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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/23/18 in tutte le aree
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E siccome come da regolamento: valgono pure i colpi bassi Ho portato qualche utente a votare: ___________________________________________________________________________________________ Voto questa banconota, la ragazza somiglia a mia cugina _________________________________________ ________________________________________________________________________________________ La voto anch'io, largo alle donne! ______________________________________ __________________________________________________________________________________________ Un voto ad una bella donna non si nega mai! ______________________ _____________ _______________________________________________________________________________----______ In attesa di altri pareri più autorevoli... voto questa: ________________________________ _____________________________________________________________________________________ Io voto invece per questa: ________________________________ ___________________________________________________________________________________________ Ma non è tra le banconote che si dovevano votare! _____________________________________________________________________________________________ Ok, ok.. ma 50 euro all'occasione fanno sempre comodo.. ________________________________________________________________________________________ Mi raccomando un voto *valido*! ci siamo parlati in MP... ______________________________________________________________________________________________ Va bene, va bene... voto per questa: _____________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________5 punti
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Qualche giorno fa ha fatto l'ingresso nella mia collezione (per il momento non ancora fisicamente) un pezzo di Massimiano proveniente da un ripostiglio tedesco del 1964 di cui ahimé non sono riuscito a ottenere grandi informazioni... tuttavia si tratta di un pedigree interessante (e di una moneta non comunissima) oltre che di una provenienza "certa". MAXIMIANUS D\ IMP C MAXIMIANVS PF AVG R\ PAX AVGG, /S - La pace stante a sinistra con in mano Vittoria e scettro Zecca: Lugdunum; Biglione; 22 mm; 3,61 gr. RIC - ; Bastien 276 (5 esemplari noti) Ex Comm. Francese; Ex Gert Boersema, Ex coll. Eberhard Link, Ex. tresor d'Horath (Germania, 1964) Il pezzo da quanto mi riferiscono "colleghi forumisti" francesi dovrebbe avere lo stesso conio dell'esemplare 276 d nella pl. XIX del testo di Bastien usato come riferimento di catalogazione. Per quanto riguarda il ripostiglio in questione invece, ho trovato unicamente come riferimento una nota a margine di un testo francese che rimanda a uno scritto tedesco: "H. Cuppers, « Trésor d’Horath, 1964 (canton de Bernkastel) », Archäologische Funde im Landkreis Bernkastel, Zeltigen, Bernkastel-Kues, Lankreis Bernkastel, 1966, p. 99 et pl. 51"... ovvio che ho sguinzagliato a destra e a manca i miei spulciatori di archivi esteri per vedere se recupero qualche info in più ma... al momento, questa è la somma delle informazioni a mia disposizione ...e tutto sommato sono abbastanza soddisfatto!!!4 punti
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Eccoci qua! Con largo anticipo rispetto ai risultati del Molise dichiaro ufficialmente vincitore la 10 pound scozzesi. Grazie a tutti per la partecipazione. Menzione particolare a Nikita, occhiolungoxxl e Santamirtilla. Aspettiamo la lista dei ministri e la realizzazione delle riforme strutturali promesse, per primo il reddito di cittadinanza in banconote fds consecutive.3 punti
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IL REALE VALORE DELLE LIRE REPUBBLICA Sebbene su certa stampa e siti internet non di settore si favoleggi la possibilità di ritrovare in casa autentici tesori fra gli spiccioli dimenticati in borsellini e salvadanai vari la realtà dei fatti è completamente diversa. Ecco quindi una lista INDICATIVA (ad uso neofiti e non addetti ai lavori) delle monete in Lire più rare e/o di valore emesse per la COMUNE CIRCOLAZIONE. Monete RARE che quindi hanno un buon VALORE IN QUALSIASI CONSERVAZIONE: 1, 2, 5 e 10 Lire del 1946 (ATTENZIONE: esistono moltissime falsificazioni e imitazioni) 1, 2, 5 e 10 Lire del 1947 (ATTENZIONE: esistono moltissime falsificazioni e imitazioni) 2 lire del 1958 (ATTENZIONE: esistono moltissime falsificazioni e imitazioni) 5 lire del 1956 (ATTENZIONE: esistono moltissime falsificazioni e imitazioni) 50 lire 1958 (E' quella di minore valore, circa 