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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/22/18 in tutte le aree
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Il denario è censito nel corpus "EIDbus Martiis" del Cahn, al numero 9b (con foto nelle tavole) Ultima apparizione pubblica in asta (salvo sviste) è di Münzhandlung Basel 6 (del 18/03/1936) lotto 14846 punti
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Giusto. Ecco il pedigree completo, molto prestigioso: Stack’s, 29.v.1948, 192 coll. Balderston = Münzhandl. Basel 6, 18.iii.1936, 1484 coll. Waldeck = Naville 13, 27.vi.1928, 1099 coll. Spencer-Churchill = Hess, 30.iv.1917, 2597 coll. Horsky Quindi era apparso la prima volta nel 1917 in asta Hess e per l'ultima volta in asta Stack's nel 1948. Da allora non è più girato in asta, ma solo per trattative private, credo solo in USA... L'immagine finora nota era da calchi. Il conio del diritto (O1) è noto da almeno 29 esemplari e abbinato a 9 conii rovescio. Il conio del rovescio (R9) sarebbe l'ultimo abbinato a questo diritto. La stessa combinazione O1/R9 è nota unicamente da un altro esemplare, che sta a Copenhagen, nel Ny Carlsberg Glyptotek 5, che è poi suberato.... Difficile giudicare l'autenticità. Non è un falso recente e può anche risalire a fine Ottocento. In ogni caso non sembra un falso pacchiano.... Il prezzo visto nel filmato è abbastanza in linea con questo folle mercato, anche considerando il pedigree... Non commento le leggi di mercato.... Non conosco il livello di competenza dell'esperto interpellato, Vagi, ma comunque è considerato abbastanza competente.5 punti
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Quindi tecnologia, e se c'è usuiamola, la stiamo in fondo usando anche qui in questo momento. Tecnologia per coinvolgere, arrivare a tanti, e se fisicamente, realmente puoi con pochi, con essa il messaggio può essere più ampio... Alcuni dicono va bene anche pochi, i pochi ma buoni, si ...se però la missione e' divulgare, ampliare la piccolissima nicchia non basta questo, bisogna andare anche oltre, provarci almeno... Altro tema in cui vorrei però coinvolgere qualcuno, e' il cartaceo, un cartaceo come il Gazzettino. Io se devo essere schietto vedo molte problematiche nel mondo reale attuale della nostra numismatica, il cartaceo e' oggi un po' da resistenti, vedo due riviste di numismatica sul mercato di due tra l'altro splendidi protagonisti, vedo però oggi il Gazzettino che e' altro ancora, e' un raggio di luce diverso, un prodotto totalmente autogestito, senza pubblicità per non avere strumentalizzazioni anche se sarebbe lecito averla e non si può escluderla a priori, un prodotto che si dona a chi crede nel progetto, a chi lo sostiene nei fatti, e' un esperimento, un laboratorio, fatto da divulgatori attualmente lamonetiani che in fondo prolungano il loro essere qui con questa loro presenza attiva diversa. Qualcuno diceva estemporaneo, mica tanto perché se sei al quarto e pensi al quinto, con una maturità di nuove rubriche, nuovi spazi, la prova col colore per provare, esperimento non e' più ma e' continuità, e' un dato di fatto ... Una continuità che si manifesta anche nel darlo a mano ad alcuni che lo apprezzano e che ci si augura possa essere utile per incentivare ed appassionare, con in più la possibilità offerta a tanti di provare a scrivere e vedere il loro contributo pubblicato. Ma poiché sembra giusto arrivare poi a tutti come si diceva sopra il tutto andrà poi in digitale perché e' giusto dare una testimonianza globale. Questi sono argomenti anche da circoli, associazioni, di chi vuole provare a mantenere vivo questo mondo numismatico, un tentativo operativo di dire ci siamo, ci stiamo riuscendo, in fondo si può anche, e' il messaggio diverso ma sempre divulgativo che arriva da Ambrosiana con l'esposizione permanente di monete in Milano, impossibile si diceva, poi in fondo si e' fatta e oggi le scolaresche le monete le vedono ... Vediamo