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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/29/18 in tutte le aree
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Grazie @Rex Neap per avermi aiutato ad implementare la mia piccola raccolta di libri e cataloghi a tema numismatico!4 punti
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Ciao a tutti. Volevo dare conto di un fatto abbastanza sconcertante accadutomi ieri mattina al Convegno di Verona. Oramai da molti anni mi trattengo al Convegno fino alla Domenica e ciò sia perché è capitato che proprio l'ultimo giorno, complice la stanchezza degli amici commercianti, sia riuscito a mettere a segno qualche "affaruccio", ma anche (e forse sopratutto) perché posso in questo modo dare una mano all'amico e corregionale Riccardo Rossi per lo smontaggio del banco e il caricamento della macchina e nel contempo buttare un occhio per evitare che, proprio in quella delicata fase, qualche malintenzionato possa approfittare di un momento di distrazione per rubare qualcosa (purtroppo, sappiamo bene che ciò è avvenuto e avviene ai Convegni più spesso di quanto si vorrebbe). D'altro canto, l'ingresso domenicale in Fiera da parte mia e di mia moglie avviene con molta calma, intorno alla 10, e in genere si rimane a "cazzeggiare" al tavolo di Riccardo o negli altri banchi degli amici presenti per fare due chiacchiere in assoluta tranquillità, visto lo scarso passaggio di visitatori. Ma ieri mattina, come detto, si è verificato un fatto assolutamente stupefacente. Per comprendere quello che sto per raccontarVi, devo premettere una vicenda incresciosa accaduta allo scorso Convegno di marzo di Torino, dove venne rubata una moneta d'oro dagli invenduti dell'asta Montenegro, ad opera di una coppia di giovani "fidanzati", che con grande savoir faire ed eludendo i controlli delle persone preposte, erano riusciti nel loro intento. I suddetti erano stati comunque notati da alcuni commercianti nonché dalle persone che erano presenti al furto e vennero descritti fisicamente con molta precisione; ma, nonostante ciò, non fu possibile raggiungerli tempestivamente prima che si dileguassero dalla sede del Convegno. Ma torniamo a ieri. Mentre percorrevamo una corsia che ci avrebbe condotto al banco di Riccardo, siamo stati fermati da un commerciante che a marzo era stato testimone del furto di Torino, il quale mi comunicava che aveva notato poco prima, in giro fra i banchi, proprio la coppia di "fidanzatini" già vista a Torino e mi raccomandava di informare Riccardo di stare molto attento se essi si fossero avvicinati al suo tavolo. Giusto il tempo di arrivare da Riccardo e di informarlo di quanto riferitoci dal suo collega che, neanche a farlo apposta, ecco passare alle spalle del suo banco proprio la famigerata coppia. Le caratteristiche fisiche del ragazzo e, sopratutto, quelle della ragazza, non lasciavano adito a dubbi di sorta. Erano proprio loro. A quel punto mi viene un'idea: ...potrei seguirli con discrezione per vedere cosa fanno e come si comportano. Sarà stata una reminiscenza "carabinieresca" della mia adolescenza (non mandate i Vostri figli a fare "gli sbirri"...mandateli piuttosto a frequentare i Masters alla John Opkins University di Baltimora...?) o la curiosità di vedere "la coppia" in azione....sta di fatto che mi sono messo dietro di loro, a debita distanza, per capire che cosa avrebbero fatto. Inutile dire che già dopo qualche minuto, complice la non numerosa folla presente, i due notavano la mia poco discreta presenza e con finto disinteresse smettevano di visionare il materiale sui banchi e guadagnavano lentamente la strada verso l'uscita. Nel fare ciò, transitavano davanti al banco di Riccardo e una persona immortalava frontalmente la coppia a circa 4 metri dall'obbiettivo, acquisendo in tal modo una fotografia molto nitida e dettagliata di entrambi. Tenendomi sempre ad una distanza di una decina di metri, seguivo la coppia fino ad un varco laterale del Convegno, dal quale li vedevo uscire; sicuramente la mia condotta li aveva allarmati e per evitare rogne se la svignavano. Ma non era così. Mentre facevo ritorno verso il banco di Riccardo, continuando a guardarmi intorno per notare un eventuale "rientro" della coppia, incrocio un commerciante albanese che conosco da tempo e che mi chiede perché avessi "quell'aria strana". Mentre gli raccontavo ciò che era accaduto e gli descrivevo fisicamente la coppia, invitandolo a stare molto attento se si fossero presentati al suo banco, ecco che accade il fatto...stupefacente!!!! Ero ancora intento a parlare con Nuredin, l'amico commerciante