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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/14/18 in tutte le aree
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Lo scorso sabato al Convegno di Roma Colleziona mi è stata commissionata la pulizia ed il recupero di tre monete dell’Impero Romano. Oggi vi propongo il recupero di un sesterzio di Filippo II (247-249 d.C.), moneta con molte concrezioni calcaree cristallizzate e concrezioni terrose solidificate, che si estendevano su buona parte del tondello. Dopo il consueto bagno in acqua demineralizzata, si è proceduto alla rimozione meccanica delle concrezioni sotto forte ingrandimento che coprivano gran parte di una bellissima patina verde oliva. Ed ecco il risultato finale.5 punti
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Buongiorno torno a postare in questa sezioni dopo un po' di tempo, oggi vi faccio vedere una delle ultime entrate in collezione.. Moneta in rame( le mie preferite) con volto giovane che per Ferdinando ll è quello che preferisco.. Moneta non facile da trovare, ancora meno in alta conservazione... Buona domenica Luca4 punti
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Taglio: 2 euro CC Nazione: Slovenia Anno: 2017 Tiratura: 1.000.000 Condizioni: qSPL Città: Padova4 punti
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a futura memoria metto un riferimento completo … a parte le questioni stilistiche, abbastanza evidenti nella corona del rovescio, nella costruzione del busto, sottolineerei l'incertezza della mano nell'incidere, guardate bene il tratto dell'incisione dei capelli, incerto, diseguale, tremolante ( in particolare la ciocca terminale sul collo)… anche la corona e tutto sommato le lettere… da guardare ad alto ingrandimento ! Non oso pensare cosa potrà dire il venditore, speriamo che non cerchi una difesa nel sostenere che il suo è l'originale da cui sono stati tolti gli altri… il titolare però, sebbene giovane, penso sia persona seria…. Un saluto, Enrico4 punti
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Buonasera a tutti, vi presento il nuovo arrivo della giornata. Era da un pezzo che cercavo un XI agosto abbordabile, ora finalmente ce l'ho. Chiederei a chi volesse farlo cortesemente un'opinione sul nuovo membro della mia collezione... che ne dite della patina? Tenere o eliminare secondo voi? E' disomogenea e non particolarmente gradevole per me... Grazie!3 punti
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Confermo che il testo è disponibile. Per chi ne volesse una copia fisica , il volume è disponibile presso la Società Ligure di Storia e Patria al costo di 15 €.3 punti
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Mancano solo due settimane alla iniziativa programmata e felici di aver constatato interesse e curiosità da parte di diversi circoli. Anche la municipalità ha manifestato il suo appoggio e oltre ad ospitarci presso la meravigliosa "sala del medagliere" del Museo Bottacin, ci sta supportando nel promuovere la iniziiativa http://padovacultura.padovanet.it/it/musei/2%C2%B0-congresso-nazionale-dei-circoli-numismatici Al momento 14 le associazioni che hanno aderito (qui sotto elencate) , di cui 11 hanno confermato la presenza a Padova per il 27 Ottobre durante l’evento con dei delegati. Anche la Società Numismatica Italiana ha confermato una sua presenza a Padova come “uditore”, presenza di cui ringraziamo e che riteniamo importante e significativa per il mondo dei circoli italiani. Entro la prossima settimana contiamo di annunciare i titolo delle relazioni che verranno presentate, Nel frattempo in ringraziamento a tutti gli aderenti. CIRCOLI ED ASSOCIAZIONI ADERENTI AL PROGETTO ALLA DATA del 14 ottobre Circolo Filatelico Numismatico Asola Centro Culturale Numismatico Milanese Circolo Numismatico Bergamasco Associazione Quelli del Cordusio Centro Numismatico Valdostano Circolo Numismatico Corrado Astengo Associazione Culturale Italia Numismatica Circolo Filatelico Numismatico e del Collezionismo Parmense Associazione Filatelico Numismatico "Spartaco Franceschetti"- Montagnana Circolo Culturale Numismatico Siciliano Circolo Numismatico Patavino Circolo Numismatico Ticinese Circolo Numismatico Monticello Conte Otto Circolo Filatelico Numismatico Tarvisiano2 punti
