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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/18/18 in tutte le aree

  1. Buongiorno, oggi vi mostro questo piccolo taglio di zecca eugubina di pio vi che nonostante avesse il conio del rovescio demolito,penso non sia stato speso tante volte... conserva ancora una ramatura rossa notevole ed una bava al dritto tagliente ed alta.... il periodo del pontificato di Pio VI è proprio uno spasso tra zecche e coniazioni varie....c'è da divertirsi parecchio. grazie a tutti quelli che commenteranno un saluto marco
    5 punti
  2. eccomi!!!! allora, vado per ordine.... il medaglione d'argento è stato oggetto di numerosi articoli, e dovrei ricostruire la bibliografia, ma su lamoneta si trova tutto, comunque il mio personale parere, dato qua tra amici, è che ci siano punti sospetti come sostiene qualcuno... non ne ho mai avuto in mano uno e a definirlo un falso sarei pretenzioso, ma di certo chi ha sollevato alcune questioni, non lo ha fatto a mio avviso a sproposito....diciamo...non tutto torna... o almeno i dubbi sono leciti... il medaglione d'oro racchiudeva molte significatività, il volto frontale, la vittoria che lo precede e lo guida, insomma, uno spot in piena regola.... e poi...cosa cambia nella rappresentazione... io vedo il tardoantico come un mondo di continuità, fatto di piccole rotture... i bizantini come sappiamo si chiamavano "romani"... e già questo ci parla di una rottura "inventata" dalla storiografia moderna già nei termini.... l'imperatore non era certamente più l'uomo con il quale potevi aver combattuto sul campo di battaglia, come furono Massimino il Trace o molti altri, ma era ormai una figura ieratica che doveva apparire lontana e immersa in un aura "distante"...volutamente questo non avvenne in un lustro, ricordiamo che in Aureliano si legge già "dominus et deus" ... insomma, fu un cammino così come un "cammino" è quello dell'arte nell'esprimere i volti... dire "non erano più in grado" è riduttivo.... quando faccio qualche seminario presento sempre un'immagine di un bell'aureo di Pertinace, poi un solido di VIII secolo... e spiego che dire che gli incisori non erano più in grado di rendere quella forza espressiva, è come dire che Picasso dipinse Guernica perché non era più in grado di dipingere come Caravaggio... il simbolo del potere e il modo in cui il popolo lo recepisce, cambia nel tempo.... inoltre... il messaggio di questo medaglione era di certo rivolto a pochi "eletti", capaci di leggere un messaggio diverso ancora... qua il messaggio non era "di massa" , ma "d'elite"...per forza.... quel volto di Giustiniano sarà poi ripreso da Costantino IV e in parte da Tiberio III questo retro è ispirato a molte monete del passato, anche "vili" come gli ae4 di Teodosio II che dire della legenda al retro... quasi "scontata e banale" nel suo essere in continuità nel grande collo del busto forse c'è anche una reminiscenza di Costantino I...perché no... insomma... io vedo sempre continuità, e piccoli balzi saltuari, raramente vere rotture, che sono proprie della storiografia più che della storia... ovviamente parliamo di un parere strettamente personale... saluti Alain
    3 punti
  3. Devo dire che purtroppo avere tante monete e non avere la possibilità di non poterle ammirare è una sofferenza.... infatti le mie fdc le conservo in capsule su cofanetti di legno appositi, così da vederle ogni volta che devo inserirne una nuova ...ma le serie proof Vaticano e le altre purtroppo rimangono nascoste per lo più .... una cosa che vorrei assolutamente acquistare per i miei doppi austriaci in niobio è questo cofanetto davvero bello e funzionale.... peccato il costo della spedizione esagerato della zecca austriaca .
    2 punti
  4. Anche se il profilo dell'orecchio ferito non si vedesse sulle monete non significherebbe nulla. Non è che la moneta sia una fotografia, per assurdo l'incisore poteva anche fare il re somigliante a John Wayne