albanese, che noto dirigersi verso di noi - da solo - proprio il ragazzo, ricomparso quasi all'improvviso. Confesso che mi sono preparato...al peggio, ma mi trovavo pur sempre all'interno del Convegno, in mezzo ai banchi in parte ancora presidiati e comunque in compagnia di un'altra persona. Il ragazzo procedeva con passo lento ma sicuro verso di noi e, secondo le "regole di ingaggio" che mi hanno insegnato (non so se le ho apprese in una buona scuola...ma quelle conosco), ci guardiamo negli occhi. Giunto a circa un metro da me e Nuredin, il ragazzo si ferma e, con un gesto molto misurato della mano destra, mi chiede se mi può parlare. Gli dico, sempre guardandolo negli occhi: "ci conosciamo"? "No", mi fa lui, "però ho notato che lei mi sta seguendo e vorrei capire perché". Gli rispondo che non lo stavo affatto seguendo ma che mi limitavo a visionare il materiale esposto sui banchi, esattamente come stava facendo lui. Al che aggiunge: "anche la mia ragazza ha notato che lei ci stava seguendo...c'è qualche problema?". Alla mia risposta che avremo potuto chiamare i Carabinieri per chiarire la situazione, il ragazzo abbozza un mezzo sorriso e aggiunge quanto proverò a riportare testualmente: "Non serve chiamare gli sbirri. Guardi, io le chiedo solo di lasciarci lavorare. Noi siamo dei ladri e veniamo ai Convegni numismatici per rubare. Lo vede quel lungo tavolo (e mi indica con la mano il tavolo di un commerciante specializzato in euro), quando noi passiamo davanti a quel tavolo, gli addetti si mettono tutti in piedi perché sanno che noi siamo dei ladri. Dobbiamo pur mangiare. Non abbiamo un lavoro. Quindi, chiunque lei sia, non ci segua e non ci ostacoli perché la sua presenza non ci permette di svolgere il nostro lavoro". Dopo un comprensibile attimo di sconcerto, ciò che sono riuscito a dire al ragazzo è stato solo che un "lavoro" come il suo doveva necessariamente prevedere il "rischio" che qualcuno potesse seguirlo e controllarlo. Lui mi ha risposto di "saperlo benissimo", ma mi invitava ancora una volta a non intralciare il suo "lavoro". E, detto questo, se ne andava senza salutare. Capirete che dopo aver sentito queste cose, ci siamo guardati in faccia con Nuredin e ci siamo chiesti se avessimo bevuto, sognato o fossimo stati vittime di "allucinazioni collettive". Niente di tutto questo. Quanto Vi ho riportato è realmente accaduto verso le ore 11 del 27 maggio 2018 all'interno del Veronafil! Faccio presente che il ragazzo non ha mai rivolto né minacce né usato frasi scurrili. Il suo tono di voce era tranquillo e il colloquio si è svolto come se il mio comportamento avesse realmente intralciato un qualunque regolare lavoro. A seguito di questo episodio, abbiamo informato l'Organizzazione del Convegno, nella persona del Dott. Ambrosini, al quale abbiamo anche inviato la foto della coppia. Con lo stesso Sig. Ambrosini e lo Staff della Fiera abbiamo altresì individuato un terzo complice, del quale abbiamo però solo una foto presa alle spalle. Per la cronaca, abbiamo sottoposto la foto dei "fidanzatini" alla guardie del corpo del Dott. Rauch, le quali hanno riconosciuti i ragazzi come gli Autori di furti ai Convegni di Berlino e Vienna. In questa ultima località sembra che una volta siano stati persino identificati dalla Polizia austriaca. Nuredin ed io ci siamo messi a disposizione della Fiera di Verona e, eventualmente, anche della Autorità competente, per confermare ufficialmente e nelle forme di legge ciò che è accaduto. Per quanto, nella circostanza, non sia stato commesso alcun reato. Saluti. Michele3 punti
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@dabbene sul GdN : http://www.ilgiornaledellanumismatica.it/aperitivo-numismatico-con-lucia-travaini/3 punti
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Certo che anche tu Michele andare a disturbare degli onesti lavoratori! Non c'è più rispetto del lavoro altrui! Certo che ce ne è di gente con la faccia di bronzo!3 punti
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Sei troppo buono Mario. Anche a me l'esperienza di "Colori e Monete della penisola numismatica" è piaciuta tantissimo perchè mi ha fatto conoscere degli uomini che con generosità e passione hanno speso tempo e soldi per organizzare un evento per non avere NULLA in cambio se non la soddisfazione dei partecipanti. Lì io ho trovato degli amici, di quelli veri. Stai pur certo che la prossima volta che capito a Milano verrò a trovarti a te ed Eros, monete o non monete, perchè credo che più che essere un numismatico stimato è molto più importante essere un uomo stimato.2 punti
