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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 09/28/18 in tutte le aree
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Lo scorso Venerdì, al Convegno di Capua, l’amico @Rex Neap mi ha affidato questa Pubblica del 1622 di Filippo IV (MIR 257/2) per una pulizia finalizzata all’eliminazione delle ossidazioni presenti. Dopo un buon bagno in acqua demineralizzata ed uno shampoo con sapone di Marsiglia, ho provveduto all’eliminazione delle ossidazioni meccanicamente con un attento lavoro al microscopio (4 ore di lavoro). L’intervento si è limitato alle sole ossidazioni, e non si è esteso alle macchie scure in quanto si correva il rischio di scoprire il metallo vivo, e questo è il risultato finale. Ho notato la presenza, sopra la M, delle sigle MC, di una barretta, presente su un altro esemplare postato in una recente discussione.5 punti
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Buongiorno a tutti, Oggi condivido un nominale molto difficile da mettere in Collezione, il Tornese e mezzo del 1832 per Ferdinando II.3 punti
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Si è conclusa l'asta N.20 Baldwin's of Saint James. Una collezione di sovrane straordinaria per qualità dei pezzi proposti ed eccezionale per completezza; presenti quasi tutti i millesimi fino al 1893 e molte varianti. Presenti anche gli esemplari di presentazione delle sovrane previttoriane e vittoriane. Un catalogo da conservare senza ombra di dubbio. Pezzi clamorosi (cit. da un amico che ci legge). Buona visione ed attendo le vostre impressioni. https://bsjauctions.auctionmobility.com/auctions/1-16BW05/baldwins-of-st-jamess-auction-20-the-charles-wander-collection Buona serata3 punti
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Grazie @Rocco68 non sono "miracoli" come dice l'amico Pietro, non ho questo potere, ma solo un attento e minuzioso lavoro, fatto con grande pazienza e attenzione.2 punti
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E' sicuramente un asse RIC 113, meno comune del dupondio RIC 108. Il peso di assi e dupondi ha una forchetta piuttosto ampia.2 punti
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Credo basti scrivere ai contatti del loro sito. Sono certo che vendano i vecchi cataloghi a 7 pounds. Questi recenti non saprei. Anche io mi sto attivando per averlo e sto aspettando risposte. Dovessi avere informazioni più dettagliate in futuro ti farò sapere. Intanto prova a scriver loro magari.2 punti
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Io sono innamorato di questo palazzo che considero un simbolo per Milano.. Come la piazzetta Belgioioso dove si può ammirare il palazzo con questa sublime facciata arricchita da inserti in cotto. La Milano ottocentesca dove le carrozze, la nebbia e la Scala facean da cornice.. Nel 1813 erano passati tre anni da quando Alessandro Manzoni aveva fatto, insieme con la moglie Enrichetta Blondel e la madre Giulia Beccaria, ritorno a Milano, dopo la quinquennale esperienza parigina. I Manzoni abitarono per quasi due anni in via S. Vito al Carrobbio, prima di trasferirsi nella dimora di via Brera, di proprietà della famiglia Beccaria. Infine, il 2 ottobre 1813 lo scrittore lombardo acquistò una nuova casa, allora al numero 1171 di Via Morone. Il proprietario Alberico De Felber gliela vendette per centoseimila lire. Manzoni si trasferì nella nuova abitazione qualche mese più tardi, avviando una serie di lavori di ammodernamento, tra cui il rifacimento della facciata antistante Piazza Belgioioso[3]. L'aspetto attuale del palazzo e soprattutto della facciata si deve all'architetto campionese Andrea Boni, che nel 1864 su richiesta del Manzoni rifece il palazzo in stile neorinascimentale, in omaggio al clima post-unitario di quegli anni. La facciata, ispirata all'architettura rinascimentale lombarda, è composta da elaborate decorazioni in cotto: su tutte spiccano il portale e il balconcino[2]. L'interno del palazzo è stato fino a pochi anni fa sede al piano terra della Società Storica Lombarda (ospitata ora dalla Biblioteca Nazionale Braidense) e del Centro Nazionale di Studi Manzoniani. Grazie al secondo gli interni dell'epoca sono conservati, in particolare lo studio e la camera di Manzoni. Il palazzo ospitò le riunioni del circolo de Il Conciliatore, mentre negli ultimi anni di vita dello scrittore, la casa ospitò Cavour, Garibaldi e Giuseppe Verdi, venuti a omaggiarlo[1].2 punti
