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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/11/19 in tutte le aree
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Oggi è un bel giorno! Perchè? Dopo tanto tempo ho rivisto i messaggi di una persona carissima, una persona che per i suoi contenuti incoraggianti e competenti ha sempre spronato a scrivere e partecipare al forum, una sicurezza che era venuta a mancare; sapevi sempre che durante la notte qualcuno ti leggeva, e prendeva in considerazione ciò che avevi scritto, anche se la risposta o il commento poteva essere un breve messaggio, era importante sapere che qualcuno ti aveva preso in considerazione. Adesso non sparire più! Sono sicuro nel poter affermare che non Mi sei mancato, ma Ci sei mancato! Bentornato Eros7 punti
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Buonasera, questo è l'ultimo acquisto per Modena....si tratta di un Mezzo Ducato o 80 soldi di Rinaldo d'Este del 1727 rif MIR 831/1. per me moneta di grande fascino con al dritto un gran ritratto del duca disturbato da qualche graffio dovuto sicuramente alla fase di coniazione e un rovescio con san contardo che prega genuflesso in abiti da pellegrino rivolto verso la città. la città in questa tipologia si vede decisamente meglio ed è più dettagliata rispetto agli esemplari degli anni successivi ed in cui cambiano entrambi i conii....si vede anche parte della facciata del duomo mi sono svenato ma quando l'ho vista non ho saputo resistere...poi per me ha pure una patina riposata ed è proprio quello che piace a me. cosa ne pensate? grazie a tutti marco6 punti
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Approfitto, Illy, per ricordare quanto ho già postato altrove, ovvero l'invito guardare "La dinastia dei Severi" nel programma "Passato e Presente" di Paolo Mieli, dove il prof. Umberto Roberto traccia un bellissimo, e affatto banale o scontato, profilo dei Severi inquadrandone magnificamente il ruolo storico. Stasera alle 20,27 su Rai Storia (can. 54) oppure su Rai(Re)Play con Smart Tv. io l'ho visto all'ora di pranzo ed è notevole; cercate di non perderlo!5 punti
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Buongiorno, dsìestato dal fatto che oggi 11 marzo ne ricorre l'anniversario della morte (222 d.C.), ero quasi sicuro che nella Sezione fosse stata postata una biografia a nome di Elagabalo ma ad un controllo ciò è risultato errato. Pongo rimedio con un breve scritto in merito, aperto ad inserimenti e commenti. ELAGABALO L’11 marzo 222 d.C. muore l’imperatore Sesto Vario Avito Bassiano (Sextus Varius Avitus Bassianus) più conosciuto come Elagabalo. Era nato nel 204 da Sesto Vario Marcello (Sextus Varius Marcellus) e Giulia Soemia Bassiana (Iulia Soaemias Bassiana) , ultimogenita di Giulia Mesa (Iulia Maesa) , sorella dell’imperatrice Giulia Domna (Iulia Domna) Fu esiliato nella città d’origine, Emesa in Siria, assieme alla famiglia da Macrino dove divenne sacerdote del dio solare Elagabal (da cui prese il soprannome). Nominato imperatore su acclamazione dei soldati della Legio III Gallica e prese il nome di Marco Aurelio Antonino per ricollegarsi a Caracalla di cui erano state messe in giro voci fosse il figlio illegittimo per rafforzare pubblicamente la sua pretesa al trono. Lo scontro militare presso Antiochia contro Macrino lo elesse imperatore a tutti gli effetti (218). Ben presto però il sostegno iniziale scemò e si assistette a varie ribellioni anche da parte della stessa Legio III Gallica. I motivi erano vari: l’elevazione di madre e nonna al rango di Auguste e concedendo loro il permesso di presiedere alle riunioni in Senato; cercò di far adorare come unico dio Elagabal, costruendo un nuovo tempio sul Palatino dove raccolse le reliquie più sacre di Roma (tra le quali il Palladio e gli scudi Ancilia); infine cercò di farsi adorare come dio egli stesso. Tra le sue mogli ci fu anche la vergine vestale Aquilia Severa e instaurò un rapporto amoroso con un auriga di nome Ieracle che chiamava “suo marito”. La nonna Giulia Mesa resasi conto degli errori del nipote cominciò a lavorare per sostituirlo e fece adottare dall’imperatore il cugino Alessandro Severo. In seguito al crescente seguito riscosso da Alessandro, Elagabalo cercò invano di farlo uccidere. All’ennesimo tentativo di ordire l’omicidio del cugino, i pretoriani rivolsero le armi verso di lui e lo uccisero. Questi gli ultimi