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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/19/18 in tutte le aree
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Buona domenica, Nello stesso anno vennero liberate le nuove Piastre di Ferdinando II con il volto maturo. 1851 MAGLIOCCA 559 NC4 punti
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Ciao amici! Non è facile per me scrivere questo ma volevo chiedervi se avete il piacere di dare un'occhiata al mio canale YouTube aperto di recente. In questo canale ho deciso pian piano di mostrare la mia piccola collezione. Premetto che non sono assolutamente un professionista, ma un semplice appassito (e anche un pochino impacciato ?). Ho deciso di aprire questo canale su YouTube perché ho notato una carenza sulla tematica euro italiana proprio in questo sito. Se volete iscrivervi mi farebbe tanto ma tanto piacere e spero che i miei video vi piacciano (nonostante non sappia usare il video editing), quindi quando faccio i video devo farli cercando di non sbagliare e tutto d'un fiato. Allego il link del canale e vi ringrazio in anticipo: https://m.youtube.com/channel/UCYE8r5-hmz2ytQSOX-jYFSw/videos4 punti
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Per completezza del bell' argomento sulle patine nelle monete in Argento e Rame occorre far presente che la "fioritura" di una patina , valore aggiunto per una moneta , puo' dipendere molto , oltre che dal sistema di conservazione , dalla purezza in millesimi dei due minerali ; una bella patina iridescente ha piu' possibilita' di "fiorire" in una moneta con fino di Argento compreso tra 800 e 900 millesimi il rimanente in % e' in Rame ed e' questo minerale che rende l' Argento "fiorito" , oltre i 900 millesimi fino ai 999 , le probabilita' di una fioritura diminuiscono perché l' Argento si definisce quasi puro e diventa praticamente stabile nel tempo ; lo stesso discorso puo' valere anche per le monete in Rame che "fioriscono in Rosso piu' o meno scuro .3 punti
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Ciao , per avere una panoramica completa delle piu' belle monete con acconciature femminili , dovresti acquistare il libro : "Ritratti di Auguste" di Giorgio Giacosa pero' non facile a trovarsi , avresti di che divertirti . Alcuni esempi3 punti
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Buona Domenica Complimenti, prima di tutto, per lo scudo; certamente non manca di "fisicità" e appaga siguramente i collezionisti. Riguardo ai tuoi quesiti; le monete erano battute a martello, dalla lamina venivano prodotti i tondelli (flaoni) utilizzando una fustellatrice. Certamente il risultato non era ottimale come avrebbe potuto essere se la zecca, per queste monete, avesse utilizzato un torchio a bilanciere ... cosa peraltro già disponibile ai tempi del Manin, ma il governo preferì andare "all'antica", anche per non scontrarsi con gli addetti che ne osteggiavano l'uso. Leggi di seguito: http://www.academia.edu/779264/C._CRISAFULLI_Uomini_e_tecnologie_monetarie_la_visita_di_Du_Bois_alla_zecca_di_Venezia_in_Inspecto_nummo._Scritti_di_numismatica_medaglistica_e_sfragistica_offerti_dagli_allievi_a_Giovanni_Gorini_a_cura_di_A._Saccocci_Padova_2001_pp._165-181 C'è poi da mettere in conto qualche disavventura che la moneta poteva subire sul bordo; poteva crearsi in sede di battitura, oppure qualche casuale botta nel corso della sua vita. Secondo quesito: è chiaro che le monete di Venezia rappresentavano un valore comune riconducibile al Soldo; lo scudo rappresentava il valore di 140 soldi (è espresso nell'esergo della moneta stessa); in questo periodo, a venezia, c'erano in circolazione anche la Gazzetta, che rappresentava il valore di 2 soldi ed i suoi multipli da 2, 3, 4 e 10; c'erano gli zecchini e gli scudi d'oro, con i loro vari multipli e sottomultipli, i ducatelli con i relativi sottomultipli; naturalmente c'era anche la moneta da un Soldo .... insomma, di monete ce n'erano parecchie; questo non vuol dire che fossero tutte disponibili e interscambiabili