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E' proprio attraverso certi eventi straordinari come quello di domani a Milano che bisogna cogliere l'attimo. Per tutti e per ognuno, come era una volta quando ci si incontrava in luoghi sacri o in semplici caffè, la vita scorreva, e la cultura cresceva e se cresceva.. Questo evento da annoverare nelle pagine di storia Milanese, e del patrimonio di conoscenza in generale, potrà essere l'incontro fra ambiti diversi, ma legati ognuno dallo stesso principio quello divulgativo, e infine ma poi forse primo su tutti quello della passione, che ancor oggi ci tiene uniti tutti indistintamente. Sono momenti aggregativi come questi che potranno far crescere nuovamente la cultura, sono momenti come questi che potranno finalmente dare un senso ad assordanti silenzi, sono momenti come questi che bisogna creare, sono momenti come questi che potranno darci qualcosa in più. Esempi ecco cosa servono nella vita, grandi esempio che diamo e creino partecipazione attiva e costante, la voglia di ascoltare e nello stesso tempo di essere tutti insieme, in luogo domani al di sopra di ogni schieramento. Liberi di esprimersi, liberi di comunicare, liberi e felici di essere in tanti e insieme, liberi di coalizzarsi con altre realtà culturali, liberi di aver fatto nuovamente un'evento indelebile per i posteri. Eros2 punti
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Ultimissima lo giuro... "...Mogli in un salotto bene raccontano gli hobby dei mariti. "Il mio è sub". "Il mio è numismatico". "Il mio è sifilitico". Dal fondo del salotto il marito: "Filatelico, cara, filatelico!".2 punti
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Nomos, Auction 4, lot 1117, 10/05/2011 Coins of Thessaly, the BCD Collection Larissa Circa 440-400 BC. Obol (Silver, 0.97 g 2). Horse prancing to right. Rev. LA - RI Nymph Larissa standing right, her left leg raised and resting on the top of the rho of the legend, leaning down and tying her left shoe; to right, hydria; all within incuse square. BMC 44. Herrmann -. Traité IV 686, pl. CCXCVII, 19. Rare. Attractive and clear. Good very fine. Aside from the general attractiveness of the design, a special touch is the way Larissa rests her foot on a letter of the legend.2 punti
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Buonasera a tutti voi del forum vorrei un parere su questo 4 tornesi autentico o falso d'epoca grazie a chi mi risponde.1 punto
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Anche se non è il mio settore, segnalo il seguente seminario che si terrà a Lugano il 29 settembre a cura del Circolo Numismatico Ticinese e sostenuto dal Consiglio Internazionale di Numismatica (CIN), che consiglio agli appassionati di monete longobarde e carolingie. Allego anche il relativo programma.1 punto
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Ciao a tutti, volevo postare la foto di questo quattrino, dove il coniatore era evidentemente ubriaco (la porta santa ha subito un terremoto, oppure invece della sacra picozza, hanno usato il martello di Thor per buttare giù il muro), ma anche l'incisore ci ha messo del suo, il papa è diventato CEMENTE Errori come questi sono frequenti?1 punto
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Se ci metti quelle di rame certo, l'EDTA si lega agli ioni di rame, io consiglio di usarlo solo su monete di buon argento, su quelle di mistura povera bisogna fare molta attenzione1 punto
