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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/03/19 in tutte le aree
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DE GREGE EPICURI @M94Mi sembrano domande molto sensate,anzi assolutamente fondamentali. Ti rispondo in breve, poi altri aggiungeranno. 1.Morto un imperatore, le monete restavano assolutamente valide e spendibili: erano garantite dallo stato romano, non dal singolo imperatore. Si dice che, a volte, ci sia stato un certo ritiro delle monete nei casi di "damnatio memoriae", ma non ci sono prove nè documenti scritti (es. decreti del Senato) in merito, mentre molte statue venivano effettivamente mutilate. 2.Dopo le riforme: dipende.Con la riforma di Augusto, non sembra che le monete precedenti siano state ritirate. Si sa invece che Traiano, che abbassò il titolo dell'Ag nei denari, rastrellò il più possibile le monete precedenti (compresi denari repubblicani che circolavano ancora!) per fonderle e produrre monete a proprio nome, con titolo inferiore. Dopo la riforma di Aureliano, non ti so dire come i cittadini "trattassero" gli antoniniani precedenti (di Claudio 2° e Gallieno), che erano di qualità molto peggiore. Dopo Diocleziano, il cui follis conteneva una quota di Ag, ricordo che una legge severissima vietava ai privati di fondere i follis per ricavarne l'Ag. 3.Sembra che il bronzo provinciale e coloniale potesse circolare solo in aree ristrette, cioè in quelle in cui era stato emesso, a meno che non venisse contromarcato in modo specifico, in alcuni casi. Anche su questo ci sono pochi dati certi; sicuramente, monete coloniali sono state trovate fuori dal loro territorio, alcune in modo particolare (es. Nicea). Si sa quasi tutto invece sull'Egitto, che era un'isola monetaria chiusa: si facevano i cambi (obbligatori) ad Alessandria, a Ostia e forse anche in qualche altro porto. Per darti consigli sui libri, occorre sapere che cosa hai già letto.5 punti
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Buonasera a tutti, Caro Sergio.... La scritta nel taglio delle Piastre è uno dei punti deboli dei falsari: Potevano ricostruire fedelmente i caratteri, ma quando si dovevano imprimere nel taglio..... Non rispettavano le distanze fra lettera e lettera e non le allineavano mai in altezza. Ho accoppiato più Piastre dello stesso periodo per confrontarne le lettere e le distanze di ogni parola e purtroppo nessuna di queste nella Piastra 1836 "profilo diverso" combaciava..... Quindi falsa. Approfitto di questo mio post, per avvisare TUTTI che c'è in circolazione una Piastra 1854... Riproduzione moderna... Che nel taglio riporta la scritta PROVIDENTIA OPTIMI PRINCIPIS, in caratteri più grandi, spaziati e poco impressi. Il dritto e il rovescio è identico alla stessa riproduzione moderna che tutti conosciamo, quella con i FERT nel taglio. Fate attenzione e chiedete sempre nel forum.4 punti
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Buonasera, non riuscendo a prendere sonno ho iniziato a girovagare senza meta per il forum quando ho trovato questa discussione divertente che mi ha fatto riflettere. Vi racconto qui di seguito due episodi accaduti di recente che mi hanno fatto sorridere. Un mio caro amico che sa della mia passione per la numismatica un giorno mi ha chiesto di mostrargli le mie monete. Vedendo la sua curiosità, ho deciso di mostrargli la mia ultima arrivata in collezione, un 20 centesimi libertà librata 1921 in qFDC. Vedendo il cartellino con il prezzo di 15€ mi fa:”Jack ma te sei un pazzo cioè tu hai speso 15 euro per sta moneta!” Potete immaginare la sua reazione quando gli ho detto che è abbastanza comune spendere centinaia o migliaia di euro per una moneta... Qualche giorno fa mi ha chiesto cosa mi hanno regalato a Natale io gli ho risposto un gioco della play(sono molto giovane) e due libri. Mi ha chiesto che libri? I libro sono due bellissime opere di Luppino o @elledi cioè Prove e progetti del Regno d’Italia è Stato è collezionismo indagine sulla numismatica. Quando ha visto il prezzo mi ha guardato stranissimo sempre del tipo Jack te sei un pazzo! Non ho provato a spiegare che quei libri non hanno prezzo Scusate se mi sono dilungato ma è bello poter condividere questi episodi con persone con la mia stessa malattia... Buona serata Jack4 punti
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Resto perplesso per questa affermazione, questo sesterzio ha una patina tevere autentica, inconfondibile e riconoscibile per la superficie a buccia d'arancia, non riproducibile con interventi o acidature di nessun tipo. Cosa gli fa credere che questa moneta abbia subito lavorazioni, oltretutto come sostiene lei non menzionate per paura dei "venditori" di spaventare i clienti?3 punti
