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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/11/18 in tutte le aree
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Buonasera a tutti... Voglio condividere con voi qualche moneta, inizio con una delle ultime arrivate. Tari giovanili sempre difficile da trovare.3 punti
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E' un discorso davvero troppo lungo da affrontare qui, perciò sarò coinciso senza pretesa di argomentare a fondo la questione. Dirò solo che "l'Europa" di oggi (o meglio il processo d'integrazione europea, di cui l'UE è un risultato parziale e imperfetto) non è una semplice "alleanza" o insieme di accordi, in prevalenza economici, ma molto di più. L'idea di unità europea è molto più antica anche delle guerre mondiali ed è nata dalla constatazione che il sistema degli stati nazionali sovrani in Europa, e la pretesa di equilibri fra di essi senza una vera forma di coordinamento politico, ha provocato soltanto catastrofi. Ultima fra tutte la seconda guerra mondiale. L'attuale processo d'integrazione europea deriva direttamente dalla seconda GM: il suo atto fondatore, la Dichiarazione Schuman del 1950, non parla di generiche alleanze e accordi ma di necessità di formare gradualmente una federazione vera e propria, per la sopravvivenza stessa d'Europa. Perchè dopo secoli e secoli di tensioni, guerre ed autodistruzioni c'è chi non crede più alle romantiche visioni nazionaliste di paesi sovrani sconnessi fra loro, in una elegante "pace armata" ma che vanno d'accordo, litigando ogni tanto ma facendo in generale i "bravi bambini". Questa pericolosa illusione ha provocato conflitti sempre più devastanti e sanguinosi. L'Europa unita non è uno sport, un bilancio aziendale o un optional: è una necessità. E' la base stessa della nostra prosperità e sicurezza, ed è l'unica speranza che abbiamo di evitare la decadenza totale. Se riusciamo ad averla tanto meglio, se no non sarà lo stesso perchè tanto riusciremo in qualche modo a vivacchiare facendo finta di niente. La storia ha ampiamente dimostrato che non è così. Siamo "TOTALMENTE" differenti? Io questa grande totalità non la vedo. E' vero che parliamo lingue diverse e abbiamo approcci spesso diversi a molte questioni, però questo è un fattore relativo che dipende dal livello a cui ci si pone: la radice culturale europea è la stessa, e le grandi differenze fra di noi diventano labili se si fanno confronti con le culture del resto del mondo. Ma anche tenendo buono il fattore differenza, questo non impedisce di formare unioni sovranazionali: paesi come la Svizzera o il Canada stanno lì a dimostrarlo, non sono invenzioni dei telegiornali. In questi e altri casi casi nessuno ha rinunciato a niente: ognuno mantiene la sua lingua e le sue tradizioni. Non c'è nessun appiattimento o annullamento culturale che tanto viene usato come spauracchio quando si parla di federazioni in Europa: ognuno resta quello che è, ma (almeno nel caso europeo) all'interno di un sistema più grande che è realmente sovrano a livello mondiale. Ad ogni modo, siamo padroni del nostro destino: se vogliamo tentare una via diversa per (co)esistere tanto meglio per noi, se invece decidiamo che va bene così poi però non lamentiamoci dell' "Europa" incompleta che non funziona o delle gloriose nazioni europee che arrancano ad ogni problema serio a livello continentale e contano sempre meno nel mondo, anche se fanno finta di non vederlo. "Ognuno ha quello che si merita, e neanche tutto". La storia c'insegna che le maggiori catastrofi in Europa sono avvenute perchè NON esisteva una forma di unità politica seria in Europa, e non il contrario. E' l'Europa DIVISA che si è autodistrutta in due guerre di dimensioni mondiali, avviate in Europa stassa, e non quella unita che in epoca moderna non è mai esistita. Anche qui il discorso dei "popoli incompatibili tra loro" è del tutto relativa: come fanno "popoli del tutto incompatibili fra loro" come italiani, tedeschi e