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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 10/24/18 in tutte le aree
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Buonasera a tutti Periodico controllo delle patine nei vassoi delle Piastre, Ferdinando IV. Piastra 1796 MAGLIOCCA 258 Comune. Questa Piastra proviene da un'asta Varesi, la 49 del 18-19 Aprile 2007, lotto N° 508 Nonostante 11 anni di riposo nel velluto ha mantenuto la sua patina originale. Secondo voi con che grado di conservazione l'ha giudicata il Sig Varesi?5 punti
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Ho appena parlato con gli organizzatori che mi hanno autorizzato a fare alcuni chiarimenti: la persona che avrebbe subito il furto NON è un commerciante; il fatto sarebbe avvenuto fuori dal convegno in una zona poco frequentata; non ci sono stati testimoni; la persona oggetto del "furto" ha detto di essersi fermato fuori dal convegno a mangiare e di essere stato avvicinato da due donne che non conosceva e che si sono messe a parlare con lui. Quando queste si sono allontanate non ha più trovato il sacchetto di plastica contenente, a suo dire, € 20.000 in monete d'oro. Si è allora recato verso il convegno dove ha incontrato una delle guardie che ha avvisato la questura. Parlando poi con gli organizzatori non ha saputo spiegare il tipo di queste monete, dimostrandosi abbastanza confuso e raccontando i fatti in maniera abbastanza approssimativa. Fatto anomalo è che poco dopo l'arrivo della polizia che ha raccolto la testimonianza, siano arrivati i giornalisti di una tv locale per fare un servizio sull'accaduto, come se non si aspettasse altro per mettere in cattiva luce l'organizzazione del convegno................ Penso che in seguito a questa ricostruzione dei fatti, il "furto" abbia notevoli anomalie e che il risalto che è stato dato non sia corrispondente alla realtà, ma si sia presa per buona la ricostruzione di questa persona di quasi 80 anni senza fare un minimo di indagine su come si siano realmente svolte le cose. Con questo non intendo dire che non sia successo nulla, ma dispiace che l'impegno degli organizzatori per una maggiore sicurezza venga messo in secondo piano a fronte di un accadimento molto poco chiaro. Che Bologna non sia il miglior convegno del mondo nessuno lo nega, ma in questa occasione tra guardie in borghese che controllavano dentro, guardie armate all'interno e altre non armate all'esterno penso che il livello di sicurezza fosse sicuramente accettabile. I commercianti erano stati avvisati che quando uscivano per caricare sarebbero stati accompagnati da una guardia a semplice richiesta e così è stato. Certo che se poi qualcuno carica la macchina senza avvisare e poi se ne torna dentro per fare i saluti vuol dire cercarsi i problemi e mi fermo qui.4 punti
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Cari tutti, complimenti, bel pezzo e bella discussione. Personalmente credo però che la questione sia molto più semplice e chiara di quanto sembri. Inanzitutto è ovvio che non poteva essere un falso d'epoca: chi era così fesso da falsificare una moneta mettendoci il nome di una città che non la produceva? Lo so che oggi c'è un po' la tendenza a pensare che i falsi si riconoscano dal fatto che hanno sempre qualcosa di macroscopicamente diverso dagli originali, quasi che i falsari cercassero di mostrare ai posteri (cioè proprio a quelli che oggi ritengono di poter individuare i falsi con facilità) la loro bravura, ma non era così. I falsari cercavano di fare pezzi più simili possibile agli originali, non avendo nessuna voglia di finire cotti alla brace, e dei posteri sicuramente se ne disinteressavano. E non dovevano convincere pochi collezionisti o studiosi che al massimo hanno visto qualche decina di questi pezzi, dovevano convincere anche chi queste monete le usava ogni giorno o quasi. Ergo non si sarebbero mai sognati di inventarsi il nome della zecca, sperando che la faccenda passasse inosservata. Diverso il caso, da me ipotizzato recentemente, che