Vai al contenuto

Classifica

  1. eracle62

    eracle62

    Utente Storico


    • Punti

      19

    • Numero contenuti

      5568


  2. Illyricum65

    Illyricum65

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      8076


  3. vickydog

    vickydog

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      2750


  4. Zenzero

    Zenzero

    Utente Storico


    • Punti

      7

    • Numero contenuti

      1215


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/11/19 in tutte le aree

  1. Oggi è un bel giorno! Perchè? Dopo tanto tempo ho rivisto i messaggi di una persona carissima, una persona che per i suoi contenuti incoraggianti e competenti ha sempre spronato a scrivere e partecipare al forum, una sicurezza che era venuta a mancare; sapevi sempre che durante la notte qualcuno ti leggeva, e prendeva in considerazione ciò che avevi scritto, anche se la risposta o il commento poteva essere un breve messaggio, era importante sapere che qualcuno ti aveva preso in considerazione. Adesso non sparire più! Sono sicuro nel poter affermare che non Mi sei mancato, ma Ci sei mancato! Bentornato Eros
    7 punti
  2. Buonasera, questo è l'ultimo acquisto per Modena....si tratta di un Mezzo Ducato o 80 soldi di Rinaldo d'Este del 1727 rif MIR 831/1. per me moneta di grande fascino con al dritto un gran ritratto del duca disturbato da qualche graffio dovuto sicuramente alla fase di coniazione e un rovescio con san contardo che prega genuflesso in abiti da pellegrino rivolto verso la città. la città in questa tipologia si vede decisamente meglio ed è più dettagliata rispetto agli esemplari degli anni successivi ed in cui cambiano entrambi i conii....si vede anche parte della facciata del duomo mi sono svenato ma quando l'ho vista non ho saputo resistere...poi per me ha pure una patina riposata ed è proprio quello che piace a me. cosa ne pensate? grazie a tutti marco
    6 punti
  3. Approfitto, Illy, per ricordare quanto ho già postato altrove, ovvero l'invito guardare "La dinastia dei Severi" nel programma "Passato e Presente" di Paolo Mieli, dove il prof. Umberto Roberto traccia un bellissimo, e affatto banale o scontato, profilo dei Severi inquadrandone magnificamente il ruolo storico. Stasera alle 20,27 su Rai Storia (can. 54) oppure su Rai(Re)Play con Smart Tv. io l'ho visto all'ora di pranzo ed è notevole; cercate di non perderlo!
    5 punti
  4. Buongiorno, dsìestato dal fatto che oggi 11 marzo ne ricorre l'anniversario della morte (222 d.C.), ero quasi sicuro che nella Sezione fosse stata postata una biografia a nome di Elagabalo ma ad un controllo ciò è risultato errato. Pongo rimedio con un breve scritto in merito, aperto ad inserimenti e commenti. ELAGABALO L’11 marzo 222 d.C. muore l’imperatore Sesto Vario Avito Bassiano (Sextus Varius Avitus Bassianus) più conosciuto come Elagabalo. Era nato nel 204 da Sesto Vario Marcello (Sextus Varius Marcellus) e Giulia Soemia Bassiana (Iulia Soaemias Bassiana) , ultimogenita di Giulia Mesa (Iulia Maesa) , sorella dell’imperatrice Giulia Domna (Iulia Domna) Fu esiliato nella città d’origine, Emesa in Siria, assieme alla famiglia da Macrino dove divenne sacerdote del dio solare Elagabal (da cui prese il soprannome). Nominato imperatore su acclamazione dei soldati della Legio III Gallica e prese il nome di Marco Aurelio Antonino per ricollegarsi a Caracalla di cui erano state messe in giro voci fosse il figlio illegittimo per rafforzare pubblicamente la sua pretesa al