Classifica
Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/01/19 in tutte le aree
-
Sul finire della scorsa estate apparve sul mercato antiquario un divisionale argenteo magnogreco considerato di incerta attribuzione. Roma Numismatics Ltd - E-Live Auction 2, 30.8.2018, lot 49 Uncertain Italian mint (possibly Velia/Hyele?) AR Trihemitartemorion(?). 4th century BC. Head of Athena right, wearing crested Attic helmet / TTT around Y and 2 pellets; all within shallow incuse circle. Unpublished. 0.23g, 8mm, 12h. Giudicata inedita dai compilatori della scheda, la moneta catturò la mia attenzione per la peculiare tipologia del rovescio. Ricordai infatti di aver notato un esemplare analogo tra i materiali del ripostiglio di Montegiordano (CS), chiuso tra la fine del IV e gli inizi del III secolo a.C. e composto esclusivamente da divisionali in metallo prezioso e vile di zecche magnogreche (Heraklea: 1 AR ; Kroton: 1 AR; zecca incerta: 1 AR; Metapontum: 9 AE). Thurium (da Polosa 2009, p. 43 e p. 48, n. 3) L’esemplare, privo al R/ di altre lettere, veniva (pur con qualche riserva) attribuito dall’editrice del gruzzolo (Polosa 2009) alla zecca di Thurii a motivo dell’immagine di Athena con elmo attico crestato al D/, peculiare delle emissioni della colonia panellenica sin dagli esordi dell’attività monetaria (seconda metà del V sec. a.C.). Tale identificazione, basata essenzialmente sul dato tipologico, mi pare possa ritenersi corretta. Essa, infatti, sembra trovare riscontro in indizi di natura epigrafica, in quanto gli elementi all’interno del nesso TTT potrebbero prestarsi ad una lettura diversa da quella proposta nella scheda dell’esemplare (Y and 2 pellets). Se la lettera nel campo in altro appare inequivocabilmente una ypsilon, i due segni di forma circolare appaiono riconducibili a theta (a s.) ed omicron (a d.) piuttosto che a due pellets, configurandosi come iniziali della legenda thurina (). A ciò si aggiungono i dati tecnici relativi al peso e al modulo, che nei due esemplari si attestano su valori alquanto omogenei (mm 8-7; gr. 0,31; 0,23). Ci troveremmo pertanto di fronte ad un ‘nuovo’ divisionale argenteo di Thurii, la cui esatta identificazione appare tuttavia incerta e peraltro rischiosa, considerata l’esiguità dei pezzi a disposizione. I pesi noti (gr. 0,31; 0,23) appaiono certamente inferiori a quelli dell’obolo, di cui i nostri esemplari costituiscono forse una frazione corrispondente – ma solo come ipotesi di lavoro - al valore di 1 ½ tetartemorion ossia un trihemitartemorion, come rilevano anche i compilatori della scheda. Resterebbe poi da definire il significato delle tre T in nesso (segno di valore? simbolo?). Si tratta di una questione alquanto controversa che ha dato luogo ad una bibliografia litigiosa e che si lega, più in generale, all’annosa problematica della funzione del segno T sulle frazioni magnogreche (Taranto, Crotone, ecc.), sia in argento che in bronzo. Per quest’ultimo, in particolare, andrebbe presa in esame una nota serie enea di Crotone (D/ astro a 16 raggi; R/ clava e arco incrociati, KPO e tre T in nesso), ricondotta con incertezza da Attianese al valore del trikalkos (p.m. gr. 3,26), che reca al R/ un tipo identico (TTT) a quello dei divisionali thurini (Taliercio Mensitieri 1993, p. 116: terza fase, gruppo XXI; Rutter HN 2238: prima metà del III secolo a.C.; Attianese 2005, pp. 278-85, nn. 75-77). Kroton (da Attianese 2005, p. 280) La comparsa della stessa immagine su metallo vile e prezioso potrebbe forse sottendere un sistema di relazioni AR/AE in un’epoca in cui (fine IV-metà III secolo a.C.) il bronzo, che dapprima si associa all’argento con funzione sussidiaria, sembra poi assumere un ruolo del tutto preminente, sostituendo i divisionali in metallo pregiato all’interno dei mercati locali? Abbreviazioni: Attianese 2005 = P. Attianese, Kroton. Le monete di bronzo, Soveria Mannelli 2005. Polosa 2009 = A. Polosa, Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide. Il Medagliere, Paestum 2009. Taliercio Mensitieri 1993 = M. Taliercio Mensitieri, Problemi della monetazione in bronzo di Crotone, in A. Mele (cur.), Crotone e la sua storia tra IV e III secolo a.C. - Napoli 1987, Napoli 1993, pp. 111-129.7 punti
-