in una zecca clandestina dove si producevano monete di più zecche, potessero per errore essere scambiati i punzoni predisposti per una zecca (Venezia) per scrivere le legende di un'altra zecca (Verona), manifestando così un'incongruità di stile. Ma i nomi erano comuque quelli giusti. Poi a me sinceramente sembra che la legenda VOLTERA abbia lo stile proprio di quella zecca. Dubito anche che si possa trattare di un ibrido o di un errore di zecca. Perché fosse così bisognerebbe ipotizzare che ad un certo punto nella stessa zecca si producessero monete di di entrambe le zecche, cosa che allo stato delle nostre conoscenze appare del tutto improbabile. Non vale neanche il discorso dei punzoni e degli strumenti al seguito di un mastro di zecca attivo sia a Volterra che ad Arezzo, perché sicuramente questo sarebbe statto attentissimo a non fare confusione tra le varie zecche, cosa che lo avrebbe immediatamente portato ad alimentare un bel barbecue, visto che i punzoni stessi avrebbero indicato chi era il colpevole. Rimase solo una soluzione, che mi sembra la più logica: semplicemente la moneta rappresenta una nuova emissione ufficiale, rimasta finora inedita (fortunato il proprietario), della città ricordata nella legenda, cioè Volterra. Con la legenda S. DONATVS evidentemente si voleva imitare il denaro di Arezzo per sfruttarne il successo e far circolare la propria valuta assieme alla concorrente. Né più né meno quanto faranno più tardi innumerevoli zecche con le imitazioni del fiorino di Firenze, per le quali non si faranno certo scrupoli a copiare anche la legenda S. IOHANNES. Così ad esempio è avvento a Rimini, quando la necessità di imitare il grosso agontano con San Ciriaco, un vescovo, costrinse la zecca locale a sostituire il vecchio patrono San Giuliano (solo martire) con S.Gaudenzio, protovescovo della città. Saluti, Andreas3 punti
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Concordo con quanto detto da @avgvstvs ovvero "Andando a memoria, non mi pare che le emissioni leggibili con "bisante a goccia" riportassero FEDERICVS o varianti". Le rare che io ho visto e che si potevano leggere con un minimo di evidenza sono 2 e tutte con scritto LVCA dietro. Non ho ben chiaro quale sarebbe l'esemplare con scritto VVLT (in modo chiaro) che avrebbe la scritta FEDERICVS (o variante), dove quella che fa la differenza secondo me - se c'è - è la lettera D prima della E o una seconda R non troppo lontana dalla F iniziale. Ma forse leggendo più di rado il forum mi sono persa qualche pezzo... Infine: nell'esemplare al post 3418 in realtà secondo me c'è scriito I-(=+) HENRICVS anche se un poco malamente per la stanghetta che unisce la H e la E e per le stanghette inferiore e superiore della E (poco visibile l'una e assente l'altra). Quindi personalmente non la inserirei nel gruppo a legenda eventuale FEDERICVS e varianti, ma ognuno è ovviamente libero della propria lettura e opinione in merito. In attesa di leggervi, un caro saluto MB3 punti
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Intendevo il denaro ai post 3394 e 3395 (D e R, suppongo) che io personalmente in tutta franchezza non ricondurrei a Volterra (tra i motivi anche alla forma del monogramma al dritto) nonostante quella specie di segno/ "sbavatura" del conio al termine della C che ha segnalto margheludo. E per questo vi chiedevo invece di casi chiaramente con scritta VVLT, o meglio con evidente e intenzionale trattino al centro della "C". Di quell'esemplare ti avevo anche chiesto se si conosceva il peso, altro elemento utile per la datazione e, forse, probabile attribuzione. Nessuno però mi ha detto nulla di preciso sul possibile periodo di coniazione...che fate non vi sbilanciate ? Dai che non lo sa per certo nessuno, ma che si possono giusto fare delle ipotesi :). Buona serata MB2 punti