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In linea di principio è così ma vanno prese in considerazioni le realtà locali che si differenziavano molto in base alla loro collocazione geografica. Proprio la citata Ostia ha evidenziato come piccoli bronzi di Massalia coniati nel I sec. a.C. erano ancora presenti come circolante imperiale fino al II sec. d.C. al pari dei quadranti. Coloro che provvedevano ai cambi di valuta erano gli Argentarii che avevano dei banchi presso il Foro o le Tabernae Argentarie. Loro non solo verificavano l’autenticità delle monete nobili ma conoscendo le monete straniere applicavano la giusta conversione. Oltre a questo si occupavano e guadagnavano dalla conversione da bronzo in argento sul cambio di valuta imperiale perché le imposte dovevano essere pagate in argento quindi anche se oggi consideriamo al cambio 10 assi per un denario è quindi certo che i proprietari di locande che lavoravano esclusivamente con monete bronzee dovessero pagare una commissione per il cambio. Come appunto detto in precedenza le monete rimanevano in circolo per un tempo indefinito, diciamo fino a quando non venivano tesaurizzate o fuse. Un esempio viene dallo Snettisham Jeweller's Hoard, un ripostiglio interrato nel 155 d.C.. Il gioielliere aveva accuratamente messo da parte i denarii della terza emissione di Domiziano che contenevano un’elevata quantità di argento, dalle evidenze questi erano la sua materia prima, i denarii venivano fusi in lingotti per realizzare poi i gioielli. Le monete bronzee trovate invece erano la sua cassa, il suo contante per le spese quotidiane.3 punti
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Buongiorno ecco un altro bel ramino di Pio VI un quattrino romano in rame una bella tonalità del metallo e rilievi veramente alti... Rif. Muntoni n° 142 Buona giornata Luca2 punti
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un posto potrebbe anche essere Matera 20192 punti
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Monete simbolo dice la discussione in primis, e questa non è solo una moneta simbolo, ma è anche una moneta impossibile, della più estrema rarità. Stiamo parlando dell'Ambrosino d'oro o fiorino della Repubblica Ambrosiana ( 1447 - 1450 ), moneta non datata, coi simboli della grande M gotica in campo e il nostro Sant'Ambrogio. Moneta che possiamo vedere ora da NAC 30 in un rarissimo esempio e che se volete vedere dal vivo potrete ammirarla nell'esemplare esposto sempre nella sala 19 in Ambrosiana a Milano. Quindi virtuale e reale con la possibilità finalmente di vedere dal vivo monete impossibili e da mille e una notte !2 punti
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LEGIONE XXI RAPAX (gli irresistibili) La storia della Legione XXI Rapax e' una delle piu' intense anche se fu relativamente breve e strettamente legata alla Legione V Alaude ; la sua storia come Legione fu molto irrequieta e continuamente in battaglia ; la XXI fu una Legione costituita in eta' cesariana da Marco Antonio e reinquadrata dopo la battaglia di Azio da Ottaviano ; diventato Augusto , la Legione nel 15 a.C. venne inviata in Vindelica nella Rezia combattendo sotto Druso Maggiore fino alla conquista della regione avvenuta dopo la battaglia di Pons Drusi , oggi Bolzano , venne poi stanziata a Novaesium , attuale Neuss , in Germania Inferiore , dal 17 a. C. all' 11 a. C. ; fu poi ad Aliso , sempre in Germania Inferiore , attuale Oberaden – Haltern , dall' 11 a. C. all' 8 a. C. e dall' anno 8 a. C. all' anno 10 fu di sede ad Augusta Vindelicum , attuale Augsburg – Oberhausen , in Germania . Dopo il disastro dell' anno 9 in Germania la Legione venne mandata come rinforzo nella Germania Inferiore sul confine del basso Reno , dove divise il campo legionario di Castra Vetera , attuale Xanten , con la V Alaudae , dove rimase dall' anno 10 al 46 . La XXI Rapax , insieme alla V Alaude , fu tra le Legioni che si ammutinarono alla morte di Augusto , ma con l' arrivo di Germanico venne ristabilita la disciplina partecipando ad una serie di battaglie in Germania per vendicare Teutoburgo , culminate con la grande battaglia di Idistavisio contro Arminio nell' anno 16 . Nell' anno 21 sempre con la V Alaude e altre Legioni stronco' la rivolta di Floro e Sacroviro nelle Gallie . Nel 43 , la XXI Rapax venne spostata a Vindonissa , attuale Windisch , nella provincia della Germania Superiore , dove rimase dal 46 al 69 per sostituire la Legione XIII Gemina inviata in Pannonia nel 45/46 . Ancora insieme alla V Alaude e