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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 07/30/18 in tutte le aree
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Io credo ancora nel contatto umano. Questo contatto è fondamentale in numismatica. Oggi sembra tutto raggiungibile tramite internet, monete e conoscenza. Non è così. Molte cose importanti restano sotto la superficie del mare web. Arka3 punti
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Vedo che la discussione è andata avanti con tanti spunti interessanti e condivisibili .. mi fa piacere. Volevo innanzitutto ringraziare @ART per la bella risposta e per essere stato quello che più di tutti ha cercato di elaborare e rispondere al mio spunto. Il punto non è: Numismatica elitaria fatta per pochi ( come ahimè alcuni vorrebbero ) vs Numismatica per tutti , ma piuttosto quanto l'attuale processo evolutivo delle case d'aste, sempre più monopoliste del mercato, non soltanto possa arrecare alla categoria dei commercianti ma indirettamente anche a chi si vuole avvicinare al settore della numismatica. @principesax scrive che oggi molti commercianti organizzano anche vendite all'asta in risposta ai tempi .. verissimo ! Dal punto di vista del compratore ( specialmente il neofita ) però non è lo stesso .. un conto è toccarla in mano la moneta e sentirsela contestualizzata ( storia , tecnica di coniazione, conservazione etc ) , un conto è vederla in foto , fidarsi della descrizione e nel caso riceverla dopo qualche giorno dentro una busta. L'aumento dei prezzi è anche una conseguenza di questo processo , nessuno oramai è intenzionato a disfarsi della propria collezione vendendola ai commercianti e questo comporta che quest'ultimi siano "costretti" a comprare loro stessi alle aste : questo porta ad una spirale-prezzi senza fine. Con questo non voglio assolutamente demonizzare le case d'aste anzi , la loro espansione soprattutto dovuta ai mezzi informatici ha reso un grande servigio alla numismatica: permettendo a studiosi di scoprire nuove varianti a distanza di continenti , tuttavia volevo dire che a mio avviso la loro espansione non è solo rose e fiori , ma sotto un punto di vista economico-culturale potrebbe anche avere delle sfumature negative. Ha ragione Mario nello scrivere che servirebbe un' associazione come Q.D.Cordusio in ogni città italiana , sarebbe veramente molto bello ! Per ora godiamoci i circoli che mi sembra stiano pian piano ritornare ad organizzare e fare divulgazione3 punti
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Per chi ha...ed ha letto il Manuale..la Piastra del 40 è davvero molto rara... avevo annotato si è no.. 2/3 pezzi. Appena ne è venuta fuori una...questo il risultato. È un nuovo tipo...ho offerto fino a 200..poi mi sono fermato...era in commissione. Ma sono contento per l'acquirente...di sicuro avrà letto il Manuale.2 punti
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Vero . Anche se credo che a noi non ci batte nessuno (basta vedere cosa sta accadendo con la storia della candidatura olimpica italiana per il 2026... ogni opportunità per il Paese si trasforma in una guerra d'egemonia politica. Tristissimo... chiedo scusa per il piccolo off-topic)2 punti
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I due volumi sono del 2012. O = Obverse (di questa tipologia sono censiti 11 coni di dritto) 90.33 = della serie 90 è il numero 33 2519 è la numerazione progressiva per il censimento delle emissioni di Populonia2 punti
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Perché te la prendi così, Reboldi? Io non ho visto professori; piuttosto c'era un po' di pudore a segnalare delle anomalie moderne su una moneta di cui eri entusiasta, che avevi già comprato e comunque non di eccessivo valore. Da parte mia la vedo così. Credo poi che la possibilità di domandare sul forum ci sia sempre, anzi occorre diffidare dagli acquisti di impeto incalzati dalla fretta. Infine di nuovo non te la prendere troppo; non mi sembra ti si sia accusato di nulla. Ed errori ne abbiamo fatti tutti e continueremo a farne. Ma se mi consenti sarà quasi sempre per responsabilità solo nostra, non cercando scuse. Credo tu condividerai che le monete false o restaurate da capo a piedi perfette, con i giusti strumenti di analisi, sono davvero molto poche. Ciao e alla prossima.2 punti
