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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 08/23/18 in tutte le aree
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Ciao a tutti, ho il piacere di mostrarvi l'ultima entrata in collezione. Una piastra di Ferdinando ii testa grande. Magliocca 560 R2. Che ne pensate?7 punti
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Posso ritenermi soddisfatto circa questo ripostiglio dal momento che sono riuscito ad entrare in possesso della moneta numero 1 dell'insieme, il pezzo più antico presente nel mucchio: un antoniniano di Claudio II ben precedente rispetto le emissioni costantiniane e il periodo di infossamento del gruzzoletto. Claudio II (268-270) Zecca: Roma, seconda emissione (268-269) Biglione; 3,51 gr; 22 mm; or. ass. 6h D\ IMP C CLAVDIVS AVG R\ [MA]RS V-LTOR RIC V/1 66 (n. RIC online 242); Cunetio 1990 Nel ripostiglio di Chitry il pezzo è il n. 1 del catalogo e in merito alla sua presenza (unitamente a quella degli altri antoniniani presenti nel tesoretto) l'autore dello studio dice: Il pezzo poi è presente anche nelle tavole fotografiche che accompagnano lo studio del deposito: La moneta in sé è decisamente comune, ma la sua presenza all'interno del gruzzolo è singolare e presenta una sorta di rarità relativa che le dà un discreto valore aggiunto dal punto di vista storico. Tra gli acquisti estivi lo colloco tra quelli più soddisfacenti4 punti
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Finalmente sono riuscito a mettere in collezione questa lira pontificia, pontificato di Alessandro VII, di grammi 4,46, emissione del1666, zecca bolognese. L'ho catalogata Muntoni 67a. Quindi mi confermate un grado di rarità RR? Giudizi? Grazie a coloro che interverranno...3 punti
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Posto il mio, appena entrato in collezione... Ne avevo archiviato uno con stella a sei punte, ma era in bassa conservazione, quindi poco attendibile...3 punti
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E' come andare a parlare di tecniche di macellazione in un forum di vegani! Giusto che qui siamo un po' piu' civili, ma certe robe non si possono leggere.3 punti
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Ispirato dal thread ho cominciato la ricerca dei cataloghi elencati... 5 minuti fa ho proprio acquistato il LEU 36 del 1985 con la collezione Cappelli.3 punti
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Questo è il tuo giudizio. Per un appassionato quella moneta, per te insignificante, avrebbe potuto rappresentare una grande emozione. Tutto ciò continua ad inorridirmi. Povera moneta. Pensa la sfortuna che ha avuto, dopo millenni, ad imbattersi proprio in te. Poverina.3 punti
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Ferdinando II 10 Tornesi 1853 MAGLIOCCA 690 Non comune Senza varianti. Simbolo stella a 5 punte. Esistono altri simboli per questo millesimo?3 punti
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cioè, hai speso un capitale per una moneta originale e ti è passato per la testa di metterti a saldarla per risparmiare sul gioielliere? spero che ci stai/ ti stai prendendo in giro...3 punti
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Buonasera a tutti, per una panoramica maggiore Vi posto il mio 10 Tornesi del 1853.2 punti
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Purtroppo non si può cambiare, altrimenti avrei messo il punto o la maiuscola. Comunque se volete fate proposte indecenti, mi avvalgo della facoltà di valutarle!2 punti
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Ciao, io penso che intendano per “vendita postale” l’ordine effettuato tramite l’invio del modulo. Quindi si, serve sempre rientrare nelle liste vaticane.2 punti
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Il collezionismo è una cosa la Numismatica un'altra. Collezionare tutto e di più e come si vuole e senza nessuno studio se non quello degli oggetti in questione mentre la numismatica è uno studio a 360 gradi la moneta è il finale di questo studio e non l'inizio o il punto assoluto come lo è nel collezionismo ,quando manca quel pezzo in collezione manca solo quel pezzo, mentre in numismatica diversi pezzi fanno la storia e che insieme fanno la Numismatica. Io ad esempio mi sento un numismatico e non un collezionista,a me non importa nulla finire un certo periodo o avere tutte le monete di questo o di quel'altro Re a me piacciono le monete per la storia che hanno,quello che noi siamo stati nel passato,la moneta mi fa viaggiare nel tempo,cosa che come semplice essere umano non mi è possibile se non con la mente.2 punti
