Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/26/18 in tutte le aree
-
Iniziamo con la premessa che questa tipologia è stata emessa da Massimiano antecedentemente la riforma monetaria e che si è dibattuto anche nei secoli scorsi sul motivo della coniazione ( per esempio “Osservazioni istoriche su alcuni medaglioni antichi”). Una tesi riportata dal Bastien è che fosse riferito alla Vittoria di Massimiano in Mauretania come donativo per le truppe che parteciparono alla campagna con il cavallo come riferimento a Cartagine dove si celebrò il trionfo. altra ipotesi invece proposta per via della presenza sempre del cavallo è che si trattasse di un donativo in occasione di giochi circensi in cui Massimiano aveva fornito i cavalli agli aurighi. In realtà la raffigurazione del busto corazzato, con scudo e cavalcatura non era nuova, già questo diritto era stato coniato da Claudio II e da Probo probabilmente per accostarsi alla figura di un conquistatore come Alessandro Magno con il cavallo come chiaro riferimento a Bucefalo. Detto questo, esistono diversi altri esemplari di questo medaglione, differenti per conio e per stile da questa in vendita. L’esemplare più bello e sicuramente autentico è quello di Berlino, di cui loro sono entrati in possesso nel 1873 (Biedermann). Appare coniato e di stile coevo. Le immagini purtroppo non aiutano molto con le altre passate in vendita in quanto di bassa qualità. Darei buono per lo stile quello Leu venduto nel 2004, le immagini sono quello che sono ma lo stile è buono e il tondello appare credibile. Gli altri due: il Rauch esitato poi da Lanz, mi fa una pessima impressione, sembra una fusione, perdita di dettagli evidente in più punti. Artemide e NAC, anche qui penso male, ma io non ci capisco niente, mentre NAC lo ha avuto tra le mani. Il bagno d’oro posticcio non aiuta, o forse sì, aiuta a pensare male. Dico posticcio perché dove è saltata la doratura appare evidente che fosse proprio leggera, eppure sulla tempia dove la consunzione vi è stata con un abbassamento di qualche micron la doratura è intatta. Doratura applicata in tempi antichi ma sulla moneta già consunta? Stessi conii de l’esemplare di Berlino, evidente soprattutto al rovescio (notare le bilance per esempio) un po’ pasticciata per via della doratura Questo esemplare Nomos, lo stile a mio avviso pessimo, il profilo di Massimiano mi ricorda Big Jim, nel senso che è plasticoso, che non sembra assolutamente uscito dalla medesima zecca del l’esemplare di Berlino. Il cavallo, anche qui è stilisticamente differente, testa più piccola mi ricorda un cavallo Marino e la criniera è abbozzata e pasticciata. Segni di pulizia e di lisciatura dei campi, come detto profilo stravolto. qualche craterino sui rilievi che andrebbe visto meglio ma anche quelle che appaiono come bollicine in positivo, ce ne sono alcune. Da queste foto difficile dire altro, per alcuni aspetti il rovescio mi ricorda l’esemplare Rauch/Lanz con l’aggiunta che questa è più sgraziata. La moneta non mi piace e non parlo di autenticità, parlo di resa stilistica “interpretata” da chi ci ha messo le mani sopra o da chi ha rilavorato il falso. Purtroppo non ho modo di consultare i miei testi per vedere l’esemplare Gnecchi ma sarei stato curioso di vedere quel conio. Certo, che mentre quelle che a mio avviso sembrano autentiche hanno tutte un peso molto similare, le altre due per me dubbie (rauch e Nomos) hanno un peso decisamente diverso. Spunto di riflessione. Berlino 39mm - 30,15gr - 1873 Leu 41mm - 28,13gr - 2004 Rauch/Lanz 39mm - 47,06gr - 2006/2008 Artemide/NAC 38mm - 26.01gr - 2009 Nomos 38mm - 35,10gr - 20183 punti
-
Dalle foto direi che la moneta è stata certamente lavorata meccanicamente a fondo al fine di restaurarla da pesanti incrostazioni e renderla più collezionabile. La qualità e la profondità del restauro sono probabilmente discutibili ma non sembra di essere in presenza di un falso come sostenuto dai più. I crateri di cui si fa cenno sono frutto delle corrosioni più profonde che dovevano colpire la moneta prima del restauro. Al dritto invece noto tracce di argentatura che doveva in origine ricoprire l’intero medaglione (sul collo dell’imperatore e poi tra la testa del cavallo e il busto). Queste tracce avvalorano per me l’ipotesi di autenticità. poi ovviamente monete così andrebbero viste dal vivo prima dell’acquisto ma questa è una regola che varrebbe in ogni situazione ?3 punti
