Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 01/28/19 in tutte le aree
-
mah...come sempre sono discussioni complesse…. dico la mia...che è ovviamente un parere esclusivamente personale...vado per affermazioni lette: 1 - la numismatica va forte, basta vedere i prezzi! … NI … dipende che orizzonte ci diamo, perché a dire il vero 50 o 60 anni fa i prezzi erano proporzionalmente molto più alti, la numismatica era una cosa di nicchia… e comunque non è paragonabile… oggi ci sono migliaia di monete perché il collezionismo è diventato di massa...e nella massa si vende roba di una qualità bassissima che nei decenni addietro non sarebbe mai passata in asta… si vendono molte monete...SI … ma per effetto di un collezionismo "basso" e molto diffuso, e per effetto dell'apparire sul mercato di enormi quantità di monete scavate e scovate ad esempio nell'Est, o altrove… bene, male...mah… comunque non paragonabile… 100 anni fa il collezionismo di monete era roba da industriali, forse o da nobili colti… oggi chiunque può essere un collezionista di monete antiche partendo da qualsiasi livello... 2 - i giovani d'oggi…. beh dai, come i giovani di ieri insomma è sempre una questione di prospettiva … forse il ventenne di oggi imparerà a farsi una cultura e sarà un trentenne informato, un quarantenne colto e un sessantenne che dirà "ah...i giovani d'oggi" 3 - la cultura della lettura - a dire il vero oggi è più facile di ieri trovare "cultura"... distinguo la "lettura" dal "possesso" del volume… nel mio modesto essere un numismatico che scrive, sono un divoratore di libri, non tutti acquistati, molti prestati, molti trovati in rete, molti in biblioteca… certo è che la lettura è uno step successivo, la passione nasce spesso con il "raptus" del possesso della moneta … insomma, quanti sono nati come "accumulatori" e poi sono diventati numismatici? scagli la prima pietra chi ha iniziato da studioso e fine conoscitore…. 4 - il forum stagna - c'è una discussione sul "forum che vorrei" e non ripeto qua la mia idea, ma mi pare naturale… e comunque non c'è una medicina …. la crescita demografica del forum non è solo e per forza un bene assoluto, questo è un mare da attraversare così com'è … molti non leggono e non si informano? possiamo imporglielo ? e se si, a quale pro? 5 - in tutto questo, vedo erò una numismatica italiana ben più vitale che negli anni passati, una numismatica che scrive finalmente a livello europeo, e riviste divulgative nelle quali il livello è oggi molto più alto di ieri... insomma… si a tante considerazioni fatte...ma anche una visione non totalmente pessimistica la mia… ...chiudo "denunciando" i miei 38 anni, così che possiate "incasellare" il mio parere6 punti
-
Segnalo la conferenza stampa di mercoledì 30 gennaio alle ore 10.30 presso la sede della Soprintendenza ABAP di Salerno a palazzo Ruggi d'Aragona, per la presentazione dello studio e restauro di monete di Elea-Velia finanziato tramite ArtBonus. http://ambientesa.beniculturali.it/BAP/?q=ufficiostampa&ID=1728&y=20195 punti
-
CONCLUSIONE DEL POST Le Legioni romane fin qui trattate rimasero praticamente immutate , anche come nomi , fino almeno al tempo di Gallieno quando vennero utilizzate con maggior frequenza le Vessillazioni gia' in uso anche in precedenza ma utilizzate non frequentemente , una Legione di solito si muoveva al completo , le Vessillazioni erano invece dei reparti militari utilizzati spesso al tempo di Gallieno e formate in maggioranza da Illirici , i piu' forti soldati dell' epoca , oltre che da piccole unita' prelevate da altre Legioni , che andavano a formare queste nuove unita' ad uso veloce e temporaneo per tamponare pericoli di frontiera ; ma la riforma piu' innovativa di Gallieno fu l' accrescimento della Cavalleria e il divieto ai Senatori di entrare nell' esercito come Legati di Legione . Insomma dalla fine del terzo secolo , con la riforma di Diocleziano , le antiche Legioni andarono via via perdendo identita' e numero di Legionari per singola unita' . Per avere un quadro completo sulle trasformazioni delle Legioni nel tardo Impero , chi lo desidera puo' leggere i seguenti Link : https://it.wikipedia.org/wiki/Lista_di_legioni_romane#Legioni_del_III-prima_metà_del_IV_secolo:_da_Massimino_Trace_(235)_a_Costantino_(324-337) https://it.wikipedia.org/wiki/Lista_di_legioni_romane#Nuove_legioni_(o_distaccamenti_legionari):_da_Costantino_(324-337)_alla_Notitia_Dignitatum_(400_ca.) Ringrazio di cuore i pochissimi utenti che hanno dato un loro apporto e i loro gradimenti al Post che mi ha impegnato non poco . Un saluto5 punti
-
Galeotta l'odierna gita filatelico-numismatica... Taglio : 50 Centesimi Nazione : Andorra Anno : 2014 Tiratura : 340.000 Conservazione : SPL Città : Torino Note : 3 Pezzi3 punti
-
