo ... L'Associazione nasce per fare di più e fare cose che solo lei può realizzare, ecco spiegata perché una esplosione di eventi, iniziative, semplicemente perché ora volendo si possono fare...e li facciamo ... Ma non basta farle, bisogna poi comunicarle a 360 gradi, quello che voi vedete su Lamoneta e' solo la punta dell'iceberg della comunicazione totale, e qualcuno questa comunicazione deve pur farla, perché se hai fatto belle cose e poi non le comunichi e nessuno sa che le hai fatte, mi domando perché farle ? E qualcuno che si offra, ci vorrà pure, con il io non posso, non ho tempo, non ho voglia, una Associazione non va avanti, ci vuole una grande condivisione di intenti e di operatività, ci vogliono volontari operativi e questi non bastano mai vi assicuro ... Mi piacerebbe però coinvolgere qualche altro su questa tematica non so @ciosky68 o @giamba54o @italpeno @flepreo chi vorrà ovviamente, tema molto aperto e vario ....
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  17. Bisogna anche dire che tutto questo e' frutto di una nuova realtà associativa dove dei singoli privati non avrebbero potuto fare tutto ciò. Una associazione comporta problemi organizzativi, di gestione, programmazione, di bilancio e fiscali ma arriva dove i singoli non possono, e' evidente che tutto quanto fatto o che vogliamo fare non si sarebbe potuto realizzare. E visto che parliamo di sogni numismatici tutti da realizzare questa era ed e' l'unica soluzione possibile e attuabile e quindi continuiamo a sognare ben sapendo che poi i sogni bisogna anche realizzarli o cercare di farlo, ci proveremo ...ma per tutti... questo deve essere ben chiaro ...
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  18. Altro nuovo arrivo... chi lo vendeva ha messo: Leo VI, 27 mm, 6 gr Voi che ne dite? Quale testo devo comperare per iniziare a catalogare da solo le mie bizantine? Ho già chiesto sia all'esimio professor Severino D’Eufemio dell’associazione Bizantus di Firenze che al professor Anastasio D’Aristippo della sezione Magnaura di Reggio Calabria ma non mi hanno ancora risposto. ! Ciao! TWF
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  19. 1 punto
  20. Da un denario di L. Papius (Crawford 384/1) Simbolo n. 204 (per questa coppia di simboli il Crawford non ha indicato nulla, solamente ? / ? )
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  21. Od andavamo a strigere le corna al toro! ______ Anche se negli anni '80 questi giochi di forza da luna park erano già piuttosto datati e con la verniciatura scrostata, li posizionavano ugualmente durante le fiere, qualche pezzo da 100 lire lo avrebbero comunque raccolto. Questa non potete non ricordarla
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  22. Scusa, ma l'asta ci ha assorbiti parecchio...della moneta cosa dirti..onestamente io di mezzi tremissi non ne ho mai né visti né avuti,...per cui sarei portato a pensare ad una tosatura in zecca o un barbarico imitativo coevo, al massimo...ma se mi dici che esistono, allora, probabilmente, avremo sbagliato la classificazione....devo approfondire....
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  23. Ho trovato un interessante e dettagliato articolo sulle prime monete della Lidia: http://oldestcoins.reidgold.com/article.html Nella home page si parla anche di altre monete antiche.
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  24. Poi andavamo ai parchi giochi a far vedere alle nostre donne la nostra potenza spiezzando in due il tira pugni.
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  25. È logico, una è una monetazione di nicchia e recente ,quindi anche le falsificazioni seguono la limitata distribuzione temporale e geografica collezionistica delle monete autentiche. La monetazione classica ha una richiesta senza confini e una distribuzione temporale immensa al confronto ( collezionavano già in età classica) , ovvio che le falsificazioni e i falsificatori siano distribuiti su più territori e periodi di produzione. Quindi, se teniamo conto dei numeri, la monetazione Savoia e simili, che è recentissima e ha una distribuzione minima è, proporzionalmente, molto più inquinata di quella classica.