-
Ormai siamo alle porte dell'evento. Un ringraziamento a tutti coloro che parteciperanno, in particolare a Mario, Massimo e a tutti i relatori che ci renderanno partecipi delle loro conoscenze. Dal punto di vista commerciale, la sala è ormai completa, saranno presenti 72 tavoli di commercianti provenienti da ogni parte d'Italia con le tipologie di monete più svariate. Non mancherà chi proporrà accessori per collezionisti. Novità di quest'anno è il nuovo impianto di illuminazione che permetterà nella sala più buia (quella all'ingresso, lontana dalla vetrata) di avere adeguate condizioni per vedere al meglio la merce esposta. Buon convegno a tutti, divertitevi!3 punti
-
Ciao a tutti, che bello avere Photoshop! Vediamo se questo fotomontaggio può essere utile: spero di non aver sbagliato nel ruotare la moneta. Ma non si dovrebbe anche almeno intuire il pezzo di corona? O è diverso il tipo di rilievo dello scudo e della corona? Purtroppo questa moneta non la posseggo... Servus, Njk3 punti
-
DE GREGE EPICURI Martedì 22 maggio alle 20.45 nella sede del CCNM (via Terraggio 1, Milano) terremo un incontro informale sulla monetazione di Venezia. Due soci del Centro, esperti di numismatica veneziana ( Adelchi Benetton e Luciano Binaschi, che sarebbe poi @417sonia) illustreranno qualche tema generale, poi ci saranno domande, discussioni e...monete. Chi ha monete di Venezia è invitato a portarle, per osservarle insieme e soprattutto porre domande e confermare la identificazione.2 punti
-
Comunque l' associazione quelli del Cordusio sarà presente, nelle prossime settimane a : Parma Verona Milano il 5 giugno con lo splendido evento con la prof. ssa L. TRAVAINI Ma forse anche con qualcos' altro........ vedremo nei prossimi giorni... tenetevi aggiornati!!2 punti
-
Il gazzettino sta diventando un "cult". Il primo numero, esaurito, non è facile da trovare per collezionarlo2 punti
-
2 punti
-
Bello l'articolo della manifestazione sul Gazzettino di Parma........sempre di Gazzettini si tratta2 punti
-
Possiamo dire che l'evento è ormai partito e che il Gazzettino ha dei buonissimi ed interessanti contenuti.2 punti
-
Da un veloce sguardo ai tari presenti nel mio archivio, noto che molti presentano l'alone rosso/ruggine...2 punti
-
Come no, hai diritto ad una vacanza fino al gelataio sotto casa, mi raccomando non ordinare oltre un cono piccolo che poi sfori col budget!2 punti
-
Carissimo amico attendiamo allora ultetiori osservazioni devo dire che questo topic mi ha incuriosito. A nostro patere ci sono dubbi, vediamo se qualcuno riesce a fugarli. Buon pomeriggio a te e a rileggersi. Comunque "le tre dame" non mi convincono per niente.2 punti
-
Solitamente i falsari bulinano appositamente le monete da loro creata per non far vedere che si trattano di esemplari fusi, e quindi di falsi.2 punti
-
Scritto (in breve) e in due righe....è così; nel mio manuale a pag. 134 ho trascritto, leggendo la documentazione a riguardo, ciò che accadde nel dettaglio e del perchè vennero apposte le R C al posto delle C e C. Cercate di capire...se trascrivo qui...... @lukas1984.... @Rocco68, e tutti gli altri Utenti, non leggerete con "gusto" il mio lavoro. A giorni è in uscita.2 punti
-
Ciao Roman, un grande aiuto noi collezionisti di monete Napoletane lo avremo dal nuovo Manuale, opera indispensabile per chi studia e Colleziona queste belle monete, del nostro infaticabile @Rex Neap.2 punti
-
Diamo spazio ad un grandissimo musicista cantautore, un grande artista, anche lui corre fra i campi elisi.. Vidi un suo concerto a Milano fu un trionfo grande chitarrista, grande poeta...2 punti
-
