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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 12/22/18 in tutte le aree

  1. Il denario è censito nel corpus "EIDbus Martiis" del Cahn, al numero 9b (con foto nelle tavole) Ultima apparizione pubblica in asta (salvo sviste) è di Münzhandlung Basel 6 (del 18/03/1936) lotto 1484
    6 punti
  2. Giusto. Ecco il pedigree completo, molto prestigioso: Stack’s, 29.v.1948, 192 coll. Balderston = Münzhandl. Basel 6, 18.iii.1936, 1484 coll. Waldeck = Naville 13, 27.vi.1928, 1099 coll. Spencer-Churchill = Hess, 30.iv.1917, 2597 coll. Horsky Quindi era apparso la prima volta nel 1917 in asta Hess e per l'ultima volta in asta Stack's nel 1948. Da allora non è più girato in asta, ma solo per trattative private, credo solo in USA... L'immagine finora nota era da calchi. Il conio del diritto (O1) è noto da almeno 29 esemplari e abbinato a 9 conii rovescio. Il conio del rovescio (R9) sarebbe l'ultimo abbinato a questo diritto. La stessa combinazione O1/R9 è nota unicamente da un altro esemplare, che sta a Copenhagen, nel Ny Carlsberg Glyptotek 5, che è poi suberato.... Difficile giudicare l'autenticità. Non è un falso recente e può anche risalire a fine Ottocento. In ogni caso non sembra un falso pacchiano.... Il prezzo visto nel filmato è abbastanza in linea con questo folle mercato, anche considerando il pedigree... Non commento le leggi di mercato.... Non conosco il livello di competenza dell'esperto interpellato, Vagi, ma comunque è considerato abbastanza competente.
    5 punti
  3. Quindi tecnologia, e se c'è usuiamola, la stiamo in fondo usando anche qui in questo momento. Tecnologia per coinvolgere, arrivare a tanti, e se fisicamente, realmente puoi con pochi, con essa il messaggio può essere più ampio... Alcuni dicono va bene anche pochi, i pochi ma buoni, si ...se però la missione e' divulgare, ampliare la piccolissima nicchia non basta questo, bisogna andare anche oltre, provarci almeno... Altro tema in cui vorrei però coinvolgere qualcuno, e' il cartaceo, un cartaceo come il Gazzettino. Io se devo essere schietto vedo molte problematiche nel mondo reale attuale della nostra numismatica, il cartaceo e' oggi un po' da resistenti, vedo due riviste di numismatica sul mercato di due tra l'altro splendidi protagonisti, vedo però oggi il Gazzettino che e' altro ancora, e' un raggio di luce diverso, un prodotto totalmente autogestito, senza pubblicità per non avere strumentalizzazioni anche se sarebbe lecito averla e non si può escluderla a priori, un prodotto che si dona a chi crede nel progetto, a chi lo sostiene nei fatti, e' un esperimento, un laboratorio, fatto da divulgatori attualmente lamonetiani che in fondo prolungano il loro essere qui con questa loro presenza attiva diversa. Qualcuno diceva estemporaneo, mica tanto perché se sei al quarto e pensi al quinto, con una maturità di nuove rubriche, nuovi spazi, la prova col colore per provare, esperimento non e' più ma e' continuità, e' un dato di fatto ... Una continuità che si manifesta anche nel darlo a mano ad alcuni che lo apprezzano e che ci si augura possa essere utile per incentivare ed appassionare, con in più la possibilità offerta a tanti di provare a scrivere e vedere il loro contributo pubblicato. Ma poiché sembra giusto arrivare poi a tutti come si diceva sopra il tutto andrà poi in digitale perché e' giusto dare una testimonianza globale. Questi sono argomenti anche da circoli, associazioni, di chi vuole provare a mantenere vivo questo mondo numismatico, un tentativo operativo di dire ci siamo, ci stiamo riuscendo, in fondo si può anche, e' il messaggio diverso ma sempre divulgativo che arriva da Ambrosiana con l'esposizione permanente di monete in Milano, impossibile si diceva, poi in fondo si e' fatta e oggi le scolaresche le monete le vedono ... Vediamo chi vuole interagire su queste tematiche che poi dovrebbero interessare tutti, che ci riguardano da vicino e per chi vuole che tutto continui e che ci sia un futuro, metto qualche nickname , ma ogni parere sarà benvenuto, se propositivo o di riflessione... @4mori, @talpa@King John@niko@santone@Tm_NPZ@fofo@Zenzero@principesax@dareios it@tornese71@demonetis@giamba54@El Chupacabra@dux-sab@ciosky68@ambidestro@alfred@Sirlad@Edoardo91@adolfos@margheludo@gpbasetti@blaise@matteo95@tempolibero@Cesare Augusto@petronius arbiter@Ciprios@Alex-Vee@Baylon@Littore@savoiardo@Ross14@claudioc47@Cristian97@Sator @ceolo @magdi@cippal@quattrinotanti potrebbero dire la loro, in fondo queste tematiche riguardano tutti ...dove stiamo andando ? E poi domanda che a volte mi pongo, interessi commerciali a parte che per forza ci sono in numismatica, ma poi ci interessa veramente che ci sia un qualcosa di innovativo, divulgativo, di passione che crei un circolo virtuoso perché tutto possa continuare in futuro nel segno dei valori con gente che voglia fare e partecipare attivamente ? A volte sinceramente mi vengono dei dubbi anche su tutto ciò ...forse non preferiamo che in fondo si vada avanti così...con finché va e poi ci penseranno altri ?