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Questi Ping pong poi non portano a nulla, ognuno rimane della sua idea, raramente ho visto cambiarla, nel contempo lo scambio di opinioni , se corretto , permette di avere una idea in proposito e quindi Lamoneta in tal senso e’ positiva se c’e come dovrebbe essere sempre stima reciproca tra appassionati e studiosi . Ho conosciuto di persona Federico De Luca quando e’ venuto a parlare per il Cordusio in “ Colori e Monete della penisola numismatica “ , mi ha stupito per entusiasmo, passione, capacità divulgative, una persona splendida e l’uomo poi conta oltre anche al valore scientifico , questo almeno per me, ma io che stravedo per Antonio Morello so anche che difficilmente pubblica un libro o articoli se non li ritieni adeguati o pubblicabili ...e anche questo non e’ un aspetto da sottovalutare ...nel contesto generale.2 punti
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Buona domenica agli amici del forum. Ho aggiunto in collezione la moneta in oggetto. Volevo condividerla con la sezione, ringraziare @matteo95 per aver agevolato l'acquisto e chiedere un parere riguardo la conservazione da scrivere sul cartellino. Normalmente raccolgo altro; non sono ferrato sulla tipologia e ancor meno sul metallo, però mi piaceva in foto ed in mano è come la immaginavo. Mi piacerebbe sentire i pareri di coloro che hanno esperienza circa questa monetazione. Grazie fin d'ora.2 punti
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Grande!!! Complimenti per aver organizzato un tale evento p.s. beato chi potrà parteciparvi2 punti
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Ecco è quello che volevo Federico, io ti ho conosciuto in una delle mia tanti notti di solitudine in giro per il forum, mi chiedevo sempre come una discussione come questa potesse essere snobbata... Iniziai ad interagire con essa, poi ci fu Milano e la tua conferenza e il resto è storia. Storia numismatica e di grande passione.. Andiamo.....2 punti
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Bene vuol dire che questo manuale a qualcosa è servito... Si è fatta molta chiarezza su una monetazione che mostrava ancora molti limiti per varianti e conseguenti classificazioni. Interessante la parte storica e quella sulle officine monetarie con l'aspetto tecnico ad esso correlato. Complimenti Pietro.2 punti
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Anche tre di parole buone in questi casi ?, io credo che questa sia una delle discussioni più divulgative e affascinanti di tutta Lamoneta, poi le Monete, le storie, le rappresentazioni....credo che per chi inizia ad appassionarsi , per i giovani, per tutti questa sia una grande pagina da leggere e a cui abbeverarsi ! E ricordate , lo dico per esperienza, che scrivere e divulgare richiede tempo, idee, passione , energie senza avere nulla in cambio, Lamoneta e la numismatica ringraziano ....2 punti
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@Afranio_Burro @eracle62 @skubydu @giulira @dabbene @littleEvil @skubydu a volte una parola buona ha un peso ben più grande di quanto si possa immaginare. Grazie. Nerva, 96 Aureus 97, AV 7.52 g. IMP NERVA CAES AVG P M TR P COS III P P Laureate head r. Rev. CONCORDIA – EXERCITVVM Clasped hands holding legionary eagle set upon prow l. C 28. BMC 27. RIC 15. CBN 16. Biaggi 453 (this coin). Calicó 958. Very rare. A very attractive portrait, an almost invisible edge nick at four o’clock on obverse, otherwise good very fine / about extremely fine Ex M&M 6, 1945, 806; M&M 12, 1953, 807 and NAC 49, 2008, Biaggi de Blasys, 174 sales. The reign of Nerva was quite different than that of his predecessor: not only was Domitian militant in character, but he spoiled his army by increasing their salaries from 225 denarii per year (which had been the standard since the time of Julius Caesar) to 300 per year, and paid them in coins of increased weight and purity. This was a difficult act for an elderly senator to follow, especially since for at least six decades now the army had been instrumental in making and maintaining emperors. Money was key to Nerva’s success: he maintained Domitian’s standards of heavy, pure aurei and he devoted reverse types to the army. This is an example of Nerva’s appeal to the army for concord. Although a general symbol of concordia, the clasped hands may also represent Nerva’s hope that the army and the senate could work together. On this piece clasped hands support a legionary eagle set upon a prow, representing the army and the navy. However, even with Nerva’s fiscal and numismatic overtures, his relationship with the army was strained at best. In the very year these aurei were struck there were two failed plots against the new emperor: one by troops stationed on the Danube, and another by praetorian guardsmen in Rome, who principally were seeking revenge on those who had murdered Domitian. Aware of his peril, Nerva wisely adopted as his successor the commander Trajan, then governor of Upper Germany, in September or October of the year these aurei were struck. Within four months Nerva had died of what we presume were natural causes, and he was lawfully succeeded by Trajan.2 punti