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Una domenica con tanto caldo al Cordusio, una Milano comunque viva con turisti, appassionati e tanti amici. Il protagonista comunque rimane sempre lui, il Gazzettino, anche stamane le domande erano a quando il nuovo numero, mai appagati questi appassionati, ne vorrebbero uno al mese..2 punti
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Molto è dovuto anche al fatto che la nuova generazione, più sensibile alla tecnologia come aspetto proprio culturale, ha portato ad una rivoluzione espressiva. Oggi il linguaggio è diverso, la comunicazione prende atto e si diversifica. Quindi si e ok allo sviluppo e al processo di crescita, ma attenzione perchè qui rischiamo di isolarci, e la soluzione alla vita non è tutta e solo nel web. Io il mezzo tecnologico lo uso da circa trent'anni, dai primi albori, ma quello che ho imparato e acquisito lo devo principalmente al gruppo.. Ovviamente parlo di gruppi reali e non virtuali, tutto deve essere vissuto direttamente in prima persona, confronto diretto su tutto, lo stare insieme diventa fondamentale, l'isolamento porta inevitabilmente al pululare di aste e nulla più, con quello che comporterà, inesperienza, titubanza, sentito dire, solo fotografie, qiualche video che lascia il tempo che trova e cosi via..2 punti
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@favaldar.. nel mio Manuale c'è; sono stato molto, molto attento a catalogare i 6 Ducati di Ferdinando IV. Sono riuscito anche a selezionare nuove tipologie e suddividerli in ordine alle maestranze in zecca. Questo è al nr. 203 pag. 117 R2. È un conio "ibrido" nel senso che hanno utilizzato il rv dei tipi precedenti senza la collana dell'ordine di S. Gennaro e il dritto dei tipi successivi, quelli a partite dal 1770.2 punti
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Dunque stiamo parlando di un grosso da 2 soldi Crippa 4, c'è anche una tipologia il Crippa 5 con scudo più piccolo e che interrompe la legenda, il Crippa lo cataloga così : FILIPV MARIA ANGLVS DM S AMBROSIVS MEDIOANI E' segnalata comunque la variante con ABROSIV, sono monete che hanno diverse varianti per le legende2 punti
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Bella domanda.. Basta semplicemente guardarsi in giro per capire, le risposte le abbiamo sempre a portata di mano. Tira oggi, tira domani, prima poi la corda si rompe.. Bisogna tornare ad incontrarsi, bisogna tornare a confrontarsi, bisogna incominciare di nuovo, bisogna capire che non esistono solo le alte conservazioni, bisogna capire che la numismatica non è una gara, bisogna capire che esistono altri periodi e altre aree che potrebbero allargare la mente, bisogna comprendere chi non ha abbastanza denaro, bisogna capire che alcuni tondelli hanno più fascino di altri intonsi.. Insomma, questa immensa corsa al collezionista, ha fatto più danni che altro.. Molti sono fuggiti, altri si sono depressi, altri ancora hanno capito che spendere tutto quel denaro non portava a nulla e non faceva crescere. Nulla contro le aste, anche se preferivo i listini a prezzo fisso, ma cosi non si va da nessuna parte.. I commercianti sono sempre stati una pietra miliare per l'appassionato, il contatto umano, i consigli, le emozioni provate insieme, le chiacchiere, le confidenze, la crescita, i tondelli guardati direttamente visionati in tutto e per tutto, insomma altro pianeta. La numismatica ha bisogno di riprendersi il suo ruolo aggregativo, e non solo speculativo come si sta dando modo di pensare. Avvicinatevi ragazzi, uscite di casa, confrontatevi con tutti, frequentate i convegni, i mercatini, uscite dalla tana, stare isolati non fa crescere, frequentate i circoli, andate alle conferenze, la vita è fuori dalla tastiera... Infine se proprio non potete, scrivete qui sul forum, crescerete insieme a noi, ma scrivete, scrivete e poi scrivete ancora, sarà bellissimo, ma questo lo capirete dopo.. Eros2 punti
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@cipa io leggo ABROSIV' al dritto . Ora io non sono un intenditore della monetazione milanese quindi non saprei dirti ... sul Crippa non viene citata ?2 punti
