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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 02/19/19 in tutte le aree
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? ? ? Taglio: 2€ Nazione: Andorra Anno: 2017 Tiratura: ? Conservazione: qFDC Località: Argenta (FE)5 punti
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taglio 2 euro cc paese Malta anno 2013 tiratura 500.000 condizioni spl città Milano4 punti
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Guai ai vinti ! , in latino Vae victis ; due tremende parole storiche che preludono , alla fine di una guerra , ad accettare qualsiasi richiesta che il vincitore impone al vinto senza nessun appello da parte di questi ultimi , letteralmente si chiama una locuzione ; un monito che Roma ricordera' per sempre nel corso della sua millenaria storia , frase che rimase indelebilmente impressa nella memoria al punto che all' epoca dei fatti gallici Roma per vendetta dell' onta subita quasi estinse la tribu' dei Senoni ai quali apparteneva Brenno , il Re dei Galli che minacciosamente intimo' la consegna di Oro ai Romani vinti . Locuzione che si puo' adattare non solo ai vinti in guerra , ma a tutti quanti che si adattano ad una sconfitta nella vita . Secondo Tito Livio “Vae victis” venne pronunciato da Brenno Re dei Galli Senoni nel 390 a.C. circa quando i Galli invasa l' Italia piu' che altro per razziare , avevano prima sconfitto i Romani al fiume Allia e successivamente occupato Roma . La richiesta di Brenno per lasciare la Citta' era stata la consegna di una ingente quantita' di Oro , al che i Romani accettarono il ricatto e mentre stavano pesando su una bilancia l' oro che avrebbero dovuto versare al Re Gallo , qualcuno tra i Romani presenti al tributo protestò perché i pesi dei Galli erano truccati in eccesso . Brenno allora tolse dal fodero la sua lunga e pesante spada e la aggiunse sul piatto dove erano i pesi , in tal modo la quantita' di oro da versare risulto' ancora più a suo vantaggio , in questo preciso istante del getto della propria spada sulla bilancia Brenno pronuncio' la fatidica e storica frase : “Vae victis” ; volendo cosi' esprimere con l' arroganza derivante dalla forza del vincitore che le condizioni di pace sono a sola discrezione dei vincitori . La tradizione romana , insofferente alla sconfitta e all' onta subita , racconta che Marco Furio Camillo , venuto a conoscenza della richiesta di riscatto dei Galli , da esule quale era e dimenticando l' offesa subita dai concittadini , tornò velocemente a Roma con l' intento di affrontare Brenno . Una volta giunto sul luogo della pesa dell' oro gettò la propria spada sul piatto che conteneva l' oro di Roma , volendo in tal modo bilanciare il peso della spada di Brenno . Quindi anche Furio Camillo orgogliosamente cosi' si pronuncio' al cospetto del Gallo : "Non auro sed ferro recuperanda est Patria", cioe' : "Non con l' oro si deve riscattare la Patria , ma con il ferro" . I Romani, a seguito dell' episodio e dietro la guida di Furio Camillo che per riconoscenza fu poi chiamato "secondo Romolo" , si riorganizzarono e la Città venne liberata dai Gall i. Furio Camillo continuò a inseguire Brenno e i suoi anche oltre i confini di Roma e Brenno fu quindi costretto a ritornare in Gallia Cisalpina senza l' oro dei Romani . Tutto l' episodio sa molto di leggenda e poco di reale , ma per noi moderni , come per gli antichi , e' bello ritenerlo vero , certamente sembra strano che Roma occupata dai Galli Senoni , questi abbiano fatto entrare in Citta' senza colpo ferire un esercito romano guidato da Furio Camillo proveniente da Ardea e che impunemente Camillo fosse arrivato al cospetto di Brenno gettando sul piatto con l' oro dei Romani la propria spada a bilanciare quella del barbaro . A questo episodio finale fece preambolo il fatto delle Oche del Campidoglio , roccaforte di Roma che non venne mai preso dai Galli Senoni . Questa locuzione di Brenno rimasta famosa nei secoli avvenire venne altre volte pronunciata nel corso della storia successiva all' Impero Romano o sottintesa in altro modo ; da Wikipedia : "La locuzione "Vae Victis" venne pronunciata anche da Napoleone nella Pace di Tolentino, rivolgendosi al Monsignor Lorenzo Caleppi, che trovava il