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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 06/25/18 in tutte le aree

  1. Anche se non è il mio settore, segnalo il seguente seminario che si terrà a Lugano il 29 settembre a cura del Circolo Numismatico Ticinese e sostenuto dal Consiglio Internazionale di Numismatica (CIN), che consiglio agli appassionati di monete longobarde e carolingie. Allego anche il relativo programma.
    5 punti
  2. Buona giornata Mi permetto di proporre una valutazione fatta dal magnifico "Mago Eccheccà"; per questa tipologia di rarità è l'unico accreditato a livello mondiale. saluti luciano Fax simile di una sua perizia fatta nel 2010; pare che oggi - a richiesta - possa chiudere le monete (di qualsiasi tipo e formato) anche negli slab
    5 punti
  3. Taglio: 2€ CC Nazione: Belgio Anno: 2006 Tiratura: 5'000'000 Condizioni: qSPL Città: Cava Manara (PV)
    4 punti
  4. Era noto un solo esemplare del multiplo d'oro (36 solidi!) di Giustiniano I, conservato a Parigi nel Cabinet des Médailles des Rois, e rubato durante il famoso furto del 1831, con successiva probabile fusione di tutte le monete d'oro, che non furono più ritrovate. Il medaglione in questione rappresentava l'imperatore a cavallo, in una complessa iconografia (grande elmo piumato, ecc.) che anticipa in parte la successiva arte bizantina. Per fortuna ne erano stati fatti dei calchi, e ci restano ora alcune copie in galvanoplastica, che consentono di ammirarne la bellezza e di studiarne le particolarità. Giustiniano è figura essenziale nella storia dell'Oriente bizantino: non solo per il Codex Iuris Civilis Iustinianei, ma perchè fu l'ultimo a tentare seriamente una ricomposizione della romanità, riconquistando l'Occidente. Di tutto questo ci parlerà al CCNM, martedì 18 settembre alle 20.45 (Via Terragio 1, Milano) Andrea Torno Ginnasi, che presso l'Università degli Studi di Milano si occupa di Storia dell'Arte Medievale e Bizantina, con particolare interesse per i temi imperiali e per la numismatica.
    2 punti
  5. Buongiorno a tutti, vorrei condividere con voi questa medaglia che nei miei 4 anni di numismatica ho visto passare in asta pochissime volte ed ho quindi deciso di provare a prenderla nonostante non fosse in perfette condizioni. 100 Euro + Diritti. Opera di Tommaso Mercandetti anno 1817. Rappresenta la restituzione delle innumerevoli opere d'arte trafugate da Napoleone durante il suo dominio nella penisola , in particolare sul rovescio è rappresentata una scultura marmorea risalente II secolo AC ( il sacerdote troiano Laooconte che lotta contro un serpente marino in difesa dei suoi due figli). Le foto non sono mie (non è ancora arrivata), sono "rubate" dal sito dell'asta. Che ne pensate? Cordiali Saluti e buona Domenica Silver
    2 punti
  6. Informo i frequentatori di questa sezione che ho dato le dimissioni da curatore della stessa. Mentre ringrazio i molti che mi hanno supportato, faccio presente che continuerò a seguire come utente questo bel forum
    2 punti
  7. Anche i "massimi esperti mondiali" possono sbagliarsi! Sono convinto che la tua caravella "bandierine controvento" non è la prova della PROVA ma semplicemente la variante con la P invece che la R. Non si finisce mai di imparare... saluti
    2 punti
  8. Mi ricordo che uno di noi lo aveva.. Devo ricordarmi molti utenti non scrivono più.. Devo azionare il moviolone... e poi ti faccio sapere..
