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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/03/18 in tutte le aree

  1. Una delle cose che più mi intrigano e appassionano della disciplina numismatica è l'importanza che molte opere di riferimento continuano ad avere nonostante le decadi e a volte persino i secoli, ciò che la rende un delizioso eden per un bibliofilo come me... in effetti opere come il Corpus, il Muntoni così come il RIC, per citare quelle più monumentali, non si limitano a mantenere una sacralità speciale di testi fondanti, ma sono ancora utili e spesso indispensabili agli studiosi attuali, vi sono addirittura opere dell'ottocento e del novecento che sono rimaste a tutt'oggi uniche nel loro ambito, penso ad esempio alle opere del Crespellani sulla zecca di Modena e del Brambilla sulla zecca di Pavia o di Cagiati su Benevento, opere più moderne che trattino queste zecche nella loro completezza ancora non esistono. La storia numismatica italiana è, forse, la più complessa dell'intero pianeta e ciò rende arduo creare opere vaste e comprensive anche di una sola zecca, in specie se di una certa rilevanza, dobbiamo perciò molta gratitudine ai valorosi studiosi delle passate generazioni che sono riusciti nell'impresa lasciandoci opere ancora così utili e spesso uniche nel loro ambito, così come c'è da essere sempre felici quando nuove preziose iniziative completino o arricchiscano il sapere numismatico con nuove importanti opere, la serie Monete Italiane Regionali è a mio parere la più importante iniziativa in merito promossa nei tempi attuali insieme alle pubblicazioni digitali della collezione reale, in tempi non troppo lunghi si sta creando una base di testi comprendente l'intera produzione monetaria della storia italiana con tutti gli aggiornamenti degli ultimi anni, queste opere saranno i nuovi riferimenti per gli studi del presente e del futuro in un dialogo sempre vivo e fecondo con le opere e gli studi del passato. Riguardo in particolare il testo oggetto del post ci sono a mio parere due considerazioni già evidenziate in precedenza che sono assai rilevanti nel determinare la priorità nell'acquisto, in primis il fattore costi, il Muntoni originale è piuttosto raro e difficile a trovarsi a meno di un migliaio di euro, il Mir invece può essere preso a singoli volumi assecondando anche eventuali specializzazioni di interesse cronologico da parte di collezionisti e studiosi, in secundis vi è il fattore aggiornamento e qui il MIR può avvantaggiarsi di tutti gli ultimi studi del settore, basti pensare al periodo più antico alto-medievale con le serie bizantino-papali e dei denari antiquiores che è trattato in maniera mirabile nel primo volume ed è solo l'esempio su cui posso pronunciarmi meglio a causa della mia passione per l'alto medioevo, da bibliofilo e studioso vorrei avere entrambe le opere, ma la priorità la do al MIR.
    4 punti
  2. Buongiorno a tutti. Per chi ancora non la conosce o utilizza, vorrei segnalare l'App. "Cam Scanner" per smartphone e tablet. E' un applicativo scaricabile gratuitamente per il sistema Android da Play Store, utilissimo, a mio parere, per postare foto di monete, banconote etc. Facile da utilizzare, permette di eliminare tutto ciò che è superfluo ( tavoli, tovaglie etc. ) lasciando in evidenza l'oggetto fotografato. Il tutto viene eseguito automaticamente dal programma. Una volta salvata l'immagine finale, utilizzando il tasto condivi, la stessa può essere e sua volta salvata in formato JPG riducendo automaticamente il "peso" della foto. Contemporaneamente, la si può salvare in "galleria". Da qui il gioco è fatto. Es. l'immagine di una moneta da 3MB la riduce anche la disotto dei 0,2 MB. Mi pare uno strumento utile, soprattutto per i neo iscritti al Forum che sempre più spesso lamentano l'impossibilità di inserire foto a causa del loro "peso" eccessivo. Vi invito a provarla. Saluti.
