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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/22/18 in tutte le aree

  1. Taglio: 2€ cc Nazione: Lettonia Anno: 2016 B Tiratura: 1.000.000 Conservazione: BB Località: Milano Note: la mia prima commemorativa di questo Paese
    4 punti
  2. Eccomi ancora una volta ad alzare questo interessantissimo post, al convegno di Bologna ho inserito nella mia collezione un altro tassello di questa fantastica zecca: mezzo soldo 1835, monetina piccola in rame e secondo me più rara rispetto al 1826, che comunque in alta conservazione esce veramente poche volte
    3 punti
  3. Dunque per il Caligola io vedo diversi aspetti problematici almeno secondo me: tondello molto largo abbastanza inusuale, perlinatura quasi completa ugualmente inusuale, peso abbastanza basso per questo livello di conservazione, nessuna chiara evidenza di coniatura, patina molto probabilmente artificiale, base d'asta molto bassa per questa rara tipologia se confrontata con i risultati in asta di altri esemplari con analoga conservazione sicuramente autentici e non restaurati in maniera estensiva. Aspetti sufficienti per condannarla da una foto? Probabilmente no, ma per alzare più di un sopracciglio sicuramente, per non desiderarla forse anche (almeno per quanto mi riguarda). Sul Vitellio non dico niente ma lascio la parola all'esperto principe di questo imperatore il nostro stimato @vitellio che sono sicuro avrà opinioni ben documentate a riguardo. Vogliamo parlare magari anche del sesterzio del Divo Augusto? O del Nerone porta di Giano? O del Nero Druso? O volete proporne altri ancora? C'è davvero molta scelta mi pare di monete sulle quali mi interesserebbe sentire un parere.
    3 punti
  4. Sono d'accordo, è una moneta "difficile", valutata da sola può essere meno apprezzata rispetto a quello che è in effetti, se considerata nella totalità (o perlomeno rispetto alla media) degli esemplari della tipologia. Le debolezze di conio sono intrinseche, mentre il rovescio ha dei punti di assoluto rilievo (nuvola, raggi, volto del santo). Unico neo "evitabile" è il difetto al margine del tondello, passante tra diritto e rovescio, che in parte può inficiare la valutazione. Nel complesso un esemplare ottimo comunque... Ciao, RCAMIL.
    2 punti
  5. Ciao ragazzi, scusate se riapro una discussione vecchia ma sono nuovo ed ho poca dimestichezza, non riesco nemmeno a caricare la foto. Ho per le mani una moneta identica a questa, l unica cosa è che al posto della croce, sulla sinistra del profilo, ha una mezza luna. Qualcuno sa darmi qualche informazione?? Scusate se ho sbagliato qualcosa oppure ho violato i protocolli del forum informatemi. Grazie
    2 punti
  6. E' chiaramente Volterra da un lato e Arezzo dall'altro... Ho delle idee, ma adesso sono in ufficio e non riesco a commentare in maniera approfondita... credo di riuscire domattina Mi piacerebbe vedere la moneta dal vero... @malamorte abiti in Toscana? A domani
    2 punti
  7. Su Vitellio direi che l'esperto non vale neanche la pena di disturbarlo.... Lista veramente lunga anche per il sottoscritto, comunque se volete veramente l'apoteosi andate a guardare l'ultima asta di Boule https://www.sixbid.com/browse.html?auction=5399 se trovate un bronzo imperiale buono mi fate un fischio..... siamo arrivati veramente a un punto molto basso e preoccupante
    2 punti
  8. Personalmente sono contrario a pulire le monete, soprattutto quando non si è pratici si rischia di fare danni irreparabili. Però questa moneta sembra avere dei residui terrosi che potrebbero andar via da soli con un semplice ammollo di qualche ora in acqua distillata, asciugando poi la moneta con un po' di ovatta. Poi la leggibilità delle impronte potrebbe migliorare. @Malamorte se decidi di provarci, mi raccomando di usare rigorosamente acqua distillata, altrimenti i sali contenuti nell'acqua rischierebbero di attivare un processo corrosivo difficilmente arrestabile (anche noto come cancro del bronzo). Sono noti anche esemplari con DEVVLTERRA (due R), ma nel tuo caso quella lettera mi sembra una A come già detto da @chievolan al post n. 9
    2 punti
  9. Il problema di queste monete è che ci sono dei falsi ed è difficilissimo riconescerli. A me piacciano ma non mi fido,forse se periziati da qualche studioso del tipo.....altrimenti li guardo e passo oltre.
