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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/18/18 in tutte le aree
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Io comunque ci sono e se qualcuno passa al tavolo della Numismatica Felsinea gli offro volentieri il caffè. Quanto poi al fatto che manchino personaggi di rilevo non so che dire ma a parte Verona dove ci sono anche stranieri Bologna resta tra i convegni migliori. Che poi una volta fosse meglio è un altro discorso e vale per tutti i convegni5 punti
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cari @quattrino e @Illyricum65 avendo fatto una verifica posso dire che Romolo è escluso certamente per le questioni stilistiche relative al busto, che è sempre più piccolo e allungato come ricordavo Nepote è l'attribuzione più accreditata per la posizione delle lettere, in alto a ore 10/11 pare potersi vedere la tipica N schiacciata e poi la E quadrata Basilisco non può essere escluso in assoluto perché il busto è quasi identico a quello di Nepote anche se la S di norma scende rispetto alla linea di legenda, e qua non se ne vede traccia per me è Nepote senza grossissimi dubbi5 punti
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Non ho trovato questa moneta nella CNI e nel web. Per me: Napoli, Filippo IV, 3 Cavalli ND (1625). 2,04g, 20mm. AV: PHILIPPVS IIII REX RE: PAX REGVM Mia interpretazione: B = Fabrizio Biblia (1623-25). Monete con B 1622-25 /1628. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/zecchieri/Fabrizio Biblia AV: La testa è simile a: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-FIV/7 ( 3 Cavalli con acciarino , MC, 1626-29) RE: Il motivo è simile a: https://www.acsearch.info/search.html?id=2351026 (Carlo V, 2 Cavalli, ND (1529)). L'iscrizione corrisponde a questa moneta. L'occasione potrebbe essere la conquista di Breda 1625. Trofei e scudo con testa di medusa (Egida) come simbolo di invincibilità. Corretto? Grazie per il vostro sostegno! Complemento: o un gettone?4 punti
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Carissimi Lamonetiani, buongiorno. Oggi desidero condividere con Voi, appassionati del Regno, questo mio anno che ha richiesto qualche decennio per completarsi in buona conservazione e che sta per raggiungere altri tondelli in luogo climatizzato e protetto. Nella speranza di farVi cosa gradita, Vi ringrazio fin d'ora per l'attenzione e per gli eventuali commenti.4 punti
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ue ue , è la prima volta che non concordo sul parere di conservazione con gennydbmoney, per me BB pieno. domani stai con Pietro vero Genny ? trattamelo bene mi raccomando. buon Convegno. Saluti Michele3 punti
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Beh, però adesso chiudiamola qui , ci sono anche gli Mp...torniamo alla domanda del post iniziale, grazie3 punti
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Guarda che tutti hanno capito benissimo cosa hai scritto e infatti più di uno ha chiarito che quanto da te riportato era errato. Quando poi dici di vendere a peso monete d'oro di interesse numismatico sarebbe interessante capire di cosa si tratta perché vendere a peso monete numismatiche è una emerita cavol..... e comprarle al 30% in meno come dicevi tu è un furto. Comunque se tutti hanno capito in un senso quanto da te scritto ti dovrebbe fare venire il dubbio perlomeno di esserti espresso male o siamo tutti noi che non capiamo nulla e mistifichiamo tutto ?3 punti
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Buongiorno, vi mostro l'inizio di una piccola collezione molto di nicchia, ma come tutte le storie delle nostre monete anche molto interessante. Siamo sul finire del 1400 e stiamo parlando di Guidobaldo I da Montefeltro Terzo Duca di Urbino Nasce a Gubbio il 24 Gennaio 1472 da Federico da Montefeltro e da Battista Sforza. A soli 10 anni con la morte del Padre, coadiuvato dallo zio paterno e dal fratello assunse il dominio di Urbino e fu nominato Capitano Generale degli eserciti della lega tra il Re di Napoli e il Duca di Milano, con l'avanzare dell'età e le continue lotte si conquistò il nome di Valente Capitano, militò sotto diverse bandiere, per il Papa Alessandro VI, per la Serenissima contro i francesi, Chiamato anche dai Fiorentini contro Pisa. Pultroppo a soli 36 anni a Fossombrone morì di malattia, era l'11 Aprile 15083 punti