DE GREGE EPICURI Sul luogo, non avrei dubbi: Alessandria nella Troade (forse la scritta è: COL AL TRO oppure COL AUG TRO). L'imperatore invece non sono certo di poterlo identificare: se hai letto bene, potrebbe essere Volusiano (IMP VIBI AFI VOLUSSIAN), ma non sono certo che sia lui.2 punti
-
IL REALE VALORE DELLE LIRE REPUBBLICA Sebbene su certa stampa e siti internet non di settore si favoleggi la possibilità di ritrovare in casa autentici tesori fra gli spiccioli dimenticati in borsellini e salvadanai vari la realtà dei fatti è completamente diversa. Ecco quindi una lista INDICATIVA (ad uso neofiti e non addetti ai lavori) delle monete in Lire più rare e/o di valore emesse per la COMUNE CIRCOLAZIONE. Monete RARE che quindi hanno un buon VALORE IN QUALSIASI CONSERVAZIONE: 1, 2, 5 e 10 Lire del 1946 (ATTENZIONE: esistono moltissime falsificazioni e imitazioni) 1, 2, 5 e 10 Lire del 1947 (ATTENZIONE: esistono moltissime falsificazioni e imitazioni) 2 lire del 1958 (ATTENZIONE: esistono moltissime falsificazioni e imitazioni) 5 lire del 1956 (ATTENZIONE: esistono moltissime falsificazioni e imitazioni) 50 lire 1958 (E' quella di minore valore, circa 10/15 euro per un esemplare circolato) Monete COMUNI che quindi hanno buon VALORE SOLO IN ALTISSIMA CONSERVAZIONE: Indicativamente QUASI TUTTE le monete da 1 lira, 2 lira, 5 lire, 10 lire, 20 lire, 50 lire e 100 lire emesse negli ANNI 1948, 1949 e negli ANNI '50/60 (esclusi gli anni 1968 e 1969) ATTENZIONE! Per ALTISSIMA CONSERVAZIONE si intende il cosiddetto FDC (Fior di Conio) che corrisponde alla condizione di una moneta praticamente perfetta, come fosse appena uscita dalla Zecca, e subito presa e conservata da parte con particolare cura. Di conseguenza il suo reperimento in un borsellino o in un salvadanaio nel 99% dei casi esclude la possibilità che si trovi in questa condizione (praticamente annullando anche il valore di queste annate) Infine TUTTE LE ALTRE ANNATE E TIPOLOGIE, praticamente il 99% del totale delle monete che è possibile trovare fortuitamente in casa, NON HANNO PRATICAMENTE VALORE NEMMENO IN ALTISSIMA CONSERVAZIONE. Infatti queste monete, prodotte in milioni e milioni di esemplari, solitamente vengono trattate (in grosse quantità) ad un tot di Euro al Kg (al momento si oscilla dai 5€ a massimo 10€ al kg) per poi essere rivendute al dettaglio per pochi spiccioli nelle ciotole dei mercatini. Da questo discorso ESULANO: Monete IN ARGENTO da 500 Lire "CARAVELLE", "DANTE ALIGHIERI", "UNITA'D'ITALIA" e 1000 Lire "CONCORDIA" che mediamente valgono più o meno almeno il peso dell'argento contenuto secondo le quotazioni del momento. Monete IN ARGENTO prodotte appositamente per COLLEZIONISTI Particolari VARIANTI che hanno un mercato tutto loro e che presuppongono precise e pregresse conoscenze collezionistiche e numismatiche. Importante ricordare che la famosa (e quotatissima) 500 Lire "CARAVELLE" CON BANDIERE CONTROVENTO era una versione di PROVA (datata 1957) donata a suo tempo a Parlamentari della Repubblica Italiana e (come anche tutte le altre monete PROVA esistenti) non era assolutamente pensata per la normale circolazione di tutti i giorni. Di conseguenza se trovate in casa qualche 500 Lire "Caravelle" nel 99,999999% dei casi troverete la versione "normale" e comunissima con date che vanno dal 1958 al 1967.2 punti
-
Cari amici, apro questa discussione per creare uno spazio di confronto e condivisione dove poter vedere le immagini delle nostre monete prima e dopo il restauro con brevi note sulla tecnica utilizzata: -acqua distillata -elettrolisi -acqua ossigenata -olio .... Mi sembra possa venirne fuori un interessante galleria fotografica ... man man che si aggiungeranno i nostri contributi! ;) se non avete documentazione pronta...in futuro ricordatevi di questo spazio!! :beerchug:1 punto
-