    2 punti
  10. Eccolo, oltre a poter seguire in streaming, i video rimangono nel tempo, ci sono visionabili anche ora quelli di Res Nummariae Mediolanenses, Colori e Monete, Appunti Numismatici a Parma con Lamoneta, Inaugurazione Esposizione permanente delle monete della zecca di Milano in Ambrosiana, questi video rimarranno come ricordo di quanto fatto e di chi ha partecipato, una giusta memoria storica per non dimenticare.... https://www.youtube.com/channel/UCqP7Vmgu7Afpiplbt3so2mQ
    2 punti
  11. penserei che può essere una imitativa perché in se lo stile ha una sua coerenza, poi guarderei in quale area possono aver copiato una Zeno/Odoacre e cercherei in letteratura qualcosa di simile
    2 punti
  12. Prenderlo un attimo da una parte e dargli l'indirizzo di un buon dentista?
    2 punti
  13. Io a Bologna ho ritirato questa....non in ottima forma, ma mi accontento. Le foto sono dell'asta..domani faccio le mie..il rv...è molto bello.
    2 punti
  14. E' notizia di oggi il rinvenimento in Sardegna di un antico scheletro maschile e ciò che colpisce di questo ritrovamento è il fatto che lo scheletro stringeva nella mano una lucerna finemente lavorata. Coloro che amarono quest'uomo vollero così rendergli meno insidioso il passaggio dalla Vita alla Morte... https://www.unionesarda.it/articolo/cultura/2018/10/21/chia-dalla-sabbia-riaffiora-un-antico-scheletro-con-una-lanterna-8-786800.html?fbclid=IwAR3sI7cW3hv5Y4pwALK66T7VFoaWQK_z8cN5aky_tXtlP5WCcuODMNWVroY
    2 punti
  15. Taglio: 50 cent Nazione: Monaco Anno: 2001 Tiratura: 303.500 Conservazione: BB- Località: Milano
    2 punti
  16. Io ci sono stato Venerdì ma ho preferito aspettare la fine del convegno per fare qualche considerazione esclusivamente di tipo organizzativo (in quanto ritengo che parlare di prezzi e offerta commerciale sia del tutto superfluo viste le diverse possibilità economiche e i diversi interessi individuali di ogni collezionista.) Premetto che in passato questo convegno mi era sempre piaciuto perchè geograficamente a me comodo e di dimensioni grandi ma non eccessive. Tuttavia non ci sono più tornato dopo l'esperienza pessima sotto diversi punti di vista (primo tra tutti la sicurezza personale) dell' edizione del aprile o maggio 2015 in cui si era pure in piena condizione di emergenza dopo il crollo causa neve. A questo giro però mi sono detto: riproviamo, son passati 3 anni qualcosa sarà stato fatto... In effetti appena arrivato ho notato che gli spazi esterni a partire dall'ingresso all'Arena fino al parcheggio davanti al Palanord adesso sono un po' meglio organizzati e delimitati rispetto al passato (addirittura all'inizio nemmeno avevo notato la presenza dell'ormai famigerato "villaggio" di vicini indesiderati) inoltre mi è sembrato esserci anche un minimo di controllo in più vista la presenza di alcuni addetti al parcheggio e di due guardie giurate che stavano un po' dentro e un po' fuori... Insomma un po' meglio come sicurezza personale. Il Palanord pure è tornato quello del passato più o meno: spazi larghi, caldo mediamente accettabile, un piccolo bar... Niente di eccezionale ma sempre meglio dell'ultima volta... Due cose però non mi sono andate proprio giù: - I BAGNI Il solito minuscolo bagno per gli uomini e uno per le donne messi in un container, nonostante l'assidua e costante opera di pulizia dell'addetto, non sono accettabili nel 2018: se uno è accompagnato per lavoro o per compagnia dalla moglie/compagna/fidanzata/quello che ti pare non