istanti della sua vita riportati dalla Historia Augusta (Elagabalo, 16-18). "I pretoriani decisero di prendere l'iniziativa. I primi a cadere furono naturalmente i complici di Elagabalo, che fecero una fine degna della loro vita, giacché prima di essere uccisi furono tutti evirati oppure impalati. Fu poi la volta di Elagabalo, che venne raggiunto e ucciso in una latrina dove aveva cercato rifugio. Il cadavere fu trascinato per strada in mezzo alla folla e poi, per colmo di ingiuria, gettato in una cloaca. Siccome però la cloaca era troppo stretta e il cadavere non passava, Elagabalo fu tirato di nuovo fuori e fu trascinato in giro per il circo. Infine, gli fu legata ai piedi una zavorra affinché non galleggiasse, e fu gettato nel Tevere dal ponte Emilio, per impedire che qualcuno lo seppellisse. Con Elagabalo fu uccisa anche la madre, una donna svergognata, degna in tutto del figlio." Dopo la morte il Senato ne decretò la damnatio memoriae. Elio Lampridio così scrisse nella Historia Augusta (Elagabalo, 1): "Non era mia intenzione scrivere la biografia di Vario Antonino Eliogabalo, perché avrei voluto che andasse perduto per sempre perfino il ricordo di un imperatore della sua sorta, ma poi ho pensato che purtroppo prima di lui c'erano già stati imperatori a lui simili, come un Caligola, un Nerone o un Vitellio, e allora ho cambiato idea." Gli successe il cugino Alessandro Severo. Ciao Illyricum4 punti
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Qualche esemplare monetale collegato al tema (tratti da CNG coins) ELAGABALUS. 218-222 AD. Æ Sestertius (29mm, 24.45 g, 12h). Struck 219 AD. IMP CAES M AVR ANTONINVS PIVS AVG, laureate, draped, and cuirassed bust right, seen from behind / FIDES EXERCITVS, S C in exergue, Fides Exercitus seated left, holding eagle and legionary aquila; military standard to left. RIC IV 345; BMCRE 348; Cohen 35. Good VF, gray-green and brown patina. Rare and important reverse type. Elagabalus. AD 218-222. Æ Sestertius (29.5mm, 21.94 g, 12h). Rome mint. Struck AD 219. IMP CAES M AVR ANTONINVS PIVS AVG, laureate, draped, and cuirassed bust right, seen from behind / PONTIF MAX TR P, S C in exergue, Roma, helmeted and draped, seated left, holding Victory on extended right hand and vertical spear in left; round shield set on ground to right in front of seat. RIC IV 284; Thirion 4; Banti 44; BMCRE 343-4. VF, even brassy-tan river patina, granular surfaces, a few pits, small flaw on obverse near edge. From the RAM Collection, purchased from Frank Kovacs, December 1989. Elagabalus. AD 218-222. AR Antoninianus (23mm, 4.29 g, 6h). Rome mint. Struck AD 219. Radiate, draped, and cuirassed bust right / Salus standing right, holding serpent with both hands. RIC IV 138; Thirion 49; RSC 255. Choice EF. Aquilia Severa. Augusta, AD 220-221 & 221-222. Æ Sestertius (29.5mm, 22.24 g, 12h). Rome mint. Struck under Elagabalus. IVLIA AQVILIA SEVERA AVG, draped bust right, wearing stephane / CONCO[RDIA], S C across field, Concordia, draped, standing left, cradling double cornucopia in left arm and sacrificing out of patera in right hand over garlanded and lighted altar to left; [star in right field]. RIC IV 390 (Elagabalus); Thirion 482; Banti 4; BMCRE 432-3 (Elagabalus). Near VF, brown surfaces, some red, green, and earthen deposits, pit on reverse deletes star, hairline flan crack, areas of minor roughness and smoothing. Rare. Julia Maesa. Augusta, AD 218-224/5. Æ Sestertius (30.5mm, 23.56 g, 12h). Rome mint. Struck under Elagabalus, AD 218-220. IVLIA MAESA AVGVSTA, draped bust right, wearing stephane / PIETAS AVG, S C across field, Pietas, wearing stephane and draped, standing left, holding acerrum in left hand and with right hand dropping incense on garlanded and lighted altar to left. RIC IV 414 (Elagabalus); Thirion 408; Banti 6; BMCRE 389-90 (Elagabalus). Good VF, attractive green patina, slight porosity, some pitting on obverse, dark gray deposits mostly on reverse. From the RAM Collection, purchased from Ed Waddell, August 1996. Severus Alexander. AD 222-235. AV Aureus (20mm, 5.86 g, 7h). Rome mint. Struck AD 230. IMP SEV ALE-XAND AVG, laureate bust right, slight drapery on left shoulder / P M TR P VIIII COS III P P, Romulus, laureate and in military outfit, advancing right, holding spear in right hand and trophy over left shoulder. RIC IV 103; Calicó 3121; BMCRE 620. FDC. Ciao Illyricum4 punti
