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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/12/18 in tutte le aree
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Ciao a tutti, mi sono accorto adesso che oggi compio tredici anni lamonetaniani. Mi faccio tanti auguri.3 punti
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Per motivi personali comunico nuovamente a @Reficul e @dabbene che dal prossimo anno non saro' piu' Curatore della Sezione di Storia ed Archeologia . Reputo inoltre giusto ed anche necessario dare ad altri Utenti la possibilita' di ricoprire e gestire questa importante carica che a mio modesto avviso dovrebbe essere a rotazione tra quelli piu' attivi e competenti , con cadenza di ogni 2/3 anni circa ; ritengo necessaria la rotazione della carica anche per il motivo che ognuno possa apportare argomenti dai piu' vari e vasti interessi , anziché limitarli a quelli cui il Curatore di turno e' piu' ferrato in materia . Ringrazio tutti i frequentatori della Sezione e mi scuso se qualche volta posso avere dato l' impressione di essere un po' “severo” nei giudizi su alcuni Post presentati , chiudendoli , nel qual caso la “severita'” e' derivata solo dal motivo che ritenevo l' argomento o alcune risposte ad esso , poco confacenti con le regole del Forum o all' interesse della Sezione . Un saluto a tutti3 punti
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Per Arka allego la foto di un libello in asta da Bertolami; anche a Bergamo c'è traccia di collezionisti di monete veneziane !!3 punti
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Mario, una piccola rubrica sulla cartamoneta non guasterebbe, tanto per ricordare che anche questo tipo di collezionismo è numismatica...2 punti
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Recuperate altre immagini dal nuovo possessore di questo ultimo pezzo, che condivido con voi. Aggiungo la nota presente sul Gigante 2019 che li considera "falsi d'epoca di conio grossolano e peso calante". Mi piacerebbe sapere come si è arrivati a questa conclusione.2 punti
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Anch'io ho questa sinistra sensazione. Sul peggiorare nel tempo non mi pronuncio, ma è certo che se ci saranno miglioramenti (almeno per come vengono intesi nella via evolutiva culturale che l'umanità ha preso) prima di vederne ci vorranno secoli di lacrime e sangue. Scusate l'off topic.2 punti
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Pochi giorni fa mi ha lasciato il mitico Merlino, da quasi 17 anni amico e compagno di innumerevoli avventure. Non è stato come Argo ad aspettarmi per tanti anni, ma ha scelto di salutarmi quasi improvvisamente. Ricorderò sempre quando mi guardava interdetto mentre invece di dargli la cena io soppesavo le mie monetine. Ma sempre con grande rispetto, tranne quella volta in cui non trovavo più un piccolissimo denaro del Foscari (R5!) e ho visto che ce l'aveva appiccicato sul suo tartufo (e meno male che non l'ha inghiottito!) Chi non ha cani forse non riesce a capire fino in fondo il misterioso e meraviglioso rapporto umano/canino. Quando anni fa ho fatto partire questa discussione, lui era un po' in là con gli anni ma ancora molto attivo e curioso. Come nella foto che gli ho scattato a Grado. Adesso, che come Argo ha abbassato il muso, avendo me come ultima immagine della sua vita, mi commuovo, come è successo e succederà a tantissime altre persone. Ciao Merlino!2 punti
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Moneta della zecca di Susa. Denaro Secusino IV Tipo Umberto II Questo esemplare presenta i petali del fiore piu' affusolati Mir Savoia 91 punto
