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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/29/18 in tutte le aree
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Una riconferma del clima entusiasmante che si respira al Convegno di Parma. La giornata è volata, coma quando si sta bene e ci si diverte... Un ciclo di conferenze interessantissime, dove tutti hanno messo il cuore.. Bello il convegno commerciale organizzato a dovere, il pranzo è sempre un momento fondamentale, dove potersi conoscere e confrontarsi. E anche vero che senza gli uomini le cose non succedono, quindi un doveroso ringraziamento a tutti. Però scusate la mia sfacciataggine, vorrei dare a Cesare ciò che è di Cesare.. Un plauso enorme all'amico @dabbene per tutto quello che sta facendo, e che ha fatto.. Caro Mario Limido, la Numismatica ti deve molto, la cultura ti deve molto, gli uomini ti devono molto, il Cordusio ti deve molto, il forum Lamoneta ti deve molto, la passione ti deve tantissimo.. Grazie ancora Mario... Eros11 punti
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Beh mi sembrava doveroso dopo una giornata speciale al convegno di Parma mostrarvi questa foto mitica... Io insieme all'amico @Rex Neap6 punti
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Grande Prof. Magliocca " chi ti ferma più": Vola Amico Mio Vola, questo è solo un'antipasto, a Verona con il manuale farai il "BOTTO" per usare un'espressione a te familiare. Dopo anni di sacrifici e studi ti auguro tanto successo. a presto Amico Mio un'abbraccio Michele5 punti
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Grazie Eros, grande uomo, con grande umanita', sensibilità e soprattutto cuore e che hai condiviso con me tutto, gioie, dolori, tristezze, momenti difficili, ma anche grandi sogni, grandi ideali, in fondo siamo molto similari, dei resistenti, gli ultimi dei mohicani secondo me in una numismatica che ha preso ormai un'altra direzione... Ne abbiamo fatte di cose alte, virtuose, ne faremo altre anche più importanti, ma una cosa e' certa sono per gli altri, per la comunità, per i giovani, per voi, io non ho nulla da perdere, non chiedo nulla, ho la mia vita, ho un solo difetto questa enorme passione, quasi una via, un percorso da dover percorrere, lo faccio da dieci anni qui e dovunque, le motivazioni, la passione sono tutto, ma per arrivare a fare certi eventi, iniziative non bastano ci vuole poi una regia, una idea e tanto, tanto, tanto lavoro ...cose che purtroppo molti non capiscono o non vedono o forse non condividono per vari motivi ... Parma ma anche altri eventi sembrano semplici, non lo sono affatto, idea, progetto, coordinamento, relazioni, energia e ripeto lavoro e passione... Quindi lo accetto volentieri questo grazie urlato, come un grido quasi di dolore, in fondo e' l'unica cosa che potremmo avere, oltre alla gratifica nostra interiore, e i grazie sinceramente come unico riscontro sono pochi, anche se pochi ma buoni come quelli di ieri di un caro ragazzo che ieri ha parlato a Parma e nel donarmi il libro fatto da lui mi ha fatto una dedica sullo stesso con un grazie ,questo intimo, che per me basterebbe solo quella....quindi grazie a te, caro mio compagno di viaggio, grazie anche a te, giovane amico mio che vi ricordate, da domani si continua a operare per la collettività, per la nostra città, per le nuove generazioni, per la nostra numismatica che a volte sembra non capire nel suo immobilismo e nel suo arroccamento, se il fare e' per tutti come puro volontariato si dovrebbe gioire insieme ma ormai siamo in pochi a gioire anche se il fine e' la nostra società ...ma domani sarà un altro giorno, bello, importante...sarà nuova linfa, nuova divulgazione, nuova vita, grazie ancora amico mio....4 punti
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La quinta conferenza di Pietro Magliocca, @Rex Neap, su le varietà di conio nella monetazione borbonica al susseguirsi delle cariche degli Ufficiali di zecca.4 punti
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Beh meglio di così, un festival della passione quella vera...3 punti
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Salve a Tutti, investigando nella mia libreria sono riuscito a tracciare il pedigree del tetradramma siracusano della nomos: PROVIENE dal TESORO di COMISO del 1970 (anche noto come Tesoro di S. Croce Camerina). Posto qui nel forum una rara pubblicazione/mini studio di 3 pezzi fantastici di questo ripostiglio: PETER HOFER 1982. Tutti rappresentativi dello stile tardo arcaico. Il rovescio con la ninfa, non a caso, è scelto come immagine della copertina. Odisseo3 punti
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Ringrazio tutti i relatori e chi ha assistito alle interessanti conferenze, il circolo parmense e Lamoneta per aver organizzato l'evento.3 punti