Com'è noto il Congresso di Vienna si sforzò di restaurare la realtà ante-rivoluzione francese, restaurazione di Sovrani, di confini, di leggi, di monete e di unità di misura. Le cose non andarono esattamente come previsto. La Lira Italiana (sul piede del Franco francese) che era la valuta effettiva del Regno d'Italia, rimase effettiva e coniata solo nel Regno di Sardegna e nel Ducato di Parma. Il metro e il chilogrammo lasciarono il posto alle antiche misure. Modena non fece eccezione: si tornò a contare in Lire modenesi, a Reggio in Lire reggiane (in rapporto di 3 lire reggiane per 2 lire modenesi), divise in 20 soldi, ognuno di 12 denari, e a misurare e pesare in pertiche, braccia, pesi e once, misure leggermente diverse tra Reggio e Modena. Questo è il punto di partenza del 1815: per analizzare la circolazione monetaria 1815-1859 (ma sarebbe meglio porre il termine finale al 1862) ritengo però sia utile iniziare dalla fine. La Legge 24 agosto 1862, n. 788 È la legge che ha posto le basi della circolazione monetaria nel neonato Regno d'Italia: non c'era la forza economica nell'ex Regno di Sardegna per coniare in breve tempo la moneta da far affluire nei territori conquistati e così si stabilì una tariffa per il ritiro delle monete pre-unitarie che sarebbero finite fuori corso, e con le paste ricavate si sarebbero battute le monete italiane. In allegato alla legge comparivano dei prospetti dove, Stato per Stato, si era determinato il circolante diviso per metalli. Per il Ducato di Modena (che allora contava 616.883 abitanti) avevamo: Oro: £ 10.178.569 Argento: £ 6.168.830 Mistura: £ 1.542.207 Bronzo: £ 616.883 per un totale di circa £ 30 per abitante. Quanto a ricchezza mobiliare era lo Stato più povero d'Italia: per un confronto, avevamo circa 40 lire ad abitante nel Regno di Sardegna, nella Lombardia, Toscana e Stato Pontificio, mentre lo stato più ricco era il Regno delle Due Sicilie con 50 lire. Confrontando un'entità statale non dissimile e geograficamente vicina, Parma aveva una circolazione di £ 39,50 per abitante, il 30% in più. Ma se confrontiamo oro e argento, tra Modena e Parma, i valori sono molto più vicini: per l'argento identici (£ 10/abitante) e leggermente inferiori per l'oro: £ 16,50 contro 20. In prima approssimazione possiamo quindi dire che la carenza era nella moneta plateale, quella dei minuti commerci di tutti i giorni, e non in quella coniata in metalli preziosi. Non traiamo però da questi dati conclusioni affrettate, pensando ad uno Stato di mendicanti e straccioni: era uno Stato dove l'economia poggiava sostanzialmente sull'agricoltura, la ricchezza immobiliare c'era eccome: era invece arretrata nelle manifatture e nel terziario, le attività che hanno bisogno di capitali liquidi e circolanti. L'agricoltura di allora, ovviamente ancora non meccanizzata, aveva bisogno soltanto di braccia e di carriole: i contratti si stipulavano coi braccianti (detti «cameranti»), ed erano contratti annuali (da un S. Martino all'altro), e altri contratti (soccida, boarìa, mezzadria) raramente superavano i tre anni e comunque non richiedevano investimenti ed in gran parte erano remunerati in natura, coi prodotti della terra. Le sementi erano trattenute dai raccolti, il concime era quello autoprodotto dagli animali del fondo. E anche dove (penso soprattutto alla montagna) c'era un tessuto diffuso di piccoli proprietari, la povertà dei raccolti e della pastorizia creava un'economia di pura sussistenza che rendeva questi contadini non molto dissimili, quanto a tenore di vita, dai cameranti della pianura. Tornando in ambito più strettamente monetario, e riprendendo il filo del discorso in ordine cronologico, distingueremo due periodi nel Ducato di Modena, in base ai regnanti che si sono susseguiti: l'austero e conservatore Francesco IV, ed il più illuminato e riformista Francesco V.1 punto
-
Buon pomeriggio a tutti è con immensa gioia, che vi mostro un regalo ricevuto da mio padre. Il link che ho allegato in basso, è di una medaglia (ottenuta per fusione) avente entrambi i conii incisi da Benvenuto Cellini! Quando mi aveva detto che me l'aveva comprata, non ci potevo credere ed ora, non vedo l'ora che arrivi. Vorrei avere qualche parere riguardo l'autenticità e secondo voi una approssimazione della rarità di questa medaglia. A voi piace? Pensate sia un buon acquisto? La mettereste nella vostra collezione? Grazie mille in anticipo per gli eventuali commenti. Se potete mandare le foto della medaglia voi, ne sarei grato anche perchè a me non me le fa inviare... https://negrini.bidinside.com/it/lot/10088/clemente-vii-1523-i-1534-medaglia-1534-/1 punto
