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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/01/18 in tutte le aree

  1. Nell’esaminare una moneta gli appassionati ed i professionisti del settore hanno un grande alleato l’INGRANDITORE. L’idea di creare un post su questo argomento è nata ascoltando alcuni commenti di collezionisti, quasi tutti riguardanti il potere di ingrandimento della lente usata, del tipo “la mia ingrandisce 30 volte!”, dicitura che si trova spesso sulle confezioni di lenti di produzione cinese o sul supporto che contiene la lente stessa, con l’obbiettivo di chiarire le idee su tale argomento. Ho volutamente usato il termine generico INGRANDITORE per indicare uno strumento che permetta l’ingrandimento dell’immagine di una moneta, in quanto abbiamo a nostra disposizione diversi tipi di questo strumento dai più semplici a quelli complessi. Il post sarà articolato in più parti (per una questione di peso delle immagini) e nel seguente modo: 1. I tipi di lenti 2. Le aberrazioni 3. Lenti semplici e composte 4. Luminosità della lente - Trattamento antiriflesso 5. Il potere d’ingrandimento 6. Il microscopio 7. Quale tipo di ingranditore usare in numismatica? 8. Quale lente acquistare? 1- I tipi di lenti Le tipologie di lenti ottiche sono due: divergenti o negative convergenti o positive. Le lenti negative rimpiccoliscono l’immagine e quindi per le nostre finalità si utilizzano le lenti positive. Le tipologie di lenti positive sono tre (fig. 1): · piano convessa (presenta un lato piano ed uno convesso); · convessa (presenta i due lati convessi, con diverse curvature, detta “asferica”); · biconvessa (presenta i due lati convessi, con una stessa curvatura). 2- Le aberrazioni Tutte le immagini che passano da un mezzo ottico meno denso (aria) ad un mezzo ottico più denso (vetro ottico, policarbonato ottico) subiscono delle alterazioni sia per quanto concerne la planarità dell’immagine, sia per quanto riguarda i colori -frange di colore ai bordi- (aberrazioni cromatiche). Se utilizzate una lente piano convessa per osservare un foglio a quadretti, potrete notare che l’immagine si presenta con i lati dei quadretti concavi (aberrazione a cuscino), mentre se utilizzate una lente convessa, i lati si presentano concavi (aberrazione a barilotto) -fig. 2-. Per evitare, parzialmente, queste alterazioni di planarità dell’immagine si deve utilizzare una lente, biconvessa, che, come abbiamo visto, presenta due diverse curvature dei suoi lati, detta “asferica”. 3- Lenti semplici e lenti complesse Le aberrazioni prese in esame nel punto precedente riguardano le lenti semplici (lente singola) ed allora per eliminare completamente queste alterazioni dell’immagine vengono realizzate le così dette “lenti complesse”. Le lenti complesse sono realizzate tramite l’accoppiamento di due lenti positive, generalmente due lenti piano convesse o due lenti biconvesse. (fig.3) fig.3 Queste lenti, dette “doppiette”, risolvono il problema della planarità, e vengono definite “aplanatiche”, ma non risolvono le aberrazioni cromatiche. Per eliminare queste ultime, è necessario interporre tra due lenti positive, una lente negativa, costituendo una “tripletta”, definita “aplanatica e acromatica”. (fig. 4). fig. 4 In commercio si trovano svariati tipi di lenti complesse, anche alcune che permettono di ottenere diverse tipologie di ingrandimento (fig. 5-5a). 4- Luminosità di una lente complessa - Trattamento antiriflesso L’assemblaggio di più lenti migliora la qualità dell’immagine dal punto di vista di planarità e cromaticità, ma diminuisce più o meno sensibilmente la luminosità della lente. La luminosità della lente è determinata dalla quantità di raggi luminosi che attraversano il complesso ottico ed è un fattore da valutare in funzione del suo utilizzo. Per ovviare a questo inconveniente i costruttori di lenti complesse, per alcuni prodotti, utilizzano dei trattamenti antiriflesso che fanno sì che possano passare il maggior numero di raggi luminosi possibili (fig. 6). Questo trattamento, che può essere “mono strato” o “multi strato” si può riconoscere osservando le lenti che presentano una leggera tonalità violetta (figg. 7-7a). Ovviamente le lenti che presentano queste caratteristiche hanno un costo decisamente superiore a quelle non trattate.