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Nel forum sono apparsi casi di denari che risultano essere stati ritoccati in vario modo. Aggiungo un interessante caso. Nel corso di mie ricerche incentrate sull'emissione di denari di Marcellinus, RRC 439/1, con raccolta di immagini di esemplari noti, per uno studio da pubblicare, noto questo esemplare, del quale ricostruisco il relativo pedigree: 1) NAC 54, 24.iii.2010, 244 = Gemini 2, 11.i.2005, 266 = Stacks 1978, 653 coll. Knobloch g. 3,68 Sette mesi dopo l'ultima comparsa in NAC, ricompare questa moneta, con relativi passaggi in asta: 2) Gemini & Heritage 8, 14.iv.2011, 222 = Gorny & Mosch 190, 11.x.2010, 431 g. 3,61 A me sembra la stessa moneta, che risulta essere stata molto restaurata. La cosa che mi ha colpito era non solo la "lisciatura" dei fondi per migliorare l'aspetto (forse con una pasta di argento), ma veri e propri ritocchi, che possono essere evidenziati in alcuni dettagli: Dalle foto non riesco a capire se innanzi tutto la moneta è coniata o fusa.... Vedo alcune bollicine ad esempio vicino allo zigomo, ma soprattutto mi ha colpito come alle ore 10 sia stato limato il bordo. E perché? Il piccolo calo ponderale sembra compatibile con tale rifacimento. Si tratta di un esemplare con discreto pedigree che ha girato in aste importanti. E' possibile che il restauro era finalizzato solo al miglioramento di una moneta originale (e non per nascondere meglio la natura falsa), per ragioni esclusivamente commerciali. Il risultato finale non è sgradevole, e sono gradite vostre osservazioni....2 punti
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Salve. Volevo condividere questo bronzo che mi ha procurato un amico di Roma. Al momento ho solo la foto e il diametro e peso, mentre la didascalia è mia e chiedo conferma ai ‘romani’ se va bene. Maxentius, AD 307-312. AE Follis (25-26 mm, 6.77 g). Ostia mint, 3th officina, 1st emission, AD 308-309. Obverse: IMP C MAXENTIVS P F AVG Laureate head right Reverse: AETE – RNITAS - AVG N / MOSTΓ Castor and Pollux standing facing one another, each holding scepter and reins; behind, two horses facing one another; between, she-wolf standing left, head lowered right, suckling the twins Romulus and Remus. RIC VI, 16; Drost 17b.2 punti
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Moneta di Osicerda imitativa di Giulio Cesare. Un' esempio della "ricezione" di questo immaginario è dato da alcune monete di Usekerte-Osicerda in Spagna. Il rovescio della moneta imita un quinario coniato a Roma nel 47 aC. Mostra la vittoria accompagnata dalla leggenda latina OSI, un riferimento all'autorità emittente. Come per molte monete iberiche di questo periodo la leggenda è bilingue, nomina la tribù o la città sia in latino che in iberico (o in un'altra lingua locale). Il rovescio imita una tipologia monetaria di Cesare .......... un elefante che calpesta un "serpente" con la leggenda iberica Usekerte in esergo. La Questione è il perchè di questa coniazione e di questo abbinamento.2 punti
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Scusate ... il ritardo, ma me la sono presa con comodo, sono appena rientrto: che dire.....stupenda esperienza; nominare tutti farei di sicuro qualche dimenticanza, ma siete stati davvero calorosi ed eccezionali, ottima compagnia, professionalità e serietà. Un grazie a tutti Voi per avermi accolto...... !! di cuore. Ci rivedremo presto a Verona. E .... finalmente ho visto all'opera due conferme della Numismatica Italiana: @Poemenius e @magdi davvero complimenti.2 punti
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Taglio: 5 cent Nazione: Andorra Anno: 2014 Tiratura: 1.000.000 Conservazione: BB Località: Milano2 punti
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inoltre un sincero grazie per essersi reso rappresentante di tutti i collezionisti delle monete napoletane,a Verona,cascasse il mondo,non mancherò...2 punti
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Interessante thread Un altro esempio: Osella Alvise IV Mocenigo 1769 (Anno VII) Bella qualità della moneta, monatura originale2 punti
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Complimenti ai relatori a tutto lo staff del circolo parmense. Roberto2 punti
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Splendida giornata! Relatori di livello e per tutti i gusti, dalle classiche alle moderne. Buono il convegno commerciale, non molto affollato per la verità. Molto gustoso il momento conviviale... Grazie agli organizzatori per questa bella giornata numismatica. Quasi dimenticavo! Gazzettino del Cordusio ritirato insieme allo speciale!!2 punti
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Gran giornata di divulgazione totale, il tutto all’interno di un convegno commerciale, ringrazio in primis chi ci ha creduto, chi c’era e gli splendidi relatori che ci hanno donato una ulteriore pagina di numismatica per tutti e di tutti , impreziosita dallo streaming che rimarrà e spero anche da qualche buona immagine . Dimostrazione che si possa essere reali pur scrivendo qui, anzi realissimi e fare divulgazione e spero incuriosito alcuni, grazie a voi e alla prossima !2 punti
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Bella discussione...voglio però esprimere un concetto. a mio avviso una moneta lasciata in un cassetto anche con tutte le poche accortezze del caso ed anche toccandola maldestramente non potrà mai assumere un'usura da circolazione....questa usura da BB la si ha appunto,solo con una circolazione e non parliamo di un paio di passaggi di mano e basta. poi una moneta mal conservata in un cassetto può esser magari BB per altri motivi...segni,colpi,puliture ma mai per usura da circolazione.1 punto