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Concordo con Marco..chi manca ha sempre torto...io cerco sempre di partecipare a tutti i convegni Numismatici, anche quelli piu' piccoli, tipo Asola che sara' il primo novembre... e poi ci si lamenta se alla Numismatica mancano le giovani leve...troppo spesso ormai ci si affida alle aste Numismatiche e si ignorano i convegni..dimenticando spesso che tutti siamo partiti da li per coltivare la nostra fantastica passione, diventata poi per molti di noi anche un lavoro. massimo2 punti
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Ciao Silver, Prima della pubblicazione di Mario Pin (persona educata competente e disponibilissima che ho avuto il piacere di conoscere all'ultimo convegno di Riccione) " LE PIASTRE DI FERDINANDO II°DI BORBONE", febbraio 2017, opera pubblicata dalla collana di studi numismatici -IL TORNESE- a cura di Pierpaolo Irpino (altro AMICO fraterno) effettivamente pochi collezionisti erano al corrente di questa variante. quindi chi ha comprato prima si è trovato in collezione una rarità. oggi ad esempio tutti corriamo dietro la piastra del 1840 con il collo inciso come i 30 ducati 1839-1844, anche qui i prezzi sono alle stelle. Ritornando alla piastra doppio orecchio so dell' ultimo acquisto di un mio amico presso la Numismatica " Bardulia" di Ruggiero Lupo a Barletta in conservazione BB+ a € 180,00. Saluti Michele2 punti
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Ciao Michele, grazie per i chiarimenti, speriamo che abbassino il prezzo allineandolo alle quotazioni del Pin, così che qualche appassionato di varianti possa prenderla senza pagare una cifra esagerata. La mia che è simile come conservazione la presi su ebay nel 2014 a 41 Euro. Cordiali Saluti Silver2 punti
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Altro che sproloquio, anzi ti sono grato per la spiegazione. Non posso che concordare al 100% con la tua idea di perizia descrittiva: uno dei motivi per cui io sono molto scettico nei confronti del sistema americano di grading è la pretesa di ridurre tutto a un valore numerico (in millesimi poi!) quando ogni moneta ha una sua storia che porta su di sé. Ogni moneta è diversa dall'altra, soprattutto quando parliamo con pezzi che hanno visto passare i secoli. Pertanto una perizia sensata non può che essere descrittiva, elencando punti di forza e debolezza, campi, conio, ossidazioni e via dicendo. Un piccolo aneddoto dalla fiera di Montichiari di ieri: a un banco di monete romane vedo un denario repubblicano magnifico, a un prezzo ridicolmente basso. Incredulo già mi sto fregando le mani, lo prendo lo giro e... il R/ è completamente illeggibile. Totalmente distrutto. Come valutare una moneta simile se non in maniera descrittiva? Parafrasando il celebre incipit di Anna Karenina: "Tutti i FDC sono uguali, ma ogni moneta circolata è circolata a modo suo" ?2 punti
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Taglio: 50 Cent Nazione: Paesi Bassi Anno: 2007 Tiratura: 271.701 Condizioni: BB Città: Bassano del Grappa (VI)2 punti
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Carissimi, una ultima annotazione "tecnica" il pezzo che condivide il rovescio ritengo sia stato prodotto con l'uso della pressa e non battuto al martello, piuttosto indicative sono le piccole rotture e frastagliature radiali in tutto il bordo, tipiche dell'uso della pressa… ( peraltro anche nell'altro, ma meno evidente) Non credo che ci sia difesa realmente possibile a favore dell'autenticità … Nel primo pezzo del Bollettino si nota una inusuale usura da circolazione del pezzo che , di norma, non circolavano ...credo appositamente creata per togliere le incertezze dell'incisione, che invece si notano tutte nel pezzo Leu, che viceversa non presenta usura… insomma non ci si scappa... La mano e le caratteristiche di incisione mi fanno pensare chiaramente a una produzione slava/bulgara, soprattutto confrontando con gli innumerevoli prodotti posteriori ... Un carissimo saluto a Tutti ! Enrico2 punti
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E' stata una giornata bellissima, l'auditorium era pienissimo, molte le persone in piedi. Giornata splendida anche all'esterno, tanto che ho avuto modo durante la pausa di scattare qualche foto. Vi dico già che le foto fatte all'interno del convegno non sono un granché, a causa del mio cellulare (ma è più probabile a causa mia che non son capace a regolarlo).2 punti