chi vuole interagire su queste tematiche che poi dovrebbero interessare tutti, che ci riguardano da vicino e per chi vuole che tutto continui e che ci sia un futuro, metto qualche nickname , ma ogni parere sarà benvenuto, se propositivo o di riflessione... @4mori, @talpa@King John@niko@santone@Tm_NPZ@fofo@Zenzero@principesax@dareios it@tornese71@demonetis@giamba54@El Chupacabra@dux-sab@ciosky68@ambidestro@alfred@Sirlad@Edoardo91@adolfos@margheludo@gpbasetti@blaise@matteo95@tempolibero@Cesare Augusto@petronius arbiter@Ciprios@Alex-Vee@Baylon@Littore@savoiardo@Ross14@claudioc47@Cristian97@Sator @ceolo @magdi@cippal@quattrinotanti potrebbero dire la loro, in fondo queste tematiche riguardano tutti ...dove stiamo andando ? E poi domanda che a volte mi pongo, interessi commerciali a parte che per forza ci sono in numismatica, ma poi ci interessa veramente che ci sia un qualcosa di innovativo, divulgativo, di passione che crei un circolo virtuoso perché tutto possa continuare in futuro nel segno dei valori con gente che voglia fare e partecipare attivamente ? A volte sinceramente mi vengono dei dubbi anche su tutto ciò ...forse non preferiamo che in fondo si vada avanti così...con finché va e poi ci penseranno altri ?4 punti
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Salve, Segnalo l’uscita (prevista ad inizio gennaio, in concomitanza del Convegno di Modena) dell’opera La verifica delle monete a Modena dal XVII al XIX secolo, scritta da Renzo Bruni ed edita dalla Edizioni D’Andrea. Con quest’opera vengono analizzati gli strumenti, quali bilance e pesi monetali, che i banchieri, i cambiavalute, i mercanti ed anche il popolo minuto del territorio modenese, che ogni giorno si trovavano ad affrontare le problematiche legate alla penetrazione delle monete straniere nel mercato interno, alla presenza di monete false, alterate o “tosate”, utilizzavano per verificare e, conseguentemente, accettare le monete proposte. I molti “reperti” scovati in collezioni pubbliche e private sono accompagnati da una disamina della relativa legislazione, di cui vengono riproposte diverse “gride” a supporto del testo. Inoltre viene proposto l’intero quadro dei bolli di verifica utilizzati dalle autorità modenesi preposte alla verifica dei pesi monetali dall’anno 1824, data di entrata in vigore del nuovo regolamento, alla fine del Ducato. Prezzo € 25,00, disponibile al convegno di Modena (12 gennaio 2019) e successivamente on-line.3 punti
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taglio 2 euro cc paese Grecia anno 2013 tiratura 733.500 condizioni bb città Milano È il commemorativo in circolazione della Grecia a tiratura più bassa.3 punti
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Taglio: 1 euro Paese: Italia Anno: 2017 Tiratura: 3.000.000 Condizioni: SPL Città: Torino2 punti
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Ciao, come ti accennavo, uno identico al tuo. Unici due a mia memoria (1989-2018)2 punti
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: FLIVLHELENAAVG - Diademed, draped bust right. Rev: PAXPVBLICA - Securitas standing left, holding branch.2 punti
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Spero di leggere presto questo nuovo numero, tutti gli articoli e le nuove rubriche. Complimenti agli autori del Gazzettino e degli articoli, escluso il sottoscritto al quale spetta il giudizio degli altri lettori naturalmente.2 punti
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Credo che anche il canale o i canali YouTube diventeranno molto importanti in futuro, sicuramente le conferenze, sicuramente anche gli eventi, ma anche le monete possono diventare protagoniste, per la serie non vieni tu, veniamo noi da voi, in fondo anche lo spirito di Lamoneta e’ poi questo se ci pensiamo ...1 punto
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Concordo, un esemplare molto gradevole, anche per me è più di un buon BB.1 punto
