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Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/20/18 in tutte le aree

  1. Buona sera a tutti Ho il piacere di comunicarvi che è disponibile sul sito della Società Numismatica Italiana una nuova rivista completamente digitalizzata, Numismatica e Scienze Affini pubblicata dal 1935 al 1966 a Roma da P. & P. Santamaria. I fascicoli sono disponibili a questo link. Al momento, quindi, sul sito della Società sono disponibili 17 testate integralmente rese disponibili in digitale, per un totale di 51459 pagine digitalizzate e rielaborate. Le riviste disponibili sono: Rivista Italiana di Numismatica (Tutto il pubblicato dal 1888 al 1970) Gazzetta Numismatica Bullettino di Numismatica e Sfragistica per la Storia d'Italia Bollettino di Numismatica e di Arte della Medaglia Il Numismatico Mantovano Annuario Numismatico Rinaldi Rassegna Numismatica Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano Giornale Numismatico - Italiae veteris numismata collecta, atque illustrata Annali di Numismatica Memorie Numismatiche Notizie Peregrine di Numismatica e Sfragistica Rivista della Numismatica antica e moderna Bullettino di Numismatica Italiana Periodico di Numismatica e Sfragistica per la storia d’Italia Bollettino d’Arte, Antichità, Numismatica, ecc.
    6 punti
  2. Buongiorno, condivido questa Piastra del 1856: Era l'esemplare con i caratteri grossi nella legenda al dritto, riportato come riferimento nel Gigante tempo fa. Secondo il mio parere, raro.
    5 punti
  3. Con la presente porto a conoscenza, in qualità di organizzatore, che nelle giornate di : - venerdì 5 ottobre dalle ore 10.00 alle 18.00 e - sabato 6 ottobre dalle ore 9.00 alle ore 17.00 si terrà, presso il Novotel di Mestre - Venezia (uscita Castellana della Tangenziale di Mestre), il terzo convegno commerciale numismatico "Venezia 2018". La collocazione temporale nel futuro vorremmo cercare di mantenerla in questo periodo, tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre. Purtroppo anche quest'anno, nonostante gli sforzi preventivi di accordarsi con altri circoli ed organizzazioni (Pisa, Bologna e Braga con le manifestazioni di Genova e Brescia), ci troviamo davanti ad una sovrapposizione con altri eventi che si sono aggiunti dopo (Pesaro, Firenze, Foggia), di cui non eravamo minimamente a conoscenza preventiva (visto che l'annuncio da parte nostra è stato fatto a Verona in maggio) e che hanno creato e stanno creando non pochi problemi organizzativi. Ma riteniamo fondamentale proseguire su questa strada, quella del coordinamento, puntando, nella prossima edizione, a confrontarci meglio anche con questi "nuovi" interlocutori. Abbiamo introdotto due novità rispetto alla precedente edizione: 1) la presenza di due circoli della zona (Circolo filatelico numismatico di Noale e Circolo Numismatico di Padova) che presenzieranno e presenteranno le loro iniziative; 2) l'ampliamento della presenza anche degli operatori filatelici. Questa manifestazione, come tutti i momenti aggregativi nell'ambito del collezionismo, lo ritengo della massima importanza per poter far ripartire soprattutto il collezionismo partecipato, il confronto, lo scambio, quell'approccio al collezionismo che faccia riscoprire il trovarsi assieme e condividere questa passione con altre persone. Ecco il significato della presenza dei circoli sopra citati. Conto sulla partecipazione dei "lamonetiani". Buona giornata numismatica.... e non Sivis (alias Stefano Palma) 3 R_DEF retro locandina Mestre 2018_Rev1.pdf 3 R_DEF_2 fronte locandina Convegno Mestre 2018_Rev1.pdf
    3 punti
  4. A questo link potete scaricare un file compresso con la raccolta completa. http://www.socnumit.org/doc/NumismaticaScienzeAffini.zip
    3 punti