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Partendo dall’assunto che il mio personale riscontro fotografico sia corretto, Il giudizio di Bb+ potrebbe spiegarsi includendo i difetti di conio nel parere di conservazione e sintetizzandolo al massimo (nel vero senso della parola!!) in uno stringato grado di conservazione che esprime anche il valore economico. Personalmente la penso molto diversamente. Le mie perizie sono sempre molto descrittive (per le fotografiche sono passato direttamente ad un formato A4) e specie con il mio nuovo sistema di grading, ogni aspetto tecnico e valutativo viene analiticamente commentato, non solo per provare a dare una più completa quanto possibile panoramica valutativa, ma anche per “cercare” di eliminare quella soggettività costantemente implicita in una fredda sigla di conservazione. Son diverse chiavi di lettura... personalmente, specie con monetazioni un po più complesse (come queste, senza chiamare in causa quelle a martello... che andrebbero dovutamente analizzate per illustrare i pro ed i contro) sto provando a perfezionare questo sistema valutativo, fortemente analitico ma di semplice lettura grazie ad un rodato sistema logico di valutazione (quello che tuttora mi sta portando via molto tempo). Scusa lo sproloquio... concludo dicendo che son molto contento di leggere che la patina ti piaccia!2 punti
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Caro @Poemenius, purtroppo per l'esemplare Leu non è solo il baffo anni ottanta, ma tutta la moneta…. Proviene da 2 noti coni già condannati a suo tempo, ed in effetti l'incisione è abbastanza imbarazzante… per non parlare del metallo etc … Un cordiale saluto, Enrico2 punti
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no hai frainteso un conto è buttare tutto un conto è leggere con approccio critico proprio perché non hai TUTTE le fonti, ma solo alcune, DEVI legegre in modo critico, e non a caso gli apparati critici spesso superano la lunghezza delle opere... scusa, ma io leggo Procopio con grande attenzione e tengo conto dei fatti raccontati, ma quando scrivo la storia dei Vandali per esempio, non posso non tenere conto del fatto che l'unica fonte scritta contemporanea è bizantina!!! ovvero l'unico che scrive di me è il mio nemico... gli storici VANNO LETTI assolutamente!!! ma NON creduti alla lettera, soprattutto per i periodi in cui la pluralità non è giunta a noi... inoltre...avere dubbi nella lettura, vuol dire cercare di comprendere e NON rigettare, ma tantomeno assimilare passivamente se leggi di Giuliano II che voleva rifiutare il peso della corona imperiale ma lo fa alla fine controvoglia, e lo leggi inconsapevole del topos letterario, ti bevi un fatto che probabilmente non è accaduto… poi che in Ammiano ci siano fatti da considerare è verissimo, ma da qua a considerarli delle telecronache reali e totalmente veritiere, ne passa parecchio... per quanto concerne il "commento prima del fatto", voglio fare l'esempio di Astolfo...longobardo… uno degli unici testi che parla della sua morte, il liber pontificalis, quindi parte avversa….. cita la sua morte come "divino ictu percossu" … quindi ti dice che è morto non ti dice come ma ti dà il commento... leggendo quindi dovrei pensare sia davvero morto per "grazia divina"?2 punti
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forse il mio approccio non è chiaro… il contemporaneo può benissimo essere uno storico che dà un racconto parziale, volutamente di parte e fortemente soggettivo… di solito leggendo i testi antichi è così. e soprattutto credere che il racconto di un contemporaneo, anche se "storico" sia "oro colato" è molto limitante, infatti non abbiamo tutte le fonti "tutti i punti di vista" ma solo alcuni, e non sempre di questi sappiamo0 tutto, per non parlare della tradizione che ha tramandato il testo e magari l'ha modificato o interpolato per dire…. Emilio Fede è un contemporaneo di Berlusconi, ma se fra 1000 anni avessimo solo la storia di Silvio scritta da lui… o solo quella scritta da Travaglio, altro contemporaneo, e ce la prendessimo per quello che è, avremmo comunque due versioni di parte e "soggettive" tendenti a dare una