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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/06/19 in tutte le aree
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Grazie mille per le Vostre osservazioni che mi hanno fatto molto piacere e mi hanno fatto riflettere. Rimarrò pertanto nel forum e cercherò con molta umiltà di seguire i dibattiti, tra l'altro molto interessanti, per imparare. Si dice che non è mai troppo tardi per imparare, anche alla mia veneranda età di 67 anni!!, così come avvenuto 5 anni fa quando, dopo aver raggiunta l'agognata pensione, mi sono iscritto all'Università Statale di Milano al corso di Storia. Forse all'inizio ero un po' imbarazzato in mezzo a tanti giovani laureandi, ma dopo poco tempo con loro ho instaurato un ottimo rapporto scambiandoci gli appunti delle lezioni e confrontandoci sugli argomenti trattati dal docente. Dopo aver sostenuto con profitto 5 esami di Storia Greca, Romana, Medievale, Moderna e Contemporanea, per gravi motivi familiari sono stato costretto purtroppo ad interrompere gli studi. Ora però ho ripreso ad interessarmi di storia come autodidatta, la Storia di Roma, la storia di un impero che ha dominato il mondo e che mi ha sempre appassionato fin da giovane. Ringrazio tutti Voi per l'incoraggiamento e l'attenzione che mi avete riservato e, seguendo i Vostri consigli mi farà piacere continuare a seguire i dibattiti del Forum con la stessa passione con la quale mi interesso delle vicende storiche soprattutto del periodo del Tardo Impero. Un cordiale saluto a tutti e un grazie per la Vostra attenzione. Publius Decius Mus5 punti
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Caro Publius, mi pare che la tua decisione finale sia quella piú saggia. Entrando nel merito del mio post precedente ti ribadisco che non si trattava né di severità né tantomeno di arroganza da parte mia. Ma nella funzione istituzionale di Curatore devo proteggere il Forum. Prevenire l'insorgere di contrasti tra utenti e numismatici professionisti e di conseguenze (che possono essere anche penali) spiacevoli per tutti. Tra l'altro per mission della Sezione qui si dovrebbe trattare la parte storica degli esemplari ma spesso lascio passare le discussioni su "valutazioni pareri etc..." che sarebbero di competanza in quella "autenticitá etc...". Ma una discussione dove compare a chiare lettere il nome di un noto professionista, una valutazione economica e una richiesta di pareri in merito diventa una sorta di... polveriera! [emoji6] Il mio consiglio é simile a quello di Vicky: se come sembra (e affermi) ti interessi della parte storica che vi é dietro un esemplare perché non approfondisci questa? Il "leggere" una moneta, analizzare il perché di una legenda o iconografia, capirne il messaggio trasmesso e il perché di questo ultimo... questa é la magia della numismatica antica. Poi vi é una parte con la quale ci si deve confrontare... la parte economica, la conservazione, la parte piú "tecnica" della numismatica che negli ultimi anni ha (ahimé) preso il sopravvento. Ti esorto pertanto a rimanere nel Forum, a sfruttare questo strumento (hai sondato tra le "discussioni in evidenza"?) e ad approfondire la tua fame di conoscenza... Ciao Illyricum [emoji6]4 punti
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Il primo gennaio di quest'anno cade il 20° anniversario della nascita dell'euro, evento che non è passato inosservato su diversi media. E' positivo che sia stato ricordato anche perchè ancora oggi c'è la nota diffusa convinzione che sia nato nel 2002, con l'altrettanto ben noto e contorto discorso che "l'euro è arrivato e ha fatto aumentare i prezzi" ecc. ecc. Da subito l'euro si è imposto come seconda valuta più importante del mondo dopo il dollaro USA e in questi 20 anni ha mantenuto una media di circa 1,20 contro quella valuta. Massimo storico 1,6039 Valore alla nascita 1,1667 Minimo storico 0,8230 La massima quotazione storica contro dollaro è anche "assoluta", in quanto il picco massimo dell'ECU sul dollaro fu di 1,4557 nel 1992. Se si fosse deciso di emettere una 2 € commemorativa comune, come fatto nel 2009 per il decennale, a mio parere sarebbe stata fantastica questa proposta di annovi.frizio: http://www.friziodesign.it/coins23.html Buon ventesimo anniversario!3 punti
