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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/13/19 in tutte le aree
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Sta solo a noi impedire che la demenziale moda degli slab si imponga anche qua. Basta non essere disposti a pagare un solo centesimo di più rispetto a una moneta non slabbata, e questa insulsa speculazione morirà da sola. Vedendo però come va con l'altrettanto ridicolo collezionismo delle perizie, con alcuni feticisti non aprono nemmeno le buste di plastica perché "chiuse" da un commerciante che reputano un "mostro sacro", sono pessimista...4 punti
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Taglio: 2€ CC Nazione: Finlandia Anno: 2013 B Tiratura: 977.000 Condizioni: BB Città: Bassano del Grappa (VI) Taglio: 2€ CC Nazione: Slovenia Anno: 2014 Tiratura: 978.500 Condizioni: MB Città: Bassano del Grappa (VI) Taglio: 2€ CC Nazione: Germania (A) Anno: 2007 Tiratura: 985.000 Condizioni: BB Città: Bassano del Grappa (VI)4 punti
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Buona domenica ragazzi, Ferdinando II Piastra 1832 Reimpressa su 12 Carlini della Repubblica Napoletana. Unica fra tutte le Piastre a riportare la lettera R sopra la data.3 punti
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Buonasera cari Lamonetiani. Tempo fa pubblicai la serie del "Cinquantenario" per condividere con Voi il compleanno della mia raccolta (50 anni di collezionismo tra alti e bassi) e - con soddisfazione - innescai una piacevole partecipazione dove anche altri condivisero i loro esemplari portando ad oltre 5.000 il numero delle visite (5.264 al momento in cui scrivo). Ora Vi voglio sottoporre anche l'altra faccia del 1911: le quattro monete con medesimo millesimo, ma non emesse per l'anniversario. Le monete "normali" concepite unicamente per la circolazione. Nella speranza di fare cosa gradita, Vi auguro buona visione...2 punti
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Intanto sono arrivati alla nostra mail già tre testimonianze/abstract scritti da autori di questo Gazzettino da leggere il giorno 26 gennaio in streaming ( cercasi quindi volontari con bella voce ? ), un quarto almeno so che arriverà, in più se non ci sono imprevisti dovremmo essere presenti in tre. Gli scritti si può dirlo già sono veramente belli, importanti, uno addirittura e' per me quasi un editoriale per il prossimo numero, vedremo ...certo che le voci che racconteranno questo Gazzettino, o direttamente o interposta persona, sono rappresentative e offrono un bello spaccato di quello che rappresenta oggi questo prodotto. Credo che la collaborazione con questi autori possa, se vorranno, continuare anche nel prossimo numero, nel contempo il Gazzettino e' dare la possibilità a tutti, esperti o alle prime armi di esserci, quindi contiamo in nuove voci o in ritorni, certamente poi bisogna bussare alla porta, farsi avanti alla nostra mail ...esserci ...dovrebbe essere anche un fatto di adesione spontanea e di identità al progetto, sta a voi ...2 punti
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Buona giorno. Questa insegna, in bronzo, di dimensioni 34mm x 40mm, venne conferita ai componenti della Guardia Civica Veneta, istituita come riportato da Arrigome, il 18 Marzo 1848, agli albori del Governo Provvisorio Veneziano. Secondo alcuni testi in origine avevano tutte due occhielli, uno superiore ed uno inferiore, ma dopo poco in molti iniziarono ad eliminare quello inferiore per appenderla a mò di distintivo. Non è un'insegna particolarmente rara, lo è molto di più quella in argento coniata per la Banda Civica per essersi distinta particolarmente durante l'insurrezione del 22 Marzo; resta comunque un bel pezzo in ottima conservazione direi. Trovate informazioni su questa medaglia nei testi del Turricchia, alla scheda 490 del volume II della sua opera "Il Regno Lombardo Veneto attraverso le medaglie", sul "von Heyden", sul Comandini a pagina 1400 del volume II e su molte altre pubblicazioni. Una nota che può essere interessante è che nel 2015 Bolaffi esitò la Collezione Fattovich di medaglie, ordini e decorazioni della Monarchia austro-ungarica; in quest'asta ne vennero battute 4, insieme ad una della Banda Civica ed una delle 4 aveva le bandiere parzialmente laccate con il tricolore.2 punti
