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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/14/18 in tutte le aree
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Buonasera a tutti... Stasera voglio condividere la miglior moneta della mia piccola collezione per rarità/conservazione. 24 grana 1730.5 punti
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Via, posto una cosa pure io anche se non è all'altezza delle precedenti. E' una piastra del mio caro Ferdinando IV di un anno non comunissimo; non ho ancora capito se la patina mi piaccia o meno. Ha un bel modulo largo e sono comunque soddisfatto del pezzo.3 punti
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La Calabria invoca da tempo la restituzione dal British Museum di una splendida ascia votiva del VI secolo a.C. rinvenuta a S.Sosti (Cosenza) nell' Ottocento e finita a Londra nel 1884.2 punti
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Un vero basso rilievo! Diametro 57 mm, spessore max 8 mm, peso 84,50 g. Più delle parole lascio parlare le immagini!2 punti
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Posso consigliarti di leggere questa mia discussione: Parla di una moneta di rame, ma vale per qualsiasi moneta...2 punti
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Giusto a titolo di riepilogo ecco i legami di conio che ho trovato: Nella fretta mi è saltato il legame del rovescio cgb col mio...2 punti
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Non posso esimermi da un'immagine come questa, dimostrazione del grande affetto che c'è dietro al gruppo, tutto ciò mi emoziona... Grazie @King John2 punti
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Immagino, per me il discorso era diverso vivendo in una grande metropoli, potevo scegliermi l'edicolante compiacente.. Sai quanti ne ho trovati che non mi rispondevano neanche, o che mi cacciavano perché non avevano tempo o perché mi scambiavano per un disturbato... Non era facile ma io avevo la propensione al dialogo e soprattutto alla faccia tosta...importantissima nella vita.. Ho attaccato tutto quello che c'era da attaccare... Essendo nato e cresciuto in mezzo ai tondelli mio padre e mio nonno li collezionavano, io ovviamente non ho resistito, il fascino mi ha colpito e attratto, forse anche innato per tanti fattori. La cosa bella è che nonostante sia passato tanto tempo, la caccia rimane ancora aperta ovviamente... Eros2 punti
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Buonasera a tutti, siamo agli sgoccioli, l'evento campano annuale si avvicina e volevo informare tutti che giovedì prossimo 20 settembre 2018 alle ore 15,30 (in occasione del convegno numismatico che avrà luogo nell'Hotel del Sole il 21-22 settembre) ci sarà una visita guidata al Museo Provinciale Campano di Capua (CE), via Roma 68. http://www.provincia.caserta.it/museocampa…/museocampano.asp L'invito è esteso a tutti, invitiamo cortesemente coloro che intendono essere presenti di dare un cenno della loro presenza al fine di poter comunicare alla biglietteria il numero di visitatori. Potete inviare un messaggio o un'email al seguente numero: 335-1438404; oppure [email protected] Il Museo Provinciale Campano è uno dei più importanti musei archeologici a livello nazionale, di recente ristrutturato conserva alcune migliaia di reperti e monete della Campania Antica romana e preromana. Molto ricca la sezione numismatica con diverse monete e medaglie di epoca medievale e borbonica, dulcis in fundo la quadreria dei ritratti di sovrani e regine del Regno delle Due Sicilie donati all'epoca dagli stessi in occasione di un loro viaggio nella città di Capua. Il costo del biglietto è ridotto a 3,00 per i gruppi che superano le 10 persone, per coloro che superano i 65 anni di età e per i minorenni di un'età compresa tra i 14 e i 18 anni, gratuito per coloro di un'età inferiore ai 14 anni. Ragazzi, questa è l'occasione ideale per conoscerci e stare insieme qualche ora. Vi aspettiamo numerosi!2 punti