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La domanda poi e’ cosa vogliamo fare ? Se vogliamo fare divulgazione credo che si debba partire dalle monete, se non le vedono, giovani in primis, sarà difficile la folgorazione, ecco perché credo molto nelle esposizioni perché poi la collettività potrà vederle, si parte da qui, come credo molto anche nei workshop sulle conservazioni e valutazioni, anche in questo caso le monete diventano protagoniste insieme ai partecipanti dell’evento, come credo nei circoli che facciano vedere e toccare le monete, ciò non toglie che non tutti possono partecipare realmente, quindi ben vengano spazi tecnologici, come Lamoneta, streaming, video...per arrivare a tutti, per me si dovrebbe tutti ragionare da qui ...1 punto
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Questo è del tutto soggettivo: dipende dal motivo per cui vengono istituite e dalla funzione che gli attribuiscono personalmente gli utilizzatori. Per quanto mi riguarda finchè sono usate come mezzo d'investimento è un conto ma se devono diventare un tentativo di rivoluzioni politico-economiche per abolire le valute normali e creare una specie di mondo finanziario anarcoide direi che non ci siamo proprio. Chi ha quest'idea in mente, e sono parecchi, secondo me spesso non valuta bene le conseguenze in ogni campo oppure tende a volerci vedere solo quello che gli fa comodo.1 punto
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Credo che il futuro andrà in questa direzione, il tuo progetto mi sembra ed e’ molto interessante, ci piacerebbe che un giorno ce lo esponessi magari in una prossima futura iniziativa ...1 punto
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anche per me sembrerebbe Honorio Type 45 images: AE3. VIRTVS EXERCITI Emperor crowned by Victory 395-401 [RIC X, DO] For Arcadius and Honorius (minted in the East by Arcadius, including coins in the name of Honorius)1 punto
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La riflessione sulle nuove tecnologie e sul digitale è doverosa quanto proficua, il nostro attuale mondo ci offre delle possibilità impensabili solo fino a qualche decade fa, possibilità preziosissime sia per la ricerca scientifica ad alto livello che per la divulgazione, vi è un sistema virtuale di condivisione informativa ad ogni livello, testi di ogni tipo e sempre più di alta qualità disponibili gratuitamente o a costi molto limitati, condivisione di contenuti video e audio in tempo reale o quasi indipendentemente dalla distanza, database enormi di immagini e dati facilmente accessibili comodamente da casa… ecco quindi un nuovo mondo e un nuovo modo di accedere e fare cultura, le stesse modalità professionali degli esperti cambiano per imparare a gestire queste nuove possibilità, cambiano l'archivistica e la biblioteconomia così come la strutturazione di bibliografie… ormai il web è la più gigantesca biblioteca mai esistita al mondo, ma è una biblioteca disordinata e difficilmente ordinabile nel suo insieme perché è una piattaforma dinamica, a differenza di un insieme di oggetti materiali posti in uno spazio materiale e quindi a configurazione stabile nel tempo, i contenuti del web si modificano rapidamente, sono soggetti ad un'espansione rapidissima e costante e ad un passaggio fluido da uno spazio virtuale all'altro… il bibliotecario digitale deve seguire questa particolare evoluzione, specializzandosi due volte, nella gestione del materiale virtuale presente sul web e nel particolare tipo di contenuti che si sceglie di organizzare in struttura in quanto non è possibile occuparsi di tutto, questo ha conseguenze per ogni disciplina, anche per la numismatica, in quanto è necessario creare bibliografie e biblioteche digitali sempre più comprensive della ormai pervasiva presenza del web e della necessità di organizzarne i contenuti più attinenti alla disciplina di interesse, le biblioteche non si occuperanno solo di oggetti materiali ma avranno terminali collegati a specifici database