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Spesso, nei cataloghi di vendita capita di trovare che i grandi bronzi di Postumo non emessi dalla zecca di Treviri (in passato identificata inizialmente con Colonia), siano ricondotti a un generico Atelier II. Si tratta di un centro di produzione che ha visto alternarsi numerosi incisori con risultati di varia natura: dalle emissioni di ottimo stile alle emissioni più rozze e dimensionalmente ridotte, utilizzando sia la coniazione che la fusione quali strumenti produttivi. L'Atelier II è stato individuato e ottimamente censito nel testo di riferimento per i bronzi di Postumo, l'opera di Bastien "Le monnayage de bronze de Postume" del 1967. Successivamente molti sono stati gli studi compiuti da altri autori che hanno completato e integrato la sua opera magistrale, focalizzandosi anche su questo misterioso Atelier II (Gricourt, Hollard, Pilon...). Adesso, piccola pausa... leggetevi questo fumetto! ...anche se in francese, la lettura risulta comunque comprensibile: due (soldati? controllori?) romani girovagando per un vicus - un villaggio rurale - si imbattono in un'officina clandestina dove dei falsari sono intenti a fare... il loro lavoro e la mia gioia - futura di un bel po' di secoli - di collezionista di imitativi! Il luogo non è un luogo a caso, siamo a Chateaubleau un piccolo villaggio rurale della Seine-en-Marne che gode di una discreta fortuna derivata dalla sua posizione lungo la via Agrippa che collega Boulogne-sur-Mer a Lione e Milano e alla presenza in loco di sorgenti ritenute miracolose. Ebbene sì, a Chateaubleau esistevano di sicuro due santuari di una certa importanza: uno dedicato proprio a queste acque miracolose (un cosiddetto sanctuaire de source) che dovevano guarire da sterilità e malattie degli occhi e un altro con una serie di celle multiple dedicate a diverse divinità tra le quali Mercurio, protettore di viaggiatori e commercianti, e la dea Epona, protettrice dei cavalli. A questi due santuari probabilmente se ne deve aggiungere un terzo stando ai più recenti sondaggi archeologici. La pianta del vicus è stata così ricostruita dagli archeologi e, come potete già notare dalla cartina, sono state evidenziate ben 3 strutture adibite alla produzione di moneta. Già, perché è proprio su questo aspetto che volevo incentrare questa discussione: la produzione di moneta locale. Il sito di Chateaubleau, studiato magistralmente da Pilon, è stato un importante centro produttivo di moneta imitativa del III secolo. I ritrovamenti chiave di materiale di scarto di fusione, di tondelli vergini, di tondelli scartati, di materiale metallico destinato alla fusione, di barre preparatrici di tondelli, di matrici di pietra per la produzione di tondelli per fusione e di una grande quantità di stampi in terracotta con calchi di denari, sesterzi e antoniniani ufficiali non lasciano dubbio alcuno circa la presenza di ben tre (o forse di una sola ma articolata in tre officine!) zecche locali attive molto probabilmente dal 260 al 280 d.C. Delle tre officine, due non potevano non "conoscersi" data la loro distanza di pochi metri e, in generale, essendo tutte e tre operanti nel medesimo periodo è alquanto probabile, se non certo, che ci fosse un certo scambio della manodopera impiegata. Una pianta più dettagliata della zona forse rende meglio l'idea: Interessante come in queste tre officine si sia prodotto di tutto: dai denari agli antoniniani passando per i sesterzi, sostanzialmente con questa distribuzione: Lo studio e l'analisi su questo sito, per quel che mi riguarda, è ancora in una fase embrionale, ma già da adesso volevo condividere con voi alcune mie piccole scoperte e qualche sintesi. Di grande interesse è il tempio a nord, il santuario di fonte, dove è stato trovato un vero e proprio ripostiglio di tondelli vergini da coniare scartati in quanto difettati. Il deposito citato è stato rinvenuto nella