    4 punti
  4. Io posto un 3 tornesi del 1842 che ha un dritto stupendo...
    3 punti
  5. Salve, Segnalo l’uscita (prevista ad inizio gennaio, in concomitanza del Convegno di Modena) dell’opera La verifica delle monete a Modena dal XVII al XIX secolo, scritta da Renzo Bruni ed edita dalla Edizioni D’Andrea. Con quest’opera vengono analizzati gli strumenti, quali bilance e pesi monetali, che i banchieri, i cambiavalute, i mercanti ed anche il popolo minuto del territorio modenese, che ogni giorno si trovavano ad affrontare le problematiche legate alla penetrazione delle monete straniere nel mercato interno, alla presenza di monete false, alterate o “tosate”, utilizzavano per verificare e, conseguentemente, accettare le monete proposte. I molti “reperti” scovati in collezioni pubbliche e private sono accompagnati da una disamina della relativa legislazione, di cui vengono riproposte diverse “gride” a supporto del testo. Inoltre viene proposto l’intero quadro dei bolli di verifica utilizzati dalle autorità modenesi preposte alla verifica dei pesi monetali dall’anno 1824, data di entrata in vigore del nuovo regolamento, alla fine del Ducato. Prezzo € 25,00, disponibile al convegno di Modena (12 gennaio 2019) e successivamente on-line.
    3 punti
  6. taglio   2 euro cc paese Grecia anno 2013 tiratura 733.500 condizioni bb città Milano È il commemorativo in circolazione della Grecia a tiratura più bassa.
    3 punti
  7. Taglio: 1 euro Paese: Italia Anno: 2017 Tiratura: 3.000.000 Condizioni: SPL Città: Torino
    2 punti
  8. Dopo circa cinque anni mi è capitata quest'altro 10 tornesi e l'ho preso...
    2 punti
  9. Ciao, come ti accennavo, uno identico al tuo. Unici due a mia memoria (1989-2018)
    2 punti
  10. : FLIVLHELENAAVG - Diademed, draped bust right. Rev: PAXPVBLICA - Securitas standing left, holding branch.
    2 punti
  11. Spero di leggere presto questo nuovo numero, tutti gli articoli e le nuove rubriche. Complimenti agli autori del Gazzettino e degli articoli, escluso il sottoscritto al quale spetta il giudizio degli altri lettori naturalmente.
    2 punti
  12. Anche se non fa parte della monetazione dei Savoia questa moneta è legata a filo doppio alle monete savoiarde. Si tratta di un soldo del 1595 della zecca di Messerano nel periodo di Francesco Filiberto Ferrero Fieschi. Questa moneta è classificata nel MIR Piemonte al numero 789 Al diritto un busto rivolto a destra ed in legenda CAROLI V IMP GRATIA al rovescio uno scudo inquartato e coronato CHARITAS ET AVGVME 1595 la rappresentazione è praticamente la stessa dei soldi col busto di Carlo Emanuele I, la rappresentazione del busto praticamente uguale, persino lo stesso inizio della legenda.. lo scudo si differenzia solamente per due aquile nel primo e nel quarto quarto... anche la data è la stessa che si ritrova su quasi tutti questi soldi... ovviamente il materiale di cui è composto è praticamente solo rame. Vero e tipico esempio di contraffazione più che di imitazione! Mi piacerebbe sentire i pareri di tutti, in particolar modo degli appassionati della zecca di Messerano come @andyscudo anche perché è una moneta che non si vede spesso... e a parer mio queste coniazioni "truffaldine" le considero particolarmente interessanti!