Cari amici, approfittando delle scuole chiuse per la bomba di neve che alla fine non è arrivata, vorrei mostrarvi una moneta di Asti che sul forum non credo sia mai apparsa. Dopo la battaglia di Ravenna (11 aprile 1512), Luigi XII ritirò le sue guarnigioni dal nord Italia nominando Guglielmo II Paleologo (1486-1518) [alias Guglielmo IX Marchese del Monferrato (1494-1518)] governatore di Asti e dello Stato astese per un breve periodo. Il Paleologo era del resto la persona più indicata, vista la comprovata lealtà nei confronti della politica francese. Nel 1513 Guglielmo protesse l'esercito d'oltralpe durante la sua ritirata da Milano e per evitare rappresaglie da parte di Massimiliano Sforza fu costretto a versargli 30.000 scudi. I patti con Massimiliano non furono però rispettati e le truppe milanesi penetrarono nel Monferrato. Verso la metà di giugno del 1513 Asti fu occupata da Massimiliano Sforza. Quest'ultimo non coniò moneta ad Asti, ma esiste un'unica terlina attribuita al breve periodo del dominio di Guglielmo (CNI manca; MIR 2003, p.26 n.95; Biaggi (2), p.133; Bobba & Vergano, p.47; MEC 12, p.135). Se la lettura delle legende è corretta, è possibile che la zecca produsse questa terlina o forte utilizzando e adattando gli stessi conii usati durante il precedente regno di Luigi XII. L'emissione di Guglielmo riprodusse non solo gli stessi tipi orleanesi, i due fiordalisi sul dritto e la croce patente sul retro, ma anche le legende che si riferiscono al re francese e al primo marchio d'emissione con le stelle. Solo al rovescio il conio venne leggermente modificato sostituendo il DNS (dominus) riferimento al signore precedente, con EX D [ominus] e aggiungendo le iniziali GV nel quarto della croce. D/ LV ° D : G FRANCOR ° REX; R/ MLI ° DVX ° ASTNSIS ° EX D;3 punti
-
Buongiorno a tutti, gradirei porre alla vostra attenzione questa interessante e rara moneta di Carlo Magno di cui ho avuto il permesso di fotografare e postare. Ho trovato nel forum una discussione sulla zecca: "SEN" non indicherebbe Siena ma piuttosto Sens in Francia è corretto? Ho letto anche che esistono pochissimi esemplari di cui anche di dubbia autenticità, sapreste dirmi se la moneta in questione è autentica o desta dubbi? E nel caso che valore commerciale potrebbe avere? L'unico riferimento trovato è un denaro MB con mancanze di metallo dell'asta Pandolfini 28 novembre 2017. La moneta pesa gr. 1,353 e il diametro maggiore è di mm. 19,6 Grazie e complimenti a tutto il forum!2 punti
-
Buonasera a tutti, Magliocca 644 (pag. 359) Ferdinando II di Borbone Carlino da 10 Grana 1847 Taglio rigato Note: Al rovescio, due punti dopo HIER Variante non censita?2 punti
-
salve, mi sembra interessante anche questa, specie per il dritto... CLASSICAL NUMISMATIC GROUP, INC., AUCTION 85, LOT 384 ARKADIA, Uncertain. Circa 370-360 BC. AR Tritartemorion (10mm, 0.57 g). Bare head of African male right / T T T arranged outwardly in circular pattern. BCD Peloponnesos 1773. VF, porous, edge chipped. Extremely rare. From the BCD Peloponnesos sale: “For [Africans] in Greek art, F. Snowden’s article in LIMC I, sv. Aithiopes (pp. 413-419), is th...2 punti
-
Forse a volte ci vorrebbe un po' più di brio, spontaneità, buttarsi e avere qualche idea e realizzarla però poi...ci vogliono anche motori, ricordo quanto e' stato fatto nel passato, concorsi tipo la più bella, raccontami una storia o il messaggio che racchiude, anche tante iniziative dagli ex libris donati, a iscrizioni, abbonamenti, libri dati a meritevoli, io stesso non le ricordo più quante ne abbiamo fatte, tutte fatte veramente col cuore, spesso ci si dimentica di tutto questo e credo si faccia male, il ricordo di quanto e' stato fatto da diversi merita di essere mantenuto e rimanere come monito, come stimolo, non fosse altro per rispetto e riconoscenza per chi ha fatto, promosso e realizzato che onestamente ho visto poco nel tempo. Molti sono arrivati dopo e giustamente non sanno, il forum e' stato tanto, e' stato anche dare, dare molto, io ricordo anche Parma, il concorso su come e' nata la passione, forse oggi effettivamente non ci sono più queste condizioni e bisogna anche prenderne atto, a volte non so neanche se e' valsa la pena, se non per gratifiche puramente interiori e per pura passione, certamente ci vorrebbe poi sostegno a chi vorrebbe fare ancora e giocare tutti nella stessa direzione che per me e' il fare, il fare per gli altri, oggi sinceramente non so se si potrebbe ripetere il tutto...vedremo comunque...mai dire mai, saremo come sempre noi a decidere il tutto sia del forum che della nostra numismatica.2 punti