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Come preferite. Sosterro', partecipando per quanto sarà possibile, qualsiasi iniziativa portiate avanti. Leggere voi due è sempre piacevole ed istruttivo. Ho pensato di continuare in qualche modo questa discussione perché resta di gran lunga la piu importante di questa sezione. Ha svolto un ruolo di aggregazione costante per molti anni e mi piacerebbe potesse essere ancora coltivata. Resto in ascolto. Buona serata2 punti
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E se portassimo avanti questa ma a ritroso? Tipo 2017 poi 2016, 2015 eccetera? Chiaramente con monete diverse.....2 punti
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Le due possibilità sono che si tratti di un falso d'epoca, oppure che si tratti di un errore di zecca, il che comporterebbe un periodo di convivenza delle zecche. Per capirlo, come ti dicevo, è necessario effettuare analisi più approfondite sulla moneta che dovrebbe essere pulita da un professionista. Magari anche un'analisi del metallo potrebbe aiutare. Magdi2 punti
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Nella terza denaro di Lucca con legenda diversa da ENRICVS forse FRERICVS o simili ( la faccina non c'entra niente ma non riesco più a cancellarla)2 punti
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@avgvstvs, difficile e' Dir Poco, Se Il Denaro volterrano e' sempre Ed indissolubilmente legato a doppio filo al Lucchese non dovrebbe essere un grosso problema datarlo, bisognerebbe esserne sicuri ma alcuni elementi disturbano questa certezza. Se poi ci chiediamo ancora "chi" può aver coniato queste monete tutto si complica. Avendo osservato centinia di Lucchesi ho personalmente tanta confusione in testa, io vi dico cosa penso e voi dovrete far altro che dire la vostra e possibilmente smentirmi ( farebbe molto bene alla mia crescita,). I denaretti con VVLT con la T "apostrofata" devono essere Volterrani e faccio fatica a pensarli altrove, e se proprio devo li sposto a Lucca, troppo simili sono infatti nello stile nella forma nell'aspetto generale nelle tecniche di arrotondamento, incisione, bianchitura e battitura, in pratica se non avessero quella "C" non staremmo li a chiederci da dove provengono. Abbiamo spesso evidenziato in questa lunga discussione lo stretto grado di parentela tra il Lucchese ed il Pisano e non solo stilistica ma anche produttiva, qui con i "presunti" Volterrani" ancor di più e questo sta ad evidenziare la grande dinamicità del "mercato" delle maestranze che operavano nelle zecche, in un ambito territoriale sufficentemente vasto da suscitare grandi perplessità nell'osservatore (io). Su alcuni esemplari visti qui come ad esempio quelli con bisante a goccia o con punto in legenda (ENRIC•VS) si potrebbe parlare a lungo ma alla fine sembrano un pò meno imparentati e andrebbero secondo me inquadrati nel "mare magnum" delle imitazioni, e forse neanche italiane. Resta da capire se i "Volterrani vecchi" prima della concessione del 1189 fossero dei veri e propri Lucchesi da questi indistinguibili e dopo il diploma si siano poi diversificati oppure siano nati così già qualche decennio prima, bisogna anche tenere presente che l'attestata coniazione del "volterrano vecchio" sui documenti degli anni di vescovado di Pagano Pannocchieschi, che si protrae fino al 1239 suggeriscono una indipendenza stilistica da Lucca avendo adottato quest'ultima nuovi conii, quelli cioè con anelletto e varianti. anche su questo ci sarebbe da discuterne insieme se ne avete voglia, Di seguito un paio di raffronti stilistici. PS. Di corredo ai denari con segmento interno alla "C" la parola VOLTERRA è seguita da un punto interrogativo. Nella prima foto le R con piede ad archetto. Nella seconda confronto stilistico dell'insieme: monogramma, cerchio interno ed esterno perlinato e gruppo di lettere "RAT"di IMPERATOR.2 punti
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Grazie, adesso mi è chiaro, @monbalda Io avevo invece pensato al VVLT per quanto ho detto prima, ma in effetti il segno in corrispondenza della C non è chiaro. Cercherò di fornire il peso quanto prima, probabilmente tra qualche giorno. Per quanto riguarda una possibile datazione non mi pronuncio, non per non voglia sbilanciarmi, piuttosto perché non saprei come giustificarla.1 punto