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taglio 2 euro cc paese Austria anno 2009 tiratura 5'000'000 condizioni qBB città Ravenna taglio 1€ paese San Marino anno 2017 tiratura 500'000 condizioni SPL/qFDC città Ravenna taglio 20 cent paese Italia anno 2017 tiratura 5'000'000 condizioni SPL città Ravenna taglio 50 cent paese Italia anno 2004 tiratura 5'000'000 condizioni BB città Milano Non sono sicuro che tutte queste siano da intendersi come Rare ma tant'è1 punto
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taglio 1 euro paese San Marino anno 2010 tiratura 996.134 condizioni spl città Firenze taglio 1 euro paese San Marino anno 2015 tiratura 1.675.600 condizioni spl città Firenze taglio 1 euro paese Malta anno 2017 tiratura #solo divisionale?!# condizioni spl città Firenze1 punto
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Vale anche per i tedeschi Il nome ufficiali di questi francobolli è perfin (perforated initials o perforated insignia). Un paio di link, in italiano e in inglese, per saperne di più: http://www.ilpostalista.it/perfin_indice.htm https://en.wikipedia.org/wiki/Perfin petronius1 punto
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@bizerba62 l'esito del referendum è quello, ma se la popolazione adesso ci ha ripensato ? Se uno decide qualcosa, poi non può più ripensarci ? Mi sembra strano questa forma di rigore. Ancor più perché nel Parlamento nessun partito ha una maggioranza che esprime una precisa uscita: 1- c'è chi vuole uscire così, senza accordi; 2- c'è chi vuole con un accordo, e qui le correnti si moltiplicano 3- c'è chi non vuole uscire. Mi domando chi ha votato Remain perché in Parlamento dovrebbe poi votare per un accordo ? Oppure perché dovrebbe scegliere tra altre opzioni che non siano coerenti con il proprio voto referendario ? Non è piuttosto una pagliacciata avere votato nel referendum per rimanere nell'UE e poi trovare accordi per uscirne ? (Per es. May ) La coerenza è anche questa. Poi possiamo anche dire ma si sta dando attuazione ad una scelta popolare, si vabbè ma è pur sempre contraria alla propria scelta e a quella dei propri elettori (come nel caso dei deputati indipendentisti scozzesi o dei liberali o di alcuni tories o di alcuni laburisti). Chi ha voluto la brexit trovasse in Parlamento i voti necessari (perché nelle ultime elezioni politiche i partiti non hanno pubblicato anche un programma chiaro sulla brexit ? Nessun partito ha mai spiegato nell'ultima elezione come e cosa avrebbe fatto con la Brexit ? non è strano ? ). @vimi14 personalmente non mi preoccupo dell'economia britannica, tuttavia non si può immaginare che i prodotti britannici (che sono assai cari non solo per il cambio con la sterlina ma anche per i costi di produzione tra i più elevati in Europa) si possano smerciare semplicemente in tutte le ex colonie britanniche: eliminando USA, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Paesi del Golfo e forse il Sudafrica, i restanti Paesi sono alquanto problematici dal punto di vista del reddito pro-capite perché i cittadini di quei Paesi non si possono permettere quei beni/servizi. Inoltre non bisogna sottovalutare, soprattutto per i beni, le distanze perché i mezzi di trasporto per raggiungere i mercati delle ex colonie non sono gratuiti e influiscono alla fine sul prezzo del prodotto finale. Quindi i prodotti britannici (cari già di per se stessi per gli elevati costi di produzione e per il cambio con la sterlina) avranno un enorme difficoltà ad essere acquistati in luoghi lontani quando si possono trovare degli equivalenti locali più economici. Ergo: le imprese prima licenziano e poi chiudono. Per la gioia del cittadino britannico medio che ha votato per la Brexit (come ad es. i pescatori che pensando di uscire dall'UE credevano che le quote pesce saranno eliminate, ed invece no quelle resteranno comunque anche a Brexit avvenuta).1 punto
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Grazie Teofrasto per il tuo interessamento e per il bellissimo e interessantissimo Link che hai postato. Ne faro' tesoro. Grazie ancora per tutto1 punto