    2 punti
  5. Questo è meglio.......non è eccezionale ma almeno è originale.?
    2 punti
  6. @grignolino Ciao, eccomi qua come promesso. Ti premetto che era da parecchio tempo che non scrivevo sul forum. Sono intervenuto perchè fa male leggere dei commenti molto sommari che liquidano con una semplice frase " riproduzione moderna ottenuta per fusione " delle monete che necessitano degli approfondimenti che potrebbero essere utili per parecchi utenti sia nella conoscenza delle caratteristiche della fusione sia per cercare di capire il buono dal falso, non voglio entrare in polemica con questo utente e non vorrei scambiarlo per qualcun altro ma se è lui, ho notato che in parecchie discussioni interviene giudicando fuse monete che poi in effetti non lo sono e questo, naturalmente crea della confusione per gli utenti poco esperti e se non sbaglio,forse mi può dare conferma @apollonia, se ne era già parlato sul forum. Ciò premesso, personalmente ti confermo l'autenticità della tua moneta allegando dei riscontri fotografici, purtroppo, la tua moneta ha subito anche una pulitura aggressiva che oltre alla lucentezza del metallo ha creato dei danni, la moneta probabilmente faceva parte di un piccolo o grosso gruzzolo di monete che in parte spiega anche i piani lisci e ben conservati del lato di Zeus. Con i numeri 1 - 2 - 3 puoi vedere la sfogliatura della prima pelle dell'argento con la relativa retinatura e cristallizazione che si è creata di sotto, " internamente ", si notano delle piccole sferette che si formano in questi casi,nella numero 3 in particolare si nota una sfera più grossa che è stata erroneamente scambiata per sferetta da fusione. Queste caratteristiche si trovano solo ed esclusivamente nelle monete autentiche. Con il numero 4 si notano benissimo le striature del conio che escludono automaticamente la fusione. Con il numero 5 ho evidenziato sul bordo dell' ossido, questo tipo di ossido può essere tolto anche manualmente ma questo, comporta la formazione di piccoli craterini e questo metodo probabilmente è stato utilizzato in parte sia sul bordo che sui piani vicini al bordo difatti in queste zone si notano numerosi craterini che sono stati scambiati erroneamente per crateri da fusione Spero di esserti stato utile e di averti un pò tranquillizzato. Buona serata a tutti!!!!!!
    2 punti
  7. Non ci sono in collezionismo e’ giusto o sbagliato, il bello di ogni collezione e’ che e’ un unicum e il progettista sarai tu, la plasmerai come vuoi, e’ chiaro che un indirizzo, l’idea di base ci deve essere, può essere zecca, regnante, data o periodo storico, può essere anche rappresentativo a livello di esempi monetari nel tempo, si può fare tutto... certo ci vuole passione, ricerca e studio secondo me e sentirsi gratificati di quello che hai in un certo qual senso creato ...
    2 punti
  8. E' un piacere sentire che anche altri nel forum sono interessati alla Storia della Sardegna ed alle sue monete, sopratutto quelle di questo periodo che hanno molte ombre e tanto da raccontare ancora. Molti non sanno neanche coso sono i Giudicati, invece il medioevo Sardo ha molto da raccontare e prima della completa conquista dell'Isola da parte dei Catalani sono trascorse innumerevoli vicende e battaglie che hanno stravolto anche la storia della stessa Corona Aragonese, infatti dopo la Battaglia di Sanluri nel 1409 muore l'unico erede al trono e re di Sicilia, Martino il Giovane. Mi unisco ai tuoi complimenti fatti a @marmo87 per il suo interesse nel discorso e per i suoi bei post.
    2 punti
  9. Io credo che la problematica sia stata sviscerata anche con le possibili cause e concause, ritengo essendo un forum pubblico, e non essendoci stato un contraddittorio con la ditta citata in bella evidenza qui, che eventuali ulteriori informazioni debbano essere gestite in privato, grazie per il momento a tutti e chiudo pronti a riaprire se ci fossero ulteriori e utili riscontri , Mario staff Lamoneta
    2 punti
  10. Bel denaretto, spieghiamo e divulghiamo anche un po’ cosa rappresenta questa moneta, la distingui per la F in campo che sta per Federico, spesso la F sembra una H quella dei denari lucchesi e a volte si può sbagliare l’un con l’altro, al rovescio le lettere in campo che rappresentano la città le distingui dal LVCA di Lucca per la presenza qui inequivocabile della S di Pisa.
    2 punti
  11. Secondo me Carlo è stato il più grande di tutti, periodo storico straordinario, l'età dei fasti e dello sfarzo assoluto, Il Teatro S, Carlo la dice tutta, quando a Napoli c'era una rappresentazione teatrale al giorno, alla scala di Milano ne facevano solo una alla settimana.. Monetazione stupenda, tipologie imbarazzanti e emblematiche, penso al Sebeto e alla Securitas, per non parlare del rame di un fascino settecentesco incredibile con un ritratto che parla.. Questo mezzo Carlino poi, tanto piccolo e tanto vivo per iconografia.. Appena riesco ne posto pure io uno.. Si Pietro un precursore dell'organizzazione e della logistica nelle officine monetarie, altrimenti puro caos.. Lode a Carlo di Borbone.
