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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/18/18 in tutte le aree
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Ottima conferenza di Luca Gianazza che ha illustrato egregiamente non solo il ‘tesoretto del mercenario’ ma soprattutto ha spiegato le relazioni tra i vari nominali dell'epoca, il rapporto oro-argento che si è dimostrato assai dinamico nei secoli e infine fatto ipotesi sulla circolazione monetaria a cavallo tra ‘500 e ‘600. Una bella chiacchierata molto istruttiva e anche divertente con moltissimi dati e informazioni che arricchiscono la ns conoscenza numismatica. bravi i colleghi del Centro Culturale Numismatico per il sempre ottimo livello delle loro serate6 punti
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Interessante, nel falso manca la basetta di VE III.5 punti
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L'Associazione Culturale Quelli del Cordusio promuove oggi nella propria newsletter ai suoi 111 soci la Giornata della Sni a Milano. Tralascio la parte riguardante l'evento di Parma perché se ne parla in altra discussione e sul nuovo Gazzettino ma cito solo quella inerente all'evento : " Vi segnaliamo anche un importante evento organizzato dalla Società Numismatica Italiana dal titolo " Alla scoperta di due insoliti luoghi della moneta a Milano ". L'incontro si terrà all'Università Cattolica, Largo Agostino Gemelli 1, Milano, il 5 maggio 2018. Si allega locandina con tutte le info . Buona Numismatica a tutti, l'Associazione Culturale Quelli del Cordusio " Quindi Milano, grandi fermenti, grandi eventi, nomi importanti, sembra un'onda lunga...auguriamocelo...certo noi del Cordusio la nostra parte l'abbiamo fatta e la stiamo facendo....3 punti
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Geniale!!! La discussione e' da spostare tutta subito in 'rara variante di un patacca inedita' e non me ne voglia @nikita_ ma questa e' meglio delle sue!3 punti
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Concordo pienamente con lei. Magari chi come me è meno esperto va da venditori affidabili o periti, ma chi ha molta esperienza non vedo perché debba limitare il suo mercato. Va beh,poi pure a me piace cercare nel mercatino mensile in cui vado generalmente. :).3 punti
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Moneta di Osicerda imitativa di Giulio Cesare. Un' esempio della "ricezione" di questo immaginario è dato da alcune monete di Usekerte-Osicerda in Spagna. Il rovescio della moneta imita un quinario coniato a Roma nel 47 aC. Mostra la vittoria accompagnata dalla leggenda latina OSI, un riferimento all'autorità emittente. Come per molte monete iberiche di questo periodo la leggenda è bilingue, nomina la tribù o la città sia in latino che in iberico (o in un'altra lingua locale). Il rovescio imita una tipologia monetaria di Cesare .......... un elefante che calpesta un "serpente" con la leggenda iberica Usekerte in esergo. La Questione è il perchè di questa coniazione e di questo abbinamento.2 punti
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Buongiorno a tutti... nei miei esperimenti di fotografia questa volta mi sono cimentato nel tentare di far notare non tanto la caratteristica dello specchio di un fondo speculare.. quanto più le asperità della sua superficie simile ad una buccia d'arancia... cogliere questo particolare non è stato semplice perché oltre a richiedere una luce giusta c'è anche il problema della plastica della perizia che complica il tutto.. poi basta spostare leggermente la moneta mentre si scatta che l'effetto svanisce immediatamente... Certamente un professionista saprebbe fare meglio.. però c'è da apprezzare l'impegno . Ho poi notato che questa caratteristica non è presente sul 2 lire sempre di Umberto I, dove invece il fondo speculare è completamente liscio e piatto senza asperità.2 punti