    6 punti
  2. Probabile @tonycamp1978, ma intanto non soffre di solitudine ☺️ Concordi?
    5 punti
  3. Discussione davvero interessante, grazie a @matteo95 per lo spunto. Partendo da un fatto ovvio ("con l'avvento dell'era di internet il commercio numismatico è cambiato"), ci si sofferma a riflettere su di un aspetto chiave: è un bene o un male questo cambiamento? Nello specifico, è un bene o un male la proliferazione delle aste? E di seguito si contrappone l'attività della casa d'aste a quella del commerciante tradizionale. A mio parere questo è un primo punto discutibile: le aste non le fanno certo i "verdurai", come provocatoriamente (spero) qualcuno sostiene più avanti, ma quelli che prima erano semplici commercianti. Partendo magari dal negozio ebay e allargandosi poi ad altre piattaforme. Non credo all'esistenza dei "verdurai" per un motivo molto semplice: il dilettantismo in un hobby che vede un cospicuo giro di denaro come la numismatica non è immaginabile: il dilettante che si cimenta con il commercio farebbe la stessa fine dello sprovveduto che tenta l'affare su ebay: finirebbe pelato e triturato. Dunque non ci troviamo di fronte a uno scontro tra il vecchio commerciante e la nuova casa d'aste, ma a una trasformazione di molti dei primi nelle seconde. Certo il discorso non vale per tutti, ma solitamente a rimanere fuori dal cambiamento non sono i pilastri della numismatica ma i "tizi col bugigattolo delle monete" in centro e che rifilano spesso più "sòle" di ebay. Riguardo poi al "ruolo importante di formazione dei neofiti da parte dei commercianti" ci andrei MOLTO cauto: ci sono certo commercianti con questa vocazione, ma molti altri che si limitano a fare il loro lavoro: i commercianti. Ossia quelli che - come il caro verduraio - alla domanda "ma è buono il tuo prodotto e vale quello che costa" avranno una risposta univoca sempre pronta: a voi indovinare quale. Colleziono monete da un quarto di secolo, ho iniziato da bambino e di questi presunti "formatori" ne ho visti a iosa: francamente fosse per loro avrei fatto meglio a collezionare figurine. Ripeto: poi ci sono poi i maestri che formano nel modo corretto i giovani (faccio anche un nome, per incoraggiarlo a proseguire in questo modo visto che alla fine è un giovane pure lui: Fabio Grimoldi, e chi lo conosce mi capisce), ma prima che dai "maestri" io la numismatica la farei dipendere dai libri: sia ognuno anzitutto il maestro di sé stesso, poi il confronto sarà un passo successivo. Quando si sa di cosa si parla quando si parla di monete. Perché la numismatica è anzitutto questo: CULTURA dannazione, CULTURA! Non posso far altro che applaudire poi il caro @eracle62 quando dice " bisogna capire che non esistono solo le alte conservazioni, bisogna capire che esistono altri periodi e altre aree che potrebbero allargare la mente, bisogna capire che alcuni tondelli hanno più fascino di altri intonsi": questa potrebbe essere la mia filosofia, da collezionista onnivoro quale sono - spazio dalle antiche alle preunitarie, laddove mi porta il fascino della Storia - ma non cerco mai alte conservazioni, preferendo anzi spesso le monete che portano su di sé i segni della vita vissuta... Bene, stando al mercato - e a quello che i commercianti propagandano - io sono un demente che raccoglie solo ciarpame. Un amico commerciante mi ripete che dovrei "comprare meno monete ma cercare le alte conservazioni", ché poi "le vorrò cambiare e nessuno vorrà i miei BB"... intanto è passato un quarto di secolo e di monete ancora non ne ho volute cambiare, anzi amo ognuna di loro, quindi evidentemente la mia è una tara molto pervicace. Concordo poi sull'importanza dei convegni: ero un grandissimo estimatore di Vicenza numismatica, d'altra parte sono di formazione un numismatico accademico; amo meno il Cordusio - e francamente, non abbiatene a male, trovo un po' stucchevole tutta questa incensazione di una realtà sicuramente meritevole ma con i suoi limiti: sono stato al Cordusio due volte e in una di queste sono stato truffato in una maniera tanto spiacevole quanto quasi mai mi è capitato in 25 anni di mostre, mercati e mercatini in giro per tutta l'Italia e l'Europa. Per la formazione a mio parere risulta più efficace un luogo (o non-luogo se preferite) come lamoneta: tante voci a confronto, nessun interesse in ballo, ogni discussione è una vera tavola rotonda. E se è vero che le monete vanno viste dal vivo, è anche vero che la fotografia digitale con il famoso "formato pizza" ci permette di osservare dettagli che dal vivo ci sogniamo, specie se non in un ambiente attrezzato (come capita molto spesso ai convegni) e con tutta la calma del mondo per lo studio, elemento anche questo determinante per l'accademico che è in me. Una cosa su cui non concordo assolutamente è che internet abbia portato a un aumento dei prezzi. E' vero esattamente il contrario, come qualsiasi commerciante con un'esperienza pluridecennale potrà confermare. L'aumento esponenziale (globale!) dell'offerta fa sì che, per le più elementari leggi dell'economia, il prezzo risenta della concorrenza. L'aumento si nota per le alte conservazioni, come effetto collaterale: è internet che ha contribuito alla mania del FDC. Faccio un esempio semplice: 25 anni fa collezionavo regno d'Italia. Cercavo i 2 lire Aquila: nella mia zona li possedeva un solo commerciante, in conservazione attorno al BB (più sotto che sopra). Prezzo: duecentomila lire l'uno. Mi feci regalare il 1907 per Natale e il 1906 per il compleanno. Erano i gioielli della mia collezione. In questo momento, su ebay trovo in vendita 83 pezzi del 1906 e 74 del 1907... ovvio che se volessi acquistarne uno lo pagherei radicalmente meno di quanto feci allora. La conseguenza è che con l'abbondanza di offerta si vada a cercare dunque l'eccellenza, ed è lì che i prezzi tornano a salire: tutti possono avere il pezzo circolato, ma pochissimi il FDC, e per quello si riattiva l'effetto che portava me nel 1994 a svenarmi (anzi, a far svenare i miei genitori) per l'Unico Pezzo Disponibile. Ora mi rendo conto di esser stato esageratamente prolisso e mi fermo qua... il resto dei miei pensieri son già stati perfettamente espressi da @bizerba62. p.s.: un'ultima domanda: non ho capito cosa si intenda per casa d'aste "pop"... qualcuno me lo sa spiegare?