  5. Avete ragione entrambi su quello che avete espresso, proprio per la grande versatilità insita in questa monetazione, tenendo bene in considerazione che l'Euro è l'evoluzione delle monetazioni precedenti. Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, le " troppe emissioni " le considero un bene dal punto di vista numismatico, casomai andrebbero ottimizzate, ad esempio evitando accuratamente che una stessa emissione venga fatta su più nominali e metalli ( la Francia ne è un esempio eclatante ), ma questo input deve partire dall'alto. Anche a costo di passare per ingenuo ed inguaribile sognatore, vi pongo un quesito: secondo voi queste " troppe emissioni " possono considerarsi un veicolo di quei principi fondamentali che sono alla base di quel trattato del 1950 e che portò all'Europa che viviamo oggi, nonostante le difficoltà di cui è afflitta? Sarà a causa della sua giovinezza, che l'Euro possa essere snobbata dagli accademici ed autorevoli studiosi, ma così facendo si fa un torto all'intero movimento numismatico, poiché questo è il nostro presente ed il nostro futuro, volenti o nolenti l'Euro esiste, non si può non considerarlo. Sia pur vero che l'Euro debba crescere, ma vi è un assoluto bisogno delle persone più sapienti, si rischierebbe che la loro eredità vada perduta e a noi il loro sapere serve molto, sia per sviluppare questa monetazione che ha similitudini con quelle passate, sia per portare avanti il loro lavoro con le altre monetazioni. Io ed il mio avatar vi auguriamo: pace e bene fratelli
    3 punti
  6. Concordo con il bravo @Fufluns, lo stile dello stemma è senz'altro assimilabile con un periodo compreso fra XVII e XVIII secolo, sebbene l'assenza di timbri mi faccia propendere per un '600 iniziale. Molto interessante lo stemma, che è certamente di un titolare laico (un religioso l'avrebbe timbrato con un oggetto di propria pertinenza). La mancanza di una corona, e in generale di qualsiasi figura esterna allo scudo, mi fa pensare a una ripresa tardiva delle usanze tipiche degli stemmi sigillari di epoca anteriore (medioevale e gotica): per questo penserei alla datazione "alta" che ipotizzavo qui sopra. Lo stemma è blasonabile come "un albero (o un arbusto) sradicato, e accostato alla base del fusto da due torri". E purtroppo non è uno di quegli stemmi che si fa riconoscere a prima vista... almeno, non da me. Il titolare è accennato dalle iniziali R P, la seconda è quasi certamente riferita al cognome: impensabile scandagliare a tappeto tutte le fonti araldiche disponibili, non si finirebbe più... Un aiuto potrebbe venire dalla localizzazione geografica, che lo stile del manufatto non aiuta a identificare (mi viene da pensare alla Spagna o a un territorio da essa controllato nel Seicento, ma è un pensiero che non si fonda su nulla di concreto).
    3 punti
  7. Ciao. Mi associo a quanto scritto da Simone. Un lavoro tanto prezioso quanto discreto, quello svolto da Matteo, che non è alla costante ricerca di consenso e non abbisogna di un'istruita "claque" costantemente mobilitata ad apprezzarlo. Un impegno disinteressato e di altissima qualità. Grazie Matteo per quello che stai facendo, che hai fatto, e che certamente continuerai a fare per la diffusione degli Studi numismatici, con la signorilità e la discrezione che Ti appartengono e Ti caratterizzano. Saluti. Michele
    3 punti
  8. vi presento i nuovi entrati in collezione e spero di avere da voi opinioni circa autenticità, grado di bellezza del metallo ecc. Insomma qualsiasi opinione è ben gradita. Grazie a chi vorrà intervenire. Gordiano III. (238-244). Denarius (3,20 g), Roma, 3a emissione, 240 DC Busto con corona d'alloro, drappeggio e corazza / imperatore con scettro nel gesto di saluto a cavallo. RIC 81, RSC 234. Lievi graffi, conio leggermente stanco nel Rv. Lucentezza leggera Filippo I. Arabi (244-249). AR-Antoninianus (3,90 g), Roma, 244-247 d.C. Busto con corona a raggi, drappeggio e corazza / Annona con cornucopia, ai piedi di Modius. RIC 28c, RSC 25. Piccola crepa, lieve errore di conio in AV.