tra loro. Difficilmente un pescatore avrebbe potuto tenere nella sua "scarsela" zecchini, scudi o ducati .... ci avresti trovato solo soldi e gazzette! Le monete di maggior modulo erano nella disponibilità dei "siori" ed usate per transazioni di maggior importanza; certamente non servivano per farci la spesa quotidiana. A maggior ragione lo scudo come il tuo che, di fatto, non veniva più coniato ordinariamente dalla zecca fin dai tempi del Doge Alvise Mocenigo IV. Infatti in quel periodo la zecca determinò che, a causa del valore raggiunto dall'argento e della quantità che doveva contenere questa moneta, la coniazione veniva fatta in perdita; in definitiva il valore dello scudo era superiore a quello nominale. Per questo motivo la sua coniazione (e dei sottomultipli) era limitata all'uso del doge neo eletto che li lanciava alla folla nel giorno della sua incoronazione; forse qualche esemplare poteva essere coniato su commissione privata, ma il costo finale era certamente superiore al suo controvalore. Nulla fa escludere che il tuo sia uno di quelli gettati dal Manin nel giro della piazza S. Marco, dal pozzetto, nel giorno della sua elezione. saluti luciano3 punti
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Cari amici, condivido con voi una delle monete più belle che ho in collezione (almeno credo e spero): Scudo della Croce da 140 Soldi Ludovico Manin 1789-97 KM#749, 31,89 grammi, diam. 44-45 mm. Innanzi tutto la trovo una moneta molto bella da avere in mano o posata su monetiere, soprattutto per le sue dimensioni. La espongo per due motivi, che non mi sono chiari: 1) Innanzi tutto come avveniva il conio a martello e come venivano sagomati i bordi, che come vedete sono molto irregolari. Spero di aver usato la terminologia corretta, e correggetemi se non lo è; 2) Che rapporto aveva con le altre monete coeve come il ducato zecchino d'oro o il ducatello d'argento; si considerava solo il valore del metallo o a Venezia vigeva una sorta di bimetallismo? So che Montenegro ha scritto un libro in proposito (I dogi e le loro monete); siccome l'argoment mi interessa, c'è qualcuno che possiede questo voluminoso testo e che lo consiglia. Grazie a tutti coloro i quali interverranno. Buona giornata.2 punti
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personalmente sono diffidente al 99% nei confronti delle patine....2 punti
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Ciao a tutti, la saga del "fai da te" continua! Oggi ho stampato un..... ... quadratino di plastica semitrasparente?!? - - - - - - - - - Ma no, scusatemi! Ho dimenticato di accendere la luce. - - - FIAT LUX! la luce però deve essere dietro! ? Per chi non lo sappia, questa è una litofania, se volete Wikipedia vi dice di più: https://it.wikipedia.org/wiki/Litofania Vedo se riesco a combinare questo sistema ed un espositore con delle lucine LED, magari utilizzando un pannellino con la foto della moneta ed i dati della stessa, tipo "cartellino controluce". Alla prossima! Servus Njk2 punti
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Assomiglia molto ad un Heller di Salisburgo in argento https://www.acsearch.info/search.html?id=2686692 punti
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Qui di seguito è un americano pezzo da 5 cents ("nickel") del tipo 1913-1938. Spesso ora chiamato un Indiano Head 5-cent pezzo, ma ai vecchi tempi era quasi sempre un Buffalo nickel. Buffalo nickels—il monetas mio grande‑nonno Tom si riferiva a quando avrebbe detto di la neighbor che era così a buon mercato che avrebbe “spremere un nickel fino a quando il bufalo urlò.” Questa era la storia quando i bambini erano a portata d'orecchio, comunque. Era l'altra estremità del buffalo che la versione adulta si è concentrata su. (E scommetto che questo "spremere un nickel fino a quando il buffalo sh-t" è andato ben oltre la semplice famiglia storia, e era corrente in molte parti del paese durante la cassa-poveri 1930s.) v. --------------------------------------------------- Below is an American 5-cent piece (“nickel”) of the 1913-1938 type. Often now called an Indian Head 5-cent piece, but in the old days it was almost always a Buffalo nickel. Buffalo nickels—the coins my great‑grandfather Tom was referring to when he would tell of the neighbor who was so cheap he would “squeeze a nickel until the buffalo screamed.” That was the story when children were within earshot, anyway. It was the other end of the buffalo that the adult version focused on. (And I’ll bet this “squeeze a nickel until the buffalo sh-t” went far beyond mere family history, and was current in many parts of the country during the cash-poor 1930s.) ? v.1 punto
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Buongiorno a tutti, ho appena acquistato questa moneta da 25 centesimi del 1903. Secondo voi quali sono le condizioni di tale moneta, e quale potrebbe essere il suo valore? Soprattutto sul lato del valore si possono notare un colpetto nella parte superiore del bordo e degli evidenti graffi che tuttavia, date le dimensioni della moneta, risultano più deturpanti in foto che dal vivo. Le moneta non l'ho acquistata periziata, perciò sarei interessato a sentire altri pareri. Vi allego le foto fatte direttamente dal venditore in quanto sicuramente più capace di me nel catturarne i dettagli. Grazie a tutti e buon Ferragosto.1 punto
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Michael S. Gasvoda Purchases Classical Numismatic Group LANCASTER, PA–Classical Numismatic Group, Inc. of Lancaster, Pennsylvania and London, England, is pleased to announce that longtime ancient coin collector and hobby leader Michael “Mike” S. Gasvoda has purchased the assets of the company from the current partnership of Victor England and Eric J. McFadden. England and McFadden will continue as Senior Directors for the new company, with Gasvoda taking on a supervisory role as Managing Director of the firm, which will be renamed Classical Numismatic Group, LLC. The official transition will take place on November 1st, 2018, but other than the change of ownership, all other facets of the operation will continue as usual. The firm’s entire staff will continue at the company’s offices in Lancaster and London. Formed in 1990, CNG is a leading dealer in ancient, medieval, world, and British coinages. The company’s coin shop, book offerings, and current auctions are all available on their website at www.cngcoins.com. Seguono informazioni sull'attività e competenza di Michael Gasvoda.1 punto
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Buonasera, Imperatrice Aelia Flaccilla, prima consorte dell'imperatore Teodosio I, maiorina di grammi 4,58 (ric 823), 388 DC circa...... Ancora un'imperatrice...... dalla splendida acconciatura! È incredibile ed affascinante come già quasi 2000 anni fa, le consorti degli imperatori avessero dei capelli acconciati in maniera molto sofisticata e lanciassero delle vere e proprie mode, riprese dalle donne romane più agiate. E le monete ce le hanno tramandate fino a noi, in tutta la loro bellezza........1 punto
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dimenticavo,c'è anche questa simile a quella dello scudo di Vittorio Emanuele II°....1 punto
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Salve! Non avevo mai scritto in questa discussione ma sono un buon "ruspatore di ciotole" anch'io Volevo condividere il mio ritrovamento (modesto ma interessante per me) in una ciotola dei mercatini di piazza Cordusio a Milano trovato stamattina per 1€ L'avevo comprata giusto perché mi affascinava, anche se non colleziono monete arabe né penso lo farò, ma facendo una piccola ricerca mi è parso di capire che potrebbe trattarsi di un pezzo tutto sommato interessante Il diametro è 30 mm quindi dovrebbe trattarsi innanzitutto di un 10 cent del periodo coloniale francese in Tunisia Nonostante la faccia con la data sia molto consumata dal numero arabo (1310) il millesimo dovrebbe essere 1893. Quindi potrebbe trattarsi dell'esemplare 1892 con però data 1310 in numeri arabi che mi pare di capire sia comunque abbastanza raro o dell'esemplare con data 1893 che dovrebbe avere 26'000 pezzi di tiratura secondo il catalogo del nostro forum e altri siti che ho consultato Purtroppo la data non si vede minimamente e resta un po' il dubbio su queste due tipologie però comunque in ogni caso sembrerebbe un buon acquisto vista la provenienza da ciotola e la moneta mi piace molto1 punto