trattato iniquo. Nel 1947, in un discorso all'Assemblea Costituente, il filosofo Benedetto Croce si pronunciò contro la ratifica, da parte della Repubblica Italiana, del trattato di pace di Parigi con le potenze vincitrici della seconda guerra mondiale, paragonando l'atteggiamento di queste ultime a quello del capo gallico: «in questo documento è scritto che i suoi dettami saranno messi in esecuzione anche senza l'approvazione dell'Italia: dichiarazione in cui, sotto lo stile di Brenno, affiora la consapevolezza della verità che l'Italia ha buona ragione di non approvarlo» La locuzione é citata anche dallo scrittore e storico tedesco Robert Gerwarth ne "La rabbia dei Vinti" riferendosi all'umilianti condizioni di pace che la Francia diede alla Germania nel 1919 a Versailles dopo la Prima guerra mondiale"3 punti
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Ciao, vi segnalo questa recente scoperta avvenuta nel centro di Lubiana (Emona) Gli scavi sotto la via Gosposvetska, nel centro di Lubiana, hanno rivelato i resti dell'insediamento romano di Emona, che alla fine sarebbe diventata la moderna capitale della Slovenia. Quando nell'agosto del 2017 fu lanciato un vasto progetto di costruzioni nella via Gosposvetska, nel centro di Lubiana, gli archeologi sloveni sapevano che avrebbero fatto delle scoperte interessanti. Quello che non si aspettavano era di poter dare un insolito sguardo ad una delle prime comunità cristiane e, soprattutto, di documentare qualcosa di mai osservato sino ad ora: una donna che la comunità aveva scelto di avere accanto nella vita dell'aldilà. Lubiana, attuale capitale della Slovenia, fu fondata dai Romani con il nome di Emona circa 2000 anni fa e fu abitata da migliaia di coloni spinti ad emigrare dalla penuria di terra in Italia. A questi si aggiunsero successivamente i veterani delle guerre che avevavo permesso ai Romani di fondare il loro impero. I precedenti scavi in questa area avevano consentito agli archeologi di scoprire l'esistenza di un cimitero romano nei pressi della via Gosposvetska e pertanto sapevano che sarebbero venute alla luce nuove sepolture. I lavori alla fine hanno fatto scoprire un complesso cimiteriale tardo romano con oltre 350 tombe: semplici fosse, sarcofagi e anche un mausoleo di famiglia strutturato attorno ad una cappella mortuaria che dall'aspetto, secondo l'archeologo sloveno Andrej Gaspari, pare ospitare quella che doveva essere stata una donna molto importante. La locale comunità cristiana prosperò in questa zona dopo l'ultima persecuzione portata avanti dall'imperatore Diocleziano agli inizi del IV secolo e fu poi annientata dalla distruzione di Emona da parte degli Unni nel V secolo. Il manufatto più stupefacente trovato sotto la via Gosposvetska è una coppa di vetro blu posta accanto alla salma della donna. Questo recipiente antico di 1700 anni è decorato esternamente con dei grappoli d'uva, foglie di vite e viticci. Un'iscrizione all'interno della ciotola in greco esorta il proprietario a "bere per vivere in eterno, per molti anni". Questa magnifica coppa potrebbe essere stata usata sia nella normale vita quotidiana che nel corso di cerimonie funebri e le analisi della sua composizione chimica hanno accertato che fu realizzata in una qualche località del Mediterraneo. Le decorazioni con elementi della pianta della vite hanno una loro importanza nell'Eucarestia e nella Comunione cristiana, ma risalgono in realtà al culto di Dioniso, la divinità pagana del vino e dell'estasi. Gli archeologi sono anche interessati a scoprire come si sia sviluppata la tomba della donna nel corso degli anni. Appare possibile che nel giro di alcuni decenni, dopo la sepoltura, la sua capella squadrata sia stata demolita per costruire una struttura più ampia (9 per 12 metri) in modo da incorporare anche la sua tomba. Attorno alla struttura e al suo interno la comunità cristiana di Emona ha portato avanti una pratica di sepoltura conosciuta come ad sanctos per cui si desiderava essere sepolti nei pressi di una tomba di un martire. Chi era dunque la donna la cui salma era posta all'interno della cappella? Se gli archeologi hanno ragione, si trattò della prima persona sepolta all'interno del cimitero posto sotto la via Gosposvetska e la sua tomba svolse un ruolo centrale all'interno della necropoli. Si trattava verosimilmente di una persona importante della Emona romana. Il suo status sociale, la sua fede religiosa e il suo luogo di nascita possono al momento essere tuttavia solo oggetto di speculazioni. Si spera che le analisi che verranno eseguite sui suoi resti possano rispondere ad alcune di queste domande in futuro. Nel frattempo la maggior parte dei preziosi oggetti trovati nella via Gosposvetska sono ora esposti nel museo cittadino di Lubiana.3 punti
