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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/07/18 in tutte le aree
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Buon fine settimana a tutti, MAGLIOCCA 547 Rarità R3 Ferdinando II Piastra 1840, busto ad alto rilievo con taglio del collo differente dal tipo normale, millesimo 1840 piu grande. Aggiungo : taglio inciso al dritto e scritta PROVIDENTIAOPTIMI PRINCIPIS e giglio. Busto che troviamo nei 30 Ducati del 1839 e 1844 e nei 10 Tornesi 1839 e 1840 e portata a conoscenza per la prima volta da quell'instancabile ricercatore-studioso-appassionato del nostro @Rex Neap. Pochissimi esemplari ad oggi noti. A voi la Piastra e i commenti.5 punti
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Salve, segnalo : http://www.ilcentro.it/chieti/riaffiora-la-più-importante-necropoli-dei-frentani-1.1962203 occhio @roman de la rose3 punti
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Buongiorno, Oggi vi mostro l'ultima piastra che mi mancava di Ferdinando i, 1817. Cosa ne pensate? Filippo3 punti
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Il tema della circolazione dei beni culturali, volgarmente detto "acquisto e vendita", è uno dei più controversi. Leggo molti post nei quali i dubbi espressi dagli utenti sono quelli ricorrenti: lecita provenienza, certificazioni, rischi di sequestri, rapporti con venditori italiani ed esteri, etc.. Mi sono occupato di queste problematiche nell'ambito della collaborazione con la cattedra di diritto pubblico, materia "legislazione dei beni culturali", ed ho pubblicato su Ratio Iuris – Numero XXIV – maggio 2016 – ISSN 2420-7888 l'articolo che allego. E' solo uno spunto per una riflessione più ampia, credo però che offra diversi argomenti utili per dissipare, almeno spero, alcuni dubbi che leggo spesso in questa sezione. Chiedo scusa per i passaggi più sintetici e criptici, l'articolo era pensato esclusivamente per addetti ai lavori. Mi preme sottolineare che la materia, teoricamente, sarebbe molto più semplice di come appare. Ad esempio, le "famose" certificazioni sulla lecita provenienza non hanno, a mio parere, alcuna giustificazione e non sarebbero necessarie. Il nostro ordinamento "presume" la lecita provenienza. Solo al ricorrere di determinate circostanze, che la giurisprudenza ha chiarito, questa presunzione viene superata: l'esempio classico è la monete sporca di terra ancora fresca... Nella normalità dei casi si deve, appunto, presumere la lecita provenienza. Perché, allora, è invalsa la credenza che siano i collezionisti a dover provare tutto? Semplicemente perché la polizia giudiziaria (Polizia, GdF, Carabinieri) quando eseguiva un sequestro senza che ve ne fossero i presupposti di legge comunque lo vedeva poi confermato dal magistrato e l'eventuale dissequestro avveniva, quasi sempre, solo dopo il passaggio in giudicato della sentenza di assoluzione. Da non molto sembra che la magistratura avalli molto più raramente i sequestri non necessari. articolo RIFLESSIONI SULLA CIRCOLAZIONE DEI BENI CULTURALI.pdf2 punti
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Bellissime foto! magari @King John potresti aggiungere questa discussione all'elenco che stiamo stilando in piazzetta:2 punti
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Sulla destra i sei spiedi (oboli) che componevano una dracma: Inizialmente infatti una dracma era costituita da sei spiedi di metallo utilizzati come valuta fin dal 1100 a.C. Questo spiedo veniva chiamato obolo. Sei oboli, cioè sei spiedi, era quanto un uomo riusciva a tenere in una mano: una manciata, appunto.2 punti
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Un antico talento: Il suo nome, infatti, deriva dalla radice τλα "portare": originariamente infatti il talento è il carico portato in spalla, come avviene nell'immagine riprodotta.2 punti
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Buongiorno a tutti... Condivido oggi con voi questo pezzo da 24 grana di Carlo vi che non si vede facilmente. Penso pure sia in conservazione... Super. Il ritratto di questo regnante è qualcosa di meraviglioso, penso andrò alla ricerca di qualche altro pezzo! ?2 punti