    2 punti
  9. Ecco il taglio con il Giglio. Pareri, commenti e opinioni sempre ben accetti.
    2 punti
  10. Buonasera a tutti i Collezionisti delle Due Sicilie, questa sera, per restare in tema del Topic di @Rocco68, ho deciso di mostrarvi una delle mie "più belle": la Piastra da 120 Grana del 1818 Testa Piccola. Secondo me questo nominale racchiude, insieme alla sorella Testa Grande, uno de dritti più belli mai realizzati a Napoli. Scelsi questa moneta perchè quasi priva dei soliti difetti di conio che affliggono le Napoletane. (graffi di lima e debolezze)
    2 punti
  11. Le mie prime emozioni monetarie le ebbi da dodicenne, ogni settimana correvo in edicola a prendere i fascicoli dell'opera monete del mondo curata dal Maestro di tanti di noi, Mario Traina… ricordo come le sue parole mi cullavano in viaggi temporali tra epoche remote e misteriose in compagnia delle immagini di preziose e inarrivabili monete, i pezzi da otto, gli zecchini, le doppie silique, gli ottodrammi tolemaici, gli aurei di Roma, le piastre papali, le decuple da trenta ducati...eppure fin da quella fanciullesca età un benefico ma possente tarlo cominciò a impossessarsi del mio immaginario, non tanto le monete che pure mi facevano sognare, ma i libri sulle monete, il nostro Maestro dedicava sempre molto spazio nel sottolineare l'importanza dei libri per un appassionato di numismatica e io che ero sempre stato affascinato dal mondo cartaceo e passavo molto più tempo nelle librerie che nelle giocattolerie avevo una mente particolarmente sensibile a tali suggestioni, divoravo ogni parola del Maestro sulle leggendarie opere dei grandi studiosi attuali e passati, immagini di venerandi volumi si imprimevano nella memoria insieme ai nomi dei loro per me misteriosi e affascinanti autori, lo Spahr sulle monete siciliane medievali e moderne e il Rizzo sulle siciliane antiche con le sue fotografie meravigliose, il Pannuti e Riccio sulle monete di Napoli, costoso anche all'epoca che era di recentissima pubblicazione ma già raro, e poi il mitico Corpus Nummorum Italicorum, una roba pazzesca, venti tomoni poderosi traboccanti dei segreti monetali italici… e via di seguito con le immagini di me che possedevo tutte quelle fantastiche opere in una biblioteca da sogno, ero poco più di un bimbo ma quel sogno continua ancora adesso che ho 43 anni e dopo che molte di quelle opere tanto desiderate sono riuscito ad acquisirle e ad offrire loro uno spazio degno dove ammirarle e studiarle, tutto cominciò in quei semplici fascicoli grazie alle parole di un Maestro che ancora oggi mi scaldano il cuore biblionummofilo ?
    2 punti
  12. Questo stesso esemplare passò da Artemide, è l'immagine presente sulla scheda del catalogo: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-D218/3 Ciao, RCAMIL.
    2 punti
  13. la frase che mi ha colpito e' stata che per i bizzantini non e' molto importante l'aspetto fisiognomico dell' imperatore, come invece e' per i romani, che invece deve essere conservatore della tradizione. Ed e' una visione, per me nuova, e secondo me molto lontana dalla nostra...
    2 punti
  14. Ciao, entrato nella mia collezione. In effetti non mi aspettavo nemmeno io una cifra così bassa, almeno per me quando arriva farò foto nuove. Erano anni che lo attendevo ... ora ho tre varianti del 1799. Mi manca quello più comune con Etrur. Saluti
    2 punti
  15. Ci siamo quasi ...il Gazzettino 3 dopo la sua diffusione in cartaceo e' pronto a sbarcare in digitale per tutti a fine mese, verrà postato in questa discussione, nel nostro sito su Lamoneta, andrà come gli altri due sulla nostra pagina di accademia.edu. E' un prodotto per tutti e fatto da nickname lamonetiani, numero vario e ricco di contenuti, prodotto autogestito come gli altri due, nel frattempo si lavora sul numero 4 , i contributi ci sono, saranno vagliati alcuni, le pagine sempre 50 saranno, ma spero che ci sarà anche un 5, un 6...le vie del Signore sono infinite ? per un gruppo che cerca di fare miracoli, miracoli numismatici si intende con la passione, l'organizzazione, le idee e il lavoro ...