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Come unire un forum, come unire amici vecchi e nuovi, come creare un contatto, un sentire comune, me lo sono chiesto più volte e non ho saputo rispondere, spesso il disagio supera la passione, la divulgazione, il voler trasmettere, nel contempo tutto cambia, cambia la vita, cambia la numismatica, cambia ovviamente un forum, cambiano le persone, e allora ci dovrà pur essere un punto di unione, oltre le monete ? Anni fa lo trovai qui, la discussione degli affetti, dell’amico che mai mi tradi’, di chi ti sarà sempre vicino e fedele, lo avevo trovato ma ci lascio’... Mia moglie non ne voleva sentir ragione poi quando capi’ che soffrivo troppo mi disse vai ... Parti’ una campagna di ricerca su internet epocale, restrinsi la scelta a tre o quattro femminuccie, scelsi poi la situazione più drammatica, estrema, ma gli occhi mi convinsero, occhi che dicevano tutto e tuttora parlano sempre con me. Ci sono cose nella vita che non rifaresti, o faresti in altro modo, certamente di una non mi pentirò mai di aver passato e di star passando la vita con Sissie. Sissie aveva gli occhi terrorizzati, non voleva mai uscire, non abbaia per un trauma, non si stacca mai da me, se faccio una valigia lei ci entra e quindi non posso andare da nessuna parte se non c’e’ anche lei, la mia principessina, ma io sono contento così, amo le cose semplici, vere, e il cane ha tutto per portarti all’umanita’, al sapore della vita. Se sono triste mi consola, si mette a fianco e si addormenta vicino, apre l’ufficio al mattino con me, se e’ in casa quando sono a 500 metri dall’uscio ancora in strada si fionda dietro alla porta, non si capisce come abbia questa sensorialita’ ma i meticci sono a volte così , gli occhi sono ora meno tristi, non finirebbe mai di farsi coccolare. Una vita e’ con tanti ma una vita con un cane che sa che lo hai salvato e’ una gioia intima, personale, esclusiva direi, gli occhi delle persone dicono tutto, quelli dei cani parlano e ti sono compagnia per sempre finché si potrà ....i cani forse loro possono unire anche gli uomini ...2 punti
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Una piccola serie di massime e aforismi inerenti il collezionismo, che noi carissimi possiamo adattare a "quel genere" a noi tanto caro. Ne ho scelto alcune di questa massime ma ce ne sono tante altre, mi auguro ci siano spunti di riflessione e che ci scappi anche qualche sorriso questo e in particolare se qualcuno di noi si riconosce in almeno una di questa massime. Walter Benjamin 15 luglio 1892, Berlino, Germania - 26 settembre 1940, Portbou, Spagna Per il collezionista - quello autentico intendo, il collezionista come deve essere - il possesso è il rapporto più profondo che in assoluto si possa avere con le cose: non come se le cose fossero viventi in lui, piuttosto è egli stesso che abita in loro. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 [1] Una volta un uomo trovò nel suo campo una statua di marmo di estrema bellezza. La portò da un collezionista che amava tutte le cose belle, gliela offrì e questi la comprò a un prezzo molto alto. Poi si salutarono. Mentre tornava a casa con i soldi, l'uomo pensò tra sé: «Quanto vale questo denaro! Come si può dare così tanto per un pezzo di pietra scolpita, sepolta e dimenticata sotto terra per un migliaio d'anni?». Il collezionista osservava invece la statua pensando: «Che meraviglia, che vita! Che sogno! È ancora fresca, dopo un dolce sonno di mille anni. Come si può rinunciare a tutto questo per del denaro, arido e inanimato?». (ovvio è un'esempio per pensare e riflettere) Kahlil Gibran, Il precursore, 1920 La collezione nasce dal bisogno di trasformare lo scorrere della propria esistenza in una serie di oggetti salvati dalla dispersione, o in una serie di righe scritte, cristallizzate, fuori dal flusso continuo dei pensieri. Italo Calvino, Collezione di sabbia, 1984 Il vero collezionista è un bambino che ha appreso la difficile arte di abitare nelle cose che ha raccolto, senza fine. Marco Belpoliti, Colleziona, colleziona, qualcosa resterà, su La Stampa, 2015 Ciò che nel collezionismo è decisivo, è che l’oggetto sia sciolto da tutte le sue funzioni originarie per entrare nel rapporto più stretto possibile con gli oggetti a lui simili. Questo rapporto è l'esatto opposto dell’utilità, e sta sotto la singolare categoria della completezza. Cos'è poi questa «completezza»? Un grandioso tentativo di superare l'assoluta irrazionalità della semplice presenza dell'oggetto mediante il suo inserimento in un nuovo ordine storico appositamente creato: la collezione. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 [1] È raro che i collezionisti si presentino al pubblico come tali. Desiderano passare per scienziati, per esperti, all'occorrenza anche per proprietari, ma molto di rado per ciò che pure soprattutto sono: per amatori. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 I collezionisti sono fisiognomia del mondo delle cose. È sufficiente osservarne uno e badare a come tratta gli oggetti della propria vetrina. Si direbbe che appena li tiene in mano appaia ispirato da essi, abbia l’aria di un mago che attraverso di essi guardi nella loro lontananza. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 I collezionisti sono persone dotate di un istinto tattico; secondo la loro esperienza, quando vanno all'assalto di una città sconosciuta, la più piccola bottega di un antiquario può rappresentare un fortino e la più sperduta bancarella una posizione chiave da conquistare. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 Il collezionista è il vero inquilino dell'intérieur. Egli si assume il compito di trasfigurare le cose. È un lavoro di Sisifo, che consiste nel togliere alle cose, mediante il suo possesso di esse, il loro carattere di merce. Ma egli dà loro solo un valore d ’amatore invece del valore d’uso. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 [1] Il collezionista si trasferisce idealmente, non solo in un mondo remoto nello spazio o nel tempo, ma anche in un mondo migliore, dove gli uomini, è vero, sono altrettanto poco provvisti del necessario che in quello di tutti i giorni, ma dove le cose sono libere dalla schiavitù di essere utili. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 [1] Il motivo più recondito del collezionista può essere forse cosi circoscritto: egli intraprende una lotta contro la dispersione. Il grande collezionista è originariamente toccato dalla confusione, dalla frammentarietà in cui versano le cose in questo mondo. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 [1] La definizione più azzeccata della comunità degli autentici collezionisti è quella dei fedeli del caso, degli adoratori del caso. Non solo perché sanno benissimo che le loro proprietà devono il meglio al caso, ma anche perché vanno essi stessi a caccia, nelle loro proprietà, delle tracce del caso, perché sono fisiognomici convinti che non vi è nulla che possa capitare alle cose di tanto stravagante, imprevedibile, inavvertito da non lasciarvi le sue tracce. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 [1] La figura del collezionista, che per l’osservatore risulta col tempo sempre più affascinante, non è finora stata riconosciuta come merita. Si potrebbe credere che nessuna figura avrebbe potuto allettare più di questa i novellieri romantici. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 [1] Per il collezionista, in ciascuno dei suoi oggetti è presente il mondo stesso. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 Se le collezioni pubbliche sono socialmente meno problematiche e scientificamente più utili di quelle private, sfugge loro la più grande chance di queste ultime. Il collezionista usa la propria passione come la bacchetta del rabdomante, che gli permette di scoprire fonti nuove. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 [1] Il fascino d'una collezione sta in quel tanto che rivela e in quel tanto che nasconde della spinta segreta che ha portato a crearla. Italo Calvino, Collezione di sabbia, 1984 Si può e si deve raccogliere - in modo intelligente e piacevole - tutto ciò che amiamo e che appartiene alla persona amata, anche se non abbiamo una casa o un museo a disposizione, perché la poesia degli oggetti collezionati ne è l'autentica dimora. Orhan Pamuk, Il museo dell’innocenza, 2008 La vera casa di un autentico collezionista deve essere il suo museo. Orhan Pamuk, Il museo dell’innocenza, 20081 punto