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Eccolo, Con lo stesso busto ci sono due abbinamenti del rovescio: Millesimo basso / barra larga Millesimo alto / barra corta2 punti
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Ciao Vi aggiungo la discussione che tempo fa aprii e relativa al Museo Campano di Capua ed il Museo Archeologico di Santa Maria Capua Vetere Saluti Eliodoro2 punti
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Ragazzi non ho capito cosa c'entri il disboscamento dell'Amazzonia, il depauperamento degli oceani e la vertiginosa estinzioni di specie sulla Terra degli ultimi decenni con il fatto di portare al collo una comune moneta antica da pochi Euro. Qui a volte le monete cominciano a somigliare alle cose più importanti che esistano nell'Universo, più ancora delle persone, o al pari di un ecosistema, ma cerchiamo di capire che c'è una certa differenza, anzi ce ne sono molte, se no scadiamo nel ridicolo -i m h o-2 punti
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Alluminio: 3,877 g, 37 mm. La Serta Silver dovrebbe essere una ditta straniera fondata nel 1929 di cui non ho trovato notizie in rete.1 punto
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Oggi volevo parlarvi di questo ripostiglio inglese che non mi sembra sia stato approfondito nel forum. Ha una composizione davvero interessante sia per la presenza di monete di un certo livello di rarità che per alcuni pezzi "di contorno" ma di estremo interesse (gli unici trattenuti dal museo competente per territorio: il Somerset County Museum). Il ripostiglio è stato rinvenuto il 13 novembre del 2013 dal detectorista George Hughes residente a South Petherton e comprende ben 7562 antoniniani, 1 denario, 1 asse, 1 sesterzio e un anello di bronzo. La moneta più antica è probabilmente l'asse e si tratta di una copia barbarica di un asse di Claudio di cui purtroppo non sono riuscito a trovare alcuna immagine. La parte musealizzata è unicamente quella riguardante il sesterzio e l'annello di bronzo che sono stati trovati "uniti" assieme: materiale di risulta per produrre moneta imitativa? Di radiati irregolari il ripostiglio ne conteneva solamente 33, una minima parte rispetto la totalità dei pezzi. Il solo denario presente è di Settimo Severo (l'unica foto che ho trovato non è ahimé delle migliori): Le dimensioni del ripostiglio sono notevoli e in linea con gli hoard inglesi che comunemente troviamo repertoriati per quel periodo, molto belle alcune foto d'insieme: come data di interramento e chiusura del ripostiglio è stato preso il termine del 274 visto che la moneta più recente è un antoniniano di Aureliano della zecca di Milano (quarta serie). Particolarmente nutrita la presenza di monete di Leliano, ben 23, e di Mario, 81. I Gallici sono in totale 4847 ed è quindi palese che si tratti di un accumulo di monete formato durante l'impero Gallico e interrato poco dopo la sua fine in un periodo di incertezza politica. Da notare, infine, un antoniniano di Salonino da Augusto (FELICITAS AVGG) che si aggiunge ai 13 noti per quel tipo: La composizione completa del ripostiglio è questa: Central Empire Marcus Aurelius (AD 161-80), 1 (sestertius) Wars of the Succession (AD 193-7) Septimius Severus, 1 (denarius) Gordian III (AD 238-44), 1 Philip I (AD 244-9), 1 Decius (AD 249-51), 1 Herennia Etruscilla, 1 Trebonianus Gallus (AD 251-3), 4 Joint reign of Valerian & Gallienus (AD 253-60) Valerian I, 107 Gallienus, 45 Uncertain (Valerian or Gallienus), 1 Salonina, 60 Valerian II, 4 Divus Valerian II, 12 Saloninus Caesar, 10 Saloninus Augustus, 1 Sole reign of Gallienus (AD 260-8) Gallienus, 1364 Salonina, 101 Claudius II (AD 268-70), 760 Divus Claudius II, 67 Quintillus (AD 270), 121 Aurelian (AD 270-5), 52 - latest coin fourth series at Milan (= AD 274) Gallic Empire Postumus (AD 260-9), 773 Laelian (AD 269), 23 Marius (AD 269), 81 Victorinus (AD 269-71), 3296 Tetricus I (AD 271-4), 526 Tetricus II, 112 Others Uncertain Gallic emperor, 3 Emperor illegible, 1 Irregular as (Claudian copy), 1 