trono. Lo scontro militare presso Antiochia contro Macrino lo elesse imperatore a tutti gli effetti (218). Ben presto però il sostegno iniziale scemò e si assistette a varie ribellioni anche da parte della stessa Legio III Gallica. I motivi erano vari: l’elevazione di madre e nonna al rango di Auguste e concedendo loro il permesso di presiedere alle riunioni in Senato; cercò di far adorare come unico dio Elagabal, costruendo un nuovo tempio sul Palatino dove raccolse le reliquie più sacre di Roma (tra le quali il Palladio e gli scudi Ancilia); infine cercò di farsi adorare come dio egli stesso. Tra le sue mogli ci fu anche la vergine vestale Aquilia Severa e instaurò un rapporto amoroso con un auriga di nome Ieracle che chiamava “suo marito”. La nonna Giulia Mesa resasi conto degli errori del nipote cominciò a lavorare per sostituirlo e fece adottare dall’imperatore il cugino Alessandro Severo. In seguito al crescente seguito riscosso da Alessandro, Elagabalo cercò invano di farlo uccidere. All’ennesimo tentativo di ordire l’omicidio del cugino, i pretoriani rivolsero le armi verso di lui e lo uccisero. Questi gli ultimi istanti della sua vita riportati dalla Historia Augusta (Elagabalo, 16-18). "I pretoriani decisero di prendere l'iniziativa. I primi a cadere furono naturalmente i complici di Elagabalo, che fecero una fine degna della loro vita, giacché prima di essere uccisi furono tutti evirati oppure impalati. Fu poi la volta di Elagabalo, che venne raggiunto e ucciso in una latrina dove aveva cercato rifugio. Il cadavere fu trascinato per strada in mezzo alla folla e poi, per colmo di ingiuria, gettato in una cloaca. Siccome però la cloaca era troppo stretta e il cadavere non passava, Elagabalo fu tirato di nuovo fuori e fu trascinato in giro per il circo. Infine, gli fu legata ai piedi una zavorra affinché non galleggiasse, e fu gettato nel Tevere dal ponte Emilio, per impedire che qualcuno lo seppellisse. Con Elagabalo fu uccisa anche la madre, una donna svergognata, degna in tutto del figlio." Dopo la morte il Senato ne decretò la damnatio memoriae. Elio Lampridio così scrisse nella Historia Augusta (Elagabalo, 1): "Non era mia intenzione scrivere la biografia di Vario Antonino Eliogabalo, perché avrei voluto che andasse perduto per sempre perfino il ricordo di un imperatore della sua sorta, ma poi ho pensato che purtroppo prima di lui c'erano già stati imperatori a lui simili, come un Caligola, un Nerone o un Vitellio, e allora ho cambiato idea." Gli successe il cugino Alessandro Severo. Ciao Illyricum
    4 punti
  5. Qualche esemplare monetale collegato al tema (tratti da CNG coins) ELAGABALUS. 218-222 AD. Æ Sestertius (29mm, 24.45 g, 12h). Struck 219 AD. IMP CAES M AVR ANTONINVS PIVS AVG, laureate, draped, and cuirassed bust right, seen from behind / FIDES EXERCITVS, S C in exergue, Fides Exercitus seated left, holding eagle and legionary aquila; military standard to left. RIC IV 345; BMCRE 348; Cohen 35. Good VF, gray-green and brown patina. Rare and important reverse type. Elagabalus. AD 218-222. Æ Sestertius (29.5mm, 21.94 g, 12h). Rome mint. Struck AD 219. IMP CAES M AVR ANTONINVS PIVS AVG, laureate, draped, and cuirassed bust right, seen from behind / PONTIF MAX TR P, S C in exergue, Roma, helmeted and draped, seated left, holding Victory on extended right hand and vertical spear in left; round shield set on ground to right in front of seat. RIC IV 284; Thirion 4; Banti 44; BMCRE 343-4. VF, even brassy-tan river patina, granular