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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/25/18 in tutte le aree
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Salve, ho creato le schede per le zecche di Foligno, Orvieto, Spoleto e Terni (anche se questa era già in toto esistente sotto Pio VI) con esclusione di quelle di fine '700 già presenti sotto il Pontificio e di cui gli amministratori potranno collegare le relative pagine. (ho anche fatto degli errori che non riesco a cancellare, per cui quando gli amministratori rientrano dalle ferie ci sarà bisogno del loro intervento) Chiunque voglia può suggerire o fare modifiche ed allegare foto delle monete, ciao4 punti
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Scrivo qui: ho notato che qualche asta, inizia a catalogare qualche moneta di Napoli con il mio Manuale..... @Rocco68, non sei più da solo. La Neacoins, potrebbe sembrare di parte, ovvio, ma oggi ho notato che l'Artemide ha iniziato con qualche riferimento....bene !!4 punti
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Buonasera, stasera vagando per il web ho scoperto l’esistenza di un personaggio storico dell’Antica Roma del quale non avevo notizia. Si tratta di Iulius Marinus , padre di Filippo L’arabo e di suo fratello gaius Iulius Priscus: alla morte fu deificato dal figlio, cosa inusuale in quanto pratica di solito concessa agli imperatori. Era un cittadino romano dell’odierna Shahba, una novantina di chilometri a sud est di Damasco, nella provincia dell’Arabia; probabilmente era un uomo di spicco per l’area. Ecco alcune monete: Philippopolis Arabia BMC 2 Divus Julius Marinus AE23 of Philippopolis, Arabia. QEW MARINW, bare-headed bust right, draped left shoulder; supported by eagle standing right, beating its wings / FILIPPOPOLIT-WN KOLWNIAC S-C, Roma standing left, holding patera in right hand, spear in left, shield at feet right. Spijkerman 2, SNG ANS 1402; BMC 2. http://www.wildwinds.com/coins/ric/julius_marinus/t.html ARABIA, Philippopolis. Divus Julius Marinus. Died circa AD 246/7. Æ (30mm, 14.20 g, 12h). Struck at Antioch, circa AD 247-249. ΘЄΩ MAPINΩ, bareheaded bust right, slight drapery on far shoulder, supported by eagle standing right / ΦIΛIΠΠOΠΛITΩN KOΛΩNIAC, Roma seated left, holding two figures standing on eagle in right hand, spear in left; shield at her side, S C across field. Butcher, Philippopolis & Samosata pl. 25, 10 var. (eagle’s head reverted, Marinus fully draped); Spijkerman 1 var. (same); Sofaer 1 var. (same); SNG ANS –; Triton XVI, lot 743; CNG E-312, lot 154. Near EF, sandy green patina. Exceptional portrait. Rare. The father of Philip I, Julius Marinus hailed from a small town in the province of Arabia (modern day Shuhba, Syria; the original name of the ancient town is unknown). Following the death of Marinus, Philip deified his father and had a temple to him built in his newly aggrandized hometown – now renamed Philippoplis and elevated to the rank of colonia.The neat fabric of the city’s coins is quite out of place for Arabia. This, combined with die links between the coins of Philippopolis, Zeugma, and Antioch, point to production at a central location, with Antioch being the likeliest candidate. https://www.the-saleroom.com/en-gb/auction-catalogues/classical-numismatic-group-inc/catalogue-id-srclas10003/lot-fae98383-dbef-4de4-bf77-a56200b0622c Queste le due monete emesse dal figlio in area arabica in onore del padre. Esiste poi anche un pessimo falso. Ora siete avvisati… da oggi non potrete più dire “Iulius Marinus … chi era costui!!! Ciao Illyricum3 punti
