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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/16/18 in tutte le aree
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Io avevo 7 anni quando si è passati dalle lire all'euro. Non ho ricordi legati alle lire, tranne il fatto che mio nonno mi dava 500 lire ogni volta che lo vedevo e mi sentivo super ricco, una monetina valeva quasi due pacchi di patatine.. E ne avevo di quelle monete, avevo una scorta di patatine a vita! Quando ci fu il passaggio, ricordo che mi feci regalare da tutti i miei parenti gli starter kit, ne avevo ricevuto diversi, tutti aperti che riempivano i miei portamonete. Ricordo che la forma dei 20 centesimi mi faceva impazzire, non capivo il perché di quella strana forma. Inoltre ero polemico sui 50 centesimi, "perché 1 euro che vale di più è più piccolo dei 50 centesimi che valgono la metà?" la ritenevo una cosa priva di logica ahah. Iniziai a collezionare il circolato, una copia per ogni moneta, chiamavo regolarmente mia zia che sta in Belgio per verificare se avesse trovato monete che io non avevo, mi portó tutto il set belga e qualcosa francese e tedesco. Ad un certo punto avevo tutto il set italiano, belga, francese, tedesco e parte di quello greco; la voglia di questa "collezione" si affievoliva non trovando più pezzi nuovi fino a quando, preso da non so quale figurina o giornaletto che usciva in edicola, in poco tempo spesi tutto quello che avevo raccolto. Buio di 15 anni. 2017-2018: mi erano capitate spesso 2 euro commemorative per le mani (ricordo per certo expo, carabinieri, festa della musica e qualcun'altra "brutta", per me tutte le commemorative uguali tra tutti gli stati sono "brutte", amo invece commemorative di personaggi storici, di edifici importanti e disegni di ghirigori), ma pensavo "peccato che non le colleziono, sarebbero bei pezzi", ho ripetuto questo pensiero tutte le volte che mi capitava un commemorativo, fino a quando due mesi fa mi è capitato tra le mani quello di Germania 2017 come resto di un caffè al bar davanti casa mia, ricevendo il resto, decisi all'istante che quello sarebbe stato il primo pezzo della collezione. Da due mesi colleziono commemorative, sono a quota 96 punti
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Buonasera ultima aggiunta alla mia collezione modenese questo piccolo taglio in mistura che ho preso perchè mantiene una certa freschezza,che per questo metallo si sa non è facile da trovare. che ve ne pare? grazie a tutti marco4 punti
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Buonasera, in collezione da un pò....questo baiocco per me è uno spettacolo. mantiene una piacevole freschezza e un buon colore....ha un problema di tondello al dritto ad ore 12 ma ci son passato sopra. cosa ne pensate? un saluto e grazie a tutti marco3 punti
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Non so se queste banconote sono già state pubblicate recentemente: nell'eventualità, mi scuso. Ma per me, insieme ad altre della penisola iberica che raccolsi in un "mitico viaggio" (mitico per il sottoscritto, naturalmente) rappresentano il ricordo d'una avventura. Eravamo in sei e, nell'agosto del 1985, a bordo di due macchine percorremmo per tre settimane in lungo ed in largo Spagna e Portogallo. Queste banconote sono state ottenute a "carissimo prezzo"... I denari erano limitati e verso la fine dovevo scegliere se mettere benzina nel serbatoio, mangiare o tenere le banconote meglio conservate (sono tutte raccolte dalla circolazione). Fu epico: qui quelle che riuscii a conservare (le prime quattro, ma se volete, volentieri posterò tutte le altre...). Nel 1985 il cambio Lira-Peseta era circa 10:1.3 punti
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3 punti
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Mario, Eracle e tutti voi del Cordusio, buona sera da nonno cessare che si rifà vivo dopo tanto tempo per rallegrarsi con Voi tutti per la bella iniziativa...l'ultima nel tempo di tante altre e che vorremmo fosse solo l'inizio; purtroppo ai "normali" guasti del tempo si sono aggiunte difficoltà fisiche che sempre più spesso mi fanno "Staccare il pantografo" non riuscirò ad essere fisicamente con voi; ma lo sono decisamente con il cuore e con la mente per tutto quello che avete fatto e che continuerete, ne sono certo, a fare; Ad maiora dunque, vi seguirò dalla riviera; buona serata a tutto il forum ed in particolare a quelli del Cordusio da nonno cesare3 punti