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Essendo un accadimento chimico, la patina è sempre riproducibile in laboratorio, come tutti i fenomeni chimico-fisici: basta avere gli strumenti adatti. Poi ci son quelle fatte dal dilettante con il fegato di zolfo che son riconoscibili anche in foto, e quelle fatte dai professionisti, che sanno falsificare anche le patine a strato dei sesterzi romani in maniera perfetta. In sintesi: la patina in sé è questione di gusti - a me piace leggera - ma pagare un surplus per la patina a mio avviso è una cr...iticabile scelta.1 punto
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Se non ti chiede più di 3/4 euro l'una va bene,possono servire per capire la differenza tra un falso ed un'originale. Chiaramente questi sono i falsi.1 punto
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Molti grossi nominali in argento vengono venduti spatinati, sembra una moda...... Fondi ghiaccio.... Fondi a specchio..... Lustro.... Personalmente queste sono le patine che preferisco.1 punto
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Concordo con Aemilianus. Prima si fa vedere la moneta ad un perito, poi ci si confronta con la Casa d'Aste e solo nel caso che quest'ultima non volesse sentire ragioni a riprendere la moneta si potrà pensare ad adire le vie legali. non spariamo col cannone alle zanzare.....1 punto
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ciao @ARES III, magari potessi! La mia stampante ha solo un area di 12x12x12cm e una qualità di stampa assai modesta. Sto ancora sperimentando con le impostazioni, l'esempio di sopra è un misero 4x4cm: più grandi non riesco ancora a farle. Ciao Njk1 punto
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Credo che pero’ l’apice della simbologia iconografica arrivi per Sant’Ambrogio con questa moneta, capolavoro artistico e sicuramente da commentare, chi vuole cimentarsi ?1 punto
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Per me acquistare in Slab il fine non è Numismatica ma investimento o speculazione. Cioè un numismatico vuol Toccare la moneta,studiarla in tutti i suoi punti,tutti i suoi difetti e pregi,osservarla nei minimi particolari e alla fine Giudicarla. Mentre chi vuole solo investire il suo denaro cerca il "pezzo" di valore e che sia meglio protetto da qualsiasi incidente che potrebbe cambiare e diminuire il valore,quest'ultima cosa va molto di modo oggi,investire in opere d'arte.1 punto
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Salute di queste monete non se ne vedono tutti i giorni: Mezzo saluto Carlo I d’Angiò, 1226-1285. AR.gr. 1,50 Zecca di Napoli D/ · KAROL’IERL’ET.SICIL.REX Stemma bipartito di Gerusalemme e Angiò, circondato da stellette e rosette e sormontato da crescente. R/ · AVE•GRACIA• PLENA•DOMINUS•TECUM Scena dell’Annunciazione; in primo piano, pianta di giglio in vaso. Riferimenti:CNI 14. Pannuti-Riccio 4. MEC 14, 680. MIR 21. La foto è presa dall'asta n°89 della casa d'aste Numismatica Ars Classica il lotto era presentato al n°707 ;partiva da € 2400 ed è stato aggiudicato ad € 2500 + diritti d'asta Salutoni odjob1 punto
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Buona sera a tutti da quello che ho letto dai vostri commenti , probabilmente l aureo potrebbe essere falso, visto che la casa d aste mi ha rilasciato anche l attestato ,e già ho preso appuntamento con un professionista dalle mie parti per una perizia.poi provvederò con denunciare la casa d aste.1 punto
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Ahahah cercherò di mantenere un canale fresco ? se pur non facile migliorerò con il tempo, almeno spero ? @sparv99 sono lieto di aver conosciuto quì nel forum un utente che già mi seguiva! Grazie mille ?1 punto