    2 punti
  12. Gent.mi @malikakamil e @fabry, mi congratulo per l'attenzione e l'accuratezza con cui state affrontando il tema del peso del ducato veneziano, ma mi permetto di segnalavi che calcoli così precisi sui pesi medievali sono piuttosto velleitari, perché essenzialmente basati sulla conversione nel sistema metrico decimale delle unità di misura dell'ancien régime, effettuata nel corso del XIX secolo, e la possibilità che valori settecenteschi, accurati addirittura fino alla terza, quarta, quinta o sesta cifra decimale, potessero corrispondere esattamente a quelli di cinque secoli prima sono pressoché nulle. Per questo tali valori sono da considerarsi del tutto convenzionali e sono utilizzati dai vari autori semplicemente per praticità, cioè per poter confrontare fra loro documenti coevi, non come valori assoluti. Basta leggere le parole che precedono le tabelle nelle preziose note metrologiche del Cipolla, per rendersene conto. Così la marca di Venezia da voi considerata con certezza di 238,499, immagino sulla scorta del Papadopoli, in realtà era identica secondo tutte le fonti al valore della marca di Colonia in Italia e nella documentazione più antica quest'ultima risulta essere anche di g 237,56 (Lane Muller, p. 526, in nota); la stessa marca veneziana, secondo il Pegolotti (citato da Stahl) avrebbe avuto un peso di g. 238,12, in base al suo peso in marche fiorentine. Il primo valore darebbe un ducato, dividendolo per 67, proprio di g 3,546, il secondo di g. 3,554. Può darsi che anche questi siano sbagliati, ma se aggiungiamo anche la tolleranza ammessa dalla zecca, che all'inizio della coniazione del ducato corrispondeva addirittura ad un intero grano (= 0,0517... più o meno; Cessi Problemi Monetari), credo che l'aver tenuto il peso teorico del ducato ad un valore il più basso possibile fosse una cosa piuttoso corretta, onde spiegare la perfetta parità di corso con il fiorino. Se c'è un errore di Stahl è stato sicuramente quello di non aver raccordato e ben spiegato la cosa, forse perché ne parla in capitoli molto distanti. Non certo per aver pensato che lo 0,5 di 67 potesse corripondere allo 0,5 %. infatti nel testo originale lui parla di "67 ed 1/3" non di "67 ed 1/2". che compare solo nella traduzione italiana: ed 1/3 periodico di 67 corrisponde quasi perfettamente allo 0,5 %. Quindi i calcoli di Fabry sono carini... ma sbagliati. Per questo parlare di refuso di Stahl mi sembra esagerato, al massimo è un refuso del traduttore. Per quanto mi riguarda, visto che io sono proprio uno di quei sempliciotti gravati da emofilia culturale che hanno accettato (nel mio caso nel MEC) il valore di Stahl 3,545 senza continuare a leggere e farsi due calcoli, beh, non so che dire. Conoscevo i dati riportati nella nota citata di Lane, Mueller, e per la corrispondenza con la marca di Colonia il valore 3,545 mi è sembrato accettabile (sicuramente più del 3,559). Comunque, avendo scritto che il mio testo su Venezia prima del 1423 era in gran parte basato sul volume di Stahl, a parte vari punti che ritenevo di dover discutere, non mi sembra di aver fatto nulla di sbagliato. Saluti, Andreas
    2 punti
  13. Tallero per il Levante di Pietro Leopoldo di Lorena granducato di Toscana 1774 Buonasera, volevo mostrarvi questa moneta, è mia, e me la sono guardata e riguardata più volte, l'ho mostrata in foto ad un amico qui del forum e ha notato subito un qualcosa che (spero di no) a me era sfuggito, finché non rientro dalle ferie non potrò avere la moneta in mano e togliermi questa curiosità, ma mi piacerebbe leggere come si presenta anche per voi questo monetone bello e raro. Grazie
    1 punto
  14. Sempre grandi monete, questa e' veramente affascinante sia per la ramatura che il bordo, mi sembra stai ben spaziando su esemplari significativi di più zecche, grazie poi per averle postate per tutti !
    1 punto
  15. Ne consegue quindi una possibile variazione anomala di prezzo? Grazie dell'informazione.
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  16. A mio parere qualcuno dovrebbe anche dirgli qualcosa. In anni di forum non l'ho mai visto fare un intervento diverso. Almeno i troll normali sono divertenti, ma qui si mettono a rischio passioni, soldi investiti e attività professionali.
    1 punto
  17. Mi complimento per l'attenta e precisa analisi. Questo sono i contributi che mi piacciono e che penso siano di estrema utilità a chi come me è poco competente su questa monetazione. Purtroppo c'è un utente che bolla regolarmente per false tutte le monete sulle quali interviene. Non ho la necessaria competenza per ribattergli ma noto che tanto altro utenti considerano le sue affermazioni come prese di posizione a prescindere e non ne comprendo il motivo. ....
    1 punto
  18. Le collezioni devono nascere dalla passione, di conseguenza che siano tipologiche o anno per anno, poco importa, l'importante è che ci affascinino sempre.