zona del "bassin nord" e si tratta di un possibile deposito votivo dove il valore in questo caso non era costituito da reali monete in quanto tondelli non coniati, ma da oggetti monetiformi il cui valore risiedeva nel loro peso complessivo. La datazione, resa possibile anche grazie alla presenza di un antoniniano imitativo di Tetrico I con l'hilaritas al rovescio è collocabile tra il 274 e il 280 d.C. Un simile deposito, proprio per la sua natura, può essere stato accantonato quasi sicuramente da un soggetto in stretto contatto con un atelier di produzione di moneta imitativa, quindi con buona dose di probabilità da un addetto alla preparazione dei tondelli o comunque da qualcuno facente parte della filiera produttiva e data la vicinanza di ben tre officine è altamente possibile che il dono sia composto proprio da "prodotti locali". - FINE PRIMA PARTE (...continua nei prossimi giorni) -2 punti
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Il fuoco greco , la cui invenzione si attribuisce a un greco originario della città di Eliopolis di nome Callinico , oggi si pensa fosse composto da una miscela di pece, salnitro , zolfo , petrolio , nafta e calce viva ; il componente base del “fuoco greco” era quello che oggi conosciamo come petrolio e fu descritto da diversi scrittori antichi . Questa miscela incendiaria veniva gettata sui nemici di terra o di mare tramite lanci di piccoli barili o di sfere riempite con questa miscela , oppure spruzzata dentro un tubo , come un moderno lanciafiamme , tramite pompe azionate a mano . Il salnitro , lo zolfo e la calce , erano prodotti naturali minerali , conosciuti ed utilizzati dagli antichi e facilmente trovabili in natura in varie localita' , ma la pece , il petrolio e la nafta provenivano in antico esclusivamente dall' aerea medio orientale , dalla Mesopotamia ; come venivano utilizzati questi ingredienti ? Leggiamo alcuni passi che ci hanno lasciato gli antichi scrittori latini e greci . Plinio il Vecchio : Naturalis Historia , libro II : “Nella Citta' di Samosata in Commagene si trova uno stagno che emana fango infiammabile , lo chiamano maltha , come tocca qualcosa di solido si attacca , inoltre venuto a contatto segue anche chi lo fugge .Con questo mezzo difesero le loro mura contro gli assalti di Lucullo : i soldati bruciavano dentro nelle loro armature” , in questo passo Plinio fa riferimento all' assedio di Tigranocerta avvenuto nel 69 a.C. da parte di Lucio Licinio Lucullo durante la campagna militare contro il Re di Armenia , Tigrane II . Anche Plutarco quando scrive di Alessandro Magno in marcia verso Babiliona a proposito del “fuoco eterno” , Vita di Alessandro : “Attraversando la Babilonia che subito si sottomise interamente a lui , Alessandro fu particolarmente colpito dalla voragine di Echatana da cui sgorga come una sorgenteun fuoco continuo e dal torrente di nafta che scorre li vicino cosi' abbondante da formare come una palude . La nafta somiglia molto al bitume ma e' cosi' sensibile al fuoco che prima ancora di venire a contatto con la fiamma , sollecitata dalle scintelle che ne sprigionano , s' incendia dando fuoco anche all' aria circostante . Per dimostrare ad Alessandro il potere di quel liquido , i Barbari ne versarono uno strato sottile nel sentiero che conduceva alla dimora reale , quindi accostarono le torce all' estremita' del liquido stesso . Stava facendo buio ed ecco che le prime chiazze presero subito fuoco , dopo di che in un niente senza che alcuno potesse rendersi conto di quanto accadeva , con la velocita' del pensiero , la fiamma arrivo' all' estremita' opposta e il sentiero fu tutta una lingua di fuoco” Le sorgenti di petrolio a sud di Arbela sono citate anche da Strabone , Geografia , libro XVI : “Nelle vicinanze di Arbela si trova anche la Citta' di Demetriade , poi vengono le sorgenti nafta da cui si levano fiamme …...” Anche lo scrittore Quinto Curzio Rufo , vissuto sotto Caligola e Claudio , nella sua opera Storia di Alessandro Magno Macedone : “Alla quarta giornata di marcia Alessandro arrivo' alla Citta' di Mennis (attuale Baba Gurgur) . C'e' li una caverna da cui una fonte emette una massa