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MOCENIGO di VENEZIA Proseguendo lo studio sulla monetazione della Serenissima, in questi giorni ho avuto occasione di esaminare per la sua classificazione una moneta da una lira, detta Mocenigo, con diametro 32/33 mm, peso 6,57 g. Si tratta di un esemplare battuto a nome del Doge Andrea Gritti (1523-1538), che in un primo momento aveva dato l’impressione di avere una conservazione medio bassa, ma esaminandola attentamente la conclusione è stata diversa. Moneta con campi molto puliti, gli spigoli del figurato e delle legende presentano una notevole debolezza dovuta a conii stanchi; la pasta metallica, non presenta porosità e mantiene buona parte della freschezza, con leggeri segni di usura sul figurato, propri di una moneta circolata molto poco. Ho rilevato segni di un aggiustamento del conio, visibili al D/ di fianco all’asta centrale, unitamente a evidenti tracce di uno slittamento del conio. Classificazione (da Papadopoli): Doge ANDREA GRITTI (1523-1538) MOCENIGO (21, poi 24 soldi) AG 948/°°° 6,52 g. (grani veneti 126) Varietà 21 (Vol. II pag.150) Massaro all’argento MZ D/: S. Marco in piedi porge il vessillo al Doge genuflesso ANDREAS .GRITI. .S. M. VENET Lungo l’asta DUX. R/: Il Redentore in piedi benedice con la destra e con la sinistra regge un globo sormontato da una croce le cui braccia finiscono con palline. . TIBI . SOLI . .GLORIA . Sul piedistallo le iniziali dei massari fra quattro punti. Foto eseguite con CUBO V.1.03 punti
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Grande esemplare..mi piace molto. Si vede perfettamente il giglio nella palla, de' medici in alto e ancora meglio sia le linee orizzontali che verticali, e la sabbiatura all'interno dello stemma.2 punti
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Germanico! La statua del Germanico, ridotta in numerosi frammenti, fu scoperta nel 1963 a seguito di lavori, poco fuori la cinta muraria lungo la “ Via Ortana”, via che ricalca probabilmente l’antico tracciato della Via Amerina, in un’area pianeggiante, in uno spazio che potrebbe essere identificato con l’antico campus il luogo utilizzato per i ludi e le gare ginniche. Insieme alla statua venne alla luce anche un capitello decorato con trofei e navi, che probabilmente ricordava una vittoria navale d’Augusto e un’ara. Il restauro ad opera della Soprintendenza Archeologica per l’Umbria, visto lo stato di conservazione dei frammenti ha suggerito la ricomposizione della statua, adottando tecniche di ricostruzione originali. E’ stata dunque progettata una struttura portante in acciaio, a tale struttura metallica è poi stata ancorata una struttura lignea di supporto a base per i frammenti bronzei. La statua, d’altissima qualità, fu realizzata mediante fusione del tipo “ a cera persa”, con procedimento indiretto. Punto di partenza era un modello in argilla di cui si faceva il calco; all’interno dei calchi si faceva colare la cera in modo uniforme, poiché al suo spessore avrebbe corrisposto quello dl metallo; terminate le fasi preparatorie si scaldava il tutto a forti temperature: la cera veniva eliminata attraverso canali di sfiato e si lasciava spazio per il getto di metallo; seguiva poi un lungo lavoro di rifinitura e di lavoro sui dettagli. La statua di Amelia fu eretta in onore e in memoria del Principe Germanico. Nerone Claudio Druso ( Germanico) nato nel 15 a.c. fu adottato da Tiberio per volontà di Augusto che voleva assicurarsi così la successione dinastica alla guida dell’Impero. Una serie di vittorie militari, prima in Dalmazia e Pannonia, poi in Germania, infine in Oriente, fecero guadagnare al giovane condottiero crescenti simpatie tra i militari sia presso il popolo. L’annuncio della sua tragica morte, ricordata dagli storici romani Svetonio e Tacito, gettò un’ombra di lutto e tristezza in tutto l’Impero. Manifestazioni