al resto dell' armata che controllava il confine germanico , la XXI Rapax dopo la morte di Galba appoggiò il suo comandante Vitellio nell' anno dei "quattro imperatori" nel 69 e marciò su Roma con l' intento di assediarla , solo la morte di Vitellio prima della fine dell' anno impedi' il fatto . Nel 70 , la XXI era parte dell' esercito romano inviato a contrastare la Rivolta Batava e a liberare le quattro Legioni assediate da batavo Civile ; dopo questa operazione la Legione venne mandata nella Germania Superior a Bonna , attuale Bonn , dove rimase dal 70 all' 86 ; fu successivamente nella sede legionaria di Mogontiacum , attuale Mainz sempre in Germania , dove rimase dall' 86 all' 89 e divise il campo legionario con la XIV Gemina . Nell' 83 la XXI Rapax prese parte con Domiziano alle operazioni contro i Catti . Nell' anno 89 , quando la XXI Rapax si trovava forse gia' a Poetovio nell' Illyricum , attuale Ptuj in Slovenia , dove vi rimase fino all' anno 102 , le due ex Legioni di Mogontiacum , la nostra XXI Rapax e la XIV Gemina , sostennero il loro comandante Lucio Antonio Saturnino , Governatore della Germania Superiore , nella sua rivolta contro l' Imperatore Domiziano , ma Saturnino venne sconfitto in campo da Appio Massimo Norbano , Governatore della Germania Inferiore rimasto fedele a Domiziano , presso Andernach in Renania – Palatinato , localita' dove in epoca romana fu sede di un forte ausiliario dell' esercito romano fino dai tempi dell' Imperatore Tiberio ; in questo forte prestò servizio una Cohors Raetorum ; il nome latino dell' attuale Andernach era Antunacum e apparteneva alla provincia romana della Germania Superiore . Dopo la fine di questa insurrezione di Saturnino , le due Legioni vennero separate e della XXI Rapax si perdono gli spostamenti , sembra infatti che venisse mandata in Pannonia ; secondo alcuni fu probabilmente in questa provincia che la XXI Rapax incontro' il suo fatale destino in quanto pare che venisse distrutta durante la rivolta dei Sarmati Iazigi , secondo alcuni la sua scomparsa sarebbe stata nel 92 , ma un' altra recente ipotesi , forse piu' verosimile , da la XXI Rapax sciolta da Traiano o Adriano senza pero' che se ne sappia il motivo , infatti la sua accertata presenza fino all' anno 102 a Poetovio , pare confermare la scomparsa della Legione XXI Rapax al tempo di Traiano . L'emblema della Legione era il Capricorno . Tra le foto un Denario emesso da Marco Antonio , una stele funebre di Quinto Marcio Balbo Missicio , soldato della Legione XXI e di Celere Peio , in questo sito sono (sepolti) e una tegola con bollo della XXIsima .2 punti
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Dedichiamolo a lui quest’anno, un divulgatore che ha sacrificato serenità e salute per il bene della numismatica, un sognatore, idealista ma che tanto, tanto ha fatto qui e nel reale, a lui e a tutti un 2019 di soddisfazioni numismatiche ma in primis nella vita, nel lavoro, in famiglia, nella salute ...2 punti
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Possiamo direi a questo punto ufficializzare la data e il luogo di presentazione del nuovo e quarto Gazzettino di Quelli del Cordusio. Il Gazzettino è in stampa quindi al 26 gennaio 2019 ci sarà sicuramente la possibilità per gli aderenti al Gruppo e per i simpatizzanti che vorranno esserci di ritirare una copia in cartaceo. Questa volta ci saranno due format, uno standard in bianco e nero e uno interamente a colori, in numero molto limitato, che sarà dato agli autori, ai portavoce, a chi ci è stato vicino e che ci ha creduto in questa mission in questi ultimi tempi e anche in passato, è poco ma è un atto secondo me dovuto e doveroso. Dopo circa sei mesi sbarcherà poi in digitale per tutti come sempre. Faremo una informale presentazione che sarà poi una chiacchierata, credo interverranno a parlare in tre o quattro, racconteremo cosa è il Gazzettino e come è formato. Il tutto però sarà in streaming perché vogliamo essere vicini a chi ci segue, e solo lo streaming e un po' anche Lamoneta, può in questo, un modo ancora una volta di abbracciare la penisola numismatica e tanti. Verrà fatto il tutto in quella che potrebbe essere anche una sede reale per il futuro per piccoli eventi o incontri per noi, in fondo era un po' il sogno ulteriore nel cassetto, avere una saletta gratuita tutta per noi, in un caffè letterario sovrastati da libri storici, culturali anche numismatici, molti anche su Milano da sfogliare, guardare, chiacchierare, parlare di numismatica, prendere poi qualcosa insieme, avere la locandina appesa in vetrina per un accesso per tutti e visibilità, su un percorso attiguo