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Su questa moneta le cose da dire potrebbero essere veramente tante.... Oltre a quanto già anticipato da @Paolino67 vi sono alcune considerazioni da mettere in evidenza che riguardano l'attribuzione e il nominale. Per l'attribuzione a Francesco II, essendo la moneta anonima, gli autori del passato si sono affidati ad analisi stilistiche inserendo le varie monete anonime in contenitori poi attribuiti a Federico I, Francesco II o Federico II; attribuzioni poi pedissequamente accettate fino ai giorni nostri... Queste attribuzioni sono state progressivamente messe in discussione e forse oggi ancora qualcosa di nuovo si potrebbe dire... e si sta dicendo... vedi lo studio pubblicato da Panorama Numismatico di dicembre 2018 in cui si analizza la moneta anonima di rame con Virgilio e Crogiuolo, dal CNI identificato come quattrino ed attribuito a Francesco II ed oggi riposizionato da L.Bellesia. Per quanto riguarda il nominale è invece assodato che le attuali attribuzioni mutuate dal CNI (e successivi) sono totalmente da rivedere. Sulla questione ha già abbondantemente argomentato L.Bellesia (vedi monografia sulle emissioni di Bozzolo e di Sabbioneta e lo studio BdN on-line su Mirandola). Le monete in rame emesse a Mantova a nome di Francesco II, Federico II, Francesco III e Guglielmo (e nelle varie zecche dei ducati confinanti), identificate dal CNI come quattrini sono da identificare come Bagattini; le monete in mistura di peso fra 0,8 e 0,5 grammi sono da considerare quattrini (compresa quindi anche la moneta in questione); le monete in mistura con peso superiore al grammo sono da considerare come sesini, ulteriore fattore facilmente identificativo dei sesini, per il volgo dell'epoca, che non sapeva leggere... potrebbe e dovrebbe essere (con probabili eccezioni) la figura di un santo in piedi nel verso. La moneta che ti è stata proposta, classificata come bagattino dalla letteratura storica, la potrai quindi classificare come quattrino... e non ti troverai a dover correggere il tuo cartellino entro qualche mese...? ciao Mario3 punti
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La moneta mi pare originale; certamente non è d'argento, un nominale così piccolo (il bagattino come valore era forse paragonabile ai nostri centesimini) di argento ne aveva ben poco. Anche la moneta in oggetto dalla foto non pare proprio di buon argento. La moneta è piuttosto rara, e classificata R4 dai maggiori testi del settore, ma sul nostro catalogo io l'ho classificata con un grado leggermente inferiore (R3) perchè appare un pò troppo spesso sul mercato: https://catalogo-mantova.lamoneta.it/moneta/MN-FR2/2 Questo esemplare è di buona conservazione e centratura, ma purtroppo è forato. Se ti piace e il prezzo è basso comprala pure.3 punti
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Ciao e auguri a tutti di un sereno e amichevole 2019. Come da titolo, volevo presentarVi la prima arrivata del nuovo anno, altrimenti identificata come pezzo da 2,5 $ degli Stati Uniti d'America. Le caratteristiche sono le seguenti: Metallo: AU .900 - Peso: gr. 4,18 - Diam. 18 mm. - Contorno: godronato L'esemplare presentato, millesimato 1906 e privo di simbolo di zecca, venne in quell'anno coniato solo nella zecca di Filadelfia in 176.490 pezzi. E' interessante annotare la storia del disegnatore/incisore di questa moneta e delle "sorelle maggiori" da 5 e da 10 Dollari della serie "Coronet Head". Costui era di origine tedesca e si chiamava Christian Gobrecht. Benché potè operare solo nella prima metà del XIX secolo (morì nel 1844), alcune delle monete che egli creò (come quella in esame) gli sopravvissero per oltre mezzo secolo, continuando ad essere coniate ancora nel XX secolo. Oltre alla serie aurea della Coroner Head, a lui va il merito della creazione dei cosiddetti Gobrecht Silver dollars e di altre stupende monete di tagli inferiori. Qui sotto potete leggere una biografia del Maestro Christian Gobrecht e vedere le foto di alcune sue creazioni: https://www.usacoinbook.com/encyclopedia/coin-designers/christian-gobrecht/ La moneta presentata è questa: Saluti. M.3 punti