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Caro Pietro, per colpa tua mi tocca cambiare cartellino a quasi tutte le monete di Ferdinando IV...2 punti
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I professoroni si parano sempre a vicenda. Soprattutto quando salgono in cattedra. Non sono tutti cosi' per fortuna. Ma il pattern in questo caso e' chiaro: non tollerano che nessuno li contraddica o tiri fuori nuove teorie a cui loro magari nei secoli di studio (passati) non avevano mai pensato. Io che non sono professorone ma coi numeri ci lavoro, vedo @King John che snocciola cifre e gli 'accademici' che contrappongono chiacchiere e insinuazioni (tipo ipse dixit). E c'e' sempre chi gli va dietro ovviamente.2 punti
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Certo. Quello che proponi sarebbe l'optimum.....purtroppo la realtà insegna che pensare di poter ottenere una pattuglia di poliziotti o carabinieri in borghese, a disposizione per i 3/4 giorni della durata del Convegno (parlo di Verona) con funzioni di controllo e prevenzione del crimine, è pura utopia. Che durante i Convegni avvengano furti, le Questure e i Comandi dell'Arma lo sanno perfettamente. Le "ronde" organizzate dai privati (se poi non piace chiamarle così, li possiamo chiamare anche con un altro nome...) non devono avere alcuna velleità di sostituirsi alle Forze dell'ordine ma solo la funzione di intralciare il "lavoro" di questi signori mediante una pacifica azione di sistematico "accompagnamento" dei soggetti. Non si deve mai usare violenza (ci mancherebbe) ma bisogna solamente affiancarli costantemente in modo da impedire loro di commettere reati. Tanto sappiamo tutti benissimo che non potrebbero lamentarsi ufficialmente di questa "marcatura a uomo" (ma anche "a donna"...considerato che anche le signore ladre si dedicano attivamente a questo "lavoro") e alla fine sarebbero costretti ad andarsene. Dubito che questi soggetti possano portare con se armi (magari una taglierina si, ma non sicuramente coltelli né, tanto, meno, armi da fuoco). Costoro sanno benissimo che in caso di cattura, il possesso di armi aggraverebbe notevolmente la loro posizione. D'altro canto, il ladro che opera dentro il Convegno è essenzialmente un soggetto dedito al furto con destrezza. Quindi la "ronda" rischierebbe al più qualche minaccia, ma non dimentichiamoci che di fronte ad un certo numero di persone risolute e determinate a svolgere un'attività di controllo (non, quindi, ad un semplice e occasionale "rompiscatole" come potevo essere io domenica), anche dei ladri professionisti potrebbero avere più di un problema. Non è inoltre conveniente per questi signori che durante i Convegni si verifichino ferimenti o altri reati in danno alle persone, in quanto ciò rischierebbe di "militarizzare" questi eventi, con la conseguenza di restringere il loro campo d'azione. Il furto al Convegno viene purtroppo trattato quasi con fatalismo ("eh si!...purtroppo si sa. Ai Convegni si ruba..."). Il ferimento di qualcuno o altri più gravi reati getterebbe l'evento in un contesto che non favorirebbe il lavoro dei ladri....e costoro lo sanno benissimo. Altro discorso è ciò che avviene fuori dal Convegno....ma questo, purtroppo, è un altro problema, molto più delicato. Durante quest'ultimo Convegno ho notato una o più guardie giurate, a bordo di quelle strane piattaforme mobili (mi pare si chiamino overboard o qualcosa del genere) che scorrazzavano ogni tanto lungo le corsie. A mio modesto avviso questa modalità di controllo non serve a una mazza; la vigilanza va fatta a piedi, fermandosi di tanto in tanto a chiedere agli espositori se hanno visto o se hanno avuto sentore della presenza di ladri. Altrimenti la presenza di una o più guardie giurate è puramente decorativa. M2 punti
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E' un tallero austriaco; le piumette sono queste, ma non sono decisive per stabilire la "romanità" del tallero....2 punti