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Non ne ho idea, ma comunque le sue domande erano di un anno fa e lui non si connette da otto mesi. P.s: sono Cristian, non Cristiana, sono portatore sano di pistolino .2 punti
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Ciao a tutti, Scorrendo un po il forum, mi sono accorto che è una moneta che si vede solitamente poco. Un po per il costo, un po per la piccola mole, forse un po perchè non ha un conio molto appariscente, fatto sta che molti preferiscono sorvolarne l'acquisto. Ma alcuni coraggiosi, magari attratti dal fattore rarità, si cimentano nell'acquisto di questa monetina, e (magari per gli ignari che non seguono "lamoneta" ) non è insolito che si trovino ad avere a che fare con una riproduzione o falso moderno (falso d'epoca, sarebbe una consolazione mica male! ) Monetina tanto piccola, ma non facile da decifrare, specie in foto, e specie se le foto non sono sufficientemente chiare. Per cui, come prima cosa, è fortemente raccomandato l'acquisto solo ed esclusivamente da venditori professionali, che rispondano sempre del materiale venduto, rilasciando tutte le garanzie del caso, ed operando secondo termini di legge. Veniamo alla scheda della moneta, in allegato trovate le belle foto tratte da un'asta Negrini (37). Regno d'Italia: 50 Centesimi Umberto I, 1889 e 1892 Bibliografia: Gigante 42 (1889) e 43 (1892); Mir Savoia 1104a (1889) e 1104b (1892); Montenegro: 55 (1889) e 56 (1892) Dritto UMBERTO I RE D'ITALIA testa a destra in esergo la data (1889 o 1892) Rovescio Anepigrafe - Stemma Savoia coronato con il collare dell'annunziata attorno tra due grandi rami di ulivo e di quercia sormontato da stella raggiante;Ai lati dello scudo il valore e in basso a destra sigla del marchio della zecca di Roma (R) Metallo: Argento 835 millesimi Diametro: 18 mm. Peso: gr. 2,50 Taglio: liscio Contingente coniato: 635.231 pezzi per il 1889 e 148.333 pezzi per il 1892 Per procedere all'acquisto da canali differenti da venditori professionali, è importante conoscere MOLTO BENE la moneta in ogni sua parte. Ricordatevi di chiedere foto dettagliate o per lo meno, chiare, al venditore di turno, senza dimenticare di esaminare anche il TAGLIO, drizzando subito le antenne se vedete "pasticciamenti" vari di metallo, come strani esuberi (nel dubbio, pensate subito a male: il vostro portafoglio ve ne sarà grato a prescindere! Chi vorrà, potrà arricchire questa discussione con le foto del proprio esemplare (il più possibili CHIARE, preferibilmente non dentro la plastica), con le indicazioni di peso (importantissimo!!) e diametro.1 punto
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Sono tornato ancora una volta a trovarle : per l'ennesima volta da 45 anni a questa parte . Sempre le stesse, eppure mai uguali .1 punto
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Il peso è decisamente calante, per cui è plausibile che abbia subito una tosatura, mentre non credo sia stato ripassato a bulino il leone (che peraltro ha uno stile molto particolare rispetto ad altri esemplari dello stesso millesimo). Chimienti nella sua opera per le monete di Bologna la cataloga come comune (al n° 535), segnalando per i sei esemplari elencati pesi variabili da 5,76 a 6,2 grammi. Per il millesimo 1666, Chimienti segnala inoltre la presenza di numerosi falsi, che costrinsero la legazione di Ferrara a contromarcare (con un giglio) le monete originali per distinguerle; è presente anche l'immagine di una moneta falsa, ma sinceramente non è individuabile nessun elemento particolare che la classifichi come tale. Ciao, RCAMIL.1 punto
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Bella davvero @borbonik, complimenti !! Il testone in queste conservazioni, privo da colpi/colpetti, fa un bell'effetto.1 punto
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Salve, come le ha detto Alex un buon catalogo non fa male, ma in caso queste specifiche le può trovare pure sul forum. Le allego il link già impostato sulle monete della repubblica, basta cliccare sulla moneta che le interessa e potrà trovare i dati ponderali. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/cat/W-ITL1 punto
