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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/06/18 in tutte le aree
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Il clima che si respirava questa sera era indescrivibile, gli sguardi attenti, la curiosità, la gioia di esserci, il confronto, il sapore delle atmosfere universitarie, l'esposizione. Ho scorto fra il pubblico un grande interesse, ho evinto come non mai tanta attrazione, sarà lo spessore della grande prof. Travaini, sarà per la sua magistrale esposizione, fatta di inconsueta trasposizione. Ma l'esser li accanto ai volti attoniti, mi ha dato senso di grande appagamento, il Cordusio e la Travaini, due realtà che si assomigliano, due realtà che hanno in comune innato senso divulgativo, e un grande amore la passione per la Numismatica... Si mi sono rivisto nei racconti, mi sono rivisto negli sguardi, mi sono rivisto quando raccontavo con enfasi la nascita del Gazzettino e lo scopo per cui era nato, si mi sono rivisto attraverso l'entusiasmo di tutti... Molti mi hanno fatto i complimenti per quello che abbiamo fatto sino ad oggi, molti altri per la magica serata, altri ancora per il mio spirito divulgativo, e soprattutto i plausi e le lodi che la prof. Travaini ha fatto a quelli del Cordusio.. Come si esce da questa serata? Con un mare di appagamenti, dove per l'ennesima volta vince la numismatica, e il Cordusio e li...sempre pronto a non mancare all'appuntamento più importante, quello di unire tutti sotto un'unica bandiera quella della passione.. p.s. E come quando finisce un grande capolavoro, i ringraziamenti sono doverosi, anche perchè questa serata è stato il coronamento di un grandissimo lavoro... Grazie a tutto il gruppo per esserci stati vicini, grazie al direttivo per aver contribuito ai risultati, grazie a tutti quelli che hanno creduto in noi sino ad oggi. Grazie alla Prof. Lucia Travaini per averci pregiato della sua presenza. E infine voglio lasciare la parte di maggior risalto a colui, che ha sacrificato con il suo impegno e il suo esporsi quotidianamente a tutte le intemperie della vita, per questo meraviglioso progetto associativo, senza il quale, molto probabilmente non sarebbe potuto realizzare questo sogno divenuto realtà.. Grazie Mario Limido @dabbene, grazie all'uomo, grazie al vero volto della passione, grazie amico della Numismatica...5 punti
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Mi unisco anche io ai complimenti ai due grandissimi organizzatori dell'evento, @dabbene ed @eracle62, due autentici trascinatori e fuoriclasse della nostra numismatica. La numismatica italiana deve molto a persone del loro spessore, con le loro capacità e la loro voglia di divulgare a 360 gradi. Un grazie di cuore a Mario ed Eros, per tutto ciò che fate.4 punti
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Grande serata, grande racconto di numismatica , di vita, libri, giovani, autori importanti , passa davanti agli occhi una immensa e importante produzione bibliografica, rivedo la mia biblioteca man mano, i libri preferiti letti e riletti, un tuffo di uno spaccato di vita numismatica raccontata con grande passione, emozione, con lo spirito di chi vuole ricordare e divulgare, grande Travaini, ripeto come detto stasera la più giovane nello spirito di tutti noi ! grazie per questa emozione !4 punti
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Ho preso questo token per la storia che porta con se, sul web ho trovato qualche traccia che vado di seguito a descrivere. In questa mia moneta/gettone è raffigurata una nave, ma esistono token con al dritto il volto della liberty, di conseguenza molto simili ai large cent* utilizzati negli Stati Uniti nello stesso periodo: Large cent in mio possesso* ________NOT ONE CENT (gr. 9)________ _ Essendo questi token una coniazione privata, la scritta al retro "NOT ONE CENT" (non un centesimo), scongiurava un'eventuale accusa di contraffazione. La rimanente dicitura emula una famosa frase risalente al 1797, "Milioni per la difesa, ma non un centesimo per un tributo". Sarebbe scaturita dalla richiesa di un'ingente somma di denaro da parte dei francesi per far cessare le spedizioni contro le navi americane. Nel 1837, quaranta anni dopo, c'erano ancora molti americani che ricordavano il grido "milioni di dollari per la difesa, ma non un centesimo per tributo", dato i tempi piuttosto duri, il motto finì su molti token. Il panico del 1837 fu il risultato delle politiche economiche adottate dal presidente Andrew Jackson, con la conseguente penuria di monete dovuta all'accaparramento. https://it.wikipedia.org/wiki/Panico_del_1837 La produzione di questi token nel periodo 1837/41 è stata una risposta diretta per aiutare a risolvere la carenza di monete durante questo periodo storico. ____________________________________ MILLIONS FOR DEFENCE NOT ONE CENT FOR TRIBUTE3 punti