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  19. Salve a tutti. So che andrò leggermente OT, ma il mio intervento si ricollega al tema della discussione in qualche modo. Lungi da me essere polemico, anche se ultimamente, un po' per delusione e un po' per rabbia, i miei interventi possono apparire realmente polemici. Credo che la ragione della SCARSA partecipazione generale a certe tipologie di discussioni, soprattutto nella nostra sezione Euro, sia dovuta al fatto che è molto più stimolante per molti gettarsi a capofitto nei thread che interessano il portafoglio economico (spesso speculativo), più che quello culturale. Ci sono personaggi in questo forum, anche di lungo corso, che purtroppo scrivono post quasi esclusivamente per interesse personale e non partecipano in nessuna discussione che possa avere risvolti culturali. Una delle ragioni per cui frequento sempre meno il forum è proprio questa. Mi sono scocciato di leggere sempre le stesse cose e di vedere interesse solo per sapere in maniera ossessiva quando uscirà questa emissione o per chiedersi chissà quando si riceverà quell'altra. O ancora di vedere decine di pagine di discussione solo quando c'è un errore di conio o un possibile pezzo capace di fare arricchire chi riuscirà a metterci le zampe sopra. Guardate la Grace Kelly. Ci sono decine di discussioni al riguardo. Perché ? E su Andorra quando vergognosamente è nata la speculazione sulla prima emissione ? Altre caterve di pagine. E poi, si propone un tema culturale, come in questo caso ha fatto l'amico @dabbene, e in due pagine, in quasi due mesi, hanno partecipato alla discussione cinque o sei utenti. Che tristezza ! Anni fa erano iniziati alcuni progetti per arricchire il forum di tematiche e documenti culturali (su tutti l'iconografia dell'Euro citata da @Ciccio 86), ma il tutto è rimasto in stato embrionale e drammaticamente abbandonato per il menefreghismo generale. Diciamocelo chiaramente : in un Paese che è agli ultimi posti nel Mondo per quantità di libri letti (nel 2016 solo il 40% delle persone avevano letto almeno un libro e chi lo ha letto lo ha fatto esclusivamente per studio o per lavoro, quindi "obbligato" a farlo...) della cultura non importa quasi nulla a nessuno ! Si può additare il "carolibri" come una delle possibili cause, ma quando si propongono risorse a costo zero come nel nostro caso, in cui si ipotizzava la creazione GRATUITA di strumenti che avrebbero arricchito la passione numismatica dell'indispensabile lato istruttivo che DEVE accompagnare un hobby come quello della collezione delle monete, allora non ci sono più scuse. Se invece di fare un manuale sulla storia dell'Euro o sulla sua iconografia si proponesse un manuale su come imparare a speculare per trarre il massimo profitto dalla propria collezione, sono certo che ci sarebbero bizzeffe di scaltri giovani (e non solo giovani) pronti a catapultarsi sul prezioso volumetto, e magari anche disposti a partecipare alla creazione dello stesso. Per questo, magari erroneamente per alcuni, ho deciso di partecipare sempre meno alla vita del forum. Condividere la mia passione con troppi opportunisti e pochi veri appassionati mi deprime, e con quei pochi con cui davvero si può parlare di numismatica il contatto c'è ancora, privatamente. Non se l'abbiano a male coloro che leggeranno questo mio sfogo. Non voglio polemizzare, come già chiarito, né voglio offendere nessuno. L'UNICO obiettivo di questa mia esternazione è provare a stimolare coloro che magari hanno più sensibilità di altri e sentono di poter fare ancora qualcosa di concreto e utile per il forum, che, ricordo, è una comunità, e non la risorsa per esaltare il proprio individualismo, come spesso accade. Sono sicuro che il progetto di Ciccio possa ancora essere riesumato, se davvero c'è qualche amico volenteroso e davvero animato dallo spirito giusto. Altrimenti, di lavorare per la gloria credo pochi, o nessuno, se lo possano permettere. Un caro saluto a tutti.
    1 punto
  20. Quando si dice le monete mandavano messaggi, più di quest’ultima come esempio non si può, d’altronde questa era l’unica fonte comunicativa altro non c’era e comunicazione poteva anche dire influenza e promozione ...
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  21. Hai ragione @principesax ma pensi davvero che la morte di quelle persone interessi realmente a molte persone ? Dal momento che non ha toccato nessuno vicino al mondo del calcio, allora questa categoria rimane più insensibile. Per non parlare del giro di soldi che c'è dietro, non credo che gli speculatori (non solo gli scommettitori, ma anche gli sponsor e tutte le altre attività collegate) siano sensibili a questo genere di problematiche (naturalmente quando non li tocca personalmente, perché allora la storia cambia). Poi in fin dei conti in Italia siamo in fondo più o meno tutti individualisti, discendenti della cultura umanistica (non umana) che pone al centro del mondo l'uomo, inteso però come individuo singolo. Ti consiglio di leggerti il post n #15.
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  22. Anche io sono particolarmente attratto dalle monete PROOF non ha importanza che siano euro o qualcosaltro, metallo povero o prezioso, il netto contrasto tra l fondi lucidi ed i rilievi satinati mi entusiasma. Per la conservazione IO preferisco tenerle nella loro confezione originale completa di certificato, ( quando è presente) altrimenti in capsula su dei vassoi in floccato.
