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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/14/18 in tutte le aree
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Buonasera a tutti... Stasera voglio condividere la miglior moneta della mia piccola collezione per rarità/conservazione. 24 grana 1730.5 punti
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Via, posto una cosa pure io anche se non è all'altezza delle precedenti. E' una piastra del mio caro Ferdinando IV di un anno non comunissimo; non ho ancora capito se la patina mi piaccia o meno. Ha un bel modulo largo e sono comunque soddisfatto del pezzo.3 punti
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La Calabria invoca da tempo la restituzione dal British Museum di una splendida ascia votiva del VI secolo a.C. rinvenuta a S.Sosti (Cosenza) nell' Ottocento e finita a Londra nel 1884.2 punti
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Un vero basso rilievo! Diametro 57 mm, spessore max 8 mm, peso 84,50 g. Più delle parole lascio parlare le immagini!2 punti
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Posso consigliarti di leggere questa mia discussione: Parla di una moneta di rame, ma vale per qualsiasi moneta...2 punti
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Giusto a titolo di riepilogo ecco i legami di conio che ho trovato: Nella fretta mi è saltato il legame del rovescio cgb col mio...2 punti
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Non posso esimermi da un'immagine come questa, dimostrazione del grande affetto che c'è dietro al gruppo, tutto ciò mi emoziona... Grazie @King John2 punti
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Immagino, per me il discorso era diverso vivendo in una grande metropoli, potevo scegliermi l'edicolante compiacente.. Sai quanti ne ho trovati che non mi rispondevano neanche, o che mi cacciavano perché non avevano tempo o perché mi scambiavano per un disturbato... Non era facile ma io avevo la propensione al dialogo e soprattutto alla faccia tosta...importantissima nella vita.. Ho attaccato tutto quello che c'era da attaccare... Essendo nato e cresciuto in mezzo ai tondelli mio padre e mio nonno li collezionavano, io ovviamente non ho resistito, il fascino mi ha colpito e attratto, forse anche innato per tanti fattori. La cosa bella è che nonostante sia passato tanto tempo, la caccia rimane ancora aperta ovviamente... Eros2 punti
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Buonasera a tutti, siamo agli sgoccioli, l'evento campano annuale si avvicina e volevo informare tutti che giovedì prossimo 20 settembre 2018 alle ore 15,30 (in occasione del convegno numismatico che avrà luogo nell'Hotel del Sole il 21-22 settembre) ci sarà una visita guidata al Museo Provinciale Campano di Capua (CE), via Roma 68. http://www.provincia.caserta.it/museocampa…/museocampano.asp L'invito è esteso a tutti, invitiamo cortesemente coloro che intendono essere presenti di dare un cenno della loro presenza al fine di poter comunicare alla biglietteria il numero di visitatori. Potete inviare un messaggio o un'email al seguente numero: 335-1438404; oppure [email protected] Il Museo Provinciale Campano è uno dei più importanti musei archeologici a livello nazionale, di recente ristrutturato conserva alcune migliaia di reperti e monete della Campania Antica romana e preromana. Molto ricca la sezione numismatica con diverse monete e medaglie di epoca medievale e borbonica, dulcis in fundo la quadreria dei ritratti di sovrani e regine del Regno delle Due Sicilie donati all'epoca dagli stessi in occasione di un loro viaggio nella città di Capua. Il costo del biglietto è ridotto a 3,00 per i gruppi che superano le 10 persone, per coloro che superano i 65 anni di età e per i minorenni di un'età compresa tra i 14 e i 18 anni, gratuito per coloro di un'età inferiore ai 14 anni. Ragazzi, questa è l'occasione ideale per conoscerci e stare insieme qualche ora. Vi aspettiamo numerosi!2 punti
