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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/02/18 in tutte le aree
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Gli anni passano e non avendo in famiglia qualcuno che coltivi la mia stessa passione per la numismatica, ho fatto il gesto "alfieriano" di cedere le mie amate monete. Non è stato facile compiere questo gesto; alcune di esse risalivano agli "albori" della mia vita da collezionista e studioso delle monete, ossia a più di 40 anni fa. Mi sono sentito molto triste ma ho voluto evitare quegli altrettanti tristi episodi di quando un collezionista lascia qualcosa nelle mani di chi non ne può apprezzare il significato e nemmeno il valore venale. Quando ho preparato la lista per la cessione ho ricordato per ciascuna moneta le circostanze dell'acquisizione, associandole a luoghi e a persone..ed è stato molto penoso. Ovviamente non smetterò di studiare la numismatica e quando vorrò vedere delle monete ci sono tante occasioni per farlo, ad iniziare da quelle che voi posterete sul nostro forum. Ho ritenuto di farvi partecipi di questo momento. Desidero ringraziare Egisto Cedrini per la professionalità dimostrata nelle varie fasi della cessione e dell'alienazione.11 punti
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Un caro amico prima di alienare la sua collezione ha lavorato per più di un anno a un catalogo privato della propria "creatura", con foto di tutte le monete fatte da lui e testi di accompagnamento scritti da lui. Una volta pronti i contenuti di questo catalogo ha deciso impaginazione, copertina, tipologia della carta insieme a un tipografo e poi ha fatto stampare una 50ina di esemplari di questo speciale catalogo della sua collezione che ha poi regalato agli amici. In seguito ha poi venduto tutte le monete. Credo questo sia il modo migliore di procedere quando si decide di dismettere, perchè poi ci rimarrà sempre il catalogo a testimonianza della collezione che abbiamo creato (e un libro credo sia comunque qualcosa che gli eredi e chi ci vuol bene abbia piacere di ricevere e magari sfogliare ogni tanto). Mi sembra che il tutto gli sia costato sui 2/3 mila euro, ma mi diceva di essersi poi reso conto che ormai esistono servizi digitali sul web di autoproduzione di libri con i quali basta inviare un file .doc o un .pdf per vedersi poi recapitare a casa i libri stampati di ottima qualità e spendendo infinitamente meno (qualche centinaia di euro).6 punti
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La storia di Roma presenta spesso dei fatti poco chiari per noi moderni , dovuti principalmente alla perdita degli Atti del Senato che in antico erano a disposizione , per consultazione , degli uomini importanti della classe imperiale , ma anche degli storici che spesso erano Senatori loro stessi oppure legati tramite parentele o amicizie a questa veneranda istituzione dello Stato romano . Anche tutte le opere storiche che furono scritte specialmente tra la fine della Repubblica e il periodo imperiale presentano per noi moderni in linea di massima dei frammenti , degli spaccati , della realta' del passato , frammenti comunque importanti anche se spesso incompleti , poche opere storiche ci sono giunte integre , comunque limitate nel tempo e alla vita dello storico , inoltre non tutti gli storici furono di alto livello o imparziali nel raccontare la storia presente o passata , alcuni ripresero semplicemente gli scritti storici di quelli vissuti prima di loro e ne proseguirono l' opera tramandandoci in tal modo fatti a loro attuali ma potenzialmente anche manipolati ; fu proprio questa triste perdita di documenti senatoriali e storici che non ci consentono oggi di avere una visione completa e sicura del passato di Roma ; compito degli storici moderni e' quello di ricostruire il piu' fedelmente possibile tutta la storia di Roma basandosi su quanto ci e' giunto dal passato principalmente tramite i testi antichi e l' archeologia , intendendo con archeologia tutte le cose tangibili disponibili , cioe' : monete , epigrafi , monumenti e reperti vari , forse anche le tradizioni orali che andrebbero pero' dimostrate . Questo preambolo per giungere all' argomento del Post del quale conosciamo molto , ma non i motivi per cui Roma non riusci mai a superare l' ostacolo persiano che impediva ai Romani di seguire la via tracciata da Alessandro . Uno dei fatti storici forse piu' oscuri della storia di Roma e' il motivo che indusse i Romani a fermarsi , per la parte orientale dell' Impero e nel momento della massima espansione in questo settore , sulle rive