Irregular radiates, 33 L'intero ripostiglio è stato venduto all'asta da Lawrences Auctioneers il 19/05/2016 fruttando ben 48.800 sterline. Fa impressione vedere le foto di alcuni lotti (tutti multipli), ve ne metto alcuni per curiosità (notate l'unico lotto raggruppante tutti i Leliano... da lasciarci gli occhi!): Era un ripostiglio di cui sono venuto a conoscenza dopo l'asta... altrimenti un pensiero l'avrei fatto... di certo non al lotto dei Leliano... che ha raggiunto un signor cifrone! Ma tant'è... mi sono accontentato oggi di acquistare da Sondermann due Postumo a mio avviso carini e uno non proprio così frequentissimo. Provengono entrambi da questo lotto multiplo: e nello specifico sono: Postumus Antoninianus, struck 262 AD at Cologne mint. Obv: IMP C POSTVMVS P F AVG, radiate, draped and cuirassed bust right. Rev: SALVS AVG, Salus standing left, holding patera in right hand from which a snake, which is rising from small altar placed on ground to left, is feeding; in her left hand Salus holds a rudder. 3,13 g, 21 mm. RIC 85; Elmer 301; AGK (corr.) 79; Cunetio 2392 Postumus Antoninianus, struck 268 AD at Cologne mint. Obv: IMP C POSTVMVS P F AVG, radiate, draped and cuirassed bust right. Rev: IOVI STATORI, Jupiter standing left, holding thunderbolt and sceptre. 3,31 g, 20 mm RIC 309; Elmer 563; AGK (corr.) 38a; Cunetio 2449 Che dire, sono soddisfatto dell'acquisto e soprattutto della provenienza dei pezzi in questione che è certa, tracciata, studiata, catalogata e venduta legalmente con tutti i sacri crismi del caso. Qualsiasi parere e confronto è ovviamente gradito!1 punto
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Il prossimo evento organizzato dall'Associazione Culturale Quelli del Cordusio si terrà il giorno 29 settembre 2018 sabato alle ore 10 in Ambrosiana dal titolo " Momenti storici ". Cosa sarà " Momenti storici " ? Sicuramente storia, ma anche simboli, identità di Milano. Relatore sarà Monsignor Marco Navoni, Viceprefetto Ambrosiana e verterà, come da Locandina allegata, su Sant'Ambrogio visto nella sua iconografia che muta tra religione, politica e società e che avrà per forza di cose riflessi anche sulle nostre monete, ma si parlerà anche di un altro simbolo quale la Palma voluta dal Cardinale Federico Borromeo, appena restaurata e ritornata in Ambrosiana che poi al termine si potrà vedere. Un mix incredibile che passerà da Sant'Ambrogio, al Cardinale Federico Borromeo, a Leonardo da Vinci che definì la Cripta di San Sepolcro " il vero mezzo di Milano ", a San Carlo Borromeo che lì pregava, a un monetiere del 1030 da cui tutto in fondo partì... Storia, monete, simboli per chi vorrà il 29 settembre con noi con incontro all'ingresso di Via Cardinal Federico 2, Milano alle ore 10,00 per poi procedere insieme nella Sacrestia Monumentale di San Sepolcro. Necessaria la prenotazione per soci e anche non soci, ingresso gratuito in via eccezionale per la Conferenza, si raccomanda la puntualità perché alle 10,15 le porte della Sacrestia verranno chiuse. Seguirà per chi vorrà un aperitivo nell'attiguo Bar Spadari. Ambrosiana 29 settembre 2018.pdf1 punto
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Vorrei segnalare l'uscita: Catalogo delle monete medievali del Triveneto di Andrea Keber1 punto
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Recentemente tra i nuovi arrivi britannici c'è pure questo consunto, ma leggibile, Carausio: D\ IMP CARAVSIVS PF AV, Busto di Carausio radiato, drappeggiato e corazzato a d. R\ SAEC[VLI] FELICITA, L'imperatore stante a d. con lancia e globo il RIC annovera solo un tipo con legenda al rovescio terminante in FELICITA: il n. 395 proveniente dal ripostiglio di Linchmere. Ma come potete vedere il mio esemplare differisce sicuramente per legenda al dritto (forma breve tagliata terminante in AV) e al rovescio sembra essere privo di segni di zecca. Ho scritto anche un messaggio nel FAC (forum ancient coins) vediamo se qualche appassionato di Carausio mi può dare qualche dritta!1 punto