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L'episodio che racconta l'amico Michele è lo specchio dell'Italia attuale. Impotenza per chi rispetta le regole e impunità per chi le infrange. Il fatto che il ladro (questo è il termine corretto che va usato) abbia affrontato Michele in maniera tranquilla per spiegargli perchè era li, conferma il fatto che sappia benissimo di poter agire impunemente. Dico questo perchè per poter essere perseguito deve essere colto in flagrante, ma è molto difficile perchè appena sottraggono la moneta la passano subito al complice, e se per sfortuna ti accorgi del furto e gli metti le mani addosso finisci tu dalla parte del torto perchè ti querelano per lesioni. Purtroppo l'unica arma è la prevenzione.2 punti
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La repressione, in Italia, non funziona e specialmente in questo settore non serve a niente. Bisogna lavorare esclusivamente sulla prevenzione. State sicuri che quando questi soggetti si vedono "i mastini" attaccati dietro, che non mollano l'osso, dopo poco sono costretti a lasciare il "luogo di lavoro". Il tutto, beninteso, senza commettere alcuna violenza e senza violare alcuna legge, ma solo facendo della sana, costante e, se volete anche "opprimente" (per costoro) opera di prevenzione. M.2 punti
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Saranno monete molto simili quelle che ultimamente posto di costantino...però trovo che ogni ritratto sia diverso dall'altro...e non posso fare a meno di comprarla...qua per esempio il naso è un po' aquilino...?2 punti
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Ritorniamo sull'incontro con la Travaini, ma in programma c'è anche altro come vedete in locandindina, per martedì prossimo 5 giugno. Evento irripetibile con ancora 8 giorni di attesa....50 posti disponibili con 49 prenotazioni a ora, mi permetto di estendere il numero fino a 52 , quindi ancora 3 posti disponibili per incerti o dell'ultima ora, chi vuole prendere l'ultimo treno lo può fare qui o sulla nostra mail di [email protected]. Ultima considerazione, a volte si parla dei numeri bassi, di incontri da elitè per eventi solo culturali, io vedo che quando i relatori o le tematiche sono alte, stimolanti e interessanti e magari si fornisce anche un buon contorno, i numeri e gli appassionati non mancano, abbiamo qui l'ennesima riprova....certo in tutti questi eventi fin qui proposti per i soci e poi per tutti, noi abbiamo dato in questi sei mesi il massimo, direi qualcosina anche di più del massimo, un periodo forse praticamente irripetibile....magari unico...2 punti
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Cari appassionati, spero possa piacervi questa simpatica storia di operai e di monete d'oro risalente al 1424. Buona lettura! https://www.academia.edu/36720180/Un_tesoretto_di_solidi_aurei_rinvenuto_nel_XV_secolo1 punto
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Titolo Evento: L'ass. Cult. Quelli del Cordusio con la Prof. Lucia Travaini Categoria: Eventi culturali Data Evento: 05/06/2018 00:00 L'Associazione Culturale Quelli del Cordusio PRESENTA " La Prof. Lucia Travaini ( Dipartimento di Studi Storici, Università degli Studi di Milano ) racconterà venti anni del suo insegnamento di numismatica alla Statale " L'evento si terrà all'Hotel Galles, Piazza Lima 2, Milano ( fermata MM1 Lima ), in Sala Milano, dalle ore 18,30 alle 21,30 di martedì 5 giugno 2018 Link al calendario: L'ass. Cult. Quelli del Cordusio con la Prof. Lucia Travaini1 punto
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http://napoli.repubblica.it/cronaca/2018/05/29/news/scoperta_a_pompei_riemerge_l_ultimo_fuggiasco-197623740/?ref=RHPPRT-BS-I0-C4-P1-S1.4-T11 punto
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Il primo esemplare citato dal CNI pecca sicuramente di un refuso (infatti non è riportato quello con i due punti!), quindi è da considerare con due punti. Per il secondo esemplare del CNI con A-P e DP ho ampiamente dimostrato sia nel libro (dove ho riportato l'immagine dell'esemplare del CNI) che su un articolo di Panorama Numismatico che in realtà era un 2 quattrini 1791 erroneamente catalogato al 1798. Quindi come dice sopra l'esimio maestro Magliocca, il 2 quattrini con un solo punto NON ESISTE. Sul fatto che che l'esemplare sopra citato con i due punti verticali sia di epoca repubblicana è una teoria interessante, logicamente valida, probabilmente plausibile, alla luce di analoghe "varianti" nei 4 e nell'1.1 punto
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Ovviamente spero ti sbagli,non tanto per i soldi buttati ...se così fosse, per un neofita che inizia una collezione ti cadono le braccia soprattutto se non compri in uno a caso ,ma da esperti del settore.1 punto