opinione... ora quanti sono gli storici che commentano prima prima di dare i fatti? quanti sono quelli partigiani….? quasi tutti quindi, i fatti raccontati, vanno letti nell'ottica di chi scrive, perché li racconta, come, e SOPRATTUTTO con quale fine! vogliamo parlare di Ammiano Marcellino nei confronti di Giuliano… (leggete il testo… ) vogliamo parlare di Procopio nella storia segreta? sono fatti o commenti sotto i quali i fatti vanno ricercati con estrema attenzione scavando tra le parole? quindi, la cosa che troviamo più spesso nei testi degli storici antichi, sono i "fattarelli", i "rumors" … e tutto ruota sull'impressione che si vuole dare, la storia antica non veniva raccontata come freddo e distaccato resoconto dei fatti... Cesare… cosa scrive? per chi soprattutto!!!! che immagine vuole dare di sé e dei fatti accaduti? oppure il De Dello Gallico lo riteniamo un ineccepibile resoconto dei fatti ? la scelta stessa della forma letteraria imponeva un modello tipologico di scrittura, e già questo modifica il modo in cui i fatti vengono riportati , nel caso di Cesare, il commentario. quindi, se l'approccio alla storia "è storico", si parte dal testo antico, chi l'ha scritto, chi era, cosa pensava, perché scrive, che impressione vuole dare, in che modo scrive, con quali topos letterari etc.…. altrimenti, buona lettura della bibliografia di Berlusconi scritta da Emilio Fede2 punti
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Entrata oggi nella mia raccolta di monete Rivoluzione Francese (da Costituzione a Consolato passando per i gettoni di necessità in assegnati) moneta "vissuta" ma forse per questo ancora più affascinante come disse la volpe che non arrivava all'uva ?1 punto
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Non collezionando medaglie in oro, non ho mai approfondito la vicenda dei riconi in oro e ripropongo pertanto notizie ricevute in incontri tra medaglisti, che non sono in grado di comprovare con documentazione ufficiale. I riconi Hamerani avvenivano su base di accordi privati: gli Hamerani conservavano la proprietà ed il diritto di uso dei loro coni e potevano fabbricare medaglie a richiesta dei compratori in qualsiasi metallo. Dopo l'acquisto dei coni Hamerani (e anche dei coni in possesso della famiglia Barberini e di altri) da parte del Card. Mazio per conto della Santa Sede; la materia fu disciplinata, regolamentata: mi risulterebbe che per il bronzo vi era un catalogo con le emissioni a disposizione e che per i metalli nobili i riconi avvenivano invece previo approvvigionamento del metallo da parte dei richiedenti e con una procedura amministrativa complessa. Infatti, mentre i riconi in bronzo sono molto più comuni delle medaglie originali, i riconi in argento sono rari al pari o più delle medaglie originali. Per l'oro il materiale è pochissimo; mi affido al ricordo della più importante asta di medaglie papali in oro di questo secolo, battuta da Tkalec nel 2007 (mi sembra). Non sono riuscito a ritrovare il catalogo , ma ho in memoria di aver notato in quella importantissima collezione dei riconi. Quanto alla medaglia di Benedetto XIII in asta Thesaurum, proviene da conio un po' logoro, ma non è presente la grossa frattura verticale nel rovescio che si trova nei riconi Mazio.1 punto
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Savoca Numismatik GmbH & Co. KG > Online Auction 25 | SilverAuction date: 16 September 2018Lot number: 413 Price realized: 500 EUR (Approx. 583 USD) Lot description: Kings of Cappadocia. Ariarathes I 333-322 BC. Bronze Æ 13mm., 2,10g. Archer wearing phrygian cap, standing right, drawing bow / Goat standing right. Very fine Alram 349; SNG Helsinki II, 512; SNG Cop. 129. Starting Price: 80 EUR1 punto
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una volta collezionavo monete italiche, soprattutto di Sicilia e colonie achee in Calabria, Basilicata e Puglia ma Paestum è molto interessante a livello storico e facevano davvero belle monete, anche se la tua è in brutte condizioni è sempre un pezzo di storia che appartiene a te ora . Borgia.1 punto
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… scusate… non so perché il post è uscito con una miriade di foto!! Grazie Borgia… ma sai che era anche la mia ipotesi?? Solo che la mia è oggettivamente davvero in pessime condizioni… comunque la cornucopia aveva condotto anche me a Poseidonia.. quindi.. grazie per il tuo conforto.1 punto