10/15 euro per un esemplare circolato) Monete COMUNI che quindi hanno buon VALORE SOLO IN ALTISSIMA CONSERVAZIONE: Indicativamente QUASI TUTTE le monete da 1 lira, 2 lira, 5 lire, 10 lire, 20 lire, 50 lire e 100 lire emesse negli ANNI 1948, 1949 e negli ANNI '50/60 (esclusi gli anni 1968 e 1969) ATTENZIONE! Per ALTISSIMA CONSERVAZIONE si intende il cosiddetto FDC (Fior di Conio) che corrisponde alla condizione di una moneta praticamente perfetta, come fosse appena uscita dalla Zecca, e subito presa e conservata da parte con particolare cura. Di conseguenza il suo reperimento in un borsellino o in un salvadanaio nel 99% dei casi esclude la possibilità che si trovi in questa condizione (praticamente annullando anche il valore di queste annate) Infine TUTTE LE ALTRE ANNATE E TIPOLOGIE, praticamente il 99% del totale delle monete che è possibile trovare fortuitamente in casa, NON HANNO PRATICAMENTE VALORE NEMMENO IN ALTISSIMA CONSERVAZIONE. Infatti queste monete, prodotte in milioni e milioni di esemplari, solitamente vengono trattate (in grosse quantità) ad un tot di Euro al Kg (al momento si oscilla dai 5€ a massimo 10€ al kg) per poi essere rivendute al dettaglio per pochi spiccioli nelle ciotole dei mercatini. Da questo discorso ESULANO: Monete IN ARGENTO da 500 Lire "CARAVELLE", "DANTE ALIGHIERI", "UNITA'D'ITALIA" e 1000 Lire "CONCORDIA" che mediamente valgono più o meno almeno il peso dell'argento contenuto secondo le quotazioni del momento. Monete IN ARGENTO prodotte appositamente per COLLEZIONISTI Particolari VARIANTI che hanno un mercato tutto loro e che presuppongono precise e pregresse conoscenze collezionistiche e numismatiche. Importante ricordare che la famosa (e quotatissima) 500 Lire "CARAVELLE" CON BANDIERE CONTROVENTO era una versione di PROVA (datata 1957) donata a suo tempo a Parlamentari della Repubblica Italiana e (come anche tutte le altre monete PROVA esistenti) non era assolutamente pensata per la normale circolazione di tutti i giorni. Di conseguenza se trovate in casa qualche 500 Lire "Caravelle" nel 99,999999% dei casi troverete la versione "normale" e comunissima con date che vanno dal 1958 al 1967.3 punti
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Nuovo esemplare entrato in collezione 30 soldi Repubblica Cisalpina AN IX D/ PACE / CELEBRATA • / FORO BONAPARTE FONDATO • / ANNO IX • su cinque righe. R/ Allegoria muliebre della Repubblica Cisalpina, con busto paludato volto a destra con elmo ornato da una fascia con spighe e fiori. Intorno REPVBBLICA CISALPINA • e, in basso, l'indicazione del valore (SOLDI • 30 •). Contorno: foglie in rilievo Nominale: 30 Soldi Materiale: Ag 685 Diametro: 29-30 mm Peso: 7,33 g Assi: alla tedesca2 punti
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Una giovane artista spagnola, Mari Roldán ha riprodotto delle note opere d'arte su alcune eurobanconote. Una volta pubblicate su Instagram, sono ben presto diventate virali. E' una forma d'arte semplice, ma, a mio parere piacevole, anche perchè rende meno orribili e dozzinali le eurobanconote. https://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&uact=8&ved=0ahUKEwij5duKx9DaAhXhA8AKHQRmBtEQFggnMAA&url=https%3A%2F%2Fwww.vanillamagazine.it%2Fla-grande-arte-riprodotta-sulle-banconote-diventa-virale-su-instagram%2F&usg=AOvVaw0Mrd3L2Emyct7dS_6LDuS6 Cosa ne pensate?2 punti
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Grosso 1590 Vincenzo I Gonzaga , Zecca di Casale Millesimo Inedito al Mir Piemonte2 punti
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Eh sì, le monete girano, questo è un pezzo che era passato su ebay un paio di anni fa. L'esistenza di due esemplari nel museo civico di Casale mi era stata segnalata dallo stesso Luca Gianazza; peraltro in quel museo se ho ben capito sono conservate le collezioni di Giuseppe Giorcelli e Flavio Valerani, due valenti numismatici i cui studi sono stati colpevolmente dimenticati da gran parte della letteratura contemporanea e solo di recente sono stati riscoperti.2 punti
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E' un caso di clashed dies, se ne sono viste già altre sul forum con questa caratteristica (scaletta sotto il mento). un esempio in questadiscussione:2 punti
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Da sabato a Parma partiranno le consegne ai soci del nuovo Gazzettino, continueranno a Verona e nelle domeniche cordusiane ... Una Associazione che crede ancora nel prodotto cartaceo divulgativo e per tutti, come crede anche nella digitalizzazione per tutti del prodotto Gazzettino. Solo lo Speciale sulla zecca di Milano rimarrà solo un unicum cartaceo a stampa limitata numericamente, credo che questi pochi numeri diventeranno nel tempo per i bibliofili pezzi ricercati e rari. Ma la Associazione oltre a crederci conferma la continuità del prodotto nel tempo, che e' la cosa forse più importante, già tre Gazzettini fatti più uno Speciale del Gazzettino, quattro prodotti fatti in poco tempo...arriverà anche il quinto ....2 punti
