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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 05/31/18 in tutte le aree

  1. Ragazzi, perdonatemi ma sono troppo emozionato e volevo condividere con voi questo momento. Sarò presto al Museo Numismatico di Atene per studiare ....indovinate un po'??? ...i monogrammi!!!
    5 punti
  2. Buonasera e complimenti per la rara variante @El Chupacabra, posto anche la mia 1858 aquilette rovesciate. Con leggere differenze nel rovescio: Totale assenza di punteggiatura. La mia è stata giudicata SPL+
    4 punti
  3. Buonasera a tutti, come già detto in altre discussioni, la Piastra del 1858 lettere strette e aquilette normali non è di facile reperibilità. Quella con lettere larghe e aquilette normali già diventa rara. Quelle poi in oggetto della discussione, cioè lettere larghe e aquilette rovesciate, sono molto rare. Quanto rare? Fatevi un giro sulla Baia e vedete quante ce ne sono in vendita. Complimenti ai felici possessori @El Chupacabrae @Rocco68 per gli splendidi esemplari.
    3 punti
  4. Io ho appena scritto così.... se qualcun altro vuol farsi sentire, l'email a cui scrivere è [email protected] " Dear Sir, I wish to inform you that the coin you have certified (your certificate 83216269 / https://www.pcgs.com/cert/83216269 ) and currenly on sale on ebay.com ( https://www.ebay.com/itm/Italy-5-Lire-1914-R-PCGS-AU-Details/172646498475) is indeed a modern forgery. The most easy detail showing this is the edge, a lot thinner on the coin you certified, vs an original. I attach a picture of the specimen on my collection, but for sure you can browse to other 5 lire 1914 on different sources online or catalogues. I look forward to receive your feedback "
    3 punti
  5. Carissimi, buongiorno. Sull'onda dell'acquisto del bel libro di Magliocca e sotto la "febbre d'acquisto" contratta al Veronafil, mi sono procurato questa Piastra in buona conservazione e desidero condividerla con voi per la peculiarità che la contraddistinde... Ogni commento è più che gradito. P.S.: Chiedo scusa per l'immagine non al top, ma la moneta è ancora nella busta della perizia...
    2 punti
  6. DE GREGE EPICURI @monetiereMa scusa, a te sembrano false quasi tutte? Quelle escrescenze sono sicuramente segno di fusione, ma nel senso che i tondelli venivano generalmente preparati per fusione, prima di essere coniati. A volte le eventuali escrescenze venivano eliminate, ma non sempre. L'impronta della moneta,sia al D che al R, non mostra invece segni di fusione.
    2 punti
  7. Grazie per il benvenuto Adelchi, ma non credo di essere un buon acquisto :) :) Nel senso che, come ho detto in un altro post, non sono strettamente un collezionista numismatico (sì, ho qualche centinaio di monete di valore pressoché nullo, tutte recenti o al massimo dell'800, raccolte nel corso degli anni, ma nient'altro)(al massimo sono un "raccoglitore", non un collezionista...), quindi il mio apporto alle discussioni potrà essere molto limitato. ma mi piace imparare... ;) A Sirlad: posso capire che l'intento fosse d'aiuto, e la ringrazio, e per me la questione è ampiamente conclusa. Mi consenta però di dire che sentirsi dare il benvenuto in due distinti post con la richiesta più o meno esplicita di sapere dove ho preso la moneta che posto... mi ha un po' indisposto. Se fossi stato maleducato avrei risposto "non credo le serva saperlo per identificare la moneta", ma non lo sono e non ho nulla da nascondere, per cui le ho scritto dove me le sono procurate. Aggiungo che entrambi i venditori e-Bay da cui ho acquistato i due lotti avevano un elevatissimo numero di feedback, entrambi affermavano che le monete non provengono da scavi effettuati in Italia ed entrambi citavano stralci della legge in materia; solo per questi motivi mi sono fidato ad acquistare. Poi, è chiaro che non si tratti di garanzie... Infine, quello che ho scritto sulla cultura del sospetto lo ribadisco: spesso nei gruppi di collezionisti (e qui mi riferisco più direttamente a quelli filatelici, che conosco molto bene)(ma non solo ad essi) ci sono quelli desiderosi di aiutare i neofiti per cercare di appassionarli alla materia, e divulgarla, e quelli che fanno ostracismo fin da subito, "sospettando" il neofita di essere in cerca di guadagni "facili", piuttosto che di essersi procurato il materiale in maniera losca, piuttosto che... eccetera. Ho visto decine di neoiscritti al forum di filatelia che frequentavo abbandonare dopo tre post perché (sfortuna loro) sono incappati in uno di questi ostracisti, e sinceramente le sue risposte alle mie domande avrebbero potuto sortire il medesimo effetto. Tutto qua... Buona serata
