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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/06/18 in tutte le aree
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Vorrei segnalare l'uscita: Catalogo delle monete medievali del Triveneto di Andrea Keber3 punti
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Buongiorno a tutti... Condivido oggi con voi questo pezzo da 24 grana di Carlo vi che non si vede facilmente. Penso pure sia in conservazione... Super. Il ritratto di questo regnante è qualcosa di meraviglioso, penso andrò alla ricerca di qualche altro pezzo! ?3 punti
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Il tema della circolazione dei beni culturali, volgarmente detto "acquisto e vendita", è uno dei più controversi. Leggo molti post nei quali i dubbi espressi dagli utenti sono quelli ricorrenti: lecita provenienza, certificazioni, rischi di sequestri, rapporti con venditori italiani ed esteri, etc.. Mi sono occupato di queste problematiche nell'ambito della collaborazione con la cattedra di diritto pubblico, materia "legislazione dei beni culturali", ed ho pubblicato su Ratio Iuris – Numero XXIV – maggio 2016 – ISSN 2420-7888 l'articolo che allego. E' solo uno spunto per una riflessione più ampia, credo però che offra diversi argomenti utili per dissipare, almeno spero, alcuni dubbi che leggo spesso in questa sezione. Chiedo scusa per i passaggi più sintetici e criptici, l'articolo era pensato esclusivamente per addetti ai lavori. Mi preme sottolineare che la materia, teoricamente, sarebbe molto più semplice di come appare. Ad esempio, le "famose" certificazioni sulla lecita provenienza non hanno, a mio parere, alcuna giustificazione e non sarebbero necessarie. Il nostro ordinamento "presume" la lecita provenienza. Solo al ricorrere di determinate circostanze, che la giurisprudenza ha chiarito, questa presunzione viene superata: l'esempio classico è la monete sporca di terra ancora fresca... Nella normalità dei casi si deve, appunto, presumere la lecita provenienza. Perché, allora, è invalsa la credenza che siano i collezionisti a dover provare tutto? Semplicemente perché la polizia giudiziaria (Polizia, GdF, Carabinieri) quando eseguiva un sequestro senza che ve ne fossero i presupposti di legge comunque lo vedeva poi confermato dal magistrato e l'eventuale dissequestro avveniva, quasi sempre, solo dopo il passaggio in giudicato della sentenza di assoluzione. Da non molto sembra che la magistratura avalli molto più raramente i sequestri non necessari. articolo RIFLESSIONI SULLA CIRCOLAZIONE DEI BENI CULTURALI.pdf2 punti
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Cari Lamonetiani, capita spesso di leggere qui sul forum domande del tipo "come posso pulire la mia moneta di rame senza rovinare la patina e soprattutto la moneta?" fatte da neofiti e non. Oggi mi permetto di mostrarVi un metodo semplicissimo. Nel controllare periodicamente la mia collezioncina, questa volta mi sono soffermato sui piccoli moduli e mi sono accorto che un piccolo centesimo del 1909 era ridotto ai minimi termini. Intendiamoci, non stiamo parlando di una moneta in alta conservazione, tuttavia poteva sicuramente far miglior figura una volta che lo avessi ripulito dalla "morchia". Il centesimo del 1909 come si presentava prima della pulizia Come vedete, il tondello presentava ossidazioni, infiorescenze e grumi di materiale non ben identificato e giaceva in un vecchio album di plastica (e persino sotto la luce potente a led dello stativo appariva scuro, quasi illeggibile). Per prima cosa, una volta tolta la moneta dalla taschina di plastica, l'ho immersa in un bicchierino di olio di vaselina (o parafina liquida che dir si voglia) lasciandovela per un'oretta. Dopodiché, sgocciolatala, l'ho passata in un bicchierino colmo di acetone ed infine tamponata con uno straccio molto morbido. Volendo, si può infine sciacquare con acqua distillata (va bene anche quella di rubinetto se avete la fortuna di avere un'acqua non "dura", cioè troppo calcarea). Entrambi i prodotti (vaselina e acetone) potete trovarli da un qualunque ferramenta. E questo è il risultato: Il centesimo del 1909 dopo il trattamento Il tempo d'immersione, ovviamente, varia a seconda di quanto la moneta è "sporca". Possono bastare nell'olio di vaselina pochi minuti come un'intera giornata. In ogni caso, non essendoci azione meccanica, la moneta non soffre e l'azione emulsionante della paraffina agisce solo sullo sporco e non sulla patina: il centesimino ha mantenuto il suo bel color cioccolato conquistato nei decenni. Ma ora rimettereste il tondello nella sua vecchia taschina di plastica dell'album? Sì, se non presenta lesioni, perché l'ossidazione che dalla moneta s'è depositata all'interno dell'involucro trasparente può essere rimossa facilmente con un cotton fioc inumidito con un qualsiasi prodotto spray che viene usato per pulire i cruscotti delle automobili e la plastica torna trasparente una volta ripassato l'interno con un altro cotton fioc asciutto e pulito.2 punti