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Ciao. Ho reperito un dato che dovrebbe dimostrare come lo scudo del '14 non circolò. Nel "Manuale del raccoglitore di monete del Regno d'Italia", pubblicato da Memmo Cagiati nel 1918, il Numismatico riporta la foto della moneta con la sua descrizione e, per quanto riguarda il prezzo, la seguente didascalia: "Sopra- prezzo Lire 20 a 25". Dunque, appena 4 anni dopo la sua emissione, lo scudo del 1914 veniva già trattato commercialmente ad un prezzo compreso fra le 25 e le 30 Lire. Dovrebbe bastare quanto sopra per dimostrare come la nostra moneta non fosse destinata alla normale circolazione. In allegato trovate in pdf la scansione del frontespizio del "Manuale" e la scansione della moneta con la didascalia. Saluti. Michele cagiati2.pdf cagiati3.pdf2 punti
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No Cinna non collezioni monete subdole.. sei te “subdolo”..2 punti
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Ma non per il nostro catalogo gestito dall'attento @Paolino67 e per gli studiosi della zecca casalasca.... https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-VI1/8 ciao Mario2 punti
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Si confermo e sottolineo l'andamento della Domenica Cordusiana, dove l'afflusso è stato interessante complice la magnifica giornata di sole con temperature estive, che hanno spinto gli appassionati a gremire il mercatino. Nuove conoscenze, come d'altronde in ogni settimana, il rito si ripete portando facce nuove e collezionisti da tutta la penisola. Questo magico Cordusio che non finisce mai di stupire, fonte inesauribile di risorse umane li a portata di mano, dove i racconti e le emozioni, si intrecciano, dando luogo a interessantissimi confronti. Stamane ho avuto modo di potermi confrontare con studiosi delle antiche, e delle periodo medioevale, chiacchierate costruttive e affascinati con particolari aneddoti storici, senza contare gli uomini e la loro enfasi nell'esporre fatti, avvenimenti, e tondelli. Questo è il mio piccolo tesoro, dove da sempre attingo saggezza, umanità, e straordinaria passione. L'associazione ha contribuito come sempre alla divulgazione dei prossimi eventi in calendario, raccontando il fine e spiegando dettagliatamente il programma. Insomma un punto di riferimento sempre più importante per questa Milano che cresce e continua a proporre insieme a Quelli del Cordusio la voglia di comunicazione e di aggregare, perchè come dicevo stamane più siamo è più ci divertiamo... Un'equazione molto semplice ma che la dice tutta. Eros2 punti
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In un articolo del 1964, diventato un riferimento di base per tutti gli studi successivi, Kraay sosteneva che le prime monete fossero troppo grandi (o, più precisamente, avessero un valore troppo elevato) per essere destinate al commercio al minuto. Kraay non ignorava di certo l'esistenza di frazioni anche piuttosto piccole, ma il numero degli esemplari noti all'epoca era certamente più esiguo rispetto a quello odierno: se anche le prime monete fossero servite allo scopo di soddisfare le esigenze del commercio al minuto, il loro numero sarebbe dovuto essere più rilevante. Alla luce del ritrovamento di frazioni in elettro e in argento fino al 192esimo di statere (mi riferisco all'Asia Minore, ma esistono frazioni arcaiche piccolissime anche per la monetazione della Sicilia), ritenete che l'affermazione di Kraay possa essere ancora attuale? Non è possibile, invece, pensare che molte di queste frazioni (parliamo di pochi mm di diametro per pesi intorno ai 0,10g) non siano state semplicemente tesaurizzate (proprio perchè destinate al commercio al minuto)? Oppure, ancora, che non siano state rilevate con mezzi di ricerca non sofisticati come quelli odierni? Cosa ne pensate? Grazie, Matteo1 punto
