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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/05/18 in tutte le aree
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Eccomi qua io sono uno dei mille a distanza di 7 mesi dalla mia iscrizione al forum sono ancora presente e sempre più appassionato.. questo è stato il mio primo post... e più passa il tempo e più mi viene da sorridere.. Saluti4 punti
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Venezia denaro Enriciano in mistura. Il Denaro con il busto di S. Marco è emesso probabilmente a partire dal 1094 in occasione della deposizione solenne del corpo di San Marco nella Basilica a lui dedicata. Emesso a nome degli imperatori Enrico IV ed Enrico V di Franconia e probabilmente anche in periodo successivo durante i regni di Lotario III (1125-1137), Corrado III (1137-1152) e Federico I di Svevia (1152-1190). E' possibile distinguere, abbastanza chiaramente, le diverse emissioni grazie ad uno studio di Saccocci: si nota un progressivo deterioramento della qualità dei conii, fino a giungere a legende trascurate e pressoché illeggibili. Si nota nel tempo altresí un deterioramento progressivo del fino e una variazione stilistica della croce.3 punti
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I dupondi erano radiati da Nerone in poi. Proprio il fatto che in epoca Flavia gli assi fossero indifferentemente in rame o oricalco e di peso calante o eccedente, testimonia quanto l’uso di coniare i dupondi con testa radiata e gli assi senza( e il peso del metallo, checchè se ne dica NON contava ai fini della determinazione di un qualsiasi valore intrinseco, che NON esisteva, fatevene una ragione) fosse ormai radicato e accettato. Per le imperatrici dubito che fossero dupondi anche io , la loro monetazione era solo di omaggio. Non necessitava di un taglio intermedio. O non necessitava di riconoscimenti frequenti, almeno in alto impero. Tant’e che in epoca successiva, si passa all’uso del crescente sotto al busto per differenziare assi e dupondi e sesterzi e doppi sesterzi.3 punti
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E’ il momento dell’aperitivo, della condivisione, del brindisi per una numismatica migliore che sia un Service per la collettività, per i giovani, per tutti, solo così in una ottica divulgativa, del fare e fare bene vale la pena giocare la partita, continueremo sui valori e sul dare opportunità a tutti quelli che vorranno esserci e che ci crederanno ...2 punti
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Ringraziamenti e targa ricordo di questa splendida serata ...era il minimo ...2 punti
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Voglio farti un "regalo"... vuoi vedere uno dei miei ultimi acquisti? Vespasiano - Salus Augusta 32 millimetri per 23 grammi Quasi illeggibile, spatinato... scommetto che il 90% degli utenti del forum lo schiferanno... ma a me piace! ? Tu che ne dici? E voi tutti? So che almeno uno di voi mi capisce... vero?!? ? Ciao! TWF2 punti
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Il primo Dollaro Era ora La prima a depositare l'argento per le monete fu la Bank of Maryland. Il 18 luglio 1794, portò alla Zecca circa 94.532 once d'argento, sotto forma di monete francesi, che furono fuse e trasformate in lingotti della finezza voluta. Ma non fu con quelli che furono coniati i primi dollari, bensì con altri lingotti d'argento depositati dallo stesso Direttore della Zecca, l'onnipresente Rittenhouse. Dopo che, nell'estate del 1794, Voigt e Cox avevano depositato le obbligazioni a garanzia, fu deciso di iniziare le coniazioni in metallo prezioso con la moneta più significativa, il dollaro d'argento. A incidere i conii fu chiamato Robert Scot, un incisore di lastre senza alcuna esperienza nella preparazione dei conii, che si fece le ossa proprio con questo lavoro, incidendo poi numerose altre monete. E finalmente, il 15 ottobre 1794, furono coniati, con l'argento depositato da Rittenhouse, 2.000 nuovi dollari Ma, non possedendo la Zecca presse di sufficiente potenza, il conio di molte monete risultò troppo debole, e alla fine soltanto 1.758 furono approvate ed emesse per la circolazione. Non ho notizie precise sulla sorte delle restanti 242, ma presumo siano state rifuse per recuperare l'argento L'impatto del dollaro d'argento sui suoi potenziali utilizzatori, è ben descritto dalla penna di un giornalista