    1 punto
  13. Il Cartaceo è una cosa, il Web un altra, sfogliare un libro è molto più bello che visionare uno schermo di un computer, questo non toglie che una visione multimediale del materiale non aiuti alla visionatura di quest'ultimo magari a una più vasta folla.. Ma le monete ricordiamocelo sempre, vanno viste in mano e il Gazzettino lo ritengo un gran bel mezzo di informazione. Saluti Fofo
    1 punto
  14. Che altro aggiungere a quanto è già stato detto, grazie all'amico Daniele ho visto la moneta dal vivo e da vecchio collezzionista ho provato una grande emozione e piacere ad esaminare una tale perla di rarità, sono i collezzionisti come te che fanno onore alla scienza che studia le monete, bravo continua così.....................ciao, Borgho
    1 punto
  15. Credo che il contatto diretto e fisico con le monete sia essenziale, un "primo polmone" per l'accesso alla numismatica, penso non solo alla valutazione dello stato di conservazione ma anche alla comprensione stessa della moneta che si esamina, quindi direi didattica tecnico-pratica, introduzione all'oggetto moneta come fonte storica attraverso l'esame delle sue caratteristiche materiali, iconografiche ed epigrafiche, e come fonte archeologica attraverso la sua contestualizzazione in un sistema più ampio, dalle circostanze possibili di ritrovamento al suo far parte di un sistema monetario, economico e istituzionale tipico di un determinato periodo e luogo… quindi i workshop sono strumentazioni a mio avviso da approfondire e sfruttare per meglio espandere la conoscenza numismatica, sono sicuramente la base e possono avere un taglio vieppiù specialistico su varie e diverse monetazioni dalle classiche alle medievali, moderne e contemporanee… oltre a poter assumere anche forma di video-lezioni su YouTube per chi è impossibilitato alla presenza fisica, poi come "secondo polmone" c'è l'accesso alla conoscenza bibliografica numismatica, ma di questo ho già parlato nel mio post precedente...
    1 punto
  16. non è affatto male, forse in mano qualcosina di più di un buon BB
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  17. Bronzo Seleucide di Antioco VII https://www.vcoins.com/en/stores/pavlos_s_pavlou_numismatist/131/product/syriaantiochus_vii_138129_bcae18mmstruck_137136_bc_youthful_bust_of_erosheaddress_of_isis/222582/Default.aspx
    1 punto
  18. Buonasera a te caro Rocco, il colore mi lascia qualche dubbio, faccio fatica ad associare questo tipo di patina ad una piastra originale. Dobbiamo anche considerare che l'effige del Re difficilmente poteva essere modificata, era molto rischioso per gli incisori modificare il volto del Re. Questi due aspetti farebbero propendere per un falso d'epoca sicuramente molto ben realizzato. Per avere un responso più affidabile bisognerebbe verificare peso e bordo. Saluti e buone feste Silver
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  19. Grazie! http://www.wildwinds.com/coins/sear5/s1657.html#RIC_0231a
    1 punto
  20. E per concludere, due monegasche che fa sempre piacere trovare! Niente di straordinario nel complesso, ma mi ha ricordato perchè ogni tanto devo continuare la ricerca Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2012 Tiratura: 1.082.373 Conservazione: qSPL Località: Cossato (BI) Taglio: 2 euro Nazione: Monaco Anno: 2017 Tiratura: 1.383.528 Conservazione: qFDC Località: Cossato (BI)
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  21. anch'io da giovane planavo sulla natica ma 4x non ci sono mai riuscito.