francesi a vivere uniti in paesi come la Svizzera? Nessuno mi venga a dire "perchè è piccola" o "è l'eccezione che conferma la regola": al massimo conferma che questa grande incompatibilità fra i popoli europei è una balla. Se le unioni sono formate per volontà dei popoli che le attuano non esiste il problema della forzatura instabile: anche la Jugoslavia è nata per volontà dei suoi popoli, che si consideravano "fratelli", di formare un'unione dopo la scomposizione dell'Impero Austro-Ungarico, e quello che la mise sulla cattiva strada fu l'accentramento di potere attuato dal re-dittatore, non certo le differenze fra i suoi popoli. Sulla sua scomposizione hanno giocato soprattutto la crisi economica e la volontà della corrotta e brutale élite socialista di soffiare sul fuoco del nazionalismo per distogliere l'attenzione dalla loro incapacità di porre rimedio alla situazione. Il vero problema è sempre stato la mancanza di democrazia, non le differenze in un paese che fra l'altro aveva il più alto tasso di matrimoni misti al mondo in rapporto alla popolazione. Stesso discorso finale di prima, comunque. Se dopo aver studiato la storia accettiamo il fatto che l'Europa divisa non andrà lontano bisogna trovare un modo diverso da quello odierno per convivere... se invece tutto va ben, madama la marchesa poi non lamentiamoci dei litigi, dell'incapacità di affrontare i problemi, delle catastrofi periodiche e del dominio delle superpotenze mondiali su di noi. Prima era "Franza o Spagna, purchè se magna", domani sarà "USA, Russia o Cina, purchè se magna", e ci andrà bene così.3 punti
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Buon weekend tutti. Ecco un altro piccolo acchiappo di Riccione...un quattrino di questo papa che mi mancava e che da quel che vedo in giro mi pare il meno facile da reperire tra i tre tagli in rame di questo pontefice. Cosa ne pensate? Grazie e un saluto a tutti. Marco2 punti
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Scusate Amici se vi ho fatto aspettare, Piastra 1859 Come scrive @motoreavapore..... "modello?base" Lettere sottili al dritto e al rovescio. Taglio inciso al dritto.2 punti
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Buon pomeriggio Agli inizi del mese di agosto, parecchi organi di stampa hanno lanciato un grido di allarme riguardante il mercato del pesce di Rialto; poca affluenza, poca vendita di pesce fresco; meglio chiuderlo? Dei 18 banchi che lo componevano solo una decina di anni fa, oggi ne sono rimasti la metà ed un paio sono in vendita; sono forse cambiate le abitudini alimentari dei veneziani? Decisamente no; il problema è che i veneziani si sono ridotti al lumicino, strozzati da una marea di turisti che non hanno bisogno di acquistare pesce e forse nemmeno latte, pane, carne e tutto quello che serve per preparare il pranzo e la cena; a loro interessa trovare collane, braccialetti, orecchini e animaletti di vetro di Murano (quando non sono di produzione cinese), le improbabili gondole con il carillon, le maschere, i pizzi ed i merletti e tanti “ricordini paccottiglia”. Già qualche mese fa l'Associazione “I Tolomazi”, che raccoglie circa una decina di agenzie di viaggio che operano a Venezia, ha fatto una fotografia impietosa del turismo che oggi soffoca la città e l'abusivismo di sedicenti guide turistiche che, “in nero”, accompagnano quotidianamente centinaia di comitive e le cui competenze culturali sono tutte da dimostrare. Non è questo il luogo per sviscerare queste problematiche, ma ciò che mi ha incuriosito è stato soprattutto il termine “Tolomazi”; chi sono, o meglio chi erano? Bisogna ritornare alla Venezia medioevale, quella Venezia già allora cosmopolita, che vedeva frotte di viaggiatori stranieri che, a Rialto, andavano a commerciare. C'era chi vendeva le proprie merci e chi acquistava i prodotti rari, esotici e preziosi che facevano di quella parte della città, il mercato del mondo. C'erano anche i pellegrini che volevano raggiungere Gerusalemme e che preferivano partire