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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/07/19 in tutte le aree
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Taglio: 2 Euro Nazione: San Marino Anno: 2005 Tiratura: Solo in divisionale Condizioni: qFDC Città: Pavia (PV)5 punti
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Un aspetto che viene a volte ignorato dall’autore di un articolo è la metodologia della ricerca numismatica. Succede quando l’autore vuol dimostrare una propria tesi partendo dal presupposto che essa coincida con la realtà, con un’interpretazione unilaterale e arbitraria dei dati che può anche cadere nel grottesco.3 punti
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Il 14 Aprile si terrà il secondo convegno di Messina del 2019, in occasione dell'apertura del Circolo Numismatico dello Stretto . La sede, Royal Palace Hotel, è molto comoda: vicinissima sia alla stazione dei treni che alla zona portuale. Ci sono anche 2 parcheggi molto vicini [2/3 isolati dal luogo]. A sponsorizzare il convegno troviamo ACM, Artemide, InAsta e Nomisma che sono anche interessati a creare un collegamento col Circolo Numismatico nascente. Alcuni di loro saranno anche presenti al convegno, se non tutti. Il Circolo Numismatico dello Stretto presenterà anche un primo bollettino numismatico.2 punti
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Ma quanto antipatico è sto Adolfo......... Purtroppo sembra che lo sport nazionale più in voga al momento in Italia sia quello del "copia e incolla". Misteri della vita.... Ogni riferimento agli utenti abituali della sezione è del tutto casuale, comunque. Tranquilli. Ma allora perchè postare l'immagine della moneta anche se solo parzialmente? Perchè, perchè ogni tanto qualche "mi piace" mi conforta e mi fa sentire meno solo in una monetazione che, a dir poco, è trascurata al limite dell'illogico. cari saluti2 punti
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ciao @quattrino divido in 2 la domanda…. come costruire una bibliografia, e... dove trovarla 1 - quale bibliografia? parti dal testo più recente che riesci a trovare, e sfrutta la bibliografia di quel testo, per cercare poi tutti i libri o articoli pertinenti ivi citati. per trovare un testo recente, se magari non sai che esiste, oltre ovviamente ad internet, puoi usare i "SURVEY OF NUMISMATIC RESEARCH" che riassumono periodicamente per tema gli articoli numismatici maggiormente interessanti degli ultimi anni. lamoneta stessa può essere un luogo in cui chiedere quali siano i testi più recenti…. poi procedi leggendo bene la bibliografia di ogni testo che trovi… è una specie di diramazione a radice...parti da uno e ti trovi a leggerne 1000 … ma poi a un certo punto ti trovi a chiudere il cerchio e ad arrivare a testi molto vecchi… e lì la bibliografia si riduce presto... un altro metodo è quello di leggere bene le note alle singole monete (in cataloghi o aste) perché lì spesso trovi dei riferimenti a testi "minori" in cui furono citate o pubblicate…. e i testi "minori" spesso hanno intuizioni utilissime e/o altri rimandi bibliografici 2 - dove reperirli? su internet trovi tantissime cose… ma davvero tantissime, basta cercare bene... poi ci sono le biblioteche, Bottacin, SNI, Bologna, Roma etc … ma spesso anche quelle locali riservano sorprese... poi, il mitico prestito interbibliotecario…. 5 o 7 euro, e alla tua biblioteca più vicina chiedi di trovarti in un altra biblioteca italiana ciò che ti serve! funziona!!!! e te lo tieni per 30 o 60 giorni, poi lo restituisci alla tua biblioteca poi gli amici, reali o virtuali (lamoneta in primis!!!) boh...se ho dimenticato qualcosa aggiungerò2 punti