del Tigri e dell' Eufrate senza seguire le orme del grande macedone Alessandro che apri' la via per giungere fino ai confini dell' India , perche' Roma non pote' ripercorrere quella strada pur avendone tutte le potenzialita' militari ben superiori a quelle del macedone ? L' altra frontiera strategica del nord est europeo avrebbe una spiegazione logica affinche' non fosse superata ed ampliata , indipendentemente dalla famosa disfatta di Quintilio Varo , in realta' non c'era nulla da conquistare nella selvaggia Germania Magna se non foreste , pianure , acquitrini e popoli semi selvaggi , nessuna ricchezza su cui gettarsi che avrebbe dato un senso pratico alla conquista , tutto , se non una forma di prestigio per la armi romane , ma in effetti ne valeva la pena imbarcarsi in una conquista , in teoria possibile , senza avere un riscontro economico incentivo principale di ogni guerra di conquista ? Forse no , non ne valeva la pena , penso' Augusto e i suoi successori , se non per motivi di sicurezza dei confini gallici e dei balcani , nel cui caso sarebbe stata necessaria una pronta e severa risposta militare come in effetti avvenne in frequentissimi casi durante il periodo imperiale . Il discorso fatto sulla Germania non vale pero' per la Persia , territorio ricco di storia e di popoli abituati alla ricchezza piu' raffinata derivante principalmente dai ricchi traffici e commerci con il lontano Oriente della Cina e dell' India ; cosa impedi' ai Romani di ripercorrere la via tracciata da Alessandro ? I Persiani erano gia' stati confitti diverse volte dai Greci nel corso della storia , perche' non riusci in modo definitivo anche ai Romani i quali disponevano di eserciti altamente organizzati ed efficienti ? Le sole armi dei Persiani tra cui la cavalleria catafratta non basta a spiegare le sconfitte subite e quindi il motivo che impedi' a Roma di arrivare nell' estremo oriente . Effettivamente ci furono diversi tentativi in cui Roma tento' di violare il territorio persiano per recarsi in Oriente via terra , a cominciare da Licinio Lucullo che conquisto' l' Armenia anticamera della Persia , passando da Pompeo , da Crasso , da Antonio e se fosse sopravvissuto alla congiura , da Cesare che pare avesse predisposto 12 Legioni piu' gli Ausiliari per l' invasione della Persia , fino ad arrivare a Traiano e Settimio Severo , gli ultimi Imperatori che tentarono di sfondare definitivamente il blocco persiano verso la via delle Indie , in seguito furono solo risposte militari . A questo punto sorgono alcune riflessioni , Alessandro fu anche fortunato , oltre che abile , nel compiere la sua memorabile impresa considerando che al suo seguito disponeva al massimo , secondo le fonti , di soli 48.000 fanti e 6.000 cavalieri , ma secondo altri storici del periodo anche meno soldati e meno cavalleria , contro un esercito persiano numericamente enorme , anche se differenziato etnicamente ; eppure Alessandro riusci' nell' impresa anche se la sua avventura rimase solo una escursione militare non una conquista territoriale ; perche' invece non riusci ai Romani con il suo esercito altamente specializzato ? Forse Cesare aveva compreso bene che per invadere la Persia avrebbe avuto bisogno di un esercito numericamente imponente , composto da circa 140.000 unita' di fanti l' equivalente circa di 12 Legioni piu' Ausiliari , appoggiati da una consistente cavalleria e condotto da lui stesso ; con un esercito inferiore non avrebbe portato a termine una conquista , cosa indispensabile per aprire una via sicura e stabile con la Cina e l' India , ma avrebbe solo ripetuto quello che fece Alessandro cioe' una vittoriosa escursione militare ma senza conquista stabile , stabilita' che sarebbe derivata solo ponendo presidi militari stabili lasciati lungo la via delle Indie e per questo occorreva un esercito numericamente imponente . Concludendo , il sogno di Cesare non si realizzo' per il motivo che tutti conosciamo e in seguito Roma non fu piu' in grado di ritentare l' impresa preparata da Cesare , ci furono tentativi piu' che altro di risposta militare , ma il sogno di Cesare rimase tale e raggiungere il lontano Oriente via terra piu' breve rimase per sempre una chimera ; ci furono contatti commerciali via mare , ma la distanza e i pericoli della lunga navigazione non permisero scambi commerciali stabili e frequenti , solo la conquista della Persia lo avrebbe permesso . In foto un Cammeo di Alessandro , il percorso seguito da Alessandro fino ai confini dell' India , una moneta d' Oro di Tolomeo , un Generale di Alessandro , con al rovescio Alessandro che guida un carro tirato da elefanti simbolo dell' India e un' altra con al dritto Alessandro e una Vittoria alata al rovescio .4 punti