Aggiungo chi aveva partecipato alla discussione del libro di Mazarakis. Vi porto a conoscenza della presentazione che avverrà domenica 24 febbraio alle 10:30 presso la sede del circolo Astengo @Andreadp @Poemenius @Liutprand@ak72 @lucadesign85 @prtgzn @rorey36 @fabry61 Ingresso libero, come raggiungerci: http://www.storiapatriagenova.it/ComeRagg.aspx3 punti
-
Buonasera, ecco un breve reportage fotografico del 37° Pantheon, foto concesse dalla segreteria organizzatrice della manifestazione, Piacenza Expo, un sentito ringraziamento al caro e fraterno amico Luigi Decio.2 punti
-
Anch'io non percepisco la situazione in maniera pessimistica, dal mio punto di vista sia il collezionismo che la possibilità di studiare e acquisire testi sono in netta espansione rispetto solo a qualche decade fa, io ad esempio mi sono dedicato per un periodo allo studio della monetazione bizantina e islamica solo grazie alla possibilità attuale di reperire testi e monete sul web, cosa molto più difficile negli anni pre-internet... vi sono siti sia istituzionali che personali fatti molto bene, database di monete con immagini di alta qualità, raccolte sistematiche di cataloghi d'asta, portali di accesso a moltitudini di testi numismatici e storici, antichi e moderni, facilmente scaricabili o consultabili...insomma i tempi attuali per chi vuole approfondire sono assai propizi, le possibilità inimmaginabili rispetto al passato anche recente… forse un qualcosa che manca e che servirebbe come il pane è una didattica a livello più popolare, degli Alberto Angela delle monete che sappiano portare la numismatica nei salotti di tutti, divulgarla, spiegarla come una qualunque disciplina storica, renderla viva e interessante anziché mantenerla confinata nelle nicchie misteriose dell'esoterismo culturale, servono dei corsi ad hoc dove i semplici appassionati di tutte le età vedano e tocchino monete di tutte le epoche, le capiscano, le contestualizzino… il potenziale didattico delle monete è un mondo davvero promettente tutto da esplorare… poi servono anche biblioteche specializzate naturalmente, sono troppo poche e confinate in pochissime fortunate città, una biblioteca specializzata permetterebbe di creare un centro di riferimento per chi vuole approfondire la conoscenza ad ampio raggio, non solo testi strettamente numismatici, ma di storia economica e storia locale, il tutto coadiuvato da una sezione digitale che permetterebbe di risparmiare sugli spazi e sui costi, le monografie di riferimento infatti non sono molte, il problema è raccogliere sistematicamente tutto l'insieme di saggi specialistici sparsi in una miriade di pubblicazioni anche di interesse locale e di non attinenza numismatica, se si volesse raccoglierli in formato tradizionale il dispendio economico, di tempo e di spazio sarebbe di difficile gestione, ma con sistemi digitali il tutto diventa molto più semplice e gestibile e credo sia il futuro delle biblioteche specializzate in determinati ambiti… quindi in definitiva bisognerebbe creare biblioteche numismatiche locali con servizio di reference e ricerca bibliografica coadiuvata da database digitali e la possibilità di tenere corsi ad hoc, tarati sia per temi che per le diverse tipologie di fruitori.2 punti
-
Grazie ad entrambi per le bellissime considerazioni finali ; e' vero , tutti gli uomini che militarono negli eserciti antichi , non solo di Roma , non erano macchine da guerra insensibili sia nei loro confronti , sia in quelli dei nemici che il loro dovere di soldato portava ad uccidere , bensi' individui con i loro conflitti dell' anima , basta solo immaginare i momenti che precedevano lo scontro : morire , rimanere ferito , uscirne indenne o uccidere , non c' era alternativa ; era una dura e lunga vita da soldato , piena di disagi anche nei brevi periodi di pace e quello che rendeva agognato il futuro , oltre la paga e la "buona uscita" finale al termine del servizio era il documento di "honesta missio" , documento che apriva le porte ad una tranquilla vita da civile finche' la natura non completava il suo percorso .2 punti
-
Aggiungo che la pulizia rende più chiare, o meno oscure, alcune similitudini: - la corona chiusa; - i nodi sabaudi; - i fasci littori. Oltre alla già evidente forma a rombo dell'insieme.2 punti
-