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Carissimi Cordusiani, premetto che sono un modesto collezionista del Regno, tuttavia - amante della storia - non disdegno di uscire dal seminato ogniqualvolta l'ispirazione del momento non mi suggerisca di cogliere l'occasione che mi si presenta. L'occasione (recente) è stata quella di rilevare un album che conteneva una collezioncina di monete romane male o per nulla classificate. Monete non particolarmente ben conservate, anzi... ma molto stimolanti per cercare d'individuarne l'appartenenza a questo o a quell'imperatore ed alla relativa zecca. Dopo aver catalogato quelle in "migliori" condizioni, ho affrontato il "mucchietto" delle ostiche, quasi tutte bronzetti costantinani. Ma veniamo alla moneta in oggetto. Non ho letteratura sulle monete romane e mi avvalgo di WildWins on-line. Moneta in mano, l'unica corrispondenza che ho trovato è quella che riporto nella didascalia della foto qui sotto, tratta pari passo da WildWins: Per maggior leggibilità ho ripassato in verde i contorni dei punti salienti per l'identificazione... Se non ho capito male, WW segnala che l'unico esemplare di cui si è conoscenza è stato scoperto dopo la compilazione del RIC VII (che, infatti, non lo riporta) poiché questa tipologia per Siscia era conosciuta solo per la I officina (A). Vi chiedo: quale errore madornale ho commesso? E, se no, possiamo dire di aver smentito WW in quanto l'esemplare da esso riportato non è "unico"? Ringrazio chi vorrà dare la propria opinione...1 punto
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Mi permetto di far notare un aspetto. Seppure vaselina e paraffina siano elementi poco invasivi, chimicamente generano comunque (come ogni elemento) una reazione coi metalli. In particolare, nel caso del bronzo (faccio questo esempio poiché posseggo i dati precisi e il dato ha attinenza con la moneta in rame presa ad esempio essendo il bronzo una lega di rame e stagno) le variazioni dimensionali sono minime ma esistono, e la velocità di corrosione è rispettivamente di circa 0,13 mm per anno nel caso della paraffina e di 0,126/0,5 mm. per anno nel caso della vaselina. Ovvero, negli anni la moneta sarà inevitabilmente intaccata dal trattamento. Ci vorranno probabilmente decenni per notare danni profondi ma i danni ci saranno. Con questo non voglio scoraggiare nessuno. Io sono sempre stato dell'idea che ognuno è libero di fare come crede, ed in fondo anche il semplice contatto con gli acidi presenti sulla nostra cute ha il potere di rovinare le monete nel lungo periodo, ma se i puristi raccomandano di evitare di pulire le monete un motivo ci sarà.1 punto
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Se utilizzi il metodo alitoso ti consiglio di evitare il consumo di aglio nelle 48 ore precedenti il trattamento1 punto
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Un sito numismatico che si rispetti non dovrebbe essere carente anche di immagini, di Monete, medaglie, gettoni e quello che vorrete... Creiamo uno spazio per far vedere, commentare, divulgare, condividere, e' lo spirito di Lamoneta, anche chiedere pareri certamente... ci vogliono poi però volontari con la materia prima ?, vediamo ...e' uno spazio in più di condivisione che mi sembra giusto che ci sia, poi come sempre tocca a noi ....1 punto
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No, comunque dracma padana, è sottopeso ma il peso medio è circa 2 gr., il diametro corrisponde invece, i dioboli pesano molto meno, diametri minori, diverse iconografie.1 punto
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Sembrerebbe più che splendida, ma purtroppo la macchia la penalizza un bel po', in questo caso il difetto presente al retro non cambia lo stato di conservazione della banconota, ma è il valore che ne risentirà parecchio. In buona sostanza un trauma che colpisce una banconota in FDS, un taglietto per esempio, non cambia il suo stato, è pur sempre una banconota in FDS, ma questo trauma andrà ad influire pesantemente sulla sua valutazione. Cento/centocinquanta euro per me, e ci vuole pure il compratore giusto. Se la macchia non è appiccicaticcia è meglio non intervenire e lasciare tutto così. L'utilizzo della gomma lo sconsiglio, la banconota è piccola e non si può tenere ben ferma come un foglio grande, va da se che la stessa gomma potrebbe provocare una o più pieghe da attrito.1 punto
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http://www.famedisud.it/dalla-calabria-al-british-museum-lincredibile-storia-dellascia-votiva-di-kyniskos/ Magnifico reperto , solo un particolare mi lascia perplesso , il colore del bronzo dell' ascia , che in base alla foto sembra piu' essere argento o ferro lucidato , ma sicuramente e' un effetto ottico del riflesso della luce della foto .1 punto