    3 punti
  3. Nel 2016 ad una trentina di Km dal Lago Turkana, in Kenya, vennero ritrovate , in uno scavo nel sito di Nataruk (sito scoperto nel 2012), le ossa di 27 persone appartenenti a gruppi di cacciatori – raccoglitori, appartenenti forse ad una stessa famiglia (allargata). Questi corpi assieme rappresentano la prima testimonianza storico – scientifica nella storia dell'uomo, di una “guerra”. La scoperta venne fatta da un gruppo di archeologi e antropologi dell'Università di Cambridge e del Turkana Basin Institute di Nairobi. Le ossa appartengono a 21 adulti e 6 bambini la cui datazione è di circa 10.000 anni. Delle ossa di queste 27 persone, 12 sono scheletri completi e su 10 degli stessi sono state ritrovate tracce di morte violenta: lesioni dovute a pietro scalfite, frecce , percussioni con oggetti appuntiti ecc. diversi di questi scheletri poi, sono stati trovati in una posizione indicante che, prima di morire, vennero loro legate le mani; ed uno di questi scheletri apparteneva ad una donna incinta con le ginocchia spezzate. All'epoca quella zona doveva essere una laguna, difatti i corpi non vennero sepolti ma sono stati ritrovati sotto dei sedimenti con la presenza di conchiglie. La datazione è avvenuta tramite il radiocarbonio (che, quando in determinati casi risulta poco attendibile, viene calibrato usando la dendrocronologia). Probabilmente queste persone vennero attaccate da un gruppo rivale, oppure, vista la vicinanza con l'acqua, per un tentativo di impadronirsi della zona; ma anche per un tentativo di mettere le mani sulle risorse, trovate accanto ai corpi (cocci per viveri ed acqua), che quelle genti possedevano. In merito a questo massacro, il co - autore della ricerca, Robert Foley, docente del Centro Studi Antropologici di Cambridge, disse: ”Non ho dubbi che è nel nostro DNA essere aggressivi e letali, come lo è essere profondamente premurosi e amorevoli”. Anche se, secondo me, la nostra specie è più letale che amorevole.
    3 punti
  4. Concordo con gli ultimi interventi: determinate opere fondamentali non devono mancare nella biblioteca degli appassionati ed il Muntoni, a ragione, è sicuramente fra questi. ritengo però che i due volumi editi a firma di Alessandro Toffanin siano in assoluto tra i migliori della serie MIR tanto che, per la prima volta, possano essere considerati allo stesso livello delle "pietre miliari" di cui sopra, se non addirittura superiori. da qui il mio dubbio espresso al post 21; rileggendolo mi accorgo ora di averlo fatto in maniera polemica e pertanto chiedo scusa ai lettori ed a quanti sono intervenuti, in primis @Gallienus in merito alla domanda dell'amico Giovanni, il Toffanin nasce, numismaticamente, come appassionato e collezionista di monete milanesi ma la sua passione ed un'ottima capacità di sintesi già riconosciutagli dallo stesso Giovanni ne hanno fatto un valido concorrente alla redazione di questi volumi, ovviamente col supporto della mia biblioteca e di alcuni validissimi studiosi.
    3 punti
  5. Ciao ragazzi, un progetto esiste, fu creato 4 anni fa e da la possibilità a tutti gli utenti, ma proprio tutti, di poter contribuire alla stesura di una enciclopedia delle nostre amate monete in Euro. Si chiama "Iconografia dell'Euro". Si parla della moneta sotto ogni punto di vista, tecnico, culturale, storico, simbolico. E' importante averla qui sul forum, poiché contribuisce, tramite la sua opera divulgativa, a far conoscere il più possibile questa monetazione così giovane, a volte bistrattata, ma sempre degna del rispetto che hanno tutte le altre monetazioni, essendo questa la sua naturale evoluzione. Non abbiate paura ad avventurarvici, la passione è dalla vostra parte, non abbiate timore di non essere all'altezza perché vi sentite dei principianti, tutti gli utenti sono con voi pronti a supportarvi, me compreso.
    3 punti
  6. Ciao a tutti, è un po' di tempo che non posto niente..ho aggiunto un cavallo di Carlo VIII zecca di Napoli, abbastanza raro. saluti Eliodoro
    2 punti
  7. Buonasera Rocco ottima piastra, posto anche io le mie due piastre del 1855. 1)piastra 1855 Ferdinando II conio normale 2)piastra 1855 Ferdinando II conio con le V capovolte che sostituiscono le A
    2 punti
  8. Buonasera a tutti voi Collezionisti di Piastre Borboniche. Ferdinando II 1855 La seconda che ancora lascio in perizia. Varianti?