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Trovata sul web, di grandissima conservazione e bellezza anche se al bordo ha una leggera frattura di tondello..1 punto
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Scusa, @monbalda, per capirci, a quale esemplare stavi facendo riferimento in questo post? Per quanto riguarda il denaro del post #3418, già visto in passato, concordo con MB. Tuttavia le evidenti legature ne fanno, secondo me, un esemplare interessante.1 punto
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A favore dell'ipotesi ibrido ci sarebbe da considerare l'evidente differenza di diametro (e di stile ) dei cerchi interni dritto/rovescio, non che sia scontato che debbano essere uguali, essendo differente la durata dei conii di pila e di torsello, ma potrebbe essere un indizio.Detto questo ritengo affascinante anche l'ipotesi di un inedito.1 punto
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E' una buona idea Ieri avevo pensato a qualcosa di simile, tipo arrivare sino al 2020, giusto per raggiugere una data zerata e ritornare indietro, ma se si voleva fare questa cosa in tempi brevi quel che avevo pensato non andava bene. Per me possiamo farlo, raggiungiamo il 2019 e poi verso giù sino al 1800, ed anche più giù di qualche anno se la stessa tipologia di moneta è stata coniata a cavallo dei due secoli. Sarà pure più comodo andare a controllare se si è postato qualcosa della stessa data perché si rimane nella stessa discussione. Avremo pure il tempo di preparare qualche piccola regola, tipo uno scadenziario (come già fatto nella primavera del 2016). @Cinna74 @miza a voi la scelta, naturalmente sentiamo che ne pensa anche qualcun'altro.1 punto
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E' una tessera mercantile veneziana raffigurante Androclo con il leone. Qui trovi qualche notizia in più.1 punto
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Ciao La prima, purtroppo, sotto la terra è compromessa, anche se i rilievi sono alti e la moneta poco consunta l'ossidazione tende a "sfogliare" quindi avevo preferito lasciarla così.. L'ultima arrivata invece è meglio conservata anche se le foto non rendono.. Per le doppie invece, a parte le rarità, le rimetto in circolazione oppure le regalo a chi di numismatica non sa nulla.. sono monete di poco valore ma di un'epoca lontana e quindi destano un piccolo interesse... magari, se non alla persona a cui ho regalato la moneta, può darsi che l'interesse numismatico possa insinuarsi un domani in un figlio o ad una persona vicina.. Seminare per provare ad avere un raccolto in futuro, io ci provo anche così e poi... mi piace parlare di monete..1 punto
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Taglio: 2 euro Paese: Portogallo Anno: 2004 Tiratura: 1.000.000 Condizioni. BB Città: Levico Terme (TN)1 punto
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Concordo due tondelli straordinari, veramente affascinanti. Complimenti1 punto
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Ciao Fabrizio! Hai voglia quanti tipi ce ne sono censiti nel CNI. Ce n'è con lo scudo tra le zampe del leone con riportate le 3 mazzette, con il solo libro, con lo scudo con riportate 2 mazzette in palo ed anche con il leone che tiene nella zampa una sola mazzetta (CNI pag. 286 e segg. nr. 94, 123 e 125). saluti luciano1 punto
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A mio avviso le R in legenda sono 2 e l'aspetto generale non sembra esattamente quello di un falso, bisognerebbe indagare sul fatto che Dove si batteva l'uno si battesse anche l'altro....credo.1 punto
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anche in condizioni migliori ha una valutazione di poche decine di euro, in questa, indicativamente credo tu la possa trovare intorno a 5 o 10 a dire tanto1 punto
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Una nuova moneta nella prossima asta Bertolami. Propongo di confrontarla con altre monete... Bertolami A52 L48 Bertolami A12 L117 -> unsold Roma A12 L78 Li confrontiamo con le monete di Parigi e Londra. zoom sul charioter cosa ne pensi ?1 punto