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Mha...., visto così, è la soluzione più semplice proprio perchè ne vediamo almeno uno, quello del 1838, con la testa con la barba. Ma guarda ad esempio i Tornesi, con la stessa effige, vennero coniati senza interruzione anche dopo tale data (fino al 1847); nei 3 ducati avvenne nel 1839 ... e se volessimo dare un'occhiata anche a tutte le altre monete......in genere (tranne per alcuni casi), il cambio si ebbe nel 1839. Nel 1839, ci possono anche essere due monete diverse, ovvio.....perchè una coniata nel primo periodo ed un'altra (ad esempio) in un secondo periodo, proprio dopo l'appronto del conio successivo. In definitiva, per me l'intruso è il 1838 con la Barba > Magliocca n.635.1 punto
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Grazie ragazzi, era quello che pensavo anch'io... Speriamo di non ritrovarcela nuovamente l'anno prossimo ...1 punto
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Complimenti Gallienus una delle collezioni papali piu ricche oer pezzi e qualità apparse sul mercato non essendoci - differenza di altre serie - collezioni papali non dici complete ma rappresentative per ogni periodo , questa e’ sicuramente una delle piu’ rappresentative1 punto
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Da Aspendo, uno statere ( 465-430 , 20,5 mm. , 10,75 g. ) di attraente disegno ed ottima conservazione, con al diritto un ben dettagliato oplita incedente verso destra . Passerà in asta CNG 109 al lotto 184 ad inizio Settembre .1 punto
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@VALTERI Se mi contattavi tramite mp avremmo potuto incontrarci sono indigeno del posto,sara la prossima volta. Fa piacere che il parco archeologico di Paestum ti è nel cuore. Ti regalo una foto di sera del tempio di Cerere , a presto.1 punto
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Totalmente d’accordo. Credo, pur non avendo dati alla mano, che la vendita della versione proof del 5 euro bimetallico non abbia avuto poi così tanto successo... poi se qualcuno è più aggiornato di me sarei ben contento di essere corretto.1 punto
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Ciao! Scusami per la tardiva risposta..- A me risulta essere un RIC V-2 467, da Siscia. Moneta comune ma bella. Di Numeriano so poco o nulla. Ora lo cerco sulla Wiki! .-) Ciao! TWF1 punto
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Per quanto riguarda la Georgia abbiamo lo scritto di R.V. KEBULADZE "Sulla circolazione dei ducati d'oro veneziani in Georgia". L'autore sviluppa questo articolo in seguito al ritrovamento del ripostiglio di monete d'oro a Lekluri (Georgia) che contiene 13 ducati del XV e XVI secolo. L'evidenzia dei ritrovamenti (scrive lo stesso) testimonia che la moneta veneziana iniziò a circolare in Georgia dalla seconda metà del XV secolo. G.F. Dundua scrive il volume "Sulla circolazione monetale in Georgia del XV secolo". Altro testo è V.Sciugaevski "Monete veneziane del sec. XIII scoperte in Ucraina, loro importanza come fonte storica"1 punto
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@VALTERI avevo espresso un pensiero generale sulle finalità del tempio, non una descrizione del tempio di Paestum. Comunque sia, dovresti chiedere allo staff perché non ha funzionato il sistema di citazione: forse perché non hai fatto lo spazio tra ARES e III.1 punto
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Carissimo hai fatto benissimo a prenderli questi due meravigliosi tondelli, per iconografia sublime, per momento storico importantissimo, e perchè poi sono due simboli per la monetazione della zecca di Genova. E poi se vogliamo entrare in merito alla conservazione, per le due tipologie molto ostiche specialmente la prima L'8 Lire del 98, in queste conservazioni ammirevoli. e avercene..1 punto