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Indubbiamente l'ipotesi di King John ha il suo fascino. Il lavoro a supporto è enorme eriscuote la mia ammirazione.1 punto
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Eh gia, le forze dell'ordine sono ben presenti ai convegni.........per controllare e sanzionare i commercianti ovviamente, (oltre che qualche cliente saltuariamente). Per quello hanno poca esperienza di furti, perche' non e' priorita'. Per far cassa si fa prima a prendere i soldi ai lavoratori che ai ladri, lo sappiamo bene purtroppo. Malissima tempora currunt.1 punto
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L'unica soluzione è la prevenzione. Questi sono ladri professionisti e scaltri. Sanno fare il loro lavoro ed il fatto che siano tornati indietro a parlare con chi li seguiva lo dimostra. Anche coglierli sul fatto sarà molto difficile come capita con i furti con destrezza. Chi materialmente ruba, un secondo dopo non ha più in mano quanto rubato, passato al volo al compare di turno quindi anche prendendo il responsabile (riuscendo a dimostrare che era lui la mano lesta) si ha come unica certezza una denuncia a piede libero o al meglio un processo per direttissima con pena sospesa e di nuovo in libertà ma con la sicura perdita, in questo caso, delle monete rubate. Questi non temono nemmeno i sistemi di videosorveglianza probabilmente però potrebbero essere un buon palliativo. Sì alla vigilanza in borghese, magari anche pubblicizzata. Sì all'unione di più persone per cercare di seguirli con lo scopo di farli desistere ma stando bene attenti a non far nulla di eccessivo se vengono beccati a rubare... loro non hanno nulla da perdere, voi sì. Quindi chiamare subito le forze dell'ordine o la sicurezza presente per farli fermare... mi raccomando con le dovute maniere ed educatamente. Insomma bisogna utilizzare tutti gli accorgimenti possibili per farli desistere. Anche il documento all'ingresso, perché no! Sarà burocraticamente difficoltoso in considerazione della privacy ed altro ma sicuramente renderebbe meno agevole l'accesso a questi individui... ma già vedo all'orizzonte la polemica del tizio di turno che si scandalizza per tale richiesta. Altra cosa... ignoro la tipologia di monete rubate ma da quanto ho compreso si tratta solitamente di monete in oro che spero non saranno mandate al crogiolo quindi alla fine c'è qualcuno che le ricicla suppongo. Rendiamo difficoltosa la vita anche di quest'ultimi diffondendo le immagini delle monete rubate (che vanno anche allegate nella denuncia). Potranno essere monete seriali ma magari quel graffietto deturpante potrebbe fare da impronta digitale. Ci sarebbe anche un'altra soluzione... pene certe da scontare per intero nelle patrie galere per i colpevoli. Non si risolve subito il problema ma di sicuro verrebbe a mancare la certezza dell'impunità e forse qualcuno ci penserebbe due volte prima di andare a rubare... Comunque se io fossi uno degli organizzatori di un convegno un salto in questura a parlare con qualche "sbirro" (come qui definito ) lo farei. Non bisogna avere pregiudizi e magari un vero servizio finalizzato a catturare questi personaggi (noti) lo si organizza.1 punto
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@Martin_Zilli e' stato un piacere conoscerti e sentirti parlare con tanta cognizione di causa nonostante la tua giovane eta'. Continua su questa strada e mantieni alta la passione .1 punto
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Ovviamente non sappiamo dove sono poi finite queste serie...poi continuo con la lista...1 punto
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Il tutto inserito in una splendida libreria in ciliegio o noce, diciamo dei primi del 900?1 punto
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Il contesto era profondamente diverso ma la necessità resta la medesima: provvedere un mezzo di pagamento e riserva di valore. le monete celtiche hanno avuto una diffusione vastissima in antichita‘ con l‘oro che ha ricoperto un ruolo molto importante . Le raffigurazioni erano per lo piu‘ imitative ma seguendo un loro preciso stile spesso molto affascinante. Questa tipoöogia e‘ certamente molto primitiva e antica precedente ai tondelli similari che portano la scritta TINC ma che sono di lega e aspetto simile e anche loro leggermente convessi.1 punto
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Qualcuno mi ha già contattato ed ha ricevuto la foto dei "fidanzati". Sono, naturalmente, a disposizione di tutti e specialmente dei commercianti. M.1 punto