dell'epoca: "Alcuni dei dollari che si stanno coniando nella Zecca degli Stati Uniti, hanno trovato la via della nostra città. Un corrispondente, proprio ieri, ne ha messo uno nelle mani dell'editore del giornale. Il suo peso è uguale a quello di un dollaro spagnolo, ma il metallo sembra più fine. Un lato mostra una testa, con trecce fluenti, circondata da 15 stelle, la parola LIBERTY in alto, e la data, 1794, in basso. Al rovescio, c'è l'aquila calva, racchiusa in una corona d'ulivo, intorno alla quale ci sono le parole UNITED STATES OF AMERICA. Il bordo è ben inciso, e su esso spiccano le parole 'One Dollar, or Unit. Hundred Cents'. L'insieme, ha un effetto piacevole per un intenditore, ma i tocchi dell'incisore sono troppo delicati, e c'è una mancanza di audacia nell'esecuzione, che è invece necessaria per una durevole circolazione". (New Hampshire Gazette, 2 dicembre 1794) Dei 1.758 dollari che hanno superato il controllo di qualità, si stima ne sopravvivano oggi da 125 a 150, e quasi tutti mostrano un conio sorprendentemente debole, una combinazione delle scarse capacità della pressa e del fatto che le facce dei conii non erano parallele. Ciononostante, come è facile immaginare, sono monete ambitissime dai collezionisti, disposti a pagare somme importanti anche per esemplari nelle peggiori condizioni. Quello in foto, invece, è probabilmente il più bello, e si ritiene possa essere il primo esemplare coniato. Con 10.016.875 dollari, realizzati nell'asta Stack's Bowers (cui sono debitore per la foto) del 24 gennaio 2013, detiene il record di moneta più costosa al mondo petronius2 punti
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Fenomeno endemico, l'importante è che qualcuno resti e si appassioni alla numismatica al di là degli aspetti valutativi2 punti
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Finito di lavorare da poco, tra qualche ora finalmente prenderemo il treno per Milano per ascoltare una voce numismatica che non ha bisogno di presentazioni. Sono trepidante per sentire parlare e raccontare la vita numismatica della Prof.ssa Travaini........????2 punti
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Oggi su Milano sole, un bellissimo sole ... tra poco il sole arriverà anche sulla numismatica italiana ....2 punti
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Complimenti, hai fatto un'ottimo lavoro, ma hai fatto qualche spazio per i medaglioni e i sesterzioni?2 punti
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Sono felice di questi risultati tanto sognati e tanto voluti, un impegno grande da parte degli amici Eros e Mario, la direzione è quella giusta. Complimenti. Roberto2 punti
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Certi appuntamenti si aspettano da sempre.. Certe icone si ambivano da sempre... Certe iniziative si auguravano da sempre... Certe manifestazioni di stima le speravi da sempre.. Certe emozioni non vedevi l'ora ci fossero.. Certo è il Cordusio, e certi sono i traguardi...2 punti
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E' arrivato il fatidico giorno.. E' arrivata la Professoressa Travaini.. E arrivato il dono all'Associazione.. E' arrivato il risultato di tanto impegno... E' arrivata la Numismatica...2 punti
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Buonasera, sperando di riprendere questa discussione allego l'ultimo acquisto. Stato pontificio, papa Gregorio XVI, 50 Bajocchi, anno 1832, zecca di Roma Classificata da PCGS MS 64 Cosa ne pensate? La moneta al rovescio raffigura San Romualdo con crocifisso, genuflesso a destra, innanzi ad una roccia con teschio e bastone; alle sue spalle un albero. Questa moneta commemora San Romualdo, fondatore intorno all'anno 1000 dell'ordine benedettino dei Camaldolesi, presso il quale il Pontefice trascorse gran parte della sua vita, fino a diventare Generale dell'ordine.2 punti