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Buonasera a voi, leggo ora questa discussione. Può darsi che a @Lucillo, possano interessare le monete del re danese Cristiano IV di Danimarca (1588-1648). Su di esse al rovescio, a tutto campo, campeggia (scusate il gioco di parole!) il tetragramma YHWH in lettere ebraiche( יהוה ) Le monete furono battute durante la cd. Guerra di Torstenson (uno dei tanti episodi della Guerra dei Trent'anni), e recano la scritta IUSTUS YHWH IUDEX. Furono fatte coniare in argento (da I e da II marche) e in oro (nei tagli da 1 ducato e da 1/2 e da 1/4 di ducato). Queste monete di re Cristiano IV, dette "Hebraetype", furono emesse anche in Norvegia, adattandone il valore alla valuta locale (skilling). Qui di seguito un link per vedere alcune delle monete in oggetto: https://www.acsearch.info/search.html?term=Denmark+Christian+IV+Hebræertype&category=1-2&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1&thesaurus=1&order=1&currency=usd&company= Saluti, Teo1 punto
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Ma è vero, il Tombacco, lo avevo completamente dimenticato ! Sono tante le leghe, alcune delle quali con il tempo "cadono in disgrazia" per essere sostituite da altri metalli. Nel primo '900 chi non poteva permettersi un servizio di posate d'argento (800/1000) le acquistava in alpacca, un sostituto che aveva una sua dignità ! Grazie per la precisazione, un saluto. @Fufluns1 punto
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Abbiamo detto 10 autori, ma per renderlo più vario oltre all’editoriale si inaugurano anche nuove rubriche come quella di “ Briciole numismatiche “ ma anche quella che potrebbe essere continuativa su “ Numismatica e parole di tutti i giorni “ ma anche “ numismatica e proverbi “ e “ curiosità e numismatica amena” insomma un vero giornale completo e vario da sfogliare con pagine alte, altre divulgative e pagine anche più curiose. Su questa nuova sede, un caffè letterario con i libri da sfondo e cornice, mi piacerebbe sentire tanto @talpa che un po’ mi ha inspirato in questa scelta indubbiamente particolare, diversa, anche economica, ma soprattutto culturale e forse di tendenza ....1 punto
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Buon giorno @adolfos su 40 esemplari vedrai che nasceranno delle simpatiche discussioni, si potrà fare anche un raffronto diretto accostando ai singoli pezzi i corrispondenti lucchesi, non sarà facile e sicuramente nasceranno nuovi dubbi come se non ne avessimo già abbastanza, il patto della concordia del 1181 deve aver lasciato segni tangibili su l'una e sull'altra coniazione vediamo se riusciamo ad osservarli. Sono fuori casa fino a lunedì e senza il volume di Monica sono in difficoltà (e la memoria non mi aiuta) quindi vi chiedo un po di pazienza. Intanto vi chiedo come mai secondo voi i denari Lucchesi prodotti da Pisa fin dopo (secondo Baldassarri) il diploma imperiale o addirittura fino a ridosso dei trattati per Matzke, sono di fatto indistinguibili dai Lucchesi mentre i "federiciani" coevi con la F hanno caratteristiche così diverse dai cugini e non solo stilistiche ma anche per quanto riguarda le tecniche di preparazione dei conii ad esempio legature tra lettere compreso l'ancoraggio delle 2 "V" , legature che raramente (ne conosco un solo esemplare nitido) si osservano sui denari Lucchesi.1 punto
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Secondo me non e' usura ma una schiacciatura presente sia al D/ che al R/ nella stessa zona1 punto
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si @gennydbmoney le tue esposizioni sono corrette. L'oggetto non è bombato. Ha un rilievo sul bordo. Cosa inconsuaeta per le monete. Ti ringrazio. lo inserirò nella cartella riservata agli oggetti strani e particolari. Grazie. PizzaMargherita1 punto