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Non avrei mai pensato di trovare casualmente su questo forum il canale di numismatica che seguo e che mi appassiona. Complimenti, continua così.1 punto
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Iscritto ora, complimenti davvero intanto, poi cercherò grazie a te di immergermi nel mondo euro....visto che qualcosa eppur si muove nel segno dei valori e della divulgazione, già questo e' moltissimo ...1 punto
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Innanzi tutto grazie della risposta e complimenti per le belle monete. Sia la piastra che lo scudo da Sei lire di Venezia (o tallero di convenzione, confesso che sono incerto nell'identificazione), hanno una patina che preferisco, rispetto alla piastra del 1859, che mi sembra un pò troppo "spinta". Non sapevo che si potessero cosi facilmente creare patine artificialmente, e personalmente questa pratica americana che segnala Favaldar mi trova del tutto contrario, dato che credo che l'unica patina buona che dovremmo accettare sia quella del tempo, che magari si crea un pò piu rapidamente in ambienti umidi. Da veneto, la mia particolare passione per le monete Veneziane (anche se poi come vedete colleziono anche piastre), mi suggerirebbe di lasciare questa moneta della zecca di Venezia cosi com'è e vedere che tonalità produrrà il tempo. Ma già cosi la trovo molto bella Favaldar, e poi sono sempre spaventato nel sottoporre le monete a trattamenti di qualsiasi genere. Solo per concludere, allego altre due monete (per tipologia molto modeste, un peso bullion libertad ed un tallero vienna hafner 60, 1945/60) che ho messo in collezione solo per la patina, e che rappresentano - almeno per me - il massimo tra quello che sono riuscito a trovare in materia di patine. Un caro saluto e buona domenica.1 punto
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É esattamente quello a cui penso sempre anche io...un modo per esporre la collezione, avendo a disposizione uno spazio limitato, evitando di tenere tutto chiuso nell'armadio. Grazie della sua risposta, Saluti, NG1 punto
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Buongiorno a tutti!! Innanzitutto bellissima moneta(io ho una passione particolare per gli scudi) . Per quanto riguarda il Montenegro è un bel libro. L'ho acquistato anche io da poco tempo. Ovviamente non è all'altezza del papadopoli per descrizioni e documenti, però ha molte fotografie e buone descrizioni basilari. È un buon libro e sono stato soddisfatto dell'acquisto. Per gli altri tuoi dubbi Luciano mi sembra sia stato chiarissimo!! (sa veramente tutto!!)1 punto
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Buongiorno @Afranio_Burro rispondo subito alla tua prima frase, purtroppo non posso assicurarti che scriverò come prima ma sicuramente " vigilerò " cercando di intervenire quando i casi,come questo, lo richiederanno e spero anche che altri preparatissimi esperti faranno lo stesso anche se in effetti, qualcuno lo sta già facendo. Per la seconda domanda, bisogna fare alcune precisazioni e spiegare le differenze che ci sono tra " striatura di conio " e " linee di espansione del metallo " anche se credo ,non essendo un esperto in fisica,che dal punto di vista meccanico in entrambi i casi il comportamento molecolare sia lo stesso. Partiamo dalle linee di espansione: queste si formano per l'espansione molecolare causato dal colpo di conio impresso al " TONDELLO " si notano soprattutto sul piano della moneta e tendono ad espandersi,partendo dal modellato, seguendo una direzione diritta ma circolare a causa della rotondità del tondello, si notano nella moneta del post #3 vicino la testa del cavallo. La striatura di conio,come nel caso in questione,è una cosa diversa perchè si forma quasi sempre tra le parti del modellato e proprio a causa di questo poco spazio di espansione, si forma sempre in maniera quasi del tutto verticale ed è come una ferita che il conio lascia sulla moneta, parecchie di queste striature si possono notare sui delfini della monetazione siracusana. La replica è possibile e già in qualche discussione sul forum si è parlato di questo ma, una persona esperta è capace di riconoscere quelle da fusione da quelle originali Buona domenica B.1 punto