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Super Youtube conserva il film della trasmissione condotta da Kojak nell'ottobre 1987. Viene aperta la famosa borsa e una cassaforte dopo più di un'ora di trasmissione (pallosissima e deludente, come conferma anche La Repubblica: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1987/10/30/deludente-epilogo-per-il-leggendario-forziere-del.html) ma non ho trovato nessun accenno alle lire italiane. Probabilmente erano così rovinate che non lo hanno capito subito. Eccovi il link se volete darci uno sguardo2 punti
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e non solo piccole collezioni a Genova a palazzo Tursi, gratis tutte le domeniche per i residenti, a fianco degli uffici del sindaco si trova un museo con una collezione di monete di Genova molto molto importante con pezzi unici, mi viene in mente un 20 doppie con la madonna e un cavallotto unico anch'esso e tanto altro. Il museo è aperto anche ai foresti che però devo pagare. Si trova in via Garibaldi anche chiamata strada nuova2 punti
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Noi del Cordusio siamo nati così un appello sul forum per un caffè e un incontro..e poi è storia....2 punti
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Dove i pensieri dilagano nella più grande delle espressioni..2 punti
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DE GREGE EPICURI Secondo me, il fisco e la sella questoria non c'entrano. Due hanno giocato ai dadi, e uno ha perso tutto, anche lo sgabello su cui sedeva...infatti, ne rimane solo uno. E la Q in primo piano sta a significare: "Quantum perdidi, per Iovem!" Augusto guarda severamente, perchè ha appena vietato la pubblicità del gioco d'azzardo.2 punti
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Ricordiamo ancora che di Momenti storici ma di tanto altro ancora, riflessioni, idee, eventi se ne parla anche qui nella nostra area Circoli ricca ormai di spunti di ogni genere per tutti ... Diciamo un po’ che quello che era una volta la Piazzetta ora e’ qui con riflessioni, quasi un pensatoio ...2 punti
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Buona Giornata, … È diverso tempo che non scrivo più post in tale Forum, ma Domenica 01/07/2018, visitando il Museo storico – archeologico di Nola, mi è balenata l’idea di fare un post in cui ognuno di Noi che visita o che ha visitato un museo in cui vi sono sezioni dedicate alle monete lo posta, affinchè durante le nostre passeggiate se siamo nelle vicinanze possiamo visitarlo. Il Museo storico – archeologico di Nola, ubicato all'interno dell'ex complesso conventuale medioevale delle Canonichesse Lateranensi, è a dir poco di grande interesse per le sezioni dedicate al Villaggio Preistorico di Nola, all'età ellenistico-romana e a quella tardo-medioevale, nonché per la sezione dedicata alla "riggiola" napoletana. Non manca una vetrina dedicata alle monete di Neapolisis (ed eccoci alla nostra Passione), caratterizzate al dritto dalla testa (di Atena o di una ninfa) e al retro dal toro androcefalo, donate dal dott. Luigi Vecchione. Interessante anche i calchi mostranti gli incroci di conio. Peccato per le immagini che, essendo scattate con un cellulare, non sono molto nitide. Cosa da non sottovalutare, date le cose esposte, tra cui il Cippo abellano, e la metodologia di esposizione, ricostruzione anche di una capanna preistorica in grandezza naturale e arredamento della stessa come doveva essere, è il fatto dell’ingresso gratuito sempre che di questi tempi è sempre più raro. Per approfondire il discorso sul Museo.pdf1 punto