-
Buonasera a voi, in questa notte insonne per motivi di lavoro mi sono collegato al forum e ho avuto la piacevole sorpresa di vedere questo bel pezzo. Ringrazio @adolfos per aver richiamato la mia attenzione su questo post. L'esemplare è molto bello e in ottima conservazione. Temo però che si tratti di un falso del Tardani e non di una moneta carolingia originale. Scrivo queste righe mentre sono al lavoro e dal telefonino, pertanto potrei sbagliarmi. Domani pomeriggio spero di poter dire qualcosa di più su questa moneta. Per ora auguro a quei pochi che come me sono ancora svegli (sono le 2,20) una buona notte ?, Teo2 punti
-
Indubbiamente l'insicurezza economica e la scarsa prosperità materiale di un numero crescente di persone pesa non poco sulle possibilità di dedicare tempo, energie e denaro ad una disciplina particolare come la numismatica che necessita in qualche modo di risorse, non solo per l'acquisto di monete ma anche di libri se si vuole approfondire seriamente lo studio, altro "ostacolo" è sicuramente la gamma più vasta di distrazioni e possibilità di intrattenimento che le moderne tecnologie informatiche amplificano oltremodo, tuttavia su questo piano sarei più ottimista, credo che se una persona abbia una certa sensibilità culturale prima o poi possa essere affascinata e catturata anche dalla numismatica nonostante possa coltivare altri passatempi e attività, io da ragazzo ho trascorso anni a divertirmi coi videogiochi ma allo stesso tempo collezionavo monete con passione e compravo anche libri di numismatica, la sensibilità culturale è il punto di svolta, ma questa sensibilità dev'essere stimolata da persone adatte, maestri, divulgatori, esperti capaci di affascinare e spiegare con pazienza e competenza, nel mio caso sono stati fondamentali gli articoli e i testi di Mario Traina, purtroppo non l'ho mai conosciuto di persona ma ero comunque arrivato a sentirlo come parte della famiglia, la sua Cronaca Numismatica era un appuntamento ineludibile, divoravo tutti i suoi articoli e testi perché mi faceva viaggiare con la testa mentre raccontava la storia dietro le monete, ed è questo che a mio avviso è determinate, la numismatica non può ridursi solo al momento analitico in cui si fanno le pulci alle singole monete alla ricerca di impercettibili differenze, varianti, errori e punti in più o in meno, è certamente anche questo un ambito importante, ma non il solo e certamente non quello che può affascinare un ragazzo o un principiante, quello che davvero fa viaggiare è sentire la storia attraverso le monete, arrivare a capire come funzionava davvero la vita delle varie monete, attraverso l'osservazione di tutte le strutture coinvolte, le istituzioni pubbliche, gli ufficiali finanziari, le zecche e i loro impiegati, gli artisti e gli incisori, il ruolo delle banche e dei cambiavalute, le varie classi sociali che in concreto maneggiavano le diverse tipologie di monete, così come è importante immergersi nelle realtà economiche, storiche e sociali in cui le monete vivevano, capire la circolazione effettiva, spesso divergente dalle disposizioni ufficiali, l'invasione di monete straniere, la tesaurizzazione o l'esportazione di alcune monete e l'uso spropositato di altre specie monetarie, il grado di monetarizzazione di un'economia nel corso del tempo e i suoi diversi ambiti sociali adusi al mezzo monetario in differenti modalità, l'uso e la funzione dei diversi nominali, la moneta grossa e la moneta piccola, la moneta di conto e la moneta effettiva, così come l'uso e la diffusione di mezzi monetari alternativi e paralleli a quelli metallici, le lettere di cambio, le fedi di credito, la moneta fiduciaria e quella di puro valore intrinseco e i loro rapporti in un sistema monetario… insomma a mio avviso la numismatica vive davvero solo se si occupa del fenomeno monetario ad ampio raggio, cogliendolo in tutta la sua enorme e vastissima portata storica, senza limitarsi al solo tecnicismo "entomologico" …2 punti