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Buon giorno a tutti, anche quest'anno presso la Sala Nobile del comune di Nepi, domenica mattina 17 febbraio, il Circolo Numismatico Romano Laziale ha presentato la propria pubblicazione annuale "Appunti Numismatici 2019", di cui vi allego la copertina e l'indice. Nell'occasione, si è provveduto anche a rinnovare le cariche sociali con la conferma di Patrizia Di Monte alias @giovanna, come Presidente per il prossimo triennio 2019 - 2021. Dopo gli adempimenti burocratici, si è passati alla presentazione degli articoli del libro con un dibattito moderato dal Prof. Bernardino Mirra @liutprand. Gli autori presenti, tra cui il sottoscritto, hanno presentato i propri articoli, Al termine pranzo conviviale ( come dico sempre, il numismatico è soprattutto un "uomo di panza", cioè sfrutta la passione numismatica per abbuffarsi di cibo ( scherzo naturalmente), e visita al museo comunale di Nepi, dove è stata presentata la mostra "Civitas" patrocinata dal Circolo. Anche quest'anno, numerosi sono gli articoli scritti da lamonetiani. Devo dire la verità un bel libro. Per chi fosse interessato all'acquisto, vi lascio la mail del circolo : [email protected] Saluti Eliodoro1 punto
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Buona serata Qualche giorno fa, l'utente @Enrico Pizzo aveva richiesto informazioni circa il prezzo di alcuni beni di consumo ai tempi della Serenissima. Allo Stesso avevo fatto presente che, spesso, in taluni libri si trovano delle informazioni limitate ad un dato periodo e per talune merci e/o servizi ed ecco che, manco a farlo apposta, in un libro che sto leggendo: "Cremona durante il dominio de' veneziani" di Guido Sommi Picenardi, Milano 1866, ho trovato qualche informazione che gli può tornare utile; allego quindi il link: https://archive.org/details/cremonaduranteil00somm/page/n103 In questo caso parliamo di Cremona sotto il dominio veneziano, durato solo dieci anni, dal 1499 al 1509 e l'autore si esprime, ovviamente, usando monete, unità di misura e in genere termini prettamente veneziani e non cremonesi. A beneficio di coloro che non volessero scaricare il libro, ne cito alcune: Emolumento riconosciuto al Podestà veneziano, Domenico Trevisan = 100 ducati d'oro mensili Emolumento riconosciuto al Capitano veneziano, Niccolò Foscarini = 100 ducati d'oro mensili Emolumento riconosciuto al Castellano veneziano, Paolo Dandolo = 40 ducati d'oro mensili (Questi emolumenti tenevano conto del fatto che, a carico di queste persone, c'era un numero variabile di servitori e cavalli ai quali dovevano provvedere di tasca propria) In occasione di una grave carestia, causata da elementi naturali, quale siccità e straripamento del Po, vengono elencati alcuni prezzi di derrate alimentari che hanno raggiunto valori esagerati per le tasche dei popolani: Frumento a soldi 45 lo staro (staio veneziano pari a l 38 circa - a Cremona non si usava questa unità di misura), quindi 2 Lire e 25; Le fave ed il miglio a soldi 20 lo staro ciscuna. saluti luciano1 punto
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Anche quest'anno il Circolo Filatelico e Numismatico Cleisiano organizza la giornata di scambio-convegno ANAUNIAFIL 2019, domenica 24 marzo dalle 9 alle 16 nei locali dell'Oratorio di Cles (TN). Per contatti: Presidente Circolo Ferruccio Mascotti e-mail [email protected]1 punto
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Buonasera amico del forum, sono venuto in possesso di questo 8 tornesi datato 1797 con asse ruotato in stile medaglia, vorrei sapere se altri di voi sono in possesso di esemplari uguali o simili al mio per determinare con precisione L indice di rarità di questo pezzo attualmente indicato come perizia RRR... ringrazio anticipatamente a chi vorrà dare il proprio contributo a questa discussione..!1 punto
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Salve. Confermo che sul volume di Attianese questa tipologia non è riportata.1 punto
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Ho trovato questo ma ha pure sbagliato ad identificare il dritto. Comunque grazie del tuo intervento non ricordo neanche io se nel libro del professore attianese ci sia1 punto