    2 punti
  16. Ottimi acquisti, condivido la decisione di prendere un denario, meno comune, invece del solito antoniniano di Gordiano III. Saluti Eliodoro
    2 punti
  17. Mi è sembrato doveroso dedicargli un post tutto per lui a questo Tarì di Filippo IV del 1622. Moneta simbolo del vicereame a mio modesto parere e non solo, in questo esemplare possiamo notare tutto il suo fascino, e l'espressività incisoria e del regnate. Da notare la doppia I nella leggenda del dritto e qualche ribattitura. Nel rovescio qualcosa di interessante..
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  18. Secondo me si, è una variante. Il taglio del collo è più lungo e manca il punto a REX. Quindi per il dritto fu approntato un conio diverso. Vediamo però anche cosa ne pensano gli altri.
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  19. Ciao Sergio, stupende le Piastre testa piccola. Tu come sempre "modello base".... e io le "elaborate" ? Guarda la punta del collo in questa mia, Dobbiamo considerarla variante? Giglio nel taglio
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  20. Aggiungo a questa bellissima discussione il mio Luigino o Dodicesimo di Tollero di Ferdinando II con data 1660 appena acquistato , Il Pucci lo cataloga come 91b
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  21. Medaglietta recente (xx secolo) - peso 1,96 gr - dim. 17,57x25,84 mm. Al D/ la Madonna di Loreto, al R/ la Madonna di Montenero
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  22. Buonasera @Rocco68 , ormai che ti trovi, facci ammirare anche l'altro lato...... ......e perchè no pure il taglio. E' sempre un piacere guardare una Piastra per intero. Comunque hai ragione, tutte quelle con i caratteri grossi sono più difficili da reperire. (non a caso sono limited edition) Scusa ma il tag oggi fa cilecca.
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  23. ... al nostro CENTRO CULTURALE NUMISMATICO MILANESE è consuetudine dopo la conferenza, un brindisi e l'incontro con i presenti dove si vedono e si scambiano delle monete...
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  24. E' come un nuovo Luna Park gratis che si apre sotto casa tua e tu sei bambino... Grazie per la dedizione.
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  25. Grazie a te, so che non sei milanese ma cristiano, grazie dell'intervento molto bello, ce n'era proprio bisogno qui, certo questa non e' una divulgazione di serie B ma una esclusiva veramente eccezionale a cui io ho avuto il privilegio di poter partecipare ma l'ho offerta integralmente a voi, a Lamoneta, ai gentili lettori anche del web, ai milanesi che ci credono ancora ai propri simboli e alla loro citta' !
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  26. Buona Giornata, Grazie @dabbene, per avermi citato: Le reliquie, il culto e i riti che le circondano, essendo appassionato anche di storia delle tradizioni e popolare, mi affascinano molto. Le reliquie, il culto e i riti che le circondano, essendo appassionato anche di storia delle tradizioni e popolare, mi affascinano molto. Già gli antichi romani avevano delle reliquie i pignus/pignora, pegni, garanti, che avevano più la funzione di talismani, di protettori dell’impero: erano i sette pignora: l’ago di Cibele, la Quadriga dei Veienti, le ceneri di Oreste, lo scettro di Priamo, il velo di Ilione, il Palladio, gli Ancilia, ossia i dodici scudi, ma poi santa Elena, madre di Costantino, promosse campagne di scavi archeologici per recuperare le testimonianze materiali della vita terrena di Gesù e così si rinvenne la tomba, il legno della croce, la colonna dove Gesù fu flagellato, la pietra su cui fu fatto salire per essere interrogato da Ponzio Pilato, le spine della corona. Poi venne il culto dei martiri e ... Ogni città conserva qualche reliquia e la venera con qualche nota particolare e ogni cittadino dovrebbe conoscerne almeno sommariamente la sua origine, storia ed evoluzione, ma spesso non è così. Le Reliquie sono elementi che devono aumentare la nostra Fede e spingerci a seguire le orme di chi ce li ha lasciate: così diventeremo migliori e lasceremo ai nostri eredi un mondo migliore.