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Buonasera @Legio II Italica, in assoluto, le prime monete medievali datate sono arabe, emesse dai califfi Umayyadi già nel secondo decennio del VII secolo. Le monete recano, in lingua araba, l’anno dell’Ègira. Le prime monete medievali “Europee” datate furono invece coniate - anch’esse in in lingua araba - nella zecca di Amalfi da Costanza d’Altavilla per il figlio Federico II Hohenstaufen. I tarì in questione recano inciso l'anno dell’Ègira 595 e secondo Grierson, che adduce tutta una serie di motivi condivisibili, possono essere stati battuti solamente nel novembre del 1198. Qualche anno dopo, tra il 1251 e il 1258, negli Stati Crociati mediorientali furono invece battuti dihram e dinar (i cd. bisanti sarracinati delle fonti coeve), sempre in caratteri arabi, con la data “dall’incarnazione del Messia”. La seconda emissione europea datata è invece danese. Su un denaro del re Valdemaro II, il Conquistatore si legge infatti la data in caratteri e numeri latini ANNO DOMINI MCCXXXIIII. Per avere un’altra emissione datata in Europa dovranno passare altri 140 anni c., quando nella zecca di Aachen si cominciò a coniare grossi con inciso l’anno corrente, anch'esso in caratteri romani (le prime emissioni sono del 1372). Per quanto riguarda il nord della Penisola Italiana, la prima moneta con data appartiene alla zecca di Forlì (non l’avreste mai detto, verò? ?). Si tratta di un ducato d’oro di Girolamo Riario, signore della città Emiliano-Romagnola che reca la scritta IN ADIVT(orium) MEVM IN(tende) A(nno) MCCCCLXXX (quindi 1480). A questa sporadica battitura faranno seguito pochi anni dopo le monete Bolognesi di Giovanni II Bentivioglio con data MCCCCLXXXXIIII, seguite da alcune cd. “prove” di Ludovico il Moro aventi al dritto, sotto il busto del duca di Milano, la data in caratteri arabi 1497. Spero di aver soddisfatto almeno in parte la sua curiosità. Cari saluti, Marco3 punti
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GRANDE PROF. Buonasera, è presto credimi,ad Artemide seguiranno tutte le altre case d'asta sia nazionali che internazionali . lo meriti. saluti Michele2 punti
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@favaldar, se ne hai la possibilità..falla vedere a Moruzzi, nel frattempo !! Colgo anche l'occasione per ricordarVi che poi a me, per prima cosa, interessa lo studio delle monete, ovvio di Napoli, non riesco a non trovare nulla di non storico, da approfondire, su questi pezzi di metallo usciti da questa zecca. Ogni volta che ne guardo uno......riesco sempre a collegare cosa accadde in zecca.....del perchè.....come e quando..... !! Vero...Genny....Rocco ? quante chiacchierate ci siamo fatti nel corso della stesura del mio lavoro !! La moneta di Napoli non è solo un oggetto da depositare....e solo guardare se bella o brutta, ma ci dice ben altro.... molto altro. Ho conosciuto moltissimi collezionisti di monete di Napoli in questi tempi.....grandi collezionisti, con tantissime ma tantissime monete di Napoli in collezione ed ogni qualvolta gli raccontavo, ad ogni moneta che mi facevano vedere, la sua storia.....quella vera, erano sempre a bocca aperta ad ascoltarmi. Spero di continuare, nel futuro. Vabbè....mi fermo, altrimenti vi annoio.2 punti
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Se chi l'ha comprata ha speso tanti soldi ci sono probabilità che sia buona. Se chi l'ha ricevuta era una grande autorità ai suoi tempi, ci sono ottime possibilità che sia buona. Se chi ce l'ha, l'ha ricevuta in eredità senza saperne il valore, magari trovandola in qualche cassetto o barattolo della cantina/soffitta, al 99% é un falso da bancarella anni '70. Poco scientifico, ma funzionale. Per la parte più scientifica lascio la parola agli altri.2 punti
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Nel mio piccolo già lo faccio, sfruttando gli spazi di autonomia progettuale che la norma mi consente o, più spesso, durante le lezioni ordinarie! È uno strumento efficacissimo per suscitare curiosità! Ricordo ancora le facce sorprese dei ragazzi quando gli portai due comunissime banconote dell'iperinflazione tedesca, corredando la spiegazione con semplici dettagli (per esempio sul perché fossero stampate da un solo lato). Poi 99 su 100 rimarrà un sentiero inesplorato, ma mai dire mai! Un'altra volta, nell'ambito dell'alternanza-scuola lavoro, gli feci una mini lezione sulla storia e sulle monete della Magna Grecia (la nostra terra) e della Sicilia, proiettando le immagini delle monete e fornendo semplici spiegazioni (non sono uno specialista) sui diversi standard ponderali, sul significato dei tipi e delle legende, ecc. Fu una delle lezioni seguite con più interesse! Poi, quando ad uno di loro venne in mente di chiedermi quanto valessero le monete che stava vedendo, cominciarono i "ma questi sono pazzi", "1000 euro per un pezzettino di metallo"......ma qui ci dovremmo trasferire nel topic apposito nella piazzetta!2 punti