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Dollari! Il primo dollaro d'oro Il dollaro dei sogni Il dollaro più bello Il dollaro più amato Il dollaro impossibile Vi risparmio il testone di Ike e l'arcigno profilo di Susie, come anche gli insipidi dollari del Presidente, ma prima di considerare conclusa la discussione, ne ho ancora uno da mostrarvi. Un dollaro che ci riporterà là dove siamo partiti, congiungendo idealmente i primi, primitivi mezzi monetari, con le monete più moderne...non andate via petronius3 punti
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E' stato come entrare in un quadro degli impressioni Francesi di fine 800.. Tantissimi colori, tantissime forme che si alteravano, tantissimi stati d'animo, tantissimi appassionati, ognuno con la sua storia numismatica, una sorta di mosaico importante.. Una tela di dimensioni considerevoli, ma i personaggi riuscivano ad alloggiar.. L'atmosfera era quella delle tipiche locande Caravaggesche dove la luce faceva capolino qua e la, fra una slide e l'altra.. Il fervore abbracciava tutti noi ma la prof, Travaini era la più lucida.. Il messaggio che ha trasmesso era scolpito negli sguardi dei partecipanti all'evento. Un messaggio di grande amore verso la ricerca e nei confronti di tutti gli studiosi che l'hanno coadiuvata negli anni. Anche il Gazzettino 3 ha avuto la sua piccola particina,quasi a voler dire ci sono anch'io in questo capolavoro. Ben vengano giornate come queste, ben venga tanto entusiasmo, ben vengano momenti aggregativi cosi significativi. Ben venga colui che crede..ben venga Cordusio...3 punti
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Tocca ora alla presentazione del nuovo Gazzettino e del Catalogo dell’Ambrosiana ...Tiziano ed Eros raccontano ...3 punti
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Ringraziamenti e targa ricordo di questa splendida serata ...era il minimo ...3 punti
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Arrivano ...la sala già gremita di appassionati3 punti
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Metto anch'io una moneta Borbonica, ma stavolta ci dobbiamo spostare in Toscana. Ludovico I di Borbone (1801-1803) - Ruspone da 3 Zecchini 1801 Zecca: Firenze Diritto: giglio fiorentino Rovescio: San Giovanni Battista seduto a sinistra tiene una croce con la mano destra2 punti
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Buonasera, altra moneta di cui vado fiero, e che vorrei condividere con voi, è un 12 tari del 1810 per Ferdinando iii, anch'esso denominato di tipo inglese, come le coetanee napoletane,per la somiglianza con le monete da 2 penny di Giorgio iii. Sul taglio ha il motto "SUB BONO PRINCIPE NULLA DOLO VIA". Saluti, Borbonik.2 punti
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Mi unisco anche io ai complimenti ai due organizzatori dell'evento, @dabbene ed @eracle62. Peccato non aver potuto partecipare; mi è giunta voce di una conferenza molto interessante! marco2 punti
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Ciao Michele @Zenzero se riesco stasera provo a raccontarvi qualcosa di nuovo anche alla luce di nuovi elementi di riflessione, in una vicenda in cui tutti (intendo cani e porci,e non in questo forum) sono intervenuti oltre alle poche voci autorevoli proverò anche io a dire la mia.2 punti
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C'è poco da aggiungere a quello che ha scritto eracle62. Mi unisco ai complimenti per la serata. Questi eventi non nascono per caso e necessitano di un grande lavoro. Quindi ancora grazie al grande regista della serata @dabbene . Un altro appuntamento che è valso il viaggio a Milano. Ho trovato molto intressante il riassunto di 20 anni di vita accademica ed umana. Mi ha colpito il numero di collaborazioni tra l'accademia ed il mondo del collezionismo, suprattutto con le pubblicazioni della SNI ma anche della NAC e della NIP. Questi incontri tra i nostri mondi non possono che fare bene alla Numismatica. Alla prossima!?2 punti