    2 punti
  9. Beh non proprio "ingente", il totale ammontava a 19 lire dell'epoca, pari al valore di un terreno ...e visto che erano presenti i primissimi denari coniati dalla zecca (1140), i primi grossi (prima metà del 1200) , gli ultimi grossi al momento dell'interramento (quelli con i capitelli 1250/1280) con addirittura un grosso falso, mezzaglie che vanno dal 1190 al 1200 e dal 1250 al 1270 ...per me appartenevano ad un "collezionista" che "deluso" , quando si accorse che gli avevano rifilato il grosso "falso", interrò tutto in attesa che Monica gli facesse l'esame XRF .... ... ... sic
    2 punti
  10. Magari una contraffazione, viste le anomalie di peso, di tondello, spessore, una coniazione precaria ....
    2 punti
  11. Benvenuto. Urca, un "forziere" pieno di monete: posta una foto. Qui c'è gente che prenderebbe le ferie per aprirne uno, vedere cosa c'è dentro e catalogare...?
    2 punti
  12. 2 euro commemorativo 70 anno della costituzione italiana 1948 - 2018 Approvata dall'assemblea costituente il 22 dicembre 1947 entrò in vigore il primo Gennaio dell'anno successivo. Dopo la fine della 2 Guerra mondiale fu indetto un referendum che portava a scegliere tra la monarchia e la Repubblica, con il 54% dei voti fu scelta la seconda contemporaneamente al referendum i cittadini furono chiamati a scegliere l'assemblea costituente. A dominare furono 3 grandi partiti "democrazia Cristiana" "partito socialista" e "partito comunista italiano" Appena eletta l'assemblea nominò al suo interno una commissione composta da 75 membri, che a sua volta si divise in tre sezioni. "DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI" "ORGANIZZAZIONE COSTITUZIONALE DELLO STATO" "RAPPORTI ECONOMICI E SOCIALI". l'Obiettivo della commissione per detta di Giorgio la Pira era quello di distinguere la carta costituzionale italiana da quella di tipo Individualista alla occidentale e da quella statalista di tipo "hegeliano". Riferi la Pira che: """ si pensò di differenziarla nel principio che "per il pieno sviluppo della persona umana, a cui la nostra Costituzione doveva tendere, era necessario non soltanto affermare i diritti individuali, non soltanto affermare i diritti sociali, ma affermare anche l'esistenza dei diritti delle comunità intermedie che vanno dalla famiglia sino alla comunità internazionale""". La costituzione era composta da 139 Articoli e i relativi commi (5 articoli abrogati nel corso della storia) più 18 transitorie e finali, suddivisa in 4 sezioni 1)PRINCIPI FONDAMENTALI 2)DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI 3)ORDINAMENTO DELLA REPUBBLICA 4)DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI Passando alla moneta nel rovescio vediamo il capo dello stato Enrico De Nicola nell'atto della firma della Costituzione il 27 Dicembre 1947 al suo fianco a sinistra Alcide de Gasperi (presidente del consiglio) e Umberto Terracini (presidente della costituente) in basso la famosa frase detta da De Nicola a De Gasperi poco prima della firma """L'ho letta attentamente possiamo firmarla CON SICURA COSCIENZA"" coniata in 4.000.000 di pezzi ricorda a tutti una famosa frase di Pertini "MEGLIO LA PEGGIORE DELLE DEMOCRAZIE CHE LA MIGLIORE DELLE DITTATURE" Inserire altri media
    2 punti
  13. Per me e' un classico caso di bolla speculativa. Molto in piccolo chiaramente, per un ambito ristretto e marginale come il collezionismo di monete antiche. Quando tutti si ammazzano a dire che non e' una bolla, ma anzi un giusto adeguamento del mercato, e' allora che mi si drizzano le antenne IO non colleziono monete FDC, io non cambio le monete per migliorare la conservazione, io non faccio collezioni tipologiche per poter escludere le monete rare che non si trovano in FDC, io non ho bisogno della continua conferma da parte del popolo che le mie monete siano vendibili a guadagno dopo un mese dall'acquisto, io non ho bisogno di commerciare monete per vivere, faccio un altro mestiere. Mi sembra che qui siano diventati tutti mercanti. Mentre e' un mestiere diffcile e complesso che andrebbe lasciato a chi e' bravo e portato. Il mercato ha sempre e comunque ragione, ma e' molto volubile e imprevedibile. Se no saremmo tutti riccastri....meditate gente.