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Beh ,che dire...le cose sono di chi le ama,ma soprattutto di chi le sa riconoscere.1 punto
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Complimenti Pino, ogni volta una carrellata di monete notevoli. Mi sono fatto l'idea che hai un'attività commerciale a Milano, così vedi passare molte monete magari portate qui direttamente da turisti.1 punto
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Ritornando dalla Liguria una fermata al mercatino di Bene Vagienna (CN) vale sempre la pena .. In un banchetto oltre ai soliti gettoni piemontesi ho recuperato anche delle Fiches d'epoca del Casino' di Sanremo1 punto
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ciao,difficile dare un valore ad una moneta in queste condizioni,a mio avviso non è collezionabile,almeno per me,potrebbe essere utile per tentare di pulirla e vedere cosa salta fuori,tanto non credo ci sia niente da perdere visto che le concrezioni sembrano molto dure e che quelle macchioline verdi sembrerebbero proprio cancro del bronzo...1 punto
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La terza conferenza di Mario Limido, @dabbene , La monetazione milanese del 1630, tra interrogativi e ducatoni.1 punto
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La prima conferenza di Alain Gennari, @Poemenius , introduzione alla numismatica bizantina1 punto
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Una carrellata di immagini delle conferenze, iniziamo con l'apertura e il saluto ai presenti di @incuso e @dabbene1 punto
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Eccoci qui, reduci da una giornata affascinate e ricca di contenuti, dove l'Associazione del Cordusio in quel di Parma ha potuto esprimere il meglio di se, per organizzazione, per divulgazione, per pathos emozionale. Continua a crescere il numeri di iscritti, oggi è stata la volta di un grande amico studioso della monetazione Napoletana.. Insomma d'altronde ci si deve nutrire, e quale miglior viatico per il Cordusio se non i convegni e le conferenze per raccontarsi..e vivere i momenti di passione insieme a tutti gli amici che ci seguono e stanno vicino, dandoci consensi e spronandoci ad andare avanti.. Tutto questo glielo dobbiamo a loro, e perchè no anche forse a noi stessi per crederci di più.. Eros1 punto
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Beh, se le vai a comprare da un commerciante, costeranno sicuramente di più del facciale, dal momento che il commerciante ci dovrà guadagnare. Ma se parliamo di emissioni in euro destinate alla circolazione e distribuite dalle Autorità preposte, è abbastanza evidente che non possano essere cedute ad un prezzo maggiore del facciale, salvo che non siano confezionate (dalle stesse Autorità emittenti) in particolari contenitori....ma allora si pagherà, oltre alla moneta/e, anche il costo dei suddetti contenitori. Nel caso dello scudo del cinquantenario, era già l'Autorità emittente a stabilire e pretendere una modalità di pagamento che doveva risultare più gravosa del semplice fornire il corrispondente importo del facciale con moneta argentea divisionaria (che aveva, peraltro, un titolo inferiore di intrinseco rispetto allo scudo ) o addirittura con banconote. Queste più gravose modalità di acquisizione delle monete del cinquantenario (non dimentichiamoci anche la prenotazione obbligatoria al Direttore del Tesoro) sono cosa diversa rispetto al fatto che, sul mercato collezionistico, qualunque moneta in FDC costi più del facciale, dal momento che nel 1911 quelle due monete sarebbero "costate" di più fin dall'origine e non soltanto dal momento in cui sarebbero state poi trattate dai commercianti. Mi pare abbastanza evidente dal comportamento del Ministero del tesoro, che già allora dovesse esserci differenza fra corrispondere 5 lire in moneta divisionaria, in banconote o con uno scudo di vecchio conio (allo stesso modo, pagare 50 lire in moneta argentea divisionaria, in banconote o in oro). Altrimenti, se non ci fosse stata alcuna differenza e se pagare con qualunque altra valuta interna avente corso legale non avesse fatto alcuna differenza, ci dovremo chiedere perché mai il Tesoro abbia stabilito ciò che abbiamo letto nell'articolo de La Stampa riguardo la prenotazione ed il pagamento di quelle due monete del cinquantenario. Detto questo, è regola di comune esperienza che chi acquista una moneta pagandola più del facciale lo fa non per rimetterla nella circolazione al facciale ma per raccoglierla o, al più, per rivenderla ad un prezzo ancora superiore di quello d'acquisto. Se poi consideriamo che sia il modulo dello scudo che, ancor più il taglio aureo da 50 Lire, erano in quell'epoca già desueti e avulsi dalla normale circolazione, non si capisce per quale strano motivo (forse masochismo?) uno dei fortunati assegnatari di quella moneta avrebbe dovuto anche spenderla al facciale! "Se non sbaglio, le vecchie monete ottocentesche in oro ed argento erano ancora a