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Se la sfortuna era legata al taglio da 25 e non ad una specifica banconota, in base ad una legge del 1923 a quanto pare rientrerebbero tra le banconote jellate, oltre che il 25 lire della Banca d'Italia e del successivo quasi identico Biglietto di Stato, anche il 25 lire del Banco di Napoli (emissione 1918) ed il 25 lire del Banco di Sicilia (emissione 1918). Nel 1923 il Tesoro fissa il taglio minimo dei biglietti di banca che possono emettere i tre istituti di emissione a lire 50, riservandosi così la prerogativa di emettere biglietti sino al taglio da lire 25. Tra le altre norme, e nelle more di emettere i propri biglietti, il Tesoro si assume la facoltà di far cedere le banconote da 25 lire stampate dagli altri Istituti di emissione già prodotti, che circoleranno però a carico dello Stato. In buona sostanza le tre tipologie da 25 lire già esistenti, ed ancora in corso di validità, circolarono come Biglietti di Stato, successivamente furono affiancati dal biglietto da 25 lire emesso a nome del Tesoro. A seguito di questa legge è il Ministero delle Finanze che decideva e non le singole banche emittenti la sorte di tutti i tipi di biglietti da 25 lire in circolazione (ritiro, distruzione, cambio, corso legale e quant'altro). Le quattro diverse banconote saranno prescritte tutte insieme appassionatamente il 31 dic. 1927.2 punti
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Penso che la cosa abbia riguardato entrambi i biglietti. Del resto, le differenze tra i due erano minime, in pratica solo le scritte BIGLIETTO DI STATO o BANCA D'ITALIA al fronte, e ancora BANCA DI'TALIA o REGNO D'ITALIA al retro. E in un'Italia in cui larga parte della popolazione era ancora analfabeta, e per coloro che sapevano leggere, una banconota era solo un mezzo di pagamento (anche per i numismatici, che ancora non si sognavano nemmeno di poter collezionare, oltre alle monete, anche le banconote), chi vuoi che facesse caso alle diverse autorità emittenti? petronius2 punti
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Salve , i Greci non usavano il …...."microscopio" , ma probabilmente si servivano per incidere le matrici delle monete di lenti asferiche lavorate dal cristallo di rocca , il quarzo ; questa capacita' di ingrandire del quarzo , lavorato in forma particolare , era gia' conosciuta al tempo degli Assiri . http://www.sentistoria.org/index.php/articoli/doc_view/64-antiche-lenti2 punti
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Buonasera, al fine di tutelare l’interesse di tutti e in generale del Forum, prego tutti gli utenti coinvolti di evitare di far deragliare il contenuto della presente discussione da quello prettamente numismatico (denario di Traiano) a giudizi in merito a questo o quel venditore professionale o a presunti “trattamenti di favore” verso Tizio o Caio. Si entra in un terreno minato che non porta a nulla di costruttivo o di utile e per esperienza si finisce per creare divisioni, fazioni e all’accapigliarsi. Vi ricordo inoltre che, come ha già scritto un utente, criticare apertamente un venditore professionale può comportare anche conseguenze legali atte a difendere la reputazione dello stesso. Certo della Vostra collaborazione Vi saluto cordialmente Illyricum2 punti
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Buonasera a tutti. @dabbene riprendo questa discussione per postare il primo denaro milanese che ho inserito in collezione. Da inesperto vi chiedo qualche gradito parere. Grazie. Paolo2 punti
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Informazioni sul sito del Circolo https://circolonumismaticobergamasco.wordpress.com/1 punto
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https://www.numismatica-visual.es/2019/01/programa-numismatico-con-imagenes-portugal-2019/ immagini portogallo 2019 dal blog spagnolo1 punto