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Esatto..caro Genny...volevo proprio approfondire questo discorso, ma ho preferito stare Muto. Ci sono anche periti che (per le napoletane) commettono grossi errori... lo studioso interviene... per correggere, ma è come se non avesse l'autorità....e quindi rimane l'errore ...2 punti
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Non posso esimermi, continuo con gli amori e i simboli, qui ne abbiamo veramente molti, questa è forse il tondello con più identità, e fra le mie preferite. Giovanni Galeazzo Maria Sforza e reggenza di Ludovico Maria Sforza (1481-1494) Testone2 punti
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Caro Federico, molti sono convinti che siano pochi a seguirci, quando invece mi duole ammettere per loro, che tutto il mondo numismatico e non solo ci legge, e anche tutti i giorni, molti in anonimo. La tua, come alcune "nostre vetrine" sono straordinari esempi fatti di divulgazione pura, e ricchi di spunti. Tutti ci leggono, tutti ti leggono, mai io scrivo. A volte basta poco..2 punti
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Ciao @Legio II Italica una cosa che il mio lavoro mi aiuta a in questo hobby che forse è diventato un po’ di più di un passatempo, è che posso collegarlo al lavoro stesso, mi spiego, oltre sapere qual cosina di metallurgia , dopo 40 anni e vari lavori la impari per forza, mi è comoda anche per varie attrezzature che uso normalmente e che viene di abitudine usare anche per le monete, esempio lo stereo microscopio, tutto questo discorso per dire solo che quelle stratificazioni solo solo la patina che si sta staccando in vari punti, al punto che mi era venuta voglia di usare un prodotto per stabilizzarla ma ho paura che agisca con quella roba con cui è stata patinata. Il fenomeno di cui parli non si può applicare a monete in quanto il dilatarsi o il contrarsi si verifica in rari casi e coinvole tutto il tondello quello citato da te succede su parti metalliche grosse dove una parte è sottoposta a repentino raffreddamento e l’altra rimane ad una temperatura più elevata provocandone lo sfogliamento. Fatto che succede più frequentemente parlado di monete durante una coniazione a tondello non riscaldato omogeneamente, provocando le classiche fratture o vere e proprie separazioni di strati. @FrancoMari hai ragione ma avere la strumentazione e saperla usare non è così semplice, allora dovresti sapere che le bolle di fusione lasciate come hai detto giustamente sono superficiali cioè in positivo, e io non ne vedo, vedo solo bolle in negativo cioè scavate, tipiche di corrosione, e non dimentichiamo che i tondelli erano fusi e quelle bolle si formano quando viene colato metallo in uno stampo orizzontale, visto che riempiendo in verticale, uno stampo chiuso a due valve colato anche per semplice gravità spingerà via l’aria al suo interno con la risalita del metallo, si la tecnica si chiama a cera persa, se duplichi una moneta, e anche li i problemi non sono pochi, in quanto quando coli la cera per creare la copia questa, anche usando le migliori cere in commercio si ritrae ammorbidendo tutti i contorni, il che ti obbliga a ripassarli altrimenti dopo la fusione ti esce una ciofeca. ( ps parlo per esperienza con certe mie lavorazioni ) Questo come sempre è solo il mio punto di vista, in ogni modo questa fine di discussione mi è molto piaciuta in quanto si sono espressi argomento concreti giusti o no che siano. Silvio PS dimenticavo MM 35,83 gr 25,98 se riesco e non ho troppo sonno più tardi posto un paio di esempi di quello di cui si è parlato, e spero di non avervi annoiato.2 punti