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  23. molto interessante, @marmo87 posso usare le immagini per un libro sulle monete aragonesi in preparazione, sono da collezione privata ?
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  24. Auktionshaus H. D. Rauch GmbH, Auction 75, lot 309, 6/05/2005, Hammer 2.500 Eur Tiberius - Caligula Caligula 37-41-n.Chr. Sesterz (27,36 g), Rom 37/8. Av.: C CAESAR AVG GERMANICVS PON M TR POT, belorbeerte Büste links. Rv.: SPQR/PP/OB CIVES/ SERVATOS, im Kranz. RIC:37, C:24; z.T. leicht korrodiert s.sch.+ Estimate: EUR 2500 ILLUSTRAZIONE: I FEDELISSIMI DI CALIGOLA MASSACRATI DOPO L'UCCISIONE DELL'IMPERATORE
    1 punto
  25. Classical Numismatic Group, Inc. Electronic Auction 179, lot 306, 2/01/2008, Hammer 64 USD BYZANTINE. Early. Andrew(?), strategos and imperial spatharios. 7th century. PB Seal (24 mm, 10.32 g). Eagle standing facing with wings spread; monogram above / Legend in four lines. Cf. BLS I 592 (for obverse type). Good Fine condition, light orange patina. Inherited from Rome, the eagle with uplifted wings was a symbol of imperial majesty. It also took on Christian connotations during the Byzantine period, serving as an emblem of John the Evangelist and Christ himself. ILLUSTRAZIONE: LEGIONE DEL TARDO IMPERO
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  26. Buona giornata "Vi amo anch'io" Cari saluti, Luciano.
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  27. Ciao @marmo87, la foto che hai pubblicato qualche post prima è evidentemente la tipologia che il Dessì ha descritto, la contromarca è poi praticamente nella stessa posizione e per la prima volta si vedono le foto di questo tipo di moneta con contromarca, infatti la moneta non contromarcata è già stata pubblicata in Cronaca Numismatica nell'articolo del Mura, ma questa è una immaggine inedita che non è mai stata pubblicata fino ad oggi. Sicuramente la monetazione di Guglielmo III di Narbona non è stata studiata abbastanza e molto probabilmente ha ancora dei segreti da svelare, per ogni moneta sicuramente ci sarà una moneta contromarcata coi Pali Catalani, insomma le monete di questo Giudice hanno ancora tanto da raccontare.
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  28. Purtroppo è una informazione errata dei siti che propongono la tiratura. La moneta da 1€ Malta 2017 è in circolazione, anche se non si conosce la tiratura ufficiale, in quanto i dati forniti da Malta su queste monete sono poco attendibili. Un saluto
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  29. Peso e diametro sono importanti. A me personalmente pare un obolo di Arados, in Fenicia. https://www.acsearch.info/search.html?id=144343 Sull'autenticità del pezzo non saprei, ci vorrebbero foto migliori per giudicare se è autentico e solo usurato oppure una riproduzione fusa.
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  30. Ciao Pietro, ho visionato un po' di mezzi Carlini del 1759, tutti con 8 monete..... Continuo la ricerca. Buon fine settimana a tutti.
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  31. Quello che dici è esatto. La moneta si trova solo nelle serie divisionali, questo esemplare proviene probabilmente da una di queste serie. Peccato che estraendola dal folder abbia perso in parte valore, poichè sarebbe quasi impossibile recuperare tutta la serie dalle monete circolanti, ciononostante posso dire che è una moneta "rara" da reperire in circolo. Purtroppo le tirature non si riescono a trovare (o almeno non per me). Fonte: http://eurocollezione.altervista.org/_Tiratura_Euromonete_Malta.htm
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  32. Ciao @gpittini, grazie per avermi interpellato , provo a dare qualche risposta iniziando dal rancore di Procopio contro Giustiniano e Teodora , rancore incomprensibile nella lettura delle tre guerre narrate da Procopio dove si leggono solo encomi verso l' Imperatore , ma Procopio stesso nella sua ultima opera Storia Segreta , spiega molto bene il motivo di questo cambiamento radicale di opinione verso Giustiniano . Per brevita' riporto quanto benissimo scritto e condensato su Wikipedia senza andarmi a rileggere il testo : " Nella prefazione l'autore afferma di aver scritto quest'opera in modo che le iniquità di Giustiniano non venissero dimenticate dalle generazioni future; lo scopo dell'opera è dunque esporre tutte le iniquità dell'Imperatore che l'autore dovette tacere nella Storia delle guerre per paura di essere ucciso da sicari. Procopio accusa Giustiniano e Teodora di aver rovinato deliberatamente l'Impero romano, facendo di tutto per opprimere e impoverire i sudditi: con l'aumento delle tasse, con l'aumento della corruzione, con innovazioni che portarono solo rovina, garantendo l'immunità alla fazione degli Azzurri, con