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In effetti il tipo della testa di cervo non si ritrova nei principali studi dedicati alla monetazione dei Brettii né viene registrato nel testo di Rutter (HN, pp. 157-61). Esiste invece una ben nota emissione in bronzo con aratro al rovescio articolata in varie serie su base ponderale (Rutter HN, p. 160 “plough group” che segue sostanzialmente la classificazione di vecchia data proposta da F. Scheu, Bronze coins of the Brettians, “NC” 1961, pp. 51-66). Sarebbe tuttavia utile consultare il volume di P. Attianese, La monetazione dei Brettii (2015) che al momento non ho a portata di mano, per verificare l’eventuale presenza dell’esemplare postato. Qualche utente in possesso del libro potrà forse aiutarci…..1 punto
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Taglio: 1€ Nazione: Lussemburgo Anno: 2007 Tiratura: 480.000 Conservazione: mBB Località: Padova Taglio: 50 cent Nazione: Belgio A nno: 2017 Tiratura: 5.000.000 Conservazione: mBB Località: Padova1 punto
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Io non sono della tua zona, anche se l'ho spesso frequentata e la apprezzo molto, ma sono comunque piemontese e la monetazione di Carmagnola ha tentato anche me..1 punto
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Bella moneta Auriate Leggermente consumata sul diritto, ma normale per i rilievi alti del ritratto. Nulla a che vedere con i 10 ed i 20 soldi dello stesso anno... Bello tornare da un mercatino con un pezzo di storia!1 punto
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Dunque : vediamo di esaminare questo oggetto ,cominciamo dalla "fattura",non ci vedo niente di incongruo ,la conservazione ottima e' tipica dei manufatti in giacitura primaria ma puo' benissimo darsi che una fortuita situazione ne abbia preservato lo stato. La patina: o meglio l'assenza di patina ,anche qui le probabilita' giocano a favore di una eventuale autenticita' infatti molti sono I reperti che non ne hanno traccia ,finanche le monete , basta che la giacitura sia avvenuta in acqua o in ambiente privo di ossigeno ed ecco oggetti che appaiono come nuovi. Il foro :un foro e' un foro ,forse che I romani non erano in grado di praticare un foro nel bronzo? Se ti sembra troppo regolare calcola che l'anello ivi inserito ne ha modellato e regolarizzato il cavedio semplicemente per attrito. Nota anche la martellatura a freddo che ha sagomato I due "bilancieri " chiaramente una tecnica arcaica. Ultima, ma veramente dirimente, la catenella : una lavorazione notevole ,quasi da oreficeria ,tipica comunque dei sistemi di sospensione di lucerne ,lanterne o "pendilia " varie ,oltretutto tipologia mai piu' vista nei secoli seguenti. Mi pare che il manufatto in questione non presenti particolari problemi di identificazione o autenticita' alla luce delle evidenze e dei confronti presentati ,poi se vogliamo continuare a negare l'evidenza con dei "a mio parere" facciamolo pure ma bisogna avere "bu tep " ,come diceva il mio Babbo. Credo anche che difficilmente @elledi ci fornira'la provenienza ,avendo soddisfatto la sua curiosita' ,per lui ,la questione e' chiusa. Di seguito altri esempi. Adelchi1 punto
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Meno male che quell'idea di città futura non si è realizzata ! Mi ricorda quei palazzoni stile "sovietico", grandi, altissimi, direi ..alienanti. Non si è realizzata nemmeno l'autostrada a quattro corsie per senso di marcia. Ci siamo fermati a tre...(penso a quando allargarono il raccordo anulare di Roma...) Tra l'altro , pensiamo che corre l'anno 2019 e andiamo ancora col motore a scoppio, che è roba dell'800... A quest'ora avremmo dovuto tranquillamente vivere sulla Luna (vi ricordate il famoso "Spazio 1999" ?) (forse tatnto tranquilli no..)1 punto
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Mi viene da pensare che probabilmene all'epoca non si trattava di annata rara da trovarsi in circolazione.1 punto
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Esiste un articolo scritto dal Dott. Maurizio Bonanno e pubblicato su cronaca numismatica in cui viene esaminata attentamente la questione di questi falsi e spiegata tramite documenti coevi. Lui stesso ha avuto la fortuna di trovare un'intera serie di falsi ancora tutti attaccati per come si trovavano nello stampo.1 punto