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Ciao a tutti, come di consueto, vi presento un testone della mia collezione: CLEMENTE XI (1700-1721), Roma (Munt. 66, CNI 49) D/: Stemma semiovale sagomato in cornice, chiavi con impugnatura ovale con cordoni e fiocchi CLEMENS . XI - PONT . MAX . AN .IV R/: FOENERATVR // DOMINO . QVI // MISERETVR // PAVPERIS // . 1704 . in cinque righe curve entro cartella a targa T/: liscio Peso: 9.19 gr Questo testone, può essere considerato il primo in ordine cronologico (e probabilmente il più raro) del gruppo dei "testoni con legenda" coniati a Roma da questo papa. Con "testoni con legenda" si intendono quelle monete che al D/ presentano le stemma del pontefice mentre il R/ è interamente occupato da un motto, una citazione, una legenda appunto che ha come obiettivo sensibilizzare il popolo all'essere caritatevole e che viene in genere tratta dalle Sacre Scritture. Nel testone che vi presento, per esempio, la legenda al R/ si traduce con "Chi ha pietà dei poveri ha credito presso il Signore" (Proverbi XIX, 17). I testoni con legenda ovviamente sono stati coniati anche da altri papi: forse il più famoso in assoluto, inteso in questo senso, è il "MELIVS EST DARE QVAM ACCIPERE" di Innocenzo XI nelle sue numerosissime versioni! Ritenuti giustamente meno accattivanti dal punto di vista artistico e iconografico rispetto ad incisioni sicuramente di maggior effetto e sontuosità, rivestono tuttavia, proprio nella loro capacità di veicolare un messaggio diretto, un ruolo molto importante. Per Clemente XI, i testoni con legenda sono i seguenti: -FOENERATUR DOMINO QUI MISERETUR PAUPERIS (Munt 66) -MULTOS PERDIDIT ARGENTUM (Munt 68-69) -NE OBLIVISCARIS PAUPERUM (Munt 70-71-72) -QUI MISERETUR PAUPERI BEATUS ERIT (Munt 73-74-75-76-77-78-79) Vi inviato pertanto a commentare il mio testone e soprattutto a postare le foto dei vostri testoni di Clemente XI con legenda, così da completare la galleria fotografica di questa particolare tipologia!. Michele1 punto
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Buonasera a tutti.. finalmente dopo tanta attesa e anche tanti sacrifici sono riuscito a completare la serie cinquantenario.. secondo me la serie piu' bella che il regno di Vittorio Emanuele III abbia coniato, e allo stesso tempo anche la serie piu' affascinante nella ricerca, proprio per la sua difficolta' nel reperire esemplari in altissima conservazione, a causa delle problematiche di conio che si porta dietro, e che gli esperti in materia hanno sempre definito rari e introvabili. Il mio desiderio e' sempre stato quello di averle belle… pero' questo mio desiderio si scontrava con il "non" avere gli "strumenti" giusti per poter scegliere… per "strumenti" mi riferisco alla possibilita' di frequentare convegni dove visionare tanti esemplari in modo da capire bene la moneta nella sua totalita' (lustro, patina e rilievi). Per cui la mia analisi si e' sempre e solo basata sulla fotografia e grazie agli spunti di riflessione degli utenti del forum, e ai maestri@ilnumismatico , @Monetaio, @cembruno5500 e ad altri che non scrivono più, ho avuto un grosso aiuto nell'indirizzare la mia formazione e per questo li ringrazio. E un ringraziamento particolare va a @Monetaio per avermi regalato il 10 centesimi, e a @ilnumismatico, che mi ha dato l'opportunita' di avere il bellissimo esemplare della sua collezione.. questo 50 lire 1911 che in passato avevo visto pubblicato sul forum e che gia' solo dalle foto faceva sognare. Per me e' una fortuna poterlo possedere e lo custodiro' gelosamente con senso di responsabilita'. Vista la bellezza della moneta e' giusto presentarlo con le bellissime foto dei loro precedenti proprietari che ne esaltano lustro patina e rilievi, e di seguito la serie completa che dopo tanti sacrifici sono riuscito finalmente a completare.1 punto
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Prego, ma per amore dell'arte potrei sapere almeno il diametro? MODIFICA: Anzi, fa nulla, è chiaro che è un po' più del 2 euro, credo che si tratti di un dupondio provinciale non di un sesterzio id., che dicono i più bravi di me? saluti a tutti Arcangelo1 punto
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Buonasera, potrebbe essere questa, ma per capire occorre come dice Stilicho peso e diam Saluti!1 punto
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Servirebbero anche il peso (oltre a foto un po' più grandi). Dovrebbe essere un bronzo di Gordiano III. Sul rovescio mi sembra di vedere un animale, tipo un toro o un leone. In esergo AN.. Mi spiace, ma per la mia poca competenza non so dirti di più. Aspettiamo pareri più autorevoli. Ciao. Stilicho1 punto