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Io ero presente al convegno di Berlino quando anni fa vennero portati via di peso alcuni ladri colti in flagrante. Non penso si siano divertiti molto una volta giunti al commissariato. Per completezza vennero portati via in manette.1 punto
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Comunque, @doppiopunto, se sei particolarmente interessato a questa monetazione, in questo libretto puoi trovare tutte le informazioni sulla storia, le varianti, le rarità, le ribattiture:1 punto
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Anche io ringrazio gli oratori per la splendida serata....il tempo é stato tiranno, avevano ancora molto da dire. Magari facciamo una seconda puntata...Male non ci farà ;). Ps: solo dopo la serata sono riuscito a capire i post di ak72. Ciao1 punto
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Direi proprio di si carissimo... Mi raccomando con Zenzerino, lo voglio vedere ancora, scusa se non ho potuto soffermarmi, ma la prossima volta ho voglia di recuperare... Eros1 punto
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Coniate solo in zecche orientali, non sono facili da reperire. Nel corso degli anni ne ho prese solo 4. g1 punto
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Ottima monetina con un'argentatura apprezzabile. La mistura è tremendamente delicata e queste monete non si trovano praticamente mai in alta conservazione, senza contare che nascevano già con il bordo danneggiato e con piccole schiacciature...Il tuo esemplare si difende benone. Squisita la foto con il dettaglio delle stellette in incuso. Saluti.1 punto
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Il rapporto di Hamilton, gettò le basi di quello che sarebbe diventato il sistema monetario americano. Sebbene la moneta più usata nel commercio internazionale fosse il "pezzo da otto" spagnolo (c'è qualcuno che ancora non lo ha capito? ), Hamilton propose l'adozione di uno standard bimetallico, nel quale oro e argento avrebbero goduto dello stesso status. Il rapporto allora prevalente tra i due metalli, era circa di 15 a 1, un'oncia d'oro valeva 15 volte un'oncia d'argento. Hamilton, intendeva determinare il peso standard e la finezza dello Spanish Dollar, adottare gli stessi valori per il dollaro americano d'argento, e applicare quindi il rapporto 15 a 1 per determinare il peso ideale del dollaro d'oro e dei suoi multipli. Per arrivare a questo, pesò numerosi esemplari di dollari spagnoli presi dalla circolazione, facendo una media dei risultati ottenuti. Ma, poichè le monete prese in esame includevano molti esemplari assai logori, la media ottenuta fu più bassa rispetto al peso originale delle monete appena coniate. Di questo si accorse Jefferson, che mise in guardia Hamilton dal rischio di un dollaro troppo "leggero". Jefferson aveva ragione, e l'importanza di aver rilevato tale discrepanza divenne ancor più evidente quanto il valore dell'argento incominciò a calare, rispetto a quello dell'oro, sui mercati internazionali. Le monete che gli Stati Uniti avrebbero dovuto emettere, secondo il rapporto di Hamilton, includevano le seguenti: -Un pezzo d'oro, uguale in peso e valore a 10 unità, o dollari -Un pezzo d'oro, uguale alla decima parte del precedente, che sarebbe stato un'unità, o dollaro -Un pezzo d'argento, che sarebbe anch'esso stato un'unità, o dollaro -Un pezzo d'argento, che sarebbe stato, in peso e valore, la decima parte di un'unità d'argento, o dollaro -Un pezzo in rame, che avrebbe avuto il valore di una centesima parte del dollaro -Un pezzo in rame, che avrebbe avuto la metà del valore del precedente. Sebbene prevista dal piano di Hamilton, l'emissione di un dollaro d'oro fu respinta all'epoca dalla direzione della Zecca, e questa moneta apparve solo più di 50 anni dopo. Hamilton, incluse il pezzo in rame da mezzo centesimo come moneta per i più poveri, che così non avrebbero dovuto acquistare merci in quantità superiori alle loro reali necessità del momento. Credeva anche che la presenza di questa moneta avrebbe favorito la concorrenza tra i commercianti, permettendo loro di prezzare gli articoli con incrementi di mezzo centesimo Quando il rapporto di Hamilton fu presentato ufficialmente al Congresso, questo approvò una risoluzione in cui si chiedeva al Presidente Washington di istituire una Zecca. Ma Washington non diede seguito alla risoluzione fino a quando non arrivò il suo terzo messaggio annuale al Congresso, nel quale fu egli stesso a chiedere la creazione di una Zecca. Erano gli anni in cui il potere esecutivo (il Presidente) e quello legislativo (il Congresso) stavano cautamente (ma a volte testardamente), creando e rifinendo le regole che avrebbero governato le reciproche relazioni. Si potrebbe pensare che Washington volesse una legge da firmare, e non una flebile dichiarazione d'intenti, incarnata nel dispositivo di una relazione. Comunque sia andata, nel 1792 il Presidente ebbe la sua legge. Hamilton presentò "An Act establishing a Mint, and regulating the coins of the United States", il 2 aprile 1792 il Congresso lo approvò, Washington lo firmò, e si poté finalmente partire petronius1 punto