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Buonasera a tutti, Vediamo se apprezzate di più i grossi moduli ? Re Umberto I per me ha sempre avuto un fascino particolare, e ho sempre desiderato comporre una serie, anche solo tipologia, di un certo livello. Da un po’ ho avuto modo di inserire in collezione questo esemplare grazie ad un noto commerciante. È logicamente il tassello più pregiato ed importante dei moduli in argento. Cosa ne pensate? ?1 punto
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L'Italia proletaria e fascista è per la terza volta in piedi, forte, fiera e compatta come non mai! La parola d'ordine è una sola, categorica e impegnativa per tutti: VINCERE! (Benito Mussolini- 10 giugno 1940) Quando si presentò al balcone di Palazzo Venezia alle 6 di sera del 10 giugno 1940 per vendere alla folla sterminata e delirante la sua idea di guerra, Benito Mussolini faceva i conti nel modo più vistoso non solo con la storia d'Italia, ma anche con la sua personale di uomo e di leader. Nelle decisioni dei mesi che seguirono si risolse il conflitto di una personalità che, nel bene e nel male, è stata tra le più ricche e complesse del '900. Il carattere di Mussolini è contraddittorio, superficiale, esaltante, melodrammatico e, in ultima analisi, geniale; una specia di summa emblematica dei vizi e delle virtù degli italiani, da Giulio Cesare ai condottieri del Rinascimento, ad Alberto Sordi. Il suo segreto è di avere mescolato nella sua dittatura personale e nell'ideologia del fascismo tutti i motivi della storia d'Italia e dell'uomo italiano: la nostalgia dell'Impero Romano, i secoli bui del Medioevo, lo splendore e la ferocia del Rinascimento, le invasioni e i saccheggi dei conquistatori spagnoli, tedeschi, francesi e austriaci. Con abile sintesi egli provvede la risposta a questi antichi nodi storici, convincendo gli italiani di essere affrancati dallo straniero e di poter essere orgogliosi del proprio prestigio nazionale; offre l'illusione dell'ordine, inventando un linguaggio e uno stile e, con poderoso sforzo di ipnosi di massa proietta, a un popolo che egli stesso ha giudicato ingovernabile (governare gli italiani non è difficile, è inutile), l'immagine della governabilità e dell'ordine, dimostrando come la forza della propaganda e la costruzione della pura apparenza possano edificare una realtà imponente e provocare il consenso delle masse. petronius B)1 punto
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Ciao, credo anch'io sia difficile che la colpa possa essere attribuita alla posta... una volta può capitare, due volte sono già troppe, ma se le volte sono di più c'è qualcosa che non torna. Oltretutto perché solo la posta del Vaticano non ti dovrebbe essere consegnata? Secondo me come hai detto tu Alex, i moduli non vengono spediti dalla fonte. Comunque nulla ti vieta di fare un salto alla posta e chissamai che la colpa non sia veramente loro...1 punto
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Non è così semplice la distinzione però. L'usura da circolazione, la patina del tempo, le reazioni chimiche legate all'ambiente di conservazione... sono tutti elementi che rendono la moneta diversa da come era nel momento in cui è uscita dalla zecca. E fanno parte della STORIA di un oggetto monetale, così come un appiccagnolo (che infatti io amo). È il solito discorso: è più significativo storicamente un oggetto che ha vissuto il suo tempo o uno che è stato messo via appena coniato? Ovviamente non c'è una risposta univoca, ognuno di noi seguirà ciò che gli dà più emozione.1 punto
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Ciao @EmilianoPaolozzi, Puoi trovare più informazioni sulla bolla in questione alla pagina tre del file di cui ti allego il link. https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=http://www.cs.unicam.it/devivo/legislazione/bolle_papali_martino%20v%20e%20pio%20II.pdf&ved=2ahUKEwj-j73cr7rcAhWNxoUKHT7NBqUQFjAFegQIAxAB&usg=AOvVaw3fi7KpQH4YIbKqCZeGQc_L Personalmente le bolle mi interessano molto e per quella in questione non spenderei più di 10 o 15 euro parlando in termini economici. A presto, Alb1231 punto
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Per la cronaca, segnalo che trattasi di una bolla plumbea di Papa Nicolo' V (di Sarzana - Parentucelli 1447-1455) E' classificata dal Serafini al n. 53 (Tav. M - 1). In questo stato di conservazione ritengo abbia un valore del tutto relativo.1 punto