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Come unire un forum, come unire amici vecchi e nuovi, come creare un contatto, un sentire comune, me lo sono chiesto più volte e non ho saputo rispondere, spesso il disagio supera la passione, la divulgazione, il voler trasmettere, nel contempo tutto cambia, cambia la vita, cambia la numismatica, cambia ovviamente un forum, cambiano le persone, e allora ci dovrà pur essere un punto di unione, oltre le monete ? Anni fa lo trovai qui, la discussione degli affetti, dell’amico che mai mi tradi’, di chi ti sarà sempre vicino e fedele, lo avevo trovato ma ci lascio’... Mia moglie non ne voleva sentir ragione poi quando capi’ che soffrivo troppo mi disse vai ... Parti’ una campagna di ricerca su internet epocale, restrinsi la scelta a tre o quattro femminuccie, scelsi poi la situazione più drammatica, estrema, ma gli occhi mi convinsero, occhi che dicevano tutto e tuttora parlano sempre con me. Ci sono cose nella vita che non rifaresti, o faresti in altro modo, certamente di una non mi pentirò mai di aver passato e di star passando la vita con Sissie. Sissie aveva gli occhi terrorizzati, non voleva mai uscire, non abbaia per un trauma, non si stacca mai da me, se faccio una valigia lei ci entra e quindi non posso andare da nessuna parte se non c’e’ anche lei, la mia principessina, ma io sono contento così, amo le cose semplici, vere, e il cane ha tutto per portarti all’umanita’, al sapore della vita. Se sono triste mi consola, si mette a fianco e si addormenta vicino, apre l’ufficio al mattino con me, se e’ in casa quando sono a 500 metri dall’uscio ancora in strada si fionda dietro alla porta, non si capisce come abbia questa sensorialita’ ma i meticci sono a volte così , gli occhi sono ora meno tristi, non finirebbe mai di farsi coccolare. Una vita e’ con tanti ma una vita con un cane che sa che lo hai salvato e’ una gioia intima, personale, esclusiva direi, gli occhi delle persone dicono tutto, quelli dei cani parlano e ti sono compagnia per sempre finché si potrà ....i cani forse loro possono unire anche gli uomini ...2 punti
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Una piccola serie di massime e aforismi inerenti il collezionismo, che noi carissimi possiamo adattare a "quel genere" a noi tanto caro. Ne ho scelto alcune di questa massime ma ce ne sono tante altre, mi auguro ci siano spunti di riflessione e che ci scappi anche qualche sorriso questo e in particolare se qualcuno di noi si riconosce in almeno una di questa massime. Walter Benjamin 15 luglio 1892, Berlino, Germania - 26 settembre 1940, Portbou, Spagna Per il collezionista - quello autentico intendo, il collezionista come deve essere - il possesso è il rapporto più profondo che in assoluto si possa avere con le cose: non come se le cose fossero viventi in lui, piuttosto è egli stesso che abita in loro. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 [1] Una volta un uomo trovò nel suo campo una statua di marmo di estrema bellezza. La portò da un collezionista che amava tutte le cose belle, gliela offrì e questi la comprò a un prezzo molto alto. Poi si salutarono. Mentre tornava a casa con i soldi, l'uomo pensò tra sé: «Quanto vale questo denaro! Come si può dare così tanto per un pezzo di pietra scolpita, sepolta e dimenticata sotto terra per un migliaio d'anni?». Il collezionista osservava invece la statua pensando: «Che meraviglia, che vita! Che sogno! È ancora fresca, dopo un dolce sonno di mille anni. Come si può rinunciare a tutto questo per del denaro, arido e inanimato?». (ovvio è un'esempio per pensare e riflettere) Kahlil Gibran, Il precursore, 1920 La collezione nasce dal bisogno di trasformare lo scorrere della propria esistenza in una serie di oggetti salvati dalla dispersione, o in una serie di righe scritte, cristallizzate, fuori dal flusso continuo dei pensieri. Italo Calvino, Collezione di sabbia, 1984 Il vero collezionista è un bambino che ha appreso la difficile arte di abitare nelle cose che ha raccolto, senza fine. Marco Belpoliti, Colleziona, colleziona, qualcosa resterà, su La Stampa, 2015 Ciò che nel collezionismo è decisivo, è che l’oggetto sia sciolto da tutte le sue funzioni originarie per entrare nel rapporto più stretto possibile con gli oggetti a lui simili. Questo rapporto è l'esatto opposto dell’utilità, e sta sotto la singolare categoria della completezza. Cos'è poi questa «completezza»? Un grandioso tentativo di superare l'assoluta irrazionalità della semplice presenza dell'oggetto mediante il suo inserimento in un nuovo ordine storico appositamente creato: la collezione. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 [1] È raro che i collezionisti si presentino al pubblico come tali. Desiderano passare per scienziati, per esperti, all'occorrenza anche per proprietari, ma molto di rado per ciò che pure soprattutto sono: per amatori. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 I collezionisti sono fisiognomia del mondo delle cose. È sufficiente osservarne uno e badare a come tratta gli oggetti della propria vetrina. Si direbbe che appena li tiene in mano appaia ispirato da essi, abbia l’aria di un mago che attraverso di essi guardi nella loro lontananza. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 I collezionisti sono persone dotate di un istinto tattico; secondo la loro esperienza, quando vanno all'assalto di una città sconosciuta, la più piccola bottega di un antiquario può rappresentare un fortino e la più sperduta bancarella una posizione chiave da conquistare. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 Il collezionista è il vero inquilino dell'intérieur. Egli si assume il compito di trasfigurare le cose. È un lavoro di Sisifo, che consiste nel togliere alle cose, mediante il suo possesso di esse, il loro carattere di merce. Ma egli dà loro solo un valore d ’amatore invece del valore d’uso. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 [1] Il collezionista si trasferisce idealmente, non solo in un mondo remoto nello spazio o nel tempo, ma anche in un mondo migliore, dove gli uomini, è vero, sono altrettanto poco provvisti del necessario che in quello di tutti i giorni, ma dove le cose sono libere dalla schiavitù di essere utili. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 [1] Il motivo più recondito del collezionista può essere forse cosi circoscritto: egli intraprende una lotta contro la dispersione. Il grande collezionista è originariamente toccato dalla confusione, dalla frammentarietà in cui versano le cose in questo mondo. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 [1] La definizione più azzeccata della comunità degli autentici collezionisti è quella dei fedeli del caso, degli adoratori del caso. Non solo perché sanno benissimo che le loro proprietà devono il meglio al caso, ma anche perché vanno essi stessi a caccia, nelle loro proprietà, delle tracce del caso, perché sono fisiognomici convinti che non vi è nulla che possa capitare alle cose di tanto stravagante, imprevedibile, inavvertito da non lasciarvi le sue tracce. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 [1] La figura del collezionista, che per l’osservatore risulta col tempo sempre più affascinante, non è finora stata riconosciuta come merita. Si potrebbe credere che nessuna figura avrebbe potuto allettare più di questa i novellieri romantici. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 [1] Per il collezionista, in ciascuno dei suoi oggetti è presente il mondo stesso. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 Se le collezioni pubbliche sono socialmente meno problematiche e scientificamente più utili di quelle private, sfugge loro la più grande chance di queste ultime. Il collezionista usa la propria passione come la bacchetta del rabdomante, che gli permette di scoprire fonti nuove. Walter Benjamin, Scritti 1906-1940 [1] Il fascino d'una collezione sta in quel tanto che rivela e in quel tanto che nasconde della spinta segreta che ha portato a crearla. Italo Calvino, Collezione di sabbia, 1984 Si può e si deve raccogliere - in modo intelligente e piacevole - tutto ciò che amiamo e che appartiene alla persona amata, anche se non abbiamo una casa o un museo a disposizione, perché la poesia degli oggetti collezionati ne è l'autentica dimora. Orhan Pamuk, Il museo dell’innocenza, 2008 La vera casa di un autentico collezionista deve essere il suo museo. Orhan Pamuk, Il museo dell’innocenza, 20081 punto
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Se utilizzi il metodo alitoso ti consiglio di evitare il consumo di aglio nelle 48 ore precedenti il trattamento1 punto
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Non ci avevo pensato, proverò anche io e vedremo come andrà, più che altro con le monete in rame del regno ? Sinceramente mi ero perso questa discussione, grazie per averla condivisa @El Chupacabra1 punto
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Un sito numismatico che si rispetti non dovrebbe essere carente anche di immagini, di Monete, medaglie, gettoni e quello che vorrete... Creiamo uno spazio per far vedere, commentare, divulgare, condividere, e' lo spirito di Lamoneta, anche chiedere pareri certamente... ci vogliono poi però volontari con la materia prima ?, vediamo ...e' uno spazio in più di condivisione che mi sembra giusto che ci sia, poi come sempre tocca a noi ....1 punto