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Buongiorno @angel, dovrei avere qualcosa di cartaceo del Grande Roland, alcune anche con dedica autografa. Dovrei cercare nel disordine dei miei cataloghi, listini e articoli. Cordiali saluti, Rocco.1 punto
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Inizialmente per partire ponderati, mi sono prefissato il primo punto,un follis per ogni imperatore!1 punto
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Buongiorno Claudio, semplicemente spettacolare, un medaglione ricco di dettagli con una profondità di scena sorprendente. Cordiali Saluti Silver1 punto
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Caro Mario, ne approfitto subito. Era da tempo che desideravo inserire una moneta preromana usata dalle popolazioni padane e più precisamente leponzi-insubri ed eccola Dracma a Imitazione Massaliota. D/ Testa di Artemide verso destra. R/ DIKOI Leone stilizzato verso destra. Peso gr 1,65. Diametro mm 14,5. Non è delle miglior, ma mi accontento, che ne dite?1 punto
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Buonasera amici. Quasi quasi faccio un bell'astuccio di questi due pezzi con i fondi a specchio: "medaglia più scudo", cosa ne pensate?1 punto
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Buongiorno Francesco, che dire della medaglia che ritrae i due regnanti.. favolosa! Rimarrei in tema medaglie se fossi in te e la abbinerei ad una delle splendide medaglie annuali di Pio IX dello stesso periodo. Questa che vedi sotto per esempio è una delle mie preferite.. Bella l'idea di creare un astuccio personalizzato. Cordiali Saluti Silver M.1 punto
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Numismatica Ars Classica NAC AG, Auction 59, lot 640, 4/04/2011 Seleucid Kings of Syria, Seleucus I Nikator, 312 – 294 Tetradrachm, Susa circa 305-298/7, AR 17.02 g. Head of Alexander r. in Dionysian helmet covered with panther’s skin and adorned with bull’s ear and horns; panther’s skin tied around neck. Rev. BASILEWS SELEUKOU Nike standing r., crowning trophy; in lower l. field, monogram; in lower central field, AX. Kraay-Hirmer pl. 204, 720. ESM 417. Seleucid Coins 173.12. Kritt A53/P13. Rare. A bold portrait, lightly toned, the reverse weakly struck, otherwise about extremely fine / good very fine1 punto
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Talmente indimenticabile che la Svezia ha dedicato a lei ed alla sua autrice, Astrid Lindgren, una banconota da 20 corone.1 punto
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@armando91 I conii erano realizzati a mano, quindi - anche se il tipo era il medesimo - il risultato era differente da un conio all'altro, soprattutto laddove i conii erano realizzati da due incisori diversi.1 punto
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@dabbene il collezionismo è un mondo a parte, un mondo che solo alcuni sentono il desiderio di avere, un bisogno ancestrale celato per la maggior parte dei casi che è arrivato qui con noi e che ad un certo punto deve manifestarsi, uscire fuori e "defluire" .............. il decorso di questo deflusso non è sempre uguale ......a volte va a perdersi (non diciamo qui come)...a volte segue la sua via, la sua strada, incontra, vuole incontrare e condividere per riconoscere e riconoscersi per quella che è e che sarà sempre............... vera passione, vero amore vera presa di coscienza (e si lo dico). Per quanto riguardala libertà , essa ovvio è cosa sacra, con essa tutto è possibile ..... tutto è immaginabile tutto. Nulla può fermare una mente libera, nulla può fermare le sue scelte ................ certo, ma esse devono seguire una via e una strada devono raggiungere e oltrepassare una meta o uno scopo, quello di aver passato parte della propria vita a prendere coscienza del passato, di un passato che tutto ha da insegnarci,, farci vedere e soprattutto mostrare di un passato capace di far defluire la nostra coscienza verso verso una libertà che in pochissimo possono assaporare. Mi scuso per la mia prolungata assenza, ma ho avuto qualche problema ........... mi auguro di venirne fuori del tutto a breve. a risentirci. N1 punto
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Grazie a te Filippo per aver condiviso questa bellissima Piastra! Complimenti.1 punto