cosi' grande di bitume da convalidare l' opinione che le mura di Babilonia , opera enorme , siano state spalmate del bitume di questa scaturigine” La stessa notizia ci giunge anche da Erodoto che nelle sue Storie , libro I , scrive : “A otto giorni di marcia da Babilonia c'e' un altra Citta' chiamata Is e attraversata da un fiume non grande esso pure chiamato Is e affluente dell' Eufrate . L' Is con le sue acque trascina anche dei grumi di bitume , da li fu portato a Babilonia il bitume per le mura ; e cosi' fu fortificata Babilonia” Di questa particolarita' di Babilonia ne parlarono anche Diodoro Siculo , Eratostene , Posidonio ed Ammiano Marcellino che nelle sue Storie , libri XXIII e XXIV , quando accompagno' l' Imperatore Giuliano nella campagna in Persia , scrive : “....fra tutte la piu' vicina a noi e' l'Assiria , un tempo estesa e ricca per popolazioni e ricchi villaggi , assume poi un appellativo unico cosicche' ora e' nel suo insieme chiamata Assiria . C'e' abbondanza di frutti e di raccolti usuali e viene fuori il bitume vicino al lago Sosingite (attuale lago Van) . Qui viene fuori anche la nafta glutinosa come la pece , simile anch' essa al bitume e se vi posa sopra un uccelletto il volare gli viene impedito , viene sommerso e scompare del tutto . Quando questo tipo di liquido comincia ad ardere la mente umana non trova altro tipo di estintore che il gettarvi sopra la polvere” Ammiano Marcellino prosegue ancora : “In questi territori e' visibile anche una spaccatura del terreno da dove viene fuori un soffio mortifero , uccide per la pesantezza della puzza ogni essere animato fermatosi nelle vicinanze . Questa peste nasce da un pozzo profondo lasciata la sua bocca larga e se primadi alzarsi verso l' alto si fermasse sulle terre poste li' a fianco , le renderebbe inabitabili con quel puzzo insopportabile” Anche oltre : ”Nei due giorni che seguirono marciammo per duecento stadi e giungemmo a Baraxmalcha , passammo il fiume di qui' e a sette migli da li' attaccammo la Citta' di Diacira , priva di abitanti , ricca di frumento e di sale bianco , vedemmo sulla sua rocca un Tempio dall' alta vetta , l' incendiammo e morirono poche donne che vi si trovavano , passammo oltre una fonte di bitume e occupammo la Citta' di Ozogardana” Dopo Ammiano Marcellino , altri scrittori bizantini ed arabi descrissero abbondantemente di queste sorgenti di bitume , pece e nafta , fino ad arrivare ai nostri giorni quando i popoli arabi hanno fondato la loro ricchezza sul petrolio che un giorno certamente finira' . Rappresentazioni bizantine dell' utilizzo del "fuoco greco"2 punti
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salve ragazzi cosa ne pensate di questa 1805? accetto pareri positivi,negativi sulla conservazione. grazie come sempre2 punti
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Buongiorno, vi presento questa banconota della Yugoslavia Popolare Federale, 1000 dinara 1° maggio 1946, un poco rara e abbastanza circolata. Al dritto a sinistra della banconota lo stemma della federazione con 5 fiaccole (la sesta verrà aggiunta successivamente) a simbolo dei cinque popoli yugoslavi uniti in un solo Stato. A destra contadina con spighe di grano. Al rovescio, a sinistra le cascate del fiume Pliva, presso Jajce in Bosnia, cittadina dove praticamente il 29 novembre 1943 fu fondata la Yugoslavia socialista di Tito. A destra figura femminile allegorica della Repubblica.2 punti
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@avgvstvsQuesta è tosta, in attesa di studiarla meglio mi è caduto l'occhio su quel piccolo particolare al centro del cerchietto rosso, particolare che te conosci molto bene avendocene brillantemente svelato la natura, .......o sono fuori strada?2 punti
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Buonasera a tutti voi del forum vorrei condividere con voi questo 10 tornesi Francesco I e avrei due domande da farvi , secondo voi arriva al BB e poi chiedo se mettendo in ammollo in acqua demineralizzata la moneta quelle piccole macchie verdi andranno via.Grazie in anticipo a chi mi risponde2 punti