surfaces, a few pits, small flaw on obverse near edge. From the RAM Collection, purchased from Frank Kovacs, December 1989. Elagabalus. AD 218-222. AR Antoninianus (23mm, 4.29 g, 6h). Rome mint. Struck AD 219. Radiate, draped, and cuirassed bust right / Salus standing right, holding serpent with both hands. RIC IV 138; Thirion 49; RSC 255. Choice EF. Aquilia Severa. Augusta, AD 220-221 & 221-222. Æ Sestertius (29.5mm, 22.24 g, 12h). Rome mint. Struck under Elagabalus. IVLIA AQVILIA SEVERA AVG, draped bust right, wearing stephane / CONCO[RDIA], S C across field, Concordia, draped, standing left, cradling double cornucopia in left arm and sacrificing out of patera in right hand over garlanded and lighted altar to left; [star in right field]. RIC IV 390 (Elagabalus); Thirion 482; Banti 4; BMCRE 432-3 (Elagabalus). Near VF, brown surfaces, some red, green, and earthen deposits, pit on reverse deletes star, hairline flan crack, areas of minor roughness and smoothing. Rare. Julia Maesa. Augusta, AD 218-224/5. Æ Sestertius (30.5mm, 23.56 g, 12h). Rome mint. Struck under Elagabalus, AD 218-220. IVLIA MAESA AVGVSTA, draped bust right, wearing stephane / PIETAS AVG, S C across field, Pietas, wearing stephane and draped, standing left, holding acerrum in left hand and with right hand dropping incense on garlanded and lighted altar to left. RIC IV 414 (Elagabalus); Thirion 408; Banti 6; BMCRE 389-90 (Elagabalus). Good VF, attractive green patina, slight porosity, some pitting on obverse, dark gray deposits mostly on reverse. From the RAM Collection, purchased from Ed Waddell, August 1996. Severus Alexander. AD 222-235. AV Aureus (20mm, 5.86 g, 7h). Rome mint. Struck AD 230. IMP SEV ALE-XAND AVG, laureate bust right, slight drapery on left shoulder / P M TR P VIIII COS III P P, Romulus, laureate and in military outfit, advancing right, holding spear in right hand and trophy over left shoulder. RIC IV 103; Calicó 3121; BMCRE 620. FDC. Ciao Illyricum
    4 punti
  6. Sarebbe un peccato non donare tanta conoscenza... Sarebbe un peccato perdere tanta generosità... Sarebbe un peccato non dar voce alla numismatica, quella numismatica che si era sempre sognato...
    4 punti
  7. In collezione: che affianca quello con anello ed ora alla ricerca del Vangelo chiuso ?
    3 punti
  8. Forza ragazzi la numismatica non ha età, luogo, dottrina o ideologia, e quella scienza che sta al di sopra di tutto... La più completa, la più vicina a tutti, rendiamogli nuovamente i fasti che l'hanno sempre contraddistinta, spero che Marco sia quell'input che oggi servirebbe come non mai..
    3 punti
  9. Buonasera cari amici. Ritorno sui grossi dello Soranzo. La fine dell'asta Savoca mi permette di segnalare un'altra particolarità nei grossi di questo doge ed è l'asta della bandiera terminante con una crocetta in stile "serbo". Si tratta di un particolare molto leggero che si inserisce molto bene nella figurazione stessa senza creare particolare disturbi.
    3 punti
  10. Taglio: 2 euro Nazione: Olanda Anno: 2005 Tiratura: 200.000 Conservazione: MB Località: Torino
    3 punti
  11. Nuovo di questa monetazione mi piacerebbe sapere l'opinione dai più esperti di questo 4 Tarì Filippo IV per Messina 1664? si vede solo la stanghetta incrociata bassa del 4 finale.... Peso g.10,48 Diametro mm.28 irregolare Grazie F.
    2 punti