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DE GREGE EPICURI In Francia ho preso recentemente questo bronzetto di circa 17-18 mm (non ho qui il peso), ve lo mostro perchè non si trova facilmente. Scusate la qualità delle foto, non sono a casa e la strumentazione non è delle migliori; inoltre, la moneta non è certo splendida. Zecca di Roma (RT). Al D., la testa velata del defunto Costanzo, e la scritta: DIVO CONSTANTIO PIO PRINC Al R., leone (direi ruggente) verso destra, legenda: MEMORIAE AETERNAE. La moneta è stata emessa ovviamente da Costantino, dovrebbe essere la RIC 124 (o 125? col RIC litigo sempre), ed è l'unica di questa serie a riportare la titolatura PRINC (principi), di cui non trovo una chiara giustificazione. Teniamo conto che i romani sui titoli erano molto precisi, direi intransigenti, anche dopo la morte!1 punto
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L'interrogativo più ricorrente è : "Quanto vale ?". Ma è difficile che un tesoro lo si trovi in un cassetto, sotto forma di dischetti quasi sempre realizzati con metalli vili : quelli stanno in bauli sotterrati nelle Isole dei Pirati..! Saluti. P.S. Però il monile mostrato mi pare interessante, con la cornice battuta a mano, chissà se è in oro….1 punto
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@Mr. Coin, perdonami l'appunto, ma tu stai prendendo dei casi isolati e credo piuttosto marginali, per portare avanti un ragionamento che riguarda lo scibile umano e non particolarmente la numismatica. Spendere più soldi di quanto ci si può permettere non va bene, ma questo non è un problema che colpisce gli appassionati di numismatica più di quanto colpisca chi ama i bei vestiti, le auto, i viaggi, il calcio o non so cos'altro. Stessa cosa per il discorso della passione che diviene totalizzante e ti fa compiere gesti idioti, come il tipo che il giorno del matrimonio va ad un convegno. Come per ogni cosa serve equilibrio, ma è un'ovvietà1 punto
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Rientrando un po' di più sullo spirito della discussioni, devo dire che più di uno mi ha chiesto, anche recentemente, ma cosa e' la numismatica ?1 punto
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Esattamente, vedi l'ultima francese 2018... Il decreto esiste ma sembra non venga rispettato da tutti.1 punto
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roberto di san marino così mi scrive sulla mia domanda "tornerete al bimetallico?" "Al momento no perché il risultato non è soddisfacente. Il tondello piccolo rende difficoltoso sviluppare bozzetti chiari"1 punto
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Moneta rara e ribattuta : una delle tante stranezze delle emissioni del vicereame napoletano Salutoni odjob1 punto
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E si è proprio cosi, ne discutevo con un amico stamane al Cordusio, lui ha girato tutto il mondo, e un mercato stabile con tante bancarelle di monete in mezzo secolo di viaggi non l'ha mai visto. Rifletto e poi rifletto..la mia vita è una continua ossessione..su tutto.. Un patrimonio come il Cordusio, bisognerebbe salvaguardarlo, con il suo tesoro di risorse umane, uomini che hanno scritto pagine di numismatica, appassionati che hanno lasciato la loro anima, delle vie che potrebbero parlare e raccontare tantissimo.. Insomma, vorrei che questo monumento della numismatica del nostro paese, potesse continuare a divulgare e donare conoscenza, e più di ogni cosa donare il testimone a quelli che vorranno crederci. Un plauso quindi anche agli uomini che continuano ogni giorno a trasmettere passione vera e sincera, creando iniziative in nome anche del Cordusio, facendosi carico in prima persona di responsabilità, rendendo più visibile e conoscitivo il progetto divulgativo, si perchè dietro ad un'Associazione c'è anche un impegno morale, la salvaguardia di una realtà importantissima, e la speranza ad un ambiente poco salvaguardato. Uomini che sotto traccia lavorano duramente, uomini che si sacrificano dando tutto, uomini che mai domi credono e combattono contro ogni avversità, uomini che onestamente donano al prossimo tutto.. Grazie uomini..1 punto
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Bellissima prutah, complimenti..la monetazione giudaica mi affascina.saluti Eliodoro1 punto
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Ciao @Legio II Italica non condivido questa tua affermazione, sbagliare da soli ti insegna molto di più, e poi come in questo caso, e nella maggior parte degli altri, non tutti gli interventi sono o mai potranno essere concordi. Silvio1 punto