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sul R/ è indicata anche la data della sua attività di <imperatore……. sono chiaramente produzioni didattiche moderne….. ecco il piano completo https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/MoneteImperatore/dettaglio.html1 punto
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Esprime in pieno i miei pensieri, ciò che faccio realmente e ciò che colleziono...sembrano parole uscite dalla mia bocca...BRAVO !!!1 punto
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Personalmente reputo più valida la tua parola che quella di un perito...1 punto
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Circa 246-7 d.C. (almeno stando alla nota della seconda moneta) Ciao Illyricum [emoji6]1 punto
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La sfida continua, è questo anche il bello il fatto di non essere mai appagati..1 punto
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Quello che conta sono sempre i contesti, ho visto nascere passioni in uomini privi di ogni attenzione verso il collezionismo. Gli ambiti sono fondamentali, cosi come gli uomini. Questo forum è uno di quelli, dove molti si sono avvicinati per curiosità o perchè io tutte le Domeniche lo tempestavo al Cordusio di entrare in questa comunità.. Anche gli scettici si sono dovuti ricredere, lo stare insieme e condividere emozioni diventa anche terapeutico per tanti aspetti. Insomma parliamoci chiaro, è fondamentale far crescere nuove generazioni di appassionati attraverso un sistema propedeutico adeguato. Attraverso comunità come queste, attraverso i circoli, attraverso i mercatini, attraverso associazioni come quella del Cordusio, che in quest'ultimo decennio ha contribuito insieme al forum a donare conoscenza, spirito aggregativo, con tanta voglia di crescere e stare insieme. Iniziare bene vuol dire molto, si ha una visione diversa e reale dell'ambiente, perchè ricordiamolo, l'ambito numismatico è fatto anche di tantissime persone che si sacrificano tutti i giorni per il bene della comunità stessa, questo non dimentichiamocelo mai. Questo è un è patrimonio che va salvaguardato a tutti i costi, anche solo per coloro che prima di noi ci hanno preceduto donandoci con tanta fatica quello che oggi possiamo fruire liberamente. Io nel mio piccolo ho contribuito per molto tempo attraverso la mia rete di conoscenza, amici, parenti, o semplici conoscenti, a spiegargli l'importanza di questa scienza, con lo stupore di tutti, e dico tutti. Qui rientra in gioco il fattore controinformativo, la dove diventa fondamentale l'informazione fatta attraverso diversi punti osservativi, cambiano gli angoli e si vede con occhi differenti, a volte si sente anche..meglio.. Eros1 punto
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Pur essendo artefatti, hanno anche loro una dose di creatività,di tocco artistico, e di linguaggio espressivo oltre che di racconto. Non vale Pier.. le hai tutte tu.. Sei inarrivabile..1 punto
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Aspetto con impazienza di poter leggere anche questo nuovo Gazzettino, sicuramente ricco di contributi autorevoli, ogni pagina delle precedenti pubblicazioni dell'Associazione era ricca di passione, quella che fa muovere tutto questo mondo. Infatti senza essa anche i commercianti non avrebbero senso di esistere, tutto ruota intorno alla passione comune, aggregarsi per far nascere Gazzettino, cataloghi, speciali ed Associazione, tutto condito da tanta cultura fanno crescere la numismatica ed il Forum è un complemento di questa grande passione.1 punto
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Il gigantone vedo che riscuote sempre più simpatia..mi fa piacere..ottimo denario.saluti eliodoro1 punto
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Ho sempre avuto un debole per le emissione del Trace. Bellissimo esemplare, complimenti!1 punto