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Con l'aiuto di TIBERIVS ho compilato questo elenco che potrà essere di ausilio a ricercatori e appassionati della monetazione pontificia. Ovviamente se ho tralasciato qualche catalogo segnalatelo pure e verrà inserito nell'elenco. In ordine cronologico: Sambon – Coll. Rossi – 1880 Gall.Borghese – Coll.Caputi – 1892 Vitalini – Coll. L.Paolucci March. De'Calboli Piazza – 1896 Hamburger – Coll. Gnecchi – 1902 Ratto – Coll. Wehle j. – 1905 Santamaria – Coll. Martinori – 1913 Bourgey – Coll. Vidal Quadras – 1914 Santamaria – Monete di Zecche Italiane ( Cantoni ) Distinto raccoglitore defunto – 1920 Hamburger – Monete Papali – 12-07-1921 Florange et Ciani - Monnaies Papales et de la Maison de Savoie-Collections Philippe de Ferrari La Renotière - 1922 Santamaria – Coll. Ruchat – 1922 Santamaria – Coll. Vaccari p.II – 1925 Santamaria – Monete di Zecche Italiane - Parte I - Gia appartenente alla ex Banca di Sconto – 1927 Santamaria – Monete di Zecche Italiane - Parte II - Gia appartenente alla ex Banca di Sconto – 1928 Bourgey – Monnaie Antiques Grecques et Romaines-Monnaies Françaises et Papales – Coll. André J. – 1929 Santamaria – Coll. Ellman – 1930 Santamaria – Coll. Gnanatti – 1930 Baranowsky – Coll. Traverso – 1932 Baranowsky – Coll. Ant. Nob. Famiglia – 1932 Ratto – Monete Papali – Parte I – Zecca di Roma – 1932 Ratto – Monete Papali – Parte II – Zecche dell'Emilia, Bologna, Ferrara, Parma, Piacenza, Reggio, Ravenna – 1933 Ratto – Monete Papali – Parte III – Zecche minori, Marche, Lazio, Umbria, Abruzzo, Venasino – 1933 Platt Clément – Monnaies et Med des Papes Coll Card. Dubois – 1934 Santamaria – Collezione già Appartenente ad una illustre Casata Romana - Monete e Medaglie Papali – Roma 17/12/1934, 1033 lotti - XXIII Tav. Santamaria – Coll. Butta – 1939 Santamaria – Monete dei Romani Pontefici Coll. Gili – 1942 Santamaria – Coll. ing. M.G. – 1950 Santamaria – Monete dell'Italia Meridionale della Sicilia e dell'Italia Unita del Dott F.G. di Napoli - Monete e Medaglie Papali del Dott. Arch. R. M. di Roma – Roma 9/6/1952, 472 lotti papali e 7 Tav. Santamaria – Coll. Signorelli – 1954 Schulman – Monnaies ed Med. Papales Coll. W.J.R. Dreesmann – 1956 Santamaria – Magnaguti XI – 1956 Ratto – Monete di Zecche Italiane medioevali e moderne – Importanti serie Longobarda e Papale – 1956 Ratto – Monete di Zecche Italiane – 1960 Ratto – Monete e medaglie Dei Romani Pontefici – 1962 Ratto – Coll. Dr.Bizzarri – 1966 Finarte – Monete Papali – 1970 Kunst und Munzen XXI – 1980 MONTENAPOLEONE 1 collezione Santamaria – 1982 MONTENAPOLEONE 4 collezione Muntoni – 1984 Leu 36 – Munzen spezialsammlung Papste Collezione Capelli– 1985 MONTENAPOLEONE 10 – 1990 Varesi 16 – 1992 LEU 68 – 1996 NAC 14 – Monete Papali – 1998 NAC 16 – Monete dei Romani Pontefici – 1999 Varesi – Alma Roma – 2000 Nomisma 22 – Circa 300 lotti papali, provenienti da "nobile famiglia romana" – 2002 Nomisma 26 – 2004 Centauro 1 – Importante Coll. di monete di Pio VI e Rep. Romana – 2006 Negrini 25 – Coll. Rambaldi di Monete e Medaglie Bolognesi (ca.550 lotti papali) – 2007 Kunker 138 - Importante serie di oltre 550 lotti di monete papali - 2008 Munzen&Medaillen 26 – Coll. K.Bronny – 2008 Christie's - Monete e Medaglie (Collezione Ing. Calcagni; 933 lotti di monete pontificie) - 2011 Nomisma 45 - Monete papali – 2012 Kunker 233 - "Münzen und medaillen der Päpste" (913 lotti) - Giugno 2013 NAC 81 - Collezione GdF di testoni pontifici - 2014 NAC 90 - Importanti collezioni del Senato Romano e dei Romani Pontefici - 2016 Varesi/Nomisma - Raccolta "ANPB" di monete italiane dall'anno 1000 al 1797 (di cui 400 lotti papali) - 2016 NAC 104 - Importanti rarità papali e "Serie di monete d'oro dello Stato Pontificio" (oltre 175 lotti) - 2017 Negrini 44 - "Monete e medaglie papali" (1130 lotti) - Aprile 2018 NAC 107 - "Interessante serie di monete d'oro dello Stato Pontificio" (146 lotti) - Maggio 2018 Numismatica Picena 6 - "Monete e medaglie dello Stato Pontificio" (415 lotti) - Dicembre 2018 Montenegro 18-19-20 - "Collezione di monete papali dagli antiquiores a Pio IX", parte I-II-III. (Complessivamente 1549 lotti) - Ottobre 2021, aprile 2022, aprile 2023 Kunker 403 - "Münzen und medaillen der Päpste" (610 lotti) - Marzo 2024 NAC 147 - "Eccezionale serie di monete dei Romani Pontefici (prima parte)" (lotti 577) - Giugno 2024 Numismatica Picena 15 - "Monete dei Papi e degli Stati Pontifici" (442 lotti) - Ottobre 20241 punto
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in arrivo: Svizzera / Austria Pfennig 1160/70. uniface Su una sottostruttura in mattoni sorge una balaustra orizzontale con una torre centrale annessa e due torri laterali ciascuna con tetti a falde. Questa tipologia (sconosciuta, ai più, fino allo studio, del 1973 di E. Nau, sul tesoretto di Sindelfingen) è un'emissione di una piccola zecca itinerante nella zona del lago di Costanza. Tondello originariamente quadrato, dopo la coniazione, ha subito quattro martellate per piegare gli angoli all'indietro. ( un esempio, preso dalla rete, in cui si notano molto bene gli angoli piegati) Klein/Ulmer S. 155 molto rara. grammi 0.441 punto