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  22. https://www.acsearch.info/search.html?term=kyme+forepart&category=1-2&en=1&de=1&fr=1&it=1&es=1&ot=1&images=1&thesaurus=1&order=1&currency=usd&company=
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  23. Particolare della facciata esterna con i tre anelli intrecciati
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  24. Ho fatto una brevissima ricerca e solo i primi due emplari da te citati non sono nei motori di ricerca dei risultati di asta degli ultimi 5/10 anni, le altre invece vi sono.. Bisognerebbe fare una ricerca sul web approfondita e magari di vecchie aste impprtanti di 50 anni fa.. Sicuramente le prime due monete sono parecchio rare.
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  25. non è che si veda tutti i giorni. Auguroni Gianni
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  26. Complimenti per il regalo natalizio , moneta rara da trovare
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  27. Ciao a tutti collegandomi a questa discussione vi mostro anche la mia con zecchiere FR. Non ne so molto di questa moneta , acquistata 5/6 anni fa al prezzo di 8 euro.. Ciao
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  28. In questa versione la leggenda riguarda una generica principessa. C'era una volta una città in cui tutta la gente era triste perchè fuori dalle mura c'era un drago che ogni giorno pretendeva una fanciulla pura e senza macchia, altrimenti avrebbe distrutto l'intera città. Ma ora non c'era più nessuna fanciulla pura e senza macchia da sacrificare a lui. Rimaneva solo la figlia del re, e il re si rifiutava di dare al drago la sua unica figlia. La principessa però disse: "Devo andare dal drago, come hanno fatto tutte le fanciulle che sono dovute morire per la loro città. Io voglio che sia così anche per me." Su nel cielo il Signore era rimasto a osservare, ma ora che il drago chiedeva proprio la principessa, chiamò il suo fedele angelo San Michele e gli disse: "Devi trovare un cavaliere sulle Terra che combatta il drago prima che sia troppo tardi". San Michele volò sulla Terra e iniziò la ricerca. Lontano, molto lontano, in un bianco castello in mezzo alla foresta, viveva un cavaliere chiamato Messer Giorgio. Stava giusto sellando il suo cavallo, quando udì una voce dall'alto che gli diceva: "Devi cavalcare fino a una città in cui c'è un drago e dovrai combattere contro questo drago prima che catturi la figlia del re". Messer Giorgio spronò il suo cavallo e raggiunse la città proprio quando la principessa stava per essere condotta dal drago. "Aspettate!" gridò Messer Giorgio, "Lasciate che la principessa rimanga al castello. Io ucciderò il drago!" "Tu sei pazzo", gridò la folla, "ti sputerà addosso fiamme e veleno!" Ma Messer Giorgio non aveva paura. Rabbonì il suo cavallo che si era innervosito e segretamente chiamò Michele, il fedele angelo del Signore. "Che devo fare quando il drago mi sputerà addosso fiamme e veleno?" gli chiese. "Indossa questo mantello della verità e guarda che cosa succede" fu la risposta. Subito, sulle sue spalle comparve un mantello azzurro. Messer Giorgio cavalcò contro il drago, che era furioso perchè la principessa non gli era stata portata. Si lanciò sul cavaliere e sputò fiamme e veleno, ma Giorgio tenne il mantello della verità alto di fronte a sé. Quando le fiamme e il veleno colpirono il mantello, vennero respinte indietro proprio negli occhi del drago che rimase per un momento accecato. Allora diventò completamente pazzo di collera e si lanciò ancora una volta sul cavaliere. Questa volta, però, riuscì a strappargli il mantello. Messer Giorgio allora sguainò la spada e colpì il drago. Ma quando la spada toccò il drago, essa si sbriciolò in mille pezzi. Intanto gli abitanti della città, saliti sulle mura, osservavano trepidanti la lotta di Messer Giorgio contro il drago; quando videro la sua spada distrutta, il più coraggioso di loro disse: "Venite, dobbiamo andare ad aiutare Messer Giorgio". Così gli cavalcarono incontro, con la spada in pugno. Ma ogni volta che una spada colpiva il drago, si sbriciolava in mille pezzi. "Che cosa dobbiamo fare?" chiesero. "Dobbiamo chiedere l'aiuto di San Michele" disse Messer Giorgio. Si rivolsero allora tutti a San Michele, che sentì la richiesta di aiuto e volò fino al Signore. Egli staccò un pezzo di Sole e lo diede all'angelo. San Michele toccò con il pezzo di Sole la spada di Messer Giorgio e la spada tornò immediatamente intera. Ora risplendeva così luminosa che brillò su tutte le spade degli altri uomini coraggiosi, ed esse tornarono integre come prima. Allora gli uomini, guidati da Messer Giorgio, si lanciarono contro il drago, che venne accecato dalla luce della spada. Quando Messer Giorgio infilò la spada nel drago, questi si spaccò in mille pezzi, ucciso sul colpo. Allora il re uscì dalla città con sua figlia e disse a Giorgio: "Tu ci hai salvati, Messer Giorgio, e come ricompensa avrai mia figlia e metà del mio regno". Tornarono alla città guidati da Messer Giorgio, con il re e la principessa, seguiti da tutti gli uomini coraggiosi che lo avevano aiutato. Fonte https://www.rudolfsteiner.it/articolo/164/la-leggenda-di-san-giorgio/autori-vari/edizioni-red
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  29. piccole differenze sono comprensibili trattandosi di un calco, quello che mi sembra di vedere e che trovo strano è la gobba sul naso che sembra mancare nel calco.