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Vi giuro che sono stato tutto il pomeriggio a cercarla tra libri, cataloghi ed internet e non ho trovato alcun riscontro. Strano il D/ con questa dea con in testa quello che sembra un piccione, e strano il rovescio con quella specie di caricatura delle monete tarantine con tanto di giovane Taras mutilato (evidentemente originario di Chernobyl) che , reggendo un esserino con la testa praticmente attaccata alle gambe, cavalca quello che sembra un fallo. Ora, fossi in te o cercherei MOOLTO bene oppure lascerei stare, a meno che non costi una cifra irrisoria tipo meno di 10 euro.2 punti
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@monbalda grazie a te, siamo fortunati perché i dati metrologici ci sono tutti, la moneta è su "artgallery.yale.edu" mi metto in cerca anche dell'altro pezzo e vi faccio sapere.2 punti
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Salve a tutt* e buon anno, anzitutto! Riemergo nel giorno della mia festa, dopo una settimana a dir poco 'difficile', per complimentarmi con @margheludo del bel regalo che ci ha fatto, per me rappresentato soprattutto dal denaro con l'anelletto per i motivi appunto già espressi da @adolfos: le lettere delle legende sono costruite nel modo tipico e noto per la serie direi, ma il vantaggio è che in questo caso se ne leggono molte di più del solito. Da qui in effetti si evince la particolarità della legenda del rovescio, sul quale si leggerebbe EINRICVS, almeno in questo caso. Si conferma inoltre che di norma in questo denaro, che ricade nella mia tipologia H6c per me databile tra il 1230 e il 1250 circa (è presentata in contributo sulla monetazione lucchese del Duecento appena uscito per i Quaderni NAC 2018 che saranno presentati il 21 gennaio a Lugano; e se avessi visto questo bel denarino prima ce lo avrei pubblicato ben volentieri, avuto permesso del proprietario, ovviamente...) la legenda del dritto in genere comincia a ore 10 o a ore 11. Per cortesia @margheludo sapresti darci anche il peso e i diametri dei denari che hai postato? Te ne sarei davvero grata. Un caro saluto a tutt* MB2 punti
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Nelle campagne sottostanti l' antichissimo abitato di Boville Ernica situato nei Monti Ernici nel basso Lazio , fu trovato un bellissimo sarcofago paleocristiano tardo romano ; nella cornice superiore del sarcofago e' raffigurata una scena che assomiglia molto alla classica rappresentazione del Presepio con tanto di Cometa sopra il Bambinello , secondo altre interpretazioni il Bambinello non sarebbe altro che la rappresentazione del defunto qui sepolto . Sfogliando il link sottostante si legge la storia e la descrizione di questo sarcofago . http://www.multimediadidattica.it/wp-content/uploads/2016/02/IL-SARCOFAGO-PALEOCRISTIANO-DI-BOVILLE-ERNICA-1.pdf In foto il sarcofago e il particolare con la stella e la mucca con l' asino . In quest' altro link alcune altre rappresentazioni religiose di adorazioni e presepi in X secoli di storia . https://antonioguida.wordpress.com/2017/12/08/nativita-adorazioni-e-presepi-tra-iii-e-xiii-secolo/2 punti
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Se facciamo riferimento alla frase di Luca : "E questo ve ne sarà il segno : Voi troverete il fanciullino fasciato , coricato nella mangiatoia.” Luca , I , II , 12 , e ad altre coeve rappresentazioni scultoree della Nativita' , si potrebbe accettare l' ipotesi che queste siano state effettivamente prime immagini di un Presepe ; "il termine deriva dal latino praesaepe , cioè greppia , mangiatoia , ma anche recinto chiuso dove venivano custoditi ovini e caprini ; il termine è composto da prae (innanzi) e saepes (recinto) , ovvero luogo che ha davanti un recinto . Un' altra ipotesi fa nascere il termine da praesepire cioè recingere . Nel latino tardo delle prime vulgate evangeliche viene chiamato cripia , che divenne poi greppia in italiano , krippe in tedesco , crib in inglese , krubba in svedese e crèche in francese . Il termine presepe è utilizzato , oltre che in Italia , anche in Ungheria , perché vi giunse via Citta' di Napoli nel XIV secolo quando un discendente Angiò divenne re di quelle regioni , Portogallo e Catalogna"2 punti