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Ciao Visto che è passato diverso tempo da quando è stata aperta questa discussione e da allora sono certo che molti altri utenti (nuovi e non), vorrebbero aggiungere le loro monete. Volevo chiedere a Te che sei "Supporter": E' tecnicamente possibile, apportando dei cambiamenti al programma, fare in modo di richiamare un qualsiasi anno fra il 1800 ad oggi ed inserire le nostre nuove monete? Sono certo che la discussione riprenderebbe vita, non servirà aprirne una nuova fra qualche anno e si avrà la possibilità di vedere sempre nuove monete dal 1800 ad oggi. Saluti miza Ciao @miza purtroppo non possiamo, solo moderatori e admin possono interagire con i vecchi post, potremmo solo richiamare un determinato topic inserendo il link, si clicca sul numero e si inserisce nel post l'url che ne scaturisce sulla barra degli indirizzi, l'url è diversa per ogni singolo post. il mio del 1814 per esempio: od il tuo del 1895 Del resto se aggiungessi, per esempio, una nuova moneta del 1814 nello stesso posto o adiacente ad esso, non avrebbe risalto e nessuno l'andrebbe a vedere, difficilmente si fanno excursus all'indietro quando una discussione è formata da centinaia e centinaia di post. L'unica sarebbe ricominciare da capo, dal 1800 in poi in una nuova discussione non inserendo più la stessa moneta, andare a vedere cosa si è già postato è semplice, in questo modo vedremmo tante nuove monete. Eventualmente, per un nuova Monete Contemporanee Estere (dal 1800 a oggi) atto II° mi trovi d'accordo, spetterebbe a te aprirla che hai avuto l'idea.1 punto
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potrebbe essere Gallieno o Tetrico con al R/ Virtus Antoniniano https://www.monete-romane.com/antoniniano.html1 punto
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Ciao @nikita_ Visto che è passato diverso tempo da quando è stata aperta questa discussione e da allora sono certo che molti altri utenti (nuovi e non), vorrebbero aggiungere le loro monete. Volevo chiedere a Te che sei "Supporter": E' tecnicamente possibile, apportando dei cambiamenti al programma, fare in modo di richiamare un qualsiasi anno fra il 1800 ad oggi ed inserire le nostre nuove monete? Sono certo che la discussione riprenderebbe vita, non servirà aprirne una nuova fra qualche anno e si avrà la possibilità di vedere sempre nuove monete dal 1800 ad oggi. Saluti miza1 punto
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L'immagine sulla mano è o un agnello o una chiesa. Forse Giovanni Battista o Agostino d'Ippona. Dobbiamo capire che tipo di stemma. Quindi è possibile capire chi è rappresentato.1 punto
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Io per adesso le tengo come mi arrivano, ho tutte le 2€ commemorative emesse , su 400 monete , 5 le reputo perfette, sia al dritto che al rovescio, con una patina omogenea. Le altre, o hanno segni dovuti al processo di coniazione , o impronte digitali o puntini di ossidazione. Parlo esclusivamente di FDC, ma viste con una lente 5x così è, comprese quelle in blister o folder. Le accetto con i loro difetti...tranne 1 che ho tranquillamente cambiato ( Torino 2008 ) Sul fatto che un giorno si ossideranno...noi lo saremo di più. Solo L' Oro ne è immune1 punto
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Posto un sesino della zecca di Frinco di difficile attribuzione Questo è una insidiosa contraffazione. Non si può definire una imitazione in quanto non riporta nessuna variazione di legenda. Al momento non è censito ne' da Papadopoli nè da CNI ( a meno che non mi sia sfuggita). Chi vede il particolare che la assegna a Frinco?1 punto
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Comunque aldilà di tutto, credo che siamo tutti abbastanza concordi nell’affermare che la serie repubbliche marinare siano alcune tra le banconote lire più belle di sempre.1 punto