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DE GREGE EPICURI Se sono in esergo, P S e T ecc. indicano PRIMA, SECUNDA e TERTIA. Quando si trovano nel campo, non credo che abbiano un significato particolare e non ricordo se una delle due cambia in modo progressivo (prima A, poi B, poi C) come succedeva nelle marcature dei denari repubblicani. Quanto a quelle lettere "speciali" che citavo alla fine (Fel Temp Reparatio), che sono A,N, M, delta ed altre, esiste un lungo articolo su "Monete Antiche" di diversi anni fa, ma ora non sono in grado di darti i riferimenti; forse c'è stata anche una discussione qui sul Forum.1 punto
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26 mm. Bronzo 5,23 gr. Alluminio 2,14 gr. Metallo bianco 6,30 gr. @apollonia1 punto
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Il rebus è sulla facciata posteriore della copertina di una delle prime Raccolte enigmistiche bimestrali del 2019 edite da Corrado Tedeschi, che non ho più sotto mano. Sono curioso di vedere la soluzione che uscirà sul prossimo fascicolo. Potrebbe essere Panorama di xxxxxe assolate.1 punto
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Taglio: 5 Cent Nazione: Irlanda Anno: 2016 Tiratura: 80.000 (??) Condizioni: BB Città: Dublino (IRL) Taglio: 5 Cent Nazione: Irlanda Anno: 2017 Tiratura: 782.980 Condizioni: BB Città: Dublino (IRL) Note: News! Taglio: 5 Cent Nazione: Irlanda Anno: 2018 Tiratura: ??? Condizioni: BB Città: Dublino (IRL)1 punto
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per capire meglio questa moneta leggere "monete preromane del nord italia" di andrea pautasso e lo scritto di giovanni gorini sulla monetazione celtica del nord italia scaricabile in rete.1 punto
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Non so quale dei due biglietti è il più sfigato La Banca d'Italia non l'ha più emesso perchè la prerogativa di stampare biglietti da 25 lire passò al Tesoro, entrambi non possono emettere tagli dall'identico valore. Come successe con il 500 lire "Italia ornata di spighe", andata anzitempo in prescrizione (31 dic. 1966) rispetto gli altri tagli dell'epoca (1.000 testa d'Italia e 5.000-10.000 lire marinare furono prescritti il 27.04.2002), perchè la facoltà di emettere biglietti da 500 lire (vedi tipo Aretusa) passava al Ministero del Tesoro. A suo tempo si smise di produrre il taglio da 25 lire per scongiurare funesti accadimenti o per superstizione? E chi lo sa? Diciamo che questa pezzatura non era gradita al pubblico, se poi a questo "sgradimento" vogliamo aggiungerci che cominciò a circolare la voce che questi tagli da 25 lire portassero jella, va bene pure. Possibilmente c'erano anche delle ragioni tecniche di circolazione. Roberto Mori, ex Direttore centrale B.I. ed ex responsabile della fabbricazione delle banconote, nel suo libro "Il biglietto di banca", cita il valore da 25 nel capitolo II° "Articolazione della scala dei tagli". Parlando in generale del quarto della potenza di dieci (2,5 - 25 - 250), dice che l'uso di questi biglietti è limitato e si spiega solamente sulla base di radicate tradizioni (vedi per esempio Olanda pre euro). Aggiunge inoltre che, da statistiche effettuate, la circolazione nei paesi dove esistono anche biglietti da due, venti e venticinque, non è fluida come nei paesi nei quali la scala dei tagli segue il tradizionale andamento: uno, cinque, dieci, cinquanta, ecc.1 punto
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Caliamoci ora su dove si troveranno quelli che verranno il 26 gennaio, al bancone dove si potrà prendere un caffè, una torta...e’ esposta la locandina, a breve sarà affissa sulle vetrine, mentre fuori campeggiano libri di ogni tipo, arte, storia, scienza, Milano e come vedete anche numismatica ...1 punto
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Siamo con Enrico II, sarebbe utile avere peso e diametro e magari una immagine più a fuoco del diritto che dovrebbe essere ruotato di un 20 gradi circa in senso antiorario con la crocetta in linea col monogramma. La leggenda parte da ore 12 dopo la crocetta, visto così potrebbe essere il tipo Crippa 1/B con E I RIC N ma ripeto ci vuole una foto più nitida.1 punto