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Basso livello? Ma de che? Che male c'è a mettere in collezione una moneta in basso livello di conservazione ma, comuqneu, ad altissimo contenuto storico? Come ho già scritto tante volte, per quanto mi riguarda, pur apprezzando le monete belle e ben conservate, le mie monete preferite sono quelle che tanti, troppi, considerano catorci. E proprio quelli "catorci" ricolmi di energia data da una "vita veramente vissuta" proprio perché non sono rimaste nascoste ed intonse per centinaia d'anni, mi fanno provare emozioni "vere" e fanno volare la mia fantasia. ? Perché quando guardi una moneta non riesci a ragionare con la testa ma senti le emozioni che arrivano dal cuore. Ed il bello è proprio quello, per me, farmi portare dai sentimenti e dalle emozioni... già ragiono troppo nella vita e nel lavoro, almeno dello svago voglio essere veramente io e farmi guidare dall'istinto e non dal pensiero. Io preferisco 1000 volte avere monete che arrivano da 2000 anni di storia ma che affascinano tutte, nessuna esclusa, che avere 2000 monete di Nerone che valgono un capitale ma che me ne piace il 3%! ? Come diceva sempre il buon vecchio Arnold: « Che cavolo stai dicendo, Willis?! » Credo che ci siano passati più o meno tutti, poi ognuno ha scelto la strada che preferiva. Io ho scelgo la strada dell'appassionato piuttosto che quella dello studioso. E proprio in virtù della mia scelta le monete che prendo sono quelle che più mi appassionano anche se non sono di Antonino Pio o Filippo I! ? Ti auguro di fare tanti acquisti e di non farti picchiare dalla dolce metà! ? Ciao! TWF2 punti
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Condivido pienamente. Il problema pero' non e' recente, anzi. Il picco delle richieste avvenne quando ci fu il picco delle valutazioni dell'oro. Poi le richieste sono calate e adesso secondo me si sono stabilizzate. Il 'sentire comune' qui sul forum, anche in passato era che, se almeno uno dei mille che tutte le settimane richiedono valutazioni pecuniarie si avvicina poi al collezionismo e/o alla numismatica allora ne e' valsa la pena.2 punti
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Letto tutta la discussione e tenuto conto che l’amico @El Chupacabra ha fatto riferimento al mio Manuale vorrei lasciare scritto il mio pensiero: Le valutazioni contenute nel Manuale sono degli indici di valore puramente indicativi, ma comunque non espressi senza aver fatto le opportune stime del caso; è ovvio che se parliamo di monete “nuove” queste potrebbero lievitare di prezzo sia verso l’alto che verso il basso. Il tutto dipenderà dalla domanda e dall’offerta e comunque il tutto resta circoscritto a quanto il commerciante e/o la casa d’asta vuole proporre il pezzo e quanto il collezionista/compratore è disposto a pagarla, ma credo che questo dobbiamo lasciarlo decidere al mercato … in definitiva nessuno è sprovveduto. E comunque sia dato che parliamo di monete “nuove” vi sarà tempo e modo per procedere ad un “aggiustamento” dei prezzi; noto però che non si vuol lasciare nemmeno il tempo per questo. Approfitto anche (considerato che spesso, se non in maniera maniacale, si chiedono documenti in continuazione) per informare che: Per coloro i quali non avessero ancora letto e tradotto l’intenzione da me lasciata trascritta nel predetto volume ( o fanno finta), è che mi sono adoperato per isolare (e quindi trascrivere) tutte quelle monete variate che potrebbero essere state ascritte a errori non casuali in fase di coniazione, ma ad un atto volontario adottato dall’incisore. Una volta isolate, l’intendimento era ed è quello che in un successivo momento si potevano concentrare studi adeguati atti a far emergere e relazionare dettagliatamente del perché venivano operate, sulle monete di Napoli, segni identificati con l‘intenzionalità. La Numismatica deve avere il suo percorso a piccoli passi e @rastan non doveva, per me, nemmeno mostrare quello che ha portato in discussione... ma lui è un buono. La monetazione è stata per lunghi anni ferma ed adesso tutti chiedono e vogliono spiegazioni e documenti. Per quanto mi riguarda, un primo passo in avanti è stato fatto e non dimentichiamoci che queste nuove varianti, per la maggiore, sono tutte sfuggite a grandi studiosi della monetazione napoletana; sono novità numismatiche e consideratele come delle aggiunte ai già precedenti lavori del D’Incerti, del De Sopo e del Traina (ai quali non è mai stata chiesta documentazione), ma valutate sotto un nuovo aspetto. Non voglio meriti di questo, figuriamoci, ma lasciatemi/lasciateci lavorare. Una considerazione finale (utilizzando, e mi scuso, questo post) è quella che negli ultimi anni/mesi in questa sezione (del Sud) si stava assistendo ad una vera e propria voglia di conoscenza, di scambio di idee, l’accostamento di molti giovani a questa monetazione, toni pacati, il mostrare ogni giorno sempre monete alla ricerca