bibliografici con cui si potrà interagire, scoprire nuovi testi, conoscerne il contenuto e il valore scientifico, leggerli e scaricarli quando ciò è possibile… una grande rivoluzione digitale che accrescerà il potenziale della ricerca proprio perché sempre più testi specialistici saranno accessibili, letti e studiati; su questo argomento bibliografico così come su altri aspetti della "libridine" numismatica mi propongo di scrivere qualche contributo per i futuri numeri del Gazzettino, intanto posto qualche immagine della biblioteca numismatica digitale che sto creando e che metterò a disposizione degli appassionati e studiosi nelle sedi adatte1 punto
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Io non posso che ripetere quanto già detto in precedenza: il Gazzettino è uno strumento di democrazia numismatica che invoglia tutti non solo a saperne di più di numismatica ma anche a diventarne protagonisti, a scrivere di numismatica. Se si ha qualcosa da dire, qualche argomento valido da proporre non c'è che da contattare la redazione del Gazzettino. Alla fine tutti saremo un po' più ricchi di conoscenze numismatiche...1 punto
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Era da un po' che non provavo a fare il giro nella macchinetta "monete-banconote" del mio bar di fiducia, e a quanto pare facevo male perchè la pescata di oggi è stata particolarmente generosa! Taglio: 2 euro Nazione: Italia Anno: 2014 Tiratura: 3.000.000 Conservazione: SPL Località: Cossato (BI)1 punto
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Potrebbe essere Augusto? Quanto al retro mi sembra di intravvedere le mura di una città. Aspetto altri pareri. Ciao. Stilicho1 punto
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No non è aplanatica, è convessa, è una 4X e comunque ha pochissime aberrazioni, è una Bausch and Lomb.1 punto
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Cari amici, la settimana scorsa ho "festeggiato" 5 anni su questo forum. fui invitato nel 2013 da un amico, e giuro, allora ero anche un po' reticente, e da allora di acqua ne è corsa parecchia sotto i ponti. Quello che ho imparato e che imparo ogni giorno, supera di cento lunghezze quello che posso aver dato. Le persone che ho conosciuto, alcune solo virtualmente, altre poi di persona, mi hanno arricchito sotto infiniti punti di vista, e poi ho trovato un "luogo" in cui chiedere…. chiedere di tutto… una valanga di competenze, di persone preparatissime e disponibili, di informazioni, pareri, saperi…. Come sarebbe il mio essere numismatico senza? non ho dubbi, sarei un numismatico peggiore! (qualcuno dirà: peggio di come sei è difficile ) Comunque, … mi perdoneranno i tanti amici che non cito singolarmente con una "chiocciolina", … ho evitato solo perché di certo avrei colpevolmente dimenticato qualcuno. Insomma…. viva lamoneta e GRAZIE a tutti voi "lamonetani" Grazie! Alain Gennari1 punto
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Complimenti, Gianni, molto rara. Non sono facili a pulire, con questa miscela di terra e d'ossidazione. Auguri per la fine del anno. Alain.1 punto
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Particolare della facciata esterna con i tre anelli intrecciati1 punto
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Sono del parere che in ogni collezione ci possa essere "la moneta che cambia la collezione". I motivi possono essere più di uno. Uno dei motivi può essere il valore di una moneta. Per esempio, per chi colleziona Euro, penso che inserire in collezione un 2 euro Monaco 2007 (Grace kelly) sia il massimo... Per chi colleziona monete della Repubblica aggiungere un 5 lire 1956 in conservazione FDC sicuramente rende la collezione più interessante..... Il secondo motivo può essere quella affettivo. Chi colleziona non sempre lo fa a scopo di investimento, per questo motivo una qualsiasi moneta potrebbe essere "la moneta che cambia la collezione", proprio perché collegabile ad un avvenimento, un ricordo oppure ad un semplice desiderio... Se parliamo delle monete del Regno penso che in una bella collezione non deve mancare il 5 Lire 1861 FIRENZE. (anche in BB ) Buon pomeriggio a tutti.1 punto