da Venezia, perché qui trovavano sicuri, frequenti e regolari trasporti marittimi; c'erano anche, seppur in minor misura, i turisti che volevano visitare la città, soprattutto le sue chiese e le importanti reliquie in esse contenute. In attesa di perfezionare i propri commerci o di imbarcarsi su qualche galea per la Terra Santa, tutti questi viaggiatori sostavano in città per parecchi giorni, anche settimane e chi li aiutava nel gestire le tante incombenze che necessitavano? I Tolomazi (etimologia sconosciuta!). Veri e propri assistenti turistici ante litteram, erano un numero chiuso di persone che dipendevano dall'ufficio dei Cattaveri ( da catar, corruzione dialettale veneziana del verbo prendere); a questo ufficio era infatti demandato, oltre ai controlli fiscali, la facoltà di inquisire chi praticava l'usura, la repressione al contrabbando, ma aveva anche il compito di impossessarsi dei beni dei debitori dell'Erario e di rivendicare a se tutti i tesori trovati per terra e per mare. Grazie alle “cure” dei Tolomazi, il viaggiatore veniva guidato perché potesse trovare un alloggio consono al suo censo, veniva indirizzato verso i cambiavalute più affidabili, veniva accompagnato nella visita alla città e per girare tra negozi ed anche aiutato negli acquisti e nella scelta della galea con la quale recarsi a Gerusalemme. Non ho trovato riferimenti circa la loro retribuzione, ma penso che, probabilmente, avessero una percentuale codificata sulle spese che il pellegrino effettuava presso gli esercizi consigliati; scrivo questo perché è certo che l'ufficio dei Cattaveri poteva sanzionarli se il loro operato nei confronti dei viaggiatori era irrispettoso o asfissiante o se effettuavano malversazioni a loro danno. Venezia teneva particolarmente alla promozione di una sua immagine positiva; era impensabile che i viaggiatori, una volta ritornati in patria, potessero screditarne l'accoglienza e non elogiarne i servizi offerti; gli eventuali commenti negativi dovevano essere ridotti al minimo. Se questo non è marketing ...... saluti luciano2 punti
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Comunque iscriversi ad un sito per soddisfare le proprie curiosità ed alla prima difficoltà / correzione, quale può essere lo spostamento del proprio post in una sezione più consona, da parte dello staff, cosa del quale è di competenza , dare dei maleducati a chi si presta GRATUITAMENTE per gestire al meglio il forum non mi sembra la migliore delle presentazioni, mi chiedevo se non fosse meglio ricominciare da capo? Ciao sono karnescim un normale utente del forum, di che hai bisogno?2 punti
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Ciao a tutti! Con quella luce anche uno zucchino sembrerebbe rosso ? Servus, NJK2 punti
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Un errore non inserire la 1840 "collo lungo". Allora non dovrebbero catalogare nemmeno la 1841 testa grossa. Vale lo stesso principio. La collo lungo è una variante rara e importante.2 punti
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Secondo me le rarità attribuite nel catalogo Magliocca sono esatte. Anche se reputo la piastra del 56 aquile capovolte la più rara della serie e la 58 leggermente più rara della 57 entrambe catalogate R.2 punti
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Alcune immagini del santuario Longobardo di San Michele Arcangelo a Monte Sant’Angelo 1) scala tortuosa 2) iscrizioni longobarde 3) iscrizione di Romualdo I 4) Affreschi floreali sugli archi del Santuario Longobardo2 punti
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subito capo, ai vostri ordini, dunque si tratterebbe, a mio modesto parere di un tondello risalente ad epoca preincaica probabilmente atlantidea, la forma tondeggiante e lo stile farebbero pensare......che se metti le foto, possibilmente decenti e abbastanza grandi e aggiungi peso, diametro e qualche per favore verrai puntualmente accontentato saluti e buona giornata2 punti