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  26. Regione Campania città Napoli, famiglia Torella. Riferimento: Spreti 6° pag. 650.
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  27. Premetto che non sono un esperto di araldica, ma leggendo questo post mi sono incuriosito. Ho fatto un pò di ricerche ed ho trovato questo: La descrizione combacia con la foto, tranne il colore del toro: " toro di argento passante su terrazzo di verde uscente dalla punta su azzurro - 3 stelle (8raggi) di oro poste in fascia in alto su azzurro" Cosa ne pensate? Spero di esservi stato d'aiuto. Cordialmente PB
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  28. Altra testimonianza toccante, ognuno con la sua storia, ognuno con la sua passione che vince sempre su tutto, ognuno con il desiderio di partecipazione, ognuno con ancora nonostante le vicissitudini della vita di esserci.. Benvenuto Alex Eros
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  29. Quattro pubblicazioni che rimarranno ai posteri... Una realtà che sta riscuotendo parecchi consensi, già ci si sta muovendo per il prossimo.. E qualche articolo è già arrivato...
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  30. Tutto bene quel che finisce bene... Complimenti a Pino a questo punto per il piacevolissimo dono... Eros
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  31. E questi altri Pro come non citarli...
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  32. Grazie mille Matteo, lo farò. saluti
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  33. Romano IV (1068-1071). Follis anonimo. D/ Busto di Cristo nimbato di fronte, che indossa pallium e colobium, benedice con la mano destra e tiene nella sinistra un papiro arrotolato. R/ Il busto nimbato della Vergine di fronte, che indossa pallium e maphorium ed allarga le braccia in gesto di preghiera. Sear 1867
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  34. This coin is also highly doubtful. A crown like this, has no precedent, the hand, the ethnic. Probably this is also an imitation ............. MODERN or ANCIENT ?
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  35. Questa è una delle mie. (Data 1947 quindi già moneta da “formato investimento” o meglio bullion Coin .) Lucolos ; )
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  36. La dinamica del gruppo e' degna di attenzioni sociali, psicologiche, operative da sempre. In fondo anche qui siamo un gruppo, un gruppo virtuale, poi c'è anche il gruppo reale, associativo. Collimano o si differenziano ? Le dinamiche sono diverse, anche se spesso, le empatie anche social spesso diventano anche reali. In fondo io, se non ci fosse stata Lamoneta, mai avrei conosciuto tante persone che magari sfioravo al Cordusio, ai convegni, alle aste...miracoli di Lamoneta. Questioni di feeling diceva una canzone...e' poi anche così, le affinità si vedono subito anche qui, i sensibili, gli interiori capiscono anche qui dagli scritti le persone, certo poi gestire il gruppo nel reale e' ben altro e coinvolge tanti aspetti, operativi, pratici, organizzativi, di obiettivi e traguardi comuni da raggiungere e soprattutto questi sono quelli che possono muovere in positivo o meno il gruppo e motivarlo, se agirà compatto li raggiungerà se no saranno sempre il singolo o i singoli a indirizzare i destini ....sempre bello se li ottieni ...ma sarà altro ...