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Salve , potrebbe trattarsi della moneta , un Antoniniano , rappresentante Aureliano e Vaballato , RIC 381 (Vaballato)1 punto
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Un San Giorgio a cavallo che uccide il drago a Milano nel cortile della Casa degli Atellani di fronte a Santa Maria delle Grazie dove Leonardo aveva la sua vigna donatagli da Ludovico il Moro1 punto
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Mattinata iniziata col piede giusto Taglio: 2€ CC Paese: Spagna Anno: 2009 Tiratura: 8.000.000 Condizioni: BB Città: Firenze Taglio: 2€ CC Paese: Grecia Anno: 2010 Tiratura: 2.500.000 Condizioni: MB Città: Firenze1 punto
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La leggenda del drago in Brianza con la principessa Cleodolinda di Morchiuso. San Giorgio nacque in Palestina e morì decapitato nel 287: la leggenda del drago in Brianza fu tramandata molto più tardi, durante il XII secolo, da parte dei crociati che tornavano dalla Terra Santa. La leggenda è conosciuta come “San Giorgio e il Drago” e trova riscontro nei Bestiari medievali (Liber Notitie Sanctorum Medionalii), dove si racconta che il Santo visse in Brianza e dell'esistenza di un raccapricciante drago alto che da Erba imperversava fino alla Valassina, appestando l’aria col suo fiato pestifero. Non passava giorno senza che il drago facesse strage di tutto, fino a quando il popolo decise di placare le sue ire e la sua ingordigia dandogli da mangiare in sacrificio dei giovani estratti a sorte dai villaggi circostanti. Un giorno venne estratta la bella principessa Cleodolinda di Morchiuso, ma il sacrificio fu scongiurato all’ultimo istante quando, in soccorso della nobile fanciulla, giunse cavalcando San Giorgio che ammansì la belva offrendogli fiori di sambuco: San Giorgio, salvò la principessa e decapitò il drago. La testa del mostro alato rotolò in discesa fino al Lago di Pusiano e la leggenda vuole che ancora oggi le acque del lago custodiscano la testa mozzata del drago famelico. Da allora, San Giorgio divenne per antonomasia l’uccisore di draghi. La tradizione vuole che ancora oggi, tutti gli anni, il 24 aprile, giorno di San Giorgio, in Brianza si preparano i "Pan meitt de San Giorg", dolci di farina gialla e bianca, latte, burro e fiori essiccati di sambuco. Fonte http://www.alpinibarzano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=84:la-leggenda-del-drago-in-brianza&catid=33:curiosita&Itemid=461 punto
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La trasmissione citata, anche divertente da vedere si basa su oggetti che di volta in volta vengono offerti al negozio. La parte interessante è che il proprietario quando non conosce l'oggetto si rivolge ad esperti del settore specifico e chiede un giudizio. Nel caso in questione credo che l'esperto sapesse da dove proveniva la moneta e quindi abbia sentenziato con le spalle coperte.... Che poi anche al tempo girassero cozze per ostriche......1 punto
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Nella monetazione dei denari di Lucca ne abbiamo visto qualcuno con legende retrograde, credo coniazioni fraudolente, l’imperizia di solito lascia anche tracce di sconnessione in legenda1 punto
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Permettimi di dissentire: se avessi i pezzi qui sotto illustrati (per rimanere nella serie 1908 presentata in altro post), avrei - sicuramente - delle monete che farebbero fare un salto alla mia collezione. E potrei citarne molti altri come, ad esempio, il 5 centesimi 1900 di Umberto I...1 punto