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Questa volta, anziché proporvi una nuova moneta proveniente da qualche ripostiglio registrato, come ormai son solito fare, volevo portarvi un po' "dietro alle quinte" e farvi vedere come, questa attività (il collezionare monete da hoard) non sia cosa così semplice. Perché una moneta sia di provenienza certa bisogna comunque andare un po' a fondo e, per tutte le monete che finora ho acquistato, a monte (e talvolta anche a valle!) ho sempre fatto un certo lavoro d'indagine se non addirittura di intelligence. Le casistiche possibili sono molte, si va dal caso più semplice con l'asta di vendita iniziale con catalogo pubblico in cui viene presentato il ripostiglio, fino alla moneta che ormai è in circolazione da moltissimi anni e che ha subito un sacco di passaggi rischiando di perdere addirittura la traccia di provenienza originaria richiedendo quindi un attento lavoro di ricerca a ritroso. Accanto a questi vari gradi di difficoltà, ci sono poi i casi - come quello in cui recentemente mi sono imbattuto - in cui una moneta viene data come proveniente da hoard ma che in realtà, da hoard proprio non viene... perché? Sostanzialmente perché o il venditore vuole lucrare su questa caratteristica (che accresce il valore della moneta) o perché a sua volta l'ha presa come tale e quindi in buona fede la rivende così. Il caso concreto riguarda questa monetina: Claudio II (moneta di consacrazione), antoniniano; 18 mm - 1,60 gr - AE; Zecca: officina locale? D\ "DIVO C[...]IO", busto radiato e drappeggiato a destra. R\ "[...]ECRATIO", aquila stante frontalmente con testa girata a destra. La moneta viene descritta come proveniente dal ripostiglio di Morgat-en-Crozon (Finistère) il che ovviamente ha suscitato subito il mio interesse. Contattato privatamente il venditore mi riferisce di averla in collezione da più di 20 anni, di averla sempre classificata con questa provenienza ma di non disporre di particolare documentazioni né memorie circa la precedente provenienza, ma di essere piuttosto sicuro dell'attribuzione a questo ripostiglio in quanto non è cosa comune - dice lui - trovare un antoniniano di consacrazione con l'aquila vista frontalmente e che consultando un po' di bibliografia troviamo proprio un esempio di aquila frontale proveniente da questo ripostiglio. Orbene, pur tendenzialmente fidandomi della buona fede delle persone e trattandosi di un acquisto pulito e regolare in quanto per l'eventuale transazione avrei ricevuto documentazione regolare, restava comunque aperta la questione della provenienza da ripostiglio... e allora via, partiamo con le indagini! Cosa so di questo hoard? Nulla, se non che si tratta di un ripostiglio spesso citato in vari lavori e quindi di una certa importanza. Disponibile in rete non si trova nulla o quasi. Un buon punto di partenza però lo offrono il catalogo online della Biblioteca Nazionale Francese e il sito www.ric.mom.fr Il RIC online (www.ric.mom.fr) innanzitutto mi dice che: a) non esistono antoniniani ufficiali attribuiti alle zecche operative con Claudio II / Quintillo che presentino per la serie di consacrazione con Aquila un busto drappeggiato... primo elemento non proprio confortante. b) tra le opere di riferimento nel ric online trovo il titolo del saggio di studio di questo specifico ripostiglio "J.-Y. Éveillard, 'La trouvaille d'antoniniani de Morgat-en-Crozon (Finistère)', TM II (1980), 31-58" che dev'essere sicuramente una rielaborazione approfondita dello studio preliminare che avevo beccato in rete - sempre a livello di solo titolo: " Un Trésor monétaire du III siècle à Morgat en Crozon [Bulletiin de la Société archéologique du Finistère", 104, 1976] J.-Y. Eveillard et A.-H. Dizerbo". c) infine, sempre dal RIC online scopro che esiste un esemplare, il numero 780 del ripostiglio di Morgat-en-Crozon, con "Eagle stg. right, head turned left" e tre esemplari (781-783) con "Eagle stg. left, head turned right" Il catalogo della Biblioteca Nazionale di Francia invece mi riporta un po' di bibliografia di riferimento: a) "J.-Y. Éveillard, 'La trouvaille d'antoniniani de Morgat-en-Crozon (Finistère)', TM II (1980), 31-58" b) " Un Trésor monétaire du III siècle à Morgat en Crozon [Bulletiin de la Société archéologique du Finistère", 104, 1976] J.-Y. Eveillard et A.-H. Dizerbo" c) e un catalogo di vendita "Trésor du Rest-Menen en Plestin-les-grèves : 100 haches en bronze. Trésor de Sarcelles... Trésor de Morgat en Crozon... 