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  37. condivido la giusta la definizione di “ibrido” assai strano che ha dato a questo pezzo e ringrazio del “ben più informato che mi ha assegnato. In effetti lo merito in quanto, contrariamente a quanto da lei asserito, del pezzo ho parlato ampiamente a pagina 264 del mio volume sulla monetazione delle repubblica romana. Di questa mia pagina cito solo la conclusione (riferita ai due esemplari a me noti): considero questi due esemplari battiture moderne, effettuate abbinando i due ben distinti conii originali. renzo
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  38. Taglio: 2 euro cc Nazione: Germania D Anno: 2018 Tiratura: 6.300.000 Condizioni: SPL Città: Alpago (BL)
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  39. Buongiorno a tutti! Sono una new entry in questo gruppo di Cordusio, invitato dall'amico @dabbene. Non ho trovato una sezione di presentazione allora ho pensato di scrivere quì, mi chiamo Alessandro ho 32 anni, abito in provincia di Venezia. Sono un piccolo collezionista di euro monete e delle gloriose lire della Repubblica. La mia passione è cominciata all'età di 9 anni quando trovai in spiaggia una moneta da 1 sellino austriaco. All'epoca c'erano le lire e decisi, con l'innocenza di un bambino di quell'età, di mettere da parte le monetine in lire che mi capitavano, prima per taglio, poi quelle commemorative ed infine per anno. All'avvento dell'euro ho proseguito con l'italia e le varie nazioni che trovavo in circolazione. Quando ho concluso gli studi e cominciato a lavorare ho cominciato con piccoli acquisti e non ho più smesso. Nel 2009 purtroppo ho subito un grave furto durante la ristrutturazione della casa dei miei genitori, e in quella circostanza, afflitto, smisi di collezionare per circa 5 anni (in questo periodo ho subito anche una terribile e logorante causa legale, che al momento non mi sento di raccontare, dovuta ad un ingenuo acquisto fatto in giovanissima età sul noto sito d'aste, riguardante alcune monete di valore nullo). Un giorno del 2014 però ho ricominciato a mettere da parte le monete circolate e ho ripreso con limitatissima acquisti. Ho perso molte monete, magari non di grandissimo valore economico, ma affattivo. Oggi mi ritrovo verso un grande bivio, impostare la propria vita verso la creazione di una famiglia con l'acquisto di casa. Visto le mie limitatissime entrate economiche dovrò rallentare drasticamente l'acquisto di nuovi pezzi, cercando di mantenere e godermi quello che ho racimolato negli anni. Ok ora concludo altrimenti più che intrattenere, addormento i lettori. Grazie a tutti e nei miei limiti spero di essere partecipe e di contribuire alla sezione.
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  40. Io ne ho due di sorelle , nello stesso anno (1980) a loro piaceva Amoureux solitaires, ritmata e simpatica a dire il vero , a me piaceva questa dei Bee Gees cantata dalla Streisand.
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  41. Questa passatemela senza giudicarmi la ascoltavano le mie sorelle ma mi ci sono affezionato anch' io, mi ricorda tanta e leggera spensieratezza.
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  42. mi sembra ci sia una vena di ironia in questa risposta.....?....,
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  43. @Reficul @incuso @dabbene @Alberto Varesi @uzifox @odjob @numa numa @petronius arbiter @bizerba62 Scusate se intervengo solo adesso… forse fuori tempo. La discussione mi era sfuggita completamente, nonostante odjob mi abbia taggato (ma non ricordo di aver ricevuto la notifica). Ad ogni modo ecco quello che ho da dire… Al vertice del sistema italiano delle biblioteche statali ci sono le due Nazionali “Centrali” di Roma e Firenze che, tra le altre cose, hanno il compito di raccogliere, conservare e rendere disponibile per l’uso pubblico tutto quanto si pubblica in Italia, nonché di documentare quanto si produce all’estero riguardo il nostro Paese e, nel limite del possibile, la produzione straniera in generale. Nulla di strano, perciò, che la legge imponga agli editori di consegnare allo Stato (nelle modalità ricordate più su nella discussione, e quindi anche alle Nazionali Centrali) copie dei loro prodotti a titolo di deposito legale per diritto di stampa. La vera anomalia, tutta italiana peraltro, sta nel fatto che siamo l’unico Paese ad avere 2 Biblioteche Nazionali “Centrali” e non una sola, come sarebbe logico e normale. Ma questa è una circostanza che esula dal