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  30. Per Giancarlone: ho visto che hai già postato questa medaglia in bronzo; ne ho ritirato in una collezione una in argento, della quale allego la fotografia: peso 77,45 g, diametro 58 mm Auguri di buone feste !
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  31. Certo, era chiaro, ma ho trovato simpatica la tua affermazione. Auguri !
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  32. Ciao, di preciso non so cosa sia ma a che vedere con la nobiltà inglese (Grosvenor).
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  33. Non so se ci crederete o meno, ma dopo 10 giorni aver scritto qui, mi sono arrivate le monete!!! ? Per cui ringrazio Alessio (o chi per lui) che ha letto qui sul forum questo mio messaggio di aiuto. Grazie! Spero di ritormare a seguire assiduamente questo forum come facevo un tempo. Un saluto a tutti. ...e auguri di buone feste! ?
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  34. Grazie Claudio, anche a te e a voi tutti i migliori auguri !
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  35. Io penso che avrebbe fatto bene a venderglielo...........
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  36. Ciao Paolo, confermo che è una Piastra del 1836.
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  37. Dopo l’indice, arrivata la copia campione del quarto e nuovo Gazzettino, possiamo porre gli auguri a tutti con questa immagine culturale e natalizia, di quello che e’ a oggi un poker divulgativo Numismatico prodotto in due soli anni, ormai segno della continuità e non più della estemporaneità, un dono per la comunità numismatica come ai tempi lo fu il libro dato per anni ai giovani, ora abbiamo il Gazzettino che cresce e continua, nei prossimi interventi mi piacerebbe sentire più pareri se tutto questo può essere utile, gradito, se possa essere di stimolo, con cartaceo, digitale, incontro reale, incontro in streaming , il vedere monete in workshop e delle nostre istituzioni in modo permanente, il cercare di trovare nuove strade e nuove idee per la nostra numismatica...il fare da sperimentatori in fondo poi per tutti ...ma per il momento auguri con i 4 Gazzettini con il primo ormai introvabile e quasi un must !
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  38. La ringrazio, per me dare un aiuto è un piacere
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  39. allego alcuni esempi del tipo
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  40. All'ottima segnalazione di @Brennos2 aggiungo: G. Pugliese Carratelli (a cura di), I Greci in Occidente, Milano, Bompiani, 1996. Indice del volume Parte prima C.G.Doumas, La talassocrazia nel mar Egeo; V.La Rosa, L'antefatto preistorico: aspetti e problemi della civiltà minoico-micenea; P.Militello, Dal sillabario minoico all'alfabeto greco; G.Garbini, Genesi dell'alfabeto greco; F.Cassola, Forme dell'organizzazione politica dei greci; C.A.Picon, Profilo della scultura greca arcaica; A.Pasquier, Profilo della scultura greca classica; B.Andreae, Profilo della scultura greca ellenistica; D.Williams, La