  12. Camerlengo Cardinale Vitellozzo Vitelli Sede Vacante 9 Dicembre 1565 - 7 Gennaio 1566 Figlio del capitano Alessandro Vitelli, signore di Amatrice, nacque a Firenze il 6 aprile 1532 , fu nominato vescovo della sua città natale nel 1554, ma ebbe bisogno di un permesso speciale per prendere possesso della diocesi poiché non aveva ancora raggiunto l'età canonica di 27 anni. Nel Concistoro del 15 marzo 1557, Papa Paolo IV lo creò Cardinale diacono. Tra i vari incarichi che ricoprì, fu Camerlengo di Santa Romana Chiesa dal 1564 alla morte, Legato nella provincia di Campagna e Marittima, Prefetto del tribunale dell'Apostolica Segnatura di Grazia, membro della Congregazione del Sant'Uffizio, Protettore del Regno di Francia presso la Santa Sede. Morì a Roma il 19 Novembre 1568 e fu sepolto nella Basilica di Santa Maria Durante questa brevissima e unica Sede Vacante del Camerlengo Vitelli sono stati coniati Testoni nelle Zecche di Ancona e Macerata, Giuli nella zecca di Roma, come tutte le monete dei Camerlenghi anche queste si distinguono per il particolarissimo stemma Araldico della famiglia con le 2 mezzelune inquartate. Personalmente ritengo queste monete le piu' rare in assoluto di tutte le emissioni dei Camerlenghi, l' assenza di questa Sede Vacante nelle piu' importanti raccolte del passato ne' e' una prova evidente. Testone di Macerata Ag. 8,09 g. SEDE· VA – CANTE· Stemma sormontato da padiglione, chiavi decussate con cordone e fiocchi e cappello cardinalizio. Rv. Segno di Mazzeo Mazzei S·PETRVS – APOSTOLVS S. Pietro, nimbato e con chiavi, seduto in trono di fronte e benedicente; all’esergo, ·MACER·/ ·. RIF: CNI 3, Muntoni 4. Berman 1089. Provenienza: Ex aste NAC 81del 2014, lotto 399 (coll.De Falco), Kunst und Munzen XXI del 1980, lotto286 (coll. Patrizi) e Santamaria del 29 maggio 1922, lotto 839 (coll. Ruchat). L' unico altro esemplare che ho censito e' quello dell'Asta Montenapoleone 4 del 1984, lotto 435 (coll. Muntoni). Testone di Ancona Ag. 9,37 g. SEDE· VA – CANTE· Stemma sormontato da padiglione, chiavi decussate con cordone e fiocchi e cappello cardinalizio. Rv. – APOSTOLVS. S·PETRVS. , Segno di Mazzeo Mazzei – S. Pietro nimbato e con chiavi, seduto in trono di fronte e benedicente; all’esergo, ·ANCO· RIF: CNI 2, Muntoni 2, Berman 1088. Provenienza: Collezione Privata L' unico altro esemplare che ho censito e' quello dell'Asta BANK LEU 36 del 1985, lotto 710 (coll. Cappelli). Perdonatemi le immagini, la fotografia non e' decisamente il mio forte..... Come sempre resto in attesa della Vs. conoscenza in merito ad altri esemplari noti di Testoni coniati da questo "introvabile" Camerlengo..... Buon fine settimana Daniele
    2 punti
  13. Queste sono alcune banconote da 500 lire: Metti una spunta su quella che credi che sia la tua banconota in questo modo: Successivamente ci vorranno comunque delle foto di fronte e retro
    2 punti
  14. ...Invece, per il presente, invito tutti a guardare "La dinastia dei Severi" nel bellissimo programma "Passato e Presente" di Paolo Mieli dove il prof. Umberto Roberto traccia un bellissimo, e affatto banale o scontato, profilo dei Severi inquadrandone magnificamente il ruolo storico dei tempi. Stasera alle 20, 27 su Rai Storia (can. 54) oppure su Rai(Re)Play con Smart Tv. io l'ho visto all'ora di pranzo ed è notevole; cercate di non perderlo!
    2 punti
  15. Si, e’ un gran bel giorno, torna la voglia di fare e di partecipare, Eros ha dato tantissimo e sofferto anche per la numismatica, merita ogni bene e ogni felicità, il tempo poi aiuta a ristabilire il vero e a gratificare, a volte quello che sembra non e’, ma quello che non sembra e’, ci sei mancato come uomo e appassionato, motivatore e divulgatore, anche sognatore, ormai nessuno sogna più in numismatica e si dovrebbe farlo invece, si e’ un bel giorno....bentornato a casa Eros!