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Va beh ma cosi mi fai venire la pelle d'oca.. La mia Milano.. la nebbia..San Siro tutte cos e che ho vissuto, grazie per l'omaggio.. Roberto Vecchioni che conobbi insieme alla sua attuale compagna, un'uomo straordinario e di una sensibilità imbarazzante.. Voglia dedicare a lui la mia notte un po' triste, ma come sempre per me..e a te carissimo @nikita_ Un pezzo che urla l'amore per la pittura, la mia vita... Un pezzo che scandisce l'amicizia tra due grandi artisti Gauguin e Van Gogh2 punti
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Buonasera a tutti, io ti seguo @Ledzeppelin81. Questa è la mia Piastra del 1859 di Ferdinando II.2 punti
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"ma dammi indietro la mia 600, i miei vent'anni e una ragazza che tu sai..." E mica si può solo citare una canzone in questa discussione, la si mette...2 punti
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Sesterzio liscio ma interessante, a mio parere, per vari motivi. Interessante la rappresentazione corazzata di Settimio. I rilievi staccano dal piano evidenziando incontrovertibilmente come sia una moneta coniata e genuina, anche se spatinata, chissà quando. Ad ulteriore evidenza, si nota la concavità del rovescio. Al rovescio ai piedi dell'Annona si vede il modio con le spighe di grano che fuoriescono. Mi pare di ricordare che fosse un contenitore tipico per misura del grano. Il modio e' rappresentato già nei quadranti emessi sotto Claudio.2 punti
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Concordo! Piace molto anche a me. Come contributo posto la mia del 1916:2 punti
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"L’analisi dei resti rinvenuti tra Collegno e il suolo ungherese mostra una struttura sociale con mescolanza di diversi gruppi europei e tradizioni funerarie ben definite L’analisi genetica continua a confermarsi un mezzo cruciale per tracciare profili sempre più precisi delle popolazioni che abitavano la Terra in passato. A partire dai resti di numerosi individui distribuiti tra due cimiteri in Italia e Ungheria è stato infatti possibile, grazie al loro Dna, ottenere preziose informazioni riguardanti le società longobarde che abitavano in questi territori tra il quinto e il sesto secolo dopo Cristo. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature Communications, e ha coinvolto un team internazionale coordinato dalla Stony Brook University di New York, supportato da ricercatori dell’Università di Firenze oltre che da storici, archeologi e genetisti. Tra Collegno e Szólád Il dominio dei Longobardi in Italia durò oltre 200 anni, a partire dalla prima invasione avvenuta nel 568. Le informazioni riguardanti la popolazione germanica, e il loro passaggio sul territorio italiano, erano state ottenibili esclusivamente attraverso i resti archeologici. La ricerca è partita proprio da questa base, aggiungendo il supporto decisivo della ricerca genetica. Gli studiosi hanno infatti analizzato il Dna dei resti di 63 individui rinvenuti nel cimitero di Collegno, in provincia di Torino, e in quello ungherese di Szólád, riuscendo a ricostruire la struttura sociale delle famiglie a cui appartenevano. Famiglie allargate e antenati nordeuropei I dati ricavati dalle analisi del Dna hanno permesso ai ricercatori di constatare come entrambi i cimiteri contenessero resti di soggetti appartenenti a una famiglia piuttosto allargata, pur mostrando l’esistenza di due differenti gruppi di antenati. Tuttavia, non mancano le differenze tra i due luoghi presi in considerazione: gli individui rinvenuti a Collegno sarebbero appartenuti a una comunità che si era stabilita sul suolo italiano da diverse generazioni; al contrario, la struttura sociale dei longobardi di Szólád farebbe riferimento a un circolo famigliare di tre generazioni illustri e con la presenza di maschi che avrebbero avuto antenati provenienti dal nord e dal centro Europa. Gli elementi in comune tra i resti dei due diversi siti sarebbero invece delle precise tradizioni funerarie e una mescolanza di gruppi provenienti da più parti del territorio europeo, dalla parte settentrionale, fino a quella meridionale". https://tg24.sky.it/scienze/ricerca/2018/09/11/ricostruite-societa-longobarde-italia-ungheria-dna.html1 punto