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Sicuramente si, c’e’ da dire che il buon Bernardino ci aiuta in questo col recente aggiornamento fatto da lui tra l’altro su un Quaderno di Lamoneta che ci porta quasi ai giorni nostri, lo consiglio ovviamente.1 punto
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Per le monetazioni un po' piu' recenti, direi gli Archivi di Stato.1 punto
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Taglio: 2 Euro CC Nazione: Francia Anno: 2017 B Tiratura: 10'000'000 Condizioni: BB Città: Pavia (PV)1 punto
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Grazie Sator, in bocca al lupo per la manifestazione, che superi le vostre aspettative!1 punto
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Ciao! Aggiungo che nel 1499, giusto 520 anni fa, nel mese di settembre, Cremona diventava una Città della Serenissima. Città florida (salvo gli ultimi tempi a causa delle ingenti tasse comminate ai suoi cittadini ed al commercio da parte dei milanesi); era considerata una eccellenza dell'epoca per la tessitura di lana, cotone, seta e lino ed in particolare per la produzione del fustagno. In quest'epoca tredicimila famiglie erano impegnate in queste attività, con non meno di quattromila telai; solo a Venezia venivano commercializzate quarantamila pezze di fustagno, per un ammontare annuo di 200.000 ducati. saluti luciano1 punto
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Buongiorno, mi muovo nel campo delle ipotesi per dire da un lato che quella che il nostro Zenzero chiama "L" non è ovviamente una L essendo scritta al contrario, dall'altro che negli alfabeti che conosco non ricordo al momento un segno di quel tipo e cioè: . Al contrario, il segno avrebbe un senso se semplicemente ruotassimo la "moneta" di 180 °: avremmo una ovvero la lettera greca "gamma" corrispondente alla nostra G ma che nella numerazione ionica (o alfabetica) indicava, come anche i numismatici sanno, il numero 3: Cambia l'aspetto della "moneta" e quelle che sembravano 3 cime diventano 4 su un cielo forse stellato, ma avremmo almeno un elemento certo: e forse il discorso si potrebbe aprire ad altre soluzioni. E' una ipotesi. L'oggetto è molto carino e va conservato con cura. Cordiali saluti Arcangelo1 punto
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Buongiorno. Sul Gigante viene riportata con grado di raritá R3,ora,se ho ben compreso,allo stato attuale si conoscono “solo” due esemplari,quindi,mi chiedo se questo grado di “Rarità” sia corretto ..In genere con pochi esemplari conosciuti si parla sempre di R5. In ogni caso mi sembra più un numero “tronco” (con eccesso di metallo laterale) piuttosto che un “numero speculare” chiaramente distinguibile. Qualcuno potrebbe spiegarmi l’origine, e lo scopo, di questi “ Segnali “ ? Da chi erano inviati e, soprattutto, a chi erano destinati? Facevano parte di un codice segreto, ora codificato? Un sentito ringraziamento a tutti coloro che volessero esprimersi su queste tematiche di estremo interesse.1 punto
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Chi non ha mai sentito parlare dei nomi di Scilla e Cariddi ? Probabilmente quasi tutti sanno che si tratta dei due mostri marini che nell' antichita' si pensava abitassero le due sponde ai lati dello stretto di Messina all' interno di antri sottomarini , Scilla in Calabria e Cariddi in Sicilia ; questi due mostri secondo gli antichi affondavano navi e uccidevano uomini provocando mulinelli e gorghi marini che inghiottivano e trascinavano a fondo di tutto . Molte leggende nacquero intorno a questi nomi . Cariddi e' anche nominata nel canto XII dell'Odissea di Omero , in cui si narra che Ulisse preferì affrontare Scilla , per paura di perdere la nave passando vicino al gorgo , per questo perse al posto di tutti gli uomini , i rematori migliori . Tuttavia , dopo che Elio e Zeus distrussero la sua nave , Odisseo per poco non finì nelle sue fauci , aggrappandosi ad una radice di un fico sull' isola di Cariddi , prima di venire inghiottito . Ma vediamo ora quale e' la realta' scientifica del fenomeno che fa agitare le acque di questo mitico tratto di mare . Lungo tutta la costa siciliana compresa tra capo Taormina e Messina , i fenomeni di risalita delle acque profonde fanno si che arrivino in superficie acque di profondità , questo fatto determina che le acque ioniche presenti negli strati superficiali dello stretto siano sensibilmente più fredde di quelle riscontrabili alla medesima quota in altre zone del mar Ionio , infatti per le acque di superficie estive le temperature nello stretto sono mediamente più basse di 4 - 10 °C . Questo fenomeno fisico delle acque in salita e in discesa , dal fondo verso l' alto e viceversa , unito alla forma dello stretto quasi ad imbuto in entrambi i lati di ingresso e di uscita , fa si che nel tratto di mare si verifichino forti correnti , gorghi e mulinelli , che nell' antichita' rendeva l' attraversamento dello stretto alquanto pericoloso specialmente per medie e piccole imbarcazioni , da cio' derivo' la leggenda dei due mostri marini ; forse nell' antichita' questo fenomeno fisico delle acque era piu' accentuato rispetto ad oggi dopo il tremendo terremoto e maremoto che sconvolse l' area dello stretto il 28 Dicembre del 1908 , terremoto che fu stimato di scala Mercalli 10 (massima 12) , corrispondente ad una intensita' circa tra 7 e 7,5 dell' attuale scala Richter , devastante , anche in relazione ai tempi ed edifici di oltre un secolo fa . Ma nell' antichita' perche' nacque la leggenda dei due mostri marini Scilla e Cariddi ? Gli antichi videro effettivamente qualche mostruoso animale marino agitarsi in mare o furono invece ingannati dal perenne movimento vorticoso delle acque dello stretto ? La ragione fa naturalmente propendere a favore della seconda ipotesi , pero' esiste una moneta romana di eta' repubblicana , rara , circa la quale , forse , alcuni non ne conoscono neanche l' esistenza , oppure , pur conoscendola , non l' hanno mai vista realmente , in questa moneta nel rovescio o forse nel dritto , e' presente una rappresentazione del mostro marino di Scilla ; la moneta , un bellissimo Denario , venne emesso nel 42/40 a.C. da Sesto Pompeo dopo la vittoria navale di Messina contro l' inviato di Roma , Quinto Salvidieno Rufo ; il Denario in un verso dovrebbe rappresentare il Faro di Messina con sopra la statua di Nettuno – Pompeo , insegne militari e una nave militare , nell' altro verso il mostro marino Scilla . Il Denario presenta le seguenti legende , D/ : MAG PIUS IMP ITER , R/ : PRAEF CLAS ET ORAE MARIT EX SC . , il mostro Scilla regge un timone , dalla sua schiena spuntano due code di pesce , forse delfini , ci sono tre cani e pare avere un volto umano . La moneta in foto e qualche nota , sono tratte dal libro , volume primo : “Roma e la moneta” di Silvana Balbi de Caro . Dall' iconografia di Scilla non si capisce bene che aspetto avesse il mostro nell' immaginazione dell' incisore della moneta , sembrerebbe di vedere , ma potrebbe essere qualsiasi cosa di fantasia , un mostro con aspetto di mezzo pesce e mezzo polpo , certamente l' incisore non aveva la piu' pallida idea di cosa rappresentare e creo' un ibrido a fantasia , comunque bellissimo nella realizzazione . Per ulteriori notizie sulla leggenda di Scilla e Cariddi : https://www.guidasicilia.it/rubrica/la-leggenda-di-scilla-e-cariddi/3003894 In foto : la rocca di Scilla in Calabria , il Capo Peloro in Sicilia (Cariddi) , un' antica mappa dello stretto di Messina con le forti correnti e la moneta , un Denario , descritto nel Post . . .1 punto
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Ciao @Baylon , grazie per averlo inserito! L'annullo raffigura una ballista in funzione, un'antica arma in dotazione all'esercito romano che veniva utilizzata per lanciare dardi infuocati sulle città cinte in assedio. Cremona, nel 69 d.C., fu oggetto di assedio da parte delle truppe di Vespasiano. Si salvò, stando alle antiche cronache storiche, solamente il tempio della dea Mefite fuori dalle mure. Per l'occasione sono state disegnate due cartoline che allego sperando di fare cosa gradita!1 punto