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Buongiorno @ferdinandoII, hai migliorato in conservazione una tipologia di 10 Tornesi già difficile da trovare in qBB e con pochi difetti. Hai aspettato 5 anni? ? Io per trovarne uno in BB con un buon rapporto qualità /prezzo.... Ho dovuto aspettare 24 anni!! ... E quanti ancora per trovare un bel 1851 busto giovane.1 punto
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Belle belle... La lira ha una gradevole patina. Al R/ si vede la patina detta a bersaglio. Inoltre al R/non ha nessuna debolezza di conio, spesso presente nella lira dell'anno 1908.1 punto
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Si tratta del dipinto a olio su tavola di Raffaello Sanzio databile al 1505 circa, che raffigura San Giorgio a cavallo che sta infilzando il drago con la lancia e, defilata a destra, la principessa compostamente in preghiera con lo sguardo fisso all'eroe. Anche il rilievo su marmo “San Giorgio libera la principessa” di Donatello raffigura il Santo che a cavallo di un destriero sta affondando la lancia nel petto del mostro, mentre a destra la soave principessa sta pregando con aspettativa un po' retorica per la sua vittoria. Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/San_Giorgio_libera_la_principessa_(Donatello)1 punto
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Paolo, comunque vada...... Ho libero il posto sia nel vassoio fra le Piastre buone che nel vassoio dei falsi d'epoca. ?1 punto
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è solo una mia opinione; ….. dall'immagine postata pare che sotto il MULT ci siano due X - ecco perché ho postato il link come risposta. se invece Lei asserisce che si legga VOT V MULT X allora si riferisce a questa tipologia, emessa oltre che per Graziano, Valentiniano II Theodosio, Arcadio anche per Magnus Maximus - quest'ultima rara http://augustuscoins.com/ed/ricix/type28.html Type 28: AE4. VOT / V / MVLT / X in wreath. 378-388. Theodosius, Aqulieia Struck for Gratian, Valentinian II, Theodosius, Magnus Maximus, and Arcadius. It is common for Valentinian II and Theodosius, rare for Gratian, and extremely rare for Magnus Maximus and Arcadius. All images on one page. mint RIC G V2 T MM A plate Tr 73 R 3 R V2-III.10 86 3 MM-III.17 Lug 35 3 Aq 36 R R,2 S 49 S 4 A-VI.16 Rome 58 4 Sis 29 2 R,S C V2-IX.14 Con 59 3 3 Ant 52 3 RIC photos: A-VII.16 (Tr), V2-Sis 29c is plate IX.14 (cited by 29d, in error) Tr 86 is larger module,1 punto
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Quando dici ecco questo è il momento di fermarmi un pò e poi... puff mi sceglie. Una 1767 con bella patina e conservazione? lo lascio dire a voi.1 punto
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non si legge bene…… prova a confrontarlo con questo . RIC 122, S 3125 Denarius Obv: IMPTRAIANOAVGGERDACPMTRP - Laureate head right. Rev: COSVPPSPQROPTIMOPRINC - Fortuna standing left, holding rudder on galley prow and cornucopia. 107 (Rome).1 punto
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Buonasera e buon fine settimana a tutti. Ritorno a condividere un piccolo tondello in rame di Francesco I, un Tornese 1827 con punto sotto il busto del Re.1 punto
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Grazie per l'intervento @Archestrato. Non si devono assolutamente favorire i tombaroli, ovviamente. infatti, il punto è che se cercando con un md, un tizio trovasse alcune monete romane ed altri manufatti in un ristretto spazio, segnalata la cosa alla soprintendenza, sarà poi quest'ultima a decidere se scavare o meno. Non intendevo dare permesso di scavo a cani e porci. Uno scavo archeologico è e deve essere solo di competenza di veri professionisti. La o le monete trovate in un pascolo possono solo essere un indizio. Magari, i ricercatori con md, schedati ed "educati" attraverso un corso obbligatorio, potrebbero raccogliere anche eventuali cocci da mostrare ad un incaricato assieme ad altri reperti di "superficie". Ti faccio notare, ma non per essere polemico, tutt'altro, che i tombaroli in Toscana e in Sardegna, non usano md ma bastoni e un fine udito. Penso