    4 punti
  4. E Cercando di avere la possibilità di visionare direttamente più tondelli possibili, da casa non si vede abbastanza.. L'esperienza vera si fa sul campo.. In prima linea, ai convegni alle conferenze, partecipando e iscrivendosi ai circoli e alle associazioni. A volte si ha la soluzione di tutto a portata di mano, di una semplicità imbarazzante.. E continuiamo a chiederci il perchè e il percome... Solo attraverso il dialogo e il confronto diretto si cresce veramente, è qui che entra in gioco il gruppo, si il forum mette le basi ma poi il resto va vissuto di prima persona, e un'equazione semplicissima. Io ho appreso in mezzo secolo di numismatica, la mia conoscenza in gran parte vivendo l'ambiente, frequentano numismatici di livello o semplici appassionati, il Cordusio mi ha aiutato in questo, ma sempre sul campo, perchè ricordiamoci che tutti ci donano in un modo o nell'altro, bastano anche dei semplici mercatini a volte, li si trovano tutti poi.. Avanti con i confronti, avanti con i pranzi ai convegni, avanti con gli aperitivi numismatici, avanti ad incontrarsi in qualunque ambito, siamo tutti ricchissimi cominciamo a donare anche agli altri.. Pensate solo quanti siamo qui sul forum, una giornata magari in centro italia tutta dedicata a noi, con tondelli da vedere, amici da riincontrare, volti nuovi da conoscere, sarebbe la giornata delle giornate della numismatica un'evento storico, almeno lasceremmo qualcosa ai posteri tutti nel nostro piccolo, e finalmente sarebbe il trionfo.. A volte basta poco..
    4 punti
  5. Non so bene come cominciare questa risposta in quanto molto anzi moltissimo è già stato detto. Da parte mia ormai mi reputo un veterano dell'euro nonostante la mia età (anno 1986). Ho cominciato collezionando le lire usate tutte i giorni, cercando di mettere da parte tutte le annate e tipologie che mi capitavano sotto mano con fierezza e tanta soddisfazione quando trovavo pezzi vaticani e sammarinesi. Ma ormai la Lira era già alla fine del suo percorso e decisi di proseguire con l'euro (all'inizio solo l'emissione italiana) e dal 2004 con tutte le nazioni grazie ai commemorativi. Nel 2009 subii una grande batosta collezionistica con il furto delle mie monete circolate. Mi fermai fino al 2012 quando decisi di ricominciare non con poca fatica e sacrificio. L'ero per me è soddisfazione, storia, cultura e arte tutto racchiuso, ma anche attualità, l'euro mi ha fatto imparare molto di questa nostra Europa. Quindi la vedo come una collezione per tutti dai più o meno giovani, collezione che sa dare bellissime soddisfazioni e grande interesse culturale. Un saluto a tutti Ale
    3 punti
  6. Come giustamente già detto, le fregature sono sempre dietro l'angolo, sia che si tratti di ex verdurai convertiti alla numismatica oppure di rinomate case d'asta. E allora come fare per evitare di prendere le "sole"? L'unico metodo che conosco è lo studio approfondito delle monetazioni che interessano, prima di comprare bisogna documentarsi molto bene. Oltre alla lettura di testi specifici, è poi fondamentale vedere "dal vivo" tante monetine, frequentare le varie associazioni numismatiche, scambiarsi pareri e opinioni, insomma piano piano bisogna farsi le ossa. Infine diffidate sempre da chi vi propone "l'affare del secolo", perché si tratta ( nel 99% dei casi) di una grossa "sola". Saluti
    3 punti
  7. 8- Quale lente acquistare? Spesso e volentieri quando è il momento di acquistare una lente di ingrandimento la soluzione più utilizzata è quella di andare sui vari siti web e acquistare quella più conveniente economicamente. Questa scelta porta ad avere, tranne alcune eccezioni, uno strumento che non risolve le problematiche, esposte in precedenza, con il rischio di crearci anche qualche problema alla viste se lo strumento è usato con frequenza. La nostra attività di analisti nel settore diamanti, prima di iniziare lo stesso percorso per le monete, ha sicuramente influito sulle scelte strumentali, ma sugli strumenti è sempre opportuno adottare il detto “chi più spende meglio spende”. Qui di seguito indico marche di lenti professionali, che come tali hanno costi abbastanza elevati, ma sia per la qualità ottica sia per quella costruttiva, sono strumenti che dureranno per tutta la vita, unitamente al alcune lenti più economiche che però hanno dimostrato di essere all’altezza della situazione. Intanto iniziamo a dire che le lenti possono essere costruite sia in cristallo ottico sia in policarbonato ottico. Ambedue i materiali possono essere trattati con i processi antiriflesso. Le lenti in cristallo ottico, generalmente subiscono anche un trattamento antigraffio, cosa che non accade per quelle in policarbonato. Questo fa sì che le prime hanno un costo decisamente più elevato rispetto alle seconde. Due parole sulle lenti di produzione cinese di basso prezzo. Sono realizzate con vetro non ottico, quindi presentano molti difetti, dalle piccole bolle alle tensioni interne, e quindi veramente di scarsa qualità e l’utilizzo a lungo andare può creare qualche problema alla vista. Detto questo diamo un elenco delle lenti di qualità ed i relativi prezzi di mercato: Zeiss D 36 (fig.11): 3X+6X per avere 9X, aplanatica e acromatica 120-150€ Eschenbach 3+6=9 (fig.12): 3X+6X aplanatica e acromatica 190-210€ Bausch & Lomb (fg.13) 5X asferica in policarbonato ottico 20-30€ Bausch & Lomb (fig.14) 4X in cristallo ottico 20-30€ Per le 10X: Bausch & Lomb (fig.15) 10X tripletta aplanatica e acromatica 50-60€ Belomo (fig.16) 10X aplanatica 50-60€ Nikon (fig.17)10X aplanatica 80-90€ Zeiss D40 (fig.18): 10X aplanatica e acromatica 90-120€ Schneider (fig.19): 10X aplanatica e acromatica 180€ Per le cinesi posso consigliare due lenti munite di illuminatore LED, molto comode nei convegni, dove l’illuminazione è sempre problematica; non conoscendo la marca alleghiamo solo le foto. La prima (fig.20-20a) è una 4X diametro 35 mm che permette l’osservazione dell’intera superficie di una moneta anche di grande modulo. L’altra (fig.21) è una 10X di buona qualità con lenti in vetro ottico ed un illuminatore circolare molto utile. Costi: 2-8€ la prima, 30€ la seconda. In questo panorama, non voglio trascurare le lenti di produzione russa degli anni ’70-‘80, che sono manufatti di alta qualità ottica e ancora si possono reperire a prezzi molto contenuti. Qui di seguito alcune foto di questi prodotti (fig.22>26). Conclusioni Credo di aver fornito un quadro abbastanza completo delle caratteristiche degli ingranditori, comunque rimaniamo a disposizione per chi volesse ulteriori approfondimenti sull’argomento, o chi avesse difficoltà di reperimento. Grazie per l’attenzione
    3 punti
  8. 5- Il potere d’ingrandimento di una lente Argomento delizia e cruccio degli utilizzatori! Determinare con precisione il potere di ingrandimento (PI) di una lente, è cosa abbastanza difficoltosa, ma c’è un metodo che permette di avere un risultato apprezzabile, senza dover ricorrere a formule complesse. Misurate, in millimetri, la distanza di messa a fuoco che corrisponde alla “lunghezza focale” (LF) della lente che state utilizzando (fig. 8). Dividete 200 con la misura che avete verificato e otterrete il potere di ingrandimento (approssimativo) della vostra lente. Es.: LF=20 mm PI= 200/20= 10X; LF=50 mm PI= 200/50= 4X Da questi esempi si può capire che maggiore è il PI, minore è la LF, quindi quando leggete su una lente (spesso avviene su prodotti cinesi!) 30X o 40X, quanto dovrebbe essere la LF? Basta fare 200/30X=DF 6,666 mm o 200/40X=DF 5 mm, che significa che dovreste tenere la lente a una distanza di 6,5 mm o 5 mm dall’oggetto, cosa che manualmente è praticamente impossibile! Con le lenti manuali si possono raggiungere al massimo i 20X (LF= 10 mm) e bisogna fare un bell’allenamento per utilizzarle, anche perché presentano un campo visivo alquanto ridotto. 6- Il microscopio Il microscopio è un ingranditore complesso, costituito da un sistema di lenti che permette di arrivare anche ad altissimi ingrandimenti, mantenendo planarità e assenza di aberrazioni cromatiche. Ne esistono diverse tipologie in funzione degli esami che si devono eseguire. Per l’utilizzo in campo numismatico, sia per la verifica di genuinità di monete antiche sia per operazioni di restauro, il più indicato è il “microscopio stereoscopico”, che permette una visione tridimensionale della moneta. Di questo tipo ne esistono due versioni con diversi sistemi ottici (fig. 9) In alcuni casi è necessario utilizzare anche un altro tipo di microscopio, il “microscopio metallografico” che permette di esaminare la superfice del metallo eseguendo osservazioni specifiche ad alti ingrandimenti, con un sistema di illuminazione particolare come si può vedere dalle figg. 10 e 10a. 7- Quale tipo di ingranditore usare in numismatica? Girando per convegni, spesso, abbiamo notato che sia collezionisti che operatori, per verificare lo stato di conservazione di una moneta, spesso utilizzano lenti da 10X, che riteniamo non adeguate a tale scopo. Se teniamo conto che tali tipi di lenti vengono utilizzate come standard internazionale nel grading dei diamanti dove è necessario individuare i più piccoli difetti, va da sé che tale strumento non è adatto per il grading numismatico, pena incappare in un giudizio completamente sbagliato, valutando difetti del metallo che in realtà tali non sono. Per tale attività riteniamo che le lenti più adatte sono quelle con un potere d’ingrandimento 4-5X, che dovrebbe essere adottato come standard operativo, in maniera che tutti noi sapremmo vedere i difetti allo stesso modo. Tale potenza d’ingrandimento permette di stabilire la maggiore o minore visibilità di un difetto, permettendo allo stesso tempo la completa visione della moneta in esame. L’utilizzo di una lente 10X va riservata per l’esame dei particolari che permettono di stabilire la genuinità di una moneta quando non si ha a disposizione un microscopio. Per chi si dedica al restauro monetale, invece, è assolutamente necessario utilizzare il microscopio stereoscopico con un adeguato illuminatore. Fine seconda parte
    3 punti
  9. Poco tempo fa....ho preso questo Grano....perchè mi piace moltissimo; appena ho tempo lo devo misurare perchè mi sembra di diametro più largo dello standard....mi è sembrato tale a vista...quindi "preso"; sono sempre molto curioso.