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norico si , kugelreiter direi di no in quanto il cavaliere è a destra e non a sinistra e direi tenga con mano destra una lancia. kugel (palla,sfera) reiter (cavaliere) fa riferimento alla corona di sfere attorno alla testa del cavaliere che mi sembra non ci siano. direi più verosimilmente tipo ADNAMATI (NEMET lo escludiamo) mi sembrerebbe tipo C (il peso dovrebbe essere sui 9/10 grammi). C'è una legenda tra le gambe del cavallo? Cosa leggi?1 punto
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Questa e’ una buona notizia, visto che molto probabilmente non riuscirò a partecipare, purtroppo, per lo meno cercherò di seguirvi sul canale. PB1 punto
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Perchè queste qui furono riconiate in tempi successivi al 1826 per essere utilizzate a Bologna nel Governo Provvisorio. Saluti Simone1 punto
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Nel periodo del primo regno del governatore tolemaico Ofella in Cirenaica citato al post # 115 sono stati coniati quarti di stateri con tre piante di silfio raffigurate attorno a un punto centrale. Questo è il tipo con la testa di Atena a sinistra (Triton XX, lotto 398). KYRENAICA, Kyrene. temp. Ophellas. Ptolemaic governor, first reign, circa 322-313 BC. AV Quarter Stater – Hemidrachm (10.5mm, 2.15 g). Chairios, magistrate. Three silphium plants arranged around central dot; K-Y-P around / Head of Athena left, wearing crested Corinthian helmet; XAIPI above. Naville 111; SNG Copenhagen –; BMC 135a; Boston MFA –; Hunterian 12. Near EF. Well centered. Rare. From the Collection of a Northern California Gentleman, purchased from Abe Kosoff, August 1968.1 punto
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Buonasera, sono PizzaMargherita. Nello scorrere LaMoneta mi sono imbattuta nella Medaglia/croce della Terza Armata. Pure io ne ho una che non ho mai preso in considerazione in quanto ritenuta copia. Mi sono sorpresa nel vedere che la mia, sopra la corona ha un triangolo, un cappello, non so come definire. Ho iniziato una sposmodica ricerca di immagini sul web, senza trovare riscontri. Ho fatto la foto e accostata alle immagini che ho recuperato. Il retro della mia è completamente liscia. Grazie. PizzaMargherita.1 punto
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Rimessa nella scatoletta di latta, richiuso il coperchio e starà lì tranquilla per altri 20 anni. Grazie 1000 PizzaMargherita1 punto
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Dopo aver controllato il materiale informativo che ho sul ripostiglio, vi riporto un paio di immagini per darvi l'idea del quantitativo di monete presenti di questo imperatore... son felice di vedere che di questa tipologia, c'era solamente la mia! Questa la composizione del periodo Valeriano e famigliari: Qui invece la catalogazione (sommaria) dei pezzi di Valeriano I di cui solamente un esemplare riconducibile al RIC 107 (quello che ho acquistato da cgb.fr):1 punto
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E siccome mi mancava anche Valeriano dal ripostiglio... eccolo qua, fresco di giornata! D\ IMP VALERIANVS AVG R\ ORIENS AVGG Zecca di Roma, Antoninianus; biglione; 20,5 mm; 3,19 gr; or. assi 6h Ritratto piacevole, ben centrato. Rovescio un po' stanco e usurato ma comunque leggibile e ben identificabile. Il mercato di "seconda mano" dopo l'asta principale non offriva molti esemplari di Valeriano, così mi reputo fortunato ad aver preso questo a un prezzo tutto sommato accettabile.1 punto
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Attenzione! Attenzione: la nota 1 descrive la presenza di due esemplari con millesimo 1590 presso il museo civico e gipsoteca di Casale Monferrato. L'esistenza di questo millesimo era quindi già acclarata da tempo... basta leggere... Ciao1 punto
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Azz speriamo non te la tiri in testa la moneta Fagli una pietra preziosa penso sara`piu`contenta. Senza offesa Ingaer era solo un idea. Saluti(Le donne non amano le monete vecchie ma solo quelle attuali) D'accordo con te. ciao.1 punto