    2 punti
  16. Nella loro rigorosa semplicità dettata dall'ordine, si stagliano sublimi, e nel tempo ci raccontano di noi..
    2 punti
  17. Ispirato da questa discussione https://www.lamoneta.it/topic/172108-2a-edizione-premio-marco-olivari/?page=2&tab=comments#comment-1971701 e senza pretese, mi sono detto… perché non condividere qualche regola che mi sono dato nello scrivere? Senza velleità, sono tutte cose “imparate sulla pelle”, quasi una lista degli errori fatti e dei consigli ricevuti… Consigli ai quali spero altri vorranno fare aggiunte…. Quindi…. Ecco il mio personale “decalogo” su “come si scrive un articolo a tema numismatico”…. 1 – perché scrivere? Si può scrivere per molti motivi, ma l’importante è che si dica “qualcosa”, e possibilmente qualcosa di nuovo/aggiuntivo. Un inedito, una nuova valutazione di una emissione monetaria, un “tesoretto”, uno studio sui pesi o sui coniii, etc etc Scrivere invece un riassunto di cose già trite e ritrite, dette e ridette, NON SERVE A NULLA …. Scrivere 2 paginette sull’usurpatore XYZ, usando il RIC soltanto e 4 immagini tratte dal web non serve a niente e a nessuno…. Quindi…scrivi per dire qualcosa… non per dire che hai scritto…. 2 – dove scrivere? Dipende da cosa si scrive. Una rivista di “fascia alta”, tipo RIN, Quaderni Ticinesi, Numismatic Chronicle etc, accetta articoli solo se “aggiungono qualcosa” al noto…ad esempio il semplice inedito, qua è rifiutato, a meno che l’inedito non “aggiunga” qualcosa al noto (ovvero, la semplice officina inedita su follis dell’imperatore X non importa a nessuno… in questo caso specifico). Una rivista “divulgativa” come Monete antiche o Panorama numismatico, pur avendo spesso livelli di eccellenza, ha un carattere “divulgativo”, quindi dà più possibilità, e meno rigidità sulle “norme editoriali”. 3 – Come scrivere? Posto che si debba scrivere BENE in italiano, che i periodi debbano essere chiari, e possibilmente brevi per evitare un intricata foresta di incisi, è fondamentale dare una struttura coerente con il “dove si scrive” … Mi spiego meglio … se scrivi sulla RIN, che è una rivista scientifica, evita di “sprecare” 50 pagine per raccontare per sommi capi la vita di Augusto… chi legge non necessita di riassunti “elementari”…. Cita i passaggi fondamentali e relativi al tema sul quale scrivi, e cita le fonti! Se scrivi su riviste a carattere maggiormente divulgativo allora OK, ma sempre in modo chiaro, qua devi pensare che chi legge potrebbe dire “Augusto chi?”, quindi pur non semplificando troppo, cerca di essere chiaro 4 – Come scrivere - bis? Le parabole intrise di retorica ottocentesca, l’aneddotica fine a se stessa, e i racconti “fantastici”, piacciono solo a te che scrivi…. 5 – il parere personale Qua voglio essere brutale… il tuo parere personale non interessa a nessuno! Ovvero…. L’imperatore X era bravo, cattivo, sadico, per me era il migliore, è quello che ha reso grande l’impero, etc etc etc…. io credo che…. NOOOOOO Questo è vero anche se espresso implicitamente, senza un quadro delle fonti…e comunque non serve… per esempio … l’imperatore X fu notoriamente un grande condottiero … (chi lo dice? Perché? E soprattutto…. È funzionale all’articolo che stai scrivendo?) Quindi, se hai un pensiero da esprimere, arrivaci, e fai in modo che ci arrivi il