di spiegazione; in pratica un insieme di ingredienti per evolvere. Al contrario, in questa settimana, noto un distacco proprio di queste persone verso il discorrere, spero tanto di sbagliare ….. ma questa letta ultimamente, purtroppo, non è la Numismatica alla quale appartengo. Sono felicissimo di dare il mio contributo alle discussioni, di riportare e condividere con tutti Voi le mie conoscenze, quelle dove tra le righe non li legge malizia, ma se ci sono utenti che in alcune e/o in tutte, stanno sempre e solo a chiedere giustificazioni, documenti senza conoscere nei dettagli nemmeno la monetazione in questione, ma solo per non capisco quale motivo ecc. ecc. sono costretto a declinare dagli interventi, tenermi tutto per me …. Aggiungo che poi chi li vuole leggere e ricercare, ho appena scritto un Manuale …. molte risposte sono li, altre in progresso, e altre ancora (visto come vanno le cose) le tengo “care” per me, o meglio discuterne a degli incontri umani con chi dico io. Detto questo, buon lavoro a tutti. Pietro Magliocca2 punti
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nel complimentarmi con tutti per le bellissime monete postate... ne pubblico anche io una degli stati preunitari che per bellezza e conservazione mi piace un sacco e penso meriti di essere condivisa in questa discussione. Auguri di buon anno a tutti2 punti
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Forse il titolo e' esagerato , ma un fondo di verita' mi pare esista , vorrei sentire i Vostri pareri . Da un po' di tempo , direi diversi mesi , leggo un notevole incremento praticamente giornaliero , quasi una valanga , di post dedicati alle richieste di valutazioni economiche , identificazioni e autenticita' di diverse tipologie di monete , non ci sarebbe nulla di male in quanto questi argomenti rientrano negli interessi del Forum , il "problema" e' che molti dei nuovi iscritti , risolti i loro problemi , "spariscono" poi dal Forum ; e' chiaro che su questo "problema" non e' possibile trovare una soluzione a meno per assurdo di chiudere la Sezione , ne' si puo' pretendere un "compenso" ai richiedenti e neanche si puo' "costringere" i nuovi iscritti a rimanere attivi nel Forum , in quanto entrambe queste tre soluzioni sarebbero non praticabili per un Forum serio e importante come questo ; un secondo punto di questo "problema" di continue richieste , meno appariscente ma che reputo importante , e' che distoglie l' interesse di molti utenti importanti rispetto ad altre Sezioni storiche del Forum ; che ne pensate ? e' soltanto una mia impressione sbagliata ed esagerata , oppure contiene una Vostra condivisione ?1 punto
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Segnalo l'uscita del n. 340 di Panorama Numismatico questo il sommario Curiosità numismatiche – Pag. 3 Luciano Giannoni, Ancora sui conî delle monete populoniesi: le didracme con il volto di Metus e segno X e le monete con polpo da 1 (?) unità – Pag. 7 Angelo Cutolo, La frazione di follaro di Guglielmo I con l’agnello pasquale retrospiciente – Pag. 15 Lorenzo Bellesia, Un ducato di tipo olandese da attribuire – Pag. 23 Alberto Castellotti, Una croce celtica su due denari savoiardi – Pag. 27 Stefano Poddi, I buoni dei prigionieri di guerra italiani della Seconda guerra mondiale – Pag. 31 Michele Chimienti e Fabio Pettazzoni, Una lunga storia di autonomia: politica e monete in Catalogna, terza parte – Pag. 37 Giuseppe Carucci, Le monete di Gagarin e Tereshkova – Pag. 45 Lorenzo Bellesia, Tra falso e contraffazione. Due monete da studiare e collocare – Pag. 49 Notizie dal mondo numismatico – Pag. 52 Recensioni – Pag. 57 Mostre e Convegni – Pag. 62 Aste in agenda – Pag. 631 punto
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Buonasera a tutti, sono nuovo del forum. Tutte bellissime monete in questo post. Pure io voglio mostrarvi l'ultimo mio acquisto. E' stata venduta in una famosa asta italiana alcuni anni fa e io l'ho acquistata alla fiera di Verona. Voi, in che conservazione lo chiudereste?1 punto
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Ho cambiato idea. Propongo una nuova versione. Probabilmente questa versione è più corretta. Token per il macello kosher.1 punto