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Riguardo alle monete romane imperiali, se non ricordo male oltre a quella di Adriano esistono anche alcune altre monete datate: - dell’imperatore Filippo, con legenda MILIARVM SAECVLVM, commemorative del millennio della fondazione della Città Eterna. - dell’usurpatore Pacaziano, recanti l’anno 1001 dalla fondazione di Roma Ma non è assolutamente il “mio campo” e forse dico una fesseria. ?1 punto
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Ragazzi, ma questa copertina non vi ricorda la presente discussione???? Se dovesse essere così non può che fare piacere....1 punto
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Ripartiamo dai ricordi, molto prima degli anni '80.... da quando si comincia ad andare a scuola l'estate diventa una conquista, aveva un diverso sapore, significava pure che la scuola era finita! Poi ci ritornavamo il primo di ottobre e non a settembre, a meno che non ci rimandavano, l'estate così era moooolto più lunga. Non sono passato dall'asilo, a suo tempo sino ai 5/6 anni si poteva rimanere tranquillamente a casa per andare direttamente in prima elementare (le mamme erano quasi tutte casalinghe). E dopo aver sapuro di esser stato promosso alla seconda elementare quell'estate ricordo bene che si sentiva tra un ombrellone... ---un gelato...-- ed un mangiadischi.... questa canzone che non si può più dimenticare......... Tradotta successivamente in italiano:1 punto
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Varianti: I piccoli di questo doge, sono talvolta incusi da un lato o mancano di ogni impressione sul rovescio. Grazie a Luigi Feruglio per avermi concesso l'uso di una sua immagine.1 punto
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Ti lamenti ? Nel 1997 dalle mie parti a Pozzuoli scavarono per la costruzione di un ponte e vennero fuori le tombe dei gladiatori del vicino anfiteatro. Vidi dei medaglioni....... Pubblicazioni ? Catalogazione ? Eppure abbiamo un bel museo al castello di Baia che raccoglie tanto materiale dei Campi Flegrei... Gli inglesi in sette anni avrebbero allargato il British1 punto
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Ciao, la moneta è assolutamente originale, trattasi solo di una debolezza della scritta al bordo, mi è già capitato di vedere questa sorta di "difettosità" nelle monete da 2€ greche, in quanto già di base la scritta è poco marcata e con caratteri ben distanziati, in alcuni casi capita venga meno impressa. Trattasi di una curiosità, ma le scritte anche se molto deboli si vedono. Buona serata.1 punto
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Anche oggi Il Cordusio, nonostante la poca affluenza, ha donato amici.. Saluto colui che mi ha tenuto compagnia stamane, discorrendo della vita Cordusiana, e degli spunti ch'essa riservi. Saluto l'altro amico che si ostina ad esser silente nonostante la sua grande passione. Saluto il popolo Cordusiano che da vita ad una realtà unica nel nostro paese e non solo da più di mezzo secolo, di questo ne discorrevo anche con l'amico silente. Saluto le mitiche vie che ci accolgono, testimoni di uomini e fatti che ci hanno preceduto. E infine saluto quelli che ancora oggi mi sono accanto in questo straordinario progetto, diventato riferimento e identità per molti.. Eros1 punto
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Ciao Premesso che, con l'unica eccezione del biglietto da 25 lire "Aquila Latina", tutte le emissioni della BdI a partire dal 1896 sono rimaste in corso legale fino all'inizio degli anni '50 (e quindi, teoricamente, in circolazione), l'avvento dei modelli Capranesi avrebbe in effetti dovuto porre fine alla stampa di quelli Barbetti, e così è stato, per quanto riguarda le 1000 lire, per una decina d'anni, dal 1932 al 1942. Ma in quell'anno, con l'inflazione che incominciava vertiginosamente a crescere, fu necessario riesumare le vecchie matrici, non solo delle 1000 lire, per riuscire a star dietro alla necessità del circolante, che, rispetto a prima della guerra, era già aumentato del 44% (e continuerà a crescere). Quindi, nessun uso particolare, o limitato ad alcune zone, ma semplicemente una necessità dettata dalla guerra. E già che siamo in argomento, per un approfondimento sulla circolazione monetaria durante il secondo conflitto mondiale, consiglio questa discussione petronius1 punto