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Sembrerebbe più che splendida, ma purtroppo la macchia la penalizza un bel po', in questo caso il difetto presente al retro non cambia lo stato di conservazione della banconota, ma è il valore che ne risentirà parecchio. In buona sostanza un trauma che colpisce una banconota in FDS, un taglietto per esempio, non cambia il suo stato, è pur sempre una banconota in FDS, ma questo trauma andrà ad influire pesantemente sulla sua valutazione. Cento/centocinquanta euro per me, e ci vuole pure il compratore giusto. Se la macchia non è appiccicaticcia è meglio non intervenire e lasciare tutto così. L'utilizzo della gomma lo sconsiglio, la banconota è piccola e non si può tenere ben ferma come un foglio grande, va da se che la stessa gomma potrebbe provocare una o più pieghe da attrito.1 punto
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Se uno colleziona euro circolati, credo reputerà di poter utilizzare questa procedura per pulire le proprie "adorate monetine". Con un minimo di esperienza il metodo non è poi così lungo e si può adottare su scala industriale: infatti, non è necessario procedere con una sola moneta per volta, ma - soprattutto per le circolate - sono possibili i "bagni di gruppo"... ?1 punto
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Il risultato ottenuto da @El Chupacabra è davvero impressionante. Tuttavia personalmente non applico alcun trattamento alle monete euro trovate in circolazione, se non una leggera passata con un panno molto morbido. In questo caso a volte l'irridescenza riscontrata da @5K3L4 è più che normale. Per una moneta circolata è più che sufficiente senza alterare il suo grado di conservazione. Tentare la procedura sopracitata con una moneta circolata sicuramente male non farà, ma ne vale la pena dedicare tale lunga procedura su monete Euro? Un saluto1 punto
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http://www.famedisud.it/dalla-calabria-al-british-museum-lincredibile-storia-dellascia-votiva-di-kyniskos/ Magnifico reperto , solo un particolare mi lascia perplesso , il colore del bronzo dell' ascia , che in base alla foto sembra piu' essere argento o ferro lucidato , ma sicuramente e' un effetto ottico del riflesso della luce della foto .1 punto
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Buongiorno @angel, dovrei avere qualcosa di cartaceo del Grande Roland, alcune anche con dedica autografa. Dovrei cercare nel disordine dei miei cataloghi, listini e articoli. Cordiali saluti, Rocco.1 punto
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Ciao @Legio II Italica post interessante come sempre . Aggiungo le foto di alcuni reperti goti da Acquasanta , Fonte :La necropoli altomedioevale di Casteltrosino ,bizantini e longobardi nelle marche.1 punto
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Milano però coniò anche per altri, tra i casi più importanti di coniazioni per altri ci sono quelli per Parma nel periodo tra il 1819 e il 1832, a Parma c'era Maria Luigia d'Austria, Duchessa di Parma, Piacenza, Guastalla, figlia dell'Imperatore Francesco I ed ex moglie di Napoleone I Bonaparte. Ma la zecca di Parma aveva delle problematiche sia per la scarsità che per la vetustà delle attrezzature disponibili. Quindi Maria Luigia incaricò Milano col suo incisore Luigi Manfredini perché più attrezzati. Quindi le storie si intrecciano non solo parentali ma anche monetarie tra Parma e Milano, quindi da collezionista di Milano ho voluto mettere questa moneta perché uscì dalla nostra zecca, qui il 5 lire del 1832, da Hess Divo 001, con una fantastica immagine della Duchessa.1 punto
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Talmente indimenticabile che la Svezia ha dedicato a lei ed alla sua autrice, Astrid Lindgren, una banconota da 20 corone.1 punto