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Scusate se intervengo: il recipiente è sicuramente in pietra ollare, del litotipo in uso nel periodo tardoantico, con confronti per morfologia e finitura (anche la sezione di quel tipo di ansa) con materiali analoghi rinnvenuti nello scavo di Monte Barro (VI secolo-inizi VII: https://www.academia.edu/5327163/I_vasi_in_pietra_ollare_da_Archeologia_a_Monte_Barro_) e santa Giulia di Brescia (fine VI-VII secolo: vedi sempre testo di Alberti di cui sopra: l'ho consultato ed ha confermato). Il tappo invece dovrebbe essere in ceramica, morfologia sempre tardoantica. Saluti cordiali MB1 punto
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Altro libro importante, altra grande copertina, siamo con Caterina Santoro agli Sforza, l’immagine riporta in Muzio Attendolo Sforza in miniatura1 punto
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Numismatica Genevensis SA, Auction 9, lot 56, 14/12/2015 Asia Minor. Mysia, Lampsakos. Stater, c. 370 BC. (Gold, 8.39g., 17.8mm). Nike, nude to the waist, kneeling to right, affixing a helmet to a trophy set up before her: she holds a nail in her left hand and a hammer in her upraised right / Forepart of a winged horse springing to right; all within shallow incuse square. Baldwin 26, pl. 2, 27 (same dies). Traité II 2535, pl. 171, 1 (same dies). Jenkins, AGC 288 (same dies). Kraay-Hirmer 734 (same dies). Kunstwerke der Antike F 73 (this coin). Schefold, MW 506 (this coin). Provenance: Numismatica Genevensis SA V, 2 December 2008, 110.Exceptional Private Collection, Leu 76, 27 October 1999, 153. Collection of R. Käppeli. Extremely rare, the second known example of this type. With a wonderful Nike of splendid late classical style. Good extremely fine. Lampsakos (IACP 748) was founded as a Greek city in 654/3 by colonists from Phokaia in Ionia; it gained importance from its position on the Hellespont. In the later 6th and 5th centuries it produced a significant coinage of electrum staters but in the earlier 4th century it began minting a series of gold staters of Persic weight that had considerable economic importance. All the coins had the city badge of the forepart of a winged horse on their reverses, but the obverses were quite varied, just like those of the electrum staters from nearby Kyzikos. They mostly bore remarkably fine heads of gods and goddesses, though there is also one of a satrap, perhaps Orontas; among the heads of divinities is a wonderful one of Nike (AGC 296 = Baldwin 30). However, there are also two very rare staters that show us the full figure of Nike: on this piece we have a lovely view of her kneeling and setting up a trophy, and on another she is seen sacrificing a ram. These coins are outstanding masterpieces of full Classical art. ILLUSTRAZIONE: PELIKE DEL 450-400 A.C. CONSERVATA AL FINE ARTS MUSEUM DI BOSTON1 punto
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Beato te . Anche a me sarebbe piaciuto poter contare su una fonte preziosa come un edicola, soprattutto in zona turistica dove girano monete d'ogni tipo, ma purtroppo l'edicola del mio paese era (ed è tuttora) gestita da una specie di Cerbero e se le avessi chiesto di mettermi da parte qualche moneta probabilmente avrei imparato qualche nuova parolaccia... Un aneddoto per farti capire meglio... E' decisamente bruttina, e soprattutto sovrappeso, con una "pancetta" piuttosto pronunciata, ed un giorno, con me presente, una villeggiante, salutandola dopo quasi un anno che non si vedevano, osservando la zona "eccedente", in maniera assolutamente gentile ed innocente le disse "Buongiorno signora, quanto tempo ! Oh che bella sorpresa ! Ma quando nasce il bambino ?" L'edicolante, con una specie di misto tra un muggito e un grugnito le rispose "Guardi che mio figlio ha 8 anni, e io non sono mica incinta !". E chi si sarebbe osato chiederle un favore ?!?!1 punto
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OBryzum … oro raffinato e purificato dalle scorie… - come dire ORO PURO per quanto fosse possibile al tempo, quindi a grandi linee circa 98%1 punto
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Stamane al Cordusio in molti chiedevano a quando il nuovo numero del Gazzettino.. Stiamo raccogliendo articoli, e già impaginato parecchio, siamo a buon punto.. Il treno del Cordusio, riprende la sua mitica corsa...1 punto