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Medaglia devozionale gesuita, bronzo/ottone, fine XVII inizio XVIII sec., produzione romana.- D/ S. Ignazio di Loyola, volto a sx verso il sole raggiato con all'interno il trigramma IHS sormontato da croce, sotto di esso i tre chiodi (Logo dei Gesuiti).- R/ S. Francesco Saverio con bordone e la veste aperta sul petto, medaglia non comune. Ciao Borgho1 punto
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Grazie Claudio...ritiro a Roma a breve; ho aggiunto di salvaguardare la barra orizzontale sopra la M di Michele, perchè penso che non sia lì apposta per caso. Già un utente, in questa sezione aveva evidenziato la barra, su un esemplare della propria collezione. A parte la pulizia, ottimamente operata dall'amico Claudio....cosa pensate di quella barra ?1 punto
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Buonasera Claudio, ho capito a chi riferisce Pietro.... Quando mi parla del suo Amico che fa miracoli ? Complimenti, sei molto professionale. Saluti, Rocco1 punto
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questa del leone a 6 zampe mi è nuova,forse da ciò è scaturito il logo dell'AGIP ora ENI Salutoni odjob1 punto
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Ciao Miza. Sono presenti gli esemplari di presentazione di tutte le tipologie di Vittoria e pre Vittoria. Il lotto a cui ti riferisci è la 1839 proof, ma è presente, al lotto 35, anche l'esemplare 1838 proof. Entrambe sono "testa piccola" ed hanno il contorno liscio. Al lotto 56 si trova inoltre, in rappresentanza del secondo tipo di stemmate, la 1853 proof. Sia la 38 che la 53 non sono presenti in foto nel catalogo del sito. Sono in accordo con te sul fascino che emanano. Ho avuto la fortuna di avere in mano gli esemplari proof della testa piccola alla presentazione di un'asta qualche anno fa ed erano spettacolari. Per molte di queste monete in effetti, se si vuol anche solo vederle, bisogna organizzare un viaggio a Londra in occasione di aste di questa importanza.1 punto
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Statere tagliato di Egina (CNG 427). ISLANDS off ATTICA, Aegina. Circa 525-475 BC. Cut AR Stater (15.5mm, 9.22 g). Sea turtle, head in profile, with thin collar and row of dots down its back / Deep incuse square of “Union Jack” pattern with eight incuse segments. Meadows, Aegina, Group IIa; HGC 6, 428. VF, toned. Hacksilber is the general term for pieces of cut silver – coins, ingots, and jewelry – that were used as bullion or currency in pre-monetized economies. This was especially true in the East before the Hellenistic period when coinage became a common form of currency. In addition to ingots and pieces of jewelry, many of these hacksilber hoards included cut fragments of archaic and classical coins. The characteristics of the present coin suggest that it was used as Hacksilber in the East. In fact, many early hoards also contain such cut staters of Aegina.1 punto
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Volevo solo specificare che tutte le nuove emissioni di banconote dal 1982* in poi mantengono lo stesso decreto stampigliato al retro (la prima banconota fu la 1.000 lire M. Polo). E' la seconda lettera della combinazione alfanumerica che ne determina l'emissione. La tua è una B (YB 089021 B) Ciampi/Speziali emessa nel 1988, questa data la troverai nei cataloghi oppure online e non riportata sulla banconota, te lo dico perché ho visto che hai descritto la tua banconota citando solo il decreto che ha in comune con tutte le altre emissioni, e che quindi non identifica una specifica banconota da 5.000 Bellini. Se eventualmente vuoi collezionare l'intera serie composta da 4 diverse emissioni, dovresti procurarti anche la A (Ciampi/Stevani - 1985), la C (Ciampi/Speziali - 1992) e la D (Fazio/Amici - 1996), al retro avranno tutte "decreto min. 4 gennaio 1985", ricorda che devi guardare la seconda lettera e non le altre, se invece fai solo una raccolta tipologica, va bene solo un esemplare qualsiasi. * Esistono dei decreto ancora utilizzati alla vecchia maniera oltre il 1982, ti tratta del 2.000 lire G.Galilei ultima emissione del 24.10.1983, ma solo per una ragione di continuità con le precedenti due emissioni (1973 - 1976), e la 10.000 lire ritratto d'umo del 08.03.1984 (precedenti: 1976-1978-1980-1982). Le combinazioni alfanumeriche erano utilizzate in modo differente, determinavano solo la numerazione ed i vari contingenti di stampa.1 punto