che la scoperta di una tomba, per esempio, vada giustamente retribuita, lo scavo abusivo (sempre lo è se non sei un archeologo autorizzato) vada pesantemente punito. In un terreno agricolo, mi ripeto, la stratigrafia è compromessa almeno per i primi 40/50 cm. Cerco di spiegarmi meglio, autorizzare la ricerca con md non lo scavo di una necropoli. Immagino un archeologo e/o funzionario della Soprintendeza di "zona" al quale rivolgersi per i ritrovamenti fortuiti "autorizzati". Come dice @Cinna74, c'è da superare un certo atteggiamento fossile degli addetti ai lavori. Come per gli incendi e la croce rossa, una sorta di volontari appassionati, ce ne sono già di gruppi, ma che non escludano l'utilizzo della tecnologia moderna per ricerca ed individuazione. In Sardegna, il proprietario di un agriturismo nei pressi di ...non ve lo dico..., ha contattato un'azienda tedesca che utilizza particolari droni per ricerche minerarie. Lui ha proposto l'utilizzo di questi droni per rilevare la presenza di un villaggio nuragico sepolto. Quest'azienda ha accettato per scopi pubblicitari e i suoi droni hanno rilevato davvero la presenza di questo villaggio nuragico di notevoli dimensioni. Segnalato alla Soprintendenza che non scava per motivi economici. La città di Troia fu scoperta da un commerciante appassionato di archeologia deriso, prima, dai cervelloni del settore. Esempi ce ne sono. Gente onesta anche. Sarebbe un po come per chi ha i cani da tartufo, vanno denunciati. @karnescim, capisco cosa vuoi dire, può essere cambiata per chi è interessato. Per dirla semplice, se io non ho la patente non mi interessano i cambiamenti del codice della strada. Ci sono voluti decenni per legalizzare la "maria", quindi sono ottimista.1 punto
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In tutta sincerità, per quanto ci piaccia sentirci inferiori alle altre popolazioni mondiali, non mi sembra una questione irrisolvibile. Basterebbe copiare la legislazione di uno degli stati che il dilemma lo hanno risolto. Il problema, come in molti altri casi, è che non si vuole progredire. Lo status quo evidentemente per qualcuno è comodo e lotterà adducendo qualsiasi pretesto pur di mantenerlo. Io sono semplice e penso che se un archeologo non cercherà mai reperti in un pascolo non vedo nessun motivo perché si debba impedirlo ad altri. Nessuno mi convincerà che una moneta sia più al sicuro interrata altri mille anni piuttosto che in un museo o anche in una collezione privata. Si la stratigrafia, tutti gli studi accessori sono importantissimi quando si ritrova un reperto; è ancora più evidente che, se non si cerca, il reperto non si trova. Fin quando non si andrà oltre al principio: "se non la ritrovo io, eletto e competente archeologo, meglio resti interrata o persino sul ciglio della strada" , qualunque parola o pensiero in merito a questo argomento resterà completamente inutile. Buona domenica.1 punto
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L'argomento delle monete dimezzate in età tardo repubblicana è stato oggetto di un articolo in due parte di Antonio Morello comparso su Monete Antiche alla fine del 2003 (n.11 e 12). Provo a riassumere qualche passo a mio avviso significativo sperando di non commettere grossolani errori di interpretazione. L’autore dedica molto spazio ai ritrovamenti di monete dimezzate provenienti dal fiume Garigliano e forse lì gettate quando alla fine non servirono più oppure come ex-voto, tra il I secolo a.C. ed il I secolo d.C.; al contempo fa una interessante trattazione generale dell’argomento. Morello sottolinea come le monete dimezzate (a volte quarti) siano state nel passato considerate monete di serie B, sia dai collezionisti che dagli archeologi e solo di recente sono state rivalutate in relazione al periodo storico in cui furono dimezzate, ossia "un periodo storico ben definito in cui la circolazione di moneta minuta, quale era quella in bronzo, si basò sulle vecchie emissioni monetali