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La pelle dell'orso "Non vendere la pelle dell'orso prima di averlo ucciso", recita un noto proverbio. Ma nel Nordamerica, venivano vendute non solo le pelli d'orso, ma anche quelle di quasi qualsiasi altro animale. Tra gli indiani, così come in molte altre società primitive dipendenti dalla caccia, pelli e pellicce di animali divennero moneta. E gli europei, al loro arrivo, non ci misero molto ad adeguarsi. Del resto, le pelli degli animali più pregiati erano già molto ricercate in Europa, e il Nordamerica, da questo punto di vista, rappresentava una fonte quasi inesauribile. E così la pelle dell'orso acquisì valore legale nel Canada francese nel 1673, mentre in Alaska e nella Columbia Britannica si preferiva quella di lontra. Più a sud, in Kentucky e Tennessee (o meglio, nei territori che sarebbero diventati questi due stati), era il procione ad avere il discutibile (per lui ) onore di fornire la sua pelliccia affinché se ne facesse moneta. Ma l'animale che più di tutti si trovò a svolgere, suo malgrado, un ben preciso ruolo monetario, fu senza dubbio il castoro. Nel Nordamerica, le pelli di castoro erano generalmente accettate ovunque come mezzo di pagamento, e in più c'era una fortissima richiesta anche in Europa, dove venivano usate per farne cappelli. Ben presto esse divennero lo standard contro cui veniva misurato il valore delle altre pelli. In un listino del 1703, tutte le merci indiane erano prezzate in pelli di castoro, sebbene si potesse pagare anche con quelle di altri animali. In Canada, la Hudson Bay Company stabilì il "made beaver" (fatto in castoro), come standard di valore poco dopo il 1670, e tale rimase per quasi due secoli, fino agli anni 1850. Nel Massachusetts, un uomo della tribù Chickataubott, nel 1631, fu condannato a pagare una pelle di castoro per aver sparato a un maiale, e i Dutch bricks erano venduti a New Amsterdam, nel 1661, a 4,16 rijksdaalder per migliaio, pagabili in pelli di castoro. Fino alla fine del 1788, ogni impiegato di contea dello State of Franklin, nell'odierno Tennessee, riceveva come salario annuo, 300 pelli di castoro. Le pelli erano popolari soprattutto nelle aree di frontiera, ma il loro uso si estese alla fine dall'Atlantico al Pacifico. Non sorprende quindi, che quando, nel 1849, l'Oregon si diede a coniare proprie monete, con l'oro che arrivava dalla California, abbia raffigurato sulle stesse l'animale la cui pelle, più di ogni altra, era stata, ed era ancora, un simbolo monetario. Otto importanti uomini d'affari fondarono la Oregon Exchange Company, con James Taylor come direttore, W.H. Wilson assayer, William H. Rector preparatore dei conii e il Reverendo Hamilton Campbell incisore-capo. Questi uomini, e gli altri componenti la Compagnia, raggiunsero l'immortalità numismatica quando Campbell incise le loro iniziali al dritto della sua moneta, il pezzo d'oro da 5 dollari. Kilborne, Magruder, Taylor, Abernethy, Wilson, Rector, Campbell e Smith, che sulla moneta formano la sequenza K.M.T.A.W.R.C.S. Immortalità che toccò anche al castoro, raffigurato al centro delle monete, e che alle stesse ha dato il nome: "beaver coins of Oregon". petronius2 punti
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La vedo difficile trovare un accordo di governo. Vediamo se il nostro Petroniusattarella trova una Casellati qualsiasi per un incarico esplorativo ?2 punti
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A me sembra proprio la rarissima variante "conio normale-foto sfocata"! Sicuramente un affare2 punti
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Aggiungo che proprio perche' e' esperto della monetazione in questione (Monetaio ), gli deve fare particolarmente male vedere che i furbi fanno affari con monete false, mentre chi viene fregato richiede maggiori tutele legali e l'intervento del legislatore, quando sarebbe bastato chiedere prima proprio qui. E il bollino 'legale' da dare ai 'periti' non servirebbe a una emerita cippa, sarebbe l'ennesimo carrozzone statale italiano come gli ordini professionali obbligatori e le categorie 'protette'.2 punti
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In "incidenti" come questi la colpa è sempre al 50%: venditore che non sa guidare e acquirente che non sa guidare e nemmeno si preoccupa di mantenere la distanza di sicurezza... ... E alla fine tampona. Ma speriamo proprio di no. Saluti Simone2 punti
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Non ne pigli una nemmeno ad imboccarti. Che ci vuoi fare. Dici e fai sciocchezze a ripetizione: ci abitueremo.2 punti