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Oltretutto la tua battuta sulla caffettiera napoletana non e' fuori luogo , infatti l' uso d'elezione della pietra ollare e' quello delle stoviglie da fuoco ,quindi quella che tu hai chiamato "caffettiera" e' ,probabilmente , un "bricco" per scaldare I liquidi divenuto un contenitore per I "solidi "?.1 punto
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oppure.... Cina - Tibet - Mongolia - Siberia - Russia asiatica. Brick tea Mattoncini di the pressato largamente utilizzate come moneta nel periodo 1700/1920. Usati come soldi o come cibo nei periodi di carestia. Alcuni tipi erano frazionabili (quarta immagine).1 punto
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Per rendersi conto dell'effetiva visibilità dei difetti, con lo zoom del PC portate l'immagine alle reali dimensioni della moneta e allora ci si rende conto che quello che si vede nelle foto formato "pizza" non è la giusta visione. Il formato "pizza" è come se usassimo una lente 10X, cosa sbagliatissima, dove anche un FDC non sembra più tale.1 punto
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Calabria, Tarentum AR Nomos. Eu-, magistrate. Circa 281-270 BC. Nude warrior, holding reins and shield, preparing to dismount from horseback to left; YƎ behind / Taras astride dolphin to right, holding trident over shoulder and preparing to strike with spear; TAPAΣ above, hippocamp below to right. Vlasto 698 (same dies); cf. HN Italy 968. 7.82g, 21mm, 10h. Good Very Fine. Very Rare; only one other example on CoinArchives. From the V.D.T. Collection. Estimate: 750 GBP ILLUSTRAZIONE: LASTRA TOMBALE AFFRESCATA (MUSEO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM)1 punto
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Grazie! Si, la mia è una collezione prettamente dinastica, salvo alcuni esemplari contestualizzati non lontano dall'epoca di riferimento. Il discorso del poco ma buono lo condivido in parte: sono anche io amante delle alte conservazioni, ma in alcuni casi tocca fare una quadra con il peso storico che alcuni tondelli hanno più di altri. Ogni moneta che acquisto ha una logica collocazione spazio-temporale nella mia collezione, relativamente all'emissione, al significato del rovescio, alle commemorazioni ed ai tributi. Oltre al piacevole ritratto io punto sul messaggio più o meno importante che la moneta intendeva tramandare con la sua naturale circolazione nel flusso economico dell'impero. E quindi, in alcuni casi, qualora ritengo la rilevanza storica più importante di una splendida conservazione, mi accontento di una moneta visivamente meno affascinante ma ricca di significato. Ho un sesterzio di Vespasiano IUDAEA CAPTA che sarà in conservazione MB, non l'ho postato perché mi riesce difficile metterne a fuoco i rilievi che però meglio si apprezzano in mano. Superficialmente una moneta in quelle condizioni potrà non riscuotere interesse, ma racchiude in sé forse la gloria più grande della dinastia da me trattata, e quindi la capitolazione di Gerusalemme. Alle volte bisogna andare oltre l'occhio che, per carità, vuole sempre la sua parte. Non ho trattato l'aspetto economico del puntare sulle alte conservazioni purtroppo non ho ancora disponibilità in esubero da potermi permettere aurei o chissà quali chicche, quello che sono riuscito ad accaparrarmi è frutto (come penso sia per molti di noi miseri plebei) di mirati risparmi!! ?1 punto
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"Inoltre, scusatemi, ma io non credo assolutamente che io sono stato l'unico ad accorgersi di questa nota solo..." Credo proprio che invece Tu sia stato l'unico.....qui siamo troppo impegnati a discutere se una monete sia spl+++/qfdc---- o piuttosto mspl---/spl++++, se l'abbiamo pagata troppo o troppo poco, o se la caccola che si intravede nella narice destra del sovrano costituisca una variante o un difetto di conio. E questa volta non abbiamo neppure la scusante che si tratti di un testo inaccessibile, costoso o scritto in lingue incomprensibili, perchè invece è sul web a disposizione di tutti ed è scritto in italiano. Purtroppo non leggiamo come si dovrebbe.........e questa è la dimostrazione lampante. M.1 punto
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