ceramica greca e il ruolo di Atene; A.Rouveret, Profilo della pittura parietale greca; L.Vagnetti, Primi contatti fra il mondo minoico miceneo e il Mediterraneo occidentale; D.Ridgway, Relazioni di Cipro con l'Occidente in età precoloniale; G.Garbini, I Fenici nel Mediterraneo occidentale fino al V secolo a.C.; P.Pomey, Navigazione e navi all'epoca della colonizzazione greca; G.Pugliese Carratelli, Profilo della storia politica dei Greci in Occidente; M.Sakellariou, La metropoleis delle colonie greche d'Occidente; R.Arena, La colonizzazione greca dell'Occidente: i dialetti; F.Prontera, Le comunicazioni marittime; B.D'Agostino, L'esperienza coloniale nell'immaginario mitico dei Greci; F.Sartori, Le costituzioni degli stati greci d'Occidente: Cirenaica, Magna Grecia, Sicilia greca, poleis dell'area massaliota; G.Gorini, La moneta; E.Greco, La città e il territorio; D.Mertens E.Greco, Urbanistica della Magna Grecia; A.Di Vita, Urbanistica della Sicilia greca; L.Bacchielli, Urbanistica della Cirenaica antica; D.Mertens, L'architettura del mondo greco d'Occidente; H.Treziny, L'architettura militare greca in Occidente; M.Barra Bagnasco, Edilizia privata e impianti produttivi urbani; J.C.Carter, Insediamenti agricoli; C.Rolley, La scultura della Magna Grecia; G.Rizza, La scultura siceliota nell'età arcaica; E.De Miro, La scutura siceliota nell'età classica; N.Bonacasa, Scultura e coroplastica in Sicilia nell'età ellenistico romana; L.Beschi, La scultura nella Cirenaica greca; M.Schmidt, La ceramica italiota e siceliota; A.Pontrandolfo, La pittura parietale in Magna Grecia; P.G.Guzzo, Oreficerie dei greci d'Occidente; G.Maddoli, Culti e dottrine dei greci d'Occidente; M.Gigante, La cultura letteraria in Magna Grecia e nella Sicilia greca; V.Gigante Lanzara, Civiltà letteraria della Cirenaica; M.M.Sassi, La filosofia nel mondo greco d'Occidente; V.La Rosa, L'incontro dei coloni greci con le genti anelleniche della Sicilia; B.D'Agostino, L'incontro dei coloni greci con le genti anelleniche in Campania; A.Bottini, L'incontro dei coloni greci con le genti anelleniche della Lucania; E.M.De Juliis, L'incontro dei greci con le genti anelleniche della Puglia; P.G.Guzzo, I greci in Val Padana; P.G.Guzzo, Incontro con i Brettii; C.Tronchetti, I greci in Sardegna; M.Torelli, L'incontro con gli etruschi; M.Bats, I greci in Gallia e in Corsica; V.Kruta, Mondo greco e mondo celtico: incontro di due culture; A.Giuliano, L'influenza greca nell'arte italica; E.La Rocca, Graeci artifices nella Roma repubblicana: lineamenti di storia della scultura; R.Farioli Campanati, Eredità dei Greci in Occidente nell'arte della tarda antichità e medioevo Catalogo Bibliografia Indici
    1 punto
  41. tipo questa? RIC 251 Antoninus Pius Denarius. 155-156 AD. ANTONINVS AVG PIVS PP IMP II, laureate head right / TR POT XIX COS IIII, Fortuna standing right, holding rudder on a globe and cornucopiae. RSC 987.
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  42. Antonino Pio, denario con la fortuna
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  43. Ecco l'indice del prossimo Gazzettino (gennaio 2019)...