corso legale nel 1914. " Se è per quello, gli scudi d'argento vennero posti fuori corso solo nel 1927 (art. 2, R.d.L. 23.6.1927, n. 1.148), a partire dal 30 settembre: mentre la monetazione aurea del Regno non venne, formalmente, mai messa fuori corso e ciò proprio perché in realtà, almeno dai primi del '900 in avanti, essa non veniva più trattata "al facciale" ma "all'intrinseco", in base alle variazioni del prezzo dell'oro. Per capire come la cessazione del corso legale degli scudi avesse natura più virtuale che effettiva, basta considerare la successiva disposizione (che ha una connotazione persino..."umoristica"), che stabiliva le modalità di cambio degli scudi "cessati". Ebbene, il D.M. 7.3.1928 stabiliva che a fronte della consegna alle Tesorerie dei vecchi scudi ormai privati del corso legale, lo Stato avrebbe corrisposto ai conferenti una moneta di pari importo (cioè un 5 Lire "aquilotto"). Quindi, quale contropartita di una moneta in argento pesante 25 grammi e al titolo di .900/1.000, lo Stato avrebbe consegnato una moneta in argento pesante 5 grammi e al titolo di .835/1.000...!!! Il valore facciale, d'altronde...era identico. Proprio un vero affarone per chi avesse voluto cambiare gli scudi ormai cessati.....con gli aquilini....immagino che file ci saranno state nelle Tesorerie!!!. Come si può notare, la data di formale cessazione del corso legale per gli scudi è del tutto pleonastica, dal momento che se dovessimo attenerci al puro dato documentale, ci saremmo trovati ad un certo punto ad avere nello stesso momento in corso legale scudi da 25 grammi e "aquilini" da 5 grammi; entrambi apparentemente spendibili per lo stesso valore facciale da Lire 5! Il che, ovviamente, può essere concepibile per una monetazione esclusivamente "fiduciaria" (vedi le banconote); ma è un assurdo per monetazioni ad intrinseco prezioso. Allo spirare della data di prescrizione, come era ovvio attendersi (a Napoli dicono: "accà niscun'è fesso"), la gran parte degli scudi non venne portata al cambio, preferendo i privati possessori tesaurizzarli. Come dar loro torto? Non è assurdo. Lo scudo aveva migliore bontà di intrinseco rispetto alla monetazione divisionale argentea. Quindi uno scudo aveva un valore superiore a 5 lire in moneta divisionale. Non puoi fare il paragone della zecca che ci chiede di pagare in lire, perché in quel caso le monete che la zecca del Regno richiedeva erano di metallo prezioso, caratteristica che non avevano le lire repubblicane. Quindi la zecca, con la sua richiesta, intendeva approvvigionarsi non di scudi o di marenghi, ma di argento e di oro ad alto titolo. Inoltre, l'avvenuta scomparsa dalla circolazione di scudi e monete auree non significava affatto che queste monete non fossero più in possesso di (alcuni) privati, di Banche, Enti ecc. Se il Tesoro avesse inteso ritirare in larga scale gli scudi, avrebbe fatto ricorso ad altri incentivi; fra l'altro, stiamo, parlando di 60 mila scudi......se compariamo questo dato con i milioni di scudi di vecchio conio emessi dal Regno d'Italia, stiamo parlando di una quantità di scudi ritirati percentualmente risibile. Ma poi, scusa, quale sarebbe stata la "logica" di questa operazione? Il Tesoro ritirava 60 mila scudi di vecchio conio per rilasciare 60 mila scudi di nuovo conio, aventi identiche caratteristiche di intrinseco e di titolo? A che scopo questa operazione? Intendo dire, a che scopo sul piano della circolazione monetaria. Togliere 60 mila scudi di vecchio conio, che ormai non circolavano più, per immettere 60 mila scudi di nuovo conio "per collezionisti" (passami il termine), non destinati a circolare? Fra l'altro, come abbiamo già visto, a quella data gli scudi erano ancora formalmente in corso legale e dunque non si poteva procedere a "ritiri" forzati in larga scala. Per poter ritirare una moneta occorre che la stessa circoli e che venga trattenuta dalle banche e dalle tesorerie quando vi entra e non venga più riutilizzata. Oppure devi obbligare le persone, con la forza, a consegnarti le monete. Gli scudi stavano da tempo "al calduccio" nei forzieri di coloro (Banche, Enti, privati ecc.) che se li potevano permettere e che non ci pensavano minimamente di spenderli....non stiamo parlando di "moneta fiduciaria", che una volta che viene messa fuori corso diviene carta straccia o "metallaccio"; stiamo parlando di una moneta dall'intrinseco prezioso che, a prescindere dalla cessazione del corso legale, continuava a valere per il suo intrinseco in dipendenza delle oscillazioni dell'argento. Ma chi, sano di mente, sarebbe andato a scambiare quegli scudi con un aquilino (se non obbligato dai Carabinieri)? "Chiaro che difficilmente una moneta da 5 lire del 1914 data come resto di tesoreria difficilmente sarebbe passata di mano in mano, ma presto tesaurizzata. Però è circolazione anche la cessione di monete al pubblico al facciale come pagamento, no? Ne abbiamo parlato anche riguardo la 1000 lire del 1970, quasi universalmente considerata per la circolazione." Come già Ti scrissi, mi sembra surreale che lo scudo del '14 (ma anche quello dell'11) possa essere stato dato come resto di tesoreria. Se lo fosse stato, non c'è dubbio che si potrebbe parlare di "moneta finita nella circolazione", anche se non so quanto strada quegli scudi avrebbe poi potuto compiere.... Saluti. Michele1 punto
