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    Legio II Italica

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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/12/18 in tutte le aree

  1. Roma antica fu la Citta' piu' ricca di acque , anche rispetto all' odierna , in parte l' acqua di cui Roma godeva aveva le sorgenti all' interno delle mura , ma in massima parte arrivava nell' Urbs da altri luoghi dove le sorgenti nascevano dai primi declivi e monti che facevano e fanno tutt' oggi da anfiteatro alla Citta' , ben 11 acquedotti antichi portavano e alcuni portano anche oggi questo bene prezioso alla cittadinanza di Roma , contro i 5 restaurati o realizzati in epoca rinascimentale e moderna . In questo Post non mi occupo degli acquedotti i cui immensi resti ornano ancora la campagna romana e tratti all' interno di Roma , dei quali si puo' sapere tutto cercando in rete e in tantissimi libri , tratto invece delle sorgenti che sgorgavano dentro l' Urbe , dove alcune vi sgorgano ancora e le cui notizie sono piuttosto scarse . La prima e piu' antica fonte di approvvigionamento di acqua dentro Roma fu il Tevere , a volte idealizzato anche su monete , come ad esempio nel Sesterzio di Antonino Pio o come personificazione tramite statue , altrimenti l' acqua si prendeva dalle sorgenti che sgorgavano copiose a destra e a sinistra del Tevere . Per facilita' divido le sorgenti delle quali si conosce l' esistenza e di alcune anche l' ubicazione attuale , in destra e sinistra rispetto al corso del Tevere , sorgenti di destra : Corsiniana , questa sorgente e' ubicata nell' attuale Giardino Botanico di Roma situato sotto il Gianicolo in Via della Lungara sul Lungotevere , la sorgente e' formata da tanti cunicoli che partendo dal Gianicolo raggiungono Monte Mario e Monte Vaticano . Sorgente del Tempio Siriaco in Via Dandolo dove e' ancora presente una vasca . Sorgente di Via Garibaldi e di Porta Settimiana entrambe scomparse . Altre sorgenti di destra erano quelle di Santa Maria delle Grazie , Damasiana , Pia e Lancisiana quest' ultima unica acqua della Citta' imbottigliata e venduta negli anni del 1930 come curativa . Sorgenti di sinistra del Tevere , sono ovviamente le piu' numerose : la piu' a Nord della Citta' e' tornata in luce in occasione di uno scavo per un parcheggio alle pendici del Colle Parioli presso Piazza Euclide ed e' costituita da un lungo fontanile nel cui frontone erano infisse dediche ad Anna Perenna , antichissima divinita' romana . Sorgente in Via Margutta ritrovata nel 1756 ma di cui oggi si sono perse le tracce , la sorgente proveniva dal Colle del Pincio . Due sorgenti sono conosciute in Via e Piaza Barberini sotto il cui Hotel Bristol scorre acqua sotterranea , erano le sorgenti Sallustiane che arrivavano fino in Campo Marzio formando una palude , la Palus Caprae ; tutta questa zona di Via e Piazza Barberini , Via San Nicola da Tolentino , Via Sistina , Via Gregoriana dove nel cortile della Biblioteca Herziana esiste un Ninfeo alimentato da una delle sorgenti sallustiane , anche durante i lavori della Metropolitana linea A , fermata Piazza Barberini , venne trovata una tubazione in terracotta di epoca romana che portava acqua nell' attuale Via Rasella . Sorgente del Quirinale , in base a testi di epoca romana e' stata individuata come Fons Cati che alimentava il torrente Petroniae Amnis . Sorgenti del Campidoglio e Palatino , lungo la valle stretta tra i due Colli chiamata in antico Spinon c'e' una sorgente ancora presente che corrisponde alla antica Fons Fontinalis ed e' quella che ora e' presente nel Carcere Mamertino . Sorgente sotto il Palatino visibile che corrisponde al Fons Juturnae che sgorgava in vasca quadrata ancora in posto . Sorgenti lungo la Valle Spinon , erano due sorgenti l' Acquae Lautole , mineralizzata e forse calda e il Fons Servillo . Sorgente sul lato Nord del Palatino chiamata Luperca dal nome della Lupa che allatto' i gemelli , non ritrovata ma che le fonti antichi citano esistente . Sorgente alla pendici del Colle Celio , attualmente scorre sotto la Chiesa di San Clemente . Sorgente della Valle Camena dove in seguito fu costruito il Circo Massimo , qui esistevano piu' sorgenti la piu' famosa delle quali fu la Fons Mercuri citata anche in scritti del IX secolo , sorgente che oggi si trova sotto la Chiesa di Santa Anastasia , altre sorgenti qui sgorganti erano il Fons Apolloni e il Fons Camene . Sorgente ai piedi del Colle Piccolo Aventino che alimentava la Piscina Publica , sorgente ricca di acque che alimentava le ricche Domus della zona ed anche parte delle acque delle Terme di Caracalla ; nel Colle Aventino esisteva anche la sorgente Fons Pici pero' non trovato attualmente . Concludendo questa carrellata di sorgenti dentro Roma si comprende come l' Urbs fosse tra sorgenti ed acquedotti una esposizione continua di acque con Ninfei , Vasche , Fontane e Mostre in ogni angolo della Citta' antica , anche oggi Roma e' ricca di acque ma il rapporto tra acque ed abitanti tra la vecchia e l' attuale , si indirizza senza alcun dubbio verso Roma antica . Sesterzio di Antonino Pio con il Tiberis e la carta idrografica di Roma antica (purtroppo il sistema non la posiziona in verticale) Notizie sulle sorgenti , da : L' acqua e la Citta' in epoca antica , di L. Lombardi e A. Corazza
    5 punti
  2. Segnalo l'uscita ? grazie ad @Alberto Varesi, che ha finanziato il tutto: L'opera, arricchita da numerose immagini, si propone di descrivere minuziosamente in un "percorso cronologico" le monete coniate a partire da Vitale II Michiel (1156–1172), il primo ad emettere moneta con il nome del Doge in carica, fino a Cristoforo Moro (1462-1471) , con la cui morte la zecca veneziana chiude il "ciclo medievale". Vengono analizzate le varietà epigrafiche, stilistiche , le sigle ed i "segni" derivanti dall'attività di zecca. Un libro, quindi, che nasce con l'intento di essere ausilio al collezionista nella catalogazione e per lo studioso un incentivo per approfondire ricerche, su una delle più importanti monetazioni del periodo. Due pagine a caso (delle 358): e la prima recensione ottenuta: Alberto Varesi - ottobre 11, 2018 Gran bel volume, anzi "volumone", di quasi 360 pagine con una infinità di immagini, a colori, e tantissimi ingrandimenti. Sono riportate le varianti, le differenze stilistiche e persino i segni dei massari. Molto interessante, infine, la sezione "falsi/riproduzioni" in finale di ogni tipologia riportata.
    4 punti
  3. Cari amici, sperando sia di vostro gradimento ricevere un nuovo lavoro storico-numismatico, abbiamo scritto "VERONA: I Longobardi e gli Scaligeri". http://www.roth37.it/COINS/Verona/index.html Augurandovi una buona lettura, gli Autori Vi inviano cordiali saluti Sergio Rossi & Ottavio de Manzini e con la collaborazione di Andrea Keber Dear friends, we think you agree to receive a new historical-numismatic work. Therefore we wrote "VERONA: THE LOMBARDS AND THE SCALIGERI". http://www.roth37.it/COINS/Verona/index.html Best regards Sergio Rossi & Ottavio de Manzini with the collaboration of Andrea Keber Chers amis, J'éspère qu'il vous plaira de recevoir un nouveau travail portant sur l'histoire et la numismatique. Nous avons donc écrit "VERONA: the Lombards et les Scaligeri"; vous pouvez le lire à l'adresse suivante : http://www.roth37.it/COINS/Verona/index.html Cordialement Ottavio de Manzini & Sergio Rossi avec la collaboration de Andrea Keber
    3 punti
  4. Ciao a tutti! Mi è arrivato ieri il cofanetto con le 2 monete zodiaco, che dire, molto bello e di cartoncino molto resistente all'esterno (effetto libro), spugna nera all'interno. Le monete di ottimo conio, dal contorno rigato, il bronzital rende bene (avrei preferito il bimetallico stile vaticano) ma resta una mia opinione personale. Bellissima anche la 2€ commemorativa Bernini! Acquistati tramite ecommerce online. Se volete vederle in video vi allego il link al mio canale YouTube:
    3 punti