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Buongiorno, vorrei iniziare una discussione sulla monetazione albanese del periodo di Zogu presidente e poi re di Albania. Si tratta di una monetazione, a mio parere, "parallela" a quella del Regno d'Italia coevo, poichè i tipi monetali albanesi rispettano le stesse dimensioni e peso delle monete italiane. Coniati nella zecca di Roma (e poi successiamente a Londra e Vienna) il loro valore era espresso in Lek, dove il lek era equiparato a 1 lira italiana. In Albania prima del 1926 non aveva moneta propria, ma utilizzava vecchie piastre ottomane, dracme greche e le monete dei Paesi occupanti alla fine della Grande Guerra nel 1918, tra cui il franco francese. Infatti proprio il franco argento (franga argjent in albanese) venne utizzato come base monetaria; ogni franco valeva 5 lek. La moneta da 1 franga argento era uguale per peso e dimensioni e titolo a quella da 5 lire italiane (aquilotto). In questo post presento alcune monete della mia raccolta, per cui i tipi monetali più rari (per esempio, monete d'oro) non potrò presentarli (purtroppo...) Qui sotto la moneta da 50 centesimi italiana 1925 e il corrispondente 1/2 lek albanese 1926, con Ercole che strangola il leone di Nemea2 punti
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L'Accademia Italiana di Studi Numismatici dedicherà una Giornata di Studio in memoria dell'accademico Arturo Lusuardi. I lavori avranno luogo nella "sua" Correggio il 23 marzo 2019 nella Sala delle Conferenze di Palazzo dei Principi. Ad oggi sono annunciate relazioni di Michele Chimienti, Lorenzo Bellesia e Renzo Bruni. Nel pomeriggio sarà effettuata una visita al Museo "Il Correggio" dove sarà possibile osservare la collezione di monete correggesi donata dal Lusuardi al Museo.2 punti
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https://www.acsearch.info/search.html?id=4748483 a me pare giusta. E poi Massimino ha governato l'impero tra il 235 ed il 238. Non mi pare proprio neppure il Daia (305-313)2 punti
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Ciao @miza , hai ragione, il primo numeretto ha una punta in più ٣٣ e quindi 1907 ci vuole l'ingrandimento... eeeeh la vista.... non è più quella di una volta!2 punti
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Le monete da 1 lek e da 1/2 lek, furono coniate anche presso altre zecche: Londra e Vienna. Per il tipo da 1 lek, le immagini sul dritto e rovescio non cambiarono. Diversamente sulla moneta da 1/2 lek, al posto della semplice aquila bicipite albanese, fu inserito lo stemma completo dell'Albania, con l'elmo di Skanderbeg Qui un esemplare del 1931 coniato a Londra2 punti
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lotto 432 - CILE, 1802, 4 reales, Santiago, Vic. 737, Cr. 60, raro, BB valutazione 100 - 120 (mila) lire. Non c'è la foto. Non ho la lista delle aggiudicazioni.1 punto
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Purtroppo anche a me non ispira fiducia. Per queste monete occorre molta cautela ed esperienza; altrimenti consiglio sempre di rivolgersi a venditori specializzati, anche esteri. Attendiamo comunque il parere di @simone1 punto
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Belle, e giustamente robuste visto che venivano usate quotidianamente. Ne mostro una che aveva una doppia funzione : oltre ad essere una chiave per orologio da tasca serviva a fermare la catena che sorreggeva l'orologio e che veniva fermata ad un'asola del panciotto. La chiave è d'oro : facendola scorrere telescopicamente con le dita, da una estremità esce un cilindretto che si incastrava sul perno che sporgeva dalla cassa dell'orologio, prima che venisse inventata e applicata la carica a corona. Purtroppo tutto questo non serve per il quesito posto da Ntoniano, a cui non sarà facile trovare una risposta.-1 punto