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E vai !!! Grande @wstefano maggioranza schiacciante... vogliamo l'incarico Vabbè a @nikita_ vista l'anzianità (di forum) possiamo concedere una vicepresidenza2 punti
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Va ricordato anche lui...scisse molto, grande intelletuale... Ciao Pierangelo.2 punti
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http://www.repubblica.it/scienze/2018/04/16/news/tesoro_vichinghi_ritrovato-194051676/?ref=RHPPRT-BS-I0-C4-P1-S1.4-T1 Non male! Chissà che emozione! Michele2 punti
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beh...io volevo votare per ultimo, ma la 10 pounds piace pure a me. Sorry Nikita2 punti
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E poi c'era lei, un uragano! i giovani di oggi non la conoscono neppure....2 punti
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__________ ___________________________ Salve, volendo procedere all'acquisto, vorrei cortesemente un vostro ___________________________ parere su un 20 lire del 1982 R2. La cifra richiesta data la rarità è di ___________________________ 900 euro. Quale potrebbe essere il suo giusto prezzo secondo voi? _____________________________________________________________________________________________________ @occhiolungoxxl che io sappia i pezzi da 20 lire del 1982 non sono R2. _____________________________________________________________________________________________________ Ammesso che esista, è un prezzo troppo alto per un R2 _____________________________________________________________________________________________________ Che dire... su questa 20 lire c'è scritto proprio R2. _____________________________________________________________________________________________________ C'è scritto sopra la moneta R2 ? con il pennarello forse? _____________________________________________________________________________________________________ No, coniato sulla moneta! _____________________________________________________________________________________________________ _______ma tutte lui le trova.....____ _____________________________________________________________________________________________________ Per tenerne memoria, giusto perchè vi ha partecipato il figlio segreto di occhiolungoxxl1 punto
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L'altra volta era una bufala invece ora è una ..........! A parte che per quella cifra ci vorrebbe una cassetta di sicurezza di grandezza non convenzionale, facendo due calcoli grande almeno quando due grosse valigie. Quando ho aperto la cassetta di sicurezza c’era una montagna di banconote da 500mila e 200mila lire. Da collezionista di banconote mi piacerebbe molto vedere queste banconote da 200mila lire! So che c’è la possibilità di una transazione al 70% Questa fantasiosa possibilità di conversione l'avrà uscita dal cilindro la *Fondazione italiana risparmiatori* ?1 punto
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Vabbè pero’ il voto di @petronius arbiter non ha valore.... lui come ha detto @wstefano e’ il Petroniusattarella della situazione quindi “super partes” diciamo che ha valore simbolico...1 punto
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Per un ragazzino, che non ha un conto ed/o entrare proprie non gli viene proprio di andare a vedere siti di venditori professionali e sarà costretto a far parte del gregge. Riguardo le monete molto più datate ( sesterzi, ecc ecc) li si è costretti invece, secondo me, a dover comprare da personale qualificato. P.s. è proprio il temine gregge che non digerisco, penso che sia molto offensivo e poi anche nelle aste importanti girano, anche se per sbaglio, falsi per veri. Comunque puoi scrivere un messaggio privato a startless per aiutarlo ad acquisire monete con i tuoi canali più sicuri, almeno così lo puoi aiutare.1 punto