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Ciao aggiungo solo, pezzo da 10 kreuzer per Luigi VIII. https://it.m.wikipedia.org/wiki/Luigi_VIII_d'Assia-Darmstadt La seconda foto va quotata in modo da avere in basso il valore (10). Il valore divide in due la data, mi pare 17 63.1 punto
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Vado un po’ a memoria, mi riprometto di controllare negli appunti che non ho con me , ma la percentuale giovani e’ altissima sul forum circa un 40% e’ sotto i 35 anni, mi ricorderò di controllare ma certamente Lamoneta e’ giovane, molto giovane, noi in questo momento siamo dei traghettatori , dei tramiti ...per il futuro1 punto
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Ti garantisco che il "giovinastro" non aveva e non voleva avere un tono offensivo. Se ho dato questa impressione me ne scuso. D'altro canto non sono un padre frustrato tanto per i propri figli quanto per ciò che li circonda. In ultima istanza ti garantisco che il tentativo di coinvolgere i giovani va avanti da anni qui sul forum, ma così come appaiono con enfasi ed entusiasmo nelle razzie e nelle discussioni d'interesse personalissimo, non altrettanto riescono a tirare fuori la testolina dal guscio quando si tratta di far vedere che sono in grado di partecipare anche a qualche iniziativa un pochino più impegnativa dal punto di vista intellettuale. Ma non voglio generalizzare, ci mancherebbe. Ribadisco che se qualcuno si sente particolarmente segnato dal mio intervento questa è l'occasione per dimostrare il proprio valore e la propria appartenenza ad un livello superiore rispetto a quello piuttosto bassino dimostrato sinora dalla maggioranza. Altrettanto cordialmente Daniele1 punto
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Crepi il lupo e lunga vita alla la passione e alla divulgazione,un binomio imprescindibile.....1 punto
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Buona sera a tutti, ha già detto tutto @dabbene che ringrazio per il costante impegno nel fornire informazioni su ogni singola moneta che non siano i soliti laconici link. Giusto per essere pignoli è un denaro di pisa del tipo Baldassarri F.II.1 (credo) cioè la serie che potrebbe costituire la produzione della zecca di Pisa dopo gli accordi presi con la concorrente Lucca nel 1181 prodotti in mistura cioè una lega d'argento inferiore al 50% (Baldassarri "zecca e monete del comune di Pisa"pag.185) sempre che la mia classificazione sia corretta, si tratta della serie meno comune per questo tipo di denaro perché potrebbe essere stato oggetto di accaparramento per via del maggior intrinseco (il valore dell'argento contenuto) anche rispetto ai tipi successivi oltre che ai precedenti. Baldassarri @monbalda ipotizza che le nuove emissioni potessero avere dei segni distintivi e ne censisce un paio (cuneo e punto ai piedi della F) anche se in realtà Andrea Saccocci ne individua altri 2 in un tesoretto rinvenuto nel secolo scorso sulle rive orientali del lago Bientina, i nuovi segni sono un punto tra le braccia della F e un cerchietto a dx del piede di questa ma tutti i segni sono presenti negli ultimi tipi quelli cioè della metà del XIII sec. Guarda caso sempre a ridosso di un altro accordo monetario (1216-17) tra le due città. È capitato un solo esemplare sul forum credo dell'amico Valerio @vv64 della stessa serie di questo di @angelickevin con un cuneo dietro la "schiena" della F e mi chiedo se anche questo non abbia qualcosa stavolta sopra la F. Qualcuno di voi vede qualcosa di strano o sono le solite traveggole indotte dalla sprecisione generale tipica di queste bellissime monetine? Buona notte a tutti.1 punto