2e partie du trésor de St-Colombier en Sarzeau...: [Vente à Marlaix, Galerie des ventes, le 5 mars 1978. commissaire-priseur Boscher] Di positivo ci sono alcuni aspetti interessanti: il ripostiglio conteneva alcuni - pochi - esemplari di antoniniani della serie DIVO CLAVDIO / aquila e che le monete (quali? quante?) sono poi state vendute in un'asta pubblica poco tempo dopo la loro scoperta e catalogazione, quindi è plausibile trovare in circolazione monete provenienti da questo ripostiglio. Rimane da capire come legare la moneta (busto non consono) con le monete catalogate... stiamo parlando degli anni '70, primi '80 quindi le attenzioni per queste monete erano ancora limitate sebbene si stesse iniziando un lavoro di catalogazione seria e di studi approfonditi sulle imitazioni locali proprio in quegli anni... può starci che il pezzo sia stato mal classificato o magari inserito in eventuali imitazioni locali e quindi non meglio precisato nella catalogazione... certo avere i libri di riferimento potrebbe aiutare! E qui arrivano in soccorso i forum di numismatica esteri, in particolar modo dalla francia dove, parlando con un po' di "colleghi collezionisti" riesco a recuperare due paginette interessanti tratti dal lavoro più recente: a) la composizione del ripostiglio b) il catalogo delle monete della serie di consacrazione Certo, non ci sono immagini... per sperare di trovar qualcosa bisognerebbe procurarsi questo: ma è alquanto introvabile e comunque, dalle informazioni che ho ricevuto dovrebbero essere riportate le immagini delle monete più rare e di maggior importanza. E quindi? A quali conclusioni si possono arrivare? Mi sono predisposto questa serie di punti fissi: 1) secondo il RIC online, la moneta in questione è quella che viene classificata come: "Eagle stg. left, head turned right", visto che non fa menzione di "eagle stg. front"... ma cozza con la descrizione del ripostiglio che invece farebbe cadere il pezzo nel numero 780, presente in un solo esemplare... e in più i concetti di left/right spesso sono equivocati: destra di chi guarda il tondello o destra di chi è raffigurato nel tondello?!? 2) non sono repertoriate imitative della serie DIVO CLAVDIO con aquila nel ripostiglio, quindi la presenza del busto anomalo non trova una possibile spiegazione in un'ottica di produzione locale 3) volendo attribuire per certo la moneta al ripostiglio, in assenza dei dati fisici precisi per i singoli pezzi (nel report viene riportato solamente il peso medio, ma non è in nessun modo indicativo), dobbiamo considerare unicamente la descrizione... mettendo da parte quella relativa al busto dell'imperatore e quella relativa alla posizione dell'aquila... rimane solamente la chiave di lettura della legenda: - il pezzo in esame ha rovescio con legenda leggibile "[...]ECRATIO", al più, essendo generosi, "[...[...]SECRATIO"; i due tipi (per complessivi 4 esemplari) descritti nel report del ripostiglio invece hanno legenda: "CONSECRA[...]" e "CONSECRATIO" quindi non ci sarebbe alcuna corrispondenza tra il nostro pezzo e quelli descritti nel ripostiglio. In sintesi quindi sia tipo di busto che legenda del rovescio attualmente leggibile sono in apparente contrasto con quanto descritto come appartenente al ripostiglio, certo, le immagini sarebbero l'elemento determinante, ma è alquanto probabile che di immagini non ve ne sia traccia nemmeno nel catalogo di vendita per cui, in assenza di una ricevuta d'acquisto che leghi la moneta alla vendita pubblica del 1978 si può dire con ragionevole sicurezza che la moneta in questione non proviene dal ripostiglio analizzato. Ad aver tratto in inganno il venditore attuale, di cui non metto assolutamente in dubbio la buona fede, potrebbe essere stata molto probabilmente una precedente catalogazione a livello di riferimento bibliografico: molto spesso gli antoniniani del III secolo, specialmente i gallici e certi pezzi di Claudio II, Gallieno e altri imperatori più o meno contemporanei, vengono classificati anche con i cataloghi dei principali ripostigli del periodo e Morgat-en-Crozon è proprio uno di questi. Il fatto di aver davanti un antoniniano di consacrazione con aquila rappresentata frontalmente deve aver spinto il classificatore iniziale a usare il riferimento di questo ripostiglio francese per la catalogazione del pezzo dando così origine all'equivoco. Perché ho scritto questo lungo post? Perché a volte credo si bello vedere anche cosa sta dietro alla ricerca di un singolo pezzo e, nel mio piccolo, per illustrare un metodo (non IL metodo!) di lavoro per offrire uno spunto anche a chi, per la prima volta, vuole provare a cimentarsi con un approccio un po' differente al semplice (e dignitosissimo!) collezionismo di sola sensazione (ovvero = prendo la moneta semplicemente perché mi piace). Sperando di non avervi annoiati, vi saluto e vado a caccia di nuovi pezzi!1 punto