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È evidente sia così. Non ricordo casi in cui non lo sia stato nella storia globale. L'unica domanda che dovremmo porci non riguarda cosa sia "giusto" ma piuttosto "a noi cosa conviene?". Non credo si possa pensare che questa situazione non ci riguardi. Le potenze hanno i loro interessi in questa parte del globo ma i flussi migratori che generano le loro azioni hanno un peso nella nostra vita. Quando e se avremo un governo, esso non potrà esimersi dal recitare una parte in questa "tragedia". Nel mio piccolo, a questo punto, spero il ruolo dell'Italia possa essere quello di mediare fra le parti. Vero è che l'Italia fa ancora parte della Nato ma è anche vero che gli Usa non si curano del danno che generano ai nostri interessi gli "effetti collaterali" delle loro azioni. Buona serata.1 punto
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Quindi un esemplare come questo (da wildwinds), che però pesa circa 9 g. RPC 1603v. Nero AE20 of Thessalonica, Macedonia. NEΡΩN KAIΣ ΣEBAΣΣTOΣ, bare head left / ΘEΣΣA-ΛONIKE-ΩN legend in three lines, eagle above, all within oak wreath. Moushmov 6707c.1 punto
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Si, se ben ricordo la 50 lire senza 1 viene considerata non comune dal Montenegro. La conservazione è bassina, specie al dritto, quindi dubito in un valore aggiunto consistente. Comunque un pezzo così io in collezione lo tengo volentieri. Non voglio darti un'informazione sbagliata, ma se ben ricordo il valore di varianti come questa sta sui 25€ fdc1 punto
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Come dice SNAM, Fabrizio pensaci. Slide delle valli del territorio, colle del TEODULO tra Italia Svizzera e Germania, la stella indica la posizione del ritrovamento in Svizzera poco dopo il confine Italiano.1 punto
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Dovrei averne ancora uno, appena ho un minuto provo a fotografarlo.... saluti1 punto
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@Matteo91 Per rispondere alla tua domanda ho preso in esame i nominali in oro puro e in elettro passati per le aste (in acsearch.info) e ho trovato corrispondenza, oltre per lo statere, anche per il triemistatere, l’emistatere, il quarto di statere, il quinto di statere e il decimo di statere. L’unico nominale che risulta coniato solo in elettro è il tre ottavi di statere. I nominali pervenuti sino a noi in quantità molto più elevata rispetto agli altri sono gli stateri di elettro. L’analisi statistica di un campione di 384 esemplari ha dato come risultato un peso medio di 7,45 g con una deviazione standard di 0,12 g, quindi dell’1,6%. La statistica dei cinque stateri in asta al post # 16 dà un peso medio di 7,44 g con una deviazione standard di 0,03 g, corrispondente allo 0,4%. Alla precisione delle cinque coniature si unisce quindi una riproducibilità ponderale molto più elevata di quella della ‘popolazione’ di questo nominale. Una riproducibilità che ho avuto modo di riscontrare in un campione di cinque 50 Eurocent del Vaticano con peso medio 7,82 g e deviazione standard 0,03 g (0,38%). Solo che ora siamo nel 2018 mentre allora si era circa 300 anni prima della nascita di Cristo.1 punto
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Molto particolare. Peccato che sia chiusa nella perizia, le foto sarebbero state ancora piu belle. Lo stesso metallo a buccia d'arancia l'ho notato in alcuni 20 C. esagono. Bellissimo esemplare @tonycamp1978 Ciao1 punto
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Quoto... Anche se a volte può capitare... Io ad esempio ho trovato un 50 centesimi 1861 Firenze.. Anche se non è proprio un tesoro da quello è nata la mia passione per la numismatica... e quella si che è diventata un tesoro... !!1 punto
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Ciao! Concordo su diversi punti della tua riflessione, eccetto sul discorso del collezionare euro. È vero che oggigiorno è un bel trampolino di lancio verso il fantastico mondo del collezionismo sia per giovani che per meno giovani, però anche l'euro (per chi come me lo colleziona da tantissimi anni) può regalare enormi soddisfazioni, grazie anche alla rappresentazione di temi o periodi storici di alto rilievo. Poi ci sono le monetazioni più rare da reperire (come i mini stati), ad esempio il giorno che riuscii ad entrare nelle liste del Vaticano viaggiai ad un metro da terra per tutta la casa. Quindi si, sicuramente ci sono monetazioni con valore storico, artistico e culturale nettamente superiore all'euro, ma per chi lo colleziona in maniera seria, ad esempio, una commemorativa vaticana, monegasca o di qualsiasi altro stato che rappresenti qualcosa di importante, può dare noi la stessa sensazione di un 20 lire littore. Un saluto1 punto