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Buona serata Sembra dalla iconografia "tarda" e dalle poche lettere che mi pare di scorgere uno zecchino a nome di Lodovico Manin, ma foto migliori sono essenziali. saluti luciano2 punti
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L’ASSE MONETALE SU ALCUNE MONETE NAPOLETANE Le due facce di una moneta presentano una rispetto all'altra un angolo di rotazione. Questo angolo dipende dalla tipologia della moneta e dal suo periodo storico. Nelle prime monetazioni l'allineamento tra le due facce è spesso casuale, viceversa nella monetazione moderna l'asse di rotazione viene quasi sempre predeterminato, per motivi estetici, a 0° (asse alla tedesca) o a 180° (asse alla francese). Vedi foto in fondo allo studio. (Fonte La MonetaPedia.it) Dopo aver esaminato circa 220 monete napoletane, sono arrivato a fare alcune considerazioni personali sullo spostamento dell’asse che si riscontra su questi tipi di monete. Prima però qualche premessa che aiuta a capire meglio il testo che seguirà. 1) Divisione delle monete battute a martello da quelle battute al bilanciere, con considerazione finale. 2) Delle monete interessate allo studio, elencherò anche l’anno e il tipo per quelle battute al martello, mentre per i tipi battuti al bilanciere elencherò il numero dei pezzi esaminati, e solo per quelli con asse variato, elencherò i tipi e l’anno di coniazione. 3) Per motivi pratici, lo spostamento dell’asse non sarà indicato in gradi, ma in numeri come da lancette di orologio. Per esempio ore 3 = 90° - ore 5 = 150° etc. etc. Monete battute al martello Carlo V 1516-1554 zecca Napoli n. 9 monete esaminate 1) Carlino senza data asse ore 10 2) Carlino s.d. asse ore 12 3) Carlino s.d. asse ore 1 n. 2 esemplari 4) Carlino s.d. asse ore 2 5) Carlino s.d. asse ore 3 6) Carlino s.d. asse ore 5 7) Carlino s.d. asse ore 9 Filippo II zecca Napoli n. 9 monete esaminate 1) Mezzo ducato s.d. asse ore 4 2) Mezzo ducato s.d. asse ore 6 3) Mezzo Ducato s.d. asse ore 12 4) Mezzo Ducato s.d. asse ore 1 5) Mezzo Ducato s.d. asse ore 1 6) Mezzo Carlino s.d. asse ore 8 7) Mezzo Carlino 1582 asse ore 9 8) Tornese s.d. asse ore 9 9) 2 Cavalli s.d. asse ore 3 Filippo III zecca Napoli 7 monete esaminate 15 grani 1619 asse ore 2 15 grani 1619 asse ore 10 Carlino 1620 asse ore 5 Mezzo Carlino s.d. asse ore 3 Mezzo Carlino s.d. asse ore 9 Tornese s.d. asse ore 9 2 Cavalli s.d. asse ore 3 Filippo IV zecca Napoli n. 8 monete esaminate 1) Tarì 1622 asse ore 9 2) Tornese s.d. asse ore 3 3) Tornese 1647 asse ore 3 4) Grano 1622 asse ore 4 5) Grano 1633 asse ore 9 6) Grano 1647 asse ore 8 n.2 es. 7) 9 Cavalli 1629 asse ore 2 Carlo II zecca Napoli n. 1 moneta esaminata 1) Tornese s.d. asse ore 9 Le monete esaminate battute al martello sono 34, di cui ben 31 con asse spostato. Molto probabilmente a quei tempi il conio superiore (quello che riceveva il colpo), veniva spostato di volta in volta, senza nessun tipo di accortezza. Per cui anche le tre monete che presentano l’asse di 180° o 360°, ritenute per così dire “normali”, in realtà molto probabilmente sono state coniate in modo assolutamente casuale. C’erano però alcune eccezioni. Alcune zecche italiane dell’epoca, per coniare monete importanti, usavano bucare l’incudine dove era posizionato il conio inferiore e il punzone del conio superiore. In questi buchi si inserivano punte d’acciaio. In questo modo le punte d’acciaio dell’uno si incastravano nei buchi dell’altro, con il risultato che in qualsiasi modo venisse inserito il