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Alcuni storici, hanno avanzato spiegazioni più complesse, sebbene non esenti da dubbi. Come sappiamo, la prerogativa di battere moneta, in Gran Bretagna e nelle colonie, spettava esclusivamente al re. Ma nel 1652 non c'era nessun re: Carlo I Stuart aveva avuto tre anni prima un increscioso incidente, che aveva portato la sua testa a separarsi dal corpo e al suo posto c'era una specie di repubblica, il Commonwealth d'Inghilterra, Scozia e Irlanda, guidato da Oliver Cromwell, che di fatto esercitava un potere dittatoriale. Ma, al tempo stesso, aveva altro di cui preoccuparsi che non qualche moneta coniata nelle colonie. E quando, nel 1660, fu restaurata la monarchia, i coloni avrebbero potuto dire: "Oh no, queste non sono monete recenti. Guardate la data: non potremmo mai pensare di fare gli affari del re al suo posto" Ma questa ricostruzione solleva non pochi dubbi. Il Massachusetts, sotto la giurisdizione di un governatore reale, continuò a coniare monete ancora per molti anni dopo il 1660, e lo fece apertamente, e monete sempre nuove venivano immesse nella circolazione...difficile che la cosa potesse essere tenuta segreta. Sir Thomas Temple, che aveva vissuto diversi anni nel New England durante il governo di Cromwell, dopo la restaurazione della monarchia tornò in Inghilterra, dove il re Carlo II Stuart gli chiese informazioni sugli affari della colonia del Massachusetts. Sua Maestà si lamentava che i coloni avessero invaso le sue prerogative reali, facendosi le proprie monete. Temple, il cui cuore batteva per gli abitanti del Massachusetts, rispose che i coloni non erano a conoscenza delle dettagliate questioni di diritto, e che non c'era stato alcun intento criminale o sovversivo nel loro agire. Nel 1665, la Corte Generale d'Inghilterra chiese al Massachusetts di inviargli il corpus completo delle sue leggi, poiché si sospettava che alcune di esse potessero essere in contrasto con l'autorità del re. Il 24 maggio 1665 la Corte, dopo lo studio delle leggi, presentò una lista di 26 articoli che chiedeva fossero cambiati o abrogati. Tra questi, l'articolo 22: "Pagina 61, titolo 'monete', la legge su una zecca, ecc. deve essere abrogata, perché la coniazione è una prerogativa reale, e le giustificazioni addotte non possono essere ritenute valide". Nonostante ciò, la Corte Generale non abrogò la legge in questione, e la produzione della zecca coloniale continuò indisturbata, addirittura incrementandosi negli anni, apparentemente senza alcuna rappresaglia da parte del re. Fino al 1682, quando Carlo II, che vediamo ritratto da John Riley, decise che era infine giunto il momento di riprendersi tutte le sue prerogative. A quel punto, però, altri due alberi erano cresciuti sulle monete del Massachusetts: la quercia e il pino. petronius1 punto
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Buongiorno @snam, mi scuso per non essere riuscito a risponderle prima. I due tomi riguardanti il medagliere del Museo Archeologico Nazionale di Parma sono scaricabili interamente e gratuitamente collegandosi al Portale Numismatico dello Stato (questo il link diretto per il Notiziario del Portale Numismatico dello Stato: https://www.numismaticadellostato.it/web/pns/notiziario?idNotiziario=13 ) Tratta della storia del Museo, del suo medagliere, degli uomini che lo hanno fatto (in piccola misura, se vogliamo, anche di quelli che lo hanno disfatto...) e di quelli che tuttora lavorano - quasi sempre, come in questo caso, gratis et amore dei - per renderlo fruibile. Sono trattate tutte le aree tematiche finora censite e schedate del materiale numismatico del Museo di Parma (altre info all’interno dei due volumi). Contiene tantissime foto a colori di materiale numismatico, ma anche di altro tipo. Credo che iconograficamente parlando sia veramente eccellente. Serafina Pennestrì, che ne è l’anima e la curatrice, ha fatto un lavoro straordinario. Purtroppo i costi elevati e la mancanza di fondi almeno per il momento non ne consentono una stampa. Le pochissime copie che - per ora - verranno stampate andranno agli autori e alle Istituzioni che hanno collaborato alla realizzazione. Non sono ancora attivi i link per le vetrine virtuali, che conterranno centinai e centinaia di pezzi di tutte le epoche, dalle antiche alle moderne (solo della zecca di Parma ne saranno ‘esposte’ più di trecento). Ma per il giorno del convegno saranno anch’esse on-line. Buona lettura, Marco PS credo che, per chi potrà esserci , la giornata di studio del prossimo 11 maggio sarà molto interessante. Oltre agli studiosi presenti, che relazioneranno, ci sarà la visita alla mostra predisposta presso la Biblioteca Palatina di Parma e quella allestita temporaneamente nel locale che dagli anni Sessanta del ‘900 è divenuto il Gabinetto Numismatico del Museo Archeologico Nazionale di Parma, riaperto espressamente per l’occasione con una selezione di monete di tutte le epoche, tratte dal Medagliere.1 punto