nostro ragionamento e perciò la tralascio. Al post #42 Alberto Varesi si chiede che fine fa questo materiale inviato per deposito legale. Come ha correttamente risposto numa numa al post#45, viene catalogato e messo a disposizione. E ne è una riprova proprio il fatto che la stessa BNC di Firenze, dopo aver ricevuto e catalogato il numero 1, si è preoccupata di recuperare le uscite successive, scrivendo al nostro incuso. Due considerazioni a questo proposito: da un lato ciò spiega (per rispondere alla domanda di bizerba del post #26) perché non volessero il numero 1… ce l’avevano già; dall’altro mi sento di spezzare una lancia in favore dei colleghi di Firenze. Forse non lo si sa, perché purtroppo le biblioteche stanno a cuore a pochi, ma quella importante e fondamentale Istituzione è gravemente sotto organico (ecco qui a titolo esemplificativo un articolo del 2015 apparso su Repubblica). Stando così le cose credo che sia piuttosto da ammirare la professionalità di chi, nonostante tutto, sta cercando di fare bene il proprio lavoro sollecitando le copie di un prodotto, tutto sommato, di nicchia come «I Quaderni di Lamoneta», anziché trincerarsi dietro recriminazioni, pur sacrosante, per non fare il proprio dovere nel miglior modo oggettivamente possibile. Se vogliamo, in ultima analisi, in questa vicenda ci sono due esempi di “buone pratiche”: quella dell’italiana Youcanprint, che – come ha ricordato incuso al post #28 – ha correttamente inviato a Firenze la copia legale, e appunto quella della stessa Nazionale Centrale che, sia pure in difficoltà, non ha accantonato la copia in qualche scantinato, ma anzi l’ha catalogata (infatti risulta nell’OPAC di SBN) preoccupandosi pure di provare a garantirsi i numeri successivi. Dunque quando dabbene – in vari post, e in particolare al #41 – se la prende un po’ con la burocrazia e difende un lavoro, come questo dei Quaderni, dietro il quale ci sono volontariato, generosità, divulgazione e altruismo e dice espressamente “a volte bisognerebbe pensare all’interlocutore”, ha ragione in linea generale e da un punto di vista “morale”; ma spero che, alla luce di quanto ho cercato di spiegare sopra, sia chiaro a lui e a tutti che, almeno in questa circostanza, forse non siamo dinanzi all’ennesimo cavillo burocratico, bensì in presenza di un coscienzioso tentativo di lavorare come si deve e per il bene pubblico. Ad ogni modo, nel post #52 Reficul ha chiarito che, trattandosi di un caso di “Print on Sale”, non c’è obbligo di deposito legale e questo dovrebbe tranquillizzare chi temeva di andare incontro a costi che avrebbero potuto portare perfino a rinunciare a un’iniziativa meritevole, come appunto la pubblicazione dei Quaderni. Io però, a questo punto, mi permetto di allargare un po’ il discorso e di provare a fare un appello: se non siamo obbligati “legalmente” potremmo però valutare l’idea di sentirci impegnati almeno “emotivamente” a dare un piccolo contributo alla diffusione della cultura numismatica. Se è vero, come è vero, che la molla che spinge molti di noi è quella della divulgazione, quale mezzo migliore di quello di “adottare” in qualche modo una Biblioteca, una istituzione, donando una copia dei nostri lavori? Il nostro rispettivo editore farà la sua parte, consegnando le copie legali a chi di dovere; ma ciascuno di noi potrebbe aggiungerci del suo donando un esemplare dei suoi lavori ad una Biblioteca che gli sta a cuore (magari una di quelle dove ha condotto ricerche) oppure, quando compra lavori altrui, prendendone una copia in più da regalare alla sua Biblioteca preferita. Sarebbe un bel gesto innanzitutto a favore della Numismatica, poi degli Autori (almeno quelli che non pubblicano per vedere il proprio nome su una copertina ma per raggiungere il maggior numero possibile di lettori), e infine anche nei confronti dei tanti bibliotecari che, ogni giorno, e molte volte tra pregiudizi e scarsa considerazione, si “sbattono” per fare al meglio il proprio dovere, nonostante debbano fare i conti con le riduzioni di organico e lo spaventoso aumento delle difficoltà burocratiche. Non voglio tediarvi con questioni che non riguardano direttamente questa discussione, ma vi assicuro che oggi, per una Biblioteca, comprare libri è diventato veramente complicato. E questo sia a causa dei continui tagli ai finanziamenti, che per una serie di pastoie e procedure che – sia pure concepite per rendere la gestione del denaro pubblico più trasparente – hanno finito per rendere il nostro lavoro più lento e meno efficace.