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  27. bah ci andrei molto cauto ... se ho capito bene stiamo parlando di due monete identiche salvo la posizione invertita di due lettere del monogramma. comunque sposto la discussione nella sezione di sua competenza
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  28. Potrebbe essere questo il classico tondello che, date le sue indicibili condizioni, si presta ad una pulizia anche invasiva giusto per vedere cosa affiora?
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  29. L'asta XXXVII consultabile anche ai seguente link - lotto 425 http://www.icollector.com/Medaglie-Papali-Clemente-XI-1700-1721-Giovanni-Francesco-Albani-Medaglia-premio-1708-per-l-Acca_i14782692 https://www.artemideaste.com/auction/search/114/Medaglie+Papali
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  30. Sognare e’ la cosa più bella che un uomo abbia nel suo DNA, lotta e vivi anche per i tuoi nobili e alti sogni, io ho sempre sognato e ancora oggi sogno, a volte anche sogni ritenuti impossibili di sono poi realizzati, certo ci vuole caparbietà, idee e anche un po’ di fortuna per realizzarli, ma il tuo sogno in questo momento lo sento anche un po’ mio, vai amico mio sognatore !
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  31. Grazie, mi fa piacere sentire questo da voi! Poi credo che siamo anche quasi tutti appassionati di storia e quindi le nostre monete ne trasudano pienamente raccontandoci nel modo più vero il momento, raffigurandone l'iconografia di una città o di un Granduca.. Ad oggi possiamo vedere pregi e difetti storici, ma rimangono periodi molto affascinanti dove con i mezzi di 3/4 secoli fa sono riusciti a fare capolavori e grandi cose geograficamente parlando. Saluti Fofo
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  32. Ciao, è un bronzetto romano penso un AE3, del IV sec. d.c.,. L'imperatore non è identificabile da queste foto, comunque, considerando il rovescio, è di questa serie: Saluti Eliodoro
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  33. Molti sono convinti che la vita sia domani.. Molti sono convinti che il sapere è nel futuro.. Molti sono convinti che si arrivi al domani.. Molti sono convinti che bisogna aspettare il domani.. Molti sono convinti che comunque domani molte realtà ci saranno comunque.. Molti sono convinti che il domani è sicuro.. Molti sono convinti che la numismatica si vedrà domani... Molti sono convinti che domani sarà, quando l'oggi è qua più vivo del domani che attende vanamente l'oggi svanir...
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  34. Io credo che la quantità spropositata di emissioni abbia ben poco a che vedere con quei princìpi. Io credo che molti Paesi, se non tutti, hanno visto in questa febbre da collezione Euro soltanto una opportunità di guadagno inattesa. Dei princìpi fondamentali di cui parli quasi a nessuno ai piani alti gliene importa un fico secco... Ed il risultato è doppiamente negativo. Primo per la necessità di trovare molti più eventi o personaggi da commemorare e che non sempre meriterebbero, e secondo perché a causa della mole spropositata di emissioni molti collezionisti si stanno allontanando da questa tipologia, perché soprattutto per chi non ha stipendi di un certo spessore o non li ha per nulla (penso ad esempio ai giovani e alla loro "paghetta") non ce la possono fare a star dietro a tutto quello che arriva sul mercato. E anche chi raccoglie solo il circolato ha miriadi di monete da cercare e si moltiplicano le difficoltà per avere una collezione completa. Pace e bene anche a te.