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Wildwinds non ha tutte le monete citate nel RIC. come vedi dal print screen che hai postato loro hanno inserito delle immagine di sole tre officina, È corretta la catalogazione del RIC riportata da Moruzzi, si tratta della RIC VI Antiochia 54b, sesta officina. Si tratta di Massimiano e non Massimino.1 punto
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Ciao @nikita_ Forse mi sbaglio però a me sembra più un "anno del regno 33" molto meno rara 907.000. Saluti1 punto
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taglio 2 euro cc paese slovenia anno 2013 tiratrua 1.000.000 condizioni bb città trieste taglio 2 euro cc paese slovenia anno 2018 tiratura 1.000.000 condizioni spl città triste taglio 2 euro cc paese spagna anno 2005 tiratura 8.000.000 condizioni bb città trieste1 punto
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Ciao sandokan, hai ragione non penso sia una chiave di ricarica, eccone 2 vecchie per paragone.1 punto
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Ciao Palpi62 : mi sembra troppo sottile per essere una chiave…..a tuo parere, ne sarebbe stata la parte superiore ? Quindi ancora più antica di un "rémontoir" in cui andava ad inserirsi un perno che sporgeva dall'orologio ? Ntoniano dice che pesa poco più di un grammo, davvero poco per una chiave…..1 punto
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taglio 2 cent paese slovacchia anno 2010 tiratura 50.000.000 condizioni bb città trieste taglio 2 cent paese slovacchia anno 2015 tiratura 12.539.000 condizioni bb+ città trieste taglio 2 cent paese lussemburgo anno 2007 tiratura 8.000.000 condizioni bb+ città trieste taglio 2 cent paese lettonia anno 2014 tiratura 80.000.000 condizioni bb+ città trieste1 punto
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taglio 2 cent 5pz paese slovenia anno 2009 tiratura 12.300.000 condizioni bb città tieste taglio 2 cent 2pz paese slovenia anno 2018 tiratura 6.000.000 condizioni spl città trieste1 punto
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Occhio che invaluable ed altri siti simili ospitano spesso aste di soggetti a dir poco border line...(invaluable e gli altri siti sono solo dei contenitori che non fanno nessun tipo di controllo qualità o con obblighi a sottoscrivere regolamenti etici e di garanzia per le case d'asta ospitate. Sono interessati solo a prendere i soldi per ospitare le aste e dagli visibilità sul portale, non si interessano su cosa viene venduto e come..) Io seguo anche il mercato dell'arte e dei dipinti ed ultimamente sono sorte case d'aste come funghi che hanno sede in USA o Canada ma che poi fanno capo a nominativi asiatici e che vendono quasi esclusivamente falsi, spesso anche con certificati di autenticità fasulli o modificati. Credo che dietro ci sia una grossa filiera del falso con bravi artisti che lavorano a pieno regime alla produzione di copie poi da vendere in questi canali. Non mi stupirebbe se tale approccio venga applicato pari pari anche al mondo dei reperti... Ci sono poi i casi in cui le opere non esistono proprio e i truffatori provano a giocare sui disguidi postali oppure a sparire nel nulla una volta incassato il pagamento. Uno degli ultimi casi di qualche giorno fa: https://www.ilmattino.it/salerno/campano_compra_all_asta_quadri_per_60mila_euro_ma_non_li_riceve-4299948.html1 punto
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Ciao, è una moneta dell'Impero ottomano del 1293-23 (1898), possibilmente un 5 kurus, se indichi il diametro si può essere più precisi. E' una moneta comune, ma proprio questa data con l'anno di regno 23 ٢٣ è considerata rara (vedi link) https://en.numista.com/catalogue/pieces15521.html Sul suo valore, nelle condizioni in cui si trova, non so esprimermi La tua moneta nel verso giusto:1 punto
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Mi astengo sempre su questo specifico aspetto per le classiche; non lo guardo neppure mai quando indicato, considerandolo completamente ininfluente, prima ancora che ad sensum.1 punto