di grandi onori vengono tributate a Germanico e il bronzo di Amelia ne è una conferma. La statua, d’oltre due metri d’altezza, rappresenta il giovane germanico in veste trionfale come generale vittorioso, con corazza e con il braccio appoggiato ad una lancia, la testa rivolta a destra, nella direzione del braccio sollevato nel gesto della adlocutio. Di particolare pregio artistico è senz’altro la decorazione della corazza dove viene rappresentata la scena dell’agguato di Achille a Troilo. Tale scena è forse da mettere in relazione con la volontà di ricordare le operazioni militari di Germanico in Oriente. La morte di Germanico, accomunata alla morte di Troilo, trasferisce dunque l’episodio della sua tragica fine alla sfera più elevata del mito e lo pone nel mondo degli eroi. Tratto da http://www.comune.amelia.tr.it/index.php?option=com_content&view=article&id=766&Itemid=3392 punti
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E grazie anche ai buoni uffici del mio "alter ego" Grigioviola (che ringrazio) sono arrivati intanto 2 esemplari dal Hoard I (mentre quello dal II è ancora in transito). Nel dettaglio, due discreti esemplari di Probo: Probo, Lugdunum RIC VI, 28, IMP C M AVR PROBVS P F AVG, ritratto radiato e corazzato rivolto a destra/ FIDES MILITVM, Fides stante a sinistra reggente due stendardi, III in esergo. Peso 3.9 diametro massimo 23 mm. Superfici parzialmente argentate, lievi depositi di malachite a rovescio. Probo, Lugdunum RIC VI, 38, IMP C PROBVS AVG, ritratto radiato e corazzato rivolto a destra/ MARS VICTOR, Mars avanzante a destra reggente trofeo e lancia, III in esergo. Peso 3.6 diametro massimo 23 mm. Superfici parzialmente argentate, lievi depositi di malachite sia a diritto che a rovescio; lieve corrosione di parte di quest'ultimo. Monete abbastanza comuni presenti nel deposito monetale rispettivamente in 9 e 2 (con officina III). Ciao Illyricum2 punti
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Due anni solamente per questa Piastra di Ferdinando IV: 1815 1816 Ma in compenso..... molte rare varianti.2 punti
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Sai perché credo che collezionare Euro generi tante emozioni ? Perché è una collezione spesso riservata ai neofiti e chi si avvicina ad una nuova esperienza per la prima volta, qualunque essa sia nella vita, lo fa con spontanea eccitazione, cosa che forse un po' manca in egual misura nelle collezioni più aristocratiche, quasi sempre riservate a chi ha già maturato una visione più matura della numismatica. Non è un caso che molti degli amici conosciuti qui sul forum siano poi passati a collezionare monetazioni più "importanti" dopo essersi fatti le ossa con l'Euro. E' un po' come quando guidi un auto. Non puoi mica iniziare a guidare un Lamborghini appena presa la patente, no ? Dovrai prima svezzarti con qualche utilitaria che ti consenta di acquisire confidenza ed esperienza alla guida. Ciò non toglie che poi qualcuno si affezioni a quell'Euro/utilitaria e continui a collezionarla/guidarla con passione per tutta la vita.2 punti
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Il velluto per gli slab è come il cuscino di piuma di petto d'oca per appoggiare una pressa idraulica...2 punti
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E veniamo alle congetture: Se questa è una B e basta: vuol dire che è moneta di Martino e Bartolomeo Zaccaria coniata tra il 1317 e 1328. Se c’era la P preesistente: vuol dire che hanno coniato in quegli anni sopra una moneta di Manuele e Paleologo Zaccaria coniata tra il 1307 e il 1310. Descrizione della moneta: -la croce di inizio legenda, sia al dritto che al rovescio, è la tipica croce patente genovese; -quella specie di 7 tra le iniziali dei nomi propri è l’abbreviatura latina che significa “et” ed è presente in tutte le altre monete che conosciamo coniate in quel breve periodo di tempo dalla famiglia Zaccaria; -la lettera zeta è caratterizzata dalla forma gotica, alla tedesca, cioè con la coda che sembra un 3 ; -nel III quarto dello scudo si vedono sottilissime righe verticali, probabilmente significano che lo scudo degli Zaccaria in quel quarto era di