le guerre di conquista che causarono la morte di milioni di persone, con la confisca di beni ai senatori ecc. Procopio afferma addirittura che Giustiniano non sarebbe un essere umano ma il principe dei demoni incarnatosi in un imperatore per rovinare l'Impero; e narra pure delle dicerie che confermerebbero la sua tesi (tipo che Giustiniano sarebbe stato visto girare di notte per il palazzo senza testa oppure che un tale disse di aver visto seduto sul trono non Giustiniano ma il principe dei demoni, oppure Teodora sognò che si sarebbe sposata con il principe dei demoni). Questo servì a Procopio per attribuire a Giustiniano anche la peste, i terremoti e le inondazioni che afflissero l'Impero sotto il suo regno. L'opera si conclude così: « Sono state avanzate varie ipotesi su che fine abbiano fatto le ricchezze dei Romani. Alcuni sostengono che sono finite nelle mani dei barbari, altri ritengono che l'Imperatore le tenga custodite in molte stanze del tesoro. Quando Giustiniano morirà, sempre che sia umano, o quando rinuncerà alla sua esistenza incarnata nel caso sia il principe dei demoni, i superstiti scopriranno la verità. » (Storia Segreta, 30) La struttura dell'opera Storia Segreta , è la seguente: Capitoli 1-5: sono dedicati a Belisario e Antonina e il ritratto di Belisario che ne esce da questa opera è opposto a quello della Storia delle guerre. Se infatti nella Storia delle guerre viene dato un ritratto molto positivo di Belisario, dipinto come un uomo virile, magnanimo con i vinti e vittorioso in guerra, nella Storia segreta Belisario è un uomo talmente innamorato della moglie (anche adultera) da esserne schiavo; inoltre viene anche criticato per non aver mosso un dito per aiutare il figliastro Fozio, perseguitato da Teodora, per aver anteposto gli interessi familiari al successo della spedizione contro la Persia e per aver impedito che la figlia Giovannina sposasse il nipote di Teodora, assecondando il volere della moglie di cui, a dire di Procopio, continuava ad essere schiavo. Viene anche accusato di aver depredato gli Italici e di non aver avuto il coraggio di affrontare Totila con grosso danno per i Bizantini. Capitoli 6-8: famiglia e carattere di Giustiniano. Capitoli 9-10: infanzia di Teodora. Viene narrato come un'attrice prostituta sia diventata un'imperatrice. Capitoli 11-14: avarizia, persecuzioni e atti ingiusti di Giustiniano. Perseguita gli eretici, scatena le lotte tra gli Azzurri e i Verdi ecc. Capitoli 15-17: Crimini e iniquità dell'Imperatrice Teodora, che rinchiude le prostitute in un convento costringendole con la violenza a una vita di penitenza, protegge le adultere e costringe delle nobildonne a sposare controvoglia degli uomini rozzi. Capitolo 18: Giustiniano con le sue guerre causa milioni di morti, mentre i territori dell'Impero nei Balcani e in Oriente vengono saccheggiati da Slavi, Persiani e Saraceni. Molte persone vengono uccise da terremoti, peste e altre catastrofi naturali, anch'esse attribuite a Giustiniano. Capitoli 19-23: viene criticata l'amministrazione finanziaria. Capitoli 24-26: Giustiniano opprime l'esercito, i mercanti, le professioni, il proletariato. Capitoli 27-29: Altri atti iniqui di Giustiniano, accusato di corruzione. Capitolo 30: Giustiniano riforma la corte. I senatori sono costretti a dirsi suoi schiavi e a chiamare Giustiniano e Teodora "Signore" e "Signora" invece di "Imperatore" e "Imperatrice Essendo Procopio riconosciuto come uno storico serio e attendibile , anche per il motivo che fu testimone diretto dei fatti narrati : guerre e vita di corte , dobbiamo ritenere i suoi scritti come fondamentalmente veritieri , solo la Storia Segrete potrebbe in teoria contenere delle esagerazioni nate a causa del rancore personale verso Giustiniano e Teodora . Circa il Medaglione , questo e' una tipica espressione di "esagerazione scenica" bizantineggiante , tipica di un mondo che ormai di Romano non ha piu' nulla o quasi , tranne il nome , dove i personaggi imperiali sono ormai figure ieratiche , incarnazione in Terra di Cristo come loro intendono essere riconosciuti e raffigurati su monete in metalli nobili tipiche delle classi ricche , mentre nei popolari bronzi o bronzetti le raffigurazioni imperiali sono piu' semplici e sbrigative , come se il popolo fosse un organo dello Stato di secondo ordine . Questa fatale trasformazione dell' Impero Romano non inizia certamente con Giustiniano ma ha radici piu' lontane , forse ad iniziare in modo costante da Diocleziano , anche se le avvisaglie di questo mutamento di apparenza degli Imperatori iniziarono pochi decenni prima di Diocleziano quando la religione mitraica di origine orientale persiana invase la religione pagana e cristiana dell' occidente romano , apportando insieme al mitraismo anche usi e costumi orientali .