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Sicuramente! Recentemente non ricordo se un utente conosciuto qui nel forum o nei social si è recato a Malta, ha fatto incetta di pezzi da 2€ 2015-2016 e 1€ 2017. Aveva una media di 4-5 pezzi per anno e tipologia di moneta. Inoltre aveva anche i centesimi del 2017, ma non ricordo il taglio. Buona serata e sono lieto di esserti stato utile1 punto
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Ma tu fai benissimo a provarci a stimolare i giovinastri. Anzi, per fortuna ce ne sono di persone che ci provano ancora ! Per quanto mi riguarda ho smesso di crederci da tempo. Forse perché ho figli adolescenti che stanno crescendo in un substrato privo di valori e ideali, ma senza colpevolizzare nessuno né tirare in ballo la società o l'educazione da parte della famiglia, credo che i giovani d'oggi siano estremamente materialisti e privi di qualsivoglia attenzione per gli aspetti meno pratici della vita. Spero d'essere smentito, ma da come vedo le cose attualmente è solo tempo perso. Personalmente sono stanco di fare il Don Chisciotte contro i mulini a vento.1 punto
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Bb anche per me. In questi anni il valore di mercato è calato, realisticamente sei sui 10-15 euro . Ciao1 punto
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Il bello del collezionismo e del collezionista e' che ogni collezione e' un unicum, un unicum gestito dal collezionista stesso che dopo una iniziale fase di conoscenza deve scegliere e creare un progetto che può essere qualunque ma progetto deve essere e avere una sua coerenza, un progetto con te come architetto e artefice , complimenti comunque ? !1 punto
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Gent.mi @malikakamil e @fabry, mi congratulo per l'attenzione e l'accuratezza con cui state affrontando il tema del peso del ducato veneziano, ma mi permetto di segnalavi che calcoli così precisi sui pesi medievali sono piuttosto velleitari, perché essenzialmente basati sulla conversione nel sistema metrico decimale delle unità di misura dell'ancien régime, effettuata nel corso del XIX secolo, e la possibilità che valori settecenteschi, accurati addirittura fino alla terza, quarta, quinta o sesta cifra decimale, potessero corrispondere esattamente a quelli di cinque secoli prima sono pressoché nulle. Per questo tali valori sono da considerarsi del tutto convenzionali e sono utilizzati dai vari autori semplicemente per praticità, cioè per poter confrontare fra loro documenti coevi, non come valori assoluti. Basta leggere le parole che precedono le tabelle nelle preziose note metrologiche del Cipolla, per rendersene conto. Così la marca di Venezia da voi considerata con certezza di 238,499, immagino sulla scorta del Papadopoli, in realtà era identica secondo tutte le fonti al valore della marca di Colonia in Italia e nella documentazione più antica quest'ultima risulta essere anche di g 237,56 (Lane Muller, p. 526, in nota); la stessa marca veneziana, secondo il Pegolotti (citato da Stahl) avrebbe avuto un peso di g. 238,12, in base al suo peso in marche fiorentine. Il primo valore darebbe un ducato, dividendolo per 67, proprio di g 3,546, il secondo di g. 3,554. Può darsi che anche questi siano sbagliati, ma se aggiungiamo anche la tolleranza ammessa dalla zecca, che all'inizio della coniazione del ducato corrispondeva addirittura ad un intero grano (= 0,0517... più o meno; Cessi Problemi Monetari), credo che l'aver tenuto il peso teorico del ducato ad un valore il più basso possibile fosse una cosa piuttoso corretta, onde spiegare la perfetta parità di corso con il fiorino. Se c'è un errore di Stahl è stato sicuramente quello di non aver raccordato e ben spiegato la cosa, forse perché ne parla in capitoli molto distanti. Non certo per aver pensato che lo 0,5 di 67 potesse corripondere allo 0,5 %. infatti nel testo originale lui parla di "67 ed 1/3" non di "67 ed 1/2". che compare solo nella traduzione italiana: ed 1/3 periodico di 67 corrisponde quasi perfettamente allo 0,5 %. Quindi i calcoli di Fabry sono carini... ma sbagliati. Per questo