-
Avevo perfettamente compreso il senso del tuo intervento. Molti collezionisti preferiscono avere tutte le varianti e nelle coincard del Belgio ci sono sempre state. Personalmente mi accontento di un esemplare per poter dire "ce l'ho", non mi metto a reperire più varianti della stessa moneta. Per me le potenzialità del collezionare euro sono infinite, puoi andartene a spasso in città una mattina e tornare a casa con tanti pezzi da aggiungere alla tua collezione e cosa più importante puoi condividere, sempre potenzialmente, questa passione con oltre 400 milioni di presone che utilizzano la stessa moneta. Puoi raccogliere per anno, per tipo, per nazione ed ogni anno nascono nuove emissioni, anche troppe forse. Anni fa la nostra 500 lire bimetallica, per quanto di grande fascino, a chi poteva interessare fuori dai nostri confini? Ora anche un 2 euro 2013 Boccaccio, per quanto insipido, ha appeal presso tutti i collezionisti dell'area euro. Trovo abbastanza fastidioso che sia necessario acquistare anche le coincard per completare l'annata, quasi tutte le nazioni le emettono ma non con le tirature del Belgio che le emette in quantitativi di gran lunga superiori a quelli riservati ai rotolini della stesa moneta. C'è da aggiungere che la possibilità di trovare in circolazione una moneta contenuta in coincard o folder è davvero remota e questo non è democratico!2 punti
-
N° 7 PARMA. Repubblica. Autonome, 1248-1322. Denaro imperiale. Mi gr. 0,70 Dr. DE PARMA. Castello a tre torri. Rv. IMPERATOR. Croce patente. CNI 7/12; MIR 905. Bel BB Ex Asta Ranieri 13 del 10/11/2018 lotto 546 aggiudicato a 50€ N°8 MESSINA - Federico II (1197-1250) - Denaro - (1209-1213) - Aquila coronata - R/ Croce intersecante - (MI g. 0,44) R Spahr 86; MIR 82 Emessa per le nozze con Costanza d'Aragona; BB-SPL Ex Asta Bertolami del 24/02/2018 lotto 1125 aggiudicato a 25 € N°9 ENGLAND. Edward I (1272-1307). Penny. London. New coinage, class IIIg. Obv: ЄDWR ANGL DNS ҺУB. Crowned bust facing. Rev: CIVITAS LONDON. Long cross patté, with trefoil in each angle. SCBC 1393; North 1022. Condition: Very fine. Weight: 1.42 g. Diameter: 19 mm. Ex asta Naumann lotto 672 aggiudicato a 40€ N°10 RAVENNA - Archbishops, Anonymous issue AD 1200-1300. Ravenna Denaro BI 15mm., ,51g. good very fine Ex Asta Savoca del 30/11/2018 lotto 2283 aggiudicato a 16 €2 punti
-
Buongiorno, raccogliendo monete della Grecia moderna, sono riuscito ad ottenere le tre varianti di questa moneta: 20 dracme 1973 km 111.1 - 111.2 - 111.3 e a capirne le varianti.... Questa moneta al rovescio, dove è rappresentata Selene a cavallo sopra delle onde del mare con delfini, si trova con con bordo largo o stretto e con l'onda del mare intera o spezzata. Bisogna considerare lo zoccolo inferiore destro del cavallo, dove incontra l'onda del mare: nel km 111.1 (bordo stretto) l'onda non è interrotta dallo zoccolo del cavallo, nel km111.2 (bordo largo) l'onda è interrotta dallo zoccolo; nel km111.3 (bordo largo) l'onda non è interrotta dallo zoccolo. Riassumendo abbiamo: Km111.1 = bordo stretto e onda intera km111.2 = bordo largo e onda spezzata km111.3= bordo largo e onda intera il dritto è sempre uguale. questa è un km 111.1 questa è un km 111.21 punto
-
Dipende da cosa si intende per "nobiliare". Se l'epoca che ipotizzo fosse corretta, allora la famiglia titolare dello stemma doveva comunque essere di ceto non ignobile. Probabilmente la sua nobiltà doveva essere di rilevanza limitata alla propria zona di residenza, ma mi esprimo in questo modo soltanto perchè non sono stato in grado di identificarla... ...e magari la realtà dei fatti è diversa da quel che questa mia carenza può farci supporre.1 punto
-
Vado controcorrente: il Clodio Albino mi piace moltissimo: il viso che emerge dalla patina e dalle concrezioni è meraviglioso. A mio parere patina da non toccare e moneta da conservare in busta di acetato.1 punto
-
A seguito dei post 2 e 3, unisco i cenni relativi all'area peloponnesiaca dall' opera di Polosa citata da @dracma . Aggiungo relativamente al post 6 di @joannes carolus , la rarissima moneta di incerta origine, forse della Grecia del nord, tornata lo scorso Dicembre in asta HessDivo 335 al lotto 27 .1 punto
-