    2 punti
  9. Ciao, i numeri di serie non ti tornano perché è un falso, se noti la fattura del biglietto in generale è grossolana, poco curata e senza ombra di dubbio è al 100% d'epoca. Ai falsari non interessava (e non interessa ancora) allineare i numeri di serie delle proprie banconote contraffatte alle relative emissioni ufficiali, l'importante è ottenere un ottimo effetto d'insieme, a quei numerini e lettere non ci fa caso nessuno... a parte i bancari e noi collezionisti E poi per dirla tutta... Re Umberto non aveva questi occhi da pesce languido sulle banconote autentiche. (falso a sinistra)
    2 punti
  10. Le recenti esplorazioni archeologiche condotte nel territorio dell’antica Kaulonia hanno prodotto in anni recenti contributi di grande interesse, tra i quali si segnalano i tre tomi curati da M.C. Parra (Kaulonía, Caulonia, Stilida (e oltre). Contributi storici, archeologici, e topografici, I-III, Pisa 2002, 2007, 2011), gli Atti del Convegno Internazionale di Firenze (L. Lepore - P. Turi curr., Caulonia tra Crotone e Locri, Atti del Convegno Internazionale, Firenze 30 maggio-1 giugno 2007, Firenze 2010) e il Catalogo della mostra di Firenze (L. Lepore – M.R. Luberto - P. Turi curr., Kaulonia, la città dell’amazzone Clete. Gli scavi dell’Università di Firenze a Monasterace Marina, Catalogo della Mostra - Firenze, Museo Archeologico Nazionale, 13 dicembre 2013-9 marzo 2014, Roma 2013). All’interno di questo ricco dossier bibliografico costante è apparsa l’attenzione riservata al documento monetale, che per l’esiguità delle fonti storiche e la sovente lacunosità della documentazione archeologica, costituisce una chiave di lettura privilegiata sotto il profilo socio-economico e culturale nonché per il lungo arco cronologico delle emissioni, che si snodano senza soluzione di continuità dall’ultimo quarto del VI secolo a.C. alla conquista dionigiana della città (389/8 a.C.). In quest’ottica mi è parso di estremo interesse la segnalazione, ad opera di Giovanni Gorini (Tavola Rotonda, in Caulonia tra Crotone e Locri, cit. p. 483, fig. 33.2), di un divisionale d’argento inedito apparso sul mercato antiquario (Gorny & Mosch Giessener. Münzhandlung, Auk. 165, 17-18/3/2008, 1077; fig. 1). Fig. 1 D/ Cerva stante a d. Bordo lineare. R/ KAV (retr.). Bordo perlinato. Obolo AR, gr. 0.69, mm. 9 Il divisionale veniva identificato come obolo, benché il peso di tale unità risultasse alquanto elevato all'interno della scala di valori propria del sistema acheo-corinzio. Evidentemente l’incertezza nasceva proprio dall'unicità dell’esemplare e si preferì considerarlo un obolo “pesante” piuttosto che un diobolo “leggero”. In anni successivi la comparsa di nuovi esemplari con la medesima tipologia, tutti provenienti dal mercato antiquario, ha consentito di acquisire nuovi dati funzionali ad un migliore inquadramento del divisionale. Il primo di essi appare in Classical Numismatic Group, E-Auction 233, 26/5/2012, lot 96 (fig. 2). Fig. 2 D/ Cerva stante a d. su linea di base. Bordo lineare. R/ KAV (retr.). Bordo perlinato. Diobolo AR, gr. 0.88, mm. 8 Si aggiungono due esemplari simili (figg. 3-4) battuti in recenti aste (Bertolami Fine Arts, Auc. 29, 22/3/2017, lot 90: fig. 3 e Classical Numismatic Group, E-Auction 420, 9/5/2018, lot 6: fig. 4) e un pezzo della Calgary Coin and Antique (fig. 5) Fig. 3 D/ Cerva stante a d. su linea di base. Bordo perlinato. R/ KAV (retr.). Bordo perlinato. Diobolo AR, gr. 0,82, mm. 9 Fig. 4 D/ Cerva stante a d. su linea di base. Bordo