Grazie a te per il tempo speso per chi come me ha solo letto. Mi hai fatto ritornare bambino tra i banchi di scuola delle medie, quando ancora si studiavano degli argomenti come le legioni romane, in modo più approfondito di oggi. Sono rimasto sempre affascinato dalla storia di questi soldati che non erano solo soldati. Pensare i chilometri di strade che percorrevano al giorno per spostarsi velocemente, con tutti i problemi logistici annessi e connessi, dal vettovagliamento ai vestiti, dall'igiene personale ai rapporti con i colleghi, dal superamento di un fiume alla costruzione di un castrum. E che dire degli uomini stessi che formavano una legione? Molte volte erano uomini che provenivano da posti diversi dell'impero di razze e lingue differenti. Si potrebbe dire che le legioni romane erano multietniche, primo esempio di esercito mondiale come potrebbe essere quello dell' ONU oggi, senza esagerare naturalmente. Mi piace immaginare soprattutto il tratto umano di queste persone, le emozioni provate prima di una battaglia o il ricordo della loro famiglia lontana o il loro modo di affidarsi a una divinità perché li aiutasse a superare i pericoli o la necessità di poter esercitare le loro esigenze intime. Non credo che avevano una vita facile, questo è certo. Grazie ancora Legio II Italica.2 punti
-
Visto che le discussioni sugli stati UE che non hanno ancora l'Euro sono sparse in giro ho pensato di riassumere la situazione aggiornata in un solo thread, aggiungendo qualche altra informazione utile, in modo che si possa continuare a discuterne avendo sempre sotto mano il quadro generale. ________________________________ [ERM II, ovvero Meccanismo Europeo di Cambio. Sistema secondo cui chi aderisce al meccanismo deve mantenere la sua valuta con un margine di fluttuazione del ± 15% rispetto all'euro. Per entrare nell'unione monetaria bisogna farne parte per almeno due anni] Bulgaria Il 29 giugno 2018 il ministro delle finanze bulgaro e il governatore della Banca Nazionale Bulgara hanno inviato una lettera all'Eurogruppo per chiedere l'ingresso nell'ERM II entro luglio 2019 ( http://www.consilium.europa.eu/media/36111/letter-by-bulgaria-on-erm-ii-participation.pdf ). Il 12 luglio l'Eurogruppo e la BCE hanno pubblicato una dichiarazione sui passi necessari perché la Bulgaria venga accettata nel meccanismo ( http://www.consilium.europa.eu/en/press/press-releases/2018/07/12/statement-on-bulgaria-s-path-towards-erm-ii-participation/ ). La permanenza nell'ERM non sarà un problema dato che la Bulgaria ha la sua valuta ancorata da cambio fisso all'euro ( 1,95583 lev = 1 euro ). Tutti gli altri requisiti sono già soddisfatti ma la Bulgaria è ostacolata dal troppo elevato tasso di corruzione, che spaventa non poco e fra l'altro impedisce il via libera a Schengen. Romania La Romania scalpita per l'ingresso nell'unione monetaria ma l'obiettivo del 2022 che il governo aveva fissato l'ultima volta non è considerato realistico, perchè nonostante il forte sviluppo economico c'è bisogno di riforme strutturali per rendere più stabile e moderno il sistema. Per ideare un piano dettagliato di passaggio all'euro è stata fondata la "Commissione nazionale per il passaggio alla moneta unica" che coordinerà gruppi di lavoro tematico formati da membri dell'Amministrazione Presidenziale, delle confederazioni padronali e sindacali, della Banca Nazionale di Romania e dell'autorità di vigilanza finanziaria rumena, ma anche da personalità della scienza e della cultura e da rappresentanti di organizzazioni non-governative. Per quanto rigurada la possibile data d'ingresso non ci si sbilancia troppo ma ora si parla di non prima del 2024. Croazia Anche l'ultimo entrato in UE sta cominciando a darsi da fare. Alla fine dell'anno scorso è stato presentato congiuntamente da governo e Banca Nazionale Croata il documento "Strategia per l'adozione dell'euro in Croazia" (*), dove si spiega nel dettaglio cosa dovrebbe fare la Croazia per arrivare all'adesione all'unione monetaria e le linee guida da seguire anche durante e dopo l'evento. Dato che alcuni criteri non sono ancora soddisfatti non si stimano date per l'ingresso: per ora di certo c'è solo che la prima tappa sarà l'adesione all'ERM II, con l'intenzione di attuarla entro il 2020. In Croazia l'euro è già oggi piuttosto usato: basta pensare che l'80% dei crediti e dei risparmi sono espressi in euro, come anche molti prezzi. (*) https://euro.hnb.hr/documents/2070751/2104255/e-strategy-for-the-adoption-of-the-euroin-Cro.pdf/9e02b33f-665a-46a9-a1b6-ac63f9af3c95 Altri stati e casi particolari UNGHERIA - L'ingresso nell'unione monetaria, cosa gradita a una vasta maggioranza della popolazione, richiede una modifica costituzionale. Il primo ministro Orbán ha posto di fatto veto stabilendo che non entreranno prima che lo stato abbia raggiunto il 90% della media di reddito pro-capite dell'eurozona. REPUBBLICA CECA - Il governo ha una posizione attendista e si limita a dichiarare che bisognerebbe entrare "il prima possibile" nell'unione monetaria. POLONIA - L'adozione dell'euro richiede una riforma costituzionale ma il governo non sembra realmente intenzionato ad affrontare la questione generale dell'ingresso nell'unione monetaria. SVEZIA - In seguito al referendum del 2003 continua a rimanere fuori dall'unione monetaria evitando apposta di entrare nell'ERM II. UK e DANIMARCA hanno l'opt-out che gli permette di rimanere fuori dall'unione monetaria, salvo loro