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@Gallienus Personalmente considero un gettone che serviva al povero per procurarsi il pane di pari dignità di uno statere del Grande dal punto di vista dell’indagine storica. Non mi interessa l’FDC, disdegno le scatolette di clausura delle monete e cerco, per quanto è nelle mie possibilità, di seguire il motto accademico ‘Humana per nummos perquiro” nella ricerca dei messaggi che una moneta è destinata a trasmettere dal punto di vista storico e artistico. E’ questo il motivo per cui non sono d’accordo con chi vuol ridurre le facce di una moneta a due pagine del registro di contabilità della zecca sul numero di pezzi coniati. Sono d’accordo che la vicinanza stilistica conta più delle variazioni ponderali, ma devi tener presente che siamo nel 305 a. C. quando sui tetradrammi di Alessandria d'Egitto del peso di c. 14 g compare per la prima volta il ritratto del re Tolomeo I, di profilo, a destra, iconograficamente caratterizzato, mentre sui rovesci si afferma il motivo dell'aquila sul fulmine (che verrà ripetuto in quasi tutte le emissioni tolemaiche, anche in quelle delle zecche provinciali). Da Tolomeo I a Tolomeo XV intercorrono più di due secoli e mezzo, nel corso dei quali compaiono tetradrammi di alcuni sovrani di peso significativamente inferiore alla media, addirittura di poco più di 11 g come questo esemplare (Hirsch 332). GRIECHISCHE MÜNZEN, AFRIKA, ÄGYPTEN PTOLEMAIOS VI. PHILOMETOR. 180-145, Tetradrachme. Kopf mit Diadem r. Rs: Adler steht l. auf Blitz. Monogramme. Svoronos Taf. XLIX,22. SNG COP. 300. 11.15g, Schöne dunkle Tönung. ss/ss-vz Ex Slg. Dr. Rudolf Moschkau, Erfurt. Sono pure d’accordo sul fatto che una diminuzione di peso di una moneta vissuta è inevitabile per vari fattori, ma – 2 su 14 è un calo del 14,3% e -1 su 14 è più del 7%: posso sbagliarmi, ma non credo che in monete anche pesantemente tosate e bistrattate (a meno che non siano state spezzate!) si possano registrate perdite di peso così significative. Da qui la mia propensione a ritenere la tua moneta una coniazione ufficiale ‘light’, forse (ma non necessariamente) di una zecca provinciale. Buona notte.1 punto
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Personalmente, dopo essere riuscito ad accaparrarmi la divisionale 9 valori con la 5€ FDC, io e molti altri conoscenti non abbiamo sentito la necessità di acquistare la versione proof, oltretutto trovo il prezzo troppo alto già alla fonte.1 punto
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Grazie a te per gli spunti di riflessione che ci hai dato. E' questa, invece, la numismatica che piace a me: la ricerca collettiva ed obiettiva della verità e non della ragione personale a tutti i costi, uno scambio di idee franco e leale che approfondisce le conoscenze del passato ma, soprattutto, la conoscenza ed il rispetto delle persone. Grazie a questa discussione io e te adesso ci conosciamo un po' meglio e ci stimiamo di più.1 punto
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Ciao @fabigoran89 Questa bella moneta di 30 mm. è molto apprezzata in altissima conservazione. La tua si può classificare con un MB. Al R/ vedo anche delle corrosioni. Il suo valore è di qualche euro saluti1 punto
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La prossima volta regalale un francobollo: se sarà contenta pure della cenere che riuscirai a fare, vorrá dire che ti ama davvero ....1 punto
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Ahi......alcuni quesiti ? cercherò di dare qualche risposta, sperando di non dimenticare nulla. Il salto di alcune date nella monetazione di Ferdinando II di Borbone....non credo che sia una novità, non per forza ci devono essere tutte a quanto abbiamo appurato; Il carlino del 1839 ), si....in effetti è molto più raro del grado due.....si potrebbe portare almeno a R3...(in futuro lo farò); Nella stesura del manuale, avendo sciolto molte, molte monete che ritenevo incongruenti (per data/effige), questo davvero è l'unica moneta a cui non seppi dare una spiegazione, perchè a differenza delle altre (prendendo foto dal Museo Romano), queste due monete...erano già visive; Un qualcosa mi era e mi passa per la testa, perchè a tutte le monete di Napoli c'è una risposta.....ma a quanto ho potuto apprendere......anche le supposizioni, o il fiuto da studioso ....... qui non bastano !!1 punto
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Ciao @odisseo, Questo conio non appartiene al Fichera, sicuramente è stato ricopiato da un'altro falso. Mi mancava nella mia raccolta fotografica. Non capisco perché alla Kunker non prendono suggerimenti e consigli dagli esterni . Quando vengono inserite monete di questo tipo dovrebbero immediatamente ritirarle. E pensare che in Germania si vantano di avere esperti di antiche classiche. Sarei curioso chi e perché una tale bruttezza e passata inosservata. Lo stesso discorso per il tetradramma di Selinunte ........1 punto