è possibile costringerla ad utilizzare una struttura del genere... Chiaramente non è una mancanza ascrivibile agli organizzatori però secondo me è un aspetto da tenere bene in considerazione nella valutazione della struttura e dell'evento. - il BUS NAVETTA. Io e anche altri visitatori pensavamo erroneamente che il bus navetta, come era stato nelle altre edizioni, fosse disponibile in entrambi i giorni. SBAGLIATO. non vedendo nessun bus all'orario stabilito ho telefonato per informazioni e mi è stato detto che stavolta il bus era previsto SOLO IL SABATO... Bene, anzi male: rientra di nuovo dentro la stazione... Fatti tutta la stazione... Esci sul piazzale principale...Fila per biglietto....Trova la fermata del bus 25... Aspetta il 25 e fatti viaggio in mezzo a varia umanità e stando sempre attenti ai borseggiatori (come più volte ricordato dall'apposita voce) fino alla solita fermata nel nulla... Fatti lunga passeggiata (sempre in mezzo al nulla) del parcheggio arena nord e finalmente dopo un totale di circa 45/50 minuti (contando dal mio arrivo in treno) raggiungi l'agognata meta insieme al gruppetto di valorosi collezionisti. Al ritorno, verso le 16, stesso viaggio della speranza. Sinceramente questa scelta da parte degli organizzatori non l'ho proprio capita. Se il bus navetta costava troppo si poteva optare per un mezzo più piccolo... E se anche questo costava troppo avrei comunque preferito partecipare alla spesa pagando il bus navetta pur di risparmiarmi la tortura del viaggio con l'urbano... In conclusione rispetto al passato sicuramente ho notato un certo miglioramento ma l'area e la struttura rimane sempre quella che è e ormai siamo sempre anni luce lontani rispetto ad uno standard moderno accettabile per una grande e importante città come Bologna e per un evento di questa rilevanza all'interno del settore... Nel complesso permane infatti sempre un senso di desolazione e di abbandono di tutta l'area che rende l'esperienza veramente poco piacevole e che in futuro credo proprio mi porteranno quasi sicuramente a preferire altre mete più pulite e attrezzate (prima tra tutte Verona). E poi diciamocelo chiaramente: io non ci credo assolutamente che in tutta Bologna non ci sia una struttura più decente di questa e in una zona migliore... Saluti Simone
    2 punti
  17. Per gli antichi Greci la morte era un momento di passaggio dal mondo terrestre, riservato alle anime in unione con i corpi vivi, al mondo sotterraneo, riservato alle sole anime dei defunti. Nel momento del trapasso l'anima, entità inconsistente e fragile, usciva dal corpo attraverso la bocca e si dirigeva verso gli Inferi, il regno dei morti. Se l'individuo aveva vissuto una vita lunga e aveva raggiunto la vecchiaia la sua ombra era appagata; se invece era morto giovane o comunque di morte violenta l'anima se ne andava corrucciata, rimpiangendo la luce dei sole che non avrebbe mai più rivisto. La concezione comune tendeva quindi a considerare la morte come un trapasso a una nuova forma di vita, più tetra e più triste di quella terrena, perché non rischiarata dalla luce solare. Per questo era opportuno illuminare il passaggio del defunto dalla vita alla morte per mezzo di lucerne accese.
    1 punto
  18. BUONASERA condivido con voi questa fresca new entry...una piccola muraiola modenese che mantiene una buona argentatura ed un ritratto di tutto rispetto. cosa ne pensate? grazie a tutti marco
    1 punto
  19. ...ed anche troppo omogeneo e' il grado di consuzione....