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Ieri con immenso piacere ho potuto conoscere e stringere la mano della Prof.ssa Travaini, sono rientrato a casa più ricco, ricco di cultura e di conoscenza, con le sue parole mi ha fatto capire che chiunque può accrescere la propia cultura se c'è la passione, senza per forza dover essere dei professori. Ringrazio l'ACQdC per la serata organizzata ieri.2 punti
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Effettivamente si notano i segni nei campi di una pulizia e di un successivo lavaggio . Operazioni non segnalate da PCGS2 punti
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Caro lira 51, nessuno parla di danni... Hai ragione quando dici che la luce può mutare certi aspetti del tondello. Ma è evidentissimo che l'esemplare precedentemente era in possesso del color del tempo.. Questa è la semplice controinformazione che è giusto fare, anche per coloro che approcciano magari per la prima volta a questa scienza. La chiusura dei poveri nominali in certi ambienti, non è legge assoluta.. Fortunatamente le contrattazioni e gli scambi avvengono ancora con il tondello spensierato e libero di respirare tutta la passione che lo contraddistingue, per la felicità del nuovo custode del del tempo che fu... Ben vengano contributi come i tuoi. Eros2 punti
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Una gran bella testimonianza numismatica, di passione, di vita... Ringraziamenti alla professoressa ed all'associazione che ha reso possibile ciò... Che bello ! Davide2 punti
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Rientrato adesso.......Grande Personaggio, Bellima serata e Grande Associazione.2 punti
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Qualcuno si ricordrà sicuramente dei fratelli La bionda in auge negli anni '70. Questo tormentone è del 1980, ed a dire il vero allora questa canzone la consideravo una strizza pelotas per via di quel ritornello "I wanna be your lover" ripetuto più e più volte, ma tutto sommato era orecchiabile.2 punti
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Siamo al termine e alle domande finali ...2 punti
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Buonasera a tutti , io per ora mi accontento di questa2 punti
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Lascia perdere il Montenegro per le quotaziononi, che comunque sono sempre indicative per i cataloghi prezzari. Il mercato è altra cosa..2 punti
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Com'è noto il Congresso di Vienna si sforzò di restaurare la realtà ante-rivoluzione francese, restaurazione di Sovrani, di confini, di leggi, di monete e di unità di misura. Le cose non andarono esattamente come previsto. La Lira Italiana (sul piede del Franco francese) che era la valuta effettiva del Regno d'Italia, rimase effettiva e coniata solo nel Regno di Sardegna e nel Ducato di Parma. Il metro e il chilogrammo lasciarono il posto alle antiche misure. Modena non fece eccezione: si tornò a contare in Lire modenesi, a Reggio in Lire reggiane (in rapporto di 3 lire reggiane per 2 lire modenesi), divise in 20 soldi, ognuno di 12 denari, e a misurare e pesare in pertiche, braccia, pesi e once, misure leggermente diverse tra Reggio e Modena. Questo è il punto di partenza del 1815: per analizzare la circolazione monetaria 1815-1859 (ma sarebbe meglio porre il termine finale al 1862) ritengo però sia utile iniziare dalla fine. La Legge 24 agosto 1862, n. 788 È la legge che ha posto le basi della circolazione monetaria nel neonato Regno d'Italia: non c'era la forza economica nell'ex Regno di Sardegna per coniare in breve tempo la moneta da far affluire nei territori conquistati e così si stabilì una tariffa per il ritiro delle monete pre-unitarie che sarebbero finite fuori corso, e con le paste ricavate si sarebbero battute le monete italiane. In allegato alla legge comparivano dei prospetti dove, Stato per Stato, si era determinato il circolante diviso per metalli. Per il Ducato di Modena (che allora contava 616.883 abitanti) avevamo: Oro: £ 10.178.569 Argento: £ 6.168.830 Mistura: £ 1.542.207 Bronzo: £ 616.883 per un totale di circa £ 30 per abitante. Quanto a ricchezza mobiliare era lo Stato più povero d'Italia: per un confronto, avevamo circa 40 lire ad abitante nel Regno di Sardegna, nella Lombardia, Toscana e Stato Pontificio, mentre lo stato più ricco era il Regno delle Due Sicilie con 50 lire. Confrontando un'entità statale non dissimile e geograficamente vicina, Parma aveva una circolazione di £ 39,50 per abitante, il 30% in più. Ma se confrontiamo oro e argento, tra Modena e Parma, i