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Spero di non commettere violazioni del regolamento ma non sapevo dove inserire questa discussione. Vorrei disfarmi di questa monografia sulle monete della Repubblica Senese e ho pensato che qualcuno di voi potesse essere interessato ad acquistarlo. E' un testo edito nel 1992 su tutta la monetazione senese e conta 500 pagine e migliaia di illustrazioni storiche e foto. Lascio qualche foto di esempio. Se siete interessati contattatemi Grazie1 punto
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Molto interessante la tua medaglia, ma non riesco a trovare riferimenti ma ho trovato questa, anche lei interessante.1 punto
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Lo avevo letto, non so se qui o da altre parti, ma riproporre notizie come questa, con Pompei come teatro e una moneta protagonista e’ sempre cosa buona e giusta !1 punto
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Ultima per stasera: Piastra 1859 Lettere grosse al dritto e sottili al rovescio. Taglio inciso al rovescio.....stranamente decentrato. Aquilette rovesciate.1 punto
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Continuo..... Piastra 1859, lettere sottili al dritto e grosse al rovescio. Taglio inciso al rovescio.1 punto
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Sono straconvinto, cari Mario ed Eros, che anche questo evento sarà un enorme successo, non potrebbe essere altrimenti, con la passione allo stato puro che vi contraddistingue e contagia tutti...?1 punto
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Inserisco un altro ricordo dell'infanzia, una serie televisiva che tanto mi ha appassionato.1 punto
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Proprio ora ci è giunta notizia che il Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC) ha concesso il patrocinio a Langobardorvm Nvmmorvm Doctrina. Il patrocinio del MIBAC viene concesso solo alle attività in ambito nazionale ed internazionale e di alto rilievo artistico, culturale, scientifico, artistico e storico. Un altro motivo in più per venire a Monte Sant'Angelo!1 punto
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E si è portato per sempre con se il segreto di come fare apparire un emoticon accanto al nickname? _____________________________________________________ In versione internet explorer111 punto
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E’ il mio appuntamento giornaliero ormai passare di qui, ogni giorno una moneta e una storia, come il caffè ...diciamo un bel caffè Numismatico ?, sorseggiate con noi la divulgazione e qui c’e’...c’e’1 punto
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@adamaney Ciao Adamaney : un cimelio molto interessante quello che hai mostrato su quella che era la rete ferroviaria molto sviluppata che consentì, in un Paese come il nostro in cui stante l'orografia le comunicazioni e i trasporti erano lente e difficili, un intensificarsi dei rapporti e di scambi tra le varie zone e località che andò per buona parte distrutta nel corso della seconda guerra mondiale e che si ritenne antieconomico ripristinare, visto che il trasporto su ruota garantiva ormai una maggiore celerità, affidabilità e facilità di cambiare ove necessario i percorsi. Con l'avvento delle Ferrovie nell' '800 dapprima si svilupparono le linee di grande comunicazione sui percorsi pianeggianti anche se limitati dei litorali, poi vennero costruite molte ferrovie secondarie che da queste risalivano le tante vallate parallele attraverso le quali i fiumi e torrenti appenninici finiscono mare : per limitarci all' Emilia non c'era vallata che non fosse percorsa da treni leggeri, ma a scartamento normale, che trasportavano merci e