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Bellissimo pezzo. Molto interessante E ottimo il riferimento che hai trovato, hai ricercato bene. L'articolo che hai proposto già di suo spiega piuttosto bene il suo uso (a parte l'errore di traduzione "biacco") e unendolo a quanto detto da Brios il quadro si dovrebbe fare abbastanza chiaro. "Every Jewish community is expected to provide its members with some basic services that enable them to uphold Jewish law in daily life. These services include the financial support of various religious functionaries, such as the shoḥet (ritual slaughterer) and the melamed (teacher). Their salaries were made possible by the donations of wealthy members of the community and by a system of taxation on services provided to the community. One way the community leadership collected money to support these people was through the sale of tokens to be given as payment to the shoḥet or to the balanit (bath attendant) at the community miqve (ritual bath). These functionaries would then return the tokens to the community coffer to be reused. Very few dies/tokens relating to sheḥita (ritual slaughter) practices have been published. The earliest known are two tokens from Rome, the denomination marked on them is B (for “biacco”) a denomination used by the popes between 1547–1849 CE (Fig. 1). Since the tokens are well preserved it may be assumed that they were struck late in this period (Berman 1941:179). The Rome sheḥita tokens were struck on both sides. On one side are the Hebrew and Italian phrases: either גדול עוף לשחיטת]”) payment] for slaughtering a large fowl”) and POLLO GRANDE or קטן עוף לשחיטת]”) payment] for slaughtering a small fowl”) and POLLO PICCOLO. On the other side of the token is the abbreviation ת“ת which usually stands for תורה תלמוד) roughly translated as “Jewish primary school;” Berman 1941:180–181; Meshorer 2006:146)." Al limite sarebbe utile leggere integralmente l'articolo citato: "Berman J. 1941. Shehitah: A Study in the Cultural and Social Life of the Jewish People. New York." Saluti Simone1 punto
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Hai ragione. Non necessariamente un ghetto. Ci può essere qualsiasi comunità. Nel giudaismo c'è il festa religiosa- Shabbat. Uno dei piatti principali del tavolo è il brodo di pollo. Prima della celebrazione, i ricchi ebrei distribuivano cibo ai poveri. Questa tradizione è chiamata - Zedaqah. Ho visto "monete" tedesche. Probabilmente è un analogo italiano.1 punto
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Giudico la banconota meglio di MB, ma non per questo la banconota si può valutare al prezzo pieno di catalogo previsto per un MB. Il valore che potrebbe avere sul mercato collezionistico è piuttosto ridimensionato, purtroppo quest'esemplare non è rarissimo, condizione quest'ultima estremamente importante per potere una banconota mantenere un prezzo elevato anche in conservazione modesta, e non è esteticamente appetibile. Questa è un'asta conclusa con un compratore per una conservazione similare , al limite cinque euro in più od in meno, mi sembra un prezzo congruo. Tralasciando la parte che definirei "tecnica": quello che trasmettono queste banconote, anche se molto circolate, è cultura, fascino, storia... tutte qualità che in ogni caso un "tot di euro" di valore venale non potranno mai togliergli.1 punto
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Perfetto allora sarebbe meglio cambiare il titolo mi sono arrovellato per un'ora per cercare una spiegazione hahaha! A presto, Alb1231 punto
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Il problema non è alla fine la richiesta del valore, ma più spesso nella modalità con cui l'interlocutore si pone. Di solito (non tutti ci mancherebbe) i neo iscritti quando aprono una discussione iniziano subito senza salutare, ti chiedono in un linguaggio criptico da sms che cos'è e quanto vale, quando ti postano una foto (se la postano, perché capita anche che non lo facciano) o è capovolta, oppure è sfocata, oppure è minuscola oppure tutte e tre le situazioni insieme, ma ciò che fa imbestialire è che non utilizzano mai la magica parolina "GRAZIE". Mi è capitato qualche volta di far presente la questione, ma invece di comprendere l'errore questi signori si alterano come se tutto gli fosse dovuto gratuitamente, come se il forum fosse una specie di croce rossa del sapere che ha il compito di aiutarli. E no cari amici, prima imparate un minimo di educazione poi ripassate. Ormai se mi capita di intervenire in post del genere chiedo al soggetto di leggersi l'ormai famosissimo post di @nikita_ "rara-variante-di-una-patacca-inedita" così ridendo comprenderà gli errori e magari non si sentirà "offeso" se qualcuno prova ad insegnargli qualcosa.1 punto