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Buona sera a tutti voi del forum vorrei condividere con voi questa mezza piastra del 1838 che secondo me sono sempre ostiche da trovare specialmente con busto giovanile che conservazione gli date grazie in anticipo a tutti quelli che mi rispondono.1 punto
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Già nella interessantissima discussione di qualche anno fa, dal #15 @rcamil in poi, si faceva riferimento ad uno scudo del 1846 di Gregorio XVI sottopeso (g 25 vs. 26,87), adducendo considerazioni che conservano il loro valore anche in questa sede. L'esemplare di @Brios sembra originale, a fronte di un bordo apparentemente arrotondato che desta qualche perplessità. 25 g sono troppo pochi (vs. 26,43): l'esemplare è non-conforme o falso. Non credo che tuttavia se ne possa considerare una coniazione tardiva. Infatti esso presenta una piccola frattura di conio sul bordo del rovescio, ad ore 8, che si ritrova in alcuni esemplari dell'anno I, ma anche, ingrandita, in altri dell'anno IV (vedi le due foto sotto). Se la moneta fosse stata coniata dopo il 1834 avrebbe dovuto avere la frattura espressa al massimo grado, cosa che non è. Dunque ...1 punto
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DE GREGE EPICURI @rorey36Era meglio aprire un'altra discussione..Comunque, se fosse un'aquila terrebbe il nastro nel becco, mentre qui sembra tenerlo con una mano; inoltre, si intravvede una testa umana. Direi quindi una Nike. La zecca è ΤΑΡΕΩΝ?1 punto
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Per vedere altre foto cliccate qui:1 punto
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Buona Giornata @King John se possibile, segui l'indicazione di @Afranio_Burro1 punto
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Eccezionale, a volte le immagini sono piu’ eloquenti di tante parole1 punto
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Complimenti @King John per le splendide immagini che ci hai regalato.1 punto
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Un rarissimo decadramma ateniese: l'immagine è mossa perchè la moneta ruotava....1 punto
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Qui abbiamo addirittura un conio di rovescio di un tetradramma ateniese!!!!1 punto
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Ciao Luca concordo pure io, il 1841 è più ostico! Soldo in conservazione alta, come ci hai abituati! Complimenti!1 punto
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A volte ritornano....scusate la latitanza, ma tra lavoro e altri pensieri (piacevoli cmq) non ho più partecipato attivamente, ma solo dato qualche sbirciata! Ma riekkime. La piastra ha debolezze e graffi lungo il contorno ma il metallo e il ritratto di Ferdinando parlano chiaro, moneta freschissima??!! Non ti smentisci @lukas1984!1 punto
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Davvero @principesax? Beh sono davvero felice di aver condiviso con voi questa moneta. Penso anche si fosse visto poche volte questo nominale sul forum. @taglialuca grazie mille!! Spero che riusciremo a vederci presto.1 punto
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.....collezionare e studiare le varianti nelle Piastre di Ferdinando II non è noioso o ripetitivo....se dopo tanti anni vieni ripagato dalla scoperta di un pezzo sconosciuto e Inedito. Non solo punti, puntini, aquilette e gigli.....ma addirittura busti diversi!1 punto
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Sono un amante delle monete patinate,pertanto,non posso che applaudire al tuo acquisto1 punto
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Mitico Pino! io avevo barato: avevo smontato il joystick e premendo contemporaneamente i due contatti destro e sinistro, riuscivo a fare i 100 metri in 5 o 6 secondi ma parliamo del 1987. Comunque, grazie per il tuffo nel nostro passato!1 punto
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Molto interessante,a suo tempo visitai I musei di Campovalano e Crecchio,molto importanti,il primo per la protostoria,il secondo per l'altomedioevo. L'Abruzzo e' sempre in prima linea riguardo gli scavi archeologici.1 punto