persone. Negli anni '44/'45 l'Aviazione degli Alleati aveva un predominio assoluto nei nostri cieli : oltre ai grandi bombardamenti sulle nostre città spesso cacciabombardieri o singoli caccia risalivano le vallate emiliane mitragliano e spezzonando sia le strade di fondovalle che le linee ferroviarie che spesso le costeggiavano e le cui sedi erano visibili anche anni dopo che vennero abbandonate. Dopo 70 anni, malgrado siano nate Associazioni per la tutela di ciò che ne rimane, è persino difficile individuarne i tracciati, i percorsi : in molti casi le massicciate sono state cancellate e restano in montagna ponti e viadotti, spesso meta di gite cicloturistiche. La Faenza-Firenze era una linea transappenninica importante, ancora esistente e oggi adibita a trasporti locali ed anche turistici con treni d'epoca e giustamente a fine '800 le fu dedicata una medaglia, ma c'erano altre linee che magari non travalicavano gli Appennini ma si limitavano a percorrere il fondovalle, come la Massalombarda-Fontanelice, la Rimini-San Marino, ecc. Della bella medaglia mostrata non so nulla, non l'ho neppure mai vista in cataloghi d'asta : è un cimelio molto interessante e che credo possa suscitare entusiasmo non solo in me, ma fra i tanti appassionati delle Ferrovie d'epoca. Grazie per averla mostrata, saluti.1 punto
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Numismatica Ars Classica NAC AG Auction R, lot 1169, 17/05/2007 Greek Coins Kings of Pergamum No.: 1169 Estimate: CHF 400 d=33 mm Attalus I, 241-197. Tetradrachm 241-197, AR 16.61 g. Dewing 2208. VF ILLUSTRAZIONE: ATTALO I SCONFIGGE I GALATI1 punto
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Salve @Alex Venzone , la tua moneta ha una vaga somiglianza con le monete d' Argento dei Geto-Daci dell' antica Dacia , risalenti alla seconda meta' del III secolo a.C. nelle quali il cavallo e' figura dominante del rovescio . Dal mio punto di vista la moneta mi sembra autentica .1 punto
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Buongiorno. complimenti doverosi per una simile Rarità, moneta oggi introvabile @Ledzeppelin81, magnifiche le foto che esaltano l'ottimo stato di conservazione. Saluti, Sergio.1 punto
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Beh questa è un'icona per Milano... Carlo Borromeo, con il Santo chiodo, in ricordo del rito della Nivola. Il dipinto è posto nel Duomo di Milano opera del pittore Gian Battista della Rovere detto il Fiamminghino ( 1560-1627) Anche se devo dire che l'illuminazione purtroppo come per molte opere all'interno della cattedrale, non è soddisfacente.1 punto
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Complimenti a tutti gli amici del Sud che hanno realizzato questo progetto. E omaggio alla meravigliosa Monte Sant'Angelo...una perla della provincia di Foggia...1 punto
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Beh, bella come presentazione, se seguiranno anche i fatti questo ritrovamento diventa e diventerà a livello mediatico un grosso spot per la numismatica, tanta gente che non conosce le Monete mi ha chiesto e questo e' un bel segnale, mi auguro possa uscire una bella esposizione, un motivo in più per andare in futuro a Como, speriamo ...1 punto
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L'unica moneta presa per un euro ad agosto in una bancarella di cianfrusaglie. 1999 Spagna "Anno internazionale delle persone anziane"1 punto