tondello tra i coni, la moneta una volta battuta, sarebbe uscita sempre con lo stesso asse. Naturalmente due o più esemplari dello stesso tipo di moneta potrebbero comunque avere un asse spostato, ma solo perché coniate da coni differenti. A Napoli, dalla seconda metà del ‘600, si cominciò a battere moneta col torchio a bilanciere, anche se per molti anni ancora si batterono monete in rame (grani di Carlo II) con l’uso del martello. Monete battute al bilanciere Carlo II zecca Napoli n. 20 monete esaminate Carlo VI zecca Napoli n. 4 monete esaminate Carlo III di Borbone zecca Napoli n. 16 monete esam. di cui un Carlino 1755 con asse a ore 12 Ferdinando IV zecca Napoli n. 68 monete esaminate di cui 11 con asse spostato Repubblica napoletana zecca Napoli n. 9 monete esaminate Giuseppe Napoleone zecca Napoli n. 1 monete esaminate Gioacchino Murat zecca Napoli n. 5 monete esaminate Ferdinando I zecca Napoli n. 4 monete esaminate di cui 1 con asse spostato Francesco I zecca Napoli n. 10 monete esaminate Ferdinando II zecca Napoli n. 40 monete esaminate Francesco II zecca Napoli n. 9 monete esaminate Le monete battute al bilanciere prese in esame sono 186 in totale, di cui 7 in oro, 89 in argento e 90 in rame. A parte quelle con l’asse spostato (12 esemplari su 186), e una sola con l’asse alla tedesca (360°), tutte le altre monete esaminate presentano l’asse alla francese, cioè a ore 6 equivalente a 180°. Vale la pena di soffermarsi sulle monete di Ferdinando IV e I (che è lo stesso sovrano), sulle quali si riscontrano i difetti che andiamo cercando. Infatti sulle monete di tutti gli altri sovrani, non si riscontra nemmeno un esemplare con asse variato (a parte il Carlino di Carlo III con l’asse alla tedesca a ore 12). Questo è un primo dato interessante. Su 68 monete di Ferdinando IV e I ben 12 hanno l’asse variato, la percentuale è del 17,65%, direi abbastanza significativa. Scendendo nei dettagli, si scopre che su 12 monete con l’asse spostato, 11 sono in rame e solo 1 in argento. Di conseguenza, tenendo conto che delle 68 monete prese in esame, 7 sono in oro, 21 in argento e 40 in rame, si evince chiaramente che la percentuale di esemplari in rame con asse spostato, aumenta sensibilmente nella misura del 27,50%. Mentre per le monete in argento la percentuale si riduce al 4,76%. Un’altra curiosità interessante rilevata, è che delle 68 monete di Ferdinando IV sotto riportate (per motivi di completezza), tutti i nominali da 3, 4 e 6 cavalli presentano l’asse variato. 6 ducati n. 5 esemplari 4 ducati n. 1 es. 2 ducati n. 1 es. 120 grana n. 10 es. 60 grana n. 1 es. 20 grana n. 6 es. 10 grana n. 4 es. di cui 1 con asse spostato 10 tornesi n. 1 es. 8 tornesi n. 3 es. di cui 1 con asse spostato 6 tornesi n. 2 es. 5 tornesi n. 4 es. di cui 1 con asse spostato 3 tornesi n. 5 es. di cui 1 con asse spostato Grano n. 10 es. 4 quattrini per Orbetello n. 2 es. Quattrino per Orbetello n. 2 es. 9 cavalli n. 4 es. 6 cavalli n. 3 esemplari con asse spostato 4 cavalli n. 1 es. con asse spostato 3 cavalli n. 3 es. con asse spostato L’ultima curiosità viene fuori osservando i gradi di spostamento delle 12 monete individuate (compresa quella di Ferdinando I); 10 grana 1798 asse ore 5 (AG) 8 tornesi 1796 asse ore 5 5 tornesi 1798 asse ore 7 3 Tornesi 1792 asse ore 5 6 cavalli 1791 asse ore 5 6 cavalli 1792 asse ore 5 n.2 es. 4 cavalli 1791 asse ore 5 3 cavalli 1792 asse ore 5 n. 3 es. 10 tornesi 1819 asse ore 7 Si nota come l’asse spostato di tutte e 12 le monete si trovi solo in corrispondenza di ore 5 e di ore 7. I due numeri sono corrispondenti. Naturalmente questo studio è fatto su un piccolo campione di esemplari, per cui le osservazioni fatte vanno prese con la dovuta riserva. Sarei curioso di sapere (da chi li possiede), se altri cavalli di Ferdinando IV hanno l’asse spostato e se tutti dello stesso grado riscontrato sui miei. Sarebbe veramente molto interessante.1 punto