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Parlo per me...e mi sento anche di includere altri.... Se si dovessero catalogare questi tipi, di conseguenza, anche tutte le altre monete di Napoli, con queste differenze, andrebbero incluse, perchè non puoi farlo solo per questa..... e ci vorrebbero almeno (prendo ad esempio il Manuale) altre 500 pagine di monete da inserire come varianti. Vedi ... ci sono, per chi studia e per chi mette nero su bianco, prendendosi anche responsabilità......monete e monete variate di conio...ma poi uno studioso sceglie di sua iniziativa, anche perchè studioso (appunto), delle decisioni su quali di queste possono effettivamente essere scaturite da volontarietà o involontarietà dell'incisore. Sarebbe molto lungo come discorso.....ma spero di essermi fatto almeno capire...un pò.2 punti
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Ciao a tutti, ciao @Meleto Caro Meleto, ma tu mi posti un cavallo! Ti perdono in quanto spero tu non fossi a conoscenza dei miei "obblighi"... ? Oggi mi è così arrivata questa: la ho appunto presa per il cavallo: pagata 12,00 EUR + spese di spedizone. La tiratura purtroppo non sono riuscito a trovarla, per tutti gli altri anni viene indicata, per il 1851 no. https://www.muenzenwert.de/Muenzkatalog/Deutschland/Altdeutschland/Braunschweig/1_Pfennig_1851-1856_C5157.html Anche se la mia monetina è meglio conservata della tua, voglio confidarti che io avrei preferito trovarla come te ad un mercatino che non comprarla sterilmente da catalogo... Con tanti equini saluti, Njk2 punti
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E due centomilalire Manzoni Carli Lombardo 1970 Qui Alessandro (gli diamo del tu) mi sembra piuttosto sorridente!2 punti
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Grazie! E non è ancora finita Domani seconda puntata con un piccolo ripostiglio di sesterzi, qualche identità di conio e... Un'ipotesi di identificazione interessante2 punti
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Bella medaglia seicentesca con la MADONNA DEL ROSARIO e al R/. SAN DOMENICO DI GUZMAN con la croce nella destra e i gigli nella sinistra.2 punti
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Alberto e @bizerba62, io mi domando se in questi casi, non si possa poi passare al contrattacco. Mi spiego meglio: a mandarti la lettera firmata con il relativo provvedimento é sempre un nome e cognome con tanto di firma in calce. In caso di "castronata", perchè non chiedere i danni alla relativa firma in calce ? E NON all'ENTE generico. Sarà poi chi ha firmato il provvedimento errato e che ha creato danni a terzi a rivalersi, eventualmente se ve ne siano gli estremi, all'ENTE o chi per esso.2 punti
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taglio 50 cent paese Malta anno 2017 tiratura 25.000 condizioni spl città Milano Note rr2 punti
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Ecco mi piace soprattutto questo : "E il Tar ha accolto il ricorso sottolineando, tra le altre cose, che le valutazioni dell’amministrazione devono fondarsi su «adeguata istruttoria» e necessitano di «congrua motivazione». Di sicuro ci ha rimesso la casa (Bolaffi), l'acquirente, il mercato di settore Italiano in generale...tutti meno il funzionario/dirigente (da noi stipendiato) inadeguato (almeno la sua istruttoria e motivazione).2 punti
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Qui hai la scheda che @fabio22 ha già predisposto: https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-WM72S/16 Manca la foto, se vuoi puoi aggiungerla. O se preferisci, la inseriamo noi con il tuo nome.2 punti
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E con l'aggiornamento del Manuale MAGLIOCCA ne vedremo ancora di più.... Inediti per tipologia, varianti sconosciute e storia.... Tanta storia Numismatica.2 punti