ripensamenti. La Danimarca aderisce lo stesso all'ERM II e mantiene volontariamente un margine di fluttuazione ristretto al ± 2,25% sull'euro, attuando di fatto un cambio fisso. Paesi non UE ALBANIA - Dal 2014 è uno dei candidati ufficiali all'ingresso in UE. Nonostante il percorso d'adesione sia ancora lungo già da tempo si parla di adozione unilaterale dell'euro, come in Montenegro e in Kosovo (per quest'ultimo escluse le zone del nord a maggioranza serba), dove l'euro viene usato come valuta nazionale. Il principale sostenitore di quest'idea è l'economista Zef Preçi, direttore del Centro Albanese per la Ricerca Economica, secondo cui in tutti i Balcani occidentali sarebbe meglio sostituire le valute locali con l'euro, sia per favorire la crescita economica che per spronare il processo di allargamento dell'UE nell'area. Si fa anche notare che come in altri paesi gran parte dei risparmi e dei prestiti albanesi sono già ora denominati in euro, il cui tasso di cambio influenza anche la formazione dei prezzi. Altri esperti invece sono contrari e sostengono che il passo sarebbe prematuro, in quanto l'Albania ha ancora molto da fare nel corretto funzionamento dello stato di diritto e nella stabilità finanziaria. In quest'ottica i casi dl Montenegro e Kosovo sono ritenuti particolari, in quanto per loro l'adozione dell'euro era soprattutto un modo per ottenere l'indipendenza effettiva dalla Serbia.1 punto
-
Questa casa d'aste , in quest'asta, [ANTIQVA LTD n°50 del 27/1/2019] ha in vendita alcuni libri del Corpus Nummorum Italicorum Edizioni Forni a prezzo a base d'asta di € 60 e non hanno alcuna offerta ancora( quando € 150 ,per ciascuno di questi libri ,sarebbe un ottimissimo prezzo),così come altri(tutti interessanti) a basi d'aste ridicole ancora niente:è una situazione penosa in Italia la lettura ,men che meno la lettura di libri di Numismatica.Mi si diceva ,l'altro giorno,che ilibri all'estero si vendono ed è così,basti vedere le aste di Bertolami inerenti letteratura numismatica(indubbiamente e lo spero da Bertolami ci sono stati anche acquirenti italiani,ma molti sono esteri). Avanti di questo passo,se non si legge di Numismatica ,non si potrà recriminare alcunché se le monete non si venderanno più e le collezioni non riceveranno il giusto rispetto ed il giusto interesse da parte dei collezionisti.Si profilano scenari,per le case d'aste,abbastanza deprimenti.Bisogna leggere e far leggere di Numismatica. Nel mio piccolo ogni anno riservo una spesa per libri ed abbonamenti a riviste di Numismatica:soldi assolutamente ben spesi .Quante cose imparo leggendo studi o articoli che ad una svista superficiale sembrerebbero non di mio interesse e poi addentrandomi nella lettura scopro info molto utili . Salutoni odjob1 punto
-
Buonasera, posto per darne visibilità due esemplari bronzei di Carausius non comuni. Sono passati su Ebay, messi in vendita da un commerciante professionista inglese. Il primo è un FIDES MILITVM IMP CARAVSIVS P F AVG – Busto radiato drappeggiato e corazzato rivolto a destra / FID[ES] MI[LITVM] Fides rivolta a sinistra reggente due stendardi. Nessun segno di zecca. RIC V-2, uncertain mint 783. 4.1 g per 22 mm. Tipo non frequente anche se non rarissimo. Trovano alcuni confronti con due esemplari presenti nella “ROMA AUCTION XIII, The Academic collection of Romano-British coins of a well known connoisseur”, lotti 1085 e 1086. Dei due l’esemplare odierno ha un die link evidente (quantomeno al rovescio) con il lotto 1085. Un terzo esemplare (senza collegamenti) proviene dalla Collezione Mauseus sul FAC: http://www.forumancientcoins.com/gallery/displayimage.php?album=157&pos=2091 punto
-
Oggi ho contattato una casa d'aste per vedere se erano interessati a mettere all'asta questa moneta, la lira di Genova e i 2 denari romani che sono tutte tra i miei post. Quindi sono interessato alla vendita e mi farebbe piacere darlo a qualcuno di questo gruppo che mi è stato di supporto per la individuazione di numerose monete. Ma la vendita deve riguardare oltre questo grosso almeno una delle alte 3 monete sopra elencate e il prezzo non può essere quello indicato dal Biaggi visto che all'ultima asta nota è stato venduto a 3400 euro. Se quindi ti interessa mi puoi contattare in privato che non so se qua sia possibile o posso dare la mia email per un contatto diretto. Io mi trovo a Napoli, ma sono disponibile a muovermi. Saluti1 punto
-
Beh Mario @dabbene ormai ci ha abituato all’organizzazione di questi grandi eventi numismatici e ancora una volta ha fatto centro, ora siamo tutti in attesa del nuovo Gazzettino n.5.1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