    2 punti
  10. Non ho ancora capito dove convenga andare......al Cordusio? Con la mia sono 10 citazioni in questo topic.
    2 punti
  11. Questo è il "fratellino minore" della Piastra del 1840.
    2 punti
  12. volevo ringraziare pubblicamente l'Ufficio Vaticano nella persona del Sig. Caprilli del customar care per avermi, con estrema gentilezza, reperito una capsula sostitutiva che avevo segnalato qui qualche tempo fa danneggiata e di difficile reperimento.
    2 punti
  13. Intanto potete vedervi Quelli del Cordusio, che poi si puo' sempre implementare... https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ
    2 punti
  14. Credo sia una riproduzione montata su oro a bassa caratura tipo questa https://www.amazon.com/Reproduction-Pendant-Crisol-Jewelry-Shipwreck/dp/B01MUFTI8S Lo stemma, come già detto da chi mi ha preceduto, è quello dei reali di Spagna, probabilmente Filippo V.
    2 punti
  15. Con due puntini sulla N di TORNESI
    2 punti
  16. .......luce e aria
    2 punti
  17. Credo ,anche un po' colpevolmente , sia io che altri non seguano molto questa sezione che parla di euro, a volte sembriamo un po' scollegati, l'abitudine e gli interessi ci portano da altre parti, però ...però a volte mi vengono anche degli interrogativi, delle riflessioni, tempo fa feci qui una discussione se pensavamo che l'euro potesse essere la porta di ingresso della numismatica, ci furono tanti pareri, indubbiamente per molti e' stato così, per altri Euro e' Euro giustamente anche credo. Nel contempo un'altra associazione di idee che viene un po' automatica e' che gli Euro siano interesse dei giovani, che inizino con queste monete, quindi una equazione Euro = giovani , ma voi che siete qui mi confermate questo, e' poi così o e' anche un po' un luogo comune e chi e' giovane tra voi che vuole raccontarci perché monete e perché Euro ?
    1 punto
  18. Titolo Evento: 2° CONGRESSO NAZIONALE DEI CIRCOLI NUMISMATICI Categoria: Eventi culturali Data Evento: 27/10/2018 09:30 a27/10/2018 16:00 Il Circolo Numismatico Patavino ha attivato la proposta di dare continuità alla bella iniziativa del “congresso dei circoli numismatici” svoltosi a Bergamo nel 2017 . Dopo una breve consultazione tra gli aderenti alla iniziativa del 2017, Padova ospiterà il 2° CONGRESSO NAZIONALE DEI CIRCOLI NUMISMATICI che si terra SABATO 27 Ottobre 2018 - ore 9.30 presso il Museo Bottacin - Sala del Medagliere Palazzo Zuckermann - Corso Garibaldi 33 - Padova L’evento e’ riservato alle Associazioni di Numismatica Le associazioni potranno intervenire con un relatore o come semplici spettatori. Per chi avesse intenzione di partecipare con un intervento, il tema proposto e “ La numismatica del Tuo territorio” . Descrivere una fatto, una medaglia, una moneta o un soggetto protagonista della numismatica del tuo territorio. Un soggetto può essere un incisore, un collezionista, uno studioso, un commerciante o un qualsiasi operatore del settore numismatico. Non sono previsti costi di partecipazione, se non quello del pranzo. Il programma e’ il seguente 9,30 accoglienza e registrazione dei rappresentanti dei Circoli Numismatici 10.15 Apertura dei lavori e saluto degli organizzatori; 10.30 Relazioni dei Rappresentanti dei Circoli Numismatici 13.15 Pranzo 15.00 Visita guidata al Museo Bottacin 16.00 Chiusura della giornata e saluti E’ prevista per gli accompagnatori “non rappresentanti” (mogli, fidanzate, etc) una visita guidata alla città dalle 10.30 alle 12.30 durante i lavori dei rappresentanti le adesioni dovranno pervenire entro il 30 SETTEMBRE al seguente indirizzo mail: [email protected] Un Cordiale Saluto Circolo Numismatico Patavino www.padovanumismatica.it Locandina 2ndo congresso nazionale dei circoli numisamtic .pdf Link al calendario: 2° CONGRESSO NAZIONALE DEI CIRCOLI NUMISMATICI
    1 punto
  19. Passato in asta NGSA 9 al lotto 5, il rarissimo statere attribuito a Temesa ( forse in alleanza con Crotone ) che propone, dell' oplita, al diritto la coppia di schinieri ed al rovescio l'elmo crestato di tipo corinzio . Vale un cenno ricordare che a suo tempo questa tipologia è stata contestata accostandola ad un noto falso ( 1828 ) del Becker . Sempre sperando che il pezzo non sia già comparso in discussione : purtroppo verificare il pregresso è ormai problematico .