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  44. Messerano, Paolo Besso Ferrero Fieschi, contraffazione del quattrino milanese : D/ P MESSERANI R/ MARCHI CREP ET C CNI 48 (inquartamento aquila/leone anziche' leone/aquila e legenda variata) Andrea
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  45. L'argomento delle monete dimezzate in età tardo repubblicana è stato oggetto di un articolo in due parte di Antonio Morello comparso su Monete Antiche alla fine del 2003 (n.11 e 12). Provo a riassumere qualche passo a mio avviso significativo sperando di non commettere grossolani errori di interpretazione. L’autore dedica molto spazio ai ritrovamenti di monete dimezzate provenienti dal fiume Garigliano e forse lì gettate quando alla fine non servirono più oppure come ex-voto, tra il I secolo a.C. ed il I secolo d.C.; al contempo fa una interessante trattazione generale dell’argomento. Morello sottolinea come le monete dimezzate (a volte quarti) siano state nel passato considerate monete di serie B, sia dai collezionisti che dagli archeologi e solo di recente sono state rivalutate in relazione al periodo storico in cui furono dimezzate, ossia "un periodo storico ben definito in cui la circolazione di moneta minuta, quale era quella in bronzo, si basò sulle vecchie emissioni monetali nonostante alcuni tentativi dei governanti, del decennio tra il 45 ed il 36 a.C., di sopperire a una certa esigenza di moneta spicciola da parte dei piccoli mercati al dettaglio e, dunque, del popolo. (....) Dopo la cessazione dell'emissione di moneta di bronzo da parte dello Stato intorno all'82 a.C." In generale il periodo riguarda l'arco di tempo che va dall'82 a.C. al periodo Augusteo. Morello cita una pubblicazione della prof. Cesano (vedi dopo). I suoi studi si basarono su un ripostiglio rinvenuto a Terni e hanno permesso di stabilire che questa consuetudine era in uso già nel 42 a.C.”. (gruzzolo interrato poco dopo il 42 a.C.). I dati raccolti ed esposti portano alla conclusione che i frammenti in questione avevano la stessa funzione di moneta, ebbero cioè corso come quelle aventi valori di metà e quarti a secondo della loro divisione. Vista la vastità geografica (anche nelle regioni d’oltralpe) dei ritrovamenti di monete dimezzate è lecito supporre che il governo centrale per lo meno tollerasse tale usanza, ma non si hanno prove certe in merito. E’ probabile che l’usanza di tagliare le monete in bronzo in due parti si protrasse in Gallia molto più a lungo che in Italia. A Roma sembra terminare “appena Augusto pose mano alla riorganizzazione della moneta di bronzo facendone riprendere dai suoi funzionari la emissione. Fu allora emessa in corso per più anni consecutivi uan quantità straordinaria di moneta enea, buona parte della quale consistente in nominali inferiori all’asse.” "Il pessimo stato di conservazione in cui si rinvengono le monete dimezzate ci fa comprendere il lungo periodo in cui esse circolarono: gli assi onciali emessi nella prima metà del II sec. a.C. circolarono per quasi due secoli trovando nei suoi ultimi anni di ricolazione lo scalpello di colui che aveva bisogno di moneta spicciola per i suoi acquisti." Il fenomeno è per certi versi simile e parallelo all’emissione non ufficiale di piccole monete raffiguranti disegni spesso rozzi e di cattivo conio, rozzamente imitative oppure emissioni di privati cittadini con lo scopo di sopperire la mancanza di spiccioli, anche se in questo caso sembra più destinato ad un ambito locale (Campania settentrionale e Lazio: vedi i lavori di Stannard). L’operazione di taglio veniva fatta generalmente cercando di non deturpare per quanto possibile le raffigurazioni; ecco che molte di questi dimezzamenti interessano quelle monete che anche tagliate in due, mantenevano una caratteristica identificativa dell’origine e da cui fosse possibile derivare il valore risultante. Ad esempio assi con Giano bifronte, le monete di Sesto Pompeo, assi di Vienna o le monete di Nemausus con i due busti Agrippa ed Augusto. La Cesano cita anche frammenti usati per scopi diversi dall'uso monetale e ricorda che "questi frammenti servirono secondo il modo di ritrovamento ora come offerta alle divinità delle fonti o dei fiumi, ora come obolo di Caronte che il defunto doveva portare seco, ora come pegno di amicizia, di ospitalità, segno o tessera di riconoscimento" I casi di dimezzamento su monete imperiali sono forse anche da attribuire a damnatio o ai casi appena citati, più che a una necessità di moneta spicciola. L'illustrato sesterzio di Treboniano Gallo è tagliato quasi nel senso ore 3 ore 9, in modo da rendere il profilo irriconoscibile. Un asse di Caligola è tagliato invece in direzione ore 12 ore 6. L’articolo cita una discreta bibliografia sia nel testo che in calce: Cesano, Buttrey, Crawford, Stannard, Martini, Grueber, etc. In particolare due che mi interesserebbe leggere, ma ai quali purtroppo non ho accesso: - Lorenzina Cesano, Contributo allo studio delle monete antiche dimezzate. Ripostiglio di Terni, in RIN 1915 pp 11-38. - T.H.V. Buttrey, Halved Coins, The Augustan Reform and Horace, Odes F. 3 in A.J.A., 1972 pp. 73-78. http://links.jstor.org/sici?sici=0002-9114...%3E2.0.CO%3B2-G Luigi
    1 punto
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