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Buongiorno è la prima volta che scrivo in questa sezione...questa è la prima moneta che ho inserito nella mia collezione di Modena,la mia città,del periodo comunale (1226-1293). è un grosso o bolognino rif. mir616 son molto soddisfatto e volevo condividerlo. saluti marco1 punto
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Taglio: 5 cent Nazione: San Marino Anno: 2002 Tiratura: SOLO IN DIVISIONALE Conservazione: BB Località: Milano1 punto
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Anche nella monetazione l'ellenismo produsse opere d'arte di uno stile inconfondibile e insuperato, perché cominciare una raccolta di monete greche!!! con un pezzo non solo falso al 99,99 % ma addirittura orribile al 100% ?1 punto
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Grazie per il suo contributo. La moneta effettivamente presenta alcune differenze rispetto a quelle più simili che ho trovato. Tuttavia, in queste settimane di “studio”, ho potuto verificare che non in tutti i tarì battuti da Ruggero è presente la R. Il dubbio del falso è venuto anche a me a dire il vero, ma è sorto solo perché non sono ancora riuscito a trovare censita la moneta esattamente corrispondente. Ci sono altri elementi che possono essere presi in esame per capire se si tratta di un falso, posto che peso, diametro e spessore sembrano coincidere con il tipo di monetazione? Consideri, inoltre, che alcuni caratteri (forse non visibili in foto) risultano molto sbiaditi ma certamente presenti (mi riferisco a quella specie di C al contrario alla base di una delle due facce della moneta). Un vero rebus per me, che forse solo la visione diretta da parte di un esperto di questa monetazione (e la ringrazio per il nominativo suggeritomi) potrà risolvere, nel bene o nel male. Saluti.1 punto
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Però anche il cavallo di Filippo II è da scartare visto che non presenta in legenda la lettera O come nell'esemplare in discussione...1 punto
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Questo forum ha un indirizzo prettamente numismatico, il segmento "investimento" è poco seguito e non ha nessuna prevalenza, penso inoltre che sia inibito, dal forum stesso la pubblicità di siti di vendita. Ti do solo un consiglio, se vuoi "investire" lascia stare gli euro in oro, ammesso che non li trovi, ed a volte è possibile, in rivendita poco più del fino. saluti TIBERIVS1 punto
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salve, in un lotto di monete perugine ho trovato la seguente, che mi sembra un provisino, francese o italiano non sò..ho letto alla pagina 2 della vostra discussione una pagina di un vecchio testo con i simboli, la mia presenta: una S ed a destra una stella sopra un pettine a 4 denti leggermente incurvati verso sinistra nelle punte finali, al retro croce con stella in un quadrante, non riesco a leggere le legende. é italiana o francese?1 punto
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Perdonami se ho preso una tua immagine da un'altra discussione, ma io ho gridato molto forte per questa...1 punto
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Ogni volta che vedo le sculture ove viene rappresentato un volto o l'intera figura umana, rimango sempre meravigliato per la disarmante potenza espressiva dei soggetti.1 punto
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Non si tratta di un denaro di Ancona, che nel campo presenta le lettere CVS, ma si tratta di un denaro arcivesvovile di Ravenna che nel campo presenta le lettere PVS. Solitamente le legenda del denaro di Ravenna sono: D/+DERAVENA / nel campo croce patente R/+ARCHIEPISCO/ nel campo lettere PVS1 punto
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Trovarla è una cosa che ha il suo fascino, comprarla è altra cosa. Comunque il nostro amico giustamente acquista quello che le sue finanze gli permettono ed è sensato agire così, ma visto che ha chiesto un parere...... anch'io non l'avrei presa.1 punto
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Taglio: 2 euro CC Nazione: Italia Anno: 2018 A Tiratura: 4.000.000 Conservazione: SPL Località: Cossato (BI) PS: @MetalGearSOLDI credo che lo "sfondo" delle tue foto di monete sia in assoluto il più bello del forum!1 punto