DE GREGE EPICURI In effetti, è uno dei tanti semissi piccoli, leggeri e un po' strani che a volte si incontrano. Qui di strano ci sono ad es. la capigliatura di Saturno, e la scritta ROMA che è piuttosto grande rispetto al resto. Esistono bronzi repubblicani (specie semissi e quadranti) considerati semi-ufficiali o imitativi, coniati specialmente in Spagna. C'è un articolo di Crawford, uscito molti anni fa, di cui si è discusso tanto tempo fa anche qui sul Forum (avevo iniziato io la discussione); potresti cercare con parola chiave: bronzi imitativi, o bronzi repubblicani imitativi o sim.1 punto
-
Deve essere intorno a 2,10 grammi. Comunque, sarebbe solo per capire se sia un minimo tosata o meno. Non ho altri dubbi. Ma è in vendita?1 punto
-
Ciao, vi voglio presentare l'ultimo acquisto, fresco di poche ore. Avevo un dubbio nella scelta tra questa moneta e l'altro 10 tornesi disponibile in negozio, ma non appena ne ho visto la patina (ai miei occhi bellissima!) i dubbi si sono sciolti. Il venditore l'ha classificata qSPL e mi sembra una valutazione corretta, spero vi piaccia. Ne approfitto per ringraziare @Rocco68 per il preziosissimo aiuto, davvero impagabile!1 punto
-
1 punto
-
Però noto, effettivamente, che Il tuo esemplare la ha ancora più lunga del solito.1 punto
-
Concordo, sono simili ma non gli stessi. Anche l aquila come gia da lei notato non sembra esserci nella medaglia da me proposta. Capire a quale tipo di RACI potesse appartenere la vedo una cosa molto dura.. Bisognerebbe inanzitutto conoscere tutti i vari circuiti se cosi possiamo definirli RACI del periodo.. Credo comunque che siete davvero stati grandi, con l aiuto di tutti quanti voi siamo riusciti davvero a capire molto di questa medaglia, nonostante le condizioni, e gli inzi non sembravano essere dei migliori. COMPLIMENTONI A TUTTI i PRESENTI1 punto
-
Ciao Legio, dopo tanto tempo finisce una delle discussioni più belle che ho letto qui sul forum. Ogni volta che postavi una storia di una Legione ero subito in attesa della prossima che scrivevi, come una serie TV che ci piace tantissimo e sei curioso del prossimo episodio. Grazie veramente per tutte le informazioni che hai fornito e per l'impegno che ci hai messo. Finisco il commento inserendo il link di un video carino in cui mostra i vari cambiamenti dell'equipaggiamento di un soldato romano partendo dall'età monarchica fino ad arrivare al V secolo. ?1 punto
-
Qui va benissimo. Il mio post era riferito solo alla discussione originaria. Arka Diligite iustitiam @uzifox1 punto
-
1 punto
-
Ecco, posto esemplare in mio possesso. Acquistato per trattativa riservata da De Maria nel 2011, proveniente da asta di Casolari, Titano 2009 Il conio di rovescio è il medesimo della Gorny e, teoricamente, anche della Hamburg, ma in quest'ultima sembra non esserci l'ombelico.1 punto
-
1 punto
-
grazie @rcamil proprio stamani leggevo su Panorama Numismatico di gennaio 2019 che a Roma le monte di rame scarseggiavano in quel periodo da te indicato e che a metà del 1646 furono coniate molte monete in rame nella Zecca di Gubbio e ,proprio per l'elevata quantità di monete da coniare ,si utilizzarono i torchi sfruttando l'energia dell' acqua(probabilmente in mulini) Salutoni odjob1 punto
-
Grazie e poi ancora grazie per le discussioni che hai aperto e portato avanti con grande impegno e dedizione, sei un faro, almeno per me, in questo. Per dirla in breve, ci sono in questo forum centinaia di post sulla storia, che possono coinvolgere tanti giovani e non sulle nostre radici e questo per te. Roberto1 punto
-
Durante il pontificato di Urbano VIII si ebbero i primi "esperimenti" con questa nuova tecnica nella zecca romana, in particolare su piastre, testoni e i quattrini in rame. Contemporaneamente continuavano le coniazioni a martello, che ritroviamo ancora nella produzione del pontefice successivo, Innocenzo X. Ciao, RCAMIL.1 punto
-
Sì è lo stesso nomos. La mia foto è tratta da quella asta di cui ho omesso il nome per ragioni pubblicitarie.1 punto
-
Ottimo, caro @Ntoniano Sui quattro semi di carte contenenti altrettante figure, guarda cos'ho trovato su Wikipedia (https://it.wikipedia.org/wiki/Segnaletica_stradale_in_Italia? Interessante il testo, con riferimenti alla data di comparsa di questo genere di cartelli con relativa segnaletica. Interessantissima la grafica, dove (forse non a caso) i primi quattro cartelli contengono esattamente gli stessi segnali dei semi della medaglia.1 punto
-
1 punto
-
Forse il miglior esemplare per il tipo. Al di là della conservazione, guardate nel rovescio che plasticità, che volumi, che senso del movimento, che dinamica nell'esemplare NG. Ed il piattume di quella da me postata...1 punto
-
https://www.deamoneta.com/auctions/view/392/364 Questo tondello al momento è in internet. Qui possiamo vedere chiaramente come CAMPIBASSI contenga una lettera M gotica. Intorno al castello si legge NICOLA COM e tra poco vedremo come stanno le cose per questo etnico. Abbiamo visto come la lettera M di CAMPIBASSI non è più un problema, la lettera N di Nicola è chiaramente leggibile come lettera N. Qui sta il punto: la lettera M è formata da due lettere N unite e stanno a dire che quella va letta come lettera M dal momento che sono unite. Spero che adesso sia tutto più chiaro.1 punto