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https://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2018-09-17/bce-ecco-nuove-banconote-100-e-200-euro-fatte-tecnologie-antifalsari-124204.shtml?uuid=AEqBIjwF Finalmente abbiamo una data precisa anche per l'entrata in vigore delle nuove banconote da 100 e da 200 euro: il 28 maggio 2019. Ci hanno fatto aspettare parecchio per i nuovi pezzi da 100 ma, in compenso, metteranno in circolazione in contemporanea anche i pezzi da 200 (forse con un leggero anticipo, rispetto ai tempi che erano stati previsti inizialmente). Ma naturalmente sono convinto del fatto che noi poveri Italiani non vedremo mai le nuove banconote da 200 (fatta eccezione per pochi privilegiati, tanto per cambiare), e se proprio avremo bisogno di procurarcele dovremo farne incetta all'estero... Per quanto riguarda invece le vecchie banconote da 500, fino a quando resteranno in circolazione? Io vedo che parecchia gente continua ad utilizzarle per i pagamenti...1 punto
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Ciao @Cinna74 Sicuramente un catalogo a cui fare riferimento. Ho dato uno sguardo veloce alle prime due pagine e mi ha colpito particolarmente una sovrana che non avevo mai visto, la n° 38 in conservazione proof. affascinante! saluti1 punto
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Bello, bello il vedere anche la vita, i gesti quotidiani nelle monete, il vivere che scorre, quando diciamo che sono gli unici documenti dell’epoca a disposizione di tutti queste monete lo testimoniano in pieno ...1 punto
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E si, ci vogliono gli uomini per andare avanti, per potere gioire ancora di nuovi eventi, ci vogliono degli operativi, che sono disposti a raccontarci e raccontarsi anche attraverso il nostro magico forum. Attendiamo fiduciosi che qualcuno si affacci, siamo sempre pronti ad accoglierlo, per insieme progettare magari anche grandi cose... Se ci guardiamo attorno qualche guida è già presente, si tratta a questo punto di comunicare e proporsi, come guida o come adepto.. Forza ragazzi.. Non aspettare mai che siano gli altri a proporre, proporsi è sempre la cosa migliore.. Eros1 punto
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Obolo con la ninfa Larissa degno di nota, i nominali piccoli sono come i medaglioni difficili non notarli, se poi esprimono cariche vitali come questo il gioco è fatto.. Statua meravigliosa a dir poco..quasi danzante..1 punto
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Bagni ripetuti in acqua distillata con EDTA per rimuovere le corrosioni, aiutandoti anche con uno stuzzicadenti per le concrezioni più dure. Continua con i bagni, lasciando in ammollo la moneta sotto tua stretta osservazione, finchè non arrivi a un risultato che ti soddisfa. Troverai altre notizie sull'EDTA nella sezione "conservazione e restauro".1 punto
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1937 COTONIFICIO DE ANGELI FRUA, medaglia aziendale di fedeltà al lavoro Autore GIANNINO CASTIGLIONI - Conio S. JOHNSON1 punto
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Buon giorno a tutti, Ferdinando II. Piastra 1835 legenda continua al dritto, l'unica che ho in Collezione e mai sostituita.1 punto
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"A misura che queste parole uscivan dal suo labbro, il volto, lo sguardo, ogni moto ne spirava il senso. La faccia del suo ascoltatore, di stravolta e convulsa, si fece da principio attonita e intenta; poi si compose a una commozione più profonda e meno angosciosa; i suoi occhi, che dall'infanzia più non conoscevan le lacrime, si gonfiarono; quando le parole furono cessate, si coprì il volto con le mani, e diede in un dirotto pianto, che fu come l'ultima e più chiara risposta..."1 punto