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tetradramma di Leontini withdrawn ! Probabilmente andrò all'asta, proverò a scattare foto in HD delle monete sospette di Selinunte e di Atene.4 punti
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@ClaudiusIl denaretto è sicuramente sopra la media come conservazione anche se di questo tipo (Matzke H3b. Enrico IV/V ) se ne trovano facilmente in buono stato, il prezzo, come ha giustamente evidenziato @dabbene , è molto variabile e in alcuni casi specialmente su siti stranieri anche un po troppo alto ma fino a 20€ credo sia corretto.2 punti
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Beh intanto abbiamo il primo segnale di movimento, è arrivato per il prossimo Gazzettino un bellissimo articolo di @Tm_NPZ, verrà editato e sarà sicuramente presente nella pubblicazione, non dico altro, né titolo, nè contenuti perché devono essere ovviamente sorprese, dico solo che è un bello spot per certe monetazioni, bravo !2 punti
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Io temo, anzi ne sono sicuro, che la discussione dei denari di Lucca così avvincente e lunga nel tempo abbia contribuito a far salire in tutti i sensi l'interesse per questa moneta, che certo i cultori delle conservazioni rifuggono, Mario2 punti
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Ciao posto il mio contributo a questa corposa discussione. Uno dei miei denarini di Lucca, invero il più leggibile. Lo presi perchè +ENRICUS e *IMPERATOR erano abbastanza chiari. Gli altri miei esemplari sono molto indecifrabili, soprattutto quelli "quadrati"2 punti
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Volevo ringraziare pubblicamente anche qui il Circolo Numismatico Ticinese per aver organizzato questo interessante incontro di studio e per avermi inviato a partecipare, dandomi modo di ascoltare, di imparare e di confrontarmi con colleghi che già conoscevo e con altri che ho avuto occasione di conoscere in questa occasione. Lugano e il suo lago, soprattutto il sabato che erano baciati dal sole, erano bellissimi (probabilmente per chi li conosce ça va sans dire), così come la location del convegno situato nei locali del chiostro, tra il MASI e la spledida chiesa di Santa Maria degli Angeli: https://www.lugano.ch/ambiente-territorio/edilizia-pubblica/ristrutturazione-restauro-exconvento-santa-maria-angioli.html Peccato per chi non c'era (ma spero che chi interessato ai conenuti del convegno si possa rifare almeno con gli atti) Un caro saluto MB2 punti
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@gpittini mi sa che hai ragione! In effetti il MILIT si riesce a leggere benino! Grazie mille. Sì, i Mario iniziano a crescere, la collezione si sta espandendo bene, con pezzi interessanti... Un po'alla volta sto incasellando tondelli che non avrei mai pensato di possedere fino a qualche anno fa, certo mi accontento anche di conservazioni medio basse, ma ogni moneta ha la sua dignità e questa va al di là di qualsiasi grado di usura!2 punti
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Oggi ho acquisito una medaglia del Gran Ducato di Toscana coniata sotto il regno di Leopoldo II in occasione della bonifica delle paludi maremmane. Per far capire dell'importanza del pezzo allego una descrizione fatta da un noto numismatico toscano: Anno IX (1833) dall'inizio del granducato di Leopoldo II (1824-1859) la medaglia commemora i 10 anni dall'inizio della bonifica della Maremma , fortemente voluta da questo illuminato monarca. Al dritto il profilo del Granduca , inciso dal bravissimo Nideröst reca sotto al taglio del collo questa inusuale colomba con ramo d'olivo in bocca ; richiamo evidente all'arca di Noè ed alla scoperta delle "nuove terre" su cui poter andare a vivere. Il rovescio reca una scena in cui in alto la Toscana veglia sul Dio fiume (Non so quale) e sulla Palude da scacciare e bonificare. Il Granduca , entusiasta di questa medaglia , omaggiò l'incisore di 200 zecchini . 