    2 punti
  14. credo che il post sopra di Teofrasto abbia egregiamente evidenziato le caratteristiche, pregi e difetti, e le principali differenze tra i due testi. L'unico inconveniente del MIR è che sono stati pubblicati finora due volumi che coprono la monetazione papale dalle origini fino al 1620, mentre ovviamente la monetazione papale è ben piu' estesa. Da qui la mia domanda dipende da cosa si sta ricercando ...
    2 punti
  15. avevo già in programma di postare questa moneta, mi spiace che arrivi subito dopo la spaziale 1847 qui sopra cui non voglio minimamente sottrarre spazio o attenzioni….; la posto con spirito di condivisione; è un millesimo carogna, che come una bella donna si nega a lungo e, fa soffrire lo spasimante le pene dell'inferno… ma quando finalmente decide di strizzare l'occhiolino, manda in estasi il romeo di turno… vabbè basta cavolate, a voi le foto della casa d'aste (le mie, al momento son in lite col pc, domani! ..forse)
    2 punti
  16. Titolo Evento: UNA RARITA' DI BELLINZONA (Ct. Ticino - Svizzera) Categoria: Eventi culturali Data Evento: 04/12/2018 18:30 a04/12/2018 20:00 IL GROSSO, PREZIOSA ACQUISIZIONE DEL MONETARIO CANTONALE ESPOSTO FINO AL 4 GENNAIO 2019 IN BIBLIOTECA: Nell'anno europeo del Patrimonio culturale 2018 il Ct. Ticino ha acquistato una moneta, unica, coniata nella Zecca rinascimentale di Bellinzona: il Grosso, emesso a nome dei cantoni di Uri, Svitto e Untervaldo. La Zecca di Bellinzona è stata attiva per più di un ventennio, dal 1503 al 1529, e ha battuto monete per i tre cantoni. Le monete raccontano un pezzo di storia del borgo agli inizi del Cinquecento, periodo in cui Bellinzona era contesa dai Confederati, dagli Sforza duchi di Milano e addirittura dai Re di Francia. Nel Monetario di proprietà del Cantone Ticino si trova la collezione pubblica più importante, a livello svizzero e internazionale, di monete battute dalla Zecca di Bellinzona. Il vice presidente del Circolo Numismatico Ticinese Giovanni Maria Staffieri ha collaborato in modo determinante per l'aggiudicazione della moneta al Monetario Cantonale. la conferenza e vernice mostra inizierà alle ore 18:30 alla Biblioteca Cantonale di Bellinzona, in via S. Franscini 30a Interverranno: Claudio Zali, direttore del Dipartimento del territorio e presidente del Consiglio di Stato; Simonetta Biaggio-Vergani, capo Ufficio dei beni culturali; Paolo Ostinelli, storico e direttore del dialettologia e di etnografia; Andrea Casoli, archeologo e curatore della mostra. (entrata libera). Link al calendario: UNA RARITA' DI BELLINZONA (Ct. Ticino - Svizzera)
    1 punto
  17. Nuovo ingresso in collezione.... l'unica moneta che ho acquistato allo scorso Veronafil dopo una lunga ricerca Ringrazio l'amico Luca Pratesi per l'ottimo trattamento :) Le foto sono così così perchè la moneta è chiusa nella bustina... almeno per il momento. Mi spiace tagliarla perchè è la prima perizia di Cavaliere che mi capita in mano, chiusa BB+ / BB-SPL che direi condivido @piergi00, visto che sei l'unico che ha avuto modo di vederla, che ne dici?
    1 punto
  18. Le grandi rarità , rimangono sempre grandi rarità anche se mb o meno,è inutile cercare il fior di conio dove non c'è, questa è una discussione, che su alcuni tipi di collezione,non si può neanche fare,saluti.Aldo.