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Numismatica Ars Classica NAC AG, Auction 67, lot 212, 17/10/2012 The Roman Empire Diocletian, 284-305 Aureus, Treveri circa 293-294, AV 5.36 g. DIOCLETI – ANVS P F AVG Laureate head r. Rev. IOVI FVL – GERATORI Jupiter advancing r., holding thunderbolt and striking down Titan; in exergue. P T. C 285 var. (PR in exergue). Lukanc 8 (this coin cited). RIC 20. Depeyrot 1a/5. Calicó 4526 (these dies). Very rare. An almost invisible graffito on neck, otherwise extremely fine Ex HSA 22152. The reverse of this aureus of Trier, like so many of the period 293-294, presents a novel type of historical interest. The need for fresh propaganda ran high at this moment, for the emperors Diocletian and Maximian had each selected a junior colleague to help them rule their vast territories. In the West, Maximian had chosen his praetorian prefect Constantius, who in recent years had proven to be loyal and effective. One goal of this imperial expansion was to mount a new offensive against Carausius, the rebel who since 286/7 had ruled Britain and parts of coastal Gaul. To meet the needs of this great effort, a temporary mint was established at Iantinum (Meaux) and the Trier mint resumed production after about 20 years of inactivity. This coin type describes Jupiter, the patron of Diocletian, as fulgerator (“thunderbolt hurler”) and shows him aiming his bolt at an anguipede, on whose head Jupiter places his hand. This creature beseeches Jupiter for mercy, which the god does not seem prepared to grant. Interestingly, a passage in the panegyric of 291 makes reference to Jupiter (i.e. Diocletian) and his battle with these creatures (Pan. Lat. XI(3) 3.4). The creature is called a giant by Cohen and a Titan by Pink, and Bastien suggests it is none other than Typhoeus (Typhon), the most formidable giant defeated by Zeus. Based on the events of the era, the creature can only represent Carausius, and Zeus the emperor Diocletian. The renewed efforts against Carausius were successful: in 293 Constantius was able to besiege and take the Gallic port city of Boulogne, thus starving the rebel of his main base on the continent. Perhaps because of that critical loss, upon returning to Britain Carausius was murdered by his successor, Allectus. Though the Romano-British Empire was still intact in Britain, its time would soon expire as fresh preparations were being made for a full-scale invasion of the island that would take place in 296. ILLUSTRAZIONE: ZEUS E IL GIGANTE PORFIRIONE, KYLIX A FIGURE ROSSE DEL V SECOLO A.C. Nella mitologia greca, Porfirione era uno dei Giganti, e figlio di Urano e di Gea. Insieme ai suoi fratelli, venne istigato dalla madre, Gea, ad attaccare Zeus e quindi tutti gli Olimpi, nel corso della Gigantomachia. Cadde trafitto, insieme al fratello mostro Tifone, sotto le frecce del dio Apollo. La versione più comune racconta che Porfirione, uno dei Giganti più potenti della Gigantomachia, combatté con ferocia al fianco del fratello Alcioneo. Morto questo, attaccò violentemente Era, riuscendo a strangolarla, ma una freccia scagliata da Eros, lo ferì al diaframma. Indignato, si accanì sulla dea, tentando di violentarla, ma, mentre le strappava di dosso i vestiti, Zeus irato intervenne scagliando un enorme folgore sul nemico. Colpito a morte, Porfirione indietreggiò, quando all'improvviso Eracle, alleato di Zeus, balzò su di lui finendolo con una freccia e a colpi di clava (WIKIPEDIA)1 punto
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Buonasera, perdonatemi ma leggo solo ora. Posto la foto della mia 23, l'ultima entrata. Al momento ho: 1622 1622 arsenale 1622 MC/p 1622 publice 1623 Mancano un altro paio dai1 punto
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Oltretutto la tua battuta sulla caffettiera napoletana non e' fuori luogo , infatti l' uso d'elezione della pietra ollare e' quello delle stoviglie da fuoco ,quindi quella che tu hai chiamato "caffettiera" e' ,probabilmente , un "bricco" per scaldare I liquidi divenuto un contenitore per I "solidi "?.1 punto
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Non entro nel merito del contenuto del libro (che acquisterò). Sarà sicuramente un ottimo testo se è un Corpus nummorum. Dico solo che il titolo è importante, colto, e meriterebbe essere scritto in latino classico, con la corretta declinazione.1 punto
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Anche per me un Marengo italiano è meglio di una sterlina. In fondo è un pezzo della nostra storia, perché andare all'estero!1 punto