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Quindi cerchi una moneta fortunosamente giunta fino a noi in ottima conservazione attraverso millenni al fine di rovinarla allegramente montandola in un ciondolo. Il tutto per cosa? Per far piacere ad una ragazza. Scusa ma io rabbrividisco. Le monete "non ci appartengono"; noi siamo semplicemente dei custodi. Esse ci sopravvivranno ed è nostro compito, se ci consideriamo "numismatici" trasmetterle a chi le conserverà dopo di noi, sia esso un acquirente oppure un erede, nel miglior modo possibile. Ti è stato detto inoltre che montare una moneta la deprezza irrimediabilmente ma i soldi non sembrano importanti comparati al desiderio di soddisfare la tua bella. Non sei evidentemente un amante delle monete e nemmeno lo è la donna che desideri compiacere; non rivolgerti a noi ma ad un gioielliere. Il mio consiglio è: comprale un punto luce o perlomeno non sottoporre all'attenzione di numismatici o aspiranti tali le tue intenzioni scellerate.1 punto
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Potresti, ma non ne sono certo, trovare qualche indicazione qui: "La Cartamoneta Italiana” di Franco Gavello (pp. 558-564, Edizioni Numismatiche Montenegro, Torino 1996). PB1 punto
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E' un quattrino in mistura di papa Leone X per la zecca di Roma. Ce ne sono di simili per le diverse altre zecche operanti nel periodo (Ancona, Perugia, Foligno), ma il simbolo Fugger compare solo per Roma. Ciao, RCAMIL.1 punto
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8 voti su 15 Con il 53,33% dei voti abbiamo la maggioranza assoluta! Risultato finale: 1) 2) 3)1 punto
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iNumis - lotto 1292 - Leone XIII - Anno VIII in Ag aggiudicata a € 180 + Diritti1 punto
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Se proprio ti piace mettici la base e non di più. Come ti è stato correttamente scritto è una moneta comunissima, non avrai assolutamente problemi a trovarla, magari anche più gradevole, spendendo poco di più. Non avere mai fretta di comprare, ma puoi sfruttare l’attesa facendo paragoni e raffronti, e leggendo leggendo leggendo... e ancora leggendo facci sapere fab1 punto
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Si parte sempre da basso.. poi si va in alto______ Ma ci arriveremo prima o poi ad un brevetto finale1 punto
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Ci sarà lo streaming sul canale youtube di Quelli del Cordusio, potrete così seguire l'evento in diretta o con calma nel tempo , un tris dopo Res Nummariae Mediolanenses e Colori e monete della penisola a cui seguirà Appunti numismatici : https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ?app=desktop Ovviamente bisogna prima iscriversi al canale youtube1 punto
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Apr. 2018 Questa austriaca un euro, dello stesso periodo (1800-1807) avevo già i valori dal 1 kreuzer sino al 30 kreuzer, questo nominale da 6 mi mancava In totale cinque euro con la moneta da 25 dirhams di Qatar & Dubai costata 4 euro, non dovrebbe quindi stare in questa discussione... In effetti meriterebbe una discussione a parte perché non si trova facilmente a questo prezzo, anzi, non si trova proprio. Ora ne posseggo due di questa nazione, il minuscolo dirham in bronzo e questo nominale da 25 dirhams in rame/nickel.1 punto
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Muchas gracias King John . Como siempre . Como no conozco vuestro idioma , procuro escribir lo menos posible , para no tener errores. Hasta ahora , siempre he dado las gracias , a todos los que han participado en el tema. Cuando traduzco mis frases para vosotros con el traductor de google , me doy cuenta , que no es , lo que yo queria decir. Por eso mis pocas palabras . Mira el ejemplo , aqui en español y debajo la traducción al italiano . Compara la diferencia . Un cordial saludo Grazie mille King John. Come sempre Dal momento che non conosco la tua lingua, cerco di scrivere il meno possibile, per evitare errori. Finora, ho sempre ringraziato tutti coloro che hanno partecipato al problema. Quando traduco le mie frasi per te con il traduttore di google, mi rendo conto che non è così, quello che volevo dire. Ecco perché le mie poche parole. Vedi l'esempio, qui in spagnolo e sotto la traduzione italiana. Confronta la differenza. Un cordiale saluto1 punto
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Se mi permette un consiglio, verificare la grandezza del carattere....... magari proiettandolo potrebbe risultare difficile da leggere. Le monete ok.1 punto