50 esemplari in bronzo ; 5 in argento ed 1 in oro vennero coniati. Il pezzo in oro è esposto in un museo di Arezzo ; l'argento manca in quasi tutte le collezioni specializzate ed è segnalato in una raccolta milanese oltre che in un museo. Dei 50 coniati 8 furono dati al Nideröst che li omaggiò a suoi parenti in Austria e Germania ed oggi si trovano in vari musei all'estero. Gli altri 42 esemplari , consegnati a Leopoldo avrebbero dovuto essere donati ad importanti cariche istituzionali delle varie corti italiane ed europee ma certamente il Granduca non lo fece e solo 14 vennero dispersi ( uno sta nella mia raccoltina) Gli altri 28 , tutti di conservazione eccezionale con patina arcobaleno sono andati dispersi in un'asta locale nel 2017 ed hanno fatto la gioia di qualcuno ed il rammarico di altri che non sono riusciti a portarne a casa nessuno. Ipotizzo che questo esemplare sia un altro dei 14 pezzi donati dal segretario intimo del Granduca , su suo incarico , a personalità dell'epoca. Senza ombra di dubbio è questa la più rilevante ed artisticamente perfetta medaglia emessa durante il Regno dell'ultimo dei Lorena in Toscana. I miei antenati erano originari di questo paesino (Sorano – GR, dove ho trovato anche moglie!), collocato tra le colline del tufo nell’entroterra maremmano, nel cuore della Tuscia, denominato “città del tufo”. Nella parte alta del paese c’è il “maschio” dedicato al Granduca di Toscana Leopoldo II, denominato “Masso Leopoldino”. E come si sa, il richiamo del sangue non mente, ed allora come resistere alla visione di tale meraviglia? Ed ora fa parte della mia “piccola raccoltina”.1 punto
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Nel prendere visione sulla prossima asta Nomisma dell'11 novembre di una meravigliosa Osella d'oro da 4 zecchini A. IV (https://nomisma.bidinside.com/it/lot/567828/venezia-francesco-morosini-1688-1694-/) e della Osella d'argento del 1693 coniate sotto il dogado di Francesco Morosini (https://nomisma.bidinside.com/it/lot/567829/venezia-francesco-morosini-1688-1694-/) - beato chi può permettersele - non posso non cogliere l'occasione di condividere con voi questo zecchino di Francesco Morosini appunto che fa parte della mia (piccolissima) collezione di veneziane: è stato un regalo per i miei 30 anni da parte di una parente a me molto ma molto cara, causa (condivisa equamente con voi) del mio re-interesse verso la numismatica... potete immaginare quanto ci sia affezionato quindi! al dritto FRAN • MAVROC • / S•M•VENET San Marco, stante a sinistra, porge il vessillo al doge, genuflesso a destra, che lo prende con entrambe le mani; sotto la banderuola DVX al rovescio SIT •T •XPE •DAT. Q. TV / REGIS •ISTE •DVCA Gesú Cristo, stante di prospetto, con il Vangelo e benedicente, in mandorla cosparsa di stelle, 7 a sinistra, 7 a destra, 1 ad apice, ed 1 a pedice (moneta periziata, che non oso ancora - e non so se lo farò mai - aprire)1 punto
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La custodia Kunker è la prima volta che la vedo eppure ho acquistato da loro........Bella!1 punto
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@italpen Complimenti per l'acquisto, che invidia! Il succo è che ha ragione @favaldar: troppe aste. Io in questo periodo, delle oltre 80 attive, ne sto seguendo 3. E' impensabile per me fare di più.1 punto
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Siamo nell'epoca della nuova coniazione a mezzo macchine: il bilanciere .... e per arrestare il fenomeno della tosatura..... secondo Voi cosa inventarono prima: il contorno dentellato o il taglio cordonato ? .... oppure entrambi in contemporanea ?1 punto
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Bellissima, un gioiello, il Pucci mette una rarità R4 con una tiratura di 9.310 pezzi. Il tipo e' il 123 con i punti al rovescio in legenda.1 punto
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A mio avviso molti lo avevano preso x un classico francescone di Ferdinando iii. Visto anche il prezzo di partenza. Se fosse partito da un prezzo più alto forse avrebbe attratto piu attenzioni. Grazie @favaldar x non aver offerto di più. Io avrei comunque continuato ? Cercherò di farne sicuramente di migliori1 punto
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Ed in effetti la moneta mi è piaciuta molto. Scusate le foto scattate in fretta col cellulare1 punto
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Grossa medaglia Lauretana, larghezza mm. 41, al R/. SAN PASQUALE BAYLON, fu ammesso al convento di Loreto nel 1564, i suoi attributi: il calice, l'ostensorio, bastone da pastore, gregge. Protettore delle Comunità Eucaristiche, dei cuochi e dei pastori.1 punto
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la butto lì: denaro della Provenza di Roberto d'Angiò giusto uno a titolo d'esempio : https://www.cgbfr.com/provence-comte-de-provence-robert-danjou-denier-tb,bfe_257040,a.html1 punto
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Partecipo e ne inserisco una di mia proprietà, preferisco un volto giovanile, ha 34 anni, non considerate la data che si trova sulla banconota (1968), con Elisabetta IIa sono arrivati ad utilizzare lo stesso volto anche per più di 20 anni. Bahamas 50 Cent.1 punto