lettore, usando la letteratura scientifica e storica nota…. Il “secondo me” …tienilo per te 6 – Bibliografia e citazioni Se la tua bibliografia è limitata, quasi certamente l’articolo sarà di scarso valore. Se la tua bibliografia è datata, quasi certamente l’articolo sarà di scarso valore. Mi spiego… se la tua bibliografia si ferma al 1965 i casi sono 2: o non è stato scritto altro, e quindi devi dirlo, e questo è alla base del “perché scrivi” !!!! oppure se sono stati scritti altri articoli fino al 2017/2018, DEVI citarli, altrimenti è ovvio che non li hai letti, e che scrivi la tua idea senza aver approfondito lo “stato della questione” Citare le fonti serve per far capire al lettore il senso delle affermazioni…che non devono essere sterili pareri personali. Le citazioni DEVONO essere di prima mano… non citare qualcuno che cita altri, perché se ha fatto un errore, tu lo porti con te…. E comunque la bibliografia non è uno “sfoggio”, quindi cita le cose utili, non “tutto lo scibile” a prescindere dal fine…. 7 – quello che penso può non essere vero Scrivere è un modo per imparare. Leggere tutta la bibliografia di riferimento può anche portarti a capire che la tua idea iniziale non solo era già stata in qualche modo percorsa, ma è già stata “smontata” a dovere. Non devi per forza portare avanti qualcosa che è evidentemente superato…. Leggi… impara… poi, forse, racconta… 8 – le immagini Le fonti delle immagini vanno citate, e soprattutto l’immagine deve essere in scala (1, 2x, 3x etc) Se l’immagine non è in scala perché non serve, e l’obiettivo è solo facilitare un paragone stilistico, devi dirlo! E poi….quante immagini mettere? Dipende… in linea generale sono certamente più utili negli articoli divulgativi, e meno utili negli articoli scientifici… ma non c’è una regola vera 9 – le critiche insegnano. SEMPRE! Impara dalle critiche La peer review è stata per me una scuola dura, ma utilissima… in ogni critica, anche la peggiore, c’è sempre qualcosa che puoi imparare. 10….. Basta, per ora mi fermo qua… Dai aggiungete le vostre regole!
    1 punto
  18. No, non tutte le hanno, Caro, Carino, Numeriano hanno emesso monete senza contrassegni nonostante lo stesso peso di quelle contrassegnate. Diocleziano come consuetudine di Lione non aveva contrassegno sui suoi antoniniani e la stessa cosa faceva Treveri (PTR).
    1 punto
  19. Negrini 29 lotto 1151 - 11 giugno 2009; l'esemplare è descritto nel Manuale. Prego..per i confronti > ...
    1 punto
  20. Mi associo anch’io ai complimenti per questa stupenda moneta.
    1 punto
  21. DE GREGE EPICURI Ne parla diffusamente @Massenzionella discussione "Riforma del IV secolo e divisionali", in questa sezione.
    1 punto
  22. Peccato. Se le 500 lire fossero state dal T19 alla E20 in condizioni perfette sarebbero valse almeno una cinquantina di euro.
    1 punto
  23. Non è la mia monetazione, ma faccio anch’io i complimenti a @DARECTASAPERE per questo bellissimo e raro testone, che trovo molto affascinante.
    1 punto
  24. Non conosco bene questa zecca ma indubbiamente il pezzo e’ di una bellezza incredibile per iconografia e conservazione, per me queste sono le monete che fanno sognare e che potrebbero far appassionare molti, complimenti anche se ormai siamo abituati a vedere da parte tua pezzi sempre eccellenti.
    1 punto
  25. Nikita dovrebbero farti un monumento ?
    1 punto
  26. Per resistere forse dovevi farti legare come Ulisse per eludere il canto delle sirene. E che sirena che hai preso!??