colore rosso; -sul retro a fine legenda c’è una forma irregolare che non si capisce bene, più simile ad una conchiglia che ad una stella. Tutto questo per dire che è improbabile che in una decina di anni, o solo tre nel caso della P preesistente, possano aver coniato per lo stesso nominale monete con caratteristiche tanto diverse da questa che, io credo, sia l’unica a cui dar credito. Allora allego la foto di questi tre “nuovi” mattarelli che recentemente sono stati resi noti in aste anche prestigiose. La terza moneta poi è quella della collezione Pesce su cui, mi hanno riferito, ci fu una discussione tra Pesce e Lunardi con il primo possibilista e il secondo decisamente contrario alla sua originalità. Infine ricordo che la moneta in sé è molto particolare nel senso che potrebbe essere una coniazione privata, mancando l’indicazione dell’autorità che diede il diritto di conio (Genova come madrepatria o Andronico II come Imperatore di Bisanzio?) e quindi destinata solo ad uso locale (?), anche se l’oro per l’uso locale certamente non serviva – risulta che Genova concesse il diritto di coniare monete di necessità al suo Ammiraglio Benedetto Zaccaria che occupò Pisa dopo la Battaglia della Meloria nel 1286 ma pare non abbia esercitato questa concessione …forse l’hanno usata dopo i suoi eredi? ma quella valeva solo per l’occupazione di Pisa: …Et sire Beneit (Zacarie) coingenia monee et se party et laissa .vi. gualees pour garder le port que nul ny entrast nen issist et furent Pizans mout destroit … (che non so cosa vuol dire ma mi fido ciecamente di Mazarakis) …Sì, l’ho fatta troppo lunga, scusatemi …2 punti
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Buon giorno a tutti. Personalmente ho una forte attrazione per le monete del 1859 di Ferdinando II, infatti è stata la serie che ho completato da subito. Quasi tutte le tipologie presentano varianti degne di nota: La Piastra oltre a presentare diversità nello spessore delle lettere in legenda,(grosse e sottili) hanno in alcuni rari esemplari le aquilette capovolte. Le mezze Piastre, ostiche a reperire... Nella maggior parte degli esemplari presentano la cifra 9 non perfettamente definita.... Mi è capitato di vederla proposta in vendita per mezza Piastra del 1850! Per non parlare dei 20 Grana, E se avrete la fortuna di reperirlo in alta conservazione.... Noterete al rovescio le piccole palle dei Medici con la forma di stelline a 5 punte. I 10 Grana poi, sono quanto di più difficile da trovare. Chi colleziona questa tipologia me lo può confermare. Di 10 Tornesi del 1859, ne posseggo tre pezzi: Due con diversi simboli e uno con mancanza di punto dopo la parola HIER In alcuni esemplari si nota al rovescio, ad ore 12 una linea verticale in rilievo, segno di una rottura di conio. Il 5 Tornesi, Il 2 Tornesi, E infine il Tornese. Di questi ultimi tre... Il 5 Tornesi è, come già scritto sopra... il nominale più difficile da reperire. Scusate se mi sono dilungato troppo. Buona domenica.2 punti
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Se si conosce questa monetazione, e le sue pesanti problematiche tecniche, il problema di tondello riscontrabile al dritto in questo esemplare è alquanto risibile a fronte di pregi non indifferenti: -conservazione prima di tutto (erano monete di una pù che intensiva circolazione, e trovarle meglio di bb è un'impresa... basti guardare l'esemplare del gigante!!) -regolarità ed omogeneità del tondello. non ha vistosi tagli di riporto al marco, vistose mancanze o esuberi, altre piaghe tecniche su questa tipologia - ottimi dettagli ben impressi, e bellissima ramatura Hai mai pensato di inviare le foto delle tue monete a gigante? mi offro di fotografartele gratis... pensaci...2 punti
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Ciao, imponente moneta da 5 Kopeki di Caterina II Aquila imperiale bicefala con San Giorgio nello scudo centrale - пять копиекъ (cinque copechi) EM (zecca di Ekaterinburg - la M sta per монетный двор (zecca) Al rovescio abbiamo il monogramma composto da "I" "E" e II ( Ekaterina II Imperatriza) _______________ Nel 1788 ne furono coniati più di 47 milioni di pezzi, un rublo in argento da 24 grammi in argento 750 equivaleva a circa Kg. 1,040 di rame: (moneta da un rublo in rame di estrema rarità) https://en.numista.com/catalogue/pieces101958.html Va de se che la ventesima parte (5 kopeki) dovevano pesare circa 52 grammi (i 5 kopeki in argento erano minuscoli, pressappoco quanto un nostro eurocent). Bel monetone2 punti