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Salve, segnalo : http://www.ilcentro.it/chieti/riaffiora-la-più-importante-necropoli-dei-frentani-1.1962203 occhio @roman de la rose1 punto
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Buongiorno vi posto una moneta entrata in collezione un po' di mesi fa, Mezza dena 1803, trovo lo scudo di questa moneta veramente spettacolare... Luca1 punto
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Sono nato nel 1991 e nel 2001 mi innamorai della 500 lire commemorativa del 1997 che mi capitò casualmente tra le mani. Da lì è nato tutto. Intrapresi la collezione delle lire aiutato dai miei genitori e dai miei zii ma il 2002 era alle porte e la lira era ormai destinata a cedere il suo posto all’euro. Perché collezionare euro? In primo luogo per amore, per passione; in secondo luogo perché la moneta è testimonianza, l’euro è dunque testimonianza. Qualche esempio? Si pensi al 2€ commemorativo 2004 della Grecia che rappresenta appunto le Olimpiadi del 2004 tenutesi in Grecia. Si pensi, ancora, al 2004 quale anno dell’allargamento dell’Unione Europea, evento testimoniato dal 2€ finlandese del 2004. Piccola parentesi, la moneta è anche arte, l’euro è anche arte. Come spiegare l’allargamento dell’Unione Europea? La Finlandia ci riesce raffigurando «un pilastro stilizzato dal quale germogliano dieci foglie che simboleggiano i nuovi Stati membri dell’Unione europea»[Cit BCE]. Non vorrei risultare prolisso ma mi concedo comunque un ultimo esempio. Personalmente trovo affascinante la tematica delle Sede Vacanti, tipologia molto antica che racchiude in se parecchi secoli e di conseguenza parecchie monete differenti tra cui anche l’euro (Sede Vacante del 2005 e del 2013). Trovo interessanti, infine, anche i tagli ordinari: testimonianza di cultura, arte, storia del proprio paese di origine. Oggetto di studio è anche la relazione che intercorre tra le monete pre-euro ed euro, come dimostrato in questa discussione. Spero, con queste poche righe, di aver trasmesso la mia passione per la monetazione in Euro.1 punto
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Mentre per le banconote recuperate dal Titanic ci vogliono mediamente da 35.000 dollari sino a 200.000 $ In un recupero risalente alla fine degli anni '80 si parla anche di lire italiane (monete o banconote?), vediamo se online si trova qualche immagine del contenuto di quella valigia, se vi va cercate anche voi 1987 IFREMER stipula un contratto con Titanic Ventures, una società in accomandita, per salvare i reperti dal sito. Titanic Ventures effettua 32 immersioni sul sito e recupera circa 1800 artefatti. L'operazione attira le proteste; La sopravvissuta al Titanic Eva Hart denuncia "l'insensibilità e l'avidità" e definisce i salvatori "cacciatori di fortuna, avvoltoi, pirati". Titanic Ventures vende i suoi interessi di salvataggio e artefatti a RMS Titanic, Inc. (RMST). Ad ottobre, Telly Savalas ospita un programma televisivo in diretta con l'apertura di una valigia recuperata dal campo di detriti del Titanic. Invece di ricchezze, la valigia contiene una piccola quantità di monete, gioielli e banconote, comprese le lire italiane. 1987 IFREMER contracts with Titanic Ventures, a limited partnership, to salvage artifacts from the site. Titanic Ventures makes 32 dives to the site and recovers some 1,800 artifacts. The operation draws protests; Titanic survivor Eva Hart decries the "insensitivity and greed" and labels the salvors "fortune hunters, vultures, pirates." Titanic Ventures sells its salvage interests and artifacts to RMS Titanic, Inc. (RMST). In October, Telly Savalas hosts a live television program featuring the opening of a suitcase recovered from Titanic's debris field. Instead of riches, the valise holds a small amount of coins, jewelry, and banknotes, including Italian lire.1 punto
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Ciao! Wow ... complimenti! Al prossimo convegno di Verona, portamene per favore una copia, che la prendo volentieri. saluti luciano1 punto
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Costa 5 +iva = € 6.10 il modulo riporta anche che se si paga prima del 05/09 le spese di spedizione sono gratuite1 punto