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  20. Il palazzo della regia zecca non era secondo di importanza agli altri edifici pubblici; esso era nelle vicinanze degli altri palazzi di potere per dichiararne l'importanza e renderne più facile il controllo da parte del principe, come scrive il celebre architetto seicentesco Scamozzi: "per ogni ragione [le zecche] deono essere congiunti, o non molto scosti alla Piazza maggiore, e principale, e per conseguenza ne anco molto distante al palazzo dell’istesso Prencipe; cosi per comodità universale di tutto il popolo, come anco affine che vi sia l’occhio, e l’orecchio, e anco la mano dell’istesso Prencipe”.
    1 punto
  21. Buonasera @Motoretta, sei ritornato alla grande e con un bel 2 Tornesi 1842. Variante con la cifra 2 del millesimo più piccola, come nella Piastra dello stesso anno. La moneta si presenta con un buon metallo color cuoio, i rilievi nel rovescio sono splendidi.... Al dritto i rilievi sulla testa sono un po' usurati per la circolazione. Nonostante la mancanza di metallo nel contorno e un colpo al bordo del rovescio, é un bel pezzo! Il simbolo sotto il busto dovrebbe essere una stella a 5 punte con i "raggi'' negli angoli interni..... Ma sembra informe. Facci sapere se il taglio è rigato.... Quando ti arriva? Ciao Amico mio.
    1 punto
  22. Buonasera Gallo, un mezzo scudo di tutto rispetto, mi piace molto, per la conservazione a giudicare dalle foto, secondo il mio parere è BB+. Complimenti, ottimo acquisto Silver
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  23. "Vidi poi un angelo che scendeva dal cielo con la chiave dell'Abisso e una gran catena in mano" (Ap 20, 1). "Afferrò il dragone, il serpente antico - cioè il diavolo, satana - e lo incatenò per mille anni; lo gettò nell'Abisso, ve lo rinchiuse e ne sigillò la porta sopra di lui, perché non seducesse più le nazioni, fino al compimento dei mille anni" (Ap 20,2-3)
    1 punto
  24. taglio 2 euro cc paese Italia anno 2009 tiratura 1.985.000 condizioni spl città Milano
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  25. Complimenti, veramente splendida conservazione come sempre !
    1 punto
  26. Ecco la stessa copia di conii o matrici? gli ultimi 2 sembrano cloni o forse la stessa moneta ripatinata..
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  27. Dovrebbe trattarsi solo di una variante In fase di preparazione del conio sono state invertite le due lettere...
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  28. BEATA VERGINE DEL ROSARIO R/. S. DOMENICO DI GUZMAN
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  29. con una seconda mail mi aggiungono che l'altro esemplare noto (e ce ne sono altri) fu fatto da un calco dell'originale in questa asta e prodotto con pressofusione ... questo "originale" in vendita all'asta è invece nella medesima collezione da ben più di 30 anni
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  30. Cari amici, la casa d’aste mi ha risposto. Non riporto la risposta integrale per correttezza nei loro confronti che sono stati così educati da rispondere argomentando lungamente… In sintesi mi dicono - ringraziano per la segnalazione - conoscevano il parere di Kent … non avevo dubbi - è riconosciuta da diversi studiosi italiani (ivi citati) come genuina – loro apprezzano e seguono la “scuola italiana” - non è riconosciuta come falso storico (pubblicata come tale intendono) - volevano al massimo indicarla come ibrida barbarica ma il conferente non concordava - se sopraggiungeranno oggettive contestazioni ritireranno il pezzo ovviamente ci sono diversi passaggi sui quali non sono d’accordo, ma l’obiettivo per me non era, e non è, farne una crociata, quindi, bene così… vedremo se ci sarà un “coraggioso” disposto a credere in questa moneta e nel suo “futuro” saluti Alain
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  31. Salve uagliuni tra tutto il rame del periodo borbonico che adoro (perchè io odio il rame) e l unico nominale che preferisco tenere è il 10 tornesi 1798 e mi mancava questo per chiudere la serie... poi ce ne sono altri senza punto dopo il IV ma non è fondamentale per me. So vi mostro questo appena preso sulla baia attendo i vostri commenti. see u soon and i hope to see a lot of comments.