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Buongiorno cari amici. C'era il bisogno di aggiornare la discussione sui torneselli ed pertanto alla prima occasione utile ne colgo l'occasione. Come ben sapete Alan Stahl riportava di 3 tipi di torneselli da lui definiti Imitation: Venier, Steno, Mocenigo. Dopo il ritrovamento del Contarini imitato e non censito da Stahl nel suo lavoro era in mio possesso solo il Venier. Ora colgo l'occasione per mostrarvi uno Steno. Come sempre le condizioni sono così così, ma la moneta è ben leggibile e permette di capire la sua origine falsa. Al D/ WICFAEL ETEN CX (con la n rovesciata) R/ VEXILIFER VENCTM (n rovesciata) Lascia stupiti la forma della croce e del leone veramente ben fatti. Punzoni finiti in mano estranea?1 punto
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Francesco V (1846-1859) Francesco V dal padre ereditò la fede, la morigeratezza e l'onestà, ma si rese anche conto di reggere uno Stato che andava modernizzato, e nel quale commercio e manifatture dovevano prendere slancio, e per fare questo occorreva che ci fosse una moneta che circolasse senza intoppi. Il Consultore alle finanze (oggi diremmo «ministro») si rese conto che uno dei mali era dato da quelle monete settecentesche, ormai illeggibili, che circolavano in mancanza di meglio e fece un progetto apparentemente bizzarro, ma non privo di senso: riprendere la coniazione di moneta estense, sul piede della «Lira italiana», ma solo nel taglio da 1 centesimo, in puro rame, ritenendo sufficiente la circolazione delle monete «buone», ed invece inquinata e preda di speculatori quella della moneta plateale per i piccoli commerci. A mio avviso l'idea era valida, coniando però almeno anche monete da 5, ma gli eventi del 1848 fecero accantonare l'idea. Si verificava sempre più nel Ducato un corso abusivo delle monete (abusivo perché non rispettava il corso ufficiale dato dalle tariffe di cambio), fenomeno del resto noto da secoli e che si risolveva in tre fasi: a) su una piazza la moneta circolante buona e ricercata, veniva tesaurizzata ed esportata; b) la scarsezza di circolante portava all'invasione di moneta straniera e calante che veniva accettata, in mancanza di meglio, ad onta di tariffe e gride; c) il sovrano emetteva grandi quantità di nuova moneta, di qualità inferiore alla precedente, che riportava la pace sociale con un'illusoria ritrovata ricchezza. Questo fenomeno, nel Ducato, si arrestò alla fase b) e lo sbocco inevitabile alla fase c) lo si ebbe non con il conio di moneta effettiva, ma con la creazione, intorno al 1850, di una moneta virtuale, la «Lira abusiva», in sostanza lira «scadente», ma che era quella che circolava nella realtà, recepita anche nei documenti ufficiali e nelle tariffe, al corso di 89 centesimi della Lira Italiana che divenne «Lira tariffale». Dopo il 1848 la confusione crebbe per la concomitanza di diversi fattori. 1) arrivo, nel 1849, dei pezzi in mistura della caduta Repubblica Romana, posti immediatamente fuori corso a Bologna, ma incettati e posti in commercio a Reggio e Modena: erano monete a corso forzoso dal nominale di 10 baiocchi per grammo di argento fino (contro i 2,42 grammi della moneta pontificia) che crearono non poca confusione nel fissarne il tasso di cambio; 2) svilimento del titolo dei 5/10/20 baiocchi d'argento pontifici, ma aumento del loro peso: la cosa non venne compresa immediatamente da tutti: fu una svalutazione di circa il 6%, ma che per un periodo vide identiche quotazioni dei vecchi e nuovi baiocchi; 3) tensione dei prezzi dell'argento sui mercati internazionali. A nulla valse l'arrivo di truppe austriache di stanza nel Ducato dopo il 1848 e pagate con (buone) monete milanesi: anzi, queste venivano incettate e la Lira austriaca, quotata ufficialmente 86 centesimi, veniva cambiata quasi alla pari con la Lira Italiana. Come è intuitivo, i maggiori problemi li riscontravano i commercianti al minuto che incassavano moneta abusiva (perché logora e calante) e dovevano rifornirsi all'ingrosso pagando con moneta buona, e pagare le imposte con moneta buona, perché queste erano sempre calcolate con lire «tariffali» (così come multe e sanzioni amministrative). Non poco lavoro ebbero gli avvocati in questo periodo: come si dovevano interpretare i contratti di mutuo, e altri contratti (es. affitti) di lunga durata, stipulati in non meglio identificate «lire»? I debitori pretendevano di pagare in «abusivo» quello che a suo tempo fu stipulato in «tariffale». La situazione si fece sempre più insostenibile, ed il Duca iniziò a studiare un progetto di emissione di monete, stavolta di tutti i tagli e pezzature per porre fine al caos che si riscontrava sui mercati. Pensare però di riattivare la zecca di Modena, ferma da 60 anni, avrebbe significato acquistare ex novo i macchinari (solo un torchio era ancora utlizzabile), assumere ed istruire dipendenti: tempi e costi sarebbero andati troppo avanti rispetto