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Sarebbe un peccato non donare tanta conoscenza... Sarebbe un peccato perdere tanta generosità... Sarebbe un peccato non dar voce alla numismatica, quella numismatica che si era sempre sognato...4 punti
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Mi associo ai complimenti!4 punti
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In collezione: che affianca quello con anello ed ora alla ricerca del Vangelo chiuso ?3 punti
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Forza ragazzi la numismatica non ha età, luogo, dottrina o ideologia, e quella scienza che sta al di sopra di tutto... La più completa, la più vicina a tutti, rendiamogli nuovamente i fasti che l'hanno sempre contraddistinta, spero che Marco sia quell'input che oggi servirebbe come non mai..3 punti
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Buonasera cari amici. Ritorno sui grossi dello Soranzo. La fine dell'asta Savoca mi permette di segnalare un'altra particolarità nei grossi di questo doge ed è l'asta della bandiera terminante con una crocetta in stile "serbo". Si tratta di un particolare molto leggero che si inserisce molto bene nella figurazione stessa senza creare particolare disturbi.3 punti
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Taglio: 2 euro Nazione: Olanda Anno: 2005 Tiratura: 200.000 Conservazione: MB Località: Torino3 punti
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Nuovo di questa monetazione mi piacerebbe sapere l'opinione dai più esperti di questo 4 Tarì Filippo IV per Messina 1664? si vede solo la stanghetta incrociata bassa del 4 finale.... Peso g.10,48 Diametro mm.28 irregolare Grazie F.2 punti
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Camerlengo Cardinale Vitellozzo Vitelli Sede Vacante 9 Dicembre 1565 - 7 Gennaio 1566 Figlio del capitano Alessandro Vitelli, signore di Amatrice, nacque a Firenze il 6 aprile 1532 , fu nominato vescovo della sua città natale nel 1554, ma ebbe bisogno di un permesso speciale per prendere possesso della diocesi poiché non aveva ancora raggiunto l'età canonica di 27 anni. Nel Concistoro del 15 marzo 1557, Papa Paolo IV lo creò Cardinale diacono. Tra i vari incarichi che ricoprì, fu Camerlengo di Santa Romana Chiesa dal 1564 alla morte, Legato nella provincia di Campagna e Marittima, Prefetto del tribunale dell'Apostolica Segnatura di Grazia, membro della Congregazione del Sant'Uffizio, Protettore del Regno di Francia presso la Santa Sede. Morì a Roma il 19 Novembre 1568 e fu sepolto nella Basilica di Santa Maria Durante questa brevissima e unica Sede Vacante del Camerlengo Vitelli sono stati coniati Testoni nelle Zecche di Ancona e Macerata, Giuli nella zecca di Roma, come tutte le monete dei Camerlenghi anche queste si distinguono per il particolarissimo stemma Araldico della famiglia con le 2 mezzelune inquartate. Personalmente ritengo queste monete le piu' rare in assoluto di tutte le emissioni dei Camerlenghi, l' assenza di questa Sede Vacante nelle piu' importanti raccolte del passato ne' e' una prova evidente. Testone di Macerata Ag. 8,09 g. SEDE· VA – CANTE· Stemma sormontato da padiglione, chiavi decussate con cordone e fiocchi e cappello cardinalizio. Rv. Segno di Mazzeo Mazzei S·PETRVS – APOSTOLVS S. Pietro, nimbato e con chiavi, seduto in trono di fronte e benedicente; all’esergo, ·MACER·/ ·. RIF: CNI 3, Muntoni 4. Berman 1089. Provenienza: Ex aste NAC 81del 2014, lotto 399 (coll.De Falco), Kunst und Munzen XXI del 1980, lotto286 (coll. Patrizi) e Santamaria del 29 maggio 1922, lotto 839 (coll. Ruchat). L' unico altro esemplare che ho censito e' quello dell'Asta Montenapoleone 4 del 1984, lotto 435 (coll. Muntoni). Testone di Ancona Ag. 9,37 g. SEDE· VA – CANTE· Stemma sormontato da padiglione, chiavi decussate con cordone e fiocchi e cappello cardinalizio. Rv. – APOSTOLVS. S·PETRVS. , Segno di Mazzeo Mazzei – S. Pietro nimbato e con chiavi, seduto in trono di fronte e benedicente; all’esergo, ·ANCO· RIF: CNI 2, Muntoni 2, Berman 1088. Provenienza: Collezione Privata L' unico altro esemplare che ho censito e' quello dell'Asta BANK LEU 36 del 1985, lotto 710 (coll. Cappelli). Perdonatemi le immagini, la fotografia non e' decisamente il mio forte..... Come sempre resto in attesa della Vs. conoscenza in merito ad altri esemplari noti di Testoni coniati da questo "introvabile" Camerlengo..... Buon fine settimana Daniele2 punti