  5. forse il mio approccio non è chiaro… il contemporaneo può benissimo essere uno storico che dà un racconto parziale, volutamente di parte e fortemente soggettivo… di solito leggendo i testi antichi è così. e soprattutto credere che il racconto di un contemporaneo, anche se "storico" sia "oro colato" è molto limitante, infatti non abbiamo tutte le fonti "tutti i punti di vista" ma solo alcuni, e non sempre di questi sappiamo0 tutto, per non parlare della tradizione che ha tramandato il testo e magari l'ha modificato o interpolato per dire…. Emilio Fede è un contemporaneo di Berlusconi, ma se fra 1000 anni avessimo solo la storia di Silvio scritta da lui… o solo quella scritta da Travaglio, altro contemporaneo, e ce la prendessimo per quello che è, avremmo comunque due versioni di parte e "soggettive" tendenti a dare una opinione... ora quanti sono gli storici che commentano prima prima di dare i fatti? quanti sono quelli partigiani….? quasi tutti quindi, i fatti raccontati, vanno letti nell'ottica di chi scrive, perché li racconta, come, e SOPRATTUTTO con quale fine! vogliamo parlare di Ammiano Marcellino nei confronti di Giuliano… (leggete il testo… ) vogliamo parlare di Procopio nella storia segreta? sono fatti o commenti sotto i quali i fatti vanno ricercati con estrema attenzione scavando tra le parole? quindi, la cosa che troviamo più spesso nei testi degli storici antichi, sono i "fattarelli", i "rumors" … e tutto ruota sull'impressione che si vuole dare, la storia antica non veniva raccontata come freddo e distaccato resoconto dei fatti... Cesare… cosa scrive? per chi soprattutto!!!! che immagine vuole dare di sé e dei fatti accaduti? oppure il De Dello Gallico lo riteniamo un ineccepibile resoconto dei fatti ? la scelta stessa della forma letteraria imponeva un modello tipologico di scrittura, e già questo modifica il modo in cui i fatti vengono riportati , nel caso di Cesare, il commentario. quindi, se l'approccio alla storia "è storico", si parte dal testo antico, chi l'ha scritto, chi era, cosa pensava, perché scrive, che impressione vuole dare, in che modo scrive, con quali topos letterari etc.…. altrimenti, buona lettura della bibliografia di Berlusconi scritta da Emilio Fede
    3 punti
  6. Ti mostro l'ultima arrivata che è comunque una bella chicca
    2 punti
  7. Si, certo, mettiamole tra le importanti. credo comunque che king le sue belle soddisfazioni se le sia prese, e ne avrà anche in futuro, quello che conta in questa discussione è il contenuto... skuby
    2 punti
  8. Si a peso se ne hai decine di chili da vendere come rame..... TIBERIVS
    2 punti
  9. Ma un librino, un prezziario, non la divina commedia, fa cosi' schifo ? Lo so che tutto lo scibile umano ormai si trova in rete e se non si trova li non esiste. Ma un pochino di cartaccia per noi vecchietti ce la potete lasciare ?
    2 punti
  10. C’e’ una cosa che però pensandoci non mi torna, ma come mai una discussione così divulgativa di 93 pagine a ora non sia ancora tra le importanti ? @acraf@skubydu, come personalissimo parere credo si debba premiare tanta arte della divulgazione direi didattica e in alcuni aspetti un album storico, di messaggi, di simboli ...che ne pensate ?
    2 punti
  11. Mio figlio, terza elementare, sta iniziando a studiare storia. Come inizio il libro di testo introduce la figura dello storico dicendo che: "studia i reperti rinvenuti e analizza le fonti registrando le informazioni principali", "analizza i dati raccolti elaborando il tutto cercando di ricostruire gli eventi del passato", "laddove i dati siano insufficienti o le informazioni discordanti, formula delle ipotesi che poi condivide all'interno della comunità scientifica dove, con l'aiuto di altri storici, cerca di arrivare a conclusioni condivise". Ora... sono concetti alquanto basilari, ma ritengo che evidenzino bene il lavoro dello storico ovvero fare una lettura critica delle informazioni a sua disposizione (reperti, fonti ecc) cercando di registrare le informazioni principali senza quindi formulare un giudizio. Spesso e volentieri le fonti antiche sono portatrici sane (e tante volte anche non sane) di giudizi volutamente inseriti per sostenere o screditare il regnante di turno... ergo occorre incrociare più fonti, verificarle con riscontri oggettivi dei reperti e rielaborare il tutto in ottica critica.