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Ciao. Scusa, ma quali sarebbero le monete in euro destinate alla circolazione che alla loro emissione valgono più del facciale? Mi pare normale che gli scudi di vecchio conio, così come li possediamo anche oggi pur non essendo più spendibili, fossero anche allora nella disponibilità di molte persone. Un'emissione relativamente limitata come quella degli scudi del 1911, acquistabile solo con la consegna di scudi di vecchio conio, ricorda molto da vicino un'emissione per collezionisti/numismatici e non fa certamente pensare ad una regolare emissione destinata alla circolazione. La stessa cosa vale, a maggior ragione, per l'acquisizione del 50 lire in oro dello stesso anno, emissione ancora più limitata (inizialmente solo 10 mila pezzi poi aumentati a 20 mila). E' evidente che i soggetti interessati ad acquisire queste emissioni, che difficilmente avremo potuto annoverare fra il "popolo", ben potevano custodire in casa marenghi o altre monete d'oro di vecchio conio da consegnare in cambio del 50 lire cinquantenario. Il fatto che gli scudi e le monete d'oro a quel tempo non circolassero più, non significa che non fossero state tesaurizzate e comunque in possesso di qualche fortunato (e abbiente) cittadino. Quindi non trovo che la richiesta della Direzione del Tesoro fosse insolita o dovesse presupporre che sia gli scudi di vecchio conio che le monete d'oro fossero ancora in circolazione. D'altronde, se per pura ipotesi anche oggi la zecca dovesse emettere una moneta d'oro per collezionisti/numismatici chiedendo in cambio per la sua cessione monete d'oro del Regno, che problema ci sarebbe, per molti, a reperire tali monete? Le monete divisionali d'argento, ancora allo scoppio del conflitto mondiale erano sicuramente in circolazione. Tuttavia, a partire dal mese di aprile 1916, il prezzo dell'argento cominciò a salire vertiginosamente (vedi tabella seguente): E' quindi plausibile che già dal secondo semestre del 1916 le monete d'argento si fossero rapidamente rarefatte. D'altro canto, non possiamo neppure escludere che già per effetto dello scoppio del primo conflitto mondiale, a causa dei timori che accompagnano sempre i fatti bellici, la popolazione avesse già precauzionalmente avviato un'operazione di tesaurizzazione dell'argento, prima che fosse lo Stato (come poi, in effetti avvenne) a ritirare tale monetazione, comminando persino sanzioni penali a chi avesse fatto "incetta" di monete aventi corso legale (vedi decreto luogotenenziale del 1°.4.1917 n. 496 in G.U. 2.4.1917, n. 77). Francamente, pensare che le Tesorerie potessero fornire come resto gli scudi del '14 (dopo tutto ciò che abbiamo già detto anche proposito delle modalità di cessione dello scudo dell'11...) mi sembra alquanto improbabile. Ma, Ti chiedo, anche ammesso per assurdo che tali scudi fossero stati dati come "resto" dalle Tesorerie........in quel contesto storico chi sarebbe stato tanto sprovveduto da immetterli poi nella circolazione? E quanti "sprovveduti" avrebbero dovuto incontrare certi scudi del '14, tanto da circolare al punto da apparire oggi in BB o anche in conservazioni inferiori? Saluti. M.1 punto
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Beh, se ci mettiamo tutti d'accordo possiamo trovarci a qualche manifestazione, e creare un gruppo... Il mitico gruppo della monetazione del Sud..1 punto
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Tempo fa lessi un'interessante testo di Karl Polanyi: La sussistenza dell'uomo, il ruolo dell'economia nelle società antiche in cui vi è un'intero capitolo dedicato alla moneta e alle sue funzioni nel mondo greco di rilevante interesse numismatico, nella sua tesi sull'origine e lo sviluppo dei sistemi monetari Polanyi suppone che le funzioni della moneta coniata si siano venute accumulando nel tempo, ad un inizio in cui la moneta era fondamentalmente uno strumento escogitato dalle autorità pubbliche per facilitare il pagamento di ogni sorta di obbligazione si è arrivati ad un suo uso più estensivo nel commercio sia locale che internazionale, Polanyi ritiene che questa funzione nel mondo greco abbia trovato un primo grande sviluppo ad Atene, città in cui si sviluppò un'economia di scambio locale favorita e protetta dallo stato, l'istituzione del mercato locale con uso di moneta per scambi al dettaglio era una caratteristica delle economie di alcune città greche che era fondamentalmente ignota al mondo orientale e che connotava il vivere greco, lo stesso re dei re persiano appellava sprezzantemente i greci come "frequentatori di mercati", alludendo alla supposta tendenza agli inganni e alla disonestà inerente quel modo economico in opposizione alla pretesa di giustizia ed equità razionale del modo economico redistributivo caratteristico degli stati orientali.1 punto
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Osservavo la Piastra di @lukas1984..... @Rocco68, non vorrei sbagliarmi ma anche la M del Mannara sembra essere ribattuta ... o sbaglio ? Ricordo che anche il nuovo mastro di prova (Raffaele Mannara - M), assunse la carica nel 1790, dopo il Cangiano (sigla C); purtroppo non sono mai riuscito a documentare il giorno o almeno il mese. Che dite ?1 punto