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Buongiorno scusate la latitanza in queste settimane ma gli impegni di lavoro prima della pausa estiva si fanno sentire. I Nac o QTic - come sono/erano conosciuti presso il pubblico scientifico, sono tuttora pubblicati annualmente accogliendo articoli sia di numismatica chd di archeologia. Hanno un sito ma che credo sia attualmente in manutenzione. Il responsabile scientifico è il direttore dell’Antikensammlung di Basilea, la rivista è redatta e stampata in Ticino. La rivista pubblica solo articoli - non accoglie recensioni. Fondata nel 1972 da Ernesto Bernareggi - che credo a quel tempo si fosse staccato dalla SNI e dalla sua rivista - è finanziata da un gruppo di ‘Amici’ dei Quaderni. La rivista viene presentata annualmente in un incontro, generalmente a gennaio, dove l’ottimo direttore Bignasca presenta e illustra, uno ad uno, gli articoli dell’annata in questione. La rivista ha un’alta valutazione presso la comunità scientifica classica internazionale per la serietà e professionalità degli articoli. L’ambito di riferimento è direi piu’ ristretto rispetto alla RIN preferendosi articoli di archeologia e numismatica classica antica o medioevale , avvicinandosi piu’ all’impianto degli Annali piuttosto che alla RIN che tratta un ambito piu’ esteso sia storico che tipologico. speriamo che il sito possa tornare ad essere presto attivo.1 punto
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Gettone / contromarca Caffe' della Scala - Milano1 punto
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In eBay è messa in asta una lettera di carattere lavorativo intestata “Cova” autografa di Chierichetti, che porta la data 2 dicembre 1875. Notizie storiche tratte dalla descrizione. Il Bar caffetteria COVA nasce nel 1817 a lato del celebre teatro "La Scala". Fondata da Antonio Cova, un soldato di Napoleone che aveva fatto le sue "prime armi" come offelliere in Galleria De Cristoforis. Immediatamente diventa luogo d'incontro del dopo teatro di famosi artisti, scrittori, musicisti, professori, uomini pubblici. Clientela specialissima infatti quella del vecchio Cova: schiumata, lambiccata e aristocratica, che amava raccogliersi per commentare opere e rappresentazioni, discutere di storia e politica, bevendo un caffè e degustando deliziosi pasticcini. Ritrovo di mondanità e di conversazioni fiorite, nei sospiri dei violini e nelle vellutate modulazioni dei flauti, attorno ai suoi tavoli si centellinavano cocktails e ci si raccoglieva a "far l'Italia". Protagonista delle Cinque Giornate di Milano qui si radunavano i patrioti che dovevano condurre alla cacciata dello straniero (marzo 1848).1 punto
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Io so solo una cosa che se avessi incontrato uno come me da bambino non lo avrei mollato un'attimo.. Cosa vuol dire questo che bisogna lavorare sui singoli, da li bisogna iniziare, inato si capisce subito chi ha attitudini.. Poi è ovvio che la scuola rimane un punto fermo, ma p per la strada che bisogna lavorare, in mezzo al popolo. Adesso vi racconto cosa faccio io da sempre, oltre che al Cordusio come ben sapete, chi mi conosce mi ha visto all'opera per anni con i ragazzi e non solo, io mi porto sempre dietro qualche tondello in tasca di epoche diverse, e quando capita l'occasione, figli di amici, amici di cuginetti, vicini, parenti vari, ragazzi che incontro alla mostre come domenica alla mostra di Boldini a Milano, faccio apparire come d'incanto i tondelli, non vi dico che interesse generale, effetto sorpresa e contestualizzazione del periodo... Insomma interagire con tutti e in tutti i luoghi, la missione è quella di portare il messaggio della passione, divulgando instancabilmente, solo cosi si potranno ottenere dei piccoli ma incoraggianti risultati. Noi abbiamo iniziato in questo modo anni or sono, e non abbiamo mai perso la fiducia. Oggi siamo ancora qui a confrontarci e a voler costruire più di prima.. Eros1 punto
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