-
DIVUS CARUS (Died 283). Antoninianus. Rome. Struck under Carinus and Numerian. Obv: DIVO CARO. Radiate head right. Rev: CONSECRATIO / KAA. Eagle standing facing, head left with wings spread. RIC 471 punto
-
Semplicemente appartiene ad una tra le emissioni stilisticamente migliori di tutta la produzione di Domiziano.1 punto
-
ciao eros sono pienamente d'accordo con te su Parma come punto di riferimento per studiosi e Commercianti con la C maiuscola1 punto
-
Hai proprio ragione Eros, il Cordusio è un luogo magico...1 punto
-
Te lo concedo, ma l'ipotesi rimane assurda, e non solo perchè non c'erano monete zigrinate in quel periodo. E' infatti impossibile che una moneta solo cadendo di taglio riesca a scalfire un conio temprato a tal punto da creare un incuso che possa poi trasmettersi alle successive coniazioni. Ottimo fotomontaggio, che dimostra l'esatta coincidenza delle righe dello scudo. L'assenza di ulteriori rilievi nei casi di conii collisi dipende sempre da come i due conii si scontravano e da quali erano i rilievi più alti. Anche in altre tipologie dove si vede il fantasmino non appare mai l'intera impronta dell'altro lato ma solo dei frammenti.1 punto
-
Si si, avevo capito. Per questo ti ho segnalato che nel piccolo, Fabio l'ha scritto sotto un'altra forma, più generale. Perchè andare a mettere poi a catalogo la rarità anche secondo la conservazione in realtà é cosa assai difficile.1 punto
-
Buongiorno @snam, mi scusi tanto ma per motivi di lavoro in questo momento non riesco a rispondere alle sue domande. Prima di sera o al massimo domani le dico tutto...1 punto
-
Yes. Per la moneta di Nomadi, vediamo quando posta le foto. L'ha pagata come uno splendidone (SPL/FDC) reale, come scrivevo poco sopra.1 punto
-
Non ho capito il significato di " che tipo di denario è..", se alludi alla catalogazione il rovescio è CLEMENTIA AVG. Antoninus Pius, 138-161. Denarius Rome, 140-143. ANTONINVS AVG PIVS P P TR P COS III Laureate head of Antoninus Pius to right. Rev. CLEMENTIA AVG Clementia standing front, head to left, holding patera in her right hand and scepter with her left. RIC 64.1 punto
-
Oggi il Convegno sia commerciale che culturale sulla Gazzetta di Parma1 punto
-
La tentazione è sempre più forte .... quella di spostare in primis la mia attenzione su questa monetazione...inutile dirti che rispetto al periodo in senso globale, questa e la monetazione più bella e interessante ...cosi dicendo mi invogli a continuare e a riqualificare un po' il tutto ma credo però che dovrò studiare e non poco questa monetazione come giusto. Un qualcosa in più fi in pensiero lo sto facendo. Poi sicuramente chiederò all'amico Rocco pareri e consigli al momento ti ringrazio, a rileggersi e ti auguro una buona giornata.1 punto
-
Costanzo Gallo o Giuliano II Cesare.1 punto
-
Io inizierei con qualche testo generalista introduttivo, poi in base al periodo storico o alla zecca che pensi di voler seguire puoi entrare nello specifico . E' difficile partire e dire colleziono questo, le idee arrivano col tempo, guarda anche qualche catalogo d'asta, di solito il collezionista ha nel tempo un suo progetto che raramente coincide con altri, io mi sono fatto trascinare dalle emozioni, dalla curiosità che mi provocavano certe monete...1 punto
-
Io ho in mente tutt'altro. Forse asiatica, ma potrei confondermi con altro ancora. Ho il ricordo di qualcosa di molto simile passato in un'asta non troppo lontana, forse London Ancient Coins.1 punto
-
Ciao Massimo, domani ti dico qualcosa al riguardo. Buona serata, Marco1 punto
-
Questo è l'esemplare bandito da NAC: https://numismatica-classica.lamoneta.it/moneta/R-I6/3 È una moneta rarissima, impossibile giudicare da una foto, per di più sfocata. Certo che lo stile non convince molto1 punto