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Queste sono alcune banconote da 500 lire: Metti una spunta su quella che credi che sia la tua banconota in questo modo: Successivamente ci vorranno comunque delle foto di fronte e retro2 punti
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...Invece, per il presente, invito tutti a guardare "La dinastia dei Severi" nel bellissimo programma "Passato e Presente" di Paolo Mieli dove il prof. Umberto Roberto traccia un bellissimo, e affatto banale o scontato, profilo dei Severi inquadrandone magnificamente il ruolo storico dei tempi. Stasera alle 20, 27 su Rai Storia (can. 54) oppure su Rai(Re)Play con Smart Tv. io l'ho visto all'ora di pranzo ed è notevole; cercate di non perderlo!2 punti
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Si, e’ un gran bel giorno, torna la voglia di fare e di partecipare, Eros ha dato tantissimo e sofferto anche per la numismatica, merita ogni bene e ogni felicità, il tempo poi aiuta a ristabilire il vero e a gratificare, a volte quello che sembra non e’, ma quello che non sembra e’, ci sei mancato come uomo e appassionato, motivatore e divulgatore, anche sognatore, ormai nessuno sogna più in numismatica e si dovrebbe farlo invece, si e’ un bel giorno....bentornato a casa Eros!2 punti
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Nella loro rigorosa semplicità dettata dall'ordine, si stagliano sublimi, e nel tempo ci raccontano di noi..2 punti
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No, non tutte le hanno, Caro, Carino, Numeriano hanno emesso monete senza contrassegni nonostante lo stesso peso di quelle contrassegnate. Diocleziano come consuetudine di Lione non aveva contrassegno sui suoi antoniniani e la stessa cosa faceva Treveri (PTR).1 punto
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Devi contestualizzare la moneta, lo spartiacque è la riforma, quindi il 294 d.C.. Fino a questo anno Diocleziano e Massimiano emettono radiati argentati, la sigla XXI è presente sulla maggior parte ma non su tutte ( vedi Lugdunum e Treveri), il valore comunque era identico a quelle che avevano il contrassegno. io direi “se trovo un radiato CONCORDIA MILITVM quindi senza XXI in esergo allora è un tipico radiato post-riforma”1 punto
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Negrini 29 lotto 1151 - 11 giugno 2009; l'esemplare è descritto nel Manuale. Prego..per i confronti > ...1 punto
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Complimenti, un bellissimo tondello. Trovo irresistibile il bordone di San Contardo d'Este genuflesso che si interseca con la legenda tagliando la S finale di CONTARDVS. Inoltre è molto peculiare anche il bordo perlinato grossolano che regala alla moneta un nonsoché di arcaico e regale. Saluti!1 punto
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DE GREGE EPICURI Ne parla diffusamente @Massenzionella discussione "Riforma del IV secolo e divisionali", in questa sezione.1 punto
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Peccato. Se le 500 lire fossero state dal T19 alla E20 in condizioni perfette sarebbero valse almeno una cinquantina di euro.1 punto
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Non è la mia monetazione, ma faccio anch’io i complimenti a @DARECTASAPERE per questo bellissimo e raro testone, che trovo molto affascinante.1 punto
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Hirpini e Profausto, volevo complimentarmi con voi. Avete fatto una analisi completa di questa moneta (peraltro con una grossa mancanza di metallo) da cui ho imparato molto. Buona serata. Stilicho1 punto
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Aspettiamo di vedere il rovescio... Perl'inaugurazione stiamo preparando un comitato per la catalogazione...1 punto
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Credo che @dabbene avrà voluto dire 'te lo sposto in exonumia', una sezione del forum più adatta al tuo quesito. Da quanto ne so si usavano per una specie di abaco a gettoni, dalla metà dell'800 sino agli inizi del 900 servivano per lo più per fare semplici conti, per imparare. Si spostavano in orizzontale su di una lavagnetta di legno o di stoffa su cui erano riportate delle righe appositamente predisposte, si potrebbero definire dei contatori come gli anelli o le perline di un pallottoliere. Spesso imitavano le monete contemporanee senza ricalcare fedelmente le corrette leggende o denominazioni per evitare l'accusa di contraffazione. In questi abachi sui generis in buona sostanza al posto dei gettoni, o di dischetti qualsiasi, si utilizzavano i spiel marke. E possibilmente venivano usati anche per qualsiasi gioco dove era necessario fare dei piccoli conti o qualche semplice operazione matematica.1 punto