-
diciamo che le quotazioni del regno son un po in calo in generale...e non solo coi pezzi citati in questa discussione. più che altro è un calo di prezzo della medio bassa qualità...mentre la alta tiene abbastanza bene e il fdc ancora meglio.1 punto
-
mentre esploro l'affascinante mondo dei talleri tedeschi, sempre più ritengo che la figura più adatta per studiarli non sia il collezionista, nè il numismatico, ma ci voglia un naturalista: specie, genere, ordine, classe... sarebbero attributi che ben calzerebbero nell'inquadrare e catalogare tali monete. Il mio interesse collezionistico per ora verte solamente sull'ultima tipologia prodotta: il Vereinstaler, coniato dagli stati tedeschi solamente nel periodo 1857-1871. Ebbene, in soli 14 anni, quei fantasiosi di tedeschi (ossimoro) sono riusciti a crearne almeno 77 tipi diversi (ho compulsato pagina per pagina il Davenport, ma potrei anche averne inavvertitamente saltato qualcuno), e in questa congerie di talleri, che per definizione avrebbero dovuto essere unificanti, ho anche individuato 2 sottospecie e 1 anomalia. Se poi teniamo conto che, nel solo 19mo secolo, vi furono negli stati tedeschi 4 specifiche diverse per i talleri, e precisamernte: tallero di convenzione tallero della corona tallero basato sul marco di Colonia, vereinstaler e che i primi talleri videro la luce attorno al 1550, beh, forse anche Linneo si sarebbe un po' preoccupato! Torniamo al vereinstaler: ho già avuto occasione di scrivere riguardo ad una delle sue sottospecie, il siegestaler, coniato da vari stati per celebrare vittorie militari; oggi vorrei scrivere dell'Ausbeutetaler, e, nello specifico, dell'ausbeutevereinstaler (pensare che non conosco una sola parola di tedesco, eppure mi diverto a coniarne di nuove!). Che cosa significa ausbeutetaler? Ad una prima grossolana traduzione lo si potrebbe rendere in italiano con l'espressione "tallero di sfruttamento"; gli anglosassoni pragmaticamente lo definiscono "mining thaler" (tallero di miniera), ma, per capirne meglio origine e funzione, sarà bene che spenda qualche ulteriore riga. La tradizione dell'ausbeutemunze è di lunga data nei paesi germanici, qualche secolo almeno: si tratta di monete che venivano coniate col metallo prezioso estratto da una particolare miniera o da una regione circoscritta e facevano normalmente riferimento alla miniera o alla regione di origine tramite scritte su parte della legenda. Ci sono stati anche casi in cui, al posto di una specifica menzione, venivano utilizzate delle immagini simboliche, che comunque si riferivano inequivocabilmente alla miniera o alla regione di origine. La coniazione di monete di sfruttamento iniziò attorno al 15mo secolo, e la maggior parte di queste era di argento. All'epoca venivano comunemente chiamate "talerfuss", anche se, a seconda della zona, potevano essere note come groschen, guilders o mehrfachtaler (talleri multipli, detti anche lösern). I talleri di sfruttamento venivano prodotti solo col metallo che rappresentava il profitto delle miniere, una volta detratti i costi di estrazione e raffinazione; in pratica l'intera resa netta della miniera veniva immediatamente trasformata in moneta, senza alcuna transazione intermedia. E veniamo all'oggetto di questo intervento: la "sottospecie" degli ausbeutetaler coniati durante gli anni del vereinstaler, ossia nel periodo 1857-1871. Furono 3 gli stati che coniarono ausbeutetaler, e precisamente: Anhalt-Bernburg: duca Alexander Carl negli anni 1861-1862 Prussia: re Friedrich William IV negli anni 1857-1860, re William I negli anni 1861-1682 Sassonia: re Johann negli anni 1857-1867 La produzione complessiva fu di: 30.000 pezzi da parte di Alexander Carl 533.000 pezzi da parte di Friedrich William IV 215.000 pezzi da parte di William I 1.649.000 pezzi da parte di Johann Sono tutti vereinstaler, vale a dire monete basate sulla libbra metrica (500 grammi) e contenenti 1/30 di libbra di argento (da cui la scritta XXX EIN PFUND FEIN - 30 (monete) per una libbra di fino) di titolo .900, dal peso di 18.5 grammi (contenuto in argento 16.66) e diametro di 33 millimetri. Tutti questi talleri, in vario modo, portavano l'iscrizione: SEGEN DES BERGBAUES (benedizione delle miniere), vuoi a tutto campo, come la Prussia, vuoi come legenda (Sassonia). Non ho immagini del tallero sassone del periodo 57-58, che differiva da quello qui illustrato in quanto avente sul verso il solo stemma coronato, senza popolani a reggerlo. Credo d'indovinare che le due figure che reggono lo stemma, nel tallero qui illustrato, adottino i costumi caratteristici