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Ciao , un testo fondamentale della monetazione etrusca ed italica e' : Monetazione Etrusca e Italica , del Catalli , edito dal Gruppo Archeologico Romano nel lontano 1984 , ma ancora trovabile anche se con difficolta' . Un testo completo e fondamentale sugli Etruschi e' : Etruscologia , di Massimo Pallottino , edito dalla Hoepli , oppure devi leggere il Catalogo dell' Erma di Bretschneider alla voce : Etruscologia , qui trovi tutto cio' che puo' interessarti sugli Etruschi .1 punto
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Ciao a tutti, più che altro, a me sembra, che il problema della numismatica stia diventando il fatto che ormai sono più i venditori che gli acquirenti.. chiunque, dopo un mese di collezionismo, ritiene di essere diventato tanto bravo, da poter cominciare a vendere..poi aggiungiamo le aste a ciclo continuo. Quello che vedo, ahimè, è che l'aumento Delle monete e dei venditori, invece di far diminuire i prezzi, li ha fatti aumentare, in quanto il venditore, anche sprovveduto ed occasionale, quando vende una moneta, e' sempre rara ed in conservazione alta, quando compra, invece, la medesima moneta diventa una comune BB..1 punto
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Buonasera a tutti, dopo tanto ricercare è arrivato in Collezione il Tarí di Ferdinando II millesimo 1834. MAGLIOCCA 599 R41 punto
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Buongiorno a tutti, anche se co un po' di ritardo volevo ringraziare tutti coloro che si sono fermati un minuto a leggere la discussione e che hanno lasciato la loro opinione. Dopo i ringraziamenti volevo dire che ho accettato il consiglio di molti e.... vi allego una foto che esprime meglio il concetto Di nuovo grazie a tutti1 punto
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Ero in quarta elementare ed era il 1971, in quell'anno moriva un grandissimo Igor Stravinsky, compositore tra i più illustri del novecento. E nello stesso anno un tormentone imperversava a scuola.. Nella formazione era ancora presente Riccardo Fogli. Ricordo anche di due gemelline che mi facevano impazzire..1 punto
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Io sono della vecchia scuola del " ho un pezzo di storia tra le mani " ?, il resto in fondo non dico che sia relativo ma quasi...basta sapere cosa puoi anche permetterti in modo oculato ...1 punto
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38,22!!! povera Faustina... Immagino avrà anche problemi di colesterolo, con quel peso..1 punto
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Riparto da dove avevo terminato questa discussione, dove avevo lasciato aperta una porta per un finale, e in effetti è un finale. Un finale, ritenuto rarissimo da Crippa, R/3 dal MIR, siamo all'ultimo esemplare e ultimo anno, il 1738, di questa moneta. Qui siamo nella monetazione di Francesco I di Lorena, fatta dalla zecca di Firenze per Pisa e in effetti si può ritenere l'ultimo atto monetario per la città di Pisa. Oltre a vedere la moneta mi piacerebbe anche vedere se si riesce a fare qualche riflessione sul circolante di questa moneta, sulla sua produzione, non sembra a quanto vedo una moneta comune, probabilmente si riteneva già che la produzione dovesse avere un termine. Di certo con questa fantastica moneta, e l'immagine secondo me ne amplifica l'effetto, si chiude il percorso monetario di Pisa, con la Beata Vergine in evidenza fin dai primi grossi medievali, con raffigurazioni sicuramente di grande impatto. In questo caso i raggi solari che escono dal volto della Beata Vergine e i chiari - scuri presenti impreziosiscono il risultato finale. L'altra evidente differenza rispetto alla precedente e consueta produzione della speciosa è che qui troviamo al diritto lo scudo ovale di Lorena e di Medici in cartella ornata e coronata, evidente in esergo la data del1738. Vediamo se volete aggiungere qualcosa sulla moneta nello specifico, sulla sua dichiarata rarità e su questa moneta che risulterebbe rappresentare la fine della produzione di Firenze per Pisa.1 punto