Moneta buona con linee di espansione, fessurazioni coerenti sul bordo e porosità tipica dell'epoca dei Severi, contraddistinta da denari con percentuale di fino decisamente più bassa rispetto ai periodi precedenti. La moneta appare quindi coniata. @sghimbescion confronta l'aspetto dei denari del periodo dei Severi con quelli dei periodo precedenti (ad esempio di Antonino Pio o Marco Aurelio) e capirai cosa intendo1 punto
-
Buongiorno @terkel , La Figura di Ercole dovrebbe rappresentare LA FORZA del Popolo, una Forza Bruta che, viene mitigata e governata dalla LIBERTÀ e dall' UGUAGLIANZA che lo abbracciano. Per quanto riguarda il numero elevato di Zecche, credo sia dovuto al passato feudale della "Francia", ma è semplicemente una mia supposizione. Credo , infine, che le due monete abbiano circolato per anni contemporaneamente, vista la solita usura che si riscontra nella gran maggioranza di queste monete .1 punto
-
Non prendere il Fabregas come un manuale universale, ma come una guida basilare per iniziare a orientarsi nel campo dei falsi numismatici. Lo stesso autore in più di un caso sottolinea il fatto che a volte ALCUNE caratteristiche delle monete fuse possono essere riscontrate anche sugli esemplari originali. È il caso della porosità, che non può essere ritenuta un fattore decisivo per etichettare falsa una moneta. Esistono anche esemplari originali ma dall’aspetto un po’ ruvido. Concordo inoltre pienamente con @vickydog: le crepe e l’aspetto generale sono conformi. Secondo me monete originale1 punto
-
1 punto
-
Ma il "dito nel burro" di Fabregas che citi, neppure lui sa e descrive da cosa origini, quindi un elemento empirico; comunque non mi pare trovare riscontro in ciò che indichi tu; non somiglia neanche a una ditata nel burro. Peraltro non vedo segni che mi facciano sospettare una riproduzione. Anzi. L'argento è un po' granuloso, ma nei limiti; crepe e fratture conformi e tutto il resto. Che altri dubbi avevi?1 punto
-
io azzarderei un qBB1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
è stato così bravo nella descrizione della moneta... mi aspetterei la stessa competenza anche sull'autenticita'.. ?cmq a parte la battuta.. la moneta è autentica, almeno così sembra dalle foto, sullo stato di conservazione noto un usura accentuata su ambo i versi.. e un Po di colpi evidenti lungo il bordo, gli darei un mb/bb1 punto
-
caspita che notizia! e che pezzi! un ingente quantitativo, che per questi due sovrani apre sicuramente a nuovi studi e approfondimenti!1 punto
-
Ancora una bella figurazione arcaica del guerriero Eracle, questa però unica, non per l'immagine ma per la moneta, che, come ricorda Sear nel suo vecchio manuale (1978), risulta esemplare unico in Londra . Dal diritto di 1/3 di statere della polis di Termera in Caria .1 punto
-
Dipende sempre dal tempo, la voglia, le intuizioni e internet funzionante... Ora sono sul divano, con la copertina mentre fuori nevica....1 punto
-
La disposizione delle prime tre lettere dell'etnico, invece, mi ricorda questa moneta: Savoca Numismatik, 25th Silver Auction, lot 84, 16/98/2018 Greek Attica. Athens circa 454-404 BC. Tritartemorion AR 7mm., 0,48g. Helmeted head of Athena right / Ethnic (ΑΘΕ) within three crescents. very fine Kroll 21b; SNG Copenhagen 57.1 punto
-
Classical Numismatic Group, Mail Bid Sale 82, lot 579, 16/09/2009 ARKADIA, Uncertain. Circa 370-360 BC. AR Tritartemorion (0.63 g). Head of nymph right, wearing sphendone / T T T arranged outwardly in circular pattern, interspersed by three barley grains. BCD Peloponnesos 1772. VF, toned. Excellent metal. Extremely rare. This type has traditionally been attributed to Pale on Kephallenia, but has been reattributed to an uncertain mint in Arkadia by BCD.1 punto
-
La disposizione delle tre T al rovescio di questo Trihemitartemorion si riscontra anche su alcuni Tritartemoria di altre poleis: Gorny & Mosch Giessener Münzhandlung, Auction 228, lot 132, 9/03/2015 GRIECHEN PELOPONNES ELIS. Tritartemorion (0,09g). 360 v. Chr. (105. Olympiade). Vs.: Kopf des Zeus mit Binde n. r. Rs.: Dreifaches, radial angeordnetes T. dazwischen F-A-Λ. Seltman, Olympia Taf. VIII 25; BCD 120; HGC 490. RR! ss-vz1 punto
-