a Città Studi dove passano studenti, professori universitari, associazioni culturali e del mondo del volontariato. Questa è una scelta meditata che si aggiunge a tutte le altre già fatte come un Giornale che parla a tutti e per tutti quelli che vorranno, uno streaming per arrivare in ogni casa, una sede dove tutti possono accedere e vederla facilmente... un siamo qui, veniamo noi da voi in tutti modi, credo che oggi ci voglia questo... E' un prodotto diciamolo subito autogestito, unico nel genere, sia come produzione che organizzazione, un Gruppo che ha oggi dei soli portavoci volontari, non ha quote e che rinuncia, anche se sarebbe stato legittimo, a pubblicità che non sarebbe certo mancata. Ringrazio già da ora chi ha reso possibile tutto questo, nel segno della continuità perché siamo ormai già al quarto, gli autori intanto ben dieci, tutti tra l'altro lamonetiani, alcuni alla prima volta, altri che hanno scritto già molto, un grazie a chi lo ha reso compiuto e reale nell'editing, un grazie a chi ci ha sempre sostenuto senza se e ma, ci sarebbe tanto da dire ma oggi mi fermo qui…. LOCANDINA GAZZETTINO 26 gennaio 2019 - PDF.pdf1 punto
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Salve a tutti, chiedo consiglio a voi per una valutazione di questo tornesi 6 con difetto. Ho letto in un altra discussione sempre su questo forum, che questa variante cioè con il punto tra la O e la R, con quest’ultima lettera più spostata verso L alto è unica nel suo genere se riesco vi posto anche la foto del libro presente in quella discussione. Purtroppo ho dovuto modificare la risoluzione della foto è di conseguenza non rende bene la conservazione e il difetto della moneta. Grazie a tutti1 punto
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Grazie @Sirlad, hai ragione, qualche dubbio può venire, io ho controllato su acsearch e in tutte le aste dove è passata è sempre stata venduta come del 1635. Non che abbia trovato 100 passaggi, ne ho trovati solo 3, due in aste tedesche e 1 in asta Varesi Aurora1 punto
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Il quartier generale dell'armata della Germania Superior fu Mogontiacum. Fu Cesare a fortificare il luogo allorché, terminata la conquista delle Gallie, portò il confine al Reno. Sin da principio vi furono stanziate due legioni (Augusto vi insediò la legione XIV Gemina e la XVI Gallica che rimasero quivi insediate dal 9 fino al 43 d.C.). Ma immediatamente a monte, in località Weisenau-Mainz, furono contemporaneamente insediate altre due unità legionarie, la II Augusta e la XIII Gemina. Un tale concentramento di truppe ci dà la misura dell'importanza strategica del luogo: i castra di Mogontiacum, analogamente a quelli di Vetera I, erano costruiti su un'altura che dominava lo sbocco nel Reno di un grosso corso d'acqua (qui si trattava del fiume Meno). E' evidente che l'insediamento in simili posizioni, con due campi militari tanto importanti, rientrava chiaramente in un programma non tanto di difesa dei confini, quanto piuttosto di base di penetrazione al'interno del territorio germanico, lungo le vallate della Lippe (Vetera I) e del Meno. Tale programma fu attuato temporaneamente da Druso che, con una serie di brillanti campagne, condusse le legioni fino all'Elba. Dopo la morte di Druso e il clamoroso disastro della sconfitta di Varo, però, l'occupazione della Germania fu abbandonata e Mogontiacum si trasformò in un grosso campo fortificato a presidio del limes. Così, col tempo, ai piedi dell'altura sede del quartiere legionario, si sviluppò un fiorente centro civile in concomitanza con la costruzione al di là del fiume - come a Colonia - di una fortezza chiamata Castellum Mattiacorum dal nome della popolazione che abitava sulla riva destra del Reno. Durante le lotte del 69-70 della rivolta batava, anche Mogontiacum subì gravi danni e distruzioni sia nell'accampamento militare che nell'abitato civile. Vespasiano ne ordinò la ricostruzione, in muratura il quartiere militare e con un piano urbanistico definitivo - sull'esempio di Treviri e Colonia - il centro cittadino. Il campo militare, contrariamente a quanto accadeva altrove, continuò ad ospitare due legioni: dal 43 al 70 vi furono acquartierate la IV Macedonica e la XXII Primigenia e, dopo la riorganizzazione della provincia attuata da Vespasiano, la I Adiutrix e la XIV Gemina; la I Adiutrix, trasferita in Pannonia nell'65, fu sostituita dalla XXI Rapax. Questo breve excursus per giungere a parlare di altre due iscrizioni di militari della legione XXI Rapax, ora perdute, tramandateci dal monaco benedettino Joseph Fuchs, vissuto nel XVIII secolo, che le