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credo che sia questa: Anonimo, Triente 300-268 a.C., Paestum, SNG Cop 1333 D/ Testa di Dioniso; dietro, quattro globi. R/ PAIS; cornucopia con foglia sulla sinistra; a sinistra, quattro globi. Borgia.1 punto
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Riguardo la tiratura del "Reichspfennig 1936 A" km#89 in tuo possesso, si sa solamente (fonte world coins) che è compresa nel coniato del Reichspfennig 1936 A tipo km#37 (tiratura: 50.949.000), praticamente significa che non lo sapremo mai! Ci vorrebbe un catalogo specializzato tedesco, a tutto questo, è sicuramente una monetina non comune ed è stata un'ottima acquisizione Le monete del continente africano sono molto espressive, in special modo quelle datate, hai fatto bene a prenderla anche se non ti tuo interesse. Se ti va, ed a tempo perso, c'e' questa discussione dove postare tutte le nostre monete africane:1 punto
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Grazie a tutti quelli che hanno partecipato al convegno, giornata davvero magnifica, con un grande afflusso di pubblico ma la mia più grande soddisfazione è stata vedere tra il pubblico professori provenienti da molte università italiane che sono venuti come spettatori, questo mi ha riempito di orgoglio! Visto il successo speriamo davvero di continuare la serie l’anno prossimo! Grazie ancora a tutti!1 punto
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Buona Domenica Assolutamente d'accordo che i difetti di coniazione non devono rientrare nel giudizio; non avendo però in mano la moneta, mi è difficile giudicare quali e quanti possono essere difetti di coniazione, differenti dai difetti che la moneta può aver acquisito nel corso della sua pur breve circolazione (si vede che ha circolato pochissimo). E' il caso di quelle ombreggiature che compaiono vicino allo spigolo alto a sinistra del piedistallo che mi sembrano delle bottarelle. Se devo riferirmi ai gradi di conservazione, come suggeriti dai NIP, lo Spl è incompatibile con botte/difetti da circolazione ed è questo il motivo per il quale sono stato "dalla parte del salumiere" non giudicando la moneta uno Spl pieno. saluti luciano1 punto
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Per esperienza personale, di solito a me le hanno consegnate entro 30 - 40 giorni dall'emissione.1 punto
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Buongiorno Michele, grazie per le preziose info, in effetti ci sono diverse varianti nuove non censite fino a qualche anno fa che il Pin ha evidenziato e catalogato. Visto che sei molto preparato a riguardo, approfitto della tua conoscenza e ti chiedo cosa ne pensi della Variante 1838 con la rigatura verticale a pettine tra la corona e lo scudo. Il Pin la cataloga R2 con prezzi da capogiro, MB 150-250, BB 360-450 , SPL 800-900, FDC 1200-1400. Ne ho viste passare 3-4 in questo forum inclusa la mia che vedi qui sotto, ti sembrano quotazioni realisticamente applicabili a questo tipo di Variante? Grazie e buona Domenica Silver1 punto
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Altra di oggi a 0,50€! 10 Cents 1937 Giorgio VI East Africa. Non colleziono questa tipologia ma mi è piaciuta e l’ho presa.1 punto
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Buongiorno Silver 70, questa piastra e stata visionata da me più volte al negozio numismatico NEACOINS di Napoli,vista la fraterna amicizia che mi lega al proprietario Antonio Cava. era già stata proposta nell'asta ACM 3 (lotto 193) al prezzo base di € 200,00. riproposta nell'asta ACM 6 (lotto 310) al prezzo base di €180,00. So con certezza che tra qualche settimana sarà in rete l'asta ACM 8 , posso contattare Antonio per farla riproporre (magari con un ritocchino sul prezzo base se ancora disponibile) . la moneta è sigillata in bustina ABAFIL dal noto numismatico Pietro Paolo Testa di Pulsano (TA) in conservazione BB+ / SPL . secondo me le macchie verdi presenti sono dovute alla conservazione in un luogo umido chiuso come in una cassetta di sicurezza . Ho la certezza che liberata dalla bustina la macchie verdi spariranno. Saluti Michele1 punto