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Rieccomi qua dopo la pausa natalizia :rolleyes: Il 4 giugno 1944 gli Alleati liberano Roma; il giorno dopo, con R.D. n. 140, Vittorio Emanuele III nomina il figlio Umberto Luogotenente Generale del Regno, con "il compito di esercitare tutte le prerogative Regie." Ha inizio la cosidetta "Luogotenenza" che durerà quasi due anni, fino al 9 maggio 1946, data in cui Vittorio Emanuele III abdicherà in favore del figlio che salirà sul trono d'Italia, per un brevissimo periodo, con il nome di Umberto II, il "Re di maggio". Il 2 giugno 1946 si svolge il referendum istituzionale per la scelta tra Monarchia e Repubblica e la maggioranza degli italiani, il 54,3%, sceglie questa seconda forma di governo. Umberto II, dopo aver cercato invano di contestare il risultato del referendum, lascia definitivamente l'Italia il 13 giugno; tre giorni prima, nella Sala della Lupa di Montecitorio era stata formalmente proclamata la Repubblica Italiana :D Nella foto, il "Re di maggio" al voto nel referendum istituzionale. petronius B)1 punto
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Ancora dai decreti controversi di quei mesi, il biglietto da 100 lire modello Barbetti (8.10.1943) sulla cui descrizione vorrei spendere due parole :rolleyes: Al fronte, a sinistra, grande "B" sorretta da due putti, tra i quali c'è uno scudo sabaudo coronato con il Collare dell'Annunziata; figura femminile seduta rappresentante il Sapere; a destra Genio allegorico della Giustizia, con bilancia e spada. Al retro, figura femminile personificante la Scienza, con fiaccola e libro delle Umane Conoscenze, contornata da putti; piccola aquila al centro, ed altri putti che tirano la rete a sinistra. Il contrassegno è, naturalmente, quello della Banca d'Italia ;) petronius :)1 punto
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Nel pomeriggio del 9 settembre viene firmato un accordo tra italiani e tedeschi in virtù del quale il centro di Roma, considerata Città Aperta, non viene occupato; nell'interno della città resta, a tutela dell'ordine, una sola divisione italiana. In realtà i tedeschi assumono di fatto il controllo della capitale e il generale Rahn provvede alla nomina di Commissari ministeriali, tra cui quello alle Finanze, con il potere di esercitare tutte le funzioni devolute ai Ministri. Per necessità di circolante (e qui torniamo finalmente a parlare di banconote :rolleyes:) affluisce nella capitale parte dei biglietti autorizzati dal governo badogliano il 23 agosto 1943, stampati a L'Aquila (modelli Capranesi defascistizzati), mentre con sucessivi decreti ministeriali di Roma l' I.P.S. di Bergamo stampa tagli da 1.000 lire (22.9.1943) e da 50, 100 e 500 lire (8.10.1943); il tutto per un importo complessivo di 20 miliardi di lire, cifra enorme. Nell'allegato il biglietto da 50 lire modello Barbetti emesso in base al D.M. 8 ottobre 1943. petronius :)1 punto
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Alle 4 del mattino del 9 settembre si decide che il re e il governo abbandoneranno la capitale; su chi sia stato a prendere la decisione, a guerra finita, si è assistito per anni ad un rimpallo tra Badoglio, alcuni generali e il principe Umberto, ognuno che smentiva gli altri per non vedersi addossata la responsabilità di una decisione di fatto vergognosa <_< Arrivato a Pescara senza intoppi il lungo corteo reale prosegue poi per Ortona, dove si imbarca per Brindisi sul piroscafo Baionetta; ma il grosso dei fuggitivi rimane a terra, tra un'indescrivibile confusione, battibecchi e litigi: dalla nave qualcuno esorta: "Ovvia signori ufficiali, un pò di dignità! C'è tra noi il re!" Ma dal buio una voce anonima, risponde: "Sì, ma lui ce l'ha il posto per scappare!" :P petronius B)1 punto
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La prima preoccupazione del governo Badoglio però, non fu certo quella di cambiare il contrassegno delle banconote :rolleyes: bensì di trovare il modo di far uscire l'Italia dal conflitto il più rapidamente possibile. Contemporaneamente si tentava di rassicurare i tedeschi con l'affermazione che "la guerra continua": si voleva così evitare una ritorsione di Hitler contro il paese che, cacciando Mussolini, si era messo automaticamente nei panni del "traditore". Ma il gioco del vecchio maresciallo è ambiguo e incerto: da una parte non riesce a rassicurare i tedeschi, dall'altra gli Alleati, pur considerando la formula "la guerra continua" come un espediente per evitare disastri peggiori, ritengono che non ci si debba fidare in genere degli italiani, e in particolare di Badoglio, a lungo compromesso con il regime. Si giunge così alla fatidica data dell' 8 settembre; l'armistizio è ormai stato firmato, ma Badoglio vorrebbe ritardarne l'annuncio, per avere il tempo di mettere al riparo il governo e la famiglia reale dall'inevitabile rappresaglia tedesca. Gli Alleati sono però irremovibili e, alle 19.30 di quel giorno, il capo del governo annuncia per radio, ancora una volta in maniera ambigua, la firma del trattato. Lo sfacelo, la ritorsione tedesca e il ritorno dei fascisti dominano il paese già nei quattro giorni seguenti all'armistizio; sono i quattro giorni che decidono il fallimento di Badoglio nel suo tentativo di rovesciamento di fronte, e la divisione dell'Italia in due parti, ambedue sotto l'occupazione straniera :( petronius B)1 punto