    2 punti
  8. Un appuntamento da non perdere quello con la Prof.ssa Travaini.
    2 punti
  9. Verona, sabato 26 maggio @dabbene @eracle62 ed altri amici di cui purtroppo non ricordo i nickname e per questo spero non me ne vogliano Anche se fugacemente è stato un vero piacere conoscervi. PB.
    2 punti
  10. certo che è conciata!...….. ma per "giocare" ti propongo questo "double Tournois" che mi pare abbia qualche dettaglio utile con il tuo "catorcio" .. i fleur de lys e … RNOI.... che potrebbe combaciare Maximilien Ier (1597-1641). AVERS : MAX. D. BETHVNE. P. S. DHENR. (fleur en points). Tête barbue à droite. REVERS : + DOVBLE. TOVRNOIS. (millésime) H. Ecu d'Henrichemont dans un champ de
    2 punti
  11. @Rocco68 questa moneta è al n. 568a del Manuale.
    2 punti
  12. Suvvia... se qualcuno non avesse voluto farsi ritrarre lo avrebbe benissimo potuto dire, ma mi pare anzi che tutti gli amici siano stati felici di prendere parte a questa festa. e ad apparire nelle foto.
    2 punti
  13. Se hai letto attentamente il Magliocca ma soprattutto il suo studio "Nuove considerazioni sulle monete di Ferdinando IV di Borbone nel periodo 1796-1798", il Maestro Pietro (spero di riuscire a sintetizzare brevemente e correttamente) ipotizza la "segnatura" di monete napoletane di conio monarchico, battute però nelle primissime fasi della Repubblica per esigenze emergenziali di circolante. Sui nominali di argento e rame del 1798 si possono ritrovare piccole differenze nelle legende, nella punteggiatura, nelle sigle, nei campi, che rappresenterebbero un segno di riconoscimento degli incisori fedeli al re esule, costretti a lavorare con i vecchi coni durante le prime settimane della repubblica. Rimanendo nel ristretto ambito dei quattrini dei Presìdi del 1798, alcuni 4 quattrini sono senza le sigle R.-C. ai lati della corona, nei 2 si è già detto dei due punti verticali dopo SICIL.: e nell'1 i due punti verticali appaiono dopo la C di Regia Corte (qui sotto un esemplare passato in asta qualche anno fa): Coincidenze? Errori? Casualità? O plausibile ma indimostrabile realtà? Ai posteri (studiosi) l'ardua sentenza.
    2 punti
  14. Completo la carrellata con gli altri due esemplari che ho in collezione: l'8 del 1796 con le sigle piccole e l'8 del 97 con la legenda SICL...scusate le foto per quella del 96 ma ho solo queste al momento... E così son tre!! Saluti e grazie a chi ha commentato. Cristiano
    2 punti
  15. 2 punti
  16. Se ne vedono tanti di questi mezzi soldi.. ma quando il ritratto, come in questo caso, fa sembrare Carlo Emanuele appena uscito dal parrucchiere... bisogna prenderle!