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Ciao @Gallienus Moneta che ha sicuramente circolato molto poco. I rilievi sono ancora molto alti, praticamente quasi intatti. Quello che noto anche io è quello che sembra porosità del metallo, specialmente nella fascia centrale del D/ da ore 8 fino a ore 2. Se è così come sembra dalla foto, sono del parere che è meglio lasciarla con la sua attuale patina. Fra l'altro anche se è un po scura e non omogenea la trovo molto gradevole.1 punto
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è vero, si può dire che non c'è paese che non abbia un castello, una rocca o una torre di avvistamento. tu ha citato Orino, il più vicino a Cabiaglio che io conoscevo come Casa di caccia dei Visconti-Sfora 500/600 poi diventata villa della famiglia Ronchelli 1700 dove si trova il famoso glicine di oltre duecento anni. Ma proseguento per rocche e castelli, a Cocqui trevisago i resti di una torre di avvistamento romana (foto), a Gemonio in località Castello vi era un altra costruzione che ora non esiste più al suo posto c'è una villa, proseguendo, Besozzo, Caravate, a Cittiglio località San Biagio, di finco alla famosa chiesa, si possono intravvedere nelle case di fianco, poggiano su resti di una rocca, Laveno con la sua Torretta, la rocca di Calde, ora scomparsa espugnata e distrutta dagli svizzeri nel 1513, Mesenzana (foto), Maccagno (foto) Torre imperiale edificata nel Basso Medievo con funzioni di baluardo e successivamente inglobata nel feudo Mandelli dal XII a tutto il XVII secolo, queste, solo alcune località, senza contare le più famose, come Castelseprio, Torba, Angera e forse meno noto il Castello di Frascarolo.1 punto
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ott.2018 Non ci tengo molto alle piccole varianti, ma per 50 centesimi una moneta si prende ugualmente. Possedevo già quella del 1990, ed oggi ho preso quella del 1997, all'apparenza sembrerebbero uguali, ma guardandole bene sono diverse. Perchè non ci tengo molto? Di questa moneta, per esempio, ci sono una diecina di varianti diverse, se seguissi una sola nazione mi sembrerebbe giusto collezionarle tutte, ma se si colleziona tutta la terra... isole comprese può andare anche bene solo la tipologica secca. Guatemala 25 centavos KM# 278.5 (1990) KM# 278.6 (1997)1 punto
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Rispetto agli altri amici che hanno commentato sei più in linea con la perizia, che suggerisce un BB+. A me pareva un giudizio riduttivo per via degli ottimi rilievi: solitamente a un grado BB+ mi pare corrisponda per questo tipo di monetazione un grado di usura più accentuato (il muso del leone è indicativo, e sul mio esemplare a me pare davvero bello). In ogni caso il prezzo era molto onesto e la moneta mi piace: dopo una notte di riflessione ho anche deliberato che non è sgradevole neppure la patina.1 punto
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@Archestrato Ciao, Dopo alcune ricerche, che ho fatto recentemente, ritengo che il padre di Tom Virzì potesse essere Ignazio Virzì nato nel 1852 (Gnecchi "Guida Numisamtica", 1904, pagina 343), anche se lo Gnecchi (per Ignazio) e il Cagiati (per Tom in "Annuario Italiano per I Numismatici e raccogliatori ect…", 1926, pagina 208) riportano due vie diverse per le rispettive abitazioni: via Cintorinai (per Ignazio) e Centurinai (per Tom), Palermo. Forse è un errore di stampa, il Rolla riporta invece via Centurioni (per Tom). Ignazio Virzì (console a Palermo per il Guatemala) era un collezionista di monete greche. Nel 1894 acquistò un ripostiglio di monete di d'Imera, erano tutti di tetradrammi (RIN 1894 pag. 399). Perciò, non è da escludere che parte della collezione del padre confluì in quella del figlio Tom. Inoltre, l'asta Hirsch 1907 non riporta il nome di Tom Virzi nel titolo. Se è corretto attribuire questa collezione ai Virzì si potrebbero avere tre differenti scenari: 1) Collezione Tom Virzì 2) Collezione Ignazio Virzì 3) Collezione mista padre e figlio Nel mio esemplare del catalogo Hirsch è riportato: "Ignazio Virzi according to Hirsch" però la scrittura non è coeva ma molto posteriore. Ciao1 punto