nonostante alcuni tentativi dei governanti, del decennio tra il 45 ed il 36 a.C., di sopperire a una certa esigenza di moneta spicciola da parte dei piccoli mercati al dettaglio e, dunque, del popolo. (....) Dopo la cessazione dell'emissione di moneta di bronzo da parte dello Stato intorno all'82 a.C." In generale il periodo riguarda l'arco di tempo che va dall'82 a.C. al periodo Augusteo. Morello cita una pubblicazione della prof. Cesano (vedi dopo). I suoi studi si basarono su un ripostiglio rinvenuto a Terni e hanno permesso di stabilire che questa consuetudine era in uso già nel 42 a.C.”. (gruzzolo interrato poco dopo il 42 a.C.). I dati raccolti ed esposti portano alla conclusione che i frammenti in questione avevano la stessa funzione di moneta, ebbero cioè corso come quelle aventi valori di metà e quarti a secondo della loro divisione. Vista la vastità geografica (anche nelle regioni d’oltralpe) dei ritrovamenti di monete dimezzate è lecito supporre che il governo centrale per lo meno tollerasse tale usanza, ma non si hanno prove certe in merito. E’ probabile che l’usanza di tagliare le monete in bronzo in due parti si protrasse in Gallia molto più a lungo che in Italia. A Roma sembra terminare “appena Augusto pose mano alla riorganizzazione della moneta di bronzo facendone riprendere dai suoi funzionari la emissione. Fu allora emessa in corso per più anni consecutivi uan quantità straordinaria di moneta enea, buona parte della quale consistente in nominali inferiori all’asse.” "Il pessimo stato di conservazione in cui si rinvengono le monete dimezzate ci fa comprendere il lungo periodo in cui esse circolarono: gli assi onciali emessi nella prima metà del II sec. a.C. circolarono per quasi due secoli trovando nei suoi ultimi anni di ricolazione lo scalpello di colui che aveva bisogno di moneta spicciola per i suoi acquisti." Il fenomeno è per certi versi simile e parallelo all’emissione non ufficiale di piccole monete raffiguranti disegni spesso rozzi e di cattivo conio, rozzamente imitative oppure emissioni di privati cittadini con lo scopo di sopperire la mancanza di spiccioli, anche se in questo caso sembra più destinato ad un ambito locale (Campania settentrionale e Lazio: vedi i lavori di Stannard). L’operazione di taglio veniva fatta generalmente cercando di non deturpare per quanto possibile le raffigurazioni; ecco che molte di questi dimezzamenti interessano quelle monete che anche tagliate in due, mantenevano una caratteristica identificativa dell’origine e da cui fosse possibile derivare il valore risultante. Ad esempio assi con Giano bifronte, le monete di Sesto Pompeo, assi di Vienna o le monete di Nemausus con i due busti Agrippa ed Augusto. La Cesano cita anche frammenti usati per scopi diversi dall'uso monetale e ricorda che "questi frammenti servirono secondo il modo di ritrovamento ora come offerta alle divinità delle fonti o dei fiumi, ora come obolo di Caronte che il defunto doveva portare seco, ora come pegno di amicizia, di ospitalità, segno o tessera di riconoscimento" I casi di dimezzamento su monete imperiali sono forse anche da attribuire a damnatio o ai casi appena citati, più che a una necessità di moneta spicciola. L'illustrato sesterzio di Treboniano Gallo è tagliato quasi nel senso ore 3 ore 9, in modo da rendere il profilo irriconoscibile. Un asse di Caligola è tagliato invece in direzione ore 12 ore 6. L’articolo cita una discreta bibliografia sia nel testo che in calce: Cesano, Buttrey, Crawford, Stannard, Martini, Grueber, etc. In particolare due che mi interesserebbe leggere, ma ai quali purtroppo non ho accesso: - Lorenzina Cesano, Contributo allo studio delle monete antiche dimezzate. Ripostiglio di Terni, in RIN 1915 pp 11-38. - T.H.V. Buttrey, Halved Coins, The Augustan Reform and Horace, Odes F. 3 in A.J.A., 1972 pp. 73-78. http://links.jstor.org/sici?sici=0002-9114...%3E2.0.CO%3B2-G Luigi1 punto
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