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Personalmente considero le emissioni uguali; se si possiede uno (es divisionale ) non occorre prendere anche l'altro(faccio così per la mia collezione). Purtroppo sappiamo quanto sono costose le edizioni proof, anche se devo dire rimangono bellissime.1 punto
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Egregio, il nickname è UZIFOX non UFOMIX, legga bene visto che è ben due volte che continua a tirarmi in ballo personalmente... Il fatto che sia moderatore del forum non toglie la possibilità che io possa esprimere un pensiero personale su questo o quell'argomento senza peraltro che il forum debba averne nessuna buona o mala conseguenza come reputazione anche perchè chi mi legge abitualmente conosce perfettamente come opero quando scrivo sul forum e sa perfettamente che come utente mi firmo semplicemente "Simone" e quando invece intervengo in veste di moderatore concludo la firma con "Staff lamoneta.it": i due piani quindi sono nettamente separati. Fatta questa premessa e notando che la questione slab Le deve stare proprio a cuore (visto che ha percepito sul piano personale una mia battuta generica e visto che buona parte dei suoi rari post riguardano casualmente proprio questo argomento) andiamo ad esplicitare il senso del mio intervento di cui Lei non ha colto assolutamente la sostanza e definendolo come "buttarla in caciara." A chi come me colleziona monete e basta (quello che prima ho definito genericamente CONTENUTO) non importa nulla del CONTENITORE (bustine italiche o slab) se queste sono solo orientate a certificare un determinato STATO DI CONSERVAZIONE in quanto pure che gli ottimi @Alberto Varesi o @simonesrt dovessero apporre firma e sigillo papale in ceralacca sulla perizia o sullo slab indicando che la moneta è "BB+" piuttosto che " SPL+++++issimo" personalmente non me ne importerebbe assolutamente nulla, perchè la conservazione solitamente me la valuto da me caso per caso. (Che poi il modo in cui loro valutano la conservazione mi trovi quasi sempre d'accordo è un altra faccenda) Quello a cui invece tengo esclusivamente quando mi rivolgo a professionisti del settore come loro e sulla cui accuratezza non posso transigere è il GIUDIZIO DI AUTENTICITÀ sulla moneta in esame e per esprimerlo basta al caso anche una "semplice" perizia fotografica e sono portato a pensare che in quanto esperti ITALIANI loro siano mediamente nettamente più esperti nella MONETAZIONE ITALIANA di qualsiasi altro perito o (gruppo di periti) straniero. Al contrario se invece domani mattina dovessi vendere tutte le mie monete (dovendo quindi mirare al massimo profitto senza dovermi sentire per questo un bieco speculatore) farei probabilmente mettere prima tutto in slab dal momento che al momento rappresentano sicuramente l'attuale moda imperante che si sta affermando non perchè "le maneggio meglio", "sono più eleganti", "conservano meglio", "sono più sicuro dell'autenticità" come alcuni hanno scritto ma semplicemente perchè, senza tanto girarci intorno "slab = mercato internazionale" e "numerino più grande = più soldi". Questa pratica così di moda raggiunge però a mio vedere una dimensione veramente grottesca e comica quando in virtù del DIO-NUMERINO DI GRADING si arriva al punto che il furbo omino cinese di turno capisce che invece di vendere il falsaccio sciolto e guadagnarci solo una misera cifra X può pensare bene di falsificare tranquillamente anche la scatoletta insieme alla moneta e guadagnarci una cifra 10X o 100X questo con la certezza che tanto qualcuno talmente preso a guardare solo il contenitore e non il contenuto lo troverà sicuramente.. ...In quanto alla possibilità di farsi periziare DIRETTAMENTE in slab dagli enti certificatori USA qualche moneta falsa Le hanno già risposto che è capitato e capiterà di nuovo, in buona fede immagino visto che non si può essere onniscenti su tutta la monetazione mondiale, ma per farglielo fare con la mala fede da parte del conferente credo basti solo trovare l'esemplare falso fatto abbastanza bene per essere adatto allo scopo. Saluti Simone1 punto