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Grazie per il consueto preciso intervento. La moneta andrebbe vista in mano, perché data la patina pesante non è facile in foto capirne lo stato effettivo. Dal vivo non noto porosità; c'è invece un'incrostazione non meglio identificata tra la coda del leone e la lettera T. Anche al R/ l'effetto puntiforme pare solo frutto della patina e non a procedimenti di coniazione - almeno credo, ma ribadisco che potrei sbagliarmi. In fase di acquisto non mi è stato fatto presente alcunché dato che il venditore - cui peraltro sono molto affezionato, compro sempre qualcosa da lui quando lo trovo a una fiera - è un tipo di poche parole che si contenta di esporre la propria merce. Essendo poi presente una perizia professionale (che si limitava a segnalare in note "patina scura non uniforme") evidentemente non credeva di dover aggiungere altro. Alla prima occasione comunque chiederò foto migliori al mio amico fotografo, e porterò la piccola a Verona per farla vedere dal vivo a un esperto. Grazie ancora1 punto
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Pare che purtroppo sia deceduto nel 1991 (era nato nel 1922)... Aveva insegnato storia romana alla facoltà di Magistero di Perugia. Desumo queste informazioni da questa pagina internet relativa ad un libro scritto in sua memoria: https://www.edizioniesi.it/pubblicazioni/libri/storia_storiografia__-_1/storia_contemporanea_-_1_-_03/Epigrafi_documenti_e_ricerche_studi_in_memoria_di_Giovanni_Forni.html1 punto
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Credo che in passato sia stata pulita e poi si sia ripatinata, ad ogni buon conto rimane un bel pezzo, con una iconografia del diritto divenuta un classico...forse la potevi pagare qualche euro in meno, ma di certo non l'hai strapagata..1 punto
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Sono stato stamane...convegno piccolino e si sapeva ma direi con un calo di commercianti di spessore...molti visi visti gli anni passati non c'erano ed è un peccato perchè questi son i posti giusti per far avvicinare persone giovani (e non ) a questo mondo. marco1 punto
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Grazie di questa interessantissima discussione… ci ho messo un po' a trovarla e ne avevo aperta una simile. Sperando di fare cosa gradita, vi posto una foto di uno stampo che ho visto proprio a Lione, nel museo gallo-romano. Un caro saluto1 punto
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Ho notizie positive riguardo l'invio dei cataloghi. Ci è stato riferito che, scrivendo al contatto del sito, li spediscano anche se non rispondono alle mail inviate. Li inviano gratuitamente facendosi carico anche della spedizione internazionale da 15,75 pounds....che classe! Ci è arrivata conferma di una consegna effettuata ad un membro del forum. Insomma scrivete al contatto, immagino inviino fino ad esaurimento dei cataloghi stampati. Buon week end.1 punto
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Se ne è già parlato in passato, ma mi pare un tema sempre attuale, che mi è stato rinfocolato da alcuni spunti recenti. Lo spunto decisivo deriva da un thread da me aperto in cui presentavo un mio pezzo molto raro e chiedevo confronti e opinioni agli altri utenti. Questo thread non mi è stato granché utile per capire qualcosa in più della mia moneta - solo 3 sintetici contributi, due di complimenti (sempre graditi, ci mancherebbe) e uno di critica (utile) - ma in compenso la dice lunga sulla numismatica contemporanea. La mia perplessità deriva da questo: - propongo al forum una moneta di una tipologia (non parlo di una variante, ma di una tipologia intera!) che sarà presente nelle collezioni di un numero di utenti che si conta sulle dita di una mano e l'interesse suscitato è poco più di zero! E non parlo di oscure monete semisconosciute: è un pezzo in argento di tipologia scudo presente sul catalogo Gigante, che quindi TUTTI conoscono o avranno visto in fotografia almeno una volta (forse non dal vero, dal momento che in 25 anni di numismatica a me non era mai capitato)... - Poi invece ci sono thread chilometrici in cui decine di utenti si sdilinquiscono sull'eccezionale eccezionalità del FDC Tevere di un pezzo a confronto con il banale FDC commerciale di un'altra moneta di cui al momento ci sono 83 esemplari in vendita su ebay, o estenuanti discussioni su monete coniate in milioni di pezzi che presentano tra loro differenze conservative che per essere