    1 punto
  19. Anche io penso che il bisante sia nella norma nonostante le esuberanze di metallo nei paraggi, almeno credo. Praticamente ogni ipotesi che avete fatto è ragionevole ma rimane il fatto che le caratteristiche specifiche che la moneta presenta si scontrano fra loro annullando ogni supposizione. Anche il fattore peso è imbarazzante perchè la sottigliezza della lamina sembra voluta e l'impronta non è usurata oltremisura. Oppure la soluzione è più semplice di quello che pensiamo. Mah...... Mancano all'appello @avgvstvs e @monbalda che possono sicuramente contribuire e fare più chiarezza. Sempre grazie per la fantastica collaborazione. Nel frattempo, Giova, continua a spremere le meningi...... ciao
    1 punto
  20. Si tratta di gettoni da gioco creati dalla ditta LAUER di Norimberga a partire dal 1851.
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  21. Dal mio punto di vista fa solo un po' dispiacere per il ritorno economico che non c'e'. Ma non mi sembra comunque di buttar via i soldi. Se poi gli speculatori mandano alle stelle i prezzi delle monete super-conservate e lasciano stare tutto il resto per me e' un bene. Sara' un problema per quelli che collezionano solo FDC
    1 punto
  22. Troppe foto; non si può dare un parere così. Bisogna fare una moneta alla volta, foto dritto e rovescio, senza sfondo e senza oblò. saluti
    1 punto
  23. Una targa ricorda in modo chiaro l'evento e il momento
    1 punto
  24. Fritz Rudolf Künker GmbH & Co. KG, Auction 288, lot 752, 13/03/2017 RÖMISCHE MÜNZEN MÜNZEN DER RÖMISCHEN KAISERZEIT Severus Alexander, 222-235 Æs, 231 (?), Beroia für das Koinon Makedonon (Macedonia); 10,92 g. Kopf Alexanders des Großen r. mit Dia­dem//Alexander der Große steht r. und zähmt Bukephalos. AMNG 368 var. RR Fast sehr schön Exemplar der Sammlung Dr. Rainer Pudill. Erworben am 29. Oktober 2011 bei der Firma Lanz, München. ILLUSTRAZIONE: ALESSANDRO DOMA BUCEFALO.
    1 punto
  25. Mai visto un profilo di Caligola senza labbra...sembra che abbia perso la dentiera.....direi che ha subito importanti ritocchi in quel punto.
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  26. Non credo sia un giusto adeguamento del mercato ma è una tendenza radicata degli ultimi 10 anni circa che riguarda il mercato mondiale, almeno così a me pare. Qualcuno avrà pur cominciato anni fa' con : FDC assoluto o quasi e basta ! E non credo siano i collezionisti ad aver iniziato per primi.... Se poi vuoi migliorare o vendere qualche pezzo in quasi BB ma magari R2 molti tra i commercianti si mettono a ridere senza nemmeno considerare il rapporto prezzo qualità.
    1 punto
  27. grazie @4mori Si devo ammetterre che è stata proprio una bella giornata: innanzitutto perchè ho avuto modo di rivedere vecchie conoscenze come @dizzeta che erano oramai anni che non vedevo e di farne pure delle nuove. Sulla conferenza c'è poco da dire, la relatrice non si smentisce, sempre chiara e comprensibile. Sono stati presentati molti dati e spunti interessanti riguardanti vari aspetti della monetazione genovese e della sua relativa circolazione. Per esempio, mi ha colpito come delle 3671 monete genovesi che compongono il ripostiglio il numero delle mezzaglie ritrovate fosse di soli 48. Un dato interessante che può aiutare a comprendere l'ambito di utilizzo di tale nominale.