si diciamo che Teodorico è la posizione prevalente ...qualcuno anche ad Atalarico…. Vitige l'ho visto principalmente citato dalle case d'asta c'è un bel pezzo in proposito in Baldi - LA DOCUMENTAZIONE MONETALE COME FONTE PER LA STORIA DI CLASSE (RAVENNA) pp. 98-104 si trova liberamente in rete1 punto
-
questo dimostra come la liberalità della legislazione inglese favorisce la conoscenza della numismatica. Non so come sia venuto alla luce questo ripostiglio, ma senza dubbio se fosse successo in Italia sarebbe stato disperso. In tutti i musei inglesi sono esposti ripostigli così come ritrovati, grazie al fatto che il "trovatore", spesso fornito di metal detector, non viene criminalizzato. MI è capitato qualche anno fa di incontrare un direttore di un museo nei pressi di Londra che mi ha mostrato le foto di 170 solidi per Ravenna tutti in stato di zecca. Erano venuti alla luce grazie ad un hobbista che le aveva rinvenute con un metal detector. Mi disse che erano stati consegnati alle autorità competenti che dopo averle date al British Museum per gli opportuni studi, avrebbero nominato una autority indipendente per farle valutare e pagarle al fortunato ritrovatore. Così è. Volendo tutelare tutto in modo talebano otteniamo il risultato opposto.1 punto
-
Faccio compagnia a Teo in questa notte per lui insonne e lavorativa il Lafaurie ha sciolte SEN in Senones ovvero la zecca di Sens , citta’ borgognona antica capitale dei galli Senoni, chiamata dai romani Agendicum. il pezzo e’ bellissimo, con lettere splendidamente incise e perlinato assai verosimile ma - ahimè- il sospetto che possa essere del Tardani esiste. Pochi anni fa mi e’ passato per le mani un ultra-raro denaro attribuito a Carlo Martello per la secca di Leutbra (-nnus) riportato peraltro tra i falsi carolingi in jn articolo di Grierson e confermatomi Cigoiano ( o Tardani ma comunque falso) dalla leading authority per la monetazione carolingia Simon Coupland. Il denaro in questione aveva un perlinato e incisione simili a quelli dell’esemplare in questione . Detto cio’ nulla si può dire oltre se non dopo un esame e i necessari raffronti diretti. Andrebbe anche controllato se il pezzo fosse citato nel saggio di Grierson menzionato sopra presente in Dark Age Numismatics della Variorum Reprints (1979). Il pezzo resta comunque del tutto affascinante e testimonia la bellezza ( se originale) delle prime produzioni carolingie oppure l’insidiosita’ ( se falso) e la perizia estrema dei celebri falsari ottocenteschi ( esattamente 1000 anni dopo) delle monete alto-medioevali .1 punto
-
Z. Cagliari, 3 cagliaresi, Filippo III di Spagna (1598-1621), credo che questo esemplare sia un falso d'epoca, vedi Piras pag.171. Ciao Borgho1 punto
-
Buongiorno, se si leggono i commenti su questo forum, scritti da persone di tutte le età, interessi numismatici e gusti , il 98% dice di non pulire , non lavare, non strofinare le monete. Il 2% sperimenta, per poi spesso pentirsene. Da un numismatico, una volta , facendo notare delle impronte digitali su un 2€ FDC , lo ripulì con sapone e acqua senza battere ciglio. Oggi la stessa moneta è a striature marroni viola grigie.....1 punto
-
Dico la mia, premettendo che la numismatica è una passione che ho sempre coltivato alla leggera e solo da poco con costanza e studio. Come tutte le passioni nobili, ovvero che richiedono uno sforzo intellettuale prima che fisico o meramente economico, la numismatica è in declino per varie ragioni, tra cui mancanza di soldi, stagnazione culturale e sovrastimolazione da intrattenimento. Espando un attimino ciò che intendo: Il fattore economico è autoevidente, girano meno soldi e si entra nel mondo del lavoro molto più tardi, senza neanche la certezza di avere sufficiente stabilità o tempo per poter portare avanti una passione come la nostra. La stagnazione culturale è semplice, abbiamo una classe intellettuale ormai ridicolizzata dalla sua stessa essenza, non viene incentivato alcuno stimolo culturale e soprattutto si celebra il frivolo come cosa buona e giusta e si relega la conoscenza all'ambito costrittivo della scuola. Soprattutto: se sei acculturato sei uno sfigato. Questo è il messaggio che passa. Con la rete è arrivata una nuova maniera di fare intrattenimento, più invasiva e qualitativamente migliore rispetto a quella che la TV pubblica poteva passare trent'anni fa. Più invasiva perché onnipresente, nelle nostre tasche durante tutta la veglia, sul comodino nel sonno. Sebbene questo per alcuni sia un mezzo per la propria crescita personale per molti altri è un fine, fatto di frivolezze e un disicentivo alla ricerca di appagamento attraverso lo studio volontario di una qualsiasi disciplina.1 punto