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Aggiungo una piccola provocazione: nel Codice dei beni culturali non viene posta alcuna differenza tra la moneta antica e, ad esempio, una medaglietta o distintivo della seconda guerra mondiale. Ad oggi non ho mai sentito della necessità del certificato di lecita provenienza per i distintivi.1 punto
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Salve , considerando che la mostra ha un lungo percorso temporale di apertura , per chi volesse , sarebbe interesse ancora maggiore visitarla con un bagaglio culturale basato sulla conoscenza di questa particolare ed importantissima area dell' Impero Romano che tanti problemi militari arreco' nell' arco della Storia romana , bizantina compresa . Consiglierei quindi prima della visita , la lettura di un libro dedicato esclusivamente a questa area geografica del corso del Danubio affiche' tutto risulti maggiormente godibile , tanto piu' perché copre un arco temporale da Augusto al Cristianesimo :1 punto
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Mi sembra strano ? estiste qualcuno che ha almeno sfogliato il mio primo "libro" ! (immagine tratta da noto sito d'aste) Che sia di buon auspicio per il secondo in uscita? ?1 punto
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Prime immagini del 2 € cc dedicato al Bernini. Il sito Spagnolo parla di emissione il 20 settembre. Mi sembra stano, visto che chi ha ricevuto il modulo per l'emissione dei 5 euro "zodiaco" via mail non ha traccia del 2 CC. Staremo a vedere1 punto
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Nettamente sopra il BB sicuramente. I rilievi non solo sono tutti visibili, ma sono anche ben messi. I pallini della corona e le foglie ci sono quasi tutte. E' solo tanto sporca, e questo, assieme ai difetti di conio dovuti alla sovrabattitura, può trarre in inganno l'occhio meno esperto, il quale la degrada troppo.1 punto
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@taglialuca, gli affianchiamo anche la sorella minore di un anno più giovane, una coppia del genere è da paura ?1 punto
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Rivoluzionario? sarei curioso di sapere cosa ne pensano : - l’esperto legaledel forum ( alias Bizerba) - l’ufficio legale del Mibact - i magistrati che in passato hanno avuto mano facile nel firmare sequestri etc ( ultimamente disposti mi pare molto piu’ sporadicamente)...1 punto
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Beh qui c'è tutto il trionfo suo è della comicità di quegli anni.... Questo è l'emblema...1 punto
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Areus I, King of Lakedaimon (Sparta), AR Obol, 0.93 g. 309-265 BC. Head of bearded Herakles right, wearing lionskin headdress. Club, with handle upwards, between two stars with five rays. BMC 2-3; BCD 839 (this coin). Extremely rare. ILLUSTRAZIONE: ARCIERE SPARTANO. A Sparta nel 424 a.C. si creò un corpo di 400 cavalieri e arcieri per proteggere le coste dagli sbarchi nemici.1 punto
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Mai visto un nummo di Arcadio in queste condizioni eccellenti. Complimenti Roman e concordo con il pensiero di gpittini. Nonostante le dimensioni piccole queste monete sono importanti perché sono le prime emissioni dell'impero romano d'oriente.1 punto
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Con 1 euro ho pescato queste due belle monete. Una di San Marino e una della Città del Vaticano1 punto
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Incredibile...... è venuta fuori dopo l'uscita del Manuale, altrimenti l'avrei inserita (in foto); questo tipo con G:DG. è più raro dell'altro (stella) G.DG (stella) in foto al n. 107, pag. 72. Ho inserito questo tipo in nota, perchè da alcune consultazioni venni a conoscenza che il Dott. Giovanni Bovi, aveva in collezione entrambi i tipi. Bravo @Filippo Pellizzaro...vorrà dire che mi darai la foto per un futuro aggiornamento.1 punto
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I Tarì di Ferdinando II di Borbone "imberbi" sono tutte monete rare....ed anche i primi due con la barba (39-40). Dopo un attenta valutazione, nel mio Manuale, le date 31 e 32 sono state elevate ad R3, mentre i due più rari sono il 34 ed il 37 (quest'ultimo non si è mai visto in ottima conservazione..vale a dire Spl). Questi due meritano l' R4...pochissimi pezzi..... !!1 punto