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il discorso è estremamente complesso.... qua ci fu una lunga e in parte superata discussione in ogni caso consiglio quantomeno la lettura di questo.... sotto ...che include la bibliografia di riferimento https://www.academia.edu/35821607/Nuove_scoperte_sulle_monete_bronzee_d_età_imperiale_con_contromarche_XLII_e_LXXXIII_in_Percorsi_nel_passato._Miscellanea_di_studi_per_i_35_anni_del_Gr.A.V.O._e_i_25_anni_della_Fondazione_Colluto_a_cura_di_A._Vigoni_Rubano_PD_L_Album_22_pp._253-265 saluti Alain mi sento di dissentire...lo stato di conservazione qua conta poco, direi non meno di 5 volte di più....2 punti
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Di seguito i miei ritrovamenti in un mese di controllo di resti e sotterfugi per scambiare quante più banconote possibili ahah2 punti
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Come già anticipato trovo l'offerta corretta solo per lo Ziani, anche se un pò caruccio. infatti considerando il 20% per la Bertolami e la spedizione conviene prenderlo da un commerciante. Gli altri sono della serie non mi pronuncio. P.s. Il Soranzo pagato molto molto meno 4 anni fa1 punto
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Questa discussione mi ha ricordato una vicenda famigliare di dodici anni fa, che avevo commentato come segue. Il 28 settembre 2006 Solange ha raggiunto il paradiso dei felini e il fatto che non abbia minimamente sofferto è il solo appiglio per temperare il nostro comprensibile dolore. Anche la considerazione che abbia trascorso in perfetta salute tutta la sua lunga esistenza (la recente indagine anagrafica le assegna 18 anni già compiuti, dato che quando Daria l’ha adottata, all’età di 15 anni, la gattina aveva già sei o sette mesi) ci è stata di conforto. Discreta e indipendente, la sentivo emettere un flebile miagolio solo quando, dopo il suo giro nel vasto prato sotto casa, “suonava il campanello” per rientrare. Invece, quando eravamo al Lido di Camaiore dove ci ha sempre seguito, era solita trascorrere le sue vacanze in appartamento. Non è che avesse avuto un’attività sessuale frenetica, anche perché ce l’hanno portata quando era stata appena sterilizzata, ma non erano pochi i suoi ammiratori tra i gatti dei dintorni attratti dal suo pelo bianchissimo, dagli occhi uno verde e uno azzurro (come quelli di Alessandro Magno!) e dalla siluette da top model. Inoltre aveva trascorso un lungo periodo di convivenza tipo Pacs in perfetta armonia con il nostro Pitty, un affettuoso cagnolino già da tempo in famiglia di grande simpatia, amante del gioco e dei bambini, che ci ha lasciati da anni per un male analogo, un tumore a rapida proliferazione che però nel caso del cagnolino era osseo (all’anca) e lo faceva soffrire, mentre nel caso di Solange era esterno (sul dorso, ma credo sia partito da un polmone) e fastidioso ma non doloroso. Una massa che nel giro di un paio di settimane si era notevolmente ingrossata e la cui natura maligna è stata accertata dal veterinario. Nessun indugio: una iniezione di barbiturico con anestetico locale, solo un sussulto appena percettibile all’entrata dell’ago sotto cute e un sonno dolce e tranquillo che si confonde con l’eterno riposo. Non so per noi, ma per loro sicuramente c’è un posto dove poter scorrazzare anche dopo. GB1 punto
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La foto 2 è una replica della statua di Amelia. Infatti dopo qualche anno che era esposta l’originale nel museo di Perugia, il comune ha ottenuto il diritto di esporta nel proprio territorio. Il museo allora ha realizzato questo calco che ora è esposto come rimpiazzo.1 punto
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Hai ragione... provo a rifare, ma oggi piove e la luce non è ideale.. Cerco di fare meglio!1 punto