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Hai ragione, in effetti la "bolla speculativa" (o almeno è quello che io mi auguro per poterne beneficiare e migliorare alcuni pezzi della mia collezione!) poco si adatta ai biglietti da 25 Lire. Quelli sono biglietti che io definisco "i 5 lire 1914 delle banconote"... tutti li cercano, tutti dicono siano rari, ma non esiste un singolo commerciante che non ne abbia almeno un paio da vendere!1 punto
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Grazie @417sonia e naturalmente a tutti gli intervenuti ; prendo spunto dalla parte terminale del tuo intervento che mi ha ricordato un mio post sulle Legioni imperiali ad un certo punto chiuso perché lo avevo ritenuto non interessante a causa della mancanza di discussioni che almeno andassero a compensare la non facile e complessa ricerca storica . Pur mantenendo fede naturalmente al mio passaggio di consegna , mi riprometto un po' alla volta di portarlo a termine .1 punto
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Certamente ha un valore economico, anche se malridotta, è pur sempre una medaglia del XVI secolo, la trovo anche affascinante.1 punto
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Ho sempre trovato interessanti i tuoi interventi, pur non essendo mai intervenuto, in quanto non competente in materia. Grazie per tutto il lavoro che hai fatto in questa sezione.1 punto
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Non lo so, ma vedrai che domani qualcuno te la illustrerà nei particolari. E' una moneta di interesse dei "Serenissimi". Peccato per la ribattitura che confonde il volto del Cristo.1 punto
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Mezzanino di Ragusa. S. BLASIVS RAGVSII1 punto
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Ciao, L'ultima arrivata... Periodo dei dogi biennali 1528 - 1797. Con i suoi 76,65 grammi fa parte della serie di monete di ostentazione che meglio di tante parole descrive il prestigio della zecca genovese al tempo. Alcune note: Dal 1541 sulle monete in oro di Genova e dal 1554 su quelle in argento compare la data. In questo caso 1693. Altresì, sempre in leggenda compaiono in quel periodo le iniziali dello zecchiere. Nel nostro caso ITC (Io. Thomas Caminata). Nel campo, la vergine sulle nubi cinge il bambino in grembo e lo scettro. Sopra, due angeli che reggono una corona di stelle. Al rovescio croce ornata con quattro teste di angelo. La bellezza iconografica raggiunge livelli molto alti.1 punto
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In merito all'argomento e per la bibliografia relativa alla monetazione punica sono di basilare importanza i quattro volumi editi dal MIBACT nella serie "Bollettino di Numismatica": Monografia n. 6 - MONETE PUNICHE NELLE COLLEZIONI ITALIANE a cura di Enrico Acquaro Vol. I - ROMA, Museo Nazionale Romano; SIRACUSA, Museo Archeologico, Roma 1989 Vol. II - ENNA, Museo Comunale "G. Alessi", ROMA, Collezione Viola, Roma 1992 Vol.III - NAPOLI, Museo Archeologico Nazionale, Roma 2002 MONETE PUNICHE; Repertorio epigrafico e numismatico delle leggende puniche, Roma 19951 punto
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La moneta fa parte della serie I.B della classificazione di Forteleoni. La dispersione dei pesi nella serie è enorme e alcuni pesano meno di 2 grammi nei cataloghi . Ad esempio la moneta 524 nel catalogo delle monete puniche del museo nazionale di cagliari pesa 1,9 g1 punto
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Grazie dì tutto a @Legio II Italica, ti ho sempre letto con piacere! Servus njk1 punto
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Peccato, spero proprio che tu continui nella pubblicazione di discussioni, sempre interessanti e piene di informazioni. Nel tempo hai reso questa sezione tra le più utili. Con stima Roberto1 punto