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Taglio: 2 euro CC Nazione: Italia Anno: 2018 B Tiratura: 2.985.000 Conservazione: Spl Località: Parma Taglio: 2 euro CC Nazione: Germania F Anno: 2017 Tiratura: 7.200.000 Conservazione: BB Località: Parma1 punto
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Taglio : 20 €cent Nazione : San Marino Anno :2008 Tiratura : 1.231.360 Conservazione : BB Citta : Ancona1 punto
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Con questa monetina pensavo di poter terminare questa tipologia, poi il mio amico @alainrib ha rintracciato un esemplare inedito della zecca di Vercelli e quindi non posso ancora considerare finita la serie... Comunque si tratta di un quarto di grosso del 1581 per la zecca di Nizza coniato sotto Carlo Emanuele I, moneta coniata per la circolazione al di qua delle Alpi infatti viene anche denominato quarto di Piemonte. https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CE1/14 Sono stato fortunato che nonostante il piccolo modulo del tondello si veda ancora la data e la sigla, spesso questo non è possibile.1 punto
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Buona giornata Concordo con chi mi ha preceduto. Il ducato di destra è certamente una contraffazione; quello di sinistra, che tra l'altro è da considerarsi di conio differente, tant'è che riporta il segno di un diverso massaro sotto il gomito di San Marco ( * invece del °), mi lascia molto perplesso; difficile essere sicuri della sua bontà. saluti luciano1 punto
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Londra, British Museum Dal 1946 Dal 1853 Da prima del 1837 Si nota chiaramente il secondo Φ. Non menzionato nelle note del primo esemplare postato.1 punto
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Da Cizico di Misia, un rarissimo statere in elettro con al diritto, a pieno campo, un bell'elmo corinzio crestato . Forse non solo elmo ma testa di oplita, poichè nella fessura per l'occhio, pare appunto di vedersi un occhio . Interessante la descrizione che il compilatore ha voluto dedicare a questo elemento di armatura . Passerà ( tra molti spettacolari esemplari greci ) in asta RomaNum. XVII al lotto 478 il prossimo 28 Marzo .1 punto
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Taglio: 2€ Nazione: San Marino Anno: 2013 Tiratura: 572.624 Conservazione: SPL Località: Padova Questa l'ho "salvata" in extremis, non sapevo che ce l'aveva mia moglie e stava per spenderla al supermercato ? ?? appena ho visto il palazzo del governo della RSM disegnato, in un nanosecondo mi sono fiondato per acciuffarla prima che la desse alla commessa ??, per fortuna, giusto per un soffio...1 punto
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Buonasera, quando si certificano certe particolarità si sceglie un indice di rarità intermedio per motivi precauzionali, questo perché non si conosce l'effettiva quantità di esemplari in circolazione che potrebbe aumentare una volta venuta alla luce... Per quanto riguarda l'1 speculare sono d'accordo con te, stilisticamente non hanno niente a che vedere con un vero 1 speculare ma sono semplicemente dei difetti di conio, che poi un collezionista è convinto che sia effettivamente una variante, rara o meno, buon per lui che ne gioisce nel possesso però, secondo me, si inizia ad esagerare... Ho aspettato un po' prima di scrivere questo post perché so che non attirero'delle simpatie ma credo sia anche giusto non inviare dei messaggi sbagliati a quanti si accostano alla fantastica produzione della zecca di Napoli...1 punto