dell'area mineraria. Sono monete che, nonostante le basse tirature, si trovano facilmente in vendita, a costi più che accessibili e quasi sempre in ottimo stato di conservazione. Bene, spero di non avervi tediato: è così limitato l'apporto di commenti sulla monetazione extranazionale, che mi sono sentito quasi autorizzato a infastidirvi i gioielli di famiglia con questa mia tirata (prima di scrivere ho consultato l'archivio del forum: a fronte della parola chiave "ausbeute" ho trovato una sola discussione, del 2005: un po' poco, non vi pare?) Poscritto: qui in Italia li chiamiamo talleri ma, per amore della mia lingua, nella quale, spesso, invece di usare la giusta parola propendiamo per neologismi esterofili, vorrei suggerire una nuova dizione: valligiano. Perchè valligiano? Questo indovinello, etimologico, lo lascio risolvere a voi.1 punto
-
@Gallienus grazie anzitutto dell'acquisto e lieto che la fatica del Toffanin, complessivamente, ti piaccia. prendo nota della critica, che girerò all'autore, da tener presente eventualmente per una seconda edizione. buona lettura1 punto
-
1 punto
-
Nel 1407 Estore Visconti divenne signore di Monza dopo essere stato prigioniero due anni per volere del duca Giovanni Maria Visconti. Liberato dalle prigioni di Monza, Estore, si mosse per ricostruire la fazione antiducale dei discendenti di Bernabò Visconti, contro il governo di Giovanni Maria sempre più instabile e considerato una minaccia per la sopravvivenza del ducato visconteo. Estore Visconti fu l' unico a battere moneta in una zecca monzese, forse all’interno del castello. Furono coniate monete d’argento e di mistura con la dicitura HESTOR VICECOMES MODOETIE, queste monete, presentavano quattro valori: il grosso d’argento, il sesino, la trillina e il bissolo, queste ultime in mistura. Le monete di Estore sono identiche a quelle milanesi. Il sant’Ambrogio posto sulle monete ne confermava la legittimità giuridica come milanesi e ne rivendicava la legittima circolazione in tutto il territorio lombardo.1 punto
-
2 euro commemorativi 2018 emissione comune Estonia-Lettonia-Lituania: 100° Anniversario degli Stati Baltici Estonia 2018 100° Anniversario degli Stati baltici (tiratura 500.000) Lettonia 2018 100° Anniversario degli Stati baltici (tiratura 512.000) Lituania 2018 100° Anniversario degli Stati baltici (tiratura 1.000.000)1 punto
-
Siamo quasi al termine del medio evo, ma ancora il latino era parlato, almeno sulle monete. Se fosse COMI ci sarebbe prima della barretta finale una M, ma pare invece esserci una N. Tuttavia, per analogia con altri tondelli le tre barrette stanno per COM che è l'inizio di COMES. Per quanto riguarda la parte di CAMPIBASSI è chiaro come si debba leggervi una N maiuscola e non una M, la quale, sempre per analogia con altri tondelli, sarebbe stata scritta in gotico se fosse stata veramente una M. La M gotica è l'unica lettera scritta con quel carattere nelle monete di Campobasso. Del resto i tre autori che ho citato sono stati chiari ai riferimenti da me riportati.1 punto
-
LEGIONE II PARTHICA Per questa Legione mi sono servito in parte di Wikipedia . Questa II Parthica fu tra le tre Legioni fondate da Settimio Severo per la guerra contro i Parti quella che ebbe piu' fortuna militare e storica ; anche etnicamente e' stata la piu' eterogenea come provenienza di soldati , sono infatti note le localita' dell' Impero che fornirono piu' legionari all' unita : Italia , Pannonia Sup. e Inf. , Illyricum , Dacia , Thracia , Syria , Aegyptus , Africa . Appena formata formata la Legione II Parthica venne stanziata in Italia ad Albanum (Castra Albana) , attuale Albano Laziale , Lazio , dove rimase , a parte il periodo della guerra in Persia , dal 198 all' anno 299 , inizialmente allo scopo di tenere sotto controllo Roma onde evitare colpi di mano contro Settimio Severo appena insediato all' Impero , poi per avere da parte dei successori una riserva strategica in prossimita' di Roma ; parti' quindi con Severo nella vittoriosa campagna contro i Parti . Nel periodo della guerra partica la II Parthica fu di sede a Costantina nell' Osroene , attuale Viranschir in Turchia , dove rimase dal 198/9 al 219 . Dopo la guerra la II Parthica ritornò in Italia al Castra Albana ; quando Caracalla assassinò il fratello e collega all' Impero Geta , si recò immediatamente ai Castra Albana per guadagnarsi il sostegno della Legione II Parthica che inizialmente avevano reagito negativamente alla notizia , ma Caracalla a sua discolpa disse di essere stato vittima di un complotto da parte di Geta , ma solo una promessa di un grosso donativo riusci' a sedare la rivolta dei soldati e promettendo l' aumento della paga annua . Sotto i Severi la II Parthica partecipò anche alla campagna in Britannia con Settimio Severo e a quella contro gli Alamanni in Germania con