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Taglio: 2€ CC TYE Nazione: Francia Anno: 2012 Tiratura: 10.000.000 Conservazione: mBB Località: Montegrotto (PD )1 punto
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Grazie non avevo notato questo particolare! Lo posto subito non lo avevo fatto per problemi di spazio1 punto
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Ciao @Publius Decius Mus ,dal poco che ti ho letto mi sembri comunque una persona educata e preparata , non lasciare che l'inesperienza nell'uso del forum ti limiti nella tua ricerca di conoscenza. Un tuo eventuale ritiro dal Forum sarebbe spiacevole ,almeno per me , " viste " le tue potenzialita' . Il Forum ,a volte ,e' luogo severo ma e' meglio confrontarsi con persone che non danno vie di scampo che con interlocutori condiscendenti ,non ci sarebbe modo di imparare e migliorarsi, non trovi ? Saluti. Adelchi.1 punto
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Mi pare un bronzo di Perge in Panfilia https://www.acsearch.info/search.html?id=33467611 punto
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DE GREGE EPICURI Il Concilio di Elvira si tenne in Andalusia nel 305 d.C. ed ebbe come argomento temi disciplinari. Vennero definiti ben 81 Canoni (cioè: disposizioni), fra cui il famoso Canone 33 su cui si continua ancora a discutere. Secondo la versione ecclesiastica ufficiale, esso vietava a vescovi, presbiteri e diaconi l'attività sessuale con le prorie mogli; altri interpreti considerano spuria la versione che ci è arrivata, e con varie motivazioni affermano che il contenuto fosse del tutto opposto. Il Canone che ci interessa riguardava invece i rapporti del sacramento battesimale con le monete, anzi col denaro, vietandolo rigorosamente. Ma tutto questo Concilio (che avviene in tempo di persecuzioni, e precede di 20 anni quello di Nicea) è connotato da grandissima severità.1 punto
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Taglio: 1€ Nazione: Olanda Anno: 2014 Tiratura: 5.000.000 Conservazione: BB Località: Milano Note: mi mancava, è il mio terzo ritrovamento della nuova serie olandese (dopo i 5 cent e i 20 cent)1 punto
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Taglio: 2 euro Nazione: Italia Anno: 2017 Tiratura: 2.000.000 Conservazione: SPL Località: Treviso1 punto
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Buongiorno, come si può notare dall'immagine nel punto sovrastante dove doveva esserci la lettera mancante della legenda il perlinato si presenta non allineato per un salto di conio, é probabile che ciò abbia fatto in modo che la G non venisse coniata... È possibile vedere anche l'altro lato?1 punto
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Looks like a decent coin to me. Apart from the few marks here and there, the shine is good and design clarity is impressive...1 punto
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E' il più bel complimento mai ricevuto per i miei libri..e vale oro, dato che dici di essere molto giovane. GRAZIE. Mi ripaghi di tutte le offese che ho ricevuto in questi anni. Vale la pena di scrivere sapendo che esistono persone come te.1 punto
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Ma soprattutto non si scandalizzano se uno compra una cravatta a 80 euro o un telefono a 1.200 euro quindi è anche un discorso di quello che chiamerei "egocentrismo sociale" e ad essere più cattivi direi anche di una certa carenza d'intelletto1 punto