-
Si, concordo. Non sono specificati quindi "deduco" che il parere espresso sia un sunto del tutto (anche se io sono per l'analisi dettagliata dei difetti e del parere di conservazione relativo all'usura). Quello che ci tenevo a far vedere (e che sembra sia passato un po in sordina) è che non bisogna solo fermarsi a leggere il grado di conservazione scritto sul cartellino: andiamo oltre, sforziamoci di CAPIRE E OSSERVARE, CONFRONTARE... LA MONETA, LASCIAMO STARE QUEL CHE RIPORTA IL CARTELLINO!!!1 punto
-
E’ una discussione chiave questa per Lamoneta e per la numismatica, sarebbe da importanti, ci sono 4 parole fondamentali, qualche riflessione ancora, a volte per quello che ho visto io e’ piu facile portare uno dai libri alle monete e non viceversa, la divulgazione e’ decisiva ma poi chi la fa ? Pochi, oggi la numismatica e’ business, commercio essenzialmente e nulla di dispregiativo in questo anzi, solo una constatazione, più che all’approfondimento e alla divulgazione si pensa spesso alla plusvalenza delle monete, a quanto puoi ricavarci. I giovani ...forse io stesso e altri siamo incorsi anche in un equivoco, per la numismatica secondo me e’ giovane chi inizia a qualunque età lo faccia, la carta di identità serve a poco, si può essere giovani a 50 anni come lo sono stato io per l’inizio e la passione che ho avuto, la fiammella scocca, sempre che scocchi, quando e’ il tuo momento di vita e di maturità, per alcuni arriva presto, per altri per la maggior parte arriva in piena maturità, per i più non arriverà mai, oggi la società ha altre priorità e necessità, dobbiamo anche prenderne nota ...1 punto
-
1 punto
-
dovresti mandarne una alla volta e con foto migliori e vedrai che qualche risposta l'avrai1 punto
-
Quando si internet si vedono oggetti in vendita a un prezzo che sembra un regalo meglio stargli alla larga. Difficilmente si fa un affare. Poi c'è sempre il caso su un milione che invece è un affare veramente. Ma con il calcolo delle probabilità mi sa che non conviene provare...1 punto
-
Galeotta l'odierna gita filatelico-numismatica... Taglio : 50 Centesimi Nazione : Andorra Anno : 2014 Tiratura : 340.000 Conservazione : SPL Città : Torino Note : 3 Pezzi1 punto
-
Taglio: 2 euro CC TdR Nazione: Lussemburgo Anno: 2007 Tiratura: 2.041.000 Conservazione: MB Località: Cossato (BI) Note: è la quinta volta che trovo questa moneta circolata nonostante la tiratura non altissima! Ha anche una stella particolarmente evanescente in basso.1 punto
-
Taglio: 2 Euro Nazione: Lituania Raffigura un particolare del panorama della città di Vilnius Anno: 2017 Tiratura: 990.000 Circolanti Conservazione: MBB Località: Roma1 punto
-
il colpetto al bordo influisce ma se a te piace......và benissimo. Un consiglio da uno che colleziona da una vita: Non avere mai fretta, ci saranno tante opportunità, su monete di una certa categoria è sempre meglio vederle in Mano, e se l' acquisti online, almeno che ci siano foto decenti da poter capire. Comunque, monete importanti, sono sempre da vedere, ricordatevelo. Ciao1 punto
-
basta che esamini BENE le differenze che compaiono tra il tuo esemplare e quello postato da me come esempio, e puoi farti un'idea più chiara di un parere onesto sul tuo esemplare. Ci tengo ad aggiungere che queste tipologie monetali di 20 lire (littore, quadriga ed elmetto), avendo un costo sostenuto, andrebbero preferibilmente acquisite tramite visione diretta, o, in alternativa (come spesso accade), attraverso una BUONA fotografia. Se vedete una foto piccola in un'asta online , CHIEDETE foto più grandi al venditore, fate DOMANDE su eventuali macchie, stato dei campi o qualsiasi altro eventuale dubbio potreste avere dalle foto proposte. Il rischio di andare incontro a delusioni è sempre molto alto, e non parlo di malafede del venditore: a volte per la fretta di processare per la vendita tante monete, si può inconsapevolmente soprassedere sulla descrizione. Calma e sangue freddo del collezionista nella valutazione, e nel caso, ASPETTARE un'occasione migliore, aiuta tantissimo nella scelta di un esemplare gradevole, specie quando si deve spendere più di 100€, cifra non indifferente oggi sul budget mensile. per dubbi o domande, puoi sempre contattarmi via messaggio privato un cordiale saluto fabrizio1 punto