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Pinocchio rimarrà sempre nel mio cuore, l'altra sera ho visto la mogli di Manfredi in un'intervista e ho pensato subito all'interpretazione straordinaria di Manfredi in questa serie, unica..secondo me da oscar..altro che questi attorucci da quattro soldi di oggi e non parlo solo di quelli Italiani.... Ma questa è un'altra storia..potrei scrivere, scrivere e poi scrivere ancora ma vi annoierei.. Nel frattempo questa notte la voglio dedicare a Nino grandissimo artista, qui in un sua cavallo di battaglia, il pezzo se ascoltato attentamente è il sunto della vita stessa, troppo facilmente oggi in alcuni casi considerata difficile... A te Nino.. grazie di tutto... Va beh queste erano mitiche, mi ricordo le corse a casa da scuola per vederle tutti i giorni stupende..altro momento altissimo...1 punto
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Forse perchè sono nato a pochi passi, ma questo per me è un'altro simbolo di questa immensa città.. La mia infanzia, la mia adolescenza, tutto attraverso queste mistiche mura Spagnole... La cosa bella è che sono ancora li..e ogni volta che passo sogno... Porta romana è una delle porte principali di accesso alla città. L’arco che vediamo oggi, pur essendo molto più vecchio di altre porte come Ticinese o Sempione, non è come si potrebbe pensare la porta che risale all’epoca romana, alla Milano imperiale. L’attuale arco è stato edificato nel 1598 in occasione dell’ingresso di Margherita d’Austria promessa sposa – ancora quattordicenne – di Filippo III di Spagna. Non dimentichiamoci infatti che in quel periodo (dal 1535 al 1706) Milano era dominata da governatori spagnoli. Gli stessi fecero infatti edificare la cinta di mura (le cosiddette “mura spagnole”) in difesa di Milano, quale capitale del Ducato omonimo. In onore di Margherita d’Austria vennero collocate sull’arco di Porta Romana (e sono tuttora visibili) le decorazioni di due conchiglie aperte che mostrano la perla in esse contenuta; va ricordato che Margarita (Margherita) in latino ha il significato di perla. I bastioni furono completati intorno al 1560 e la città non era ancora dotata di un ingresso monumentale e fu con questa concezione che venne progettata Porta Romana. Rimase anche l’unica porta con tale simbolica “importanza” per oltre due secoli, fintantoché non venne completato l’Arco della Pace (previsto per l’ingresso di Napoleone Bonaparte) e Porta Venezia (realizzata per l’ingresso dell’imperatore Francesco II). Spesso è difficile riuscire a immaginare la città “murata” e con pochissimi accessi porte e pusterle in quanto oggi non esistono più esigenze ne di difesa eventuali “attacchi” non si respingerebbero semplicemente con delle mura… ne di pagamento di dazi sulle merci; siamo molto più abituati a vedere la città molto “aperta” da questo punto di vista; inoltre avendo smantellato quasi tutti i bastioni, le porte rimaste hanno perso oggettivamente quella valenza di “ingresso” in città, mantenendo comunque un importante significato storico.1 punto
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Grazie Paolo, e che Modena è una zecca poco considerata, forse perchè siamo ancora fermi al Crespellani.. Ma la sua monetazione meriterebbe maggior considerazione, certo molte tipologie sono quasi introvabili, però diciamo che non si fa molto per incentivare.. Ci vorrebbero più conferenze, più iniziative, le persone ci sono, ma vanne incentivate, e non certo con i silenzi o con l'immobilismo.. Dialogo, espressione, proposte, post, insomma alla base c'è la comunicazione, e visto che non è che ci si vede spesso, forse è il caso di scrivere almeno o no? Modena è solo un pretesto ovviamente visto che l'oggetto, qui il problema è generale.. Quanto mi sono sgolato nell'ultimo decennio... Eros1 punto
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Non posso rimanere impassibile davanti ad uno statere come questo, il vedere una Nike ritratta con queste grazie e con una prospettiva che farebbe invidia a Giotto, rimango estasiato.. Se poi ci mettiamo il pegaso che scalpita in maniera cosi prorompente da uscire dal tondello, l'opera è compiuta.. Grazie Federico per le magnificenze che ci doni..1 punto
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Caro @dizzeta quello che citi tu è un testo anteriore (un mio post sul forum ormai del 2011) al saggio con Ricci ed anche altri miei scritti più recenti sull'argomento (mio ultimo articolo sui NAC dedicato a Genova) e sai che almeno al momento (e salvo prova contraria che non mi pare abbia di fatto presentato neppure il MEC) non ritengo più probabile che Genova abbia coniato tra fine XII e inizi XIII i cosiddetti grossi da quattro. Idem per le proposte crono-tipologiche che ne discendono. In più anche in base agli esiti dello studio del ripostiglio di Padru, non penso davvero che questa tipologia di grosso sia andata molto oltre il 1250/52. E del resto queste emissioni si differenziano per alcuni particolari importanti da quelle con la stella e con il cuneo, e che sono certamente successive. un caro saluto MB1 punto