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ho un amico che si è organizzato addirittura con un piccolo "faldone" ad anelli e che inserisce un foglio A5 per ogni moneta, in ordine rispetto ai vassoi che ha... per le romane metterei: Autorità emittente (imperatore con date) Autorità raffigurata (moglie, figlio etc...con date) nominale + dimensione, peso e asse di conio Riferimento bibliografico - RIC e o altro Zecca di emissione Anno - o periodo se desumibile Legenda Dritto Legenda Rovescio NOTE - ad esempio … suberata, dal tesoretto X, riconiata su … etc etc … parere personalissimo… accetto critiche1 punto
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Sì, è un antoniniano di Numeriano "VNDIQVE VICTORES". In esergo si scorge KA a indicare il rapporto monetale 21 (K A in lettere Greche, più tardi indicato in latino XXI ) zecca di Roma; RIC V 4231 punto
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Ormai la discussione e' vicina a un giornale della storia che fu, fatti, avvenimenti, gesta eroiche....in questo caso i due ritratti sono straordinariamente simili e veritieri ...1 punto
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Ciao Stilicho, in genere le monete di Valentiniano I presentano un aspetto del viso grande, mentre Valentiniano II mostra un volto più giovanile, allungato e con una proporzione busto - viso un po' più realistica.1 punto
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Quando l'Albania venne annessa al Regno d'Italia, la monetazione non cambiò molto. Furono coniate monete col nominale in lek e non più in franchi argento. Qui l'esemplare da 5 lek 1939 con il corrispondente 1 franco 1937 di Re Zogu.1 punto
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Grazie della segnalazione @clairdelune ; e' vero . una Legione romana era come un piccolo Stato autonomo , lapidario Tito Livio quando descrive un campo militare romano alla sua epoca : "L' accampamento e' come una seconda patria , il Vallum ha preso il posto delle mura della Citta' e la tenda rappresenta per ogni soldato la casa e i Penati" , questo spiega anche il grande senso del bene comune che animava ogni soldato romano ; nella vita del campo ognuno aveva i suoi compiti da svolgere sia in pace come in guerra e un accampamento , provvisorio o stabile , era strutturato come una piccola Roma . Ottimi i libri di Cascarino ai quali , nel caso non l' avessi ancora , ti segnalo anche : Castra , Campi e Fortezze dell' Esercito Romano . Ciao e grazie1 punto
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Dr. Busso Peus Nachfolger > e-Auction 8 Auction date: 19 January 2019 Lot number: 363 Price realized: 110 EUR (Approx. 125 USD) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Kilikien Soloi-Pompeiopolis Bronze nach 66 v. Chr. Kopf des Cn. Pompeius Magnus / Nike mit Palmwedel und Kranz. SNG BN 1213-1217 var. (Beizeichen). 7.39 g.; Dunkelgrüne Patina Sehr schön Estimate: 100 EUR ILLUSTRAZIONE: POMPEO MAGNO1 punto
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Più in generale, e aldilà dei Doria, a Genova la voga dei tondi con ritratti «all'antica» sembra propagarsi insieme a quell'umanesimo di stampo archeologico rappresentato nel secondo Quattrocento, anche in altre città Venete o Lombarde soprattutto. Le fisionomie sono in parte riconducibili a quelle degli imperatori romani dell'età classica, coerentemente con la predilezione per certi tipi ricorrenti (Augusto, Nerone, Galba, Adriano), testimoniata anche dalle serie dei busti dei Cesari diffusi nelle dimore nobiliari del XVI e XVII secolo. Alcuni "tondi" simili a monete imperiali dei portali Genovesi La distribuzione del tutto casuale dei soggetti, la commistione di personaggi noti e personaggi completamente sconosciuti ma abbigliati «all'antica», infine la presenza di qualche figura moderna in mezzo agli «imperatori», orientano a considerare questi portali semplicemente come una manifesta dichiarazione di status culturale attraverso l'adesione al raffinato umanesimo antiquario, se non un vero e proprio richiamo all'antica grandezza romana in funzione autocelebrativa dei committenti, mercatores e oligarchi di un piccolo stato come la Repubblica di Genova, ma di casa nelle maggiori corti europee come nei porti più lontani. La prima figura rappresenta Marco Porcio Catone (Catone il censore)1 punto