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  32. Ciao Antonio, si indubbiamente è così. La qualità del conio incide moltissimo. Hai mai visto quelle lirette straboccanti di lustro? Sono certamente frutto di conii ben puliti, dove tutto il tondello è “entrato bene a contatto con loro” col risultato di una moneta particolarmente ben battuta e brillante. è un concetto scontato se allargherai i tuoi orizzonti a monetazioni predecimali, dove queste problematiche sono la norma. Non vorrei invece che tu abbia capito male il concetto dell’accostamento che ho fatto con l’esempio della “buccia d’arancia”, che quel risultato, molto estremo diciamo, che lascia il lustro quando questo è oltre che intatto, molto “consistente”, e che puoi vedere anche sul tuo 2 lire in alcuni punti. Preciso questo perché molte volte l’effetto a “buccia d’arancia” da me citato potrebbe anche comparire come concausa di conii un po’ rovinati, e non è quello che intendevo. Io ti consiglierei caldamente una sortita a Verona il prossimo novembre. Oltre a conoscerci, avrai modo di vedere in mano alcune delle cose che ho cercato di trasmettere in questa ed in altre discussioni, e che forse qualche fraintendimento in mezzo ci scappa sempre (anche dovuto sicuramente al io modo non sempre chiaro di scrivere o di formulare i pensieri)
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  33. Il secondo è molto bello e non comune, con una bella patina nera e degli ottimi rilievi. Mi hai proprio fatto venire la tentazione di acquistarne uno!
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  34. Gradita visita del corriere questa mattina mi sono state consegnate anche quella dedicate alle Ville venete con Villa Pisani ed il 2 euro proof dedicata al Ministero della salute, però quella su Marco Polo è quella che preferisco
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  35. Il gallo sulla lucerna c’e’ anche al civico Verri di Biassono, qui nel catalogo di Arslan
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  36. Le due lucerne che ho postato sono della stessa manifattura di quella in oggetto e anche quelle presentano animali. Una serie con raffigurazioni zoomorfe. Ma che un cristiano potesse vedere nel gallo una simbologia particolare è indubbio. In questo mosaico della basilica di Aquileia vi è raffigurata la lotta tra un gallo e la tartaruga, tra il bene ed il male, tra la luce e le tenebre.
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  37. La mia intenzione era quella di rimarcare l'importanza dell' indagine stilistica per identificare le contraffazioni ma non solo , ci sono molti passaggi prima di decretare un falso (non e' il caso del semisse di Romolo Augusto in questione ),bisognerebbe essere sempre critici in entrambi I sensi. Quanto alla moneta da me postata, si tratta di una siliqua ostrogota ritrovata in una grotta in Valsesia .
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  38. Il fuoco greco , la cui invenzione si attribuisce a un greco originario della città di Eliopolis di nome Callinico , oggi si pensa fosse composto da una miscela di pece, salnitro , zolfo , petrolio , nafta e calce viva ; il componente base del “fuoco greco” era quello che oggi conosciamo come petrolio e fu descritto da diversi scrittori antichi . Questa miscela incendiaria veniva gettata sui nemici di terra o di mare tramite lanci di piccoli barili o di sfere riempite con questa miscela , oppure spruzzata dentro un tubo , come un moderno lanciafiamme , tramite pompe azionate a mano . Il salnitro , lo zolfo e la calce , erano prodotti naturali minerali , conosciuti ed utilizzati dagli antichi e facilmente trovabili in natura in varie localita' , ma la pece , il petrolio e la nafta provenivano in antico esclusivamente dall' aerea medio orientale , dalla Mesopotamia ; come venivano utilizzati questi ingredienti ? Leggiamo alcuni passi che ci hanno lasciato gli antichi scrittori latini e greci . Plinio il Vecchio : Naturalis Historia , libro II : “Nella Citta' di Samosata in Commagene si trova uno stagno che emana fango infiammabile , lo chiamano maltha , come tocca qualcosa di solido si attacca , inoltre