    2 punti
  12. è un esemplare di rarità estrema, un medaglione commemorativo emesso da Costantino. Dopo aver celebrato Costantinopoli e Roma, aveva fatto emettere una serie in onore dei suoi beniamini musicali. Questo pezzo era dedicato a Glenn Hughes dei Villa Populo, in seguito meglio conosciuti col nome di Village People
    2 punti
  13. i morti si conteranno a fine battaglia... sarà interessante comunque vedere i realizzi che faranno questi pezzi. Pezzi che poi, singolarmente, saranno riproposti nuovamente a prezzo gonfiato a dovere...
    2 punti
  14. banconota pubblicitaria locale, venivano lanciate dai carri folcloristici in occasione della sagra dell'uva di Borgomanero (NO) (anni 1977/1979)
    2 punti
  15. questa moneta non necessita di alcuna prova, ne di calamita ne altro, si tratta di un falso fatto fare a scopo pubblicitario da una grossa agenzia di assicurazioni e si distingue facilmente dagli originali per le ondine tipiche sopra la testa del santo che non ci sono negli originali https://www.forumancientcoins.com/monetaromana/falsi/Ambrosino/ambrosino.html
    2 punti
  16. no hai frainteso un conto è buttare tutto un conto è leggere con approccio critico proprio perché non hai TUTTE le fonti, ma solo alcune, DEVI legegre in modo critico, e non a caso gli apparati critici spesso superano la lunghezza delle opere... scusa, ma io leggo Procopio con grande attenzione e tengo conto dei fatti raccontati, ma quando scrivo la storia dei Vandali per esempio, non posso non tenere conto del fatto che l'unica fonte scritta contemporanea è bizantina!!! ovvero l'unico che scrive di me è il mio nemico... gli storici VANNO LETTI assolutamente!!! ma NON creduti alla lettera, soprattutto per i periodi in cui la pluralità non è giunta a noi... inoltre...avere dubbi nella lettura, vuol dire cercare di comprendere e NON rigettare, ma tantomeno assimilare passivamente se leggi di Giuliano II che voleva rifiutare il peso della corona imperiale ma lo fa alla fine controvoglia, e lo leggi inconsapevole del topos letterario, ti bevi un fatto che probabilmente non è accaduto… poi che in Ammiano ci siano fatti da considerare è verissimo, ma da qua a considerarli delle telecronache reali e totalmente veritiere, ne passa parecchio... per quanto concerne il "commento prima del fatto", voglio fare l'esempio di Astolfo...longobardo… uno degli unici testi che parla della sua morte, il liber pontificalis, quindi parte avversa….. cita la sua morte come "divino ictu percossu" … quindi ti dice che è morto non ti dice come ma ti dà il commento... leggendo quindi dovrei pensare sia davvero morto per "grazia divina"?
    2 punti
  17. Indica "La Casa de Moneda", la reale zecca di Città del Messico.
    2 punti
  18. Buonasera ogni tanto mi fa piacere condividere con voi qualche moneta vicereale. Carlino Carlo II 1685, non ricordo sul Magliocca che numero ha ?
    2 punti
  19. Una volta il criterio era il seguente: C = presente in tutte le collezioni R = presente in molte collezioni, ma non in tutte R2 = presente in poche collezioni R3 = presente in pochissime collezioni R4 = pochi esemplari conosciuti R5 = unico Credo che possa ancora funzionare, indipendentemente dalla tiratura. Arka
    2 punti
  20. Buongiorno a tutti, eccomi con un nuovo pezzo che vorrei mostrarvi, e per il quale si trovano pochi riscontri sul mercato. Si tratta di un 12 tarì del 5° tipo, datato 1794, variante 14a del Gigante. Il peso è di 27,00 grammi, il linea con quanto indicato nel catalogo lamoneta. La conservazione mi pare buona per la tipologia: i capelli di Ferdinando e le piume dell'aquila risultano ben definiti, solo un paio e non invasivi i graffi di conio (al D/, evidenziati nella terza foto). Ogni vostro parere è gradito: non mi era mai capitato di vedere dal vivo questa moneta e quindi mi piacerebbe avere l'opinione di chi la conosce meglio. Grazie a tutti
    1 punto
  21. Il fiume Gelas, rappresentato come toro androcefalo con testa matura e barbuta, è emblema pressochè costante nella monetazione in argento di Gela : in alcuni rarissimi coni di fine V sec. è invece rappresentato con una testa giovane ed imberbe . Dalla rete 3 di questi esemplari di tetradrammi, 2 con testa di lato, il terzo,probabilmente unico noto, con testa di fronte . Di questa tipologia unisco anche l' ugualmente raro didramma con testa di lato e con la particolare scena di combattimento al diritto .