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Il primo profilo si trova sul cosiddetto "Trionfo dei Doria" https://dearmissfletcher.wordpress.com/2017/06/05/il-trionfo-dei-doria/ (Le altre su quelli di palazzi poco distante, nella zona dove risiedevano i Doria, ovvero Piazza san Matteo) sullo stesso ma dall'altro lato dell'entrata, è effigiato quello che personalmente riconosco come Traiano. Non dimentichiamo che Andrea Doria, il cui nome è onnipresente nelle nomenclature cittadine di Vie, Piazze, scuole, squadre per esempio di calcio (SampDORIA) si recò giovanissimo a Roma essendo imparentato con i Pamphili (vedi per es il palazzo Doria-Pamphili di Roma).1 punto
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Taglio: 2€ C Nazione: Finlandia 100° Anniversario della nascita di Tove JANSSON Anno: 2014 A Tiratura: 1.500.000 Conservazione: B Località: Roma1 punto
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Saluti a tutti. Non credo cmq sia andata venduta...chi se l'è aggiudicata ha ritirato le offerte per ben 11 volte?...e la stessa moneta era stata apparentemente venduta pure 10 giorni prima ad un prezzo ancora più alto e sempre allo stesso tizio?...moneta descritta volutamente in modo "approssimativo" (bel 60 grana!!!) e venditore che si auto-rilancia...bella storia?!!!1 punto
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Salve @Legio II Italica , grazie a questa e ad altre belle discussioni sull'esercito romano, ho voluto affacciarmi anch'io alla realtà quotidiana di una legione, così ho acquistato il libro di Giuseppe Cascarino "Il manuale del legionario romano", che prende in esame la vita del legionario nel periodo augusteo. Arrivato proprio oggi, ho subito iniziato a sfogliarlo, e vorrei apportare qualche piccola modifica e aggiunta al mio intervento precedente. A quanto pare i legionari dovevano essere mediamente più alti: 1,65 m era l'altezza minima richiesta, per passare a 1,72 m per i legionari della prima coorte e 1,78 m per i cavalieri. In ogni caso non ha molta importanza, in quanto come si è visto i requisiti fondamentali riguardavano la forma fisica e la buona salute. Accanto a queste erano altrettanto importanti le qualità morali come il rispetto dei ruoli, il mettere in primo piano l'interesse comune e dello Stato rispetto a quello personale, il rispetto della disciplina militaris e il senso dell'onore. Un saluto1 punto
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Faccio riferimento alle problematiche in ordine al regolamento. La storia dei bastoncini di pesce (veramente ottima perchè esprime un concetto complesso in appena tre parole) risolve il problema con la precisazione che segue. Le monete, difatti, non sono bastoncini di pesce, ogni moneta è diversa dalle altre. E' necessario distinguere tra le tutele che offre il sistema di pagamento e quelle (diverse) che sono riconosciute dall'ordinamento. Se il venditore mi ha indotto in errore con artifici e raggiri allegando più foto di una moneta in FDC e poi mi spedisce una SPL che è della stessa tipologia della moneta fotografata ma è diversa in concreto (questa precisazione è necessaria per evitare le solite diatribe sulla difficoltà di catalogazione), regolamento e non regolamento Pay Pal, il contratto è annullabile ex art. 1349 c.c. se si prova che il compratore non avrebbe contrattato se avesse saputo della differenza. Se il venditore mi allega una decina di foto di un originale non può pretendere di cavarsela con la dicitura "copia" che non abbia la stessa rilevanza informativa delle foto. Anche qui ci sarà il problema di verificare se l'artificio o il raggiro potevano essere superati dalla diligenza dell'acquirente. Il risultato è che il venditore restituisce quanto corrisposto dal compratore (corrispettivo e spese) e il compratore spedisce la moneta al venditore (a spese del venditore). Il tutto non avverrà forse tramite Pay Pal, ma c'è sempre un giudice a Berlino !1 punto
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Taglio: 1 € Nazione: Italia Anno: 2016 Tiratura: 3.000.000 Conservazione: SPL (ho ancora qualche difficoltà a valutare la conservazione, quindi correggetemi pure!) Località: Ancona1 punto