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e un accenno "riassuntivo breve" in Coinage and History in the North Sea World, c. AD 500-12501 punto
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due titoli che mi vengono in mente sono: C.E. King - LATE ROMAN SILVER HOARDS IN BRITAIN AND THE PROBLEM OF CLIPPED SILIQUAE che è una trentina di pagine incluse tavole e Burnett - Clipped Siliquae and the End of Roman Britain - Britannia, Vol. 15. (1984), pp. 163-168.1 punto
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Grazie mille per l'esaustiva risposta Fra l'altro, da perfetto orbo quale sono, non avevo nemmeno visto il thread pinnato con tutte le spiegazioni del caso, proprio in questa sezione Altra domanda, già che ci sono: una volta ammesso, il primo modulo per l'acquisto che riceverò conterrà solo le monete uscite successivamente all'ammissione, o anche quelle uscite precedentemente (ove ancora disponibili, ovviamente)?1 punto
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Opinione rispettabile, ma non la condivido, salvo che per il valore relativo del peso. Per Domiziano da Cesare i dupondi erano in oricalco e con busto drappeggiato, gli assi in rame e con testa solo laureata.1 punto
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Buongiorno, mi è capitato di vedere un documentario, dove sono riusciti con una nuova tecnologia satellitare a vedere cosa cela la sterminata foresta del centroamerica, migliaia di siti archeologici sconosciuti riconducibili alla civiltà Maya. Stanno per riscrivere la storia si questo popolo. In Egitto, sempre con il supporto satellitare, stanno scoprendo nuovi siti archeologici osservando linee sotto la sabbia che dal suolo risulterebbero totalmente impercettibili. Poi c'è il discorso del livello dei mari che nei millenni si è alzato di svariati metri coprendo intere città , anche qui c'è un "mondo" incredibile che potrebbe celare oggetti d'arte pazzeschi. Cordiali Saluti Silver1 punto
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Beh, quasi Perché prima di incominciare a coniare le monete, bisognava trovare un posto dove farlo La prima Zecca Quel posto non poteva essere che a Philadelphia, sede del governo e capitale federale. Il 18 luglio 1792, David Rittenhouse, che era stato scelto da George Washington in persona come primo direttore della Zecca degli Stati Uniti, acquistò due lotti di terreno per questo scopo. Su quei lotti sorgevano già alcune strutture, ma erano inadeguate per le necessità della Zecca. Furono così rase al suolo, e si iniziò la costruzione dei nuovi fabbricati. I lavori procedettero rapidamente per tutta l'estate, e il 7 settembre il primo fabbricato era pronto per ospitare laminatoi e trafilatrici al primo piano, e una fornace per la fusione dei metalli al piano terra. Subito dopo, si diede il via alla costruzione dell'edificio principale, su tre piani, che avrebbe ospitato gli uffici, i locali per il pubblico, un caveau seminterrato, e una stanza per la coniazione dell'oro. Fu presto evidente che le due strutture non erano abbastanza grandi per ospitare tutte le operazioni della Zecca, così il 4 ottobre 1794 fu acquistato un ulteriore lotto di terreno, su cui venne costruito un terzo fabbricato. Tutti e tre li vediamo in una libera interpretazione di Edwin Lamasure Jr, in un acquerello dei primi del '900 (non esistono dipinti coevi), realizzato su commissione di Frank H. Stewart, che dopo aver acquistato i fabbricati (già venduti una prima volta nel 1835), consapevole della loro importanza storica, tentò di girarli alla municipalità di Philadelphia o al governo federale, affinché li ricostruissero, con i materiali originali, in un altro posto, ricevendo un rifiuto da entrambi. Avendo necessità di una nuova sede per la sua azienda di forniture elettriche, non gli restò altra scelta che demolirli non prima però di averli fatti romanticamente ritrarre da un famoso paesaggista dell'epoca. Uno dei principali problemi per la neonata Zecca, era quello di mantenere in condizioni adeguate i macchinari per la laminazione, necessari per trasformare i lingotti di metallo nelle lunghe strisce da cui poi si sarebbero ricavati i tondelli grezzi. I laminatoi erano in rame, e si consumavano