valori sono molto più vicini: per l'argento identici (£ 10/abitante) e leggermente inferiori per l'oro: £ 16,50 contro 20. In prima approssimazione possiamo quindi dire che la carenza era nella moneta plateale, quella dei minuti commerci di tutti i giorni, e non in quella coniata in metalli preziosi. Non traiamo però da questi dati conclusioni affrettate, pensando ad uno Stato di mendicanti e straccioni: era uno Stato dove l'economia poggiava sostanzialmente sull'agricoltura, la ricchezza immobiliare c'era eccome: era invece arretrata nelle manifatture e nel terziario, le attività che hanno bisogno di capitali liquidi e circolanti. L'agricoltura di allora, ovviamente ancora non meccanizzata, aveva bisogno soltanto di braccia e di carriole: i contratti si stipulavano coi braccianti (detti «cameranti»), ed erano contratti annuali (da un S. Martino all'altro), e altri contratti (soccida, boarìa, mezzadria) raramente superavano i tre anni e comunque non richiedevano investimenti ed in gran parte erano remunerati in natura, coi prodotti della terra. Le sementi erano trattenute dai raccolti, il concime era quello autoprodotto dagli animali del fondo. E anche dove (penso soprattutto alla montagna) c'era un tessuto diffuso di piccoli proprietari, la povertà dei raccolti e della pastorizia creava un'economia di pura sussistenza che rendeva questi contadini non molto dissimili, quanto a tenore di vita, dai cameranti della pianura. Tornando in ambito più strettamente monetario, e riprendendo il filo del discorso in ordine cronologico, distingueremo due periodi nel Ducato di Modena, in base ai regnanti che si sono susseguiti: l'austero e conservatore Francesco IV, ed il più illuminato e riformista Francesco V.1 punto
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Titolo Evento: L'ass. Cult. Quelli del Cordusio con la Prof. Lucia Travaini Categoria: Eventi culturali Data Evento: 05/06/2018 00:00 L'Associazione Culturale Quelli del Cordusio PRESENTA " La Prof. Lucia Travaini ( Dipartimento di Studi Storici, Università degli Studi di Milano ) racconterà venti anni del suo insegnamento di numismatica alla Statale " L'evento si terrà all'Hotel Galles, Piazza Lima 2, Milano ( fermata MM1 Lima ), in Sala Milano, dalle ore 18,30 alle 21,30 di martedì 5 giugno 2018 Link al calendario: L'ass. Cult. Quelli del Cordusio con la Prof. Lucia Travaini1 punto
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Si, risoluzione buona, ma la scansione non è di facile interpretazione per via dell’appiattimento dei rilievi. Il 5 lek sembra avere una bella brillantezza del metallo con bei rilievi, direi “prudentemente” non circolata (dallo spl/fdc in su insomma) Il 10 sembra più circolato, rilievi più appiattiti e brillantezza meno accentuata. Direi conservazione orientativa intorno al BB. Riusciresti a fare delle foto con la stessa inquadratura con il cellulare? Per avere un miglior riscontro riguardo al metallo ed i rilievi... come ti era stata valutata?1 punto
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... e dopo la medaglia ricordo, il video della 56a ADUNATA DI UDINE DEL 19831 punto
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L' autore sembra che segua il nostro forum ? e pag. 3381 punto
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Caro @miroita, se leggevi con attenzione il #1 introduttivo ti rendevi conto che questi 2 lotti corrispondono ad uno stesso esemplare, citato appunto da Daniele come l'unico da lui già ritrovato. Tanta fatica ... per nulla.1 punto
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Stati Uniti - Token da 1 Cent. 1841 La nave che vi è raffigurata è la USS Constitution, costruita nel 1794 in omaggio alla Costituzione degli Stati Uniti d'America. E' la più vecchia nave al mondo ancora galleggiante, esistono altre navi più datate, ma risultano ormai tirate a secco ed utilizzate esclusivamente come museo.1 punto
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Ci sarà chi la nella collezione è nanche si sarà accorto,essendo varianti non citate e di date non rare, come è successo a me,che mi sono accorto pochi giorni fa'dopo 20 anni che lo scudo di sede vacante 1829 zecca di bologna era quello con i fiocchetti appoggiati,e quindi più raro,saluti Aldo.1 punto
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http://www.wildwinds.com/coins/greece/thrace/kings/lysimachos/Mueller_013.txt1 punto