venuto a contatto segue anche chi lo fugge .Con questo mezzo difesero le loro mura contro gli assalti di Lucullo : i soldati bruciavano dentro nelle loro armature” , in questo passo Plinio fa riferimento all' assedio di Tigranocerta avvenuto nel 69 a.C. da parte di Lucio Licinio Lucullo durante la campagna militare contro il Re di Armenia , Tigrane II . Anche Plutarco quando scrive di Alessandro Magno in marcia verso Babiliona a proposito del “fuoco eterno” , Vita di Alessandro : “Attraversando la Babilonia che subito si sottomise interamente a lui , Alessandro fu particolarmente colpito dalla voragine di Echatana da cui sgorga come una sorgenteun fuoco continuo e dal torrente di nafta che scorre li vicino cosi' abbondante da formare come una palude . La nafta somiglia molto al bitume ma e' cosi' sensibile al fuoco che prima ancora di venire a contatto con la fiamma , sollecitata dalle scintelle che ne sprigionano , s' incendia dando fuoco anche all' aria circostante . Per dimostrare ad Alessandro il potere di quel liquido , i Barbari ne versarono uno strato sottile nel sentiero che conduceva alla dimora reale , quindi accostarono le torce all' estremita' del liquido stesso . Stava facendo buio ed ecco che le prime chiazze presero subito fuoco , dopo di che in un niente senza che alcuno potesse rendersi conto di quanto accadeva , con la velocita' del pensiero , la fiamma arrivo' all' estremita' opposta e il sentiero fu tutta una lingua di fuoco” Le sorgenti di petrolio a sud di Arbela sono citate anche da Strabone , Geografia , libro XVI : “Nelle vicinanze di Arbela si trova anche la Citta' di Demetriade , poi vengono le sorgenti nafta da cui si levano fiamme …...” Anche lo scrittore Quinto Curzio Rufo , vissuto sotto Caligola e Claudio , nella sua opera Storia di Alessandro Magno Macedone : “Alla quarta giornata di marcia Alessandro arrivo' alla Citta' di Mennis (attuale Baba Gurgur) . C'e' li una caverna da cui una fonte emette una massa cosi' grande di bitume da convalidare l' opinione che le mura di Babilonia , opera enorme , siano state spalmate del bitume di questa scaturigine” La stessa notizia ci giunge anche da Erodoto che nelle sue Storie , libro I , scrive : “A otto giorni di marcia da Babilonia c'e' un altra Citta' chiamata Is e attraversata da un fiume non grande esso pure chiamato Is e affluente dell' Eufrate . L' Is con le sue acque trascina anche dei grumi di bitume , da li fu portato a Babilonia il bitume per le mura ; e cosi' fu fortificata Babilonia” Di questa particolarita' di Babilonia ne parlarono anche Diodoro Siculo , Eratostene , Posidonio ed Ammiano Marcellino che nelle sue Storie , libri XXIII e XXIV , quando accompagno' l' Imperatore Giuliano nella campagna in Persia , scrive : “....fra tutte la piu' vicina a noi e' l'Assiria , un tempo estesa e ricca per popolazioni e ricchi villaggi , assume poi un appellativo unico cosicche' ora e' nel suo insieme chiamata Assiria . C'e' abbondanza di frutti e di raccolti usuali e viene fuori il bitume vicino al lago Sosingite (attuale lago Van) . Qui viene fuori anche la nafta glutinosa come la pece , simile anch' essa al bitume e se vi posa sopra un uccelletto il volare gli viene impedito , viene sommerso e scompare del tutto . Quando questo tipo di liquido comincia ad ardere la mente umana non trova altro tipo di estintore che il gettarvi sopra la polvere” Ammiano Marcellino prosegue ancora : “In questi territori e' visibile anche una spaccatura del terreno da dove viene fuori un soffio mortifero , uccide per la pesantezza della puzza ogni essere animato fermatosi nelle vicinanze . Questa peste nasce da un pozzo profondo lasciata la sua bocca larga e se primadi alzarsi verso l' alto si fermasse sulle terre poste li' a fianco , le renderebbe inabitabili con quel puzzo insopportabile” Anche oltre : ”Nei due giorni che seguirono marciammo per duecento stadi e giungemmo a Baraxmalcha , passammo il fiume di qui' e a sette migli da li' attaccammo la Citta' di Diacira , priva di abitanti , ricca di frumento e di sale bianco , vedemmo sulla sua rocca un Tempio dall' alta vetta , l' incendiammo e morirono poche donne che vi si trovavano , passammo oltre una fonte di bitume e occupammo la Citta' di Ozogardana” Dopo Ammiano Marcellino , altri scrittori bizantini ed arabi descrissero abbondantemente di queste sorgenti di bitume , pece e nafta , fino ad arrivare ai nostri giorni quando i popoli arabi hanno fondato la loro ricchezza sul petrolio che un giorno certamente finira' . Rappresentazioni bizantine dell' utilizzo del "fuoco greco"