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8- Quale lente acquistare? Spesso e volentieri quando è il momento di acquistare una lente di ingrandimento la soluzione più utilizzata è quella di andare sui vari siti web e acquistare quella più conveniente economicamente. Questa scelta porta ad avere, tranne alcune eccezioni, uno strumento che non risolve le problematiche, esposte in precedenza, con il rischio di crearci anche qualche problema alla viste se lo strumento è usato con frequenza. La nostra attività di analisti nel settore diamanti, prima di iniziare lo stesso percorso per le monete, ha sicuramente influito sulle scelte strumentali, ma sugli strumenti è sempre opportuno adottare il detto “chi più spende meglio spende”. Qui di seguito indico marche di lenti professionali, che come tali hanno costi abbastanza elevati, ma sia per la qualità ottica sia per quella costruttiva, sono strumenti che dureranno per tutta la vita, unitamente al alcune lenti più economiche che però hanno dimostrato di essere all’altezza della situazione. Intanto iniziamo a dire che le lenti possono essere costruite sia in cristallo ottico sia in policarbonato ottico. Ambedue i materiali possono essere trattati con i processi antiriflesso. Le lenti in cristallo ottico, generalmente subiscono anche un trattamento antigraffio, cosa che non accade per quelle in policarbonato. Questo fa sì che le prime hanno un costo decisamente più elevato rispetto alle seconde. Due parole sulle lenti di produzione cinese di basso prezzo. Sono realizzate con vetro non ottico, quindi presentano molti difetti, dalle piccole bolle alle tensioni interne, e quindi veramente di scarsa qualità e l’utilizzo a lungo andare può creare qualche problema alla vista. Detto questo diamo un elenco delle lenti di qualità ed i relativi prezzi di mercato: Zeiss D 36 (fig.11): 3X+6X per avere 9X, aplanatica e acromatica 120-150€ Eschenbach 3+6=9 (fig.12): 3X+6X aplanatica e acromatica 190-210€ Bausch & Lomb (fg.13) 5X asferica in policarbonato ottico 20-30€ Bausch & Lomb (fig.14) 4X in cristallo ottico 20-30€ Per le 10X: Bausch & Lomb (fig.15) 10X tripletta aplanatica e acromatica 50-60€ Belomo (fig.16) 10X aplanatica 50-60€ Nikon (fig.17)10X aplanatica 80-90€ Zeiss D40 (fig.18): 10X aplanatica e acromatica 90-120€ Schneider (fig.19): 10X aplanatica e acromatica 180€ Per le cinesi posso consigliare due lenti munite di illuminatore LED, molto comode nei convegni, dove l’illuminazione è sempre problematica; non conoscendo la marca alleghiamo solo le foto. La prima (fig.20-20a) è una 4X diametro 35 mm che permette l’osservazione dell’intera superficie di una moneta anche di grande modulo. L’altra (fig.21) è una 10X di buona qualità con lenti in vetro ottico ed un illuminatore circolare molto utile. Costi: 2-8€ la prima, 30€ la seconda. In questo panorama, non voglio trascurare le lenti di produzione russa degli anni ’70-‘80, che sono manufatti di alta qualità ottica e ancora si possono reperire a prezzi molto contenuti. Qui di seguito alcune foto di questi prodotti (fig.22>26). Conclusioni Credo di aver fornito un quadro abbastanza completo delle caratteristiche degli ingranditori, comunque rimaniamo a disposizione per chi volesse ulteriori approfondimenti sull’argomento, o chi avesse difficoltà di reperimento. Grazie per l’attenzione1 punto
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se per caso volessimo essere anche logici e seguire il tuo ragionamento visto che tu non segui il mio, non esisterebbero neppure, le monete, che sono opera dell'uomo, e che per produrle ha creato rilevanti danni ambientali: scavando miniere, disboscando, per procurarsi combustibile per la lavorazione dei minerali impiegati per le monete stesse e per l'attrezzatura da conio. l'ambiente e la numismatica non vanno d'accordo e l'uomo è egoista, estremamente egoista, aspetto che oltre a far sì che l'uomo disponga a proprio piacimento delle risorse e di tutto ciò che ne scaturisce è anche il motore dell'inventiva umana e della nostra civiltà più in generale.1 punto
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Ti ringrazio per averci parlato del Principe ma soprattutto per aver segnalato un libro da leggere.Ricordo che bisogna anche leggere di Numismatica per creare ed alimentare la passione sulle monete che collezioniamo e studiamo.1 punto
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