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Non si tratta di fare polemica ma di dare informazioni precise e se non se ne hanno sarebbe meglio astenersi......Mettere sullo stesso piano monete d'oro da investimento (sterline, marenghi, ecc) con quelle numismatiche è una castroneria per non dire altro. Se uno vende monete da investimento può considerare di realizzare circa il 10% in meno. Sulle monete numismatiche come si fa a dare indicazioni senza sapere di che moneta si tratta? Ogni moneta numismatica ha una quotazione e non si possono fare generalizzazioni altrimenti si danno notizie palesemente false. "Sul fatto che si trattasse di marenghi e non di monete da collezione, poco importa." è una affermazione assolutamente sbagliata e fuorviante soprattutto se letta da un neofita che si avvicina al forum per avere qualche consiglio. Forse, e vale per tanti........., prima di rispondere bisognerebbe leggere bene le domande e soprattutto pensare bene che quello che si risponde potrebbe, anche se involontariamente, creare dei danni, perchè se il neofita che ha fatto la domanda avesse venduto le proprie monete al 30% in meno del prezzo ufficiale dell'oro avrebbe preso una bella fregatura, Se poi fossero state monete numismatiche meglio non parlarne.2 punti
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taglio 2 euro cc bandiera paese finlandia anno 2015 tiratura 480.000 condizioni spl città Milano2 punti
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Bravo @margheludo, ciò che dici mi piace. Sento di poter condividere la tua osservazione, anche se il particolare non è chiaro come in altri esemplari visti in passato. Questa è stata comunque l'occasione per rivedere alcune immagini che avevo in archivio, ed in particolare mi sono soffermato sulla moneta che segue: Ci sono delle caratteristiche in comune tra i due denari, secondo voi?1 punto
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Anche a me il ritratto aveva portato a Napoli ma non conoscendo questa moneta ho pensato che fosse opera di un'altra zecca... Quindi siamo davanti ad un inedito?1 punto
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Mai visto una moneta del genere.... e nemmeno, credo, mai sin d'ora trascritta. Avrebbe bisogno davvero di approfondimenti storici. Complimenti.1 punto
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Ma qualcuno ha detto a Vimi quanto costano i volumi del Modesti? per acquistare medaglie puoi rivolgerti a commercianti selezionati oppure a vendite all’asta ( puoi sfogliare i cataloghi citati nella ns sezione aste) dove normalmente passa molto materiale sia antico che moderno e contemporaneo ..1 punto
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Ciao di nuovo a tutti, ciao @Poemenius purtroppo io brancolo ancora nella mia lunga notte numismatica e non so se questo peso possa essere interessante, ma come minimo ha un monogramma simile, è lo stesso imperatore e viene anche citato il Dott. Weiser... io lo posto! Kölner Münzkabinett Asta 105 ,16. September 2016 Traduzione moooolto svelta: Libius Severus, 461-465 d.C. Peso ufficiale per 1 ½ Solidi, "exagium sicilici", rettangolare, 6,73g. Vs.: Busto con pallio e rosetta diadema n. r. r. tra ghirlande, Rs.: incrociare il monogramma a blocchi per ROM(A)E FELICI (!), probabilmente unico. Patina marrone scuro, vorzüglich Il busto dell'imperatore definisce il peso come imperiale. Pesi di questo tipo, angolari o rotondi, sono documentati per Iulianus II, 360/361-363, a Onorio, 393-423 (K. Pink, Römische und Byzantinische Weights in Österreichische Sammlungen, Wien 1938, 75-78). Dopo l'esecuzione dell'imperatore Maioriano, il magister militum di origine sveva Ricimer, di origine sveva, fece elevare Libio Severo all'imperatore il 19 novembre 461 a Ravenna. Anche se non riconosciuto dal maestro dell'esercito Egidio in Gallia e probabilmente anche dall'imperatore Leone I. nell'Impero d'Oriente, Libio Severo risiedeva a Roma fino alla sua probabile morte pacifica il 14 novembre 465. Il monogramma sulla sua gomma di bronzo fu sciolto in precedenza senza ulteriori indugi al RICIMER (DOC 253f (P. Grierson / M. Mays); d'altra parte, però, vero RIC X 191 (R. P. C. Kent)). Ma stava per ROM(A)E FELICI, gewidmet) Roma felix (frdl. Hinweis von W. Weiser). Le medaglie d'oro dell'imperatore hanno solo un multiplo di dodici solidi finora conosciuti (RIC 2701). Dei suoi ottavi, Sicilici a 1 ½ Solidi, Donative funds suitable for taking office (461) o Consolato (462), probabilmente non è rimasto nessun esemplare, solo questo esagium, di cui Donative-Sicilici testimonia o almeno la loro prevista emissione. Il Pdf completo dell'asta è troppo pesante, metto il link della casa d'aste: http://www.koelner-muenzkabinett.de/wp-content/uploads/2016/12/A105_katalog.pdf Servus, Njk1 punto