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Ci sono monete che vanno comprate, se non si ha grande esperienza, esclusivamente da operatori professionali. Il cappellone e il littore sono comuni ma estremamente falsificate. Per chi vuol fare affari a tutti i costi: Gli affari in numismatica esistono, ma riguardono monetazioni molto di nicchia e poco note persino a molti operatori commerciali. Un caso particolare sono le monete medievali o del rinascimento, dove se si studia tanto tanto una determinata monetazione si finisce per avere competenze molto al di sopra della media (se non studi ti fregono anche qui) in tutti gli altri casi (greco-romane e moderne) , di fatto qualsiasi affare nasconde quasi certamente una bella sola e un affare per il venditore. p.s. il perito non aggiunge nulla a quello che può darti un normalissimo operatore commerciale in numismatica. Ce ne sono decine e decine. Il perito può benissimo non essere un commerciante.1 punto
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Bravo, ottimo affare! L'affare con le monete é un MUST! Non si può prescindere da esso per comprar monete. Son soddisfazioni vere! Mica come tutti quegli sciocchini che pagano il prezzo corretto per le monete...1 punto
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Il fondatore dell'impero Bizantino... Onore a lui...e a Thessaloniki l'attuale Salonicco.1 punto
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Bello peccato solo che se ci provi in Italia ti prendi una raffica di denunce, violazione della proprietà privata se non hai il permesso del proprietario del terreno e con un metal detector sei equiparato a un tombarolo, quindi sequestro del metal, perquisizione a domicilio e sequestro di eventuali reperti oltre alla denuncia e se hai in macchina vanghetta e zappa o picozzino detenzione di arma impropria. Comunque veramente una bella storia.1 punto
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La sovrapproduzione non era però l'unico ostacolo all'utilizzo del tabacco come moneta. Un altro, ben più grave problema, era la deperibilità. Un mezzo di scambio ideale, deve essere durevole, ma il tabacco può facilmente seccarsi o marcire. Per ovviare a questo, i produttori inventarono le "tobacco notes". Il tabacco veniva stoccato in grandi magazzini, e dal 1713 apparvero delle "banconote", emesse da questi magazzini e garantite dal tabacco in essi conservato. Il sistema, inaugurato al solito in Virginia, fu adottato anche dal Maryland nel 1747. E per superare il rischio di deperimento del tabacco, la validità legale di queste "banconote" era limitata a 18 mesi. Un altro problema era rappresentato dal fatto che i debiti venivano sistematicamente pagati con il tabacco di qualità più scadente. Una volta istituiti i magazzini, fu istituito anche un sistema di ispezione, e gli ispettori avevano il potere esclusivo di emettere le tobacco notes. Alcuni erano più coscienziosi di altri, di conseguenza, il prezzo del tabacco e il valore delle banconote potevano variare in base alla reputazione dell'ispettore. Il sistema, di cui vediamo un esempio in foto, una tobacco note del 1771, ebbe termine nel XIX secolo, con l'avvento generalizzato della moneta cartacea ufficiale, ma non per questo il tabacco perse la funzione "monetaria", che anzi tornò spesso in auge in particolari situazioni. Nella Seconda Guerra Mondiale, la sigaretta era un primario bene di scambio tra i prigionieri di guerra. In un famoso articolo, RA Radford, studente di economia all'Università di Cambridge, che andò a combattere e fu catturato dai tedeschi nel 1943, racconta l'emergere di un'economia di mercato basata sulle sigarette nel suo campo di prigionia in Baviera. Descrive come le sigarette progredirono dall'essere solo una merce allo status di valuta, e come i prezzi reagivano a vari shock esterni. Per esempio, se le forniture di cibo ritardavano, o arrivavano sigarette di qualità inferiore, questo faceva salire i prezzi. E poiché le sigarette venivano regolarmente distrutte