all'urgenza, e quindi si presero contatti con la zecca di Milano che avrebbe potuto garantire qualità e celerità nel lavoro. Quando sembrava tutto pronto, la zecca di Milano fece conoscere la propria indisponibilità, perché, a seguito della riforma monetaria austriaca, era impegnata per molto tempo nelle nuove coniazioni di Fiorini, Quarti di Fiorino e pezzi da 5 e 10 Kreuzer. Si dovette ripartire da capo, prendendo contatti con la zecca di Bologna e dando l'incarico agli incisori Bianchi e Voigt di predisporre conii ed attrezzature. Finalmente il 19 febbraio 1859 viene pubblicato un Editto che determinava le caratteristiche delle nuove monete che ci apprestava a coniare: 1) pezzi in rame da 1, 2 e 5 centesimi, del peso di 2, 4 e 10 grammi. 2) pezzi in mistura da 10, 20 e 50 centesimi (grammi 1,5 a titolo 280, grammi 3 a titolo 280, grammi 4 a titolo 550) 3) pezzi in argento 900 da 1, 2 e 5 lire (grammi 5, 10 e 25) 4) pezzi in oro 908 dal peso di grammi 4 e 8, denominati Ducato Estense e Doppio Ducato Estense, senza valore predefinito, ma da quotarsi in base al prezzo di mercato dell'oro. Si adottò quindi un monometallismo argenteo, del tutto simile a quello adottato dall'Austria. Dopo nemmeno 4 mesi dall'Editto, l'11 giugno, il Duca abbandonava il Ducato a seguito delle vicende della II Guerra d'indipendenza, e le monete estensi non videro mai la luce. Nel 1990 la Banca Popolare dell'Emilia coniò i tre pezzi in argento e li mise in un cofanetto commemorativo. Dal punto di vista artistico le monete seguivano i dettami dell'epoca, quindi ritratto (o stemma) al diritto e valore in corona d'alloro al rovescio, similmente alle monete coeve dello Stato Pontificio. Rimase quindi tutto come prima, e anche la dittatura Farini e l'annessione al Regno di Sardegna (poi d'Italia) non ebbero effetti taumaturgici: per vedere l'abolizione del corso abusivo dovremo attendere il 1864, e sarà l'oggetto del mio prossimo (breve) intervento.1 punto
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Da aggiungere NAC 107 e la recente asta Negrini 44 la prima contiene la seconda parte della grandiosa coll. di monete d’oro papali, forse la piu’ importante vendita dedicata alla serie papale in oro. L’asta Negrini offre un’eccellente raccolta di papali - across the board - con molti esemplari di spicco e antica provenienza.1 punto
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@Jerónimo Martinez Tal vez esta es la moneda: ELYMAIS. Phraates, Early-Mid II Century AD. AE Drachm (3.32 gm). Profile bust in tiara with anchor and crescent behind / Radiate Artemis holding bow and arrow. v.Haaff.14.6.1-2.b. VF, dark brown patina. [Est. $100.]1 punto
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Siamo presenti sia a Parma che a Verona per le iscrizioni, e poi tutte le Domeniche al Cordusio per poterci conoscere, e capire meglio il nostro progetto. Eros p.s. Gli eventi non mancheranno...1 punto
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la cosa che mi stupisce di più è che una bella e giovane ragazza sia interessata alle monete in esso contenute...1 punto
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Ciao. In questo documento che posto di seguito, tratto da una pubblicazione del 1805 dal titolo "Itinerario Italiano che contiene la descrizione dei viaggi per le strade più frequentate" (reperita su Google Books): si riporta il valore di cambio delle monete modenesi con alcune valute di Stati confinanti. Come si vede, è indicato che uno zecchino romano era pari a 30 lire modenesi. Potrebbe essere che, per somme elevate, non potendo esprimersi negli atti il valore con valuta locale aurea corrente (poichè non più coniata), si facesse ricorso all'uso di indicare gli importi in zecchini romani o veneziani o fiorentini? Per quanto riguarda i "Filippi" (di Lombardia), non citati però nella guida dell'itinerario, potrebbe essere lo stesso discorso. Ciò farebbe pensare che nel Ducato circolavano e venivano quindi correntemente utilizzati parallelamente alla monetazione ducale, anche specie monetarie degli Stati vicini, tanto da essere impiegate e citate negli atti per le transazioni di una certa importanza. Saluti. M.1 punto
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Ai tempi mi ritrovai ad acquistare un bellissimo libro illustrato di Alfredo Taracchini "Addio, cara lira", di grande formato e veramente ben fatto, non è un catalogo ma te lo consiglierei perché ci sono moltissime belle immagini e molta storia. Ricordo di averlo pagato molto, 150.000 lire, ma se ti fai un giro su eBay ora lo trovi a poco.....1 punto
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