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Ciao a tutti, ciao @Poemenius non so se qui si faccia riferimento ad uno scritto: "(dedicato) Roma felix" (gentile suggerimento di W. Weiser). Hinweis -> suggerimento, indicazione, (dare) una dritta. Potrebbe essere che il Sig. Waiser abbia semplicemente fatto notare la cosa, senza fondamento bibliografico. È il frdl./gentile che mi fa supporre che il Sig. Weiser sia intervenuto in prima persona e questo è un modo per ringraziarlo. Servus, Njk1 punto
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In generale la politica di questa casa d'aste e mettere la base delle monete al prezzo massimo in cui normalmente la moneta può essere venduta (effettivamente il circuito deamoneta non offre grandissima visibilità e questo serve a tutelare i proprietari). Le monete per cui la base è interessante sono una piccola minoranza. Io non vi ho mai comprato perchè l'esperienza acquisita in tanti anni mi consente di trovare praticamente qualsiasi delle monete in asta (di mio interesse) ad un prezzo migliore. Evidentemente col tempo la casa si è fatta una clientela affezionata che la segue nelle aste e si fida delle valutazioni e stime date.1 punto
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Ciao @El Chupacabra Bella serie 1920, i miei complimenti... Sono tutte veramente molto belle! Sarebbe bello vederle una ad una in formato più grande, in particolare il 20 centesimi "Libertà librata" e il 50 centesimi "Leoni" rigato. saluti miza1 punto
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Fatto. Grazie per il contributo. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-WM72S/161 punto
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Chissà come mai in caso di incertezza le monete vengono sempre date al più raro...........................1 punto
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La prima moneta pubblicata si tratta di un quattrino senza data per Fossombrone La seconda moneta pubblicata è sempre un quattrino senza data ma per Casteldurante La medaglia è a ricordo della creazione nel 1506 dell'università di Urbino1 punto
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Buongiorno torno a postare in questa sezioni dopo un po' di tempo, oggi vi faccio vedere una delle ultime entrate in collezione.. Moneta in rame( le mie preferite) con volto giovane che per Ferdinando ll è quello che preferisco.. Moneta non facile da trovare, ancora meno in alta conservazione... Buona domenica Luca1 punto
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Se qualcun altro è interessato: http://www.thecurrencycollector.com/pdfs/John_Laws_Banque_Royale.pdf1 punto
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I convenevoli sono degni segnali di una società civile e secondo me questa discussione mira a salvaguardarli il più possibile, in linea con lo spirito di condivisione e divulgazione della cultura numismatica, per cui questo forum è nato.1 punto
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Grazie Betto mi rispondo da solo: ho trovato il riferimento alla moneta - di Tito non Vespasiano - come riportavo sopra. Il ritrovamento del denario pompeiano (con l'indicazione della XV acclamazione) permette di affermare che l'eruzione avvenne, ovviamente, dopo l'emissione di questa moneta, quindi nell'anno in cui l'imperatore Tito ricopri il settimo consokato (il 79), dopo l'assunzione per la nona volta della potesta’ tribunizia, cioè dopo il 1º luglio e dopo la quindicesima acclamazione ad imperatore, consentendo di spostare ancora oltre luglio il terminus post when. Due iscrizioni (conservate a Siviglia , e al British museum) datate al 7 settembre e all'8 settembre hanno consentito di accertare che l'eruzione avvenne certamente dopo queste date. Nelle due iscrizioni infatti, una lettera scolpita in un'epigrafe brinzea di