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Penso che il Dell'Ara Crodara del 1883 sia da escludere dal paragone, stiamo parlando di una banconota di V.Ema.III. Hai per caso l'immagine più grande del secondo biglietto 1901 Dell'Ara Righetti?1 punto
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Secondo me per lo meno 600. In SUP o migliori sono banconote praticamente introvabili. Speravo che avessi fatto l'affarone... Ti metto un paio di riferimenti ebay di qualche anno fa. Uno per tirarti su, uno per farti mangiare le mani ?1 punto
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chiedo una valutazione di massima (sono le ultime 5), ringrazio anticipatamente per la disponibilità che mi avete concesso1 punto
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...confermo anche sul WPM che ho qui a Savigliano (12esima edizione, 2006) risulta essere classificata come R291 punto
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CENTRO CULTURALE NUMISMATICO MILANESE - XXVII CONVEGNO NUMISMATICO NAZIONALE del 1988 Medaglia con al D/. Profilo di CARLO V, conio LORIOLI mm.501 punto
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le monete antiche provenienti da altri paesi entrando in Italia cadono sotto la legge Italiana e se non provviste di certificato di lecita provenienza possono incorrere in sequestro da parte dei CC Nucleo tutela patrimonio archeologico1 punto
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Ragazzi, io penso che @Poemenius abbia comunicato, condividendo con spirito collaborativo, un concetto semplice: ci vuole una metodologia chiara ed una rigorosità scientifica per poter pubblicare su determinate riviste. La prima è importante in ambedue i casi, la seconda solo se si vuole pubblicare in riviste scientifiche. Permettetemi di dire una cosa a coloro che "si sono spaventati": pubblicare non è un diritto. Nelle riviste top della mia branca (non è la numismatica) vengono accettati, in media, il 7% dei contributi. I lavori, per essere scientifici, devono apportare: 1. Un contributo chiaro e semplice alla letteratura (aggiornata) esistente; 2. Una metodologia semplice, trasparente e rigorosa; 3. Un'analisi altrettanto rigorosa con controlli a tutto campo su fonti e rivelazioni già pubblicate in passato oltre che sui dati utilizzati; 4. Un'evidente connessione con la letteratura scientifica esistente, tale da corroborare ipotesi e risultati. Al primo "secondo me", l'articolo è rigettato. 5. Padronanza della lingua con cui si desidera pubblicare (nella mia branca è l'inglese). Il punto 5., permettetemi, dovrebbe valere anche per una pubblicazione di stampo divulgativo. Purtroppo mi è sovente capitato di leggere, in numismatica, articoli il cui livello di italiano risultava meno che scolastico. Questo irrita profondamente il lettore, perché complica la lettura e non riesce a rendere fruibile il "messaggio" divulgativo. Si tratta di casi in cui il vocabolario appare estremamente limitato, vi è troppo spazio per opinioni personali del tipo "Nerone è stato un pessimo imperatore, perché ha dato fuoco a Roma" oppure "l'imperatore X è ingiustamente sottovalutato perché lo collezionano in pochi" e, permettetemi, non vi è alcuna padronanza di punteggiatura ed ortografia. In tali casi, mi domando dove sia il revisore di bozze che dovrebbe sempre essere presente in una rivista editoriale. Questo è quanto per gli articoli e ciò non deve assolutamente impedire a nessuno di provarci. Bisogna però impegnarsi, sudare, migliorarsi. La tenacia e l'impegno premiano, sempre.1 punto
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si certo, io non volevo creare muri, ma fare divulgazione anche in un semplice post... purtroppo uno scritto "sintetico" come un post o un SMS può sempre aprirsi a una lettura "distorta" e questo è certamente colpa di chi scrive e non di chi legge … quindi mi scuso, l'intento era diverso… tuttavia alcuni segnali volevo arrivassero forti anche a chi è alle prime armi… ad esempio 1 - leggi tanto... 2 - non esprimere pareri "a tappeto" etc perché poi ti trovi a leggere articoli che non sono nemmeno "divulgativi" ma che sembrano dei proclama di amore o odio verso uno o l'altro imperatore… non faccio esempi, anche recenti, perché sarebbe spiacevole ed ingiusto...ma purtroppo ci sono… eccome accolgo quindi la tua giusta puntualizzazione1 punto