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...qualcuno, da qualche parte, in qualche tempo, l'avrà già fatto...perbacco. Ma davvero si ignora se in alcune categorie di monete, come per esempio nelle imperatrici Antonine, siano stati prodotti esclusivamente assi di rame, oppure anche dupondi di bronzo?1 punto
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Ammazza i La Bionda li ricordo che tipi , pero vendevano e se vendevano.. Beh questo era un'inno alla gioia...1 punto
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Anch'io concordo con il giudizio di @TheWhiteFly. Le monete con discreta conservazione le trovo sempre affascinanti, con una storia più ricca rispetto a quelle intatte. Anch'io posto un esempio di una moneta un po' rovinata aggiudicata proprio oggi (dopo tantissimo tempo). ?1 punto
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https://www.sixbid.com/browse.html?auction=2398&category=48442&lot=2033913 Erano riportati i riferimenti del CNI, del Gigante non ancora aggiornato e del Montenegro. All'epoca vigeva ancora la versione che le sigle DP fossero in realtà le anacronistiche BP (Bernardo Perger morì nel 1786!) che comparivano su questo millesimo in alternativa alla P. Solo di recente si è dissipato l'equivoco è si è appurata la doppia tipologia: - al conio con D.P. al diritto corrisponde il rovescio con le cifre data-valore allineate alla stessa altezza; - al conio con la P. al diritto corrisponde il rovescio con le cifre della data più alte del valore.1 punto
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Buonasera a tutti, sono nuovo del forum. Tutte bellissime monete in questo post. Pure io voglio mostrarvi l'ultimo mio acquisto. E' stata venduta in una famosa asta italiana alcuni anni fa e io l'ho acquistata alla fiera di Verona. Voi, in che conservazione lo chiudereste?1 punto
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Austrian 20 (zwanzig) kreuzer coin became 'svanzica', informally used for money, in general1 punto
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Oggi su Milano sole, un bellissimo sole ... tra poco il sole arriverà anche sulla numismatica italiana ....1 punto
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le monete di @Illyricum65 sono molto interessanti, fanno parte del gruppo "inglese", passatemi il termine, e c'è da notare che anche se alcuni numismatici non concordano, pare che queste frazioni argentee fossero ridotte non per ricavarne metallo (tosatura fraudolenta) ma per mantenerle in circolazione in un sistema monetario cambiato, basato sul grain e non più sulla siliqua carrubo, che dopo il riuso di queste monete avrebbe poi portato alle prime sceat (proprio del peso di circa 1 grammo) questa tesi mantiene quindi in circolazione queste monete, ridotte per arrivare al nuovo sistema circolante, per un tempo decisamente lungo.... non ho una competenza approfondita a sufficienza per sposare o meno questa tesi, perché non ho un quadro chiaro dei ritrovamenti...quindi non so dire se sia vero o meno che abbiano circolato fino all'introduzione delle prime sceat .... ma ho qualche articolo in merito se vi dovesse servire. il fenomeno comunque ha proporzioni davvero impressionanti, e circoscritte praticamente solo al suolo britannico...1 punto
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Certi appuntamenti si aspettano da sempre.. Certe icone si ambivano da sempre... Certe iniziative si auguravano da sempre... Certe manifestazioni di stima le speravi da sempre.. Certe emozioni non vedevi l'ora ci fossero.. Certo è il Cordusio, e certi sono i traguardi...1 punto
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Buonasera, sperando di riprendere questa discussione allego l'ultimo acquisto. Stato pontificio, papa Gregorio XVI, 50 Bajocchi, anno 1832, zecca di Roma Classificata da PCGS MS 64 Cosa ne pensate? La moneta al rovescio raffigura San Romualdo con crocifisso, genuflesso a destra, innanzi ad una roccia con teschio e bastone; alle sue spalle un albero. Questa moneta commemora San Romualdo, fondatore intorno all'anno 1000 dell'ordine benedettino dei Camaldolesi, presso il quale il Pontefice trascorse gran parte della sua vita, fino a diventare Generale dell'ordine.1 punto
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la scritta a lato dice che l'è novo ma a me un mi pare. ......concordo massimo fine 800".1 punto