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  33. Un saluto a voi dalla piovosa Gallia Aquitania (sì, sto sempre in giro: avete ragione).
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  34. Quel matto di @gennydbmoney, addirittura si è messo a contare gli acini, nel grappolo d'una del 4 cavalli....e @Rocco68 il fogliame nel 5 Tornesi di Ferdinando IV.... Che passione ragazzi !!
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  35. Consiglio la visione,soprattutto la parte conclusiva relativa alle ricostruzioni di Francesco Corni.
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  36. Ed in special modo divertendoci, caro Giuseppe
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  37. Integro questa bellissima e sempre all'avanguardia discussione con qualche moneta di Carlo di Borbone.....forse un pò trascurato, o perchè pochi collezionisti ne hanno. Ma mi preme ricordare che senza Carlo, e i suoi ufficiali in zecca, tutta la sequenza delle monete della zecca di Napoli, da lui in poi, non sarebbe mai esistita. Conio isolato del mezzo carlino del 1759: lettere C e C del mastro di zecca Cesare Coppola. Rif. Magliocca 160
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  38. Taglio : 2 euro CC Paese : Lussemburgo Anno : 2012 Tiratura: :532.500 Condizione : spl Città : Roma P.s. muovendola al centro il logo dell'euro si trasforma nel viso di una persona. Sapete dirmi chi è?
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  39. Ciao @Andreas In effetti per tutti i calcoli mi sono rifatto al Papadopoli e sui suoi calcoli. Per questo calcolo la marca veneta a 238,499 ed in base a ciò il peso del ducato risulta come scrive il Papadopoli gr. 3,559. Mi fa piacere che lo Stahl abbia indicato 67 ed 1/3 perchè così si spiega il Suo mezzo per cento. Ma quindi refuso c'era del traduttore. Non ti critico assolutamente sui tuoi calcoli (tra l'altro non posseggo il MEC) ma ora saresti così cortese da spiegarmi come giunge il Papadopoli al Suo peso (vol I pag. 147)? Ora chi ha ragione Papadopoli con il peso di gr.3,559 o Stahl (da cui sono stati ripresi i dati) con il Suo gr. 3,545? E' divertente e sicuramente ci prendono per matti che con questa calura noi siam qui a discutere (tardo latino = esaminare discorrendo) i pesi del ducato. Al di là di seri studi di cui faccio tanto di cappello, posso portare a conoscenza almeno 4/5 pubblicazioni che inserendo i dati dallo Stahl descritti creano confusione in quanto i pesi non tornano. Ed in ultima lo stesso Stahl da un peso a pagina 68 ( gr. 3.545) ed un peso a pagina 567 (quando dice che il peso poteva variare tra 3,560 e 3,566 gr.). Ora con la tua chiarissima spiegazione sappiamo che ci sono vari fattori che influiscono sui dati forniti e che quindi si può tranquillamente computare un ducato in un range di peso che va da......a......
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  40. Mi ricordava qualcosa ... Belle le monete postate e complimenti ai proprietari/custodi
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  41. @Andreas, non posso fare altro che ringraziarti per la tua spiegazione, che lascia trasparire la tua enorme competenza in materia. Da parte mia posso dire che, da perfetto ignorante, ho riscontrato questa contraddizione in un'opera peraltro straordinaria e ne ho chiesto conto. Ho avuto l'impressione che fosse il peso nominale citato all'inizio del libro ad essere sbagliato, e non quello alla fine, perché lo stesso Stahl spiega molto più accuratamente come si arriva al secondo, mentre sul primo è molto laconico. Né, del resto, lo Stahl fa cenno all'incertezza sul peso del marco in uso a Venezia come possibile fonte di incertezza sul peso nominale del ducato. So perfettamente che le misure medievali non possono avere la stessa accuratezza di quelle contemporanee, ed è molto difficile stabilirne la corrispondenza. Pur tuttavia se lo stesso autore, nello stesso libro, dice due cose differenti senza dare ulteriori spiegazioni mi viene da pormi qualche domanda. Quando ho fatto la battuta dell'emofilia non intendevo certo offendere la totalità di coloro che si sono richiamati al peso nominale di 3,545, cosa che anch'io, nella mia ignoranza, avevo fatto fino a quel momento. Sicuramente, intendendo fare appunto una battuta, mi sono espresso male! Ho solo immaginato, visto che quest'abitudine di copiare acriticamente uno dall'altro l'ho riscontrata spesso, e non solo in numismatica, che anche in questo caso l'autorità di Stahl avesse portato molti studiosi e appassionati a riportare il primo valore senza dare neppure conto della contraddizione esistente nel libro. Questo intendevo quando ho detto "sarebbe bastato continuare a leggere e poi farsi due conti". Non mi sono espresso con sufficiente chiarezza mi dispiace! Del resto, se fossi riuscito a trovare una spiegazione come la