quando fumate, lo stock di moneta rimaneva relativamente stabile, prevenendo l'inflazione. Anche i non fumatori accettavano questa forma di pagamento, perché erano sicuri di poter successivamente trovare qualcuno con cui scambiare le loro sigarette. Ed esse furono un apprezzato mezzo di scambio anche alla fine della guerra, soprattutto in Germania, Austria e Italia. La forte domanda da parte dei fumatori garantiva la loro accettabilità, ed erano convenienti per gli acquisti, sia piccoli che grandi: questi ultimi venivano pagati in pacchetti interi. Una sigaretta poteva essere scambiata centinaia di volte, prima di essere fumata. I principali fornitori erano i soldati americani, che ricevevano sigarette nelle loro razioni, e che chiedevano anche ai loro amici e alle loro famiglie di mandargliene. Nel 1947, oltre il 95% dei pacchi spediti dagli Stati Uniti conteneva sigarette. Vendendole o scambiandole sul mercato nero, si realizzava un profitto enorme. A Berlino, fu possibile pagare i servizi di un'orchestra, per un'intera serata, con quattro pacchetti di sigarette, comprati a meno di un dollaro E anche in anni più recenti, ci sono stati esempi di sigarette usate come mezzo di pagamento. In Romania, negli anni '80, il marchio Kent veniva utilizzato per ogni tipo di transazione. Tale marchio, chissà perché, era l'unico accettato, e un pacchetto di Kent poteva costare fino a 14 dollari al mercato nero. Questo le rendeva troppo costose da fumare per la popolazione, i pacchetti venivano quindi scambiati fino a danneggiarli gravemente, e molti non furono mai fumati. Nondimeno, il loro possesso era un segno di ricchezza, in un paese che, sotto il regime di Ceaușescu, era tra i più poveri d'Europa. petronius1 punto
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buona sera, le foto ''in mano'' degli esemplari in asta (complimenti ad entrambe per esservele aggiudicate) risolvono il mio ''dubbio'' e propenderei (ancora) per la VL Nummus (anche per rapporto qualità/prezzo). saluti a tutti ps. personalmente apprezzo molto il ''rispolvero'' di vecchie discussione giacché mantengono ''vivo'' il forum. grazie1 punto
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C'è crescente tensione nell'Egeo, che per noi (italiani ed europei in generale) è una questione importante anche più di quella siriana. Lunedì un'unità della Guardia Costiera greca ha aperto fuoco d'avvertimento verso un elicottero turco che aveva violato lo spazio aereo dell'isola di Ro, a poche miglia dalla costa turca, uno dei territori a sovranità contesa fra Grecia e Turchia. Per quanto riguarda le contese territoriali, Erdoğan è infuriato per l'asilo concesso dalla Grecia ad alcuni militari protagonisti del fallito golpe del 2016 e ha rimesso in discussione il Trattato di Losanna del 1923 e la sovranità greca sul Dodecaneso. Proprio ieri si è verificato un incidente grave: un caccia Mirage 2000-5 della forza aerea greca è precipitato per incidente non chiarito al largo dell'Isola di Skyros mentre era in scramble (intervento su allarme) per uno sconfinamento da parte di caccia turchi. Purtroppo il pilota non si è salvato. Non è la prima volta che succede, ma la tensione sta tornando alta e noi di questo non ce ne possiamo fregare.1 punto
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Legenda scolpita con lo scalpello? Al massimo vedo qualche segno di pulizia nei fondi al rovescio intorno alle zone ben evidenziate da @snam nel messaggio precedente. Condivido peraltro la curiosità riguardo ai piccoli dettagli del conio per la zona sopracciglio/occhio/capelli sulla tempia, il conio del dritto parrebbe quello ben evidenziato da @FlaviusDomitianus i dettagli minuti diversi potrebbero essere dovuti a maggior freschezza dell'esemplare Bertolami? Oppure è stata "rinfrescata" proprio in quella zona? Nel caso sarebbe un lavoro sicuramente realizzato con una notevole perizia perchè non vedo segni evidenti di bulino qui. Anche la P di PM al dritto appare molto diversa tra i due esemplari.1 punto
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Gettone Casa dello Studente Torino http://www.collegiuniversitari.it/it/cerca-il-tuo-collegio/torino.aspx1 punto
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