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ART e littleEvil : vi ringrazio per la buona volontà. Che dire: io come riferimenti uso i cataloghi on line (Numista, Colnect più vari altri siti tedeschi); ho in arrivo dall'america una copia del Davenport -German talers since 1800- che però, mi pare, come il Krause non riporta le dimensioni. E da quel che ho visto quasi tutti i siti riferiscono di un diametro di 34 mm (Colnect addirittura 34.7). D'altra parte il mio tallero è di così raffinata esecuzione che mi risulta difficile pensare che un "così raffinato" falsario vada poi a sbagliare il diametro: basterebbe guardare come il bordo è ben squadrato e precisi gli incusi su questo. E allora, per tagliare la testa al toro, vedrò di acquistare anche il siegesthaler di Brema (per seguire il consiglio di littleEvil): se anche lui sarà di 33 mm, allora due rondini non possono non fare primavera! Quello che invece continua a sbalordirmi sono i prezzi pagati da certi collezionisti: nell'asta riportata da littleEvil questo tallero è stato pagato 500 Euro + diritti; d'accordo, è inscatolato, ma presso i negozianti affiliati a MA Shops si trova serenamente a meno di 100 Euro (non mi pare che quello dell'asta sia la versione proof, molto più rara). Posso riuscire a svelare l'arcano del diametro (e in effetti un'ipotesi mi si sta sviluppando in testa), ma mai capirò le pazzie delle aste! Arileggerci Per non parlare dei Vereins! Qui c'è da lustrarsi veramente gli occhi: https://coins.www.collectors-society.com/wcm/CoinCustomSetView.aspx?s=154141 punto
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Buongiorno @MarengoMare, mi scusi ma non riesco a capire quale sia la moneta postata da Liutprand. Forse mi sfugge qualcosa o qualche post è stato modificato. Lasci stare per il momento la scheda del catalogo del Forum perché, per forza di cose, non completa (per esempio, il riferimento al CNI XI, nn. 4-8 per gli esemplari con il volto più piccolo è senz’altro errato). In breve, sia il CNI che Bellesia censiscono otto varianti del lucchese d'oro “a cavallo”. Le differenze riguardano sia le legende di dritto e rovescio (con diverse interpunzonature e differente distribuzione del testo), sia le immagini (del Volto Santo ma anche del san Martino). In particolare, è interessante l’esemplare censito da Bellesia con il numero 9/G, in collezione privata. Delle otto monete fotografate è l’unico pezzo in cui il busto del Volto Santo è più ampio (direi che la rappresentazione si può definire “a mezzo busto”, mentre nelle altre è incisa solamente la testa e il collo), con conseguente riduzione delle dimensioni del volto. Per tutta una serie di motivi che non sto qui a riportare, Bellesia ipotizza - a mio parere giustamente - che possa trattarsi di un'emissione più tarda rispetto a quelle in ciu il Volto Santo più grande. Sono fuori casa per lavoro e non ho con me libri. Ho solo la possibilità di accedere alle risorse di Rete e ad alcuni pdf che conservo su una memoria esterna. Se lei avesse l’opportunità di vedere la bella tavola a pagina 94 del volume di Bellesia avrebbe automaticamente la risposta alla sua domanda. Io ora come ora non riesco a postarla proprio perché sono via. Se qualcuno può farlo credo che marengoMare gli sarebbe grato. Scappo perché il dovere mi chiama... ? Buona giornata e cari saluti, Teo1 punto
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Il forum non ha eguali è inutile che ci giriamo attorno, qua ci sono i libri le monete e il popolo numismatico quello vero, quello che poi diventa reale ai convegni ai pranzi alle conferenze a volte anche al Cordusio... Qui c'è la formazione migliaia di utenti che ti raccontano le loro esperienze, dagli accademici ai semplici appassionati dove può esserci tutto ciò???? Ditemelo sono curioso di leggerlo..1 punto
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_____________________________________ MILLIONS FOR DEFENCE NOT ONE CENT FOR TRIBUTE Per finire una curiosità: Gli ultimi tipi di token con questa dicitura per intero furono coniati nel 1863/64, in piena guerra civile. Ce ne era un tipo di soli 3,00 gr. che ricalcava l'Indian Head Cent in uso a quell'epoca e riportava solamente NOT ONE CENT, ma come già accennato in precedenza, anche se i token erano molto somiglianti ai cent in corso, quella scritta al retro scongiurava chi li produceva da un'eventuale accusa di contraffazione. Non si conoscono esemplari coniati oltre il 1864 in ricordo dei fatti del 1797.1 punto
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