Caracalla , poi contro i Parti . La Legione fu poi fondamentale nell' ascesa al trono dell' Imperatore Eliogabalo che venne eletto grazie al sostegno della II Parthica ; infatti nel 218 Eliogabalo si presento' presso le Legioni orientali di stanza ad Edessa reclamando il trono come figlio illegittimo di Caracalla ; Macrino si recò ad Apamea e cercò di garantirsi la fedeltà della II Parthica pagando un sostanzioso donativo e nominando il proprio figlio Diadumeniano , Augusto . All' inizio la Legione combatté per Macrino tentando un attacco su Edessa che però fallì e quando Macrino si ritirò ad Antiochia lasciando la II Parthica ad affrontare i ribelli , questa passò dalla parte di Eliogabalo aiutandolo nella sua salita al trono sconfiggendo Macrino nella battaglia di Antiochia ; per questo motivo la Legione fu premiata dal nuovo imperatore Eliogabalo con i nomi Pia Fidelis Felix Aeterna . La II Parthica servì anche nella campagna partica dell' ultimo imperatore dei Severi , Alessandro Severo , combattuta nel 231 al termine della quale tornò in Germania con l' Imperatore , ma nel 235 Alessandro fu assassinato a Moguntiacum . Nella lotta per la successione la II Parthica aiutò su Massimino il Trace al quale il Senato romano oppose Gordiano III , dichiarando Massimino nemico dello Stato : la II Parthica seguì Massimino nella sua marcia su Roma . Dopo l' uccisione di Massimino , Il Senato perdonò la Legione per aver obbedito a un nemico dello Stato e le permise di tornare al suo accampamento sui monti Albani . Nei decenni successivi la Legione fu utilizzata come rinforzo di diverse province e come strumento di lotta per il trono da parte di numerosi pretendenti del terzo secolo . L'imperatore Gallieno conferì alla legione i nomi di V Fidelis V Pia e VI Fidelis VI Pia . All' inizio del IV secolo la II Parthica aveva abbandonato l' Italia e la si trova stanziata sulla frontiera del Tigri a metà del IV secolo subito prima della sconfitta dei Romani a Singara . Nel 360 il re sasanide Sapore II attaccò e conquistò l' importante città fortificata di Bezabde , attuale Cizre in Turchia , che era difesa anche dalla II Parthica . Sembra che la Legione fosse ancora attiva all' inizio del V secolo . I suoi emblemi erano il toro e il centauro . In foto , tra le altre , i ruderi del Castra Albana e delle Terme di Caracalla ad Albano . A SEGUIRE LA CONCLUSIONE DEL POST .1 punto
-
Buon pomeriggio, la moneta forse non arriva a BB ,ma non è nemmeno così malconcia. Le macchie mi sembrano di sporco e non di corrosione. Le monete del regno ormai (salvo le conservazioni eccelse) hanno poco mercato, questa , calcolando anche il valore implicito della perizia , comprata a 120€, ci può stare. Non tutti possano puntare a tondelli che si rivaluteranno nel tempo, ci sono ancora (per fortuna aggiungo io) i collezionisti che comprano pezzi sapendo che stanno soddisfacendo la loro ingordigia senza fare per forza un investimento vincente . La volevi? l'hai desiderata per giorni ? Quando è arrivata sei rimasto soddisfatto ? Ora è nel tuo raccoglitore a fare la sua bella figura? Allora hai fatto bene a comprarla! Saluti,1 punto
-
1 punto
-
Ciao! Concordo pienamente con questa tua riflessione, le monete non andrebbero mai pulite! Al massimo condivido il punto del tutorial dove viene utilizzato un panno morbido senza sfregare con forza. Il fatto è che in passato ho fatto delle prove come le tue su monete da 2€ di valore nullo provenienti dalla circolazione. Acqua calda , sapone neuro, asciugatura a tampone e poste nelle capsule in plastica e nell'album a taschine della Masterphil. Dopo tot anni in tutte queste monete si era formato un terribile alone con riflessi di colore verde e nero nella fessura tra il tondello interno e quello esterno, aloni completamente irremovibili. Probabilmente durante il lavaggio era penetrata acqua e sapone all'interno delle due parti e con il tempo ciò ha provocato ossidazione. Ho fatto questa prova per curiosità circa 7 anni fà e solo l'anno scorso ho notato il problema. Un grande saluto a tutti!1 punto
-
Battagliata in sala all'asta aurora e riportata a casa sua. Giulio di Alfonso II (1559-1597) Aquila estense coronata al dritto e san Geminiano patrono che regge la città al rovescio. Era giudicata BB ma in mano è decisamente meglio con un bel metallo davvero. Ottavo regnante di casa d'Este inserito in collezione.. buona serata1 punto
-
il colpetto al bordo influisce ma se a te piace......và benissimo. Un consiglio da uno che colleziona da una vita: Non avere mai fretta, ci saranno tante opportunità, su monete di una certa categoria è sempre meglio vederle in Mano, e se l' acquisti online, almeno che ci siano foto decenti da poter capire. Comunque, monete importanti, sono sempre da vedere, ricordatevelo. Ciao1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