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Scusate se risorgo un post abbastanza datato ma credo che la domanda sia abbastanza pertinente. In origine il biglietto realizzato dalla banca d’italia Del 25 lire ebbe un discreto successo, poi come raccontato, con l’uscita qualche anno dopo del biglietto di stato ha cominciato a circolare la diceria che fosse “sfortunato”. Bene ma quindi entrambi i biglietti poi hanno assunto questa caratteristica oppure solo il biglietto di stato è stato marchiato come portatore di jella?1 punto
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Già l’arco formato dalla patina secondo me dona dinamicità alle due figure Sono curioso del confronto con l’altro pezzo Ancora complimenti1 punto
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Taglio: 2 euro Nazione: Estonia Anno: 2011 Tiratura: 11.000.000 Conservazione: ?? Località: Roma1 punto
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In effetti il tuo esemplare è da identificare con una rara variante, descritta al n°298 del CNI come semplice variante della più comune tipologia indicata da @Paolino67, ma facente invece tipologia a se. Ne puoi trovare un'ampia descrizione nell'articolo gratuitamente disponibile su academia.edu che di seguito ti metto in collegamento https://www.academia.edu/19045092/Reggio_Emilia_un_bagattino_anomalo_e_raro_per_Ercole_II_dEste ciao Mario1 punto
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Accadde oggi: - l'11 e il 15 gennaio si celebravano i Carmentalia in onore di Carmenta, che aveva il suo luogo di culto situato alle pendici meridionali del Campidoglio presso la porta Carmentale , istituita fin dai tempi di Romolo e Titi Tazio. Secondo Varrone (citato in Gellio 16, 16, 4) la dea tutelava ed assisteva le nascite dei bambini, e per questa sua caratteristica era spesso associata ed identificata con la greca Moira, divinità della nascita o, più precisamente, divinità che determinava il destino al momento della nascita. (nella foto: rilievo su lastra di terracotta con scena di parto, dalla tomba di Scribonia Attice nella necropoli dell'isola Sacra, II secolo d.C. Museo Ostiense, Roma.) Si trattava di una festività osservata principalmente dalle donne; non sono noti particolari della celebrazione, se non che Carmenta era invocata con gli epiteti di Postvorta e Antevorta, in riferimento alla sua capacità di guardare indietro al passato e in avanti al futuro. Anche Plutarco ci informa che alcuni ritenevano che Carmenta fosse la Moira addetta alla procreazione degli uomini. In questo caso la venerano soprattutto le madri. Altri invece pensano che fosse la madre di Evandro, una profetessa che si pronunciava in versi (infatti i Romani chiamano Carmina i componimenti poetici in versi, da Carmenta), in realtà chiamata Nicostrata. Ave Illyricum1 punto
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Stavo dando un'occhiata all'asta Baldwin's of St James's che si terrà a New York domenica. Tra le inglesi brillano soprattutto rari esemplari fondo specchio e sulle sovrane spiccano i nominali più alti, i 5 pounds in particolare. Abbiamo basi d'asta da urlo sia per un rarissimo anche se non proprio perfetto 5 pounds di Giorgio III del 1820 (512.000 dollari di base) che per un eccezionale 5 pounds di Giorgio IV del 1826 (400.000 dollari base). Beati chi se li porterà a casa.1 punto
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Complimenti Michele, davvero un bell'esemplare ! Oltre ad essere il primo testone "con legenda" di questo pontefice, è anche l'ultimo realizzato dall'incisore svizzero Pietro Paolo Borner; per quanto non sia firmato lo stile è senz'altro riconducibile a lui. Proprio nel 1704 sarebbe stato sostituito da Ermenegildo Hamerani nel ruolo di mastro incisore della zecca pontificia. Tra l'altro è l'unico testone tra quelli che citi di cui esista solo una tipologia, apparentemente una sola coppia di conii, che con tutta probabilità non hanno avuto repliche proprio per l'avvicendamento al vertice di cui sopra... Per questo è tra i testoni più rari di Clemente XI...? Ciao, RCAMIL.1 punto