    2 punti
  17. Quello sui tremissi del tipo di Klepsau è un articoletto che sono certo incuriosirà molto gli amanti delle Longobarde... Non voglio essere immodesto ma non esisteva nulla che riassumesse e raggruppasse tutta la tipologia da nord a sud dell'Europa Solo per la raccolta della bibliografia ci sono voluti almeno un paio d'anni Buona lettura Alain
    2 punti
  18. Recentemente è apparso in asta internazionale la moneta allegata genericamente catalogata come “Ear Barley” (Spiga di grano). Il vittoriato anonimo in questione è catalogato da Crawford come RRC 072/1 e assegnato a zecca siciliana, periodo 211-210 ed è quindi dei vittoriati più antichi con, a mio parere , diverse similitudini con il gruppo tipo RRC 70 senza simboli coevo e anch’esso assegnato a zecca siciliana. La particolarità della moneta in questione è il rovescio leggermente diverso rispetto alla maggioranza dei vittoriati di questa tipologia (estremamente più frequente). Normalmente il trofeo con piccola base ha un doppio drappeggio ben evidente e una spiga di grano se vogliamo essere puntigliosi affusolata, ma soprattutto c’è totale assenza di gambali. Nella moneta postata invece il doppio drappeggio assume più l’aspetto di una base intermedia (segmento trasversale ?) , la spiga è più tozza, comunque diversa, ma soprattutto la differenza più evidente è rappresentata dalla presenza di due gambali. Dall’approfondimento che sono riuscito a fare in rete nei vari siti disponibili, che non sto ad elencare, e tra gli esemplari già catalogati in un mio DB fotografico dei vari passaggi in asta sono riuscito a trovare altri tre esemplari con le stesse caratteristiche che però hanno tutti lo stesso conio di dritto (un esemplare peraltro è rappresentato anche nei quaderni di la moneta). Direi quindi che è una moneta abbastanza poco frequente. Il mio solito dubbio… le differenze in questioni, se vogliamo lievi, ma la presenza dei gambali direi non più di tanto è da considerare una semplice variante di conio oppure la tipologia RRC 072/1 potrà essere aggiornata in 072/1’a e 072/1b in una catalogazione meno generica del Crawford? Che ne pensate? Alberto 072/1 senza gambali 072/1 con gambali
    1 punto
  19. Salve Nell’esame di alcuni tetradrammi coniati da Filippo V per i Bottiei mi sono imbattuto in questo statere coniato da questa stessa antica popolazione della penisola calcidica ai tempi di Alessandro I di Macedonia. Può darsi che VALTERI l’abbia già descritto: però, nel dubbio… CLASSICAL COINS THRACO-MACEDONIAN TRIBES Bottiaei. Stater, about 500-480 BC. AR 10.02 g. Cow standing r. on pearls, turning head towards calf reclining r. between her legs; above, three pellets. Rev. Incuse square. Svoronos, Hell. pl. XVIII,9. Traité pl. XL, 8. Boston 605. Very rare . Charming theme. Extremely fine Provenance: Auction NAC 84 (Zürich 2015), 604. Bottiaeans or Bottiaei were an ancient people of uncertain origin, living in Central Macedonia. Sometime, during the Archaic period, they were expelled by Macedonians from Bottiaea to Bottike. During the Classical era, they played an active role in the military history of ancient Chalcidice, but after the Macedonian conquest under Philip II nothing remained except the names of these two regions and the adjective Bottiaean, which was limited to sole geographical meaning. Unlike other tribes of Macedonia ruled by kings or living in villages, Bottiaeans developed some polis form of self-government. Unfortunately, no Bottiaean individual is known to us and the limited historical or archaeological sources shed no further light.
    1 punto
  20. Buonasera, dopo qualche mese d'attesa è entrata un'altra moneta di Modena in collezione. Ducato 1719 di Rinaldo d'Este in argento. qualche debolezza lungo la legenda vicino al bordo,qualche graffio di conio ma gran bel lustro ancora presente,ritratto ancora integro ed espressivo cosi come san geminiano al rovescio mi ritengo molto soddisfatto....personalmente la giudico spl. son curioso di sentire anche i vostri pareri,grazie a tutti in anticipo marco
    1 punto
  21. Incoraggiato dagli inopinati successi nell'identificazione delle prime 3 monete che ho postato :), procedo nel tediarvi con l'identificazione delle altre che ho acquistato in 2 lotti. La prima domanda è sempre "è originale o no?". Questa moneta è quella "messa meglio" del gruppo, qui credo di averci preso (anche perché si legge abbastanza bene)(anche per questo il sospetto che sia la più probabilmente falsa...) La moneta ha un diametro 18-20 mm, pesa circa 2 g e sembra di rame. Sul recto si legge facilmente "Constantinus...". Sul verso "CLARITAS REI PUB". Finché ci sono: la figura al verso è una personificazione della "Claritas", il Dio Sole o cos'altro...? Costantino II? Nummus? Grazie in anticipo
    1 punto
  22. profausto@ bravo Non ci sono parole. Mi sto togliendo il cappello.