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@Saturno ha postato la foto del particolare sullo scudo che intendevo. Il Tallero Vienna 1890/1910-19 a cui facevo riferumento nel mio post dovrebbe avere le due piumette nella coda dell'a aquila, vedi la prima foto di Saturno e quei 2 puntini al centro della scudo vedi la seconda foto. Il numero di catalogo vedo di inviartelo questa sera...1 punto
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Davvero strana la storia di crispo...fatto condannare a morte dal suo stesso padre.. Il motivo, nei particolari, rimane oscuro..ma sicuramente indicativo del carattere del padre, per quanto possa essere stato colpevole di una storia con la matrigna, fare giustiziare tuo figlio è certamente una cosa degna di mentalità molto diverse da quelle odierne, quasi che la spietatezza fosse un carattere obbligatorio per una persona di potere all epoca. Mi vengono in mente costanzo secondo e costantino secondo che pur essendo fratelli si combatterono senza il minimo rimorso.1 punto
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Buona giornata Grazie! Queste "storie" mi piacciono un sacco. Sono le storie minime, le storie locali, quelle che solitamente restano confinate negli archivi e che difficilmente fanno parte della grande storia che si legge sui libri, eppure mi affascinano, perché parlano della quotidianità dei secoli scorsi e mi consentono, spesso, di capire meglio anche la storia più importante. Complimenti! Luciano1 punto
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Si, ma se non son preparato su una monetazione (cosa normale, nessuno è onnisciente) non chiudo la moneta garantendone l'autenticità. E' una questione di serietà. Quando mi ritrovo una moneta chiusa in slab, dovrei riuscire a sapere, non si sa come, se l'operatore che l'ha chiusa era realmente competente in quella monetazione o si è limitato a verificare che i parametri fisici corrispondevano. E' chiaro che a queste condizioni non mi fido più di tutta l'organizzazione che sta al contorno. Si potrebbe dire che un numismatico dovrebbe essere in grado di valutare autonomamente l'autenticità. Ma purtroppo in slab la moneta è più difficile da giudicare ma soprattutto chi la chiude si fa pagare per dare una garanzia di autenticità, non certo per la scatoletta. A quel punto preferisco comprarne una non inscatolettata e farla visionare a periti esperti del settore se ho dei dubbi. Al momento che le garanzie di autenticità credo siano realistiche solo per le monete Americane. Per le monete italiane è solo una perdita di tempo, di quattrini, senza la reale garanzia di autenticità. Può essere che le cose in futuro cambino, ma non è ancora questo il momento1 punto
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.....stasera ho messo uno a fianco dell'altro i due Tari' del 1858, l'autentico e il falso d'epoca. Anche se il pezzo è il migliore che abbia mai visto, quasi perfetto in ogni suo particolare, il metallo e la sua leggerezza non lasciano dubbi. Come scriveva Eros nel suo post, questo ha fatto male di brutto.??1 punto
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@ronagnoli55 Vedo che la scarsa conoscenza delle leggi e delle regole purtroppo fa danni. Il commerciante (Ti assicuro che c'è chi lo fa seriamente e con buona conoscenza delle regole grammaticali) ha degli obblighi di legge da rispettare e non solo in materia fiscale. Chi ha una bancarella e vende in nero il più delle volte non li rispetta. Non è una guerra. E' una questione di legalità. Arka1 punto
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Hai ragione Eros, ne parlo anche nel sito di Quelli del Cordusio in una discussione " Il mio nuovo amico numismatico ", mai vista tanta passione di apprendere, di conoscere e capire e stiamo parlando di un uomo di novant'anni, e' proprio vero che l'età non e' una pregiudiziale per sentirsi giovani e che la numismatica non ha proprio confini, anche temporali ...questo e' il miglior esempio reale1 punto
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