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Classical Numismatic Group, Auction 87, lot 302, 18/05/2011 KINGS of MACEDON. Perdikkas III. 365-359 BC. AR Diobol (11mm, 0.93 g, 1h). Bearded head of Herakles right, wearing lion skin / Bow and club; [Π]-EP around; all within shallow incuse square. Westermark, Remarks pl. LXX, 45; SNG ANS -; SNG Alpha Bank 237-8. Good VF, bright surfaces. Extremely rare. Perdikkas III was the son of Amyntas III and Eurydice, and succeeded his elder brother, Alexander II, to the throne of Macedon in 368 BC. At the time, Perdikkas was a minor, and the Macedonian Assembly elected as regent Ptolemy of Aloros, who served in this capacity for three years. The fact that Ptolemy was elected by the Assembly discounts a popular theory in much of the classical literature that he was responsible for the assassination of Alexander II (see N.G.L. Hammond, "A History of Macedonia, Volume II", pp. 181-4, for an analysis of the event). During the regency, Macedon was forced into a form of subservience to Thebes by means of an unbalanced alliance, in which Ptolemy surrendered his son and thirty of the Companions as hostages. This 'alliance' also brought Macedon into conflict with Thebes' opponent, Athens, which was then attempting to gain control over Amphipolis. By the time Perdikkas entered his maturity, in 365 BC, the kingdom was under threat of Athenian domination. Whereas Thebes provided virtually no support to Perdikkas, the Athenians gained new allies all around Macedon, from the Thracian tribes in the east, to the Molossians in the west, not to mention the pro-Athenian faction among the Macedonian elite. In any event, by late 364 or early 363 BC, Perdikkas was compelled to ally himself with Athens, whose general in the region, Timotheos, subsequently enlisted the Macedonians in his attempt to subjugate the Chalkidian League and capture Amphipolis. Later in 362 BC, however, perhaps encouraged by an expedition of the Theban leader Epaminondas against Athens, Perdikkas renounced his alliance with Athens. Macedon was quickly subdued by an Athenian force under Callisthenes, but Perdikkas again renounced Athens soon after its forces departed, and gave military support to both the Chalkidians and Amphipolis. Timotheos eventually had success against the Chalkidians, but his final attempt to take Amphipolis failed miserably, and he was forced to withdraw in 360 BC. While Perdikkas' attention had been drawn to the eastern lowlands of Macedon, another, more formidable threat had grown in the highlands to the west. The Illyrians, long opponents of Macedon, had become invigorated under their king Bardylis, who began plundering his neighbor Epiros in 359 BC. Encouraged by finding little resistance from the Epirote king, Arybbas, Bardylis took his forces into Macedon, where he decimated the Macedonian army and killed Perdikkas in battle. From the death of king Archelaos, whose reign saw an early pinnacle of Macedonian power, the kingdom had been fighting a defensive battle against enemies on all sides. This blow by the Illyrians exposed the kingdom to all these enemies, who moved to capture their own part of Macedonian territory. Unfortunately for them all, Perdikkas' youngest brother and successor, Philip II, became the most formidable king the Macedonians had yet produced. Coins of Perdikkas are known in silver and bronze. His silver consists of two denominations, staters and diobols. The staters continue the basic types from Amyntas, with the head of Herakles in lion skin on the obverse, and a walking horse on the reverse. What is innovative is that Herakles is now depicted beardless, which becomes the standard way his shown on subsequent royal Macedonian issues. The diobols feature the bearded head of Herakles in lion skin, which suggests they were issued prior to the staters, while the reverse has a bow and club. Perdikkas' bronze coinage is known with three types. All feature the beardless Herakles on the obverse, with three different reverses. His bronze coinage is fairly common today, while his silver is very rare. In her article on the Macedonian regal coinage in this period, Westermark noted that, even though the output of his coinage was limited, the artistic quality of Perdikkas' coins was very high. ILLUSTRAZIONE: OPLITA TEBANO1 punto
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DE GREGE EPICURI Dovrebbe essere un quinario della famiglia Tituria, ma fra le monete di T.Sabino non la trovo. Forse è il caso di chiedere a @L. Licinio Lucullo1 punto
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quindi si usura solo al dritto e non al rovescio? come l'hanno maneggiata questa moneta facci capire... Le debolezze di conio sono appunto CIRCOSCRITTE in zone, in quanto rientrano nei tipici difetti di produzione relativi allo stato dei conii. Ecco un ulteriore esempio1 punto
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