    1 punto
  27. Credo che @dabbene avrà voluto dire 'te lo sposto in exonumia', una sezione del forum più adatta al tuo quesito. Da quanto ne so si usavano per una specie di abaco a gettoni, dalla metà dell'800 sino agli inizi del 900 servivano per lo più per fare semplici conti, per imparare. Si spostavano in orizzontale su di una lavagnetta di legno o di stoffa su cui erano riportate delle righe appositamente predisposte, si potrebbero definire dei contatori come gli anelli o le perline di un pallottoliere. Spesso imitavano le monete contemporanee senza ricalcare fedelmente le corrette leggende o denominazioni per evitare l'accusa di contraffazione. In questi abachi sui generis in buona sostanza al posto dei gettoni, o di dischetti qualsiasi, si utilizzavano i spiel marke. E possibilmente venivano usati anche per qualsiasi gioco dove era necessario fare dei piccoli conti o qualche semplice operazione matematica.
    1 punto
  28. Moneta importante. Come pietra di paragone posto un confronto con un'esemplare passato alla Ranieri 5 (21/4/13) lotto 255 https://www.numisbids.com/n.php?p=lot&sid=442&lot=255 Qui invece è reperibile la collezione di Modena esitata in quella stessa asta http://old.numismaticaranieri.com/public/files/5924/1/002-Ranieri05.pdf
    1 punto
  29. A me, in controluce, pare di vedere chiaramente una piega a croce pressata ed anche qualche piega agli angoli pressata, ragion per cui parlerei al massimo come conservazione di un qSpl, rimane comunque una bella banconota che merita di stare in collezione.
    1 punto
  30. Vero!! Ma basta aver pazienza...
    1 punto
  31. Ovviamente mi associo anch’io, un graditissimo ritorno, di un grandissimo numismatico?.
    1 punto
  32. Ciao! Bentornato luciano
    1 punto
  33. Londra, British Museum Dal 1946 Dal 1853 Da prima del 1837 Si nota chiaramente il secondo Φ. Non menzionato nelle note del primo esemplare postato.
    1 punto
  34. Riprendo la discussione per segnalare la comparsa sul mercato di un secondo esemplare di questa ormai ex unica moneta . Passerà in asta RomaNum. XVII al lotto 542 il prossimo 28 Marzo .
    1 punto
  35. Gli esemplari in questione hanno la stessa titolatura del Mezzo Carlino (unico) di Ferdinando il Cattolico; l'unica differenza è nell'abbreviazione/cambio del nome FERNANDVS - FERDI
    1 punto
  36. Continuo sempre più a meravigliarmi sulla possibilità che dopo oltre 500 anni ci possano essere monete FDC (o quasi). Forse sono state coniate, messe in uno scrigno, e ritirate fuori dallo scrigno solo negli ultimi anni.
    1 punto
  37. Grazie a te @Stilicho e buona giornata a tutti Arcangelo
    1 punto
  38. Non entro nel merito delle vostre discussioni, soprattutto perché non ho conoscenza di queste tipologie, però condivido il piacere di poter aggiungere in collezione una moneta che magari all'apparenza sembra malconcia ma che in realtà, per rarità e per passione, ci fa sospirare e entusiasmare. Un buco coperto, per quanto rottame, spesso ci fa sentire orgogliosi, figuriamoci un R5. Io, nel mio piccolo, ho avuto una grande soddisfazione per questa: e capisco a maggior ragione la gioia di @DARECTASAPERE. Ossequi.
    1 punto
  39. Io, certe monete le metto in collezione anche se hanno il "buco" !?
    1 punto
  40. Taglio: 2 Euro Nazione: San Marino Anno: 2005 Tiratura: Solo in divisionale Condizioni: qFDC Città: Pavia (PV)
    1 punto
  41. taglio 2 euro paese monaco anno 2016 tiratura 864.645 condizioni bb città trieste taglio 1 euro paese