-
Provocazione.... Esiste in Italia in una nota collezione privata un Caravaggio. I proprietari lo possiedono perché lo commissionario all'artista . Ipotizziamo una vendita..... Da un lato i talebani a gridare allo scandalo , talebani senza una lira e spesso rosiconi, dall'altro i legittimi proprietari che non potendolo esportare ci perdono qualche centinaio di milioni . Qualche difettuccio nella legge mi sembra evidente.1 punto
-
Buona Domenica numa, le festività sono passate ... basta pensare a dolcetti di pane, di marzapane, ecc. ecc. A parte gli scherzi; perdonate il mio pragmatismo, ma non la farei così complicata. Io vedo la Repubblica di Venezia che vuole inserirsi nei mercati commerciali orientali con una propria moneta. In un mondo tutt'altro che "globalizzato", i veneziani decidono di dare a questa moneta una iconografia che, in quell'area, sia conosciuta e conseguentemente bene accettata. Per farlo devono necessariamente rifarsi ai tipi che, nel periodo più prossimo, erano in corso. Non credo che siano andati a cercarsi iconografie di monete che circolavano nell'Impero decenni prima, anche se il tipo bizantino era abbastanza ripetitivo, perché non prendere immagini il più possibile attuali? Certo c'hanno messo del loro; non dimentichiamo che la rappresentazione del doge che riceve il vessillo da San Marco c'era già nelle bolle ..... e quelle, prima del grosso, già riprendevano l'iconografia "cara" ai bizantini (d'altra parte - all'epoca - Venezia era bizantina). Per l'altro lato hanno scelto il Cristo Pantocratore, altra immagine ben nota nell'Impero bizantino. La stessa strategia, i veneziani, la misero in atto oltre un secolo dopo, quando decisero di scalzare il denaro tornese dalle isole greche e si inventarono il tornesello, che ne plagiava una faccia. saluti luciano1 punto
-
KELTEN BÖHMEN UND SLOWAKEI BOIER Objekt-Nr.: 9 Achtelstater, (0,83 g.), Vs.: Attischer Helm n. r. Davor Punkte. Rs.: n. l. kniender Krieger mit Helm, den Kopf n. r. gewandt, mit einem langen Schwert in der Rechten. Die Linke ist erhoben und hält eine salpinx (Trompete). Paulsen - ; Castelin - ; Kellner - ; Castelin - ; Dembski - . 2. bekanntes Exemplar! Gold! Vs. Überprägungsspuren, winziger Kratzer, vz Das Stück wurde wohl über ein Achtelstück der Athena-Alkis Reihe geprägt (vgl. Poulsen Taf.VII 128). Das andere bekannte Exemplar, das in der Auktion Gorny & Mosch 125, 2003, Nr.10 mit 2.600,- € zugeschlagen wurde, ist aus dem gleichen Vorderseitenstempel geprägt. Der Rückseitenstempel jenes Stücks ist aber in einem stärker abstrahierenden Stil geschnitten, während unser zweites Exemplar von einem naturalistischer arbeitenden Stempelschneider hergestellt wurde. Im Hinblick auf die Kenntnis des gesamten Münzbildes ergänzen sich beide Stück gegenseitig. Während auf dem ersten Exemplar die Salpinx gut ausgeprägt ist und das Schwert in der Rechten des Kriegers kaum zu erkennen war, verhält es sich bei dem zweiten Exemplar umgekehrt. Estimation: € 2.500,001 punto
-
SICILY. Mamertinoi. Pentonkion (Circa 220-200 BC). Obv: Laureate head of Zeus right; club to left. Rev: MAMEPTINΩN. Warrior advancing right, wearing helmet and holding shield and spear; to right, Π. CNS I, n. 41; SNG Copenhagen 462; SNG ANS 441. Condition: Good very fine. Weight: 11.93 g. Diameter: 27 mm.1 punto
-
Gianfranco This is a good summary of Michael Crawford's article. The d'Ailly collection is now in Paris Biblioheque Nationale. Your Semis is certainly a Spanish type, the same as illustrated by Villaronga. For a selection of imitations, there are many on my photo site and website (I cannot post links because, even after 1 year contributing to lamoneta.it, I am still not allowed to post links) Andrew1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
Lamoneta.it
La più grande comunità online di numismatica e monete. Studiosi, collezionisti e semplici appassionati si scambiano informazioni e consigli sul fantastico mondo della numismatica.
Il network
Hai bisogno di aiuto?