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  20. Vero principesax ma sono video sopratutto di magia, ricerche con il metal detector, tutorial sulla pulizia e altri con titoli "attira persone" come quello sui 2 euro di alto valore. Se cerchi una monetazione più specifica (esempio un 12 tarì ma vale anche per molte altre monete) vedrai che ci sono pochi video e le visualizzazioni sono discrete. Comunque se volete creare un canale sulla numismatica avete già un iscritto!
    1 punto
  21. La ringrazio, troppo gentile. Il testo è di immediata comprensione. Lo acquisterò!
    1 punto
  22. La Piastra del 1840, quella postata da Pietro e la mia che ho condiviso nella discussione "le più belle delle nostre collezioni" presentano il busto di Ferdinando II diverso dal tipo normale del 1840.
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  23. Il punto è che i dettagli devono combaciare al 100%..., altrimenti si è in presenza di patacche, mi spiace.
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  24. Il tempo di tirare fuori i vassoi del rame di Ferdinando IV
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  25. Complimenti per l'identificazione, Fufluns !
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  26. Non capisco perché un'asta "per tutti" dovrebbe essere gestita da "venditori di frutta e verdura", incompetenti e cialtroni. Chi l'ha stabilito? Già oggi ci sono diverse aste che offrono monete per tutti e non mi pare che siano organizzate da incompetenti solo perché i prezzi delle monete in vendita sono bassi. Francamente mi sfugge l'equiparazione aste per tutti = venditori cialtroni. Mah. M.
    1 punto
  27. Sbam...alla faccia della serie!!!! Super complimenti.
    1 punto
  28. Buongiorno a tutti, io l'unico canale che conosco di numismatica è questo https://www.youtube.com/channel/UCd9kEnrrT7J5hlkepb9PiFg/videos. Per quanto riguarda la creazione di un canale Youtube che parli della numismatica si può fare, ma non vi aspettate tante views e iscrizioni...Per arginare questo inconveniente si possono portare altri contenuti, argomenti etc in modo tale da attirare più persone. Io avevo l'idea di creare un canale Youtube incentrato sulle curiosità storiche, talvolta accompagnato da qualche gameplay solamente di giochi storici e video su qualche moneta riguardante il periodo storico riportato nel gioco (esempio gioco ambientato nel periodo napoleonico ---> successivo video su 1 centesimo, 3 centesimi e 1 soldo di Napoleone).
    1 punto
  29. Ciao @margheludo Se sei interessato alla lingua degli Etruschi e vorresti approfondire ti consiglio un testo molto interessante di Facchetti "L'enigma svelato della lingua etrusca" dove troverai testi etruschi in lingua e tradotti, ci sono inoltre anche molti riferimenti ad Autori antichi (le fonti classiche) che parlano degli Etruschi. Se vuoi un testo ancora più particolare c'è Alinei che con "Etrusco: una forma arcaica di ungherese" affronta proprio la teoria che l'etrusco faccia parte della famiglia delle lingue agglutinanti come il turco o l'ungherese, facendo anche degli interessantissimi raffronti tra le magistrature degli Etruschi con quelle degli Ungheresi dei primordi. Faccio solo un brevissimo accenno: nelle spura etrusche c'erano varie magistrature che governavano , e quelle massime erano gli zilaθ (zila al singolare) ed erano di solito due , paragonabili ai pretor maximus e pretor minor di Roma , antenati dei consules istituiti con le leges Liciniae Sextiae del 367 a.C. Anche gli Ungheresi agli albori erano governati da due magistrati con poteri diseguali lo dzila/gyula e il kende. Se osserviamo lo zila etrusco e lo dzila ungherese foneticamente corrispondono ma anche il kende ungherese rassomiglia foneticamente al camθe un'altra magistratura minore etrusca di cui si sa poco.
    1 punto
  30. Buongiorno. Approfitto per mostrarvi la mia, appena entrata in collezione, per un vostro parere... Saluti
    1 punto
  31. Buongiorno, E' un denaro provisino di primo tipo con al verso pettine a 7 denti e una mezzaluna rovesciata evidente al lato dx della S, dall'altro lato non si riesce a distinguere, comunque dovrebbe appartenere al primo gruppo presente nel nostro catalogo: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-SENRM2/1
    1 punto
  32. 1 punto
  33. Ciao Claudio. Complimenti, un lavoro impressionante per precisione e chiarezza. Volevo chiederti: come si presenta il lustro al microscopio? È riconoscibile facilmente? Hai per caso una foto? Cosa pensi dei microscopi digitali che si connettono tramite usb al pc e si trovano a prezzi accessibili in vendita in rete?