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Dubito molto si possa inferire una simile deduzione anche perche tali tipologie esistono in collezioni pubbliche e potrebbero dove essere pervenute da ripostiglio le monete etrusche sono comunque rare e le collezioni infrequenti. Potra‘ darsi il caso che tali tipologie riemergano in qualche futura vendits1 punto
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La vignetta è del 1993 e non lo sapevano ancora, alla fine ci sono riusciti a chiudere una moneta in pietra da più di 18 Kg. dell'isola di Yap.1 punto
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Io condivido con Voi questa Piastra del 1856 con leone a 9 zampe, altro che piovra...1 punto
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Per lo studio della storia e della geografia degli antichi stati estensi non si può prescindere dalle opere di Girolamo Tiraboschi, e dal tomo I del suo "Dizionario Geografico-Storico degli Stati Estensi", 1824, copio quanto scrive sulla Villa di Limiti... e chissà che Mario @dabbene non vi trovi parte delle sue radici... ciao Mario1 punto
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Ricordiamoci che la lira era diventata antica in senso lato, l'euro ha dato innovazione per alcuni aspetti iconografici, e creato una nuova generazione di appassionati, giovanissimi per il contesto storico, ma anche molto ma molto meno giovani per le varie emissioni che stanno tenendo su l'interesse ultimamente del mercato, vedi i due euro.. Forse ripensandoci questo euro poi cosi tanto giovane non è.. E comunque se fosse per me batterei moneta come un pazzo, e ogni giorno mi inventerei nuove storie..1 punto
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Buonasera, vorrei proporvi questa sera una Piastra giovanile del Re Ferdinando II della mia collezione. 120 Grana del 1835.1 punto
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Grazie Non ci sarei mai arrivato, del resto c'e' qualche incongruenza nella vignetta, significa che la collezione del nonno la stanno visionando per strada all'aperto, improbabile con una moneta da milioni di dollari, ed a casa è impensabile che passi un poliziotto, a meno che quest'ultimo non è uno di famiglia, ed il nipote ha voluto ugualmente fare la battuta.1 punto
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Di diritto mi sembra doveroso farlo entrare questo Tarì.. Sempre con umiltà comunque, come quella che dovrebbe contraddistinguere ogni buon appassionato..1 punto
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Avete ragione entrambi su quello che avete espresso, proprio per la grande versatilità insita in questa monetazione, tenendo bene in considerazione che l'Euro è l'evoluzione delle monetazioni precedenti. Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, le " troppe emissioni " le considero un bene dal punto di vista numismatico, casomai andrebbero ottimizzate, ad esempio evitando accuratamente che una stessa emissione venga fatta su più nominali e metalli ( la Francia ne è un esempio eclatante ), ma questo input deve partire dall'alto. Anche a costo di passare per ingenuo ed inguaribile sognatore, vi pongo un quesito: secondo voi queste " troppe emissioni " possono considerarsi un veicolo di quei principi fondamentali che sono alla base di quel trattato del 1950 e che portò all'Europa che viviamo oggi, nonostante le difficoltà di cui è afflitta? Sarà a causa della sua giovinezza, che l'Euro possa essere snobbata dagli accademici ed autorevoli studiosi, ma così facendo si fa un torto all'intero movimento numismatico, poiché questo è il nostro presente ed il nostro futuro, volenti o nolenti l'Euro esiste, non si può non considerarlo. Sia pur vero che l'Euro debba crescere, ma vi è un assoluto bisogno delle persone più sapienti, si rischierebbe che la loro eredità vada perduta e a noi il loro sapere serve molto, sia per sviluppare questa monetazione che ha similitudini con quelle passate, sia per portare avanti il loro lavoro con le altre monetazioni. Io ed il mio avatar vi auguriamo: pace e bene fratelli1 punto