    1 punto
  22. 1 punto
  23. ... forse ti riferisci a questa del 1855 con simili caratterisiche, ma ne ho visto un'altra in condizioni migliori.
    1 punto
  24. non me ne voglia ARES III, ma, nel mio post precedente, ho sostituito l'immagine di Manzoni con un'altra, dello stesso autore, che ritengo più coerente con le altre. ARES III ovviamente alludeva alla seguente immagine, sempre lavoro di Manzoni: Mi rendo conto che così la lettura della discussione viene falsata, e me ne scuso, ma l'ARTE è più importante della sequenzialità (autogiustificazione)
    1 punto
  25. La fortuna "tra le virgolette" da una mano ai ricercatori,...ma collezionisti. Infatti è sbucato fuori appena in tempo caro @Layer1986
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  26. Insomma, quando ti scompare un legionario da un sesterzio e c'è gente che continua a offrire bisognerebbe capire cosa esattamente si ricerca in una moneta romana.
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  27. Il tipo è quello descritto dal CNI ai numeri 379-381: In questa emissione i simboli sono sempre di disegno incerto, quindi non deve sorprendere se non sono completamente leggibili (ad esempio la già citata stella a lato della S sopra al pettine).
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  28. Per l’acquisto del libro mi è stato detto che può essere fatto direttamente dal sito dell’editore http://www.pandemos.it/collana-ergasteria/ergasteria-7-rinvenimenti-monetali-e-circolazione-a-pompei-le-monete-della-regio-viii-7-1-15-detail.html oppure sui principali canali del web.
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  29. sembrerebbe un radiato imitativo sul tipo di tetrico, vittorino o altri imperatori gallici, aspetta altri pareri che magari qualcuno te lo identifica più specificamente
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  30. Buongiorno @Nonsolo, certamente non si tratta di un provisino di Carlo d'Angiò ma di un più "banale" (nel senso che si tratta di una moneta anonima, come purtroppo molte della serie senatoriale) provisino di c.d. seconda emissione. A prova che il "banale" andava appunto virgolettato, sottolineo che si tratta comunque di un tipo piuttosto interessante. L'esemplare proposto appartiene infatti alla tipologia - sicuramente piuttosto tarda - con S tra crescente e stella a cinque punte e stelletta in un angolo della croce al rovesico. Tale tipologià è l'unica a presentare al rovescio (lato con la croce) la formula ROMA CAPVS Mvndi anziché ROMA CAPVT (o CAPVD) Mvndi come caratteristico nei provisini. E non si tratta di una banalità Buona giornata Antonio
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  31. Ciao secondo me ? è una seconda emissione del Senato romano XIV secolo. Attendiamo altri commenti Saluti
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  32. Tematica di grande interesse e spessore, ritengo innovativa sul tema e che dovrebbe attrarre più appassionati sia di Napoli che delle storie e origini delle sedi nel tempo delle zecche. Ricordo per rimanere in tema, ma di Napoli non si parla nello specifico, il libro " I luoghi della moneta, le sedi delle zecche, dall'antichità all'età moderna " in Atti del Convegno Internazionale del 22 - 23 otttobre 1999, Milano. Nel libro c'è una interessante parte generale di Lucia Travaini sulle sedi di zecca nell'Italia medievale. Ti ascolteremo sicuramente con grande interesse ….
    1 punto
  33. Tetrico II, Ric 272, Elmer 769, Mairat 795 D) C PIVS TETRICVS CAES R) SPES PVBLICA Zecca di Treviri, officina B, IV emissione (metà 272 - fine 273).
    1 punto
  34. leggo C PIV e penso a Tetrico II... chissà se ci ho preso… @grigioviolahelp!!!!