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chi si ferma è perduto, noi mettiamo impegno, lavoro e passione, ovviamente a titolo gratuito1 punto
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Ciao! Di fronte ad esigenze e/o motivi personali, si alzano le mani e si dice: "mi dispiace"! Dispiace veramente perché la lettura dei tuoi pezzi mi ha coinvolto molte volte; sono certo - o almeno spero - però, che nuovi tuoi interventi continuino a solletitarci ..... non solo per portare a termini quelli già scritti. Grazie ancora e saluti luciano.1 punto
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Salve a tutti i partecipanti, perdonate l'intrusione, il materiale usato è il tombacco, una lega con una alta percentuale di rame e un 30 o meno % di zinco (metallo dal colore simile all'argento). E' un materiale abbastanza comune per i bottoni tra la fine del 700 e i primi dell'800. Un saluto1 punto
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Dico la mia. Alcune banconote di Regno e Repubblica (le più collezionate, ma anche perché sono le più disponibili) stanno vivendo la stessa fase delle monete: sovrapprezzi in altissima conservazione, e prezzi stabili nelle conservazioni più modeste. Io ho il mio modo di collezionare, e reputo immotivati e facenti parti di una certa "bolla speculativa" i prezzi alti di alcune banconote definite rare, ma che rare non sono per niente: dalle 25 lire BI e BS, ai 100.000 Manzoni, ecc.... Su alcune di queste a "tirare la carretta" sono i nuovi mercati (Cina, Russia, ...), il tempo dirà chi ha ragione. Torniamo al solito discorso, il prezzo lo fa il mercato, e chi inizia a collezionare banconote inizia automaticamente dalla Repubblica ("trovo tante banconote a prezzi modici e in alta conservazione...") poi si passa al Regno, e qui dopo un po' gli scogli da passare diventano mooooooolti di più rispetto alle 2 banconote "introvabili" (vabbè....) della Repubblica. Quindi degli "straccetti" da 500 e 1000 lire matrice fanno prezzi folli perché sono trainati da tutta una base di collezionisti sufficientemente ampia. Ci sono tanti periodi storici (BNR, Consorziali, e tutto ciò che viene prima) che avendo una domanda inferiore fanno prezzi più contenuti nonostante la rarità "reale" sia decisamente superiore. Il mercato però se ne sta accorgendo.1 punto
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Buongiorno a tutti! Nelle vostre risposte c'è tutta la verità (o almeno quel che penso sia la verità). YouTube è un bellissimo strumento per poter divulgare, portare a conoscenza e magari poter accendere la passione di molti. Limitare i commenti sarebbe un peccato, perché a volte, anche le risposte ai non iscritti accendono la voglia di seguire ed interessarsi all'argomento. Riguardo a minacce, messaggi idioti e poco pertinenti ne ricevo quasi quotidianamente, l'unica arma a mia difesa è quella di segnalare questi soggetti con conseguente rimozione del commento. C'è molta concorrenza, pian piano noto nascere nuovi canali che trattano più o meno questi argomenti in modo approfondito (il che è un bene), ma temo che gran parte dell'odio poi nasca proprio da quì, la gelosia e il voler primeggiare. Purtroppo viviamo in un mondo che corre veloce, il voler coesistere non rientra in questa "velocità". Un grandissimo saluto e grazie per il vostro sostegno Alex-Vee - Euro Channel1 punto