percepite richiedono il microscopio elettronico... Vi prego di non pensare che io sia rimasto "offeso" perché una mia moneta è stata snobbata (le monete le compro per me, anche se in alcuni casi le mostro volentieri agli amici): ciò che continua a sorprendermi - e, permettetemi, a disgustarmi - è questa piega della numismatica, in cui conta solo la conservazione e non la rarità del pezzo. Una dinamica che a mio parere risulta VERAMENTE svilente nei confronti di una disciplina tanto nobile. Trovo triste che - come leggo da più parti - sia ritenuta preferibile una moneta FDC ma comune a una rara ma in conservazione inferiore. Trovo triste che le aste con monete rare ma in conservazione non eccelsa siano ritenute "adatte per chi inizia", come se la numismatica seria fosse quella che guarda solo alle alte conservazioni. Trovo triste che il valore storico di pezzi rarissimi soccomba miseramente di fronte a pezzi di cui esistono milioni di esemplari ma che sono stati deposti su un cuscino di seta nel momento della coniazione e da allora non son stati nemmeno guardati per più di tre minuti consecutivi per evitare di offuscarne il lustro abbagliante (corredato ovviamente di patina pluriiridescente - sempre sperando che non sia stata prodotta in laboratorio). Insomma, se penso alla numismatica tra 50 anni temo che sarà riassumibile in teche blindate in cui non si saprà nemmeno più che moneta ci sia dentro, l'importante sarà che sullo slab ci sia stampato "MS 70". Un saluto da un testardo numismatico di vecchia scuola: io continuerò a comprare i miei pezzi rari in bassa conservazione, e alla fine dei miei giorni me li farò seppellire con me, come un sovrano del mondo antico, dato che essendo tutti sotto all'SPL evidentemente saranno ritenuti "non collezionabili". Magari tra qualche secolo sarò ritrovato anch'io ed esposto in un museo con le mie monete.1 punto
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Appena entrata in Collezione, 9 Cavalli 1790, MAGLIOCCA 325/a.....R2 Conio ibrido.1 punto
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PARTE VI Considerazioni conclusive Aristosseno fu dunque un artista itinerante che lavorò a più riprese e probabilmente, come già ventilato a suo tempo da I. Maull (Aristoxenos in Metapont, in Wissenschaftliche Abhandlungen des deutschen Numismatikertages in Göttingen, 1951, 13-26, Tf.1-2) tra la fine del V e i primi decenni del secolo successivo, esercitando la sua attività a Metaponto e per un breve periodo ad Heraklea. Per quest’ultima, tuttavia, la fase di attività dell’incisore resta vincolata ad una più compiuta definizione strutturale della monetazione eracleota, in riferimento soprattutto al momento dell’adozione del tipo di Herakles in lotta con il leone nemeo che negli studi sul tema oscilla tra la fine del V secolo (Van Keuren, cit., 21 ss.) e i primi decenni del IV (A. Stazio, Contributo alla prima fase della monetazione di Heraklea Lucaniae, in AIIN, 12-14, 1965-67, 69; S. Garraffo, Le riconiazioni in Magna Grecia e in Sicilia, Catania 1984, 55; W. Fisher-Bossert, Chronologie der Didrachmenprägung von Tarent 510-280 v. Chr., Berlin 1999, 118 s.). Ed è rilevante la presenza, nelle due città lucane, di uno stesso incisore di consolidata esperienza e pregevole perizia, dotato di singolare versatilità, che traspare sia dalla riproposizione di tipi di consolidata memoria sia dalla realizzazione di concezioni figurative di rinnovata plasticità, accentuata, quest’ultima, dal marcato rilievo di chiome e ornamenti ma scevra da esiti monumentali. Tale presenza segnala, da un lato, la volontà delle poleis di disporre di maestranze altamente qualificate per le operazioni connesse alla produzione monetaria, dall'altro si innesta con particolare pregnanza in un orizzonte magnogreco di ampio respiro, aperto alla ricezione e all'elaborazione di influssi esterni (attici e sicelioti in particolare), come documentano peraltro le emissioni delle città greche della costa tirrenica che proprio in quest’epoca si distinguono per l’accuratezza ed il pregio delle incisioni monetali, molte delle quali attribuite alla stessa mano.1 punto
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Ecco la mia del 1815,variante senza punto dopo la data. Saluti1 punto
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