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  35. I cadaveri credo sia più probabile che, per una questione di tempi, venissero tumulati in anfratti rocciosi disseminati ovunque su quelle montagne.
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  36. Mi unisco ai complimenti, che come sai ti ho già espresso. Grande lavoro, grande fatica
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  37. Ah ok, grazie .Pino. ora mi è chiaro il perché delle monete con alte tirature trovate nel censimento...avevo chiesto un po di tempo fa (forse 1 mese fa), quando ho notato le monete nel censimento con alte tirature, e qualcuno (non ricordo chi) mi aveva risposto che il foglio news partiva dal 2008 perché in quell'anno è stata creata la discussione, ma che anche le monete precedenti seguono le stesse regole, e ciò mi ha fatto pensare che pure le monete prima del 2008, come le news, fossero da pubblicare se non ancora pubblicate...probabilmente mi ero spiegato male io o chi mi aveva risposto aveva frainteso la mia domanda...ci tengo a precisare che non è che non credessi a ciò che mi hanno detto gli altri utenti (e spero che nessuno l'abbia pensato, in particolare steto e Paolino67 in quanto non era mia intenzione non dare credito a ciò che mi hanno detto), ma ho voluto spiegare il motivo per cui quando le ho postate pensavo andassero pubblicate di modo che non sembrasse che abbia pubblicato le prime monete che mi sono trovato in mano così senza alcuna ragione e ignorando le regole, anche perché in tal caso avrei avuto monete ben più interessanti da pubblicare e che non ho postato semplicemente perché trovate prima che mi iscrivessi al forum, e come ho letto non si possono postare monete trovate più di 1 mese prima...comunque sia chiedo nuovamente scusa a tutti se ho sbagliato a pubblicare monete che non rientravano nei parametri, e ti ringrazio .Pino. per la spiegazione. Ora dovrebbe essere tutto chiaro, se mai dovessi avere dubbi in futuro chiederò. Ciao a tutti
    1 punto
  38. Ho avuto la fortuna di leggere le "bozze" di questo volumone dell'amico Andrea, di sicuro un'opera imponente e innovativa nella sua impostazione, pur trattando un periodo relativamente breve della Repubblica. Certamente la mole di ipotesi proposte non può essere scevra da refusi o errate interpretazioni, ma nonostante questo è sicuramente da apprezzare la passione di Andrea nel ricercare ed enumerare decine e decine di varianti anche non note o non ancora edite (es. il mio denaro con FRA . FOS ) Unico peccato (veniale), non tutte le immagini ingrandite sono di facile lettura. Un bel magma di informazioni, comunque, da cui partire... o a cui arrivare.
    1 punto
  39. 1 punto
  40. Ultimo acquisto del 1906 argento dedicata
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  41. Salve , per gli amici "storici" informo che da pochi giorni e' disponibile in libreria il libro : Ezio , di Giorgio Ravegnani , che è un accademico italiano Professore di Storia Bizantina all' Università Ca' Foscari di Venezia , edito da Salerno Editrice . Credo che sia il primo libro moderno che tratta esplicitamente di questo "ultimo Romano" prima della caduta definitiva dell' Impero occidentale . La locandina del libro
    1 punto
  42. è possibile che si trovi, prima o poi, qualche sepoltura.
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  43. Grazie tante per le precise informazioni Illyricum, non mi sono proprio accorto della denominazione AUGUSTO nel RIC VI 103. Dopo il tuo post sono più contento poiché è la mia prima moneta di Costantino da Cesare, veramente ottimo per la mia piccola collezione.