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Bellissimo sesterzio! Legenda al dritto differente, titolatura lunga. Bel ritratto e modulo grande, sicuramente ufficiale. Uno spettacolo per gli occhi!1 punto
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Bellissima testimonianza anche questa, se vogliamo provare emozioni ormai mi sa che dobbiamo venire qui ?, ma in fondo io ho sempre pensato che l’euro a livello collezionistico abbia spinto tutto il collezionismo di ogni settore, l’euro ha creato nuova linfa, e ha fatto da traino per altri, la stessa Lamoneta diciamola tutta e’ basata molto sui nuovi, sui giovani e quindi sugli appassionati dell’euro, può o meno piacere questo ma così poi è ....1 punto
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set. 2018 Un bel monetone ungherese ancora in circolazione ed equivalente a cica 60 cent. di euro, ho perso al cambio 40 cent! E' più grande e più pesante di un nostro 2 euro, è pure moderna ragion per cui mi mancava, molto bello il ponte di Budapest impresso nel nickel, in fdc sarebbe stato spettacolare. Questa che presento è del primo tipo (2009-2011) MAGYAR KÖZTÁRSASÁG (letteralmente = Ungheria Repubblica) Nel secondo tipo (2012-2018) che non possiedo ancora... cambia la denominazione in MAGYARORSZÁG (letteralmente = Ungheria Paese)1 punto
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Era come mi ricordavo. Curiosa idea dell'istituto di emissione croato! Notare le tirature minori per le monete degli anni pari con leggenda in latino (almeno di quelle riportate fino alla data di pubblicazione del mio catalogo). Infatti io in collezione (dopo due viaggi in Croazia) ho la serie completa delle monete con leggenda croata, ma neppure una con leggenda in latino! ? PS ho postato le 2 kune, ma vale per tutte le monete!1 punto
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Forse ha ragione, ma io la vedo anche come @miza. Da un lato le perizie possono aiutare un "novellino" a capire meglio lo stato di conservazione e poi da quello uno si fa due conti sul prezzo. Vedo molte valutazioni su internet sopravvalutate da venditori non professionali , quindi uno alla prime armi magari ci casca.1 punto
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ciao questa moneta non è da pubblicare, verifica le regole nel file "osservatorio rarità". grazie1 punto
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Mai visto in conservazione cosi alta.. Una tipologia già di per se difficile per i limiti della mistura, in questo stato conservativo, per il nominale, per Modena, una lode mi pare doverosa.. Magnifico esemplare.1 punto
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Buon divertimento www.persee.fr/doc/ephe_0000-0001_2005_num_21_1_11604?q=numismatique+venise per l'attuale Romania www.persee.fr/doc/numi_0484-8942_2004_num_6_160_2560?q=numismatique+venise1 punto
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Beh, stasera vi do la buonanotte con un nominale che certamente non è facile da mettere in Collezione: Ferdinando II 5 Tornesi 18591 punto
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Ipotesi interessante! Io mi chiedo però se le truppe dell'epoca non prediligessero pagamenti con metalli nobili (oro e argento), invece di monete il cui valore nominale era superiore al valore intrinseco della moneta ..1 punto
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Ciao a tutti, Dalle foto, specie da QUESTE foto, non si riuscirà mai ad avere la certezza di quello che veramente era la moneta. Sicuramente la moneta da Bolaffi se la sono contesa (come ad esempio, il 5 lire di Murat che nell'ultima ha realizzato 13 mila più diritti...) Se è arrivata a 600 e passa, "bene o male" vuol dire che è stata valutata meritevole. Se ho ben capito di quale esemplare si parla, forse è quella acquistata da un noto commerciante Fiorentino... Se così fosse, era notevole. Posso dire che nonostante sia una moneta reperibile con facilità, trovarla veramente bella è molto dura. Ne avevo una, ceduta all'amico @Monetaio, che sicuramente ne ricorderà la bellezza (ed il compenso di vendita anche... credo! ) Ecco il dettaglio richiesto della veste (sperando che il forum non faccia un downgrade). Un gran bel qFdC1 punto