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  28. Classical Numismatic Group > Triton XXII Auction date: 8 January 2019 Lot number: 864 Lot description: C. Piso L.f. Frugi. 61 BC. AR Denarius (17mm, 4.00 g, 6h). Rome mint. Laureate head of Apollo right; scorpion behind / Horseman, holding palm frond, reins and wearing conical hat, on horse galloping right; fish above, C • PISO • L • F FRVG below. Crawford 408/1a (O18/R15); Hersh, Piso 59 (O20/R1019); Sydenham 854a; BMCRR Rome 3789; Calpurnia 24i. Superb EF, deep reflective luster. From the Alan J. Harlan Collection, purchased from Freeman & Sear. Estimate: 750 USD ILLUSTRAZIONE: "APOLLO DI MANTOVA" CONSERVATO AL MUSEO DEL LOUVRE, COPIA ROMANA DEL I-II SECOLO A.C. DA UN ORIGINALE GRECO DEL V SECOLO A.C.
    1 punto
  29. La trovo molto affascinante. Saluti
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  30. Immagino sia stata una bellissima giornata numismatica, con una relatrice di alto livello, che avra sicuramente calamitato l'attenzione dei presenti. Spero presto in una pubblicazione sugli studi fatti, così da poter anche io godere di queste scoperte, quante cose ci sono da sapere sulla monetazione Genovese che ancora non conosco, sprero di poter ampliare la mia conoscenza in futuro. Complimenti per l'iniziativa agli organizzatori.
    1 punto
  31. Ciao. La nostra zecca, se per "nostra zecca" intendi la Zecca dello Stato, con questa emissione non c'entra nulla. Le monete vennero coniate dalla Ditta UNOAERRE di Arezzo, come conferma il punzone della ditta toscana apposto sul rovescio della moneta (qui sotto il particolare che si rinviene sull'esemplare da 50 Scellini in mio possesso, posto a sinistra del punzone recante il titolo dell'oro: Molte nazione africane, negli anni '60 dello scorso secolo, commissionarono alla ditta italiana delle emissioni auree o argentee per commemorare la loro indipendenza. La commercializzazione di queste emissioni era generalmente curata da un'altra ditta italiana che si chiamava "Numismatica Italiana" e aveva sede a Milano. Queste speciali emissioni furono in gran parte commercializzate fuori dal Paese del quale celebravano l'avvenimento, ad eccezioni di quel contingente destinato alle personalità del Paese. Comunque, esistono sempre dei provvedimenti normativi che istituiscono formalmente queste serie come monete di Stato, anche se poi non entrarono mai nell'ordinaria circolazione monetaria. Un pò come le nostre serie auree o argentee commemorative. Saluti. M.
    1 punto
  32. Considerando anche la pletora di emissioni private "dal sapore esotico" di quegli anni credo proprio che al 99% sia più plausibile questa tua seconda ipotesi... L'ho sempre interpretati infatti come prodotti da proporre come "investimento", in alternativa alle solite sterline e marenghi, puntando sul metallo prezioso e sulle esigue tirature. Un po' come le produzioni odierne di Editalia. Saluti Simone
    1 punto
  33. Il RIC resta la base imprescindibile per lo studio della monetazione imperiale romana anche se alcuni volumi han cent'anni. Ciò non vuol dire che si usi SOLO quello, ovviamente. Sia chiaro che non voglio in alcun modo sminuire l'importanza eccezionale dell'opera che è il MIR, per la quale gentile sig. @Alberto Varesi non solo questa generazione ma anche le prossime saranno grate a lei e ai vari collaboratori nella stesura dei singoli volumi. Se ricorda l'ho contattata più volte proprio per la mia impazienza di conoscere le date di pubblicazione del nuovo volume.