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@armando91 I conii erano realizzati a mano, quindi - anche se il tipo era il medesimo - il risultato era differente da un conio all'altro, soprattutto laddove i conii erano realizzati da due incisori diversi.1 punto
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La differenza sta nel fatto che la prima non è in confezione ufficiale (la controscatola non ha il disegno della corona tipico dell'edizione ufficiale dei quali ho potuto vedere decine di esemplari), come non sembra essere ufficiale il certificato numerato, solitamente il grading è scritto rigorosamente in francese e il font del numero di serie è quello della seconda immagine. Inoltre Prooflike non significa PROOF. In conclusione credo che la prima foto ritragga uno dei numerosi esemplari confezionati e immessi sul mercato da un soggetto non istituzionale (credo tedesco), esemplari oltretutto in qualità FDC e non Fondo Specchio.1 punto
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Stasera condivido con voi questa piastra Fecunditas. Tanto desiderata, tanto sognata e dopo varie occasioni e proposte, mi è capitata questa tra le mani che giudico sopra la media. Ben accetti i vostri pareri. Buona serata. Filippo1 punto
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Indimenticabile Pippicalzelunghe... l'attrice che l'ha interpretata (classe '59), ha praticamente la mia età. Questa serie televisiva del '72 che inserisco di seguito non la dimenticheremo facilmente, colonna sonora compresa.... con un Manfredi che fa ridere ma che con la stessa facilità ha fatto piangere... un Grande che difficilmente avrà un erede capace delle stesse sue performance. e la canzone di Geppetto1 punto
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Taglio: 5 cent Nazione: Irlanda Anno: 2015 Tiratura: 1.100.000 Condizioni: MB Città: Medesano (PR)1 punto
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Beato te . Anche a me sarebbe piaciuto poter contare su una fonte preziosa come un edicola, soprattutto in zona turistica dove girano monete d'ogni tipo, ma purtroppo l'edicola del mio paese era (ed è tuttora) gestita da una specie di Cerbero e se le avessi chiesto di mettermi da parte qualche moneta probabilmente avrei imparato qualche nuova parolaccia... Un aneddoto per farti capire meglio... E' decisamente bruttina, e soprattutto sovrappeso, con una "pancetta" piuttosto pronunciata, ed un giorno, con me presente, una villeggiante, salutandola dopo quasi un anno che non si vedevano, osservando la zona "eccedente", in maniera assolutamente gentile ed innocente le disse "Buongiorno signora, quanto tempo ! Oh che bella sorpresa ! Ma quando nasce il bambino ?" L'edicolante, con una specie di misto tra un muggito e un grugnito le rispose "Guardi che mio figlio ha 8 anni, e io non sono mica incinta !". E chi si sarebbe osato chiederle un favore ?!?!1 punto
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A questa ultima Piastra.... Manca anche la Croce sulla Corona.1 punto
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Scusate Amici se vi ho fatto aspettare, Piastra 1859 Come scrive @motoreavapore..... "modello?base" Lettere sottili al dritto e al rovescio. Taglio inciso al dritto.1 punto
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Stamane al Cordusio in molti chiedevano a quando il nuovo numero del Gazzettino.. Stiamo raccogliendo articoli, e già impaginato parecchio, siamo a buon punto.. Il treno del Cordusio, riprende la sua mitica corsa...1 punto
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Oltretutto la tua battuta sulla caffettiera napoletana non e' fuori luogo , infatti l' uso d'elezione della pietra ollare e' quello delle stoviglie da fuoco ,quindi quella che tu hai chiamato "caffettiera" e' ,probabilmente , un "bricco" per scaldare I liquidi divenuto un contenitore per I "solidi "?.1 punto
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X Tinia Lotto 5 tridracma, 8 esemplari conosciuti di cui due in mano a privati, Comprarlo nel 2015 e rimetterlo in vendita è una forma di investimento che se non porta soldi è da ricovero, lo stesso per altre monete. Magari ci sono aiutini. Sui notai che avrebbero certificato di tutto....mi pare che dalla scorsa estate si sia iniziato a far pulizia....1 punto