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La numismatica desta l'interesse de "Il Sole 24 ore". Buona lettura Saluti Simone COLLEZIONARE Aste italiane, non solo oro ma anche rare monete d'argento sugli scudi –di Stefano Cosenz 8 dicembre 2018 Aste Bolaffi record per un biglietto di banca da 1.000lire del 1899 Grande M-Matrice volato a 73.200 euro, dieci volte la base d'asta Aumenta il numero delle case d’asta nazionali che si affacciano al mondo della numismatica. Lo stesso settore non si limita solo alle importanti monete antiche (in primis greche e romane) e moderne, ma si allarga anche in Italia alle banconote, campo ormai ambitissimo negli Usa. Leader in Italia rimangono le Aste Bolaffi di Torino, ma altre aste in Italia vengono organizzate da Varesi Numismatica di Pavia, Pandolfini di Firenze, ed ora si è aggiunta Wannenes di Genova. La società con il quartiere generale nell'antico Palazzo romano Caetani Lovatelli, Bertolami Fine Arts, organizza da tempo vendite di numismatica a Londra. Aste Bolaffi top lot il 50 lire oro del 1864 del Regno d'Italia Zecca di Torino con effigie di Vittorio Emanuele II base 150mila euro realizzo 225.700 euro “È difficile sottrarsi al fascino di oggetti che uniscono una qualità sopraffina alla capacità di evocare episodi e personalità fondanti del mondo in cui viviamo - afferma Andrea Pancotti, responsabile del dipartimento di numismatica presso Bertolami. - Per questo le monete classiche sono in cima alle liste dei desideri degli appassionati che però esprimono gusti diversi a seconda della cultura di provenienza: ad esempio, i giapponesi vanno pazzi per le monete greche, soprattutto se raffigurano animali, i tedeschi amano i bronzi imperiali romani, dove l'arte del ritratto raggiunge vertici ineguagliati, gli americani guardano con crescente interesse alle monete della Repubblica romana, le cui quotazioni sono pertanto in fase di ascesa”. Aste Bolaffi 100 lire oro del 1880 con effigie di Umberto I, Zecca di Roma base 40mila euro realizzo 83mila euro Nell'ultima asta londinese dell'8 novembre, in un'unica sessione alla quale hanno partecipato collezionisti di tutto il mondo, col 90% di lotti venduti e il 163% del venduto sul valore, sono state scambiate monete greche, romane repubblicane e imperiali, con ben 18 record mondiali. Tre milioni di euro ed oltre il 70% di lotti venduti fatturati da Aste Bolaffidi Torino il 29 e 30 novembre nell'asta di monete, banconote e medaglie. Come ha commentato Gabriele Tonello, esperto della casa: “solo la collezione Denina di monete Savoia ha realizzato oltre 540mila euro e l'85% di lotti venduti. Aste Bolaffi. Dalla Collezione di Luigi Denina, un esemplare da 8 scudi d'oro del 1641, Zecca di Torino, di Carlo Emanuele II (1638-1675) offerto con base 20mila euro aggiudicato a 70.800 euro Ha partecipato un pubblico eterogeneo, con offerte da ogni parte del mondo. Importanti clienti internazionali hanno acquistato dagli Stati Uniti, l’Inghilterra, la Svizzera, l’Est Europa e il Giappone, nazione quest'ultime che si conferma ancora come uno dei player di riferimento del mercato. Ambite come sempre le monete ben conservate e rare, di ottima qualità e grande modulo. Ma avanzano anche le banconote italiane: l'asta ha segnato un record per un biglietto di banca da 1.000 lire del 1899 Grande M-Matrice volato a 73.200 euro, dieci volte la base d'asta”. Protagoniste della vendita di monete, le grandi rarità dei Savoia con aggiudicazioni molto importanti, a partire dal top lot, il 50 lire oro del 1864 del Regno d'Italia Zecca di Torino con effigie di Vittorio Emanuele II: la moneta è rarissima (solo 103 esemplari coniati), e da una base di 150mila euro ne ha realizzati 225.700. Varesi Numismatica un 50 Reales o “Cinquentin” spagnolo coniato nella zecca di Segovia nel 1835, di enorme modulo (75mm) e peso (170 grammi di argento), conosciuta in appena una dozzina di esemplari, base di 25mila euro realizzo 47.200 euro Il 100 lire oro del 1880 con effigie di Umberto I, Zecca di Roma (solo 145 esemplari coniati), uno dei migliori apparsi in asta, valutato 40mila euro, ne ha realizzati 83mila. Dalla Collezione di Luigi Denina, profondo conoscitore delle monete del lungo Regno Sabaudo, un esemplare da 8 scudi d'oro del 1641, Zecca di Torino, di Carlo Emanuele II (1638-1675) con