parlare di refuso di Stahl mi sembra esagerato, al massimo è un refuso del traduttore. Per quanto mi riguarda, visto che io sono proprio uno di quei sempliciotti gravati da emofilia culturale che hanno accettato (nel mio caso nel MEC) il valore di Stahl 3,545 senza continuare a leggere e farsi due calcoli, beh, non so che dire. Conoscevo i dati riportati nella nota citata di Lane, Mueller, e per la corrispondenza con la marca di Colonia il valore 3,545 mi è sembrato accettabile (sicuramente più del 3,559). Comunque, avendo scritto che il mio testo su Venezia prima del 1423 era in gran parte basato sul volume di Stahl, a parte vari punti che ritenevo di dover discutere, non mi sembra di aver fatto nulla di sbagliato. Saluti, Andreas1 punto
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Io sarò un bieco tradizionalista, ma non accetterò MAI e poi MAI nella mia collezione un pezzo che non possa prendere in mano. Questo vale sia per gli slab quanto per le perizie nostrane, che distruggo puntualmente. Quello che non capisco è come sia possibile, nel XXI secolo, dovere ricorrere a mezzi di blindatura che mi ricordano le cinture di castità dei secoli andati. Possibile che i collezionisti che sentono il bisogno di una garanzia terza - e mi riferisco a coloro che amano le monete e non ci vogliono solo speculare sopra - non PRETENDANO le perizie fotografiche, in alta risoluzione e consultabili online, ma che non costipano le monete in squallidi (quando non dannosi) contenitori in plastica?1 punto
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In Venezuela è venuta a mancare la classe borghese; piccoli imprenditori, negozianti, professionisti in vari settori produttivi. Sicuramente colpa della politica populista di Chavez, ma penso anche perché quella classe, formata quasi essenzialmente da immigrati europei, si è esaurita perché sono invecchiati e morti quei "contributori". Io ho in Venezuela i miei cugini. Uno (che un tempo era ingegnere civile) ha per fortuna una "finca" nella foresta dove può produrre cibo, per consumo o vendita clandestina. Anni fa ci andava una volta alla settimana unendosi ad altri proprietari di tenute agricole, che formavano una colonna armata per andata e ritorno. Ora vi risiede stabilmente perché le "finche" vengono espropriate senza possibilità di riaverle. I suoi figli sono recentemente emigrati in altri paesi sudamericani. Il Venezuela è diventato un paese molto pericoloso, per tutti. Chi esce la sera rischia il "sequestro lampo" .... rapimenti che si concludono con veloci riscatti se si hanno i soldi. Se i soldi non ci sono non si torna più a casa.1 punto
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Salve , e' probabile che la legenda INVICTA ROMA nelle monete di Teodorico e Atalarico fosse una forma accattivante verso il Senato di Roma , e' risaputo infatti che il sogno del Re ostrogoto fosse quello di unire i due popoli goto e romano in un unico popolo il che avrebbe favorito la formazione di una forte nazione italiana , ma intrighi del Senato romano e bizantino , nonche' religiosi , impedirono l' attuazione di questo sogno . Oltre a questa ipotesi la legenda INVICTA ROMA potrebbe avere anche un significato meno adulatore verso il Senato romano , ma avere un significato piu' sincero ricordando nella moneta le origini mitiche di Roma con la Lupa che allatta i gemelli e la conseguente eternita' e invincibilita' .1 punto
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hai tutto il diritto di indignarti...però non credo che esista una casa d'asta che non ha mai preso un abbaglio nella sua storia....e oltre alle case d'asta ci aggiungo anche i singoli commercianti. allora cosa si fa? non si dovrebbe più comprar da nessuno ed abbandonare questo mondo collezionistico....per quanto mi riguarda non la vedo cosi...guardo a come si comporta la casa d'aste/commerciante di turno e mi regolo di conseguenza. il rapporto umano e diretto per me ha ancora una certa importanza. marco1 punto
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