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  35. Bene leggo che si sente l'esigenza di avere più informazione riguardo questa monetazione, il desiderio di poter sentire l'euro più considerato rispetto le altre monetazioni, ed la necessità di attingere ad articoli e studi su di essa. Tutto logico e lecito, ma ricordatevi ragazzi che se riflettete attentamente il mondo oggi è a portata di mano, ovviamente lo dico in senso lato, per intendere che i mezzi che abbiamo a disposizione, ci permettono di creare e far diventare un progetto reale, importante, e vicino a tutti. Io dico sempre che uniti si può fare tutto, e dico proprio tutto.., vicini forse, poco e niente.. Abbiamo due realtà importanti oggi a mio modesto parere, forse le più importanti, la prima è il forum, unico nel suo genere che unisce realtà di ogni paese, e la seconda è l' Associazione Culturale del Cordusio, ma non lo dico perchè di parte, ma solo per i fatti che a oggi ci danno ragione.. Più eventi di ogni circolo o società a livello Italiano, più comunicazione in assoluto, e infine un testata come il "Gazzettino di Quelli del Cordusio", che ha dato la possibilità a molti appassionati di esprimersi senza trafile gerarchiche o di titoli.. Questa a oggi secondo me la situazione del paese! Cosa poter fare, partecipare alle discussioni per creare coesione, utilizzare coloro che si offrono come veicolo, cercare di uscire dal guscio, proporsi, scrivere articoli sull'euro, formare dei laboratori anche virtuale, e infine capire che infondo non c'è cosa più bella che lo stare insieme.. p.s. Credetemi tutto è possibile quando ci sono persone che divulgano col cuore.. Eros
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  36. Numismatica Ars Classica NAC AG, Auction 72, lot 1488, 16/05/2013 The Roman Empire Gaius, 37-41 Bronze, Ilium Troadis 37, 10.86 g. Confronting heads of Gaius, laureate and Augustus, radiate Rev. Statue of Athena between confronting busts of Roma and Senate. Bellinger, Troy, T120. RPC 2312. Very rare. Green patina and good very fine Ex Lanz sale 121, 2004, 320.
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  37. DE GREGE EPICURI E' interessante che gli studiosi di arte e storia bizantina tendano ad "anticipare" l'inizio di tale periodo, che noi numismatici collochiamo per lo più alla riforma di Anastasio. Per loro invece già Costantino (per non dir dei figli!) contiene moltissimi elementi dell'Impero d'Oriente: e non si può dar loro torto. Il termine più caratteristico usato ieri sera è stato l'aggettivo "cerimoniale". A Bisanzio, ogni cosa era fortemente cerimoniale: i ritratti, le posture degli imperatori, gli elmi e le corone, il modo di salutare, il modo di cavalcare... Sapevate che l'imperatore in alcune circostanze sedeva su un trono sollevato fin quasi al soffitto della Sala Regia, insomma a livello di Dio, per essere "calato" lentamente a livello dei mortali solo dopo un certo intervallo, insomma dopo un tempo "cerimoniale"?
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  38. Anni fa...un collezionista di monete di Ferdinando II...mi disse: ma tu lo sai perché sulla Piastra Il Re ha il doppio orecchio? .... io gli risposi....no, sarà stato un errore corretto? .... mi disse...nòooo... la motivazione è ben precisa, gli hanno fatto il doppio orecchio perché Re Ferdinando II voleva ascoltare meglio i problemi del suo popolo.
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  39. 1 punto
  40. Classical Numismatic Group, Auction 105, lot 202, 10/05/2017 MYSIA, Kyzikos. Circa 450-330 BC. EL Stater (15.5mm, 15.97 g). Nude hero (Herakles or Jason?), wearing conical hat, holding club in right hand, animal skin draped over left arm, kneeling right on tunny right / Quadripartite incuse square. Von Fritze I 167; Greenwell 68; Boston MFA –; SNG BN –; BMC 71; Gillet –; Gulbenkian 637; Jameson 2200 = Pozzi 2185; Myrmekion 45–51; Rosen –; Weber –. VF. The identification of the hero on the obverse of this issue is uncertain. In older references he was identified as Herakles, but this was based on examples on which the conical hat was not visible. The use of this headgear makes it unlikely that it is Herakles that is depicted here. As an alternative, Jameson suggested the hero Jason, in which case the animal skin would be the Golden Fleece. That hero's hat, though, is traditionally depicted as a much more broad-rimmed device (see, e.g., AGCG 374), unlike the narrow hat on this issue. Most modern references