busti della Duchessa madre, Cristina di Francia, e del giovane Duca (acquistato nel 1937 da Rodolfo Ratto, il capostipite della celebre dinastia numismatica, per 4.250 lire) offerto con base 20mila euro e aggiudicato a 70.800, mentre la Quadrupla d'oro di Francesco Giacinto (1637-1638) (acquistato nel 1937 per 2.500 lire), valutato 18mila euro, ne ha realizzati 35.400. Varesi Numismatica Un 5 Doppie in oro coniato dalla Zecca di Genova nel 1692 in condizioni splendide, base 25mila euro realizzo 42.480 euro Il 13 novembre si era tenuta come di consueto nella prestigiosa cornice della Villa Botta Adorno di Torre d'Isola, a pochi passi da Pavia la 73ª asta di Varesi Numismatica: 990 lotti proposti per una base complessiva di 935mila euro, di cui l'86% ha trovato acquirente, totalizzando 1.252.000 euro (contro una base del venduto di 756mila). Lo zoccolo duro della vendita era rappresentato da due distinte collezioni, la “CAV” di monete italiane d'argento del XIX e XX secolo e la “AR” di monete mondiali modulo scudo, con il risultato del “tutto venduto”. Tra i top lot della vendita, un 50 Reales o “Cinquentin” spagnolo coniato nella zecca di Segovia nel 1835, di enorme modulo (75mm) e peso (170 grammi di argento), conosciuta in appena una dozzina di esemplari, è partita da una base di 25mila euro realizzandone 47.200. Un 5 Doppie in oro coniato dalla Zecca di Genova nel 1692 in condizioni splendide, da una base di 25mila euro ne ha realizzati 42.480. Dalla Collezione “CAV”, un esemplare da 10lire veneto del 1797 in argento, zecca Venezia, di eccezionale conservazione, ha più che raddoppiato la base di 5mila euro, fermandosi a 11.800. Pandolfini Testone di Federico II Gonzaga di Mantova (1519-1530) in argento della collezione Magnaguti, venduto per 23.750 euro contro una base di 6-12mila euro Il 26 novembre il dipartimento di numismatica di Pandolfini di Firenze ha segnato una soddisfacente performance (fatturato di 131.2555 euro, 88% di lotti venduti e 154% delle stime). La clientela, fatta sia di collezionisti che di buyers, ha dimostrato attenzione verso le monete del periodo rinascimentale e quelle d'oro del XX secolo, da collezione e investimento, rappresentate da gruppi di sterline e marenghi italiani e stranieri. Il Testone di Federico II Gonzaga di Mantova (1519-1530) in argento della collezione Magnaguti, grandissima rarità del periodo in condizioni BB/SPL, è stato venduto per 23.750 euro contro una base di 6-12mila. Buono anche l'interesse per le monete medicee che hanno raggiunto il 90% di venduto. Wannenes testone in argento della zecca di Desana (feudo imperiale di Pietro Berard, tra il 1516 e il 1529) aggiudicato a 78mila euro Il 28 novembre è seguita l'asta di monete e medaglie da Wannenes di Genova che ha totalizzato 258.817 euro con una percentuale di venduto per lotto del 45,3% e per valore del 175,1%. Miglior risultato dell'asta e per il dipartimento il testone in argento della zecca di Desana (feudo imperiale di Pietro Berard, tra il 1516 e il 1529 aggiudicato a 78mila euro, mentre un mezzo testone in argento della zecca di Asti coniato sotto Carlo V (1529-1531) è stato esitato a 6.600 euro. Wannenes Del Regno d'Italia, un esemplare del 100 lire oro di Umberto I del 1880 battuto per 26.400 euro contro una stima di 20-30mia euro Del Regno d'Italia, un esemplare del 100 lire oro di Umberto I del 1880 è stato battuto per 26.400 euro contro una stima di 20-30mia. https://www.ilsole24ore.com/art/arteconomy/2018-12-07/aste-italiane-non-solo-oro-ma-anche-rare-monete-d-argento-scudi-160513.shtml?uuid=AEIDabvG&refresh_ce=11 punto
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Nicaragua 50 CENTAVOS DE CORDOBA 1994 Uccello che sorvola la mappa del Nicaragua1 punto