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Qui il programma completo: http://www.centrostudidelgargano.it/progetti/langobardorum-nummorum-doctrina/1 punto
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Ma sei riuscito a vendere proprio tutto? Non c'erano pezzi ai quali eri affettivamente attaccato al punto di non volertene separare? Io ho una storia numismatica più breve della tua ma che comunque ha raggiunto i 25 anni, e ci sono monete davvero significative per me, dalle quali non vorrei mai separarmi, per nessuna cifra...1 punto
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io proverei a prendere solo il Geta a 100, se non sei obbligato a prenderle entrambe.1 punto
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Probabilmente già passato in questa enciclopedica discussione, comunque interessante e raro da rivedere . Al rovescio del tipico scudo beotico, Eracle, guerriero già da bambino, strozza i serpenti : nel campo le armi che lo accompagneranno tutta la vita, arco e clava . Da uno statere di Tebe di Beozia che passerà in asta Nomos 17 al n. 124 il prossimo 26-10-2018 .1 punto
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Complimenti!? Mi piace molto la moneta. Lo stile, la definizione del rovescio e anche la patina di uno splendido verde con "intarsi" rossi che mi sembrano cuprite. La signora porta i suoi 1.700 anni con grande eleganza! ?1 punto
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Grazie Mario, se avrò ancora bisogno della vostra consulenza tornerò a disturbare. Saluti.1 punto
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Beh le monete son buone e anche molto belle,per quel prezzo prendile tranquillamente ad occhi chiusi?1 punto
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Oggetto interessante, realizzato con accuratezza degna della famosa Casa produttrice indicata sulla base del distintivo. Penso a un'epoca di diversi decenni fa, forse immediatamente postbellica, ma su questo attendo il parere di chi conosce bene i dettagli dei prodotti della Lorioli. Lo stemma in sè aiuta poco. Lo scudo è un elegante sagomato, forma in uso da almeno cinque secoli, timbrato da un elmo posto in maestà, con svolazzi e cimiero: un cherubino. Lo stemma, piuttosto semplice (d'azzurro, a sei stelle di cinque raggi d'oro), è poco conforme con i canoni dell'araldica, per via delle stelle che si "ammucchiano" nel centro dello scudo anzichè ricoprirlo in armoniosa simmetria; però la presenza dello smalto lo rende gradevole alla vista. A una prima, veloce ricerca non mi è riuscito di identificarne il titolare: la presenza dell'elmo è solitamente legata a una famiglia e/o a un personaggio laico. Ma la relativa "semplicità" dell'insieme potrebbe dipendere anche dal fatto che è uno stemma di fantasia, privo di titolare... Forse la provenienza, o la storia, dell'oggetto (se conosciute) potrebbero esserci d'aiuto.1 punto
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hai ragione, vi chiedo scusa, perdonatemi la mia scortesia, non è mancanza di rispetto verso nessuno ma sto cercando di capire come funziona questa piattaforma ? Scusatemi ancora e grazie per le dritte che mi avete suggerito!1 punto
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Si rinnova l'appuntamento del Salone Filatelico numismatico di Foggia all'inferno della Fiera dell'ottobre dauno. Dal 4 al 7 ottobre 20181 punto
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è una cosa veramente triste… è triste come ci sia gente che pur non avendo nulla da aggiungere al noto, o peggio nulla da dire, si ostini a pubblicare…. mah… ...su questo tema ce ne sarebbe da dire… libri, libelli, articoli, relazioni pubbliche… mi taccio che è meglio1 punto
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Ottimo carissimo @lamanna921..ma hai un artiglieria !! Ah..Ahahah Molto utile...molto.1 punto
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Assolutamente daccordo. Una volta mi sono perso un convegno che stava in seconda pagina e lo notai giorni dopo l'evento1 punto