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Il regno di Francesco IV (1815-1846) Non appena entrato in Modena, il Duca abolì la legislazione civile e penale dei codici napoleonici, riportando in auge il Codice Estense di Francesco III del 1773 (molto avanzato per l'epoca), provvedendo solamente ad abolire la tortura e a limitare fortemente i casi in cui era prevista la pena di morte. Tutti gli altri sovrani si affrettarono a battere moneta, fosse anche solo per «pubblicizzare» la propria immagine tra le mani di tutti i sudditi, ma non Francesco IV, la cui effigie ci è nota solo attraverso le sue medaglie. L'economia del Ducato era quasi esclusivamente agricola e le monete napoleoniche, più quelle ante-rivoluzione, nei primi anni bastarono alle esigenze del commercio minuto. La Lira reggiana e la Lira modenese rappresentarono le valute con cui si contrattava, anche se, sino dai primi anni, negli atti di Governo e nelle tariffe di cambio sempre più ci si riferiva alla «Lira Italiana» o ai «Franchi». Il Boccolari, studioso dell'economia del Ducato che ha consultato gli archivi dell'epoca sostanzialmente giunti intatti a noi non ha trovato un solo studio o progetto o relazione che lasciasse intendere la volontà di coniare moneta, ma soltanto (in materia monetaria) rari invii a Milano di paste d'argento derivate dalla fusione di monete settecentesche consunte, forate o tosate, per averne in cambio lire e spezzati di lire austriache e svanziche, tutte monete di piccolo taglio per le esigenze del commercio. Francesco IV poi vedeva di mal occhio imprenditori, commercianti e professionisti (che erano le categorie che più di altre avevano «fame» di moneta buona), poiché aveva capito, coi processi seguiti ai moti del 1821 e 1831, che quelle erano le categorie dove la massoneria e la carboneria pescavano i loro adepti. La qualità dei pezzi di piccolo taglio circolanti però progressivamente peggiorò, non essendo sostituita da moneta fresca, e Modena divenne il luogo preferito dagli aggiottatori che acquistavano a peso i pezzi fuori corso o ritirati dagli stati limitrofi per inondarne il mercato che aveva necessità di circolante, vendendoli invece a valore. Una prima avvisaglia la si ebbe verso il 1820-30 quando si ebbero periodiche invasioni di Mute e Mezze Mute del Regno di Sardegna, poste fuori corso da Carlo Alberto, che si sommarono alle vecchie monete di mistura di Parma e Piacenza (Lire e mezze lire) che, seppure consunte ai limiti della leggibiltà, erano ancora ricercate per la circolazione. Non affluivano invece, se non in modeste quantità, monete di rame, che pure circolavano a Bologna e nel Lombardo-Veneto, poiché essendo fiduciarie, su di esse non era possibile fare aggiotaggio: nessuno avrebbe comprato una moneta da 3 centesimi di Milano per 4 centesimi: molto più agevole era piazzare un Buttalà di Piacenza a 10-11 centesimi, perché determinarne l'esatto peso, titolo, e quindi valore non era alla portata di tutti, e le Tariffe ufficiali, che quotavano monete di giusto peso, non erano utilizzabili, cosicché ogni contrattazione era faticosissima, perché prevedeva due passaggi: uno sul prezzo e, trovato l'accordo, una seconda fase non meno impegnativa sul «come» conteggiare le monete presentate. Alla fine del regno di Francesco IV si cominciarono a fare prezzi e tariffare monete in «Lire abusive», fenomeno che diventerà endemico sotto il regno del figlio Francesco V.1 punto
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Questa sera voglio raccontarvi quando il forum ricco di animosità, riempiva quotidianamente l'animo di tantissimi appassionati del nostro meraviglioso giardino affacciato sul mare.. Erano tempi dove non si riusciva a rispondere alle discussioni, da quante se ne aprivano quotidianamente,tutte le sezione raccontavano di un momento speciale, una sorta di boom da piattaforma numismatica, si cresceva, ci si ritrovava, e le giornate non vedevi l'ora finissero per arrivare alla sera e potersi leggere. Insomma un momento magico quando ti collegavi vedevi un numero impressionate di amici online, e scattava il desiderio di esserci e confrontarsi.. Questo preludio per accompagnare il tondello che vado a presentarvi, si perchè arrivò proprio in quegli anni, dove ogni giorno conoscevi gente nuova di ogni realtà peninsulare, amici che sono rimasti virtuali ma pur sempre grandissime persona che ancora sento e con cui condivido la passione. Un emblema per il periodo Borbonico Napoletano.. E per me momenti indimenticabili di forte emozioni.. - REGNO DELLE DUE SICILIE - Ferdinando II - 120 Grana - 1841 Testa Grossa - P.S. La luce continua ad esser preponderantemente Caravaggesca... Eros1 punto
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