    1 punto
  23. Meraviglioso condivido con te l'emozione.. Pensa che due giorni dopo sono in transito ad Atene... Questa magica Grecia...
    1 punto
  24. -- ops --- attendo fine storia
    1 punto
  25. La spedizione entro 24 ore non sarebbe un problema, di fatto é già così. Le spese comprese si. Vendendosi su ebay perlopiù monete di basso/bassissimo costo, dovresti andare ad aggiungere al prezzo dell'oggetto le spese di spedizione (non ci sarà qualcuno ancora che pensa che siano davvero gratis, come per i finanziamenti a tasso 0, spero), con la conseguenza che il prezzo risulterebbe in percentuale notevolmente aumentato, e non sarebbe accorpabile il costo della spedizione per l'acquisto di più oggetti. Come per la vita dell'uomo, più deviazioni ci sono dalla chiarezza dell'ovvietà (naturalità) e più complicato risulta operare (vivere) e/o recepire il messaggio corretto (capire)... Quindi, la cosa più conveniente per noi é quella di pagare ad Ebay anche la % sulle spese di spedizione e (tentare di) ricaricarle sul cliente ebay, come loro ben sanno.
    1 punto
  26. 100 lire of Pius IX, informally called 'piotta' (Pius coin in romanesco) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-PIOIXDEC/16 In Rome the term piotta still refers to the number 100 as the term scudo refers to the number 5
    1 punto
  27. Ed ecco un altro lotticino. Ribadisco, nulla di eccezionale ma in discreta conservazione. Londinium, RIC VII 265, Huvelin 179-179b, CT 7.11.003 CONSTANTINVS P F AVG, Ritratto laureato e corazzato rivolto a destra / PRINCIPI IVVENTVTIS, Principe in abiti militari stante a destra, reggente globo e lancia trasversale. * campo sinistro, PLN in esergo. Rating scarce. AD 312-313. 4.1 g x 2.3 mm. Londinium, RIC VII 92, CT 8.08.015 CONSTANTINVS P AVG, Ritratto laureato, corazzato e drappeggiato rivolto a destra / SOL INVICTO COMITI, Sol stante a sinistra, guarda a sinistra, chlamys sulla spalla sinistra, mano destra sollevata e la sinistra sollevante un globo. T-F nei campi / PLN in esergo. Rating common (125 esemplari negli hoard di riferimento). AD 315-316. 3.5 g x 18 mm. Esistono due serie T-F / PLN : la prima è del tardo 309-311, la seconda del 315-316. La differenza consiste nel peso: 4.48 g teorici nella prima (terza riduzione di Londinium: 72 pezzi per libbra romana) contro 3.36 g teorici nella seconda (96 pezzi per libbra romana). In base al dato ponderale e ai confronti (di solito il ritratto è B2 - laureato e corazzato rivolto a destra e non B3 - laureato, corazzato e drappeggiato rivolto a destra) reputo questo esemplare attribuibile al 315-316 d.C. Londinium, RIC VII 114, CT 8.11.035 CRISPVS NOB CAES, Ritratto laureato e corazzato rivolto a destra / SOL INVICTO COMITI, Sol stante a sinistra, guarda a sinistra, chlamys sulla spalla sinistra, mano destra sollevata e la sinistra sollevante un globo. Luna crescente campo sn / PLN in esergo. Rating scarce (21 esemplari negli hoard di riferimento). AD 317-318. 3.2 g x 20 mm. Infine quello che, stando al RIC, dovrebbe essere l'esemplare meno comune. Trier, RIC VII 144, CONSTANTINVS P F AVG, Ritratto laureato e corazzato rivolto a destra / MARTI CONSERVATORI, Marte stante a destra, reggente lancia con la punta rivolta in basso nella mano sinistra mentre la destra regge uno scudo in campo dx. T - F / BTR in esergo. Rating R 1. AD 317-318. 3.0 g x 20 mm. Finito? No, ho ancora un lotticino analogo da studiare... e da postare in seguito. Ciao Illyricum
    1 punto
  28. il vittoriato in questione è indicato per 3,2 che è un peso assolutamente in linea sia con il rovescio con gambali che senza. il pmedio degli esemplari con gambali rilevati in rete è 3,05 con un minimo di 2,95 e un massimo 3,18, la varianza di 0,01 è poco indicativa considerato il bassissimo numero di esemplari. Il tipo senza gambali ha un pmedio 3,18 con un minimo di 2,83 e un massimo di 3,6 (rilevamento fatto su ca una 50ina di esemplari visionati su acsearch, sito BM, aste varie ecc.ecc.) Se i pesi dichiarati sono corretti confermano peraltro il fatto che il tipo sia tra i vittoriati più antichi coniato prima del comprovato deprezzamento ponderale avvenuto nel 217 AC dopo la sconfitta del Trasimeno. Qualche fonte asserisce peraltro che la promulgazione della lege Flaminia, che operò tale svalutazione, fu prima della battaglia e poi attuata dopo in relazione alla grave situazione politica economica in cui Roma si era venuta a trovare.