trascrisse nell'edizione latina della sua "Historia Maguntiacentis". La prima fu rinvenuta, interrata unitamente ad altre due stele e ad altro materiale, durante lavori di scavo presso la strada romana la quale portava al colle sede dell'accampamento. Il testo presenta il solito schema ricorrente nelle iscrizioni sepolcrali di militari, pur con particolari poco frequenti come il gentilizio abbreviato ed il caso locativo in luogo del consueto ablativo per il nome della città d'origine. M(arcus) Val(erius) M(arci) f(ilius) Lem(onia) M(a)tto Bono niæ, mil(es) leg(ionis) XXI Rap(acis), (centuria) L(uci) Fal toni Firmi an(norum XL stip(endiorum XIX Questa stele fu posta a ricordo del cittadino bolognese Marco Valerio Mattone (un cognomen insolito, mentre il gentilizio è fra i più antichi e diffusi). Egli militò nella legione XXI Rapax nella centuria di Lucio Faltonio Firmo; al momento della morte, avvenuta a quarant'anni, aveva maturato diciannove anni di servizio. La storia della legione XXI Rapax s'intreccia con quella delle regioni renane per tutto il I secolo; dal tempo di Augusto (la legione fu creata - forse - nel 15 a.C., certamente prima dell'8 a.C.) essa è attestata da documenti epigrafici nei campi militari del Basso e dell'Alto Reno, da Castra Vetera a Vindonissa. Fu stanziata a Mogontiacum, dove occupò la parte sinistra del castrum, dall'85 al 92 e da qui trasferita in Pannonia dove fu decimata in una delle campagne condotte da Domiziano contro i Daci. Il documento che menziona il legionario Valerio si data alla fine del I secolo, quando la legione si trovava a Magonza. Ammesso che il nostro sia stato arruolato sempre nella medesima legione, prima di essere trasferito nell'accampamento di Mogontiacum, aveva trascorso la maggior parte della ferma militare a Bonna (Bonn) il campo della Germania Inferior. La seconda iscrizione, trovata insieme alla precedente ed anch'essa - come detto - perduta, ci è tramandata al pari della prima dalla trascrizione del Fuchs. Si presentava già spezzata al momento del ritrovamento mancante della parte superiore, sicché è andato perso il nome del defunto. Tuttavia, anche qui sembra trattarsi di un cittadino anch'esso bolognese (molti uomini presenti nelle legioni renane venivano dall'Italia Settentrionale durante il I secolo), si suppone, infatti, che sia Bononia, domus del militare la parola mutila all'inizio di ciò che resta della stele. Grazie alla diligenza della trascrizione del Fuchs, si evincono su questa lapide, come nella precedente, alcune caratteristiche presenti nella produzione lapidaria renana, concernenti il modo di distribuire il testo sullo specchio epigrafico o di trasferire le lettere sulla pietra dal modello. si veda ad esempio alla linea tre, la lettera "P" sinistrorsa dovuta forse a scarsa cultura o distrazione dello scalpellino o la formula h.s.e. (hic situs est) che è stata incisa spezzata su due linee in modo assai insolito. ---Bon]onia mil(es) leg(ionis) XXI Rap/acis) an(norum) XXXV stip(endiorum) XIV h(ic) s(itus) e(st) h(eres) f(aciundum) c(uravit) Come detto, la stele ricorda un militare arruolato nella legione XXI Rapax che morì a trentacinque anni dopo aver maturato quattordici anni di servizio militare. Il fatto che questa stele sia stata trovata insieme a quella dell'altro bolognese, Marco Valerio Mattone, fa presumere che i due soldati fossero sepolti vicini (forse caduti nel medesimo scontro). Questo fatto fa ipotizzare che anche questo militare fosse stato sepolto nel periodo che va dall'85 al 92.1 punto
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io è da tempo che vorrei costruirmene uno ( visto che fra l'altro ho in campagna la vecchia attrezzatura del mio bisnonno che era ebanista) , ma purtroppo non ho il tempo a disposizione. Per quanto riguarda la soluzione dei cassetti, trovo che metterci al loro interno plateau già fatti, sebbene sia senza dubbio la soluzione più veloce e facile, sia sempre alquanto antiestitico. Personalmente adoro la soluzione tipica dei monetieri inglesi (Allego una foto per rendere meglio l'idea) sicuramente più realizzabile rispetto ai nostri tradizionali.1 punto
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Ciao riuscite a darmi informazioni e parere sull'autenticità di questa moneta? L'imperatore dovrebbe essere Aureliano. Il peso é 3,55 e il diametro 2,15 - 2,40 Grazie1 punto