lineare. R/ KAV (retr.). Bordo lineare. Diobolo AR, gr. 0.77, mm. 8.5 Fig. 5 D/ Cerva stante a d. su linea di base. Bordo lineare. R/ KAV (retr.). Bordo perlinato entro cerchio lineare.. Diobolo AR, gr. 0.86, mm. 8.2 x 9.5 Alla stessa emissione si può ascrivere anche il pezzo battuto da Classical Numismatic Group, E-Auction 286, 5/9/2012, lot 7 (ex coll. Peter Lee), che tuttavia si differenzia per la forma leggermente allungata dell’etnico al R/ nonché per la disposizione circolare delle lettere (fig. 6). Fig. 6 D/ Cerva stante a d. su linea di base. Bordo lineare. R/ KAVΛ. Bordo lineare. Diobolo AR, gr. 0.76, mm. 8 L’esatta identificazione del nominale emerge chiaramente dalla media dei pesi noti registrati che indicano un addensamento intorno a gr. 0.796 corrispondente, nel sistema acheo-corinzio, al peso del diobolo. 1) gr. 0.88 mm 8 Classical Numismatic Group, E-Auction 233, 26/5/2012, 96 2) gr. 0.86 mm. 8.2x9.5 Calgary Coin and Antique 3) gr. 0.82 mm 9 Bertolami Fine Arts, Auc. 29, 22/3/2017, 90 4) gr. 0.77 mm 8.5 Classical Numismatic Group, E-Auction 420, 9/5/2018, 6 5) gr. 0.76 mm 8 Classical Numismatic Group, E-Auction 286, 5/9/2012, 7 6) gr. 0.69 mm 8 Gorny & Mosch Giessener. Münzh., Auk. 165, 17-18/3/2008, 1077 Come osserva Gorini, i confronti più stringenti sul piano tipologico, restando in ambito magno-greco, possono ricercarsi nella emissioni di Reggio dell’età di Anaxilas (494-445/25 a.C.; fig. 7: Künker, Auc. 48, 27/2-1/3/2018, lot 14), in una rara emissione dei Serdaioi degli inizi del V secolo a.C. (fig. 8: NAC AG, Auc. 64, 17-18/5/2012, lot 652) e ancora in oboli di Poseidonia della fine del VI sec. (fig. 9: SNG ANS, 633). Fig. 7 Fig. 8 Fig. 9
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  11. Nella prima moneta quella più scura l'anfora è ancora piena nella seconda il vino lo hanno bevuto ?
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  12. 1 punto
  13. Terminano le votazioni poiché la discussione è andata in seconda pagina. Le più votate: 3 voti = 5.000 marchi del 1922 raffigurante il commerciante Imhoff 3 voti = 10 pfennig del 1921 raffigurante il cavallo rampante (antico stemma di Braunschweig) 1 voto = 1.000 marchi del 1910 (allegoria del retro 1 voto = 100 marchi del 1910 (allegoria del retro) 1 voto = 5 marchi del 1991 raffigurante Bettina von Arnim La scrittrice Bettina von Arnim (1785-1859), nata Elisabetta Caterina Ludovica Magdalena Brentano, è di origine italiana, era figlia di un commerciante di Como. __________________________________________________ sub-votazione post #23 1 voto 1 voto
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  14. Ciao, magari vorranno tenere più margine per i commercianti questa volta. Però effettivamente è strano
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  15. Al momento, e con pochissima coda , è ancora disponibile @And08
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  16. Concordo pienamente con te @And08, potevano fare molto ma molto ma ancora più molto meglio!!! Penso (parere personale) che tale moneta non godrà poi di così tanta fama e non sarà così ricercata, quindi anche in futuro si potrà acquistare a prezzi ottimi (sempre se la si desidera). Vedremo il prossimo anno come andrà, per quest'anno ho volutamente passato. I soldi risparmiati li investorò su altre monete mancanti che ambisco magari da tempo ?
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  17. Mamma mia è davvero in alta conservazione, pazzesco!!! Ottimo ritrovamento ?