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Il 25 luglio 1943 il Gran Consiglio del Fascismo sfiducia Mussolini. Il duce viene fatto arrestare da Vittorio Emanuele III, che nomina capo del governo il maresciallo Pietro Badoglio. Uno dei primi provvedimenti presi dal nuovo governo fu la cosiddetta "defascistizzazione" delle banconote con la sostituzione del contrassegno di Stato che, dal 1926, raffigurava il fascio littorio, in colore rosso vermiglionato. Con decreto del 7 agosto 1943 il fascio littorio fu sostituito dal monogramma BI (Banca d'Italia) che in realtà non era più un contrassegno di Stato, ma solo un segno distintivo; inizialmente impresso in colore rosso vermiglionato, come il precedente, assunse poi le tonalità cromatiche delle banconote su cui era stampato. petronius :)1 punto
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Si arrivò dunque al 1943 con un'inflazione senza precedenti, con tutte le conseguenze connesse: dissesto dell'economia nazionale e dei bilanci pubblici, sacrificio dei percipienti di redditi fissi e minori a vantaggio degli speculatori :angry: La caduta di Mussolini era ormai prossima e ad accelerarla contribuì sicuramente lo sbarco Alleato in Sicilia il 10 luglio 1943. In proposito scriveva Luigi Einaudi, governatore della Banca d'Italia dal 1945 al 1948, e primo Presidente della Repubblica: "Quando il nemico sbarcò in Italia, lo Stato italiano era ridotto ad una cornice vuota, ad un corpo senz'anima; nell'estate del 1943, gli italiani erano giunti in fondo alla via che essi avevano scelto ventuno anni prima. Su questa via, breve e dritta, erano balenati dinanzi ai loro occhi, imperi, fortune e grandigie; ma poiché quella via significava la rinuncia degli italiani alla dura lotta, al diuturno sforzo, al rischio continuo, in favore della chimera della sicurezza, della pace, della tranquillità, della prosperità assicurata e promessa da altri, quella via doveva necessariamente, fatalmente, condurre sull'orlo dell'abisso." petronius B)1 punto
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Nel 1942 la necessità di poter disporre di maggiore circolante rese necessaria la riesumazione delle matrici Babetti, da tempo in disuso, in aggiunta ai consueti modelli Capranesi. Si ebbero così diverse emissioni, nei due tipi, da parte delle Officine della Banca d'Italia di Roma e, dal 28 agosto, de L'Aquila, nei tagli da 50 a 1.000 lire, per complessivi 10 miliardi e mezzo, cui si aggiunsero ancora una volta Biglietti di Stato e monete serie Impero. L'ammontare della circolazione, alla fine del 1942, era di oltre 79 miliardi di lire, con un incremento di più del 44% rispetto a prima della guerra. Adesso sì che l'inflazione cominciava a mordere :( Nell'allegato 1.000 lire "Regine del Mare" emesse dalle Officine de L'Aquila con decreto 28 novembre 1942. petronius :)1 punto
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Nell'esercizio 1940-1941 la spesa dello Stato si era triplicata rispetto agli anni della guerra d'Etiopia, con uno sbilancio fra entrate e uscite di circa 147 miliardi di lire, provocando i primi fermenti inflazionistici; purtuttavia il potenziale dell'inflazione, implicito nella situazione finanziaria e monetaria, non manifestava ancora pienamente i suoi effetti. Nell'allegato una delle più belle banconote italiane di sempre, il 500 lire "mietitrice", modello Capranesi, emesso con D.M. 15 luglio 1941. ciao. petronius B)1 punto
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Queste banconote da 50 lire sono familiarmente chiamate "lupetta" perchè raffigurano al retro la lupa capitolina che allatta i due gemelli. petronius :)1 punto
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Alla cartamoneta della Banca d'Italia si aggiungevano emissioni di Biglietti di Stato (ristampa di 1 e 2 lire del 1939 e nuova tipologia da 5 lire) e monete della serie Impero. petronius1 punto
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