Tito ai decurioni è riportata la quattordicesima acclamazione assieme alle date del 7 (per la lettera di Tito) e dell'8 settembre (per il diploma), consentendo di affermare che la quindicesima acclamazione imperiale si è svolta certamente dopo queste due date. Il diploma di congedo è il seguente (sono evidenziate l'acclamazione imperiale e la data di conferimento del diploma). il ritrovamento della moneta con la data della quindicesima acclamazione e ora anche questa scritta confermano quindi che la datazione è da spostare ( si riscrive la storia come ha detto qualcuno..) a ottobre , tra l’altro coerentemente con altri particolari che gia’ suggerivano una datazione successiva al mese di agosto ( anfore di vino etc.).1 punto
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Qualche altra osservazione. Posto di sotto le due tabelle allegate al catalogo dei conii pubblicato da Francesco Mazio nel 1824. Si tratta dei prezzi di vendita al pubblico, come ben specificato nella introduzione al testo, e, quantunque non detto esplicitamente, non possono che fare riferimento al rame. Cito Poi Adolfo Modesti dal I vol. della "La medaglia annuale dei Romani Pontefici" p. 26 "(...) così i riconi risultano essere diversi per spessore, conformazione dei bordi, contorni, patine e per l'aspetto generale della medaglia (...). L'analisi di cui sopra dà buoni risultati se condotta su esemplari di bronzo [in realtà rame], meno su quelli in argento, dove la patina non varia da un tipo di medaglia all'altro; in ogni caso i riconi in argento rappresentano una percentuale minima rispetto a quelli in bronzo, mentre l'utilizzo dell'oro è in genere indice di originalità per i rari esemplari prodotti con questo prezioso metallo." Si dice, in sostanza, quanto affermato da @renzo1940! Possiedo il catalogo Tkalec del 2007 (collezione Boccia, oro), mentre non quello successivo del 7 maggio 2008, ed è strano perché allora ricevevo tutti questi cataloghi, segno, forse, che fu un'edizione limitata destinata ai cultori. Il Tkalec 2007 presenta foto a bassa risoluzione, purtroppo, e salvo per le più antiche medaglie in cui parla esplicitamente di riconi (ma non Mazio, e comunque nella maggior parte dei casi invendute) per il resto nulla si dice relativamente all'originalità, che viene data per scontata per tutti i Pontefici da Alessandro VII a seguire (noto, incidentalmente, dei prezzi di aggiudicazione piuttosto contenuti). Infine il solito commento: parlare di autenticità per le medaglie pontificie, è spesso argomento "fumoso", perché anche i riconi Mazio furono originali in quanto battuti in Zecca con conii generalmente originali, perché molte medaglie in varie epoche furono variamente ribattute in Zecca o dagli incisori o loro eredi a titolo privato (ma non illegittimo) per decenni o secoli dopo la morte del Pontefice che rappresentavano, perché poco si sa sulle tirature effettive delle medaglie ... P.S. sperando di fare cosa gradita posto il PDF del Catalogo (che a suo tempo mi ero scaricato) nella biblioteca del forum lamoneta.it: Sfortunatamente sul sito Tkalec, ove sono raccolti i vari cataloghi pubblicati, vi è un errore relativamente proprio a questo file che risulta mancante; è invece presente il PDF (sempre con foto, ahimè, a bassa risoluzione) della seconda parte della raccolta (medaglie argento e rame): http://www.eauctions.ch/home/PreviousAuctions.aspx1 punto
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I Papu, gran bevitori, distinguono i vini in quattro categorie: bianco, rosso, buono e cattivo. E per me, modesto bevitore, tale classificazione è ampiamente sufficente. Poi, essendo io un piucchemodesto raccoglitore di monete, applico con queste una classificazione simile, escludendo per ovvii motivi le valutazioni cromatiche: o son belle, o son brutte. Quindi, ad un raccoglitore che distingue le monete belle dalle monete brutte, la polemichetta sovrastante risulta totalmente incomprensibile.1 punto
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Non è che in Germania non ci siano ladri; è che quando li prendono, non li premiano...1 punto
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