    1 punto
  34. Caro Baylon, la questione non riguarda, purtroppo, lo scarso coraggio a partecipare all'iniziativa, bensì riguarda l'assoluto disinteresse. Lavorare ad un progetto del genere porta via tempo a chi lucra su qualsivoglia tondello metallico gli passi per le mani, e al 99,9% degli utenti di questo forum (che rappresentano il collezionista tipo) "no les importa un comino", come dicono dalle parti dove vivo da qualche anno. Ossia : nun glie ne pò fregà dè meno ! Io ho rinunciato a dedicare il mio tempo a chi non lo merita. Sarò criticabile e criticato per la mia decisione, ma per quanto mi riguarda, sempre citando i modi di dire locali, possono andarsene "para la mie.da !". Se poi c'è qualche inguaribile ottimista che vuole fare il Don Chisciotte o qualcuno che crede che anche se fosse per un solo utente già ne varrebbe la pena, beh, liberi di pensarlo. Per quanto mi riguarda... discorso chiuso
    1 punto
  35. Il De Ciantis sembra che fosse un mitragliere su aereo Caproni, da qui puoi proseguire le tue ricerche. Il 28 giugno il comando interinale passa al cap. Luigi Carnevale visto che dal 15 Resio era in missione alla direzione tecnica ed il 9 agosto durante il bombardamento di Dornberg e Prvačina il mitragliere Ugo De Ciantis dotato di Fiat Mod. 14 tipo Aviazione rivendica un caccia. Il 15 agosto l'unità dispone di 3 Caproni Ca.32 ed un Caproni Ca.33, 8 piloti (tra cui il Tenente Germano Ruggerone ex ciclista, pioniere dell'aviazione e veterano della guerra di Libia), 3 osservatori e 3 mitraglieri. Il 26 agosto il comandante di squadriglia è il cap. Luigi Falchi ed il 13 settembre i 4 Ca. effettuano il bombardamento notturno del cantiere navale di Trieste.
    1 punto
  36. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-MNFT1/1
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  37. Trite di elettro di attribuzione incerta: immagine “mena bun”, come dicono in Lombardia. TROAS, ABYDUS El Trite (4.66 g) c. 500 B.C. Eagle standing l., looking backwards, with closed wings / Incuse. Cf. BMC pl. I, 23 (stater); cf. SNG Munich 1(stater). Ex NAC 59, 610. This trite is difficult to attribute, but the eagle on the obverse points to Abydus as an obvious possibility. Extremely Rare. The second known specimen. Very Fine
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  38. Ho finito i “mi piace” da mettere ai Vs ultimi post. L’attributo di vescovo sarebbe riconducibile al fatto che è stato primo vescovo fin Alessandria (ma credo sia un riconoscimento della chiesa copta della città, non credo per la chiesa romana), e non mi vengono in mente raffigurazioni di San Marco con la mitria; solo leone tetramorfo, o lui evangelista da solo o con leone, o lui che soccorre i marinai veneziani)... Scudo di una famiglia Veneziana? Vi sono molti ponti, edifici militari o civili fatti dallo stato che recano gli stemmi dei magistrati in carica al momento della costruzione, quindi potrebbe anche essere... ma non mi viene in mente nessuna famiglia Patrizia con quello stemma col vescovo... Se è una famiglia feudataria vassalla della Serenissima bisogna verificare gli stemmi di quella nobiltà
    1 punto
  39. Ciao a tutti, scusate se riapro questa discussione, ma oggi ho risistemato quelle poche monete che posseggo per il Regno di Napoli ed ho notato che non ho ancora messo nel cartellino se questa moneta è falsa o meno. Avendo avuto pareri diversi ve la ripropongo con diverse foto, anche se la macchina fotografica non è un gran chè.... eventualmente posso rifarle sotto una luce diversa. Ringrazio anticipatamente per gli eventuali interventi.
    1 punto
  40. Buonasera a voi, mi permetto di intervenire per precisare alcune cose che secondo me sono indispensabili affinché @lemonete possa avere qualche dato in più nella scelta Muntoni/MIR . L’opera di Muntoni è, come detto sopra, senza dubbio un testo indispensabile per chi debba studiare la monetazione pontificia. Il suo autore fece una grandissima ricerca per renderla più completa possibile e in gran parte la sua impresa riuscì. Espunse dal corpus delle monete papali diversi esemplari riportati nei testi precedenti ma rivelatisi frutto di errate letture e ne aggiunse altri, individuati nei musei e nelle collezioni che poté visionare. Fece anche una grandissima ricerca bibliografica, utilizzando in pratica tutta la letteratura pregressa. Le tavole che si trovano ad inizio e fine volumi sono facilmente consultabili e sostanzialmente ancora oggi complete. Ciononostante, come tutti i testi di questo