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@Zippo76 l'argomento è ancora fonte di grande dibattito fra i vari numismatici. A mio avviso l'attuale opera più dettagliata e convincente è l'articolo scritto da Monica Baldassarri sui quaderni Ticinesi del 2016 "Coniazioni ed economia monetaria del Comune di Genova: dalle origini agli inizi del Trecento". Riassumendo a memoria: Genova fu effettivamente la prima ad re-introdurre un nominale aureo, il quale non è da identificarsi con il Genovino quanto la Quartarola, questo è maggiormente plausibile tenendo conto dei dati ponderali del Tarì d'oro siciliano. Il Genovino venne introdotto poco più tardi, probabilmente, sulla scia del Fiorino di Firenze che riscontrò maggiori fortune grazie anche al fino leggermente superiore. Se hai piacere , accenno questo argomento anche nella mia tesi di laurea sulla monetazione ed economia nella Genova medievale ( https://www.academia.edu/35853754/Economia_e_monetazione_nella_Genova_medievale )1 punto
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Taglio : 2 € CC Nazione :Germania A Anno :2011 Tiratura : 6.000.000 Conservazione : BB Citta : Capaccio - Paestum (SA)1 punto
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Io direi "ni". Più che la quantità di emissioni il problema sta nei soggetti: troppo spesso pur di non mancare le due emissioni all'anno si tirano fuori personaggi o eventi dalla discutibile utilità/opportunità di averli su piattaforme importanti come monete circolanti in tutta l'eurozona e oltre. Secondo me se i soggetti fossero scelti con più attenzione, e riguardassero non certo esclusivamente ma comunque più di ora eventi e personaggi importanti nell'ambito della storia dell'integrazione europea, ci starebbero bene anche "troppe" emissioni, che sarebbero comunque veicolo di fatti del passato comune importanti da conoscere. I personaggi e gli eventi importanti che riguardano l'Europa e la storia della sua integrazione sono molti, benchè spesso poco conosciuti, e non si limitano solo al processo avviato nel 1950 ma, nei suoi precedenti tentativi, a ben prima di quella data. Il materiale non manca proprio. Se poi aggiungessimo anche argomenti che ci hanno indirettamente a che fare... mi sa che non basterebbero neanche due emissioni all'anno ma se ne dovrebbero fare almeno tre o quatto (scherzo ) Ecco a mio parere un esempio intelligente di quest'ultimo concetto: "Una commemorativa su un satellite? Ma che senso ha?", si potrebbe pensare di primo acchito. Ricercando si scoprirebbe che l'ESRO-2B non era "un" satellite ma il primo satellite lanciato dall'ESRO (European Space Research Organization), ovvero una delle due organizzazioni che anni dopo vennero fuse a formare l'ESA. Al di là del soggetto questa moneta in realtà è un modo di celebrare l'inizio concreto della collaborazione europea in campo spaziale, collaborazione che se non avessimo attuato non saremmo andati molto lontano in questo settore così imporante, di certo non alla completa indipendenza dalle superpotenze spaziali dell'epoca e all'avere una delle agenzie spaziali più importanti del mondo.1 punto
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Vi ringrazio per la stima… anche qui a Napoli servirebbe una piccola tribù di appassionati e divulgatori del vostro calibro, una città ricchissima di storia ma ancora poco valorizzata, soprattutto in certi ambiti, anche se qualche scintilla si intravede… io intanto proseguo col mio progetto solitario, dietro le quinte, come avviene sempre nelle attività bibliografiche e di biblioteca, si lavora costantemente, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, per imporre un ordine al caos delle informazioni e registrazioni sparse il cui aumento esponenziale nell'era digitale rende ancora più necessario e ineludibile questo lavoro, catalogare il web è la nuova frontiera e ciò riguarda anche il futuro degli studi numismatici che non può prescindere da strumenti adeguati come repertori bibliografici e biblioteche specializzate… questo tipo di lavoro è generazionale, non termina mai in quanto mai finisce la necessità di catalogare e organizzare il sapere scritto, oggi lavoro da solo e dietro le quinte proprio come il simpatico animaletto da cui deriva il mio nickname, un giorno non lontano mi auguro di lavorare in squadra con altri "missionari", e in tempi futuri ciò che avremo costruito verrà portato avanti da altri in una continua manutenzione e creazione Gianluca1 punto
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Concordo pienamente. Anch'io feci la medesima proposta qualche mese fa in seguito ad un evento culturale finito in seconda pagina e sfuggito ad un utente interessato. Stesso dicasi per la sezione bibliografica che necessita di tenere "in alto" le novità editoriali per poterne prendere visione. Saluti Michele1 punto
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Concordo, proprio per tenere in alto i convegni prossimi a venire. Roberto1 punto
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