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___________________ __________________ - Non possiamo semplicemente lanciare un'altra moneta? -1 punto
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Che anno sarà per Milano il 2019 ? Lo anticipa durante la cerimonia di inaugurazione del restauro del ritorno della Palma di Federico Borromeo in Ambrosiana, il dott. Claudio Salsi Soprintendente del Castello Sforzesco. Palma nel 2018 in Ambrosiana, Gelsi al Castello nel 2019, anno dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci. E quindi auspica una collaborazione tra le due grandi Istituzioni Castello e Ambrosiana giocando sulle piante, Palma chiama Gelso. E quindi da Federico Borromeo torniamo a Leonardo da Vinci e poi chiudiamo il cerchio con Ludovico il Moro, la grande Milano... E' storia questa, ma anche scoop ...parleremo di gelsi tra un po', e andremo nella famosa Sala delle Asse, Sala decorata da Leonardo nel Castello Sforzesco su commissione di Ludovico il Moro che aveva sposato, fatto non irrilevante nel contesto, Beatrice d'Este esattamente nel 1491. E forse proprio dallo stemma Sforza - Este che campeggia sul soffitto della Sala, pittura a tempera su intonaco, conviene partire1 punto
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Ho ricevuto oggi la mail dall'ufn San Marino che riporta la data di emissione delle 2 monete dello zodiaco al 20 settembre. Inoltre come già detto, vi è la possibilità di acquistare il cofanetto per tutte e 12. Io comunque non ho intenzione di prenderle1 punto
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Bisogna anche menzionare questa bella canzone dei Survivov scritta nel 1982 appositamente per la colonna sonora di Rocky III1 punto
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Troppo forte Verdone, in special modo quando interpreta più personaggi. Mi sovviene sempre, e lo vedo ogni vota che lo mandano in onda, Bianco rosso e verdone del 1981, e lo sfogo finale in pugliese capibile di Pasquale Ametrano dopo aver votato e con quella sua Alfa sud poi.... che gliene combinano di tutti i colori!1 punto
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Ricordiamo che l'AQDC ha fatto tanto per la riuscita di tutto questo..1 punto
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Ora anche Milano ha da pochi giorni l’unica e prima esposizione permanente di Monete della zecca di Milano che tutti possono vedere pagando il solo biglietto d’ingresso con Catalogo annesso cartaceo delle Monete stesse in Ambrosiana1 punto
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Spero di non risultare troppo autoreferenziale.. Museo Bottacin, Padova: Musei Capitolini, Roma: Museo Archeologico Nazionale di Aquileia:1 punto
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Buonasera Auriate se ti posso dare un mio piccolo consiglio su come l'ho fatto io premesso che il mio è più piccolo ma si può fare anche più grande allora sui ripiani incolli tutto il contorno con delle bacchette di legno da 1cm x 1cm poi prendi per quanto misura il ripiano del multistrato color legno da 0.5 mm e con un trapano con la fresa per il legno fai dei buchi più o meno la stessa distanza, dopo che hai finito prendi del velluto adesivo ed incollalo sul ripiano poi inserisci la griglia fatta con il multistrato sul ripiano incastrata tra le bacchette di legno e la fissi con dei punti di silicone, se invece li vuoi fare estraibili metti doppio foglio di multistrato ecco una foto di un ripiano spero di esserti stato di aiuto.1 punto
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Ritornando dalla Liguria una fermata al mercatino di Bene Vagienna (CN) vale sempre la pena .. In un banchetto oltre ai soliti gettoni piemontesi ho recuperato anche delle Fiches d'epoca del Casino' di Sanremo1 punto
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Il report, da cui sono tratte le tabelle, è parziale oltre che con diversi refusi pertanto la mia analisi ha dovuto fare i conti anche con questo.... Il periodo di interramento potrebbe essere quello o comunque leggermente precedente. Purtroppo non è semplice indicarlo con certezza. L'intero ripostiglio è stato dapprima venduto (compreso il vaso!) in quest'asta: http://www.guillaumot-richard.com/html/index.jsp?id=81930&aff=1&npp=150&lng=fr&ordre=&np=1#lot1 e in seconda battuta da un venditore francese professionale che si è aggiudicato diversi lotti e ha rimesso in vendita circa 300 pezzi.1 punto
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