tipo, oggigiorno, dopo quasi cinquant’anni dalla sua pubblicazione avvenuta tra il 1972 e il 1974, alcune sue parti sono/sarebbero da rivedere alla luce degli studi che si si sono succeduti e dei nuovi esemplari che sono comparsi sul mercato antiquario o sono stati individuati nelle collezioni di alcuni musei solo di recente indagate con una certa accuratezza. Sto pensando, ma solo per fare un esempio, al lavoro fondamentale di Giorgio Fusconi sui denari antiquiores... . Il punto di forza dei volumi della serie MIR di Alessandro Toffanin dedicati alla monetazione pontificia sta proprio in questo: nell’aver recepito, non acriticamente ma cum grano salis, quanto pubblicato a suo tempo dal Muntoni ma anche tutte le novità accumulatesi in questi cinquant’anni. A questo si deve aggiungere la rarità dell’opera di Muntoni, che rende il testo piuttosto ricercato (credo - ma di questo non sono sicuro - che sia difficile trovare i quattro volumi a meno di 800/900 euro). Sconsiglio l’acquisto della ristampa da parte di Urania per la cattiva resa delle immagini delle tavole. Per chi se le può permettere, quindi, l’ideale sarebbe avere entrambe le opere. In caso contrario - ma questo è solo il mio parere personale - meglio il MIR perché più recente e aggiornato in modo coscienzioso dal suo autore. Saluti, Teo
    1 punto
  41. Ciao a tutti! Io direi che è la stessa moneta, una fotografata "in un certo modo", l'altra meglio. La prima la ho crudinata ed ho segnato alcuni punti in comune. Quel puntino a destra del baffo non l'avevo visto subito... Servus, Njk PS: ma non si poteva mettere da subito la foto migliore?!? proprio per questa tipologia di monete, le immagini sono determinanti!
    1 punto
  42. 1 punto
  43. Ciao, ho paura sia proprio così, all'estero sembra girare meno moneta (questa è una impressione personale) ma in questo 2018 ho faticato davvero molto a trovare monete con questo millesimo in circolazione. Monete austriache da 1 e 2 centesimi però non ne ho trovate (forse solo una da 1 centesimo). Speriamo nel 2019 vada meglio, ma è stato un anno super scarso a livello di ritrovamenti.
    1 punto
  44. Tiratura poco sopra i 2mln, niente di speciale
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  45. salve, mi spiace ma è molto comune.
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  46. Dai, dalla forma della F al dritto in effetti e anche della P sull'altra faccia (nonché da quello che ci si intravede accanto - va ruotato di 90° in senso orario - e dal peso) dovreste almento orientarvi circa la cronologia e il macrogruppo di emissioni. Comunque dal tipo non è una mezzaglia (i mezzi denari di Pisa sono piuttosto rari e non noti almeno da una certa cronologia in poi; una cosa analoga vale per Lucca a differenza ad esempio con Genova, ma per ovii motivi); direi piuttosto che è un denaro sottopeso e molto consunto (e/o forse tosato da un lato ?). Buona serata MB
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  47. Non conoscendo la motivazione per cui sia stata introdotta la 2° emissione, direi che questa potrebbe essere un'opportunità per gli stati emittenti di commemorare personaggi o eventi concernenti sia la propria identità nazionale, sia di quelle a carattere comunitario. Secondo me Bruxelles dovrebbe spingere in tal direzione, in un certo senso "obbligare" tutti gli stati membri a farlo, anche se personalmente la vedo dura ad attuare una simile disposizione, in virtù anche della legge che norma il contingente che è possibile emettere. Per quanto riguarda i soggetti, non sono poi così malaccio, forse i primi anni sono i più discutibili, e via via dei miglioramenti si possono percepire. E' vero che la maggior parte è a carattere "nazionalistico", che rispecchia un pò quel detto "fatta l'Italia, ora bisogna fare gli Italiani" trasportato su scala europea. In quel percorso di integrazione tra stati membri, questo può essere una forma di dialogo e da bravo ingenuo sognatore quale sono, noi "collezionisti" possediamo un ottimo titolo per parlarne.
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  48. Un bellissimo cimelio storico, quello che ci hai mostrato. Starebbe bene incorniciato assieme alla relativa medaglia : la luce per altro può lentamente scolorirlo soprattutto nella parte centrale scritta ad inchiostro, il chè sarebbe un vero peccato. Tuo nonno se la meritò davvero la sua medaglia, in quella che fu una delle battaglie più tragiche della nostra storia. Conservala !
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