    1 punto
  29. Ciao Pietro, sto ancora classificando la Collezione con il tuo Magnifico MAGLIOCCA, sono ancora alle Piastre di Ferdinando IV. Mi sa tanto che finiro' in autunno.
    1 punto
  30. La moneta che hai presentato, non l'avevo mai vista . Tempo fa in discussione avevo proposto solo alcuni degli interessanti massimali dei Derrones e non avevo accennato a nessuna altra delle cosiddette tribù traco-macedoni . Non ho importanti scritti su questa materia e dei Bottiaioi ho antichi ricordi delle notazioni di oltre 40 anni or sono, dal manuale di Sear . Questo, per me nuovo conio, del gradevolissimo stile arcaico che prediligo, ha grande assonanza con i tipi di Karystos nella non lontana Eubea, ma anche in quelli di Corcira .
    1 punto
  31. I posti canonici sono terminati, ma rimangono a disposizione alcune riserve, saremmo lieto di ricevere ulteriori assensi visto l'eccezionalità dell'evento. I racconti si perser nel tempo.. Il tempo la riconobbe, era la numismatica...
    1 punto
  32. Rifacendomi al solido di constantinopoli, vorrei tornare indietro a quel periodo oltre che per riuscire a capire la circolazione monetaria e magnificarmi attraverso i tondelli, per poter ammirare il vero volto delle opere architettoniche e urbanistiche, e conoscere il reale pensiero del tempo. Vivo, d'innanzi scorgo, ma il tempo non mi appartiene...
    1 punto
  33. Così....ti tengo impegnato.....caro @gennydbmoney.... e ti passa la noia. Ah...ahah...ah....
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  34. Maxi schermo! Quello postato da me non si vedeva bene? ? ???
    1 punto
  35. come segnalato da lira51 e' lo stesso esemplare esitato in asta Varesi a Novembre 2017......che da catalogo era classificata FdC !
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  36. Io non lo contatto! Ogni volta mi arriva col metro... :)
    1 punto
  37. Ho forse già scritto che, se le monete sanno urlare, allora è affare di orecchi : orecchi di fine udito e orecchi un poco sordi, orecchi che intendono ciò che preferiscono e, perchè no, orecchi di mercante . Ancora un poco stupisce, poi, che esemplari ragguardevoli spuntino pubblicamente importanti realizzi dichiarando, nel silenzio, provenienze magari non regolari dalle nostre stanche zolle .
    1 punto
  38. Grazie per il vostro parere cari Eros e Zenzero! A buon rendere! Silver
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  39. Qualcuno mi ha già contattato ed ha ricevuto la foto dei "fidanzati". Sono, naturalmente, a disposizione di tutti e specialmente dei commercianti. M.