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Ciao Fabrizio!! Ho trovato uno studio e delle foto veramente interessanti su questa tematica. L'articolo è di Maria Caccamo Caltabiano, forse già postato altre volte, ma comunque invio il link: http://www.bdnonline.numismaticadellostato.it/apriArticolo.html?idArticolo=29 L'ideale sarebbe di seguire il filone proposto dalle foto... ma, ahimè, temo che forse prima dovrei vincere il superenalotto ?1 punto
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Il decreto 10.12.1944 prevedeva anche l'emissione di tagli da 500 e 1.000 lire. Questi biglietti, già stampati, furono però distrutti prima della messa in circolazione perchè erano stati rubati alcuni clichès, rendendo così possibile la perfetta falsificazione dei due tagli; pare che durante le operazioni di distruzione, uno degli addetti, elusa la sorveglianza, sia riuscito ad impadronirsi di alcuni pezzi che poi, chissà come finirono sul mercato numismatico. Ad oggi sono conosciuti 8 esemplari del biglietto da 500 lire e 14 di quello da 1.000. E con questo termina il mio excusrsus storico sulla cartamoneta circolante nel nostro paese durante la seconda guerra mondiale.......non mi resta altro che brindare con voi al nuovo anno Auguri a tutti! petronius B)1 punto
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Oltre ai Biglietti di Stato vennero emesse dalla Banca d'Italia, con decreto 10 dicembre 1944, anche due banconote da 50 e 100 lire, che rientrano a pieno titolo nella cosiddetta serie luogotenenziale. petronius :)1 punto
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Ma facciamo un passo indietro e torniamo a parlare della Luogotenenza e delle emissioni ad essa connesse. Il primo atto di Umberto è quello conferire l'incarico di formare un governo democratico a Ivanoe Bonomi, capo del Comitato Nazionale di Liberazione (CNL). Fra i numerosi problemi da affrontare si presentava la difficile situazione economica, per lo stato di abbandono in cui i tedeschi avevano lasciato la capitale prima della ritirata verso nord; i negozi svuotati di merce, un fiorente mercato nero, il baratto come forma più utilizzata di transazione economica, e una drastica mancanza di circolante monetario, per i prelievi arbitrari effettuati dai tedeschi presso le banche, a cui si cerca di porre rimedio con la stampa di banconote modello Barbetti da 100, 500 e 1000 lire, firmate dal Commissario alle Finanze, Nicolò Introna, e dal Cassiere Urbini. Con decreto luogotenenziale del 23 novembre 1944 viene autorizzata l'emissione di Biglietti di Stato da 1, 2, 5 e 10 lire. petronius :)1 punto
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Sono quindi emesse banconote modello Barbetti nei tagli da 50, 100, 500 e 1000 lire con vari decreti, a far data dal 6 marzo 1944 e fino al 13 febbraio 1945. Stranamente queste banconote recepirono i decreti di defascistizzazione del governo Badoglio e furono stampate con contrassegno BI anzichè ritornare al vecchio contrassegno del fascio littorio, come ci si sarebbe potuto aspettare. Nell'allegato, che esaurisce l'illustrazione delle tipologie di cartamoneta del Regno in circolazione negli anni di guerra, il biglietto da 500 lire stampato in base al D.M. 1° agosto 1944. Resta da parlare della cosiddetta serie luogotenenziale... petronius B)1 punto
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Grazie Pierguido :D Le banconote in realtà non sono granchè come conservazione, ma come sai meglio di me quelle italiane sono le più care <_< e a volte bisogna sapersi accontentare. E poi, trattandosi di biglietti che "hanno fatto la guerra" qualche segno devono pur averlo, non si può mica passare indenni attraverso un cataclisma come la seconda guerra mondiale; una banconota usurata ha una sua storia da raccontare, mentre un biglietto FDS, che ha passato quegli anni in fondo a un cassetto o nel caveau di una banca, non ha anima, non trasmette le emozioni che può darti il maneggiare un pezzo di storia, della nostra storia B) ciao. petronius :)1 punto
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