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Ho fatto una piccola indagine per capire, supposto che i talleri di Brema coniati dopo il 1857 avessero un diametro di 33 mm, perchè alcuni siti dichiarino invece che il loro diametro era di 34 mm. Scrivo "supposto" in quanto l'unica prova concreta che ho è un singolo tallero di Brema, coniato nel 1865, dal diametro coerente con lo standard del Vereinsthaler (33mm), anche se non altrettanto rispettoso di tale standard per quanto riguarda il contenuto d'argento. Per fattura, e per testimonianza di littleEvil (post #3) lo do per buono. Ora, quando si parla di talleri tedeschi, si va nel paradiso (o inferno, dipende dal punto di vista) della classificazione: in quasi quattro secoli i tedeschi li hanno coniati in tutti i modi possibili, grandi, piccoli, leggeri, pesanti (no, colorati no), anche se, nella prima parte dell'ottocento, il cosiddetto tallero prussiano iniziò ad essere adottato anche da altri stati: questo tallero aveva un contenuto di argento pari a 1/14 del marco di Colonia (16,7 grammi) e un diametro di 34 mm. Solo nel 1857 si arrivò a una parziale standardizzazione monetaria all'interno dei territori tedeschi, col Vereinsthaler. E' allora possibile che i curatori dei cataloghi abbiano erroneamente utilizzato nelle loro schede il diametro del tallero prussiano descrivendo l'"anomalo" tallero di Brema? Semprechè i cataloghi siano corretti quando scrivono del diametro dei talleri prussiani...1 punto
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E' il più bel complimento mai ricevuto per i miei libri..e vale oro, dato che dici di essere molto giovane. GRAZIE. Mi ripaghi di tutte le offese che ho ricevuto in questi anni. Vale la pena di scrivere sapendo che esistono persone come te.1 punto
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Certo, io penso a Pescara con 3 uscite autostradali, stazione FS, aereoporto e numerosi alberghi1 punto
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Mi piacciono i propositivi e gli organizzativi, quindi tutto possibile e ben vengano questi suggerimenti anche logistici e avremo modo di parlarne, certo, qui però parlo a livello personale, un prossimo evento secondo me dovrebbe essere in posizione italiana baricentrica per accogliere tanti, importante anche la possibilità di raggiungere la meta con mezzi adeguati.1 punto
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Ciao @Zenzero la medaglia è bellissima anche per me, l'unico dubbio che mi sovviene è che sia proprio del 1635, dall'aspetto generale mi sembrerebbe più una coniazione ottocentesca, però potrei anche sbagliarmi, è solo un mio parere, una mia sensazione. Saluti1 punto
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Mi auguro nel 2019 nuove e importanti iniziative come quelle passate, oltre al gazzettino n.5 , importanti per la numismatica Italiana, come sempre se posso dare una mano ci sono, magari un evento nel mio Abruzzo ?? che potrebbe abbracciare l'Italia centrale e del sud1 punto
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Buon anno nuovo.... Presento questo biglietto pubblicitario da 5 euro, valido per salone di bellezza....1 punto
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In questi ultimi tempi il mercato è invaso di queste riproduzioni cinesi di monete cinesi ; normalmente sono magnetiche, fatte di metallo ferroso. Per curiosità ne comprai qualcuna, a 50 cent; alcune sono arrugginite .... saluti e buon anno nuovo1 punto
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DE GREGE EPICURI Consiglio anch'io la lettura del Savio. Potresti aggiungere anche "Monete Romane" di F.Gnecchi, dei manuali Hoepli, che ha più di un secolo ma è prezioso per una serie di temi non facili da trovare altrove (le divinità e le personificazioni sulle monete dei vari imperatori, le monete di consacrazione e quelle di restituzione, ecc.); ci sono frequenti ristampe. Infine, leggiti (in inglese) la parte introduttiva del Sear (Roman Imperial Coins), anche in vecchia edizione, che parla di molte cose. Le monete dimezzate (di solito assi repubblicani o bronzi di Nemausus "con il coccodrillo": venivano tagliate verticalmente, per rispettare i due ritratti) erano prodotte per mancanza del numerario corrispondente; si dice anche perchè usate come obolo di Caronte, e poste sugli occhi del morto. Quanto ai nomi dei bronzetti del IV secolo (però attenzione: i follis all'inizio erano di mistura), ho letto molte interpretazioni e ci ho sempre capito poco. E' più semplice e comodo parlare di AE1,AE2,AE3 e AE4, a seconda del diametro. Per le ultimissime monete di bronzo, di solito si parla di nummo per indicare le più piccole, quelle che pesavano circa 1 scrupolo, cioè poco più di 1 g.1 punto