e rompevano facilmente, costringendo spesso a interrompere la produzione. Soltanto più tardi sarebbero arrivati laminatoi, assai più resistenti, in acciaio. Quanto alle presse, erano del tipo a vite, e venivano mosse dalla forza umana, o da quella dei cavalli. Ci volevano dai due ai quattro uomini per far oscillare il pesante braccio trasversale che girava il meccanismo a vite. E tali presse, non erano adatte per la coniazione delle monete di grosso modulo, come i dollari d'argento, ma questo i funzionari della Zecca lo scoprirono solo nel 1794, poiché era loro probito coniare oro e argento fino a quando non avessero depositato titoli a garanzia, come previsto dal Mint Act. Albion Cox fu il primo assayer (responsabile della qualità della produzione) della Zecca, e Henry Voigt, che aveva lavorato in una zecca tedesca, il primo Chief coiner. A entrambi fu richiesto di depositare obbligazioni per un importo di 10.000 dollari, prima di accettare depositi di oro e argento. Diecimila dollari erano una somma inimmaginabile nel 1794, e nessuno dei due poteva sperare di trovarla. Così. il 3 marzo di quell'anno, il Congresso ridusse la somma richiesta al chief-coiner a 5.000 dollari, e quella dell'assayer a soli 1.000 (soli si fa per dire, erano sempre un sacco di soldi ). A quel punto, il direttore Rittenhouse pagò per conto di Voigt, e Charles Gilchrist per Cox. Gilchrist era un commerciante in bottoni, fibbie e orologi, e uno dei primi depositanti di lingotti d'argento. Eh già, perché, costruita la sede, espletate tutte le formalità burocratiche, messi in funzione i macchinari, la Zecca non avrebbe potuto coniare neanche un penny in argento (men che mai in oro), se qualcuno non le avesse fornito la materia prima...di suo, la prima Zeccca degli Stati Uniti, non possedeva nemmeno un'oncia di metalli preziosi petronius1 punto
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Ti confermo la classificazione e anche, ora come allora, complice la parziale obliterazione delle legende, la intrinseca difficoltà nell'individuazione dell'inganno. Per comprendere le motivazioni (speculazioni monetarie) che potevano spingere a queste imitazioni ti consiglio la lettura del lavoro che ti segnalo in collegamento... perdonerete l'autopromozione...ma è il lavoro più recente e sistematico sulla monetazione bassa di Francesco I. https://www.academia.edu/34619869/Modena_sesini_muraiole_e_giorgini_per_Francesco_I_dEste_proposta_per_una_collocazione_cronologica_delle_varie_tipologie._Prima_Parte https://www.academia.edu/34883901/Modena_sesini_muraiole_e_giorgini_per_Francesco_I_dEste_proposta_per_una_collocazione_cronologica_delle_varie_tipologie._Seconda_parte Si tratta di uno studio pubblicato nel 2017 in sette puntate da Panorama Numismatico e riproposto in formato pdf su academiaedu; in particolare, scorrendo la seconda parte fino all'inizio della quinta puntata (corrispondente al fascicolo di P.N. uscito nel giugno 2017, da pag.41), leggendo i paragrafi di pag,41 e 42 e relative note, potrai trovare la spiegazione, non l'unica, di quanto la speculazione monetaria poteva fruttare ai commercianti del tempo...di fatto un guadagno anche del 25% spostando i sesini da Modena a Firenze. ciao Mario1 punto
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Ma potresti anche leggere qualche mia riflessione personale sul tema in " Dalla Beata Vergine col Bambino, alla M gotica, a Sant'Ambrogio " tratto dai Quaderni di Lamoneta - 2015/3 e anche on line sul portale " Numismaticamente ", buona lettura http://numismaticamente.it/collezionismo-numismatico/dalla-beata-vergine-col-bambino-alla-m-gotica-a-santambrogio1 punto
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Questo negozio vende riproduzioni di tutte le medaglie tedesche a 10 euro e se vuoi anche il nastrino altri 3 euro. 1 Bronze Verdienste im Gruben Wehrwesen Militaerorden Repros genau wie die ursprünglichen für die Abmessungen und Details. Verdienstorden, Medaillen, Ritterkreuz, Deutsches Eisernes Kreuz, andere Orden. Das Band ist nicht im Preis inbegriffen. Aber will ich auch das Band 10.00€ Kaufen hierunter folgen die verwandte Artikeln GN30 Grubenwehr, 15 cm x 30 mm 3.00€ Kaufen1 punto
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Condivido in toto quanto detto da Eros..però..però..a volte è meglio darsi un pizzicotto e non farsi perdere dalla smania dell'acquisto e continuare sulla strada del collezionismo che si è scelto... Prendere tutto, diventa dispersivo e dispendioso e col tempo, poi, ci si pente, ad aver accumulato più che collezionato.... Saluti Eliodoro1 punto