simply refer to the figure as a hero ILLUSTRAZIONE: GLI ARGONAUTI GUIDATI DA GIASONE Gli Argonauti erano degli eroi che, imbarcati sulla nave Argo, parteciparono al seguito di Giasone al viaggio dalla Grecia alla Colchide, sulle estreme rive del Mar Nero, per la conquista del vello d’oro. Giasone fu spinto alla pericolosa impresa da Pelia – usurpatore del trono di Esone, padre di Giasone, a Iolco in Tessaglia – che aveva avuto dall’oracolo una predizione di morte per mano di Giasone. I principali fra i 55 Argonauti, oltre a Giasone, furono Acasto, Anceo, Anfiarao, Calai, Castore, Echione, Eracle, Erito, Eufemo, Ida, Ifito, Ila, Linceo, Meleagro, Oileo, Peleo, Piritoo, Polluce, Polifemo, Telamone, Zete e i vati Orfeo, Mopso, Idmone; Eracle, capo designato dell’impresa, rinunziò a favore di Giasone. Partiti da Pagase, gli Argonauti indugiarono a Lemno con le donne dell’isola che avevano fatto strage dei loro uomini. Indotti da Eracle a riprendere il viaggio, dopo molte avventure, giunsero nella Colchide a Ea, la città del re Eeta, custode del vello, del quale Giasone si impadronì con l’aiuto di Medea, la figlia del re innamoratasi di lui. Partendo dalla Colchide, gli Argonauti furono seguiti da Medea che uccise e gettò a brani dalla nave il suo fratellino Absirto per far ritardare i Colchi che la inseguivano. Gli Argonauti per l’Istro giunsero all’Eridano, di qui al Rodano, poi al mare Ausonio; solo dopo aver toccato l’Italia e le Sirti libiche raggiunsero la terra di origine e il porto di Pagase. La leggenda, formatasi sui racconti dei più antichi viaggi greci verso il Mar Nero, si arricchì di infinite tradizioni locali e di particolari novellistici ed ebbe numerosi riflessi anche nelle arti figurative. Nella forma più completa è narrata dal poema in 4 libri Le Argonautiche(᾿Αργοναυτικά) di Apollonio Rodio. Ma già prima se ne ha menzione in Omero e più particolarmente in Esiodo, nel ciclo e spesso nella lirica (cfr. Pindaro, Pitica IV); in seguito ne trattarono i poeti ellenistici (per es. Teocrito negli Idilli 13 e 22), poi gli storici e i mitografi fino alle tarde Argonautiche orfiche. Tra gli scrittori latini il mito è trattato specialmente nelle Argonautiche, in 8 libri, di Valerio Flacco (Treccani.it).
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  41. Anch'io, però "unboxing" è un pochino più corretto di "umboxing"
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  42. Buona sera. Cerco a identificare questa medaglia a forma di losanga, bronzea, mm.32 g 2,30. Grazie in anticipo.
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  43. Medaglia devozionale romboidale, bronzo/ottone, con appendici globulari o piolini a ore 3,6,9, (visibile solo quella ad ore 6), seconda metà del XVI sec. - D/ Incoronazione di Maria, a sx Gesù a dx Dio Padre stanno per incoronare la Madonna, in alto la colomba raggiata o raggi (Spirito Santo), negli angoli laterali e in basso teste di cherubini. - R/ Gesù risorto dal sepolcro con la mano dx alzata e il vessillo nella mano sx, ai lati e in basso teste di cherubini, anepigrafe, medaglia rara. Ciao Borgho
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  44. Grazie anche da nonno cesare che apprezza anche gli sforzi di altri lamonetiani senza considerarsi parte della claque, buona serata al forum
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  45. Beh, mica lo posso sapere se nella filiale BI della tua città i rotolini di 2€ cc sono disponibili: tu vai e chiedi, le filiali di BI stanno lì anche per quello eh, al massimo ti dicono che non li hanno, mica ti arrestano
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  46. Hey anch'io sono accanito ormai del canale, voglio vedere le proof, voglio vederle tutteeee
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  47. Bel tondello Claudio, affascinante tipologia, e stupendo ingrandimento che mette in risalto gli aggiustamenti compositivi che servirono ad improntare il conio.. A dimenticavo, bella anche la patina..e anche i segni di pulitura, e poi non sempre i tondelli in bassa conservazione sono indice assoluto dello stesso. I coni venivano usati fino allo sfinimento o alla rottura grave, improntarne di nuovi erano costi e tempo.. Quindi potremo dire che alcuni nonostante le apparenze possano essere egualmente in alta conservazione per la tipologia.. Un po come per i grani di Ferdinando III del periodo Borbonico dell Zecca di Palermo, alcuni con tracce di rame rosso ma in bassa conservazione..