    1 punto
  34. ringrazio @4mori e @King John , complimenti anche agli altri autori
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  35. Ciao , ottima osservazione alla quale non avevo pensato Ciao @Bassi22 , specialmente in epoca fine repubblica gli eserciti si spostavano in continuazione , vuoi per guerre contro nemici esterni vedi Cesare in Gallia , vuoi purtroppo per le guerre civili : Cesare contro Pompeo e Ottaviano contro Antonio ; per questi motivi la Zecca di Roma non poteva "spedire" le paghe per tutti i soldati e poi per quali soldati ? solo per quelli riconosciuti legali e autorizzati dalla Repubblica ? e quelli ritenuti illegali e contro la Repubblica che seguivano l' altro personaggio chi li pagava ? ecco allora che furono create le zecche itineranti che coniavano denari direttamente al seguito degli eserciti di entrambi gli schieramenti . Nell' Impero invece per motivi logistici la zecca di Roma divenne una delle tante sparse nell' Impero che sopperivano nelle zone di competenza alla distribuzione delle monete .
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  36. Beh, un solido cosi va omaggiato sicuramente, certo che allora nessuno poteva star tranquillo, questo Petronio Massimo ne ha fatti di danni uccidendo tutti fedelissimi e pure l'imperatore, per prendersi il trono e perdersi poi come al solito per una donna, e come al solito chi troppo vuole..cero è che la fine che ha fatto una beffa a pensare alle battaglie e tutto il resto. Non amo il giallo di solito ma qui c'è tanto..
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  37. Ciao, Mi sono permesso di accorpare le tre discussione e di evidenziare come importante la risultante unica discussione Bel lavoro Saluti Simone
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  38. Buona sera a tutti, @ARES III questione molto interessante ma come ha detto @Legio II Italica è molto difficile dare un giudizio, ho cercato di documentarmi un po in questi giorni ed ho fatto una piccola ricerca finalizzata a capire se sono stati gli etruschi a colonizzare Lemno o se sia proprio questo il punto di partenza di questo popolo misterioso. Come tutti sappiamo nei racconti tramandati dagli storici, alcuni personaggi tanto più se importanti, assumono un aura di leggenda e Pitagora in modo particolare,, non avendo lui lasciato niente di scritto o almeno non di suo pugno. In questa ricerca non potevo non imbattermi sulla stele di lemno scritta in etrusco arcaico con alcuni elementi locali e cercando approfondimenti ho trovato questo interessantissimo studio sul perché il popolo etrusco potrebbe essere proprio originario di questa zona, buona lettura e fatemi sapere.https://www.google.com/url?sa=i&rct=j&q=&esrc=s&source=images&cd=&ved=2ahUKEwjv1KL6ncrcAhVDr6QKHa0ACOgQjhx6BAgBEAI&url=http%3A%2F%2Fwww.tavoleeugubine.it%2Fpublic%2Ffile%2Ftavole_eugubine%2FEtruschi%20senza%20mistero.pdf&psig=AOvVaw3NHCiT8y8Vo7DIsiJGVNrk&ust=1533157199392957
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  39. È pensi male.. Perché già con Vitt.Em. II si facevano centesimi falsi.. Discorso a parte per questo eventuale falso nuismatico.
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  40. Realino è.... realmente bravo. Complimenti a @santone e a tutti gli altri autori.
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  41. Numismatica Ars Classica NAC AG Auction 24, lot 351, date 5/12/2002 The Roman Empire Petronius Maximus, 16 March - 31 May 455 No.: 351 Schätzpreis - Estimate CHF 15000.- Solidus circa 455, 4.47 g. D N PETRONIVS MA - XIMVS P F AVG Pearl-diademed, draped and cuirassed bust r. Rev. VICTORI - A AVGGG Emperor standing facing holding long cross and Victory on globe, foot on man-headed serpent; in field, R - M. In exergue, COMOB. C 1. RIC 2202. LRC 874. Lacam, FIN, pl. 4, 3 (these dies). Vagi 3626. Very rare. As usual minor marks on cheek, otherwise extremely fine Ex Berk sale 25.3.1995, 266. As the commentary for lot 349 will testify, the 76-day reign of Petronius Maximus was anything but a success. Much to his credit, though, Petronius Maximus was one of the wealthiest senators in Rome, who after having twice served as consul, prefect of Italy, and prefect of Rome, rose to the grand position of chamberlain to the emperor Valentianian III. More powerful still was the Master of Soldiers Aetius, who controlled the army. Tensions increased, and in a surprisingly courageous move the emperor himself murdered Aetius. This solved one of the Valentinian's problems, but had he lived long enough, he no doubt would have realized his mistake, for Aetius was the best commander in an Western empire. But Valentinian's end came soon, as his chamberlain Petronius Maximus encouraged two of Aetius' former bodyguards to seek revenge by murdering the emperor. Now that the palace was cleared of both general and emperor, Petronius Maximus seized the throne himself, and with it demanded the hand of Valentinian's beautiful 33-year-old widow, Licinia Eudoxia. Desperate for help, she sent a plea to the Vandal king Gaiseric, who quickly landed an army outside of Rome. Petronius Maximus tried to flee on horseback, but instead was pelted with stones by an angry mob that dragged him off his horse, beat him to death and tossed his mutilated body into the Tiber. The Vandals breached the walls of Rome on June 1, 455 and sacked the Eternal City for fifteen days before they departed with untold treasures and three Imperial hostages, Licinia Eudoxia and her two daughters, for whom they eventually receive a king's ransom. ILLUSTRAZIONE: La battaglia dei Campi Catalaunici avvenuta nel 451 d.C. tra le truppe del Magister equitum romano Ezio, reclutate soprattutto tra i barbari e affiancate dagli alleati Visigoti di Teodorico I, prevalsero sugli Unni di Attila in una pianura del territorio dei catalauni, antica popolazione gallica. Si registrò un enorme numero di morti e nessuno uscì dalla lotta nettamente sconfitto, ma Ezio e il suo esercito, composto da romani e barbari (caratteristico esempio della nuova realtà militare dell'Impero), ottennero lo scopo di indebolire Attila e di riconsolidare il prestigio romano in Gallia.