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Museo Archeologico Irpino di Avellino Il Museo Archeologico Irpino di Avellino con sede in Corso Europa 251 ad Avellino offre una discreta collezione di monete romane tra le quali anche di Claudio II, classifica come inedita. Il detto museo è nel Palazzo della Cultura (edificio neo-razionalista) progettato da Francesco Fariello e inaugurato nel dicembre del 1966. Fu costruito all'interno dell'antico orto botanico di Avellino di cui rimane il giardino del museo e la villa comunale posta di fronte il museo. La collezione archeologica è disposta al pian terreno mentre gli altri due piani dell'edificio sono occupati dalla mediateca provinciale e dalla biblioteca. Al piano seminterrato è ospitata la biblioteca per ragazzi e la emeroteca. Le monete sono disposte in 8 vetrine divise per provenienza tra tre sale. Interessante è la sala V, dedicata alla dea Mefite della Valle d’Ansanto, di cui sono esposti diversi simulacri in legno (xoana) Gli orari in cui è visitabile (gratuitamente) e dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00 e martedì e giovedì anche nel pomeriggio dalle 15.00 alle 17.15. Per saperne di più https://museoirpino.culturalspot.org/ Museo Irpino - Home | Facebook https://it-it.facebook.com › Luoghi › Avellino › Monument https://www.tripadvisor.it/Attraction_Review-g580203-d3317056- Si allegano un depliant e alcune foto delle vetrine ospitanti le monete e la foto della moneta inedita di Claudio II. Pubblicazione Museo AV-ilovepdf-compressed.pdf1 punto
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E da quel momento iniziarono i lavoro di restauro da cui si capì che sotto c'era qualcosa di importante, riemersero sotto l'intonaco i preziosi affreschi con lavori di restauro che sono in corso anche ora. Oggi i giornali annunciano che il 2 maggio 2019 verrà riaperta la sala restaurata, d'altronde il 500° anniversario della morte ricorre proprio in quella data...sicuramente ne riparleremo, ma di Leonardo si parlerà in tutto il mondo...1 punto
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Bravissimo @rada, ora ho capito bene che tipo di collezione intendi portare avanti e concordo in toto con te. P.S. anch'io ritengo il 5 franchi di Lucca e Piombino una moneta superlativa, piena di fascino.1 punto
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Ora anche Milano ha da pochi giorni l’unica e prima esposizione permanente di Monete della zecca di Milano che tutti possono vedere pagando il solo biglietto d’ingresso con Catalogo annesso cartaceo delle Monete stesse in Ambrosiana1 punto
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C'è anche molta speculazione su questi nominali, invero comunissimi. Purtroppo essendo monete che fanno tipologia (parlo di elmetto e cinquantenario, ma il discorso non è molto diverso per il littore che è stato coniato solo per due anni) ed essendo mediamente molto gradite dal collezionista, sono da sempre molto speculate sul mercato, e questo in certi periodi ne fa alzare il prezzo. Va pure detto che negli ultimi anni sono molto, ma molto calate, come sempre succede sui nominali precedentemente troppo speculati, e tengono solo nelle altissime conservazioni. Un cinquantenario sullo SPL o anche qualcosa in più, oggi si trova tranquillamente a prezzi inferiori di almeno il 10-15% rispetto a una decina di anni fa, idem per elmetto, peggio ancora per i littori, dei quali il mercato in conservazione medio/bassa è assolutamente saturo. Perchè se è vero che un littore in BB è ancor oggi impossibile da reperirsi con meno di 100 Euro, è altrettanto vero che una decina di anni fa per prendere un BB di Euro ce ne volevano 200 (discorso simile per l'elmetto). Poi, è evidente che se lo paragoniamo a un altro grosso modulo come può essere, ad esempio, lo scudo di Umberto I (altra moneta coniata solo per due anni), i prezzi sono ben più alti (almeno il doppio in BB, discorso un pò diverso nelle altissime conservazioni), ma qui si ritorna al fatto che VEIII ha sicuramente molta più richiesta (e quindi molta più speculazione) rispetto ad Umberto.1 punto
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