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  39. Molte volte ho sentito le parole ci vorrebbe un corso di numismatica su più temi tecnici, sarebbe bello si diceva, lo dicevano i collezionisti, ma era una idea anche dei commercianti, in realtà non e’ mai stato fatto, un nostro socio commerciante lo proponeva a tutti, nessuno gli aveva mai detto di sì, l’abbiamo ascoltato e capito che l’idea era ottima e gli abbiamo detto sì, e’ un primo potenziale step, un primo passo verso una esercitazione pratica, una mattinata proprio di workshop, e’ un modo diverso, innovativo di concepire e vedere gli eventi coinvolgendo l’utenza, gli appassionati al massimo livello, facendoli interagire con le monete, a me sembra a dire poco fantastico solo a pensarlo, una numismatica che va verso tutti, non prendere al volo occasioni di questo tipo in una città che da sempre richiede eventi di livello sarebbe a dir poco miope e probabilmente un autogol, ripeto non e’ detto che questi treni ripassino a meno che si voglia questo, per non parlare dei quattro relatori del pomeriggio che presenteranno libri o articoli importanti venendo da tutte le parti d’Italia per raccontare numismatica, il tutto meglio ridirlo per tutti soci e non soci in modo totalmente gratuito ....
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  40. Comunque direi che il manuale ha un ottimo riscontro tra i collezionisti di monete napoletane, e mi permetto di dire che era il momento che qualcuno mettesse un pò di ordine...
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  41. Il gettone è simile al mio di stile francese con la testa di Napoleone sul diritto e un gallo (Gallic cock) ad ali aperte e coronato sul rovescio.
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  42. salve ragazzi cosa ne pensate di questa 1805? accetto pareri positivi,negativi sulla conservazione. grazie come sempre
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  43. Interessante anche questo tuo metodo! Bel fotomontaggio @nikita_, certo, che così sarebbe più facile riconoscerlo Di questa moneta, 1 franc 1960 ne esiste una variante ancora più rara con assi alla tedesca. Buona caccia.... E' stato un piacere
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  44. Anche qualche news milanese importante. E' concluso in Ambrosiana il restauro del famoso Cartone di Raffaello, opera monumentale che il Maestro fece come preparazione per l'affresco della Stanza della Segnatura dei Musei Vaticani. Questo capolavoro è in Ambrosiana dal 1626 anno in cui il Cardinale Federico Borromeo lo acquistò da Bianca Spinola vedova Visconti per 600 lire imperiali. Il cartone è l'opera preparatoria più grande al mondo e sarà visibile a brevissimo in Ambrosiana.
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  45. Ciao @Veridio , la motivazione e' che alle quote tra i 2500 e 3000 metri , a secondo dei punti geografici , non esistono ghiacciai perenni ma solo nevicate che possono arrivare fino a primavera inoltrata , sciogliersi la neve e poi ricominciare a nevicare , forse , intorno alla fine di Agosto . Annibale transito' al massimo ai 2200 metri del piccolo San Bernardo e quindi non c' erano ghiacciai perenni , escluderei il colle della Traversette a 3000 metri di quota e a quell' epoca con un esercito , con cavalli ed elefanti , sarebbe stata una pura follia , a meno che non vi transito' per errore o per pura casualita' , infatti Annibale secondo i due grandi storici Polibio e Tito Livio pare dicesse piu' volte di avere ad un certo punto della salita smarrito la strada e nel caso fosse transitato alla Traversette , allora qui avrebbe incontrato con quasi certezza i ghiacciai perenni .
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