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Salve a tutti, personalmente posso dire che, pur essendomi iscritto da poco e avendo postato ancora meno, ciò è successo perché, avendo io assai poca esperienza, ed avendo un approccio un po' inusuale verso la numismatica (sono per lo più quello che molti definirebbero un "raccoglitore", ed ho un interesse "generalista" per l'aspetto storico delle monete di ogni tipo, pur avendo ovviamente delle preferenze) non mi sento in grado di apportare un contributo rilevante nella stragrande maggioranza delle discussioni aperte qui sul forum. Anche nelle richieste cerco di limitarmi, perché non trovo giusto chiedere se prima non mi sono impegnato a capire da solo. Nonostante questo posso dire di aver letto praticamente tutti i topic presenti qui sul forum, e ciò mi ha consentito di imparare tantissime cose, di soddisfare tante curiosità, e per questo non finirò mai di ringraziare tutti coloro che con la loro passione animano questo spazio virtuale. Detto questo mi permetto di rivolgere, a coloro che rappresentano i "pilastri" di questo forum, ai curatori delle varie sezioni, ma anche agli utenti più attivi e competenti, Un'esortazione e due suggerimenti: L'esortazione è quella di non scoraggiarsi quando sembra che i propri interventi non suscitino interesse tra gli iscritti, perché credo che nella grande maggioranza dei casi ci siano molti utenti, come me, che seguono con attenzione, ma non intervengono perché non sono all'altezza di apportare un contributo costruttivo. A quel punto credo sia un segno di estrema umiltà leggere senza intervenire se non si ha nulla di sensato da dire; Il primo suggerimento riguarda invece un certo tipo di topic, di natura più "divulgativa" e meno "tecnica", magari più orientati agli aspetti storici del fatto monetario e meno legati alle singole monetazioni: ho notato che spesso questi topic sono fermi, o languono, da anni, e gli sporadici tentativi di rianimarli non danno quasi mai buoni risultati. Ecco, io credo che sia bello approfondire e coltivare le proprie conoscenze in uno specifico campo, ma credo anche che sia bello ogni tanto parlare di monete come se ne parlerebbe al bar sport, e non sempre come se ne parlerebbe in un'aula universitaria. Sarebbe anche un modo per coinvolgere chi, come me, ha passione per la numismatica (intesa in senso proprio, come studio), ma non ha l'ossessione di diventare uno specialista. Per esempio nella sezione monete antiche avrò letto decine di post dove si parlava di serie di conii, ma non c'è neanche un topic sulle "monete simbolo dell'antichità" (come c'è nella sezione medievali, ed è tra l'altro un topic bellissimo). Spero di essere riuscito a farmi capire, e di non aver urtato nessuno. Ultimo suggerimento: riguardo alla maleducazione di certe richieste che intasano il forum posso dire che danno fastidio a me, figuriamoci a chi ha speso una vita coltivando una passione che viene ridotta da alcuni a mero strumento potenziale di guadagno. Credo però che la soluzione migliore possibile sia cercare di non prendersela, e al più seppellire certe richieste sotto una sonora risata! Scusate se ho scritto molto, e grazie ancora a tutti per ciò che fate.1 punto
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San Francisco 2018: prices Current toll payment options for Golden Gate transit http://goldengatebridge.org/tolls_traffic/1 punto
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Sapete, sono un pò disgustato... Ero indeciso se scrivere questo intervento ma poi i il disgusto continuava anche se il tempo passava quindi meglio sfogarsi che rimuginare... Stasera ho letto una discussione su un gruppo facebook, anzi non un gruppo qualsiasi ma IL gruppo più numeroso di numismatica italiana. Quello che per numero riunisce su Facebook la maggior quantità di appassionati/collezionisti/commercianti/semplici interessati al quanto vale-checosaè insomma tutti i livelli di interesse che il monetame vario può suscitare nella persone, insomma tale e quale a come succede nel nostro forum. Mi capita a tiro una discussione come tante... Uguale a centinaia o forse migliaia di quelle che ho letto in questi anni qui sul forum. Si presenta un ragazzotto qualsiasi (però ad accompagnarlo il suo nome e cognome ben evidenza, la città dove vive e le sue foto...la sua vita insomma perché facebook lo prevede e il gruppo è anche pubblico) chiedendo informazioni su una moneta molto particolare con molto garbo e ed educazione. Iniziano gli interventi: guarda che è falsa... non saprei, le foto si vedono male mostrane di migliori...mah non saprei forse buona forse no... a me pare buona... Normale amministrazione. Il proprietario posta foto migliori in primo piano e anche foto con peso e misure... Ed ecco arrivare i post di due commercianti numismatici importanti con la loro sentenza: è falsa senza ombra di dubbio. Il branco, forte del parere dei due noti commercianti, inizia a circondare la preda... Iniziano le prese in giro. Ma ancora la situazione è tollerabile. Il ragazzotto risponde però che un esperto l'ha contattato e la vuole vedere dal vivo perché secondo lui è autentica. Il clima