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Dal sito di Inasta: GENOVA - Dogi Biennali (terza fase, 1637-1797) - 8 Lire - 1792 - AG R CNI 7/10; Mont. 8 Conservazione eccezionale per questa rara tipologia - Sicuramente il miglior esemplare che ci sia mai capitato di osservare. La foto è a bassa risoluzione e decisamente non rende giustizia all'esemplare.1 punto
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Innanzitutto un buon 2019 a tutti. Siamo ad un mese dalla apertura della Agorà, che ricordiamo essere prevista per il prossimo 1 e 2 Febbraio 2019, e siamo qui a rendere disponibile il programma ufficiale Venerdì 1 febbraio 2019 : inizieremo nel pomeriggio con un momento dedicato alla accoglienza con visite guidate al Museo Bottacin a partire dalle ore 15.00 . Alle ore 17.00, presso la sala del medagliere del Museo Bottacin, e' prevista la presentazione del volume dal titolo Il tesoretto di Arzergrande. Pecunia citissime percurrunt di Carraro Giulio - Supplemento di Archeologia Veneta XXLI-2018 - Società Archeologica Veneta. La introduzione sarà tenuta dal prof. Giovanni Gorini, gia Università degli studi di Padova. Per la partecipazione, sia delle visite guidate che per la presentazione del volume, la partecipazione e' libera ma con prenotazione e sino ad esaurimento posti in quanto le presenze all'interno del Museo vanno gestite con ordine e in base alla capienza. Per prenotazione [email protected] Sabato 2 febbraio 2019 : dalle 10.00 alle ore 18.30 si terra la Manifestazione dedicata allo scambio e commercializzazione di materiale numismatico presso la "Agorà del centro culturale Altinate ", manifestazione dedicata allo scambio e commercializzazione di materiale numismatico con .ingresso libero e gratuito. Presso il centro culturale verranno altresì allestiti alcuni spazi espositivi tematici e nella sala denominata Spazio 35 nella mattinata si terranno tre conferenze della durata di 30 minuti ciascuna. Ricordiamo che le due sedi sono adiacenti al centro storico che sono raggiungibili sia con il treno dove la stazione di Padova dista a circa 300 metri o con l'auto dove sono disponibili ampi parcheggi pubblici (a pagamento) alla distanza di circa 700 metri. In allegato il programma. Dettagli sulla presenza degli operatori del settore, che ricordiamo essere esclusivamente di tema numismatico, seguiranno nelle prossime settimane. Agora della Numismatica 2019 : non solo un convegno numismatico ma un elegante appuntamento per collezionisti studiosi e operatori della numismatica dove il modo migliore per realizzarlo e' la partecipazione Circolo Numismatico Patavino1 punto
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La moneta proviene dall'asta VL Nummus 10 del settembre 2018. Base € 400, aggiudicata a € 450 + diritti. Gradevole esemplare definito in BB/qSPL. Si tratta di una tipologia che presenta debolezze pressoché costanti e imperfezioni di tondello (segni di aggiustamento, mancanze di metallo, ecc.). Posto qui sotto la foto originale dell'asta che permette di evidenziare meglio fondi e rilievi. Concordo con l'osservazione che questa moneta è quasi sempre in conservazione bassa o molto bassa e che questa è abbondantemente sopra la media. Non conosco il prezzo (né il canale di vendita) attuale, ma credo che possa aggirarsi attorno a € 700-800 (tuttosommato accettabili). L'esemplare più bello che io conosca era apparso da InAsta n. 30 (2009) e, nonostante la conservazione pressoché FDC, complice la stima piuttosto elevata (€ 3.000), andò invenduto e trattato poi privatamente ad un prezzo superiore.1 punto
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Buonasera @Rocco68 però le foto del taglio non ce le hai fatte vedere. Sono molto curioso, anche perchè a me sembra buona. Poi a Napoli...... tutto può essere.1 punto
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La scritta può trarre in inganno perché sembra scritta in tre lingue, di cui una misteriosa, CERVIEN. In realtà è in latino : SEMINARIUM(la prima parola) è di genere neutro, per cui la seconda che sembra scritta in italiano è l'aggettivo EPISCOPALIS che assume il genere della prima parola diventando così EPISCOPALE. Stessa cosa per la terza, che è stata abbreviata e infatti termina con un punto ed è CERVIENSIS, al neutro Cerviense, se fosse stata scritta per intero. Un saluto cordiale.1 punto
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E questo che avevo letto, l ho appena postato... scusa L ignoranza su che base dici che è falso?1 punto