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  48. IL REALE VALORE DELLE LIRE REPUBBLICA Sebbene su certa stampa e siti internet non di settore si favoleggi la possibilità di ritrovare in casa autentici tesori fra gli spiccioli dimenticati in borsellini e salvadanai vari la realtà dei fatti è completamente diversa. Ecco quindi una lista INDICATIVA (ad uso neofiti e non addetti ai lavori) delle monete in Lire più rare e/o di valore emesse per la COMUNE CIRCOLAZIONE. Monete RARE che quindi hanno un buon VALORE IN QUALSIASI CONSERVAZIONE: 1, 2, 5 e 10 Lire del 1946 (ATTENZIONE: esistono moltissime falsificazioni e imitazioni) 1, 2, 5 e 10 Lire del 1947 (ATTENZIONE: esistono moltissime falsificazioni e imitazioni) 2 lire del 1958 (ATTENZIONE: esistono moltissime falsificazioni e imitazioni) 5 lire del 1956 (ATTENZIONE: esistono moltissime falsificazioni e imitazioni) 50 lire 1958 (E' quella di minore valore, circa 10/15 euro per un esemplare circolato) Monete COMUNI che quindi hanno buon VALORE SOLO IN ALTISSIMA CONSERVAZIONE: Indicativamente QUASI TUTTE le monete da 1 lira, 2 lira, 5 lire, 10 lire, 20 lire, 50 lire e 100 lire emesse negli ANNI 1948, 1949 e negli ANNI '50/60 (esclusi gli anni 1968 e 1969) ATTENZIONE! Per ALTISSIMA CONSERVAZIONE si intende il cosiddetto FDC (Fior di Conio) che corrisponde alla condizione di una moneta praticamente perfetta, come fosse appena uscita dalla Zecca, e subito presa e conservata da parte con particolare cura. Di conseguenza il suo reperimento in un borsellino o in un salvadanaio nel 99% dei casi esclude la possibilità che si trovi in questa condizione (praticamente annullando anche il valore di queste annate) Infine TUTTE LE ALTRE ANNATE E TIPOLOGIE, praticamente il 99% del totale delle monete che è possibile trovare fortuitamente in casa, NON HANNO PRATICAMENTE VALORE NEMMENO IN ALTISSIMA CONSERVAZIONE. Infatti queste monete, prodotte in milioni e milioni di esemplari, solitamente vengono trattate (in grosse quantità) ad un tot di Euro al Kg (al momento si oscilla dai 5€ a massimo 10€ al kg) per poi essere rivendute al dettaglio per pochi spiccioli nelle ciotole dei mercatini. Da questo discorso ESULANO: Monete IN ARGENTO da 500 Lire "CARAVELLE", "DANTE ALIGHIERI", "UNITA'D'ITALIA" e 1000 Lire "CONCORDIA" che mediamente valgono più o meno almeno il peso dell'argento contenuto secondo le quotazioni del momento. Monete IN ARGENTO prodotte appositamente per COLLEZIONISTI Particolari VARIANTI che hanno un mercato tutto loro e che presuppongono precise e pregresse conoscenze collezionistiche e numismatiche. Importante ricordare che la famosa (e quotatissima) 500 Lire "CARAVELLE" CON BANDIERE CONTROVENTO era una versione di PROVA (datata 1957) donata a suo tempo a Parlamentari della Repubblica Italiana e (come anche tutte le altre monete PROVA esistenti) non era assolutamente pensata per la normale circolazione di tutti i giorni. Di conseguenza se trovate in casa qualche 500 Lire "Caravelle" nel 99,999999% dei casi troverete la versione "normale" e comunissima con date che vanno dal 1958 al 1967.
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