rimane di scherno. Passa una settimana e il ragazzo si ripresenta con una certa ironia e compiacimento dicendo che la moneta è stata venduta a Verona ad un numismatico ed era autentica e di un certo valore. La reazione dei partecipanti a questo punto si fa rabbiosa. Gli danno del bugiardo, che sta facendo una figura di merda... Lo prendono in giro per gli errori di ortografia... Vogliono i nomi dei numismatici e dei periti in questione... Interviene un altro notissimo commerciante dicendo che la storia è vera...Il ragazzo non sta mentendo. In tutta risposta viene insultato anche lui e gli viene dato del "coglione". L' ex proprietario però non demorde e non rivela il nome del perito e dell'acquirente. Evidentemente però i messaggi privati a quel punto avranno iniziato a correre tra i partecipanti e infatti magicamente si insinua in loro il "buon senso" e un approccio più soft... Fino a che uno dei commercianti inizialmente schierato per il falso fa (e bisogna dargliene merito) il suo pubblico mea culpa e dichiara che una volta esaminata dal vivo la moneta era buona e che il suo parere e di altri ha permesso così la vendita della stessa con soddisfazione anche economica del proprietario. A questo punto per il branco è il trionfo dell' IPSE DIXIT medievale... Ah se lo dicono loro sarà così eh...sì sì sicuramente... mi fido! Bene! Bravi! Bis! E il branco si scioglie. Ora alcune considerazioni. 1) L'IPSE DIXIT Aristotelico è un concetto superato già da CENTINAIA di anni che già alla mente dell'Uomo qualunque dovrebbe stonare ogni volta che viene tirato in ballo ma figuriamoci ad una mente scientifica come quella che dovrebbe essere propria di chi si avvicina oggi , 2017, ad una disciplina scientifica (o quasi) come la numismatica: dovrebbe proprio far scattare fastidio interiore e giramento di....neuroni. 2) L'effetto branco. Se già l'IPSE DIXIT non è ammissibile figuriamoci se è tollerabile quando viene strumentalizzato da più persone per fare comunella contro il povero "sfigato" che sta lì solo e "senza amici". 3) Il corto circuito virtuale/reale. Quelle stesse persone (parliamo di 40/50/60enni non ragazzini) come si comporterebbero nella vita reale intorno ad un banchetto di un commerciante o ad un circolo o ad un baretto di fronte allo stesso ragazzotto che chiede informazioni? Con la stessa arroganza? Con lo stesso linguaggio scurrile? Con lo stesso spalleggiarsi e sorriso beffardo? Non penso. Dal vivo non siamo protetti dallo schermo... Non ci sono chilometri a separare aggressori ed aggrediti. E una reazione dell'aggredito è sempre possibile, meglio non rischiare... il tizio è pure grosso, è giovane... 4) Solo alla fine della discussione un poveretto ha chiesto umilmente almeno di che moneta di trattasse...per curiosità intellettuale... Sì perché in tutto questo bordello la questione numismatica e divulgativa/informativa era passata completamente inosservata. Detto questo. Quanto è realistico il quadro della società attuale e in particolare dell'ambiente numismatico che emerge da questi gruppif Facebook ? L'ambiente numismatico è così dominato da combriccole infantili che parteggiano per questo o quello e pronte ad avventarsi e spolpare chi non è del giro? E' così pieno di gelosie e rivalità tra i vari commercianti e i vari collezionisti, tanto da sfociare spesso nella palese aggressività e in atteggiamenti di bullismo? Spero di no perché altrimenti meglio ritirarsi a fare il collezionista solitario raccontato da @dabbene Però il forum non è così. Quindi l'ambiente numismatico non è così. Qui si rispettano le regole di una civile convivenza, chi colleziona monete d'oro da 1000 euro al pezzo è pronto ad aiutare chi colleziona monetine da ciotola e viceversa il ciotolaro se può cerca di aiutare il ricco collezionista. Commercianti, studiosi, collezionisti, raccoglitori, tutti uniti nella comune passione. E anche quando gli animi si scaldano e si trascendono le due regole in croce del forum e della buona educazione ecco che ci sono moderatori, curatori etc a cercare di riportare la pace... E se proprio la pace non è gradita prego quella è la porta. Puoi anche essere la reincarnazione di tutti i numismatici esistiti ma quella è la porta. Puoi essere anche un grandissimo commerciante il moderatore ti cazzia e quella è la porta. Tutti devono rispettare tutti altrimenti quella è la porta. Senza differenze. Spero di non avervi annoiato ma ne sentivo il bisogno. Saluti Simone PS Onore al noto commerciante (e forumista ) che s'è preso del "coglione" in pubblico in quel modo dal primo tizio che capita: non so come abbia resistito dal rispondere a tono, spero che qui non succeda mai a me. Anche perché la barriera tra virtuale e reale potrebbe farsi mooooolto sottile per il malcapitato1 punto
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Altra moneta che di piace rigirare fra le mani.....è questa piastra di Ferdinando IV anno 1816. Comprata ben sedici anni fa e cosi' catalogata: Piastra da 120 Grana, anno .1816. Punto prima e dopo la data. Bordo "dritto" Riferimenti: Pagani 69/c _D'Incerti 24/f Peso 27,52 grammi Conservazione: SPL1 punto
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