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Un pezzo dei Pink Floyd per me indimenticabile, fa parte dell'album The Wall, LP doppio che posseggo ancora con tanto di poster e cartolina all'interno, erano i gadget di allora... Hey You del 19791 punto
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Acquistando da commercianti 2 euro FDC da rotolino, li pagherai da un minimo di 2 euro e 50 (quelli italiani) a un massimo di 8-9 euro (Malta, Finlandia). La maggior parte, comunque (Germania, Francia, Spagna, Austria, ecc.), va dai 3 ai 5 euro. La mia opinione al riguardo è che l'unico modo per recuperare almeno una parte dei soldi spesi è...spenderli Se un commerciante ti vende un 2 euro FDC da rotolino a 3-4 euro (la maggior parte delle emissioni), non te lo ricomprerà mai a quel prezzo, e poiché le possibilità che una di queste monete diventi "rara" sono pressoché inesistenti, non c'è motivo perché un collezionista debba venirle a comprare proprio da te, quando può trovarle praticamente dappertutto. Quindi, sempre lì si torna. La collezione di monete euro, salvo rare eccezioni, va fatta esclusivamente per passione, allo stato attuale del mercato non c'è praticamente possibilità che possa diventare un modo per investire qualche risparmio. Poi, certo, nel lungo periodo le cose potrebbero anche cambiare, ma, come diceva il famoso economista John Maynard Keynes, nel lungo periodo siamo tutti morti petronius1 punto
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Buonasera a tutti, ho in Collezione due pezzi da 10 Tornesi 1839: Barra alta sulla data Barra bassa sulla data, Entrambi riportano al dritto il busto di Ferdinando con il collo più a punta nella parte bassa. Vi risultano 10 Tornesi del 1839 con il collo "normale"? Nei pezzi del 1840 li troviamo entrambi.1 punto
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https://milanocuriosa.blogspot.com/?m=0 Per chi può essere interessato1 punto
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Angelo buonasera, tengo conservato per te alcuni cartellini del Grande Maestro Roland Becker. se vieni al convegno di Capua te li recapito. Saluti Michele1 punto
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Ciao, Vedo una leggera piega su un angolo ( servirebbero delle foto in controluce) ma se la carta è bella croccante siamo sui 150 euro se non 200 (hai provato con una gomma - LEGGERA! - a cancellare la macchia?). Certo, bisogna trovare il collezionista che sappia apprezzare la tipologia rara.1 punto
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Ciao, se hai il piacere puoi vedere il video che ho fatto a tema proprio su questa tua richiesta. Ti allego il link: Spero ti sia utile, se vuoi iscriviti pure al mio canale, mi farebbe molto piacere ?1 punto
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Come segretario del Circolo Giovani Numismatici mi sento chiamato in causa Io vi posso dire che di giovani numismatici ce ne sono , certo non tantissisi , ma ce ne sono ed il forum penso che ne sia una dimostrazione. Leggo che molti di voi utilizzano come benchmark quello delle presenze hai convegni. Certamente può essere valido, tuttavia vi è da considerare che oramai con l'infinitá di aste numismatiche presenti sul web il loro ruolo sta sempre più diventando marginale, così come quello dei commercianti stessi. ( Le ragioni sono evidenti e non starò qui a elencarle ). Sulla crisi economica non ci credo tanto ad esser sincero, perché sebbene certamente la situazione economica attuale non aiuti è anche vero che si possono fare collezioni estremamente interessanti e affascinanti spendendo pochi euro. I soldi poi ci sono, piuttosto vengono mal spesi. Per quanto riguarda i circoli numismatici penso che la colpa principale sia di quest' ultimi , troppo spesso chiusi fra le proprie mura a lamentarsi , senza aprirsi al mondo in costante evoluzione che li circonda.1 punto
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io avevo il gigante 1995 e già partiva dal 700... Il gigante 1994 é stato il primo libro a tema numismatico che comprai1 punto
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