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Anche se non comune mi sembra esagerato come prezzo. Taglio: 2€ Nazione: Finlandia Anno: 2002 Tiratura: 1.386.000 Conservazione: BB Località: Roma Taglio: 2€ Nazione: Finlandia Anno: 2013 Tiratura: 900.000 Conservazione: BB Località: Roma Taglio: 2€ Nazione: Finlandia Anno: 2015 Tiratura: 200.000 Conservazione: BB Località: Roma1 punto
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Ciao Michele @Zenzero, grazie per averli postati fa sempre piacere allenare l'occhio con qualche (senza offesa ) sgorbio, sarebbe stato forse interessante vedere il primo senza incrostazioni, il secondo (tipo Matzke H3a-b) molto bello con quegli scarabocchi nel campo del rovescio e il perlinato fine e ben definito, interessante anche l'ultimo con una singolare doppia "C" nella scritta LVCA una di fronte all'altra dovute secondo me ad un salto di 180° della moneta tra un colpo e l'altro (vedi anche punto centrale) visibile anche sul monogramma al dritto che sembra ribattuto "capo -piedi" dove mi sembra di vedere un doppio trattino di congiunzione delle "T", a giudicare dall'aspetto e dal peso potrebbe essere un falso d'epoca.1 punto
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Elio Biaggi lo indica come testone illustrando l'esemplare del medagliere di Parigi.1 punto
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Bertolami Fine Arts - ACR Auctions > E-Auction 64 Auction date: 13 January 2019 Lot number: 1007 Lot description: Magnentius (350-353). Æ Centenionalis (23mm, 6.48g, 6h). Treveri, AD 350. Bareheaded, draped and cuirassed bust r.; A behind. R/ Magnentius on horseback r., spearing barbarian kneeling l.; broken spear and shield below; TRS-crescent. RIC VIII 271. VF - Good VF Starting Price: 75 GBP1 punto
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Roma Numismatics Ltd > E-Sale 53 Auction date: 7 February 2019 Lot number: 26 Price realized: 240 GBP (Approx. 311 USD / 273 EUR) Note: Prices do not include buyer's fees. Lot description: Lucania, Velia AR Stater. Circa 334-300 BC. Head of Athena left, wearing Phrygian helmet decorated with centauress; monogram behind / Lion left, tearing at prey; A below, YEΛHTΩN in exergue. BMC 81; HN Italy 1293 var. (reverse control mark). 5.89g, 22mm, 10h. Good Very Fine; test cut to reverse. From a private European collection. Estimate: 175 GBP1 punto
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Taglio: 2€ CC Nazione: Slovenia Anno: 2018 Tiratura: 989.250 Conservazione: SPL ++ Località: Argenta (FE)1 punto
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Oggi straordinariamente arrivate insieme le due riviste Panorama e Monete Antiche, prima di un commento su di esse, il promesso trafiletto coi nomi degli autori e i titoli degli articoli del Gazzettino che c’e’ su Panorama1 punto
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mi pare che ormai ve la cantiate e ve la suoniate sempre tra i soliti 4 gatti. Ok l'abbiamo capito, non vi garbano gli SLAB, li considerate peste demonio e sterco. Ok. Siete fortunatamente liberi di collezionare come più vi aggrada. Ma io mi chiedo che senso abbia con cadenza ormai bi settimanale aprire thread monotoni, noiosi, prevedibili e, se mi permettete arroganti. Siete depositari del SISTEMA unico certificato e moralmente migliore per collezionare? non credo. Avete ricevuto da qualcuno il patentino del perfetto collezionista? non credo. Gli slab portano in se alcune cose positive, e altre negative. Come per tutte le cose hanno difetti, limiti, e vantaggi. Non vi convincono? Ci sta. Ma veramente questo forum ha bisogno di incagliarsi ancora su questi argomenti? Poi se vogliamo iniziare col giochino del "guarda qui questo slab, la moneta è falsa AHAHAH," oppure guarda qui questo slab, moneta chiusa in au58 è un BB forse", facciamo pure. Ma che poi però non si frizzisca quando si postano perizie di supremi NIP italici con valutazioni cialtronesche, con valutazioni errate più o meno in buonafede. O con perizie palesemente contraffatte. Per non parlare di gente che sigilla monete senza averne affatto titolo o abilitazione. O di gente che vende perizie, senza moneta... La caccia alle streghe non porta mai nulla di buono, la storia lo ricorda quotidianamente1 punto
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