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complimenti, ho provato la tua stessa gioia (come si dice a Cagliari, apu provau sa propria cuntentesa tua). taglio 2 euro cc paese Grecia anno 2016 Monastero di Arkadi tiratura 750.000 condizioni ?? città Roma1 punto
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Piccola dimenticanza.... l'aggiungo anche in questa discussione, ne avevo parlato solo su quest'altra: La nave raffigurata sul token è la USS Constitution Fu costruita nel 1794 in omaggio alla Costituzione degli Stati Uniti d'America, è la più vecchia nave al mondo ancora galleggiante e funzionale. Esistono altre navi più datate, ma risultano ormai tirate a secco ed utilizzate esclusivamente come museo.1 punto
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Buon anno a tutti. Guardate queste due monete (oppure due foto della stessa moneta). La descrizione dice 1831 (lo slab dice 1831), la moneta e' una 1835. www.sixbid.com/browse.html?auction=5192&category=162259&lot=4336210 www.sixbid.com/browse.html?auction=5556&category=180797&lot=4644656 La prima e' passata all'asta di Baldwin's del 26 settembre. Il compratore, accortosi dell'errore, non l'ha ritirata. La stessa situazione si ripeterà alla prossima asta di New York del 13 gennaio. Errare Humanum est, perseverare autem diabolicum1 punto
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Ciao e auguri a tutti di un sereno e amichevole 2019. Come da titolo, volevo presentarVi la prima arrivata del nuovo anno, altrimenti identificata come pezzo da 2,5 $ degli Stati Uniti d'America. Le caratteristiche sono le seguenti: Metallo: AU .900 - Peso: gr. 4,18 - Diam. 18 mm. - Contorno: godronato L'esemplare presentato, millesimato 1906 e privo di simbolo di zecca, venne in quell'anno coniato solo nella zecca di Filadelfia in 176.490 pezzi. E' interessante annotare la storia del disegnatore/incisore di questa moneta e delle "sorelle maggiori" da 5 e da 10 Dollari della serie "Coronet Head". Costui era di origine tedesca e si chiamava Christian Gobrecht. Benché potè operare solo nella prima metà del XIX secolo (morì nel 1844), alcune delle monete che egli creò (come quella in esame) gli sopravvissero per oltre mezzo secolo, continuando ad essere coniate ancora nel XX secolo. Oltre alla serie aurea della Coroner Head, a lui va il merito della creazione dei cosiddetti Gobrecht Silver dollars e di altre stupende monete di tagli inferiori. Qui sotto potete leggere una biografia del Maestro Christian Gobrecht e vedere le foto di alcune sue creazioni: https://www.usacoinbook.com/encyclopedia/coin-designers/christian-gobrecht/ La moneta presentata è questa: Saluti. M.1 punto
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Buonasera, non riuscendo a prendere sonno ho iniziato a girovagare senza meta per il forum quando ho trovato questa discussione divertente che mi ha fatto riflettere. Vi racconto qui di seguito due episodi accaduti di recente che mi hanno fatto sorridere. Un mio caro amico che sa della mia passione per la numismatica un giorno mi ha chiesto di mostrargli le mie monete. Vedendo la sua curiosità, ho deciso di mostrargli la mia ultima arrivata in collezione, un 20 centesimi libertà librata 1921 in qFDC. Vedendo il cartellino con il prezzo di 15€ mi fa:”Jack ma te sei un pazzo cioè tu hai speso 15 euro per sta moneta!” Potete immaginare la sua reazione quando gli ho detto che è abbastanza comune spendere centinaia o migliaia di euro per una moneta... Qualche giorno fa mi ha chiesto cosa mi hanno regalato a Natale io gli ho risposto un gioco della play(sono molto giovane) e due libri. Mi ha chiesto che libri? I libro sono due bellissime opere di Luppino o @elledi cioè Prove e progetti del Regno d’Italia è Stato è collezionismo indagine sulla numismatica. Quando ha visto il prezzo mi ha guardato stranissimo sempre del tipo Jack te sei un pazzo! Non ho provato a spiegare che quei libri non hanno prezzo Scusate se mi sono dilungato ma è bello poter condividere questi episodi con persone con la mia stessa malattia... Buona serata Jack1 punto
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Cuba: 1915 40-centavos, a sinistra, "high relief;" a destra, "low relief"... Cuba: 1915 20-centavos, a sinistra, "high relief;" a destra, "low relief".... Spero.... v.1 punto