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  18. Moneta molto rara coniata nella zecca di Ancona indicativamente nel 3° secolo a.c. Come già segnalato il D/ rappresenta il volto di Afrodite, coronata di mirto, rivolta a destra con orecchini e capelli raccolti a nodo sul collo. Sotto il collo un segno, che per alcuni rappresenta una M e per altri Sigma. Il bordo è perlato. Al R/ invece abbiamo un braccio destro, nudo, piegato a gomito che tiene nella mano destra (chiusa) un ramoscello di palma; sopra due stelle ad otto raggi; sotto la scritta ANKON. Il bordo è perlato. Per quanto concerne il D/ possiamo dire che Afrodite è la dea a cui era dedicato il tempio posto sulla vecchia acropoli della città di Ancona, i cui resti sono stati trovati e tuttora giacciono sotto la Cattedrale di San Ciriaco, patrono della città. Per quel che concerne invece il R/ si può dire che il gomito (in greco ANKON) rappresenta la conformazione del promontorio (attualmente denominato Guasco) sul quale sorse l'antica città di Ancona. Le due stelle, secondo le fonti più accreditate, rappresenterebbero i Dioscuri (i gemelli Castore e Polluce, da cui prese il nome la costellazione appunto dei Gemelli). La palma invece rappresenterebbe (si suppone) la vittoria e la pace. Propongo le immagini di una moneta passata in asta Inasta n. 39 del 14/5/2011 lotto n. 7 (diametro 20 mm. - peso 7,36 gr.) - Diametro e peso delle monete conosciute è molto variabile.
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  19. Presa ora codice ordine # 27692 .... sembra continuare il numero progressivo dell’anno scorso
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  20. Se la moneta ritraeva solo l'opera d'arte ne sarebbe uscita con altrettanto titolo a mio parere. Mentre così proposta è un insieme confusionario e poco artistico (parere mio). Da collezionista mi rattrista non acquistarla, ma questa volta proprio non ne vale la pena. Ho molti altri buchi tra le commemorative, uno in più non mi manderà in malora ?
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  21. Magari vado contro corrente ma ho deciso di non acquistare questa moneta. Artisticamente non mi piace molto, visto il prezzo elevato penso investorò tale denaro su qualche altra commemorativa che personalmente mi appaghi maggiormente. Sinceramente preferivo il bozzetto di fantasia proposto in precedenza. Un saluto a tutti
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  22. A me la Postepay classica ha sempre funzionato. Tu provaci comunque...
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  23. Certo, non appena riesco (penso nel fine settimana)
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  25. Nessuno'altro partecipa?. Eppure lo sport è la ragione principale di tante dispute amichevole o non ,di ore davanti la tv e code per andare agli stadi, litigi con moglie e cosi via.Gli atleti sono sulla bocca di tutti piu dei poeti e dei politici ,si ricorda un gesto sportivo che la data di qualche commemorazione extra sportiva.
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  26. Complimenti: bel ritrovamento.
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  27. Hai proprio ragione per entrambi i bianchi 7 ribattuto su 0
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  28. Una Domenica come tante altre un clima vacanziero, è sempre un piacere viverlo questo Cordusio.. Nuovo iscritto un amico giornalista siamo a quota 130...
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  29. Grazie Monica delle precisazioni storiche molto interessanti, ho riletto i passaggi che ci hai indicato e pare subito chiaro che i principali candidati ad essere sovraconiati debbano essere stati i piccioli lucchesi svalutati ritirati dalla piazza. La questione del peso non è di poco conto perché siamo un po al limite ma può starci, vorrei però far notare sulla moneta di Michele alcuni elementi che potrebbero essere riconducibili all'ala di un aquila ed a un braccio di una "T" di OTTO anche se i segni del rovescio non credo che siano sovrapponibili alla grande "L" ornata, l'unica moneta con aquila al dritto che non abbia la "L" è sempre ante 1369 è il sestino (MIR136) e qui siamo al limite con il diametro (appena Michele avrà la moneta in mano oltre alle foto ci misurera' anche il diametro. ) moneta comunque che non ho mai visto e non so se possa essere compatibile nell' aspetto e nella lega. Questa moneta ha al rovescio il volto santo con barba e capelli, che già si avvicinano di più ai nostri segni (anche se non ne sono convinto). Devo premettere che non ho avuto modo di osservare i miei piccioli pisani (una decina della serie A.XV.2) per capire se il piumaggio all'altezza dell'osso carpale sia veramente così in orizzontale (perpendicolare alle lunghe penne alari) ma credo che il profilo dell'ala in quel punto sia normalmente liscio. A seguire foto dell'impronta del presunto piumaggio originario e braccio della "T". Per riferimento ho accostato un mio denaro minuto Lucchese (forse più per vanità che per utilità ) ne ho una decina ma questo lo trovo particolarmente bello. Notte..