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  42. Complimenti a Santone anche da parte mia, come sempre la monetazione del Regno di Napoli non smette mai di stupire e di far scoprire nuove varianti nella propia monetazione.
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  43. In coerenza con quanto scritto prima, anche se farò sorridere gli studiosi/collezionisti di monete romane (che certamente avranno considerato questo aspetto), ti chiedo se questo argomento storico è stato considerato anche ai fini "numismatici". Con ciò intenderei capire se la massa di denari coniati nel tempo, e destinati alla remunerazione dei legionari, cavalieri e centurioni, sono stati oggetto di studio comparato con il numero di Legioni/Legionari (modificatosi nel tempo) e, soprattutto, con la loro collocazione geografica (molto dinamica) che doveva conseguentemente riflettersi in un superlavoro delle varie zecche coinvolte. Paolo
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  44. Luglio 1978, i miei esami di maturità... i ricordi sono troppi per poterli esprimere in poche righe. Magari qualcuno si ricorda di Chaka Khan.
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  45. È un emù. Curiosità: questi due animali vennero scelti in quanto, per conformazione anatomica delle zampe, non sono capaci di camminare all'indietro.
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  46. Ciao a tutti, più che altro, a me sembra, che il problema della numismatica stia diventando il fatto che ormai sono più i venditori che gli acquirenti.. chiunque, dopo un mese di collezionismo, ritiene di essere diventato tanto bravo, da poter cominciare a vendere..poi aggiungiamo le aste a ciclo continuo. Quello che vedo, ahimè, è che l'aumento Delle monete e dei venditori, invece di far diminuire i prezzi, li ha fatti aumentare, in quanto il venditore, anche sprovveduto ed occasionale, quando vende una moneta, e' sempre rara ed in conservazione alta, quando compra, invece, la medesima moneta diventa una comune BB..
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  47. Ho notato solo ora questa interessante discussione dell'amico @dabbene! Sarà perché non frequento spesso questa parte del Forum dedicata alle discussioni generiche sull'euro, preso più che altro dalle emissioni dei singoli Stati! Come ho già detto in altre occasioni, l'euro è moneta giovane e i giovani la vedono come normalità. Tra parecchi anni, ricorderà loro i tempi passati, quindi può essere che aumenti l'interesse. Attualmente, sì, è un ottimo sistema per iniziare, ma anche per proseguire, visto che è moneta corrente! :) Le monetazioni non sono mondi separati, ma un continuo nella successione storica. L'euro, aiuta quindi a dare uno sguardo a dove si è arrivati e ad apprezzare la Storia contemporanea, la nostra Storia :) Per questo mi appassiona! :)
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  48. Colgo volentieri lo spunto di riflessione Per parte mia posso dire che iniziai a collezionare monete proprio con l'euro, e avevo 10 anni quindi ero decisamente giovane Secondo me è un tipo di collezione molto semplice, tanto che senza troppo impegno la sto portando avanti anche adesso, parallelamente a filoni più classici come quello del ducato di Milano del settecento a cui mi sto dedicando da poco, ma anche molto vasta e questo la rende secondo me ottima per iniziare e per farsi le ossa Inoltre il fatto che l'euro sia una moneta effettivamente circolante rende possibile ogni giorno potenziamente ricevere un pezzo nuovo e questo ravviva quotidianamente l'interesse a proseguirla In conclusione è secondo me un tipo di collezione molto semplice e poco impegnata ma molto vasta e quindi variegata, senza di certo pezzi di valore, tranne rari casi, che aiuta anche a imparare a rispettare un tondello con pulizie non troppo aggressive ecc Io iniziai con un normalissimo euro greco a cui mi venne l'idea di accostarne altri di altre nazionalità poi estesi la collezione agli altri pezzi e ai 2€ commemorativi Nonostante sia una collezione molto leggera quindi (almeno se si parla di moneta circolata) qualche soddisfazione la può dare quando capita di trovare pezzi interessati, non è infatti di certo monotona essendoci anche molti pezzi con tirature basse o medio basse che possono dare queste piccole prime soddisfazioni
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