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Ma solo io ho notato che buona parte delle monete etrusche (fra cui alcune rarissime, conosciute in un paio di esemplari appena, di cui quello esitato dichiarato come l'unico in mano private e finora sconosciuto) presentano un pedigree che a me parrebbe un poco vago e non esattamente autorevole per monete di questa tipologia alla prima apparizione sul mercato: "From the collection of a Swiss Etruscologist, and outside of Italy prior to December 1992" Per un buon numero di pezzi sembra poi che si voglia quasi cercare di rafforzare tale pedigree con la precisazione che la moneta è comunque "published in I. Vecchi, Etruscan Coinage, 2012". Notizia interessante sicuramente, ma che nulla aggiunge sulla provenienza della moneta tranne il fatto che era già conosciuta da Italo Vecchi nel 2012. Insomma questo dettaglio è una cosa che ho notato solo io? O forse questo etruscologo svizzero tutti sanno chi è nell'ambiente ma si è preferito non fare il nome?1 punto
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Buonasera mi scuso per la qualità ma non sono molto pratico nel fotografare monete pubblico un grosso di azzone Visconti, un po’ la base della monetazione signorile milanese Moneta tosata ma di cui vado fiero anche perché ha un significato famigliare1 punto
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Taglio: 2 euro Nazione: Vaticano Anno: 2013 Tiratura: solo in divisionale Conservazione: BB Località: Milano1 punto
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Taglio: 20 cent Nazione: Vaticano Anno: 2003 Tiratura: solo in divisionale Conservazione: BB Località: Milano1 punto
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Grazie! Si, la mia è una collezione prettamente dinastica, salvo alcuni esemplari contestualizzati non lontano dall'epoca di riferimento. Il discorso del poco ma buono lo condivido in parte: sono anche io amante delle alte conservazioni, ma in alcuni casi tocca fare una quadra con il peso storico che alcuni tondelli hanno più di altri. Ogni moneta che acquisto ha una logica collocazione spazio-temporale nella mia collezione, relativamente all'emissione, al significato del rovescio, alle commemorazioni ed ai tributi. Oltre al piacevole ritratto io punto sul messaggio più o meno importante che la moneta intendeva tramandare con la sua naturale circolazione nel flusso economico dell'impero. E quindi, in alcuni casi, qualora ritengo la rilevanza storica più importante di una splendida conservazione, mi accontento di una moneta visivamente meno affascinante ma ricca di significato. Ho un sesterzio di Vespasiano IUDAEA CAPTA che sarà in conservazione MB, non l'ho postato perché mi riesce difficile metterne a fuoco i rilievi che però meglio si apprezzano in mano. Superficialmente una moneta in quelle condizioni potrà non riscuotere interesse, ma racchiude in sé forse la gloria più grande della dinastia da me trattata, e quindi la capitolazione di Gerusalemme. Alle volte bisogna andare oltre l'occhio che, per carità, vuole sempre la sua parte. Non ho trattato l'aspetto economico del puntare sulle alte conservazioni purtroppo non ho ancora disponibilità in esubero da potermi permettere aurei o chissà quali chicche, quello che sono riuscito ad accaparrarmi è frutto (come penso sia per molti di noi miseri plebei) di mirati risparmi!! ?1 punto
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"Inoltre, scusatemi, ma io non credo assolutamente che io sono stato l'unico ad accorgersi di questa nota solo..." Credo proprio che invece Tu sia stato l'unico.....qui siamo troppo impegnati a discutere se una monete sia spl+++/qfdc---- o piuttosto mspl---/spl++++, se l'abbiamo pagata troppo o troppo poco, o se la caccola che si intravede nella narice destra del sovrano costituisca una variante o un difetto di conio. E questa volta non abbiamo neppure la scusante che si tratti di un testo inaccessibile, costoso o scritto in lingue incomprensibili, perchè invece è sul web a disposizione di tutti ed è scritto in italiano. Purtroppo non leggiamo come si dovrebbe.........e questa è la dimostrazione lampante. M.1 punto
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