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  44. Ciao Marco Indubbiamente l'attribuzione di una rarità più o meno elevata di una moneta, dipende dalla facilità di trovarla in commercio. E' una regola ineludibile. Per quanto concerne le monete di Venezia, già Papadopoli, ai tempi della redazione dei suoi volumi sulle monete veneziane, dati alle stampe a cavallo del 1900, espresse negli stessi un grado di rarità ed il valore commerciale per ciascuna moneta emessa; giacché il Papadopoli le aveva quasi tutte e di alcuni tipi anche più esemplari, c'è da credere che avesse, ai suoi tempi, il polso per attribuire gradi di rarità. Io credo che sia partito tutto dalle sue considerazioni. Dico ai suoi tempi, perché certamente, da allora, alcune attribuzioni sono state riviste alla luce di apparizioni in aste e listini di alcune monete; internet è stato essenziale per venire a conoscenza di nuovi esemplari, qui o la, dello stesso tipo che si pensava difficilmente reperibile e qualche grado di rarità è stato modificato. Monete, considerate solo qualche decennio fa, R2 o più, sono state ridimensionate; credo che lo stesso valga anche per altre monetazioni. saluti luciano
    1 punto
  45. Nel suo " Museo archeologico nazionale della Sibaritide . Il medagliere " ( Pandemos 2010 ) A. Polosa illustra, con altri, il ripostiglio rinvenuto nel 1976 in S. Nicola di Amendolara . Tra i 42 incusi pervenutici di quel ripostiglio, al n. 40 è censito uno statere incuso ( con fotografia insufficiente ) attribuito a Sibari, privo di etnico . L'Autrice, piuttosto che ipotizzare leggende evanide, pare orientarsi sull'esistenza di esemplari anepigrafi . Nel suo " La monetazione d'impero e d'alleanza di Crotone " ( 2008 ), anche A. Montesanti nella sua Prima serie I-A , pubblicava un diverso esemplare di statere incuso attribuito a Sibari ( anch'esso con fotografia insufficiente ),là descritto con " legenda assente "
    1 punto
  46. mi sono preso qualche giorno per leggere di San Mamiliano così mi pare di fare un buon "servizio" agli amici, dando un parere su ciò che ho letto…. 1 - RIPOSTIGLI MONETALI IN ITALIA Ripostiglio S Mamiliano Sovana Grosseto è un testo a colori, principalmente un catalogo ha il vantaggio di mostrare in foto tutti, ma proprio tutti gli esemplari ritrovati, 498, e di emendare alcuni errori di catalogazione precedenti (che non ho verificato perché mi pareva ridondante) il prezzo è medio/basso, 25 euro, e il libro è quasi privo di parti testuali significative, ma come catalogo è assai completo e personalmente sono felice di averlo preso 2 - ARSLAN - TURCHETTI - IL RIPOSTIGLIO DI SAN MAMILIANO A SOVANA (SORANO - GR): 498 SOLIDI DA ONORIO A ROMOLO AUGUSTO anche qua, pro e contro... il testo è corredato da un DVD con le immagini delle monete e il pdf dei testi costa parecchio...mi pare 75 € le immagini sono di grande dimensione, ma sono scansioni e non foto, e questo si vede … le immagini sono buone ma un po' appiattite dalla luce, rispetto ad alcune foto museali che ho visto, da 10, posso dare un 6,5 il testo è interessante, con spunti molto interessanti , e certamente da leggere…. in un'ottica globale però lascia perplessi... ci sono pareri discordanti sul tipo di "accumulo", per qualcuno ottenuto in tempi brevi e occultato per colpa del momento contingente, per altri frutto di un paziente accumulo "famigliare" avvenuto in 50 anni almeno e posto "a riserva futura" poi non recuperato. ci sono pareri discordanti, pesantemente , sulla datazione. Arslan parla di una data intorno al 477/478 - con Zenone e Ariadne a chiudere…. la data, con una tolleranza di 4 o 5 anni è certamente "sensata".... poi però quando si legge l'articolo specifico sul solido di Ariadne si prospetta una possibile datazione al 491 e non si esclude una datazione al 515 (o poco prima)… il tutto sulla base di un buon ragionamento, che però esula totalmente dal contesto di provenienza del pezzo.. cioè non solo non ne tiene conto, ma una volta che si giunge a questa conclusione, non si rapporta la stessa al tesoretto nel suo complesso…. insomma, la pluralità di idee, che reputo sempre un punto di forza, qua rischia di confondere, perché non arriva a sintesi, o peggio non trova un terreno comune di dialogo che permetta di innalzare la conoscenza…. diciamo che la cosa si "ferma" all'ognuno dice la sua (scusate, banalizzo) … e non si portano a sintesi le diverse visioni così… volevo condividere qualche parere assolutamente personale saluti Alain
    1 punto
  47. Ciao, resto dell'idea che la moneta sia autentica al 1000%, solo un problema di lega o magnetismo errato (anche di poco). Spendila pure
    1 punto
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