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Grazie Massenzio e Chievolan avete correttamente interpretato le mie intenzioni, lungi da me volermi sostituire allo staff volevo invece avvisare l'utente @lucapobianco della normativa di legge per evitargli guai, sono stato frainteso ma a questo punto oltre al fatto già detto che non sta agli utenti del forum giudicare cosa possa o non possa interessare alle autorità aggiungo che la procedura del forum è sempre stata quella di chiudere le discussioni dove era evidente la presenza di pezzi da scavo onde evitare grane legali al sito e ai suoi admin , ricordo altresi che la legge italiana dice semplicemente che TUTTO CIÒ CHE STA NEL SOTTOSUOLO E NEI FONDALI MARINI fa parte del patrimonio indisponibile dello stato anche se si tratta di appezzamenti privati e non fa distinzione fra oggetti romani o medioevali o moderni, accenna solo ad un minimo di 70 anni di età e non sta a nessun privato giudicare cosa sia da consegnare e cosa no, mi spiace se l'autore della discussione se l' è presa ma è un problema solo suo io di sicuro non ho nulla contro di lui anzi , lo inviterei però a farsi un giro nella sezione LEGISLAZIONE di modo da cautelarsi per il futuro Con simpatia1 punto
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Mi spiace @cabanesma non sono d’accordo, se nel primo messaggio la parola “trovate” poteva lasciare diverse interpretazioni come da lei scritto, il secondo messaggio di @lucapobianco non lascia dubbi che siano state trovate nel terreno e cita precedenti con la locale sovrintendenza. Che siano state trovate con metal detector o che siano state trovate camminando in un terreno la legge parla chiaro e non ammette ignoranza. non spetta all’utenza valutare l’interesse storico dell’oggetto ritrovato ma spetta alle autorità competenti. Se l’oggetto o la moneta non ha di per sè rilevanza storica lo può avere invece il luogo del ritrovamento che dovrebbe essere segnalato con estrema precisione perché potrebbe rientrare in un contesto più ampio.1 punto
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No. Convengo che nel Forum alle volte vengono zittite (da parte solitamente dei curatori e a volte da normali utenti) con l'avviso in modo che può apparire a volte prematuro. Ma cosa dovrebbero fare i curatori prima di inoltrare l'avviso? Spiegare a chi apre la discussione quello che già dovrebbe sapere prima di aprirla (perché avrebbe dovuto leggere i termini del Forum)? Io non sono entrato nel merito di questo e neppure sulla gestione delle monete da parte di lucapobianco. Non ho espresso alcun giudizio. Ho affermato solo che la risposta data da @lucapobiancocontiene molte inesattezze (spero tu ne convenga). Siamo in un Forum di Numismatica. Il collezionismo è soggetto a leggi in parte sbagliate e comunque certamente difficili da interpretare. Alcune cose sono comunque chiare ma la risposta in oggetto dimostra che anche queste cose così chiare non lo sono poi per tutti.1 punto
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Complimenti ...... è difficile comporre un testo così lungo in perfetto stile nonsense.1 punto
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In conclusione, secondo voi è corretta la classificazione della Casa d’Aste in SPL+ o andrebbe distinto a seconda dei due versi della moneta? È da ritenersi una variante Rara la particolarità della lettera di zecca al R/ o è una situazione comune per questa tipologia di moneta o per l’anno? Grazie anticipatamente, scusandomi per essermi dilungato, auguro a tutti voi una buona fine e un buon inizio anno nuovo. ?1 punto
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Ucraina 10 hryven 2018, Giornata del Volontario ucraino Al rovescio : ДЕНЬ УКРАЇНСЬКОГО ДОБРОВОЛЬЦЯ (Giorno del Volontario Ucraino) Testo inserito nella mappa dell'Ucraina : ХТО , ЯКЩО НЕ МИ ! (Chi, se non noi !)1 punto
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Ho poi visto che si tratta di una delle numerose imitazioni di monete di diverse nazioni coniate dalla ditta Lauer verso la fine del 1800. Il diametro è di circa 13 mm e il metallo è ottone, ferro argentato o rame a imitazione di monete d’oro, d’argento o di rame. In questo caso, dato che il mezzo franco svizzero coniato dal 1875 al 1967 è in argento 835/1000, la riproduzione dovrebbe essere di ferro che ha perso l’argentatura e quindi attratta da una calamita.1 punto
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No. Non la fare complicata..basta indicarli nella dichiarazione dei redditi RIGO D5 codice 1- causale V1 - Redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente Per le tasse....mbhe quelle amico mio ..sic ...bisogna pagarle.1 punto
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Ce l'ho! Se vuoi azioni e obbligazioni ferroviarie italiane e americane, ne ho in quantità industriale! Parliamone...1 punto
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