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Il cinque sterline fa parte da anni in collezione, l'ho portato a casa per rivedermelo un pò. Foto dal mio cell non riescono ad esprimere al meglio la bellezza di questa moneta1 punto
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A new deal dice il logo ...cerchiamo nuove strade, percorsi che possano incuriosire nuovi germogli, nuove passioni, divulghiamo per avere in futuro nuovi divulgatori compiendo tracciati diversi, io penso che si debba innovare e anche molto per rinnovare e ampliare, ci vuole coraggio e anche avere fiducia, le novità spaventano lo so ma bisognerebbe invece incoraggiare chi vuole provare a fare cammini diversi per il bene della collettività e della numismatica. La moneta...una quadriga briosa ..,perché ? Perché rappresenta il movimento, l’andamento appunto brioso, il voler intraprendere un viaggio, un viaggio che sarà diverso dal convenzionale, come e’ diversa l’impostazione di base, piano, piano sveleremo il cammino, il 2019 può essere un’altra sfida, proviamoci ...1 punto
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Vorrei esprimere quello che è solo un mio pensiero! Secondo me, non è IL pezzo che eleva la collezione, quanto più invece l'armonicità che lega ogni pezzo della raccolta e dal gusto estetico del collezionista che vi traspare. Quindi. ogni collezione, anche composta da pezzi umilissimi, può avere un alto livello se composta con mire precise di qualità (non per forza elevatissima) con ricerca e studio. Sempre a mio parere, ad esempio preferisco una raccolta assemblata con gusto e ricerca, ad una raccolta che può contenere anche grandissime rarità, ma che si compone di monete magari (ex) appicagnolate, con colpetti ripresi o graffiate per maldestri tentativi di pulizia. Ho avuto modo di vedere collezioni anche complete, ma assemblate senza quel gusto estetico e quella ricerca tipiche del vero collezionista, ma solo grazie all'immensa disponibilità di denaro. E allora vedevi monete che seppur in alta conservazione (molte periziate generosamente, e pagate carissime), ma che mal si armonizzavano tra di loro (ad es. monete MAL lavate o con patine "aiutate"). Guardate che bella questa lontanissima discussione... ... E si parla solo di rame... Tante sono state le critiche alla collezione ANPB, esitata da Varesi. Non è mio intento andare off topic, o toccare altri temi. Quella era una collezione incredibile, certamente allestita con incredibili sforzi economici... Ma cappero... un evento, ogni pezzo, trasudava veramente studio, ricerca del bello e molta conoscenza. Con queste prerogative, credo che ogni raccolta "umile" e "semplice" diventi al tempo stesso impegnativa sotto diversi punti di vista: economico certamente, ma anche di studio, ricerca, tempo e conoscenza. Avete provato a completare ad esempio il giro delle api, anche escludendo il '19? Si? Bravi! Ma avete puntato ad avere, ad esempio, una raccolta "armonica", ad esempio per conservazione, qualità e tonalità naturali della ramatura, senza debolezze nei rilievi (trovatemi un '28 o '32 con queste prerogative...) ? Ovviamente, rimane una mia riflessione, nessuno deve sentirsi toccato o costretto a condividerla. Saluti, Fab1 punto
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Prova a dare un'occhiata qui: https://play.google.com/store/books/details?id=FzJiBgAAQBAJ Nell'anteprima gratuita trovi l'indice e la sezione sulle tecniche antiche.1 punto
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buona giornata a voi tutti, se volete vedere immagini delle dracme suberate andate sul mio sito - rolandomirkobordin.jimdo.com -potrete vederne alcune -insubri-leponzi toutioupouos-pirakos-cenomani-salluvii ecc. cordialmente R.M.BORDIN la vostra dracma dikoy e' suberata ovvero di rame il tondello poi immerso nell'argento fuso, era questa la tecnica di suberazione verso la fine del II secolo a.C.1 punto
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