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  30. Quel sito è un buco nero... Potrebbero almeno oscurarlo fino a completamento per evitare ulteriori figuracce, ma credo che non ci arrivino a capirlo.
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  31. Moneta in bronzo di Aelia Flacilla che ostenta un'elaborata acconciatura, proprio come questa testa femminile custodita nel Museo Archeologico di Atene.
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  32. Un uomo del passato già nel 1981, ma Paolo Conte non aveva ancora dato tutto..
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  33. Interessante.. Quindi,all’epoca,per un suddito del Regno,non doveva essere semplice distinguere un falso,anzi,era più probabile che scambiassero i falsi per buoni,(vista la cura con cui venivano rifiniti), e quelli buoni,(con tutte le loro imperfezioni),per falsi..
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  34. Buona Domenica Ma torniamo alla narrazione del Capitano Angelo Gatto. A pag. 50 leggiamo: Il Clar(issi)mo Sig(nore) Bragadino fece intendere a tutti che chi portava nella fortezza lane e bombace le dovesse portar da S.S. Clar(issi)ma ch'in fatti, gl'averia donati doi ducati lassandoli anco quello che di dentro riportava. Innanzi tutto va chiarito che l'esigenza di recuperare lane e bombace (cascami e scarti di cotone), presenti in gran quantità nel campo degli assedianti, nasceva dalla necessità di proteggere le mura con sacchi riempiti di questi materiali, così da ammortizzare i colpi dei proiettili sparati dai cannoni e dalle bombarde dei turchi. Che ci facevano nel campo turco lane e bombace, ma anche fascine e legnami? Erano usate per lo stesso scopo, per proteggere le postazioni e per ricostruire i forti e le protezioni a salvaguardia delle batterie danneggiate dai colpi sparati dagli assediati. Due Ducati, pari a 248 Soldi che, presumibilmente, venivano pagati in Bisanti; un bel gruzzolo! Difficile pensare che questa somma potesse essere pagata in “Mocenighi” o “Marcelli” o altre monete d'argento; l'autorità veneziana aveva le casse vuote; prova ne è che per pagare le truppe aveva dovuto far coniare il Bisante ossidionale. Personalmente credo che le monete di buon metallo, quelle in mano ai cittadini, fossero già sparite dalla circolazione, chi le deteneva al momento dell'invasione, le aveva probabilmente inviate altrove, approfittando forse delle navi che, nei primi tempi, ancora riuscivano ad attraccare a Famagosta e riprendere il largo; qualcuno le avrà certamente imboscate, nella speranza di poterle recuperare se l'attacco turco fosse stato vanificato; certamente anche sottratte dai turchi, chi lo sa? Restavano in circolazione anche le Carzie, ma penso che il loro valore effettivo fosse molto scarso. E' certo che a seguito dello sbarco dei turchi le attività commerciali si ridussero al lumicino; foraggi, verdure, bestiame e pollame venivano dirottati forzatamente verso le città e quello che non si riusciva a stivare, veniva bruciato ed ammazzato per non lasciarlo nella disponibilità dell'invasore. Non parliamo della situazione durante l'assedio di Famagosta, dove le poche derrate acquistabili avevano prezzi esorbitanti; ha poco senso fare un parallelo tra quegli alimenti che si sarebbero acquistati con due Ducati prima dello sbarco, rispetto al dopo. Prova ne è questo passo del racconto; pag. 66 s'era venuto al fine di monitione, vittovaglie a tale ch'un bariletto di vino si vendeva cinquanta scuti, non trovandosene per tal prezzo le galline, per feriti e per malati, si pagavano tre e quattro ducati l'una, la carne di somaro e cavallo si pagava tre e quattro reali la libra, e vi era per la fretta nel pigliarla gran confusione. Continua .... saluti luciano