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ciao monotrema, mi sei simpatico ed ammiro il tuo entusiasmo. Ora io non sto scrivendo per dare consigli (chi sono per farlo?) ma solo per farti sapere come la penso, e sta solo a te decidere le tue scelte. I 20 lire di ottone li ho sempre considerati quando li usavo (io sono nato e cresciuto con le lire) una brutta moneta: da ragazzino preferivo di gran lunga avere in tasca due monete da 10 lire che non una da 20. Da collezionista l'assenza di una gambetta non mi migliora l'appetibilità estetica di questa moneta. Visto che non collezioni estreme rarità (ammesso poi che la sola rarità renda piacevole il guardare una moneta) perchè non dirotti i tuoi investimenti sulla bellezza, invece che sulla ipotetica rarità? Ti faccio un esempio (e ce ne sarebbero a bizzeffe) basato sulla cifra che hai investito (e mi perdoni litteEvil se gli rubo l'immagine): questo 3 marchi non merita la spesa di 60 Euro? (io l'ho pagato molto meno, e lo sto consumando a forza di girarmelo fre le dita per ammirarlo) Ripeto: è solo la mia opinione: se hai tempo pensaci sopra1 punto
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IL REALE VALORE DELLE LIRE REPUBBLICA Sebbene su certa stampa e siti internet non di settore si favoleggi la possibilità di ritrovare in casa autentici tesori fra gli spiccioli dimenticati in borsellini e salvadanai vari la realtà dei fatti è completamente diversa. Ecco quindi una lista INDICATIVA (ad uso neofiti e non addetti ai lavori) delle monete in Lire più rare e/o di valore emesse per la COMUNE CIRCOLAZIONE. Monete RARE che quindi hanno un buon VALORE IN QUALSIASI CONSERVAZIONE: 1, 2, 5 e 10 Lire del 1946 (ATTENZIONE: esistono moltissime falsificazioni e imitazioni) 1, 2, 5 e 10 Lire del 1947 (ATTENZIONE: esistono moltissime falsificazioni e imitazioni) 2 lire del 1958 (ATTENZIONE: esistono moltissime falsificazioni e imitazioni) 5 lire del 1956 (ATTENZIONE: esistono moltissime falsificazioni e imitazioni) 50 lire 1958 (E' quella di minore valore, circa 10/15 euro per un esemplare circolato) Monete COMUNI che quindi hanno buon VALORE SOLO IN ALTISSIMA CONSERVAZIONE: Indicativamente QUASI TUTTE le monete da 1 lira, 2 lira, 5 lire, 10 lire, 20 lire, 50 lire e 100 lire emesse negli ANNI 1948, 1949 e negli ANNI '50/60 (esclusi gli anni 1968 e 1969) ATTENZIONE! Per ALTISSIMA CONSERVAZIONE si intende il cosiddetto FDC (Fior di Conio) che corrisponde alla condizione di una moneta praticamente perfetta, come fosse appena uscita dalla Zecca, e subito presa e conservata da parte con particolare cura. Di conseguenza il suo reperimento in un borsellino o in un salvadanaio nel 99% dei casi esclude la possibilità che si trovi in questa condizione (praticamente annullando anche il valore di queste annate) Infine TUTTE LE ALTRE ANNATE E TIPOLOGIE, praticamente il 99% del totale delle monete che è possibile trovare fortuitamente in casa, NON HANNO PRATICAMENTE VALORE NEMMENO IN ALTISSIMA CONSERVAZIONE. Infatti queste monete, prodotte in milioni e milioni di esemplari, solitamente vengono trattate (in grosse quantità) ad un tot di Euro al Kg (al momento si oscilla dai 5€ a massimo 10€ al kg) per poi essere rivendute al dettaglio per pochi spiccioli nelle ciotole dei mercatini. Da questo discorso ESULANO: Monete IN ARGENTO da 500 Lire "CARAVELLE", "DANTE ALIGHIERI", "UNITA'D'ITALIA" e 1000 Lire "CONCORDIA" che mediamente valgono più o meno almeno il peso dell'argento contenuto secondo le quotazioni del momento. Monete IN ARGENTO prodotte appositamente per COLLEZIONISTI Particolari VARIANTI che hanno un mercato tutto loro e che presuppongono precise e pregresse conoscenze collezionistiche e numismatiche. Importante ricordare che la famosa (e quotatissima) 500 Lire "CARAVELLE" CON BANDIERE CONTROVENTO era una versione di PROVA (datata 1957) donata a suo tempo a Parlamentari della Repubblica Italiana e (come anche tutte le altre monete PROVA esistenti) non era assolutamente pensata per la normale circolazione di tutti i giorni. Di conseguenza se trovate in casa qualche 500 Lire "Caravelle" nel 99,999999% dei casi troverete la versione "normale" e comunissima con date che vanno dal 1958 al 1967.1 punto
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