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  40. Coniate solo in zecche orientali, non sono facili da reperire. Nel corso degli anni ne ho prese solo 4. g
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  41. La medaglia che hai postato dovrebbe essere relazionata con gli "Agnus Dei" anche per la legenda: l'immagine del dritto appare del tutto simile a queste medaglie in cera (utilizzate per respingere le tentazioni maligne) benedette dal Pontefici e immerse nel crisma (sotto l'agnello presentano di solito il nome del Papa che li ha consacrati) Purtroppo (da quello che si può vedere) il verso non ha legenda e non è iconograficamente identificabile, sembra il busto di un santo ...... (come consuetudine) sarebbe bene avere alche il modulo (diametro)
    1 punto
  42. mi sa tanto di qualche battaglione alpini
    1 punto
  43. Ciao sixtus78, confermo che quello dietro sono io...... i 3 signori seduti a sinistra sono 2 Bolognesi (in particolare il "meno giovane" e' un stimato numismatico e collezionista) e 1 Perugino famoso per essere alla terza generazione di collezionismo di Monete Papali...... Caro Gionata mi dispiace molto che non ci siamo potuti incontrare sabato perche' quando si creano gruppi "improvvisati" di collezionisti, appassionati come noi che poi "casualmente" si ritrovano a pranzo per continuare le loro chiacchierate sui tondelli e "casualmente" si trovano al ristorante grotta azzurra o pinco pallino che sia e sempre un piacere....... Dimenticavo....non hanno il nick perche' non sono iscritti nel forum, ma questo "dettaglio" non ha pregiudicato la piacevole parte della giornata che poi ogniuno ha continuato per i propri interessi, senza giudicare "sgradevole" le strade percorse pre e post pranzo...... auspicando di poter leggere "Totalmente" il mio intervento ti auguro una buona serata Daniele
    1 punto
  44. Mah, su questo tipo di monete e altre similari io preferirei non aggiungere altro (anche per non dare ulteriori indicazioni a chi sarebbe interessato in modo malevolo...)
    1 punto
  45. Grazie per l'interessamento Sergio Quello che hai descritto è molto simile all'approccio cosidetto "ortodosso" o "mengeriano" (da Carl Menger) alla nascita della moneta. Secondo questa teoria, dapprima le persone si sarebbero scambiate i beni attraverso il baratto; successivamente avrebbero iniziato a scambiare i beni con metallo prezioso a peso, superando in questo modo i problemi di equivalenza tra beni diversi (per esempio, l'equivalenza tra un chilogrammo di pane e 10 frecce). Infine, per ovviare anche alle difficoltà insite nella pesatura del metallo e nella verifica della sua qualità, lo "Stato" avrebbe impresso quel metallo con dei segni di garanzia, creando la moneta: in questo modo sarebbe stato sufficiente contare le monete anziché pesare e verificare a ogni transazione i frammenti di metallo. Questa teoria fornirebbe una spiegazione apparentemente soddisfacente alla nascita della moneta, ma presenta alcuni problemi storici: in primo luogo, non esiste nel mondo antico una civiltà che abbia fatto affidamento sul baratto come unica e diffusa forma di circolazione dei beni. Sono molti gli antropologi che oggi parlano di "mito del baratto". Non dico che il baratto non esistesse: le persone certamente si scambiavano beni, specialmente per sopravvivere, ma non era questo il mezzo principale attraverso il quale i beni circolavano nelle civiltà organizzate. L'idea che prima della moneta ci fosse il baratto è radicata perfino in Adam Smith e forse deriva proprio da lui, ma quando gli europei cominciarono a viaggiare anche nelle parti più remote del mondo non trovarono mai un esempio di quanto descritto dall'economista scozzese: quando una civiltà raggiungeva un certo grado di specializzazione del lavoro si sviluppavano anche altre forme di circolazione dei beni: la redistribuzione da parte di un'autorità centrale ne è un esempio. Inoltre, se la teoria di Menger fosse corretta, non si spiegherebbe come mai si dovette aspettare il 600 a.C. per vedere comparire le prime monete: in fondo, imprimere un segno di garanzia su un pezzo di metallo per evitare i problemi della pesatura non sembra una soluzione così difficile da richiedere più di mille anni per essere individuata. E' questo, forse, il vero problema della sua teoria. Prima della moneta, infatti, il commercio con il metallo a peso ha sempre funzionato, e anche dopo la nascita della moneta si è continuato a commerciare con metallo a peso. In conclusione, si potrebbe dire che la moneta abbia effettivamente semplificato i commerci e probabilmente la sua invenzione è dovuta alla necessità di semplificare commerci anche di piccola dimensione. Ma se la sua nascita fosse dovuta a una semplice evoluzione iniziata con il baratto e passata attraverso la fase del metallo a peso, probabilmente avremmo visto la moneta molto prima del 600 a.C.. Deve esserci invece stato un elemento di rottura nella società del 600 a.C. che ha permesso soltanto allora la sua comparsa. ________________________________________________________ ps: dobbiamo forse rivedere in modo più approfondito quello che è stato accennato in diversi post: esisteva la moneta prima della moneta? @ART effettivamente ha riportato esempi molto interessanti: se quelle erano monete cosa le ha differenziate dalle monete dell'Asia Minore? Perché non hanno avuto lo stesso impatto?