    1 punto
  44. Mah, credo che stiamo facendo qualche passo... Questa aquila consumata.....
    1 punto
  45. Qui si va sullo scivoloso limite tra credenza e non credenza. La sindonologia - misteriosa branca della scienza - esiste da almeno un secolo, con "prove" da entrambe le parti, e ritengo personalmente quelle negazioniste più giustificate. Io sinceramente rispetto tutte le reliquie ma solo per motivi culturali e storici. Da scienziato (anche se in altro campo) non mi sento di poter "credere" ad una cosa simile. Il fatto che ci siano ancor oggi delle domande su come si sia potuta apporre un'immagine simile su un panno di lino non significa necessariamente che questo sia stato opera divina. Peraltro la stessa Chiesa non si pronuncia. Quando si affrontano cose sacre, c'è sempre questa divisione a priori tra chi vuole dimostrare la sacralità e chi invece cerca di dimostrare razionalmente l'oggetto in questione. E sulla sindone ce ne sono a decine di argomenti, ricordo ad esempio anche solo la gaffe numismatica delle monete che si dovrebbero vedere sugli occhi, ritrattata negli anni dal suo "scopritore" ma che ancora gira. Lì sì che siamo in piena pareidolia ognuno può pensare a ciò che crede, ma in taluni casi la dimostrazione la deve dare chi dice: "Questo è", e non chi dice : "Questo non è".
    1 punto
  46. Solitamente le lettere dietro la nuca sono al contrario ma l identificazione con Castulo è esatta, bisogna trovare la giusta catalogazione. Roberto
    1 punto
  47. Caro Pietro @Rex Neap so quanto ti è costata la stesura di quest'opera; di quanti ostacoli hai dovuto superare - in particolare l'indolenza di alcune persone (tu sai a chi mi riferisco) - ma alla fine ce l'hai fatta. E questo non può che farti onore. Non vedo l'ora di leggere il tuo manuale ricchissimo di immagini e, soprattutto, rivoluzionario. Spero un giorno di incontrarti per stringerti finalmente la mano! Ad maiora!
    1 punto
  48. Cari amici segnalo che nel numero 46 de "i quaderni ticinesi" NAC è presente un articolo scritto a quattro mani con l'amico @numa numa nel quale si presentano 1 - Follis non ancora edito di Astolfo - Ravenna ANNO I 1 - Tremisse di Astolfo di una tipologia mai presentata prima (privo della normale H riferita di norma all'indizione) è qualcosa su cui abbiamo lavorato per parecchio tempo, e in particolare il tremisse è stata una mia fortunata "scoperta" ... ovviamente era una moneta mal classificata da molto tempo.... qua per ovvi motivi ...solo un assaggio https://www.academia.edu/35782986/GENNARI_A._ROSSINI_F._2018_La_monetazione_di_Astolfo_per_Ravenna_un_tremisse_e_un_follis_inediti_in_NAC_Quaderni_Ticinesi_n._46_2017_pp._155-172 saluti Alain
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  49. ragazzi per carità non mi fate arrossire io ho fatto meno di zero... less than zero.. Lunga vita alle bellissime barbariche e in particolare alle Longobarde!
    1 punto
  50. si grazie comunque. in effetti intendo tenere il database aggiornato, perché la pubblicazione online mi permette di tanto in tanto di aggiornare i dati ed eventualmente anche la sezione delle catene tra conii....e se servirà addirittura le conclusioni finali ...che per ora mi paiono le più logiche (ovviamente è un concetto personale) , ma non escludo se servirà di poter tornare sui miei passi.... come dicevo è un "work in progress" ....quasi un lavoro aperto che mette su carta qualcosa che è in movimento... a me sembrava una bella idea...vedremo se darà qualche frutto :) ps - sono stato contattato da uno studioso Austriaco....gli ho messo a disposizione il mio intero database.... penso che un modo aperto e non "geloso" di fare numismatica possa in futuro portarci a fare grandi passi avanti .... chissà ciao
    1 punto
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