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  35. giu-2018 Quattro monetine due euro tra cui due del Jersey coniate in soli 72.000 pezzi, una danese del periodo della seconda guerra mondiale, ed una giapponese da 5 yen del 1949 stra-comunissima ma che non ho mai incontrato in una ciotola sino ad oggi Andiamo per ordine di data: Jersey - 1/24 di shilling 1923 Jersey - 1/24 di shilling 1937 Danimarca 1 corona 1945 Giappone 5 yen anno 24 Showa 昭和二十四年 (1949)
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  36. LUIGI NAZARI DI CALABIANA ARCIVESCOVO DI MILANO
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  37. Ciao, secondo me: 1 no, medaglie devozionali, 2 non mi pare, direi ottone, ma si può essere più sicuri dal peso e diametro . 3 secolo XVIII XIX? Per la seconda, vedi link
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  38. A me dà l'impressione che sia stata ristretta con qualche attrezzo, potrebbe trattarsi di un " tondello" preparato per essere reimpresso ?
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  39. Si ma te la portano in calesse trainato da 4 cavalli bianchi con il pennacchio...
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  40. Taglio: 2 € CC Nazione: Francia Anno: 2012 Tiratura: 1.026.000 Conservazione: BB Località: Massa (MS)
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  41. Taglio: 2€ Nazione: Austria Anno: 2008 Tiratura: 2'600'000 Condizioni: BB Città: Pavia (PV) Taglio: 2€ CC Nazione: Malta Anno: 2014A Tiratura: 400'000 Condizioni: MB Città: Pavia (PV)
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  42. Per l'esattezza è un mezzo grosso per il Granducato di Lituania di Aleksander Jagielonczyk re di Polonia e Granduca di Lituania. (1492-1506). D/ ALEXANDRI (anello) MON, Cavaliere lituano a s. R/ MAGNI (anello) DVC' (anello) LITVANIE, aquila di Polonia Kopicki 3122 Arka
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  43. Mi aggancio a questa discussione anche se sono cosciente di andare un po’ fuori tema.... solo un po’ In un mercatino noto una vetrinetta con scritto: “banconote estere 2 euro”. Come al solito butto un occhio e cosa trovo? Due banconote da 10.000 pesetas 1992, l’altra e’ più o meno nelle condizioni di questa, forse un po’ meglio. Secondo voi, come potevo non prenderle... hanno ancora un valore facciale di poco più di 60 euro l’una... Ho pagato velocemente e prima che il signore ci ripensasse mi “sono dato alla fuga” anche se per la verità qualche rimorso di coscienza mi e’ venuto... Voi cosa ne pensate, e`possibile che con tutta la tecnologia oggi a disposizione si possano trovare ancora cose di questo genere? Un’ultima cosa, nel mucchio c’erano anche una 2000 e una 1000 pesetas sempre del 92.... e’ gia’, ho preso anche quelle
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  44. Io inizierei con la zecca della tua zona o regione in quel periodo (1800) cosi scoprirai cose che nemmeno pensavi accadessero magari dietro il tuo cortile. Poi nel lungo cammino numismatico troverai l'amore o resterai un single amante di tutte.
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  45. Ma sembra ... mezza vuota ...:) quella di Piergi la fa impallidire ..:)
    1 punto
  46. Bruttaaaaaaa, vado contro corrente...ah...ahahah...... !!
    1 punto
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