tua su come si potesse giungere al peso di 3,545, oppure un articolo che chiarisse la contraddizione nello Stahl, non avrei chiesto sul forum, ma avrei registrato le differenti opinioni e avrei tratto le mie conclusioni. In ogni caso non mi permetterei mai di biasimare chi, come te, dopo una serie di analisi e ragionamenti sceglie di propendere per il primo valore piuttosto che per il secondo. Probabilmente altri avranno fatto il tuo stesso tipo di ragionamento e avranno tratto le medesime conclusioni. Io non intendevo certo tirare in ballo te o costoro, peraltro senza aver letto ciò che hanno scritto! Intendevo solo, da fruitore e non certo da accademico e in maniera del tutto generale, stigmatizzare un malcostume diffuso che credevo essere presente anche nella maggior parte dei documenti pubblicati (siano essi cartacei o online) su questo argomento. Visto che non è il tuo caso, e lo hai ampiamente dimostrato, ti prego non sentirti chiamato in causa. Personalmente provo solo profonda gratitudine per tutti quelli che lavorano per approfondire le nostre conoscenze, numismatiche e non. Un po' meno ne provo per coloro che, per avere una firma in più in calce a una pubblicazione, lavorano sulla quantità e tralasciano ciò che non dovrebbe essere tralasciato. È a loro che era indirizzata la mia piccola polemica. Magari ho scelto l'occasione sbagliata, ma non avertene a male! Giuseppe
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  42. Buongiorno, Oggi voglio condividere con voi questo bel pezzo di storia. Ferdinando II Piastra 1834 Peso 26,23 grammi Un falso d'epoca di una Piastra giovanile di Ferdinando II, molto rare a trovarsi. Realizzata in leghe di "metalli bianchi" Questo pezzo, a parte qualche particolare non proprio azzeccato nel rovescio: La forma delle torrette nello stemma del Portogallo.... che sembrano lettere A, la parte alta della Corona, con linee grossolane e la legenda nel taglio, disallineata...... Ha tratto in inganno e fatto piangere molte persone. I falsi d'epoca appena scoperti dai truffati, venivano "saggiati".... Limati sui bordi... raschiati nei campi, o come in questo pezzo..... Preso a morsi! Riporta infatti nei campi i segni dei molari..... E se zummate nei solchi.... Noterete che ci sono ancora pezzettini dei denti! ?
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  43. .... li metto insieme...direttament dal Manuale: @Acqvavitus
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  44. Purtroppo basti vedere la mia iniziativa sull'iconografia dell'euro come è andata a finire ahimè , pazienza .
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  45. Il Birocchi riporta che in ciascuna libbra di rame per tutte le monete di biglione venissero mischiati 4 reali castigliani (titolo 931/1000 per un peso di 3,418 g e 3,182 di fino). Da un verbale del 2 gennaio e 9 marzo 1639 in cui venne verificato dal Maestro di Zecca l'operato di Lorenzo Mallo, a cui fu concessa la coniazione, risulta che 2160 marchi e mezza oncia di pezzi da 1 soldo importavano la somma di lire 6689 soldi 10. Un marco di rame (g 230,046) valeva circa lire 3 e soldi 10. La lira sarda aveva al tempo di Filippo III un contenuto ideale di fino di g 10,18.
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  46. Ciao, mi scuso con tutti per la mia veloce risposta. Ora con un'attimo di tempo dò spiegazioni più chiare. L'errore nasce dal calcolo sbagliato di Stahl. Scrive lo stesso "A 67 monete per marco il ducato sarebbe stato di un mezzo per cento più pesante del fiorino". Eccolo lo sbaglio. Se dividiamo una marca per 67 ducati e mezzo si ottiene un peso di 3,53 (gr. 238,499360 : 67,5 = 3,533) ma il mezzo ducato IN MENO non corrisponde ad un mezzo per cento in meno ma bensì al 0,74 %. Se calcoliamo lo 0,74 % del ducato otteniamo 0,026 grammi. Assommando 0,026 ai famosi 3,533 ottieni la cifra di..........3,559. Sono errori che possoni tanquillamente starci in uno scritto come lo Stahl veramente impegnativo. Meno comprensibili sono gli altri che riprendono ciò che scrive Alan senza nemmeno fare 2 calcolini.
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  47. In generale sono d'accordo, ma nel caso specifico credo che il prezzo di 80 eur favorisca l'accessibilità dell'opera, diversamente da altri lavori decisamente più costosi...
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  48. Buon Ferragosto a tutti i veri appassionati di questa discussione, a chi ama i nostri simboli, l'identità, la nostra storia, le nostre Monete e che come missionari si impegnano a divulgare e fare proselitismo senza interesse alcuno verso tutti anche oltre Lamoneta, in pieno volontariato e spinti dalla sola sola passione vera e genuina, dovunque siate e se ci siete , auguri veramente per una Numismatica di soli valori ! Mario
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