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Alain, tra i “prototipi” poco tempo fa mi sono imbattuto in questa: Artuqids of Mardin AE Dirham Timurtash AH516-547 5.44g, 24mm1 punto
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Hello everyone In Cologne, the year 2014 was devoted to the Magi, whose remains arrived in the cathedral city in 1164. During the Middle Ages, their relics transformed Cologne into a pilgrimage metropolis, and they became the patron saints of Cologne together with St. Ursula and St. Gereon. This is attested to by the Shrine of the Magi at Cologne Cathedral, Cologne’s coat of arms with the three crowns and numerous sculptures throughout the city. The reverse of this coin depicts the Adoration of the Three Magi, Patrons of Cologne. GERMAN STATES. COLOGNE. Clemens August von Bayern, 1723-1761. Ducat, 1744 IK. Robed bust r. of Archbishop-Elector. Rv. Adoration of the Three Magi, Patrons of Cologne. Fr.833, KM 121. Wavy planchet. About Uncirculated.1 punto
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la Sede Vacante del 1523 e' stata l'unica che ha coniato moneta nella zecca di Piacenza, in particolare per ricordare questa "vacanza Pontificia" e' stato battuto un Mezzo Giulio ed un Quattrino, di cui allego immagine : Descritto al Muntoni 8, di questa rarissima moneta non ho censito nessun altro esemplare oltre a questo e quindi vi chiedo cortesemente le Vs. informazioni in merito. N.B. nella prossima Asta Artemide del 9 Gennaio 2019 e' proposto un quattrino classificato cosi', ma purtroppo e' un ennesimo errore di catalogazione...... grazie Daniele1 punto
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Grazie del tuo intervento Antonio, e di tutti i particolari che hanno arricchito la discussione.. . Come sempre, ribadisco l'importanza di questo forum per noi collezionisti di condividere conoscenza e informazioni per comprenderne con più ampie vedute la rarità di quello che "presumiamo" ..... In attesa di altre info...... Saluti Daniele1 punto
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Caro Daniele, la SV 1523 non solo è stata l'unica a vedere emissioni piacentine ma anche la prima a coniare il quattrino! Questa particolarità rende la moneta ancora più interessante in una collezione tematica oltre all'indubbia rarità. Non mi risulta che questo nominale, di cui peraltro esistono due varietà di diritto, sia mai apparso in vendita pubblica né tantomeno conosco altri esemplari in collezioni private. Come dicevo esistono due varianti di diritto, riguardanti la forma dell'impugnatura delle chiavi a cuore o quadrata (come in questo caso). Curiosamente nel CNI , nel Serafini e nel Muntoni (che riprende l'immagine del Serafini) viene descritta solamente la varietà con impugnatura a cuore perchè... è l'unica presente nella Coll. Reale e nel Medagliere Vaticano! Ottimale anche la conservazione, peccato per le schiacciature di conio che penalizzano la zona periferica del tondello. Complimenti sinceri, Antonio1 punto
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La monetazione romana non si può considerare e quindi valutare come una moneta contemporanea. Uno stesso nominale può essere emesso da decine di altre zecche oltre che da un imperatore diverso. Nell'ambito di una zecca, può variare l'officina di emissione. Esistono inoltre segni e simboli che rendono diversa e unica ogni emissione. Questo per fare presente che prima di dare informazioni errate o fuorvianti è consigliabile farsi un minimo di esperienza, magari intervenendo e chiedendo ma soprattutto leggendo ciò che utenti più esperti ( io non mi ritengo tale..) hanno scritto o scriveranno.1 punto
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