    1 punto
  46. 1980 GENOVA 53a ADUNATA Grandi numeri, presenti 400.000 Alpini. Autore E. VARISCO
    1 punto
  47. Il mistero del Dollaro Continentale Il 4 luglio 1776, a poco più di un anno dagli scontri di Lexington (19 aprile 1775) che avevano segnato l'inizio della Rivoluzione Americana, i rappresentanti delle tredici colonie, fiduciosi dell'esito del conflitto, approvarono la Dichiarazione d'Indipendenza. E per mostrare al mondo che era nata una nuova nazione sovrana, il Congresso Continentale diede il via a un piano per produrre le prime monete che potessero dirsi totalmente americane. Nacque così il Continental Currency, o Continental Dollar, una moneta che, dopo quasi 250 anni, resta ancora per molti versi avvolta nel mistero. Nessuno sa con esattezza chi l'abbia disegnata, forse Elisha Gallaudet al dritto, e si dice che Benjamin Franklin abbia suggerito il disegno del rovescio. Nessuno sa dove sia stata coniata, e da chi. Nessuno sa quante ne siano state coniate. E' incerto anche il suo status ufficiale, i documenti del Congresso Continentale, infatti, non indicano in maniera conclusiva che si sia trattato di una moneta autorizzata dal governo. E chiunque abbia messo mano alla realizzazione dei conii (sicuramente più di una persona), in apparenza non sapeva scrivere correttamente la parola "currency". Nei vari esemplari conosciuti, infatti, essa risulta scritta in tre modi differenti: curency, currencey, e quello corretto, currency. Chiunque l'abbia disegnata, dovunque sia stata coniata, e in qualunque modo sia scritta, la sua importanza risiede nel fatto che si tratta della prima moneta d'argento delle dimensioni, del peso e del titolo di un dollaro (ovvero, di un pezzo da otto), proposta negli Stati Uniti. E anche se la parola "dollaro", così come qualunque indicazione di valore, non compare da nessuna parte, ha a buon diritto meritato il nomignolo di Continental Dollar. Il nome ufficiale, invece, come scritto sulla moneta stessa, è Continental Currency (nelle varie grafie). Oltre a questo, la moneta mostra, nel giro esterno del dritto, la data 1776, e in un giro più interno la parola latina FUGIO, un riferimento alla fugace natura del tempo, e, ma solo in alcuni esemplari, la legenda, sempre in latino, EG FECIT. Le iniziali EG starebbero, e su questo sono tutti d'accordo, per Elisha Gallaudet, uno dei più importanti incisori dell'epoca coloniale, che riciclò gli stessi disegni da lui usati per alcune banconote: al centro, una meridiana sotto i raggi di un sole splendente dalla faccia tonda, sotto la meridiana, le parole MIND YOUR BUSINESS, non un ammonimento a tenere il naso fuori dagli affari degli altri, ma a focalizzare tutta l'attenzione sui propri. Il rovescio, come detto probabilmente suggerito da Franklin, mostra una catena di 13 anelli, ognuno dei quali riporta il nome di una colonia, e al centro AMERICAN CONGRESS e WE ARE ONE. Della moneta furono realizzati esemplari in argento, ottone, rame e stagno, tutti da considerarsi come patterns, campioni. Ci sono poi gli esemplari, e sono la grande maggioranza, realizzati in una lega simile al peltro (anche quello in foto), che vennero immessi nella circolazione con lo scopo di sostituire le banconote da un dollaro dallo stesso disegno che non furono mai emesse. Avevano un piccolo valore intrinseco, che li rendeva più "solidi" di una banconota, pur valendo meno di un pezzo da otto. Il valore di questi pezzi, oggi, è invece ovviamente elevato, e questo ha ha fatto sì che proliferassero falsi di ogni tipo, dalle patacche stile "merendine" ai più raffinati, difficilmente distinguibili dagli originali, i quali vanno acquistati solo se debitamente certificati come tali. petronius
    1 punto
  48. segue, le monete che si "portavano"
    1 punto
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