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InAsta del 12 settembre appena passata.... Tornese di Filippo III di Spagna; 1609 ? .... o 1607 ? Un 1609 non l'avevo mai visto, e i 1607 hanno sempre il 7 retrogrado.1 punto
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Hai pienamente ragione: tutto cio’ e’ alquanto bizzarro in effetti. Ti do una piccola spiegazione in merito. Quando ,lo scorso anno ad Aprile, sono s entrati in circolazione i nuovi 50 euro, moltissime banche nazionali( tra cui la nostra) avevano ancora INTERE PACCATE di 50 euro vecchi ma nuovi di zecca. Hanno dovuto quindi prima mettere in circolazione quelli poiche’ ormai erano stati stampati, approssimativamente l’anno precendente per precisione. Quindi e’ palese che il “ricambio” dei tagli da 50 Euro sia molto piu’ lento, nonostante si stia parlando del taglio piu’ utilizzato in assoluto secondo recenti statistiche della BCE. Per le banconote da 5-10-20 euro non c’erano nella realta’ molte vecchie banconote( vecchie di serie ma nuove si stampa intendo) da mettere in circolo quindi il tutto e’ stato piu’ veloce. Per quanto riguarda i 100 e 200 euro si e’ parlato in modo approssimativo di fine 2018. Tra l’altro mi viene un pochino da ridere a pensare che , quantomeno i 200 euro, son convinto di non riuscire mai a vederli. Con la storiellina dell’evasione fiscale vedrete che i 200 euro non li troverete mai. Tutt’ora vige una legge , che tra l’altro in pochi conoscono e che e’ TOTALMENTE NON AUTORIZZATA DALLA BCE , secondo la quale i 200 e i 500 euro sia alla poste che alle banche non possono venire piu’ dati. Chiaramente li accettano ma non li possono dare quando prelevi. Poi se una persona ha il suo cassiere di fiducia se li fa pure dare (perlomeno in banca mentre alle poste e’ quasi impossibile) ma in teoria non potrebbero. Tutto cio’ e’ ridicolo ma d’altronde viviamo in un paese alquanto ridicolo quindi tutto cio’ non mi scandalizza..1 punto
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E´la stessa ragione per cui negli USA non riescono a far passare l´idea del dollaro moneta. In realtà esiste il $ moneta Sacajawea ma gli americani non lo vogliono usare, fatta eccezione per alcuni stati (creando un effetto strano dove a New York te lo danno di resto mentre a Los Angeles non ne ho mai visto uno). Comunque lo penso anche io, se si passasse al 5 Euro moneta sul lungo periodo si tenderebbe a dargli meno valore e si potrebbe stimolare l´inflazione.1 punto
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da sinistra a destra dall'alto al basso 1 crocetta (vari possibili da Onorio a Teodosio II) 2 nummo zenone 3 nummo Anastasio 4 nummo zenone 5 nummo Anastasio 6 crocetta Teodosio II 7nummo zenone 8 nummo Leo I e Verina 9 giudizio sospeso..pare un monogramma ma andrebbe rigirata 10 nummo Anastasio, forse di quelli senza A da alcuni attribuiti a Giustino I...da vedere in mano 11 crocetta (vari come la 1) 12 nummo marciano ciao1 punto
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Incominciamo a vedere meglio il nominale maggiore, il 10 soldi, dove il numero è riportato in questo caso in caratteri romani. La zecca di Milano lavorava a quell'epoca con grande precisione per cui il Bellesia nel suo " Le monete di Massa di Lunigiana " dice che è molto difficile trovare delle varianti significative. Da notare che lo stemma dei Cybo Malaspina è caricato al centro dallo scudetto d'Austria per il matrimonio tra Maria Beatrice e l' Arciduca Ferdinando. 10 soldi - Maria Beatrice d'Este Cybo Malaspina - 1792 - Massa di Lunigiana Mistura, peso gr. 2,89 D/ MAR . BEATRIX . ARCHID . AUSTRIAE . stemma coronato R/ DVX . MASSAE . scritta in tre righe nel campo X SOLDI 1792 Rif. : Bellesia 1, CNI 11 punto
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