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A me spesso.. E' imprescindibile l'attrazione fatale.. Ci sono tondelli come già raccontato più volte che non riesci a capire il perchè del loro richiamo, taluni addirittura fuori area di raccolta. Io ho una mia teoria a riguardo, noi siamo solo dei vicoli, loro i tondelli ci scelgono come custodi del tempo.. Wiva la passione, Wiva l'emozione, Wiva l'irrazionalità... Eros1 punto
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Questa in conservazione cosi alta è davvero difficile... La patina poi fa il resto..1 punto
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Grazie per il complimento, ma è solo italiano correttamente scritto. Il b2c e b2b sono le vendite effettuate tra commercianti e tra commercianti e collezionisti finali, non c'è bisogno di avere un dottorato in economia per capirlo, ed è proprio ciò che, collaborando con editori Seri, si è OBBLIGATI a Conoscere. Capisco che lei possa non aver compreso il senso né il significato delle mie parole, a volte sono tecnico e utilizzo l'italiano in forma adeguata e precisa, mi perdoni, mi capita di rado di essere criticato per non essermi fatto comprendere ;proverò ad essere più semplice. Dato che non è d'accordo per nulla né con le catalogazioni né con le motivazioni o le deduzioni, faccia in modo, la prego, da non inquinare un thread come questo con post fatti di critiche non costruttive e pieno solo di "non concordo, voglio documenti altrimenti è fuffa", lo ha scritto già più volte noh? L'utente che ha iniziato la discussione, voleva pareri e suggerimenti, condividere insomma il suo acquisto. Scrivere una volta che non si è d'accordo è legittimo, continuare a farlo in più post, mi sembra oltre che inutile, anche criticabile, n'est pas? Credo qui tutti abbiano capito il suo pensiero, non è d'accordo. Registriamo il suo importante e rispettabile pensiero e la invito nuovamente a lasciarci discettare su varianti da indigestione da caponata. La prego, accetti il mio invito, è sincero e sereno, ci lasci perdere su queste vie. Ps. D'accordo per il volume, appena pubblicato, contatti me o il Magliocca, provvederemo a siglarlo entrambi ed a inviarlo al recapito che ci indicherà. Mi farà piacere farle almeno criticare le mie parole con cognizione di causa e non come sta facendo addirittura senza sapere di cosa si è studiato ed approfondito con cura.1 punto
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Ho notato anch'io l'avanzare del fenomeno e vi confesso che personalmente spero che prosegua e addirittura si intensifichi! Per chi, come me, raccoglie monete per il loro valore storico e non per la rarità o il valore venale, ed ha un portafoglio modesto, è una manna dal cielo! Non fraintendetemi, è ovvio che spero di perderci il meno possibile, e quindi sarei contento se il valore delle mie monete si mantenesse più o meno stabile, ma una moneta in MB è comunque una moneta leggibile che ha svolto perfettamente il suo dovere, e quindi potermi permettere tipologie prima per me meno accessibili perché ora impera il motto "fior di conio o morte" non può che farmi felice! Poi a me una moneta di 200 anni che non ha mai circolato dà l'idea di una moneta "fallita", quindi spero che la maggioranza che non la pensa come me e che alimenta questa dinamica di mercato cresca sempre di più! Viva il fior di conio!1 punto
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ecco un altro mio gioiellino che non venderei mai. 2,6 soldi I° tipo del 1740 di Carlo Emanuele III di Savoia. Moneta classificata non comune in conservazione eccezionale direi (soprattutto il ritratto)1 punto
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Come promesso eccomi con un tondello che ha sempre rispecchiato il pensiero che ho sull'espressione incisoria. Zecca di Napoli, correva l'anno 1756 e Carlo di Borbone batteva questa bella Pubblica con ritratto settecentesco in tutto il suo splendore, i fasti del periodo lo rispecchiano pienamente, con un rovescio in cornice Barocca da ulro... Si perchè la maestria dell'incisore ed i suoi tratti, parllano, e questo tondello mi ha sempre raccontato tante cose.. Eros1 punto
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