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L'Iva del 10% per le monete da collezione viene calcolata in dogana sulla somma di aggiudicazione+diritti d'asta (le spese di spedizione ed eventuale assicurazione postale sono escluse ma a volte se non indicate chiaramente in fattura vengono conteggiate nel totale su cui calcolare il 10%, in modo erroneo però). L'8% di IVA svizzera invece tu non devi calcolarlo perchè quella è l'Iva che pagano solo i residenti in Svizzera (i quali ovviamente non hanno la dogana). Viene calcolata su Importo aggiudicazione+Diritti d'asta che è poi il "valore" pagato per la moneta.1 punto
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Loris non potevo sapere se tu fossi interessato a monete d'oro e se sì se post o ante 1800 etc. Cmq. suggerisco di domandare sempre alla casa d'aste Svizzera se disposta a spedire dal loro ufficio di rappresentanza in UE (una casa Elvetica so che lo fa), con condizioni migliori e con tempi soprattutto più ristretti, rispetto a un invio normale CH-UE con sosta in dogana. Un po' quel che fa CNG (USA) spedendo tramite il loro branch office di Londra (UK)1 punto
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Quando sento parlare di gigabytes mi sembra di essere in "ritorno al futuro" (ricordate i famosi "gigowatt" del doppiaggio italiano?). Ai miei tempi (cioè al mio esordio) ci fu un HP 1000: cpu a 16 bit, 128 KB di RAM (si! KB, non MB o GB!), disco fisso da 1.2 megabytes (una padella di 35 centimetri di diametro) e telescrivente per interfacciarsi: io scrivevo in nero e LUI rispondeva in rosso. I monitor erano ancora lontani (per noi, almeno). Il tutto per soli 150 milioni di lire del 1980! Ma era una goduria riuscire a gestire il bestione dell'immagine sottostante! Recuperare la foto mi ha fatto ringiovanire; grazie a chi ha iniziato questa discussione!1 punto
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Mi sembra davvero arrampicarsi sugli specchi in questo caso. Capisco voler difendere una moneta che hai scelto di ospitare in catalogo ma almeno andrebbero dette cose coerenti. Sarebbe da rispondergli se hanno idea di cosa sia la pressofusione e quali segni di pressofusione ravvedono nel secondo esemplare. Sarebbe anche da citargli il link dal FAC dicendogli che la scuola americana sembra pensarla diversamente.1 punto
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Taglio: 2€ cc Nazione: Lettonia Anno: 2016 B Tiratura: 1.000.000 Conservazione: BB Località: Milano Note: la mia prima commemorativa di questo Paese1 punto
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Ipotesi interessante quella della legenda "FEDERICVS" (intendevi questo vero?), che però si intuisce chiaramente forse solo nell'ultimo esemplare. Ma secondo voi a parte questo aspetto di che tipo / cronologia sarebbe ? E in relazione a questo che peso ha? Perchè si tratta di aspetto importante da valutare insieme a quello dell'eventuale variazione di legenda.1 punto
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Ottima panoramica, @margheludo. Secondo te (la domanda è rivolta a tutti), la legenda è EHRICVS?1 punto
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Tra un post e l'altro, è trascorso un anno da quando, quasi casualmente, sono entrato a far parte di questa splendida comunità di numismatici e divulgatori, studiosi e scrittori. Un grazie di cuore a tutti. Priamo P.S. I curatori mi perdoneranno se ho scritto il mio ringraziamento in questa sezione, ma è proprio da qui che è nata la mia esperienza in questo Forum.1 punto
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ha ha ha, Saranno due giorni di studio, il Prof. è una fonte inesauribile di notizie che divulga da vero professionista. saluti Michele1 punto
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Croazia 25 kune 2002, 25° anniversario del riconoscimento internazionale della Croazia, bimetallica La qualità di alcune foto è bassa, devo riprendere la mano ..., comunque cerco di rifarle.1 punto
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