-
Ciao ragazzi, e di questa cosa mi dite? Che valore potrebbe avere? A mio avviso è il migliore esemplare conosciuto per variante con corona a 7 punte!1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
....conio approntato con le lettere R C, a beneficio della Regia Corte. Stesso procedimento effettuato sui Grani Cavalli con lo stesso millesimo. Complimenti Luca1 punto
-
@Rocco68 IN POCHE PAROLE SI INTRAVEDE AL ROVESCIO SOTTO LA R UNA C. QUESTO SIGNIFICA CHE IL CONIO PROVIENE DAL CONIO PRECENDENTE ,QUANDO ANCORA CESARE COPPOLA OPERAVA IN ZECCA ED è STATO AGGIUSTATO PER IL PERIODO DI ENTRATA DELLA REGIA ZECCA... HO SBAGLIATO??????????????? SPIEGALO MEGLIO TU @Rocco681 punto
-
...con due euro... Non è eccelsa ma non potevo lasciarla li!1 punto
-
internet è una piazza. Se sono il Sig. x e mi trovo una moneta in un cassetto, posso andare in piazza (e questa e senza dubbio la più nota e rinomata tra le piazze) e chiedere gentilmente di avere un parere, mostrando la moneta, attendendo la risposta (sperando d'altra parte che il mio interlocutore sia a sua volta educato oltre che competente), poi ringraziare. Oppure posso chiamare qualcuno in malo modo, dire più o meno cosa ho in mano, e poi, scocciato per il fatto di aver intuito di non avere trovato un tesoro nel fantomatico cassetto del nonno, andarmene senza nemmeno aspettare che la risposta sia stata completata. internet è un fast-food delle informazioni. la maggior parte delle persone è maleducata e ignorante... triste fotografia della società! In trentino si dice: "gh è zent e zent, no se pol farghe gnent!". Prendersela è inutile, meglio, come hanno osservato alcuni, non considerare i cafoni e d'altra parte godere dei (rari) incontri gradevoli suggerendo la cosa giusta (che poi è il modo di condividere una passione come la numismatica)1 punto
-
Conii collisi significa che per errore il conio ha ricevuto una battuta a vuoto, il che ha causato l'impressione di alcuni dettagli del dritto sul rovescio, e viceversa. Questi dettagli si sono poi trasferiti sulle monete coniate successivamente, fino a quando non si è deciso di sostituire il conio danneggiato.1 punto
-
1 punto
-
Non so, riceverò un sacco di critiche ma non mi convince.1 punto
-
Frequento il forum ormai da qualche anno e da sempre ho letto richieste di valutazione e/o identificazione da parte di utenti digiuni e poco interessati alla numismatica. Trovo normale che una persona possa pensare di avvalersi del sito una tantum a tal fine. Penso anche che svolgere questo "servizio" possa risultare in qualche modo piacevole qualora le domande vengano poste con la dovuta cortesia. Sto assistendo però ad un fenomeno relativamente nuovo che prescinde dall'educazione. Vedo le stesse persone chiedere notizie circa il valore (spesso irrisorio) di decine e decine di monete di ogni epoca, valore e tipologia. Non posso negare che mi infastidisca un comportamento del genere, soprattutto quando si prolunga nel tempo e quando essi si rifiutano di rendere conto circa i loro scopi a coloro che prestano aiuto. A pensar bene potrebbe trattarsi di fenomeni da ebay che cercano il "colpo" quasi che i tondelli siano cavalli sui quali scommettere o roulette sulle quali puntare. A pensar male potrebbe trattarsi di molto peggio. Insomma chiedere una consulenza o più va bene, se ne chiedi dieci al giorno, per quanto mi riguarda vai ignorato. Alla fine è semplice, si ignorano coloro con cui non si ha piacere di discutere. Buona serata1 punto
-
Sono troppo giovane per averne esperienza diretta, ma 30 o 40 anni fa la maggior parte delle persone che entravano in un negozio di numismatica a mostrare delle monete lo faceva per avere informazioni storiche o per sapere quanto valevano? Perché è vero che la superficialità e la ricerca del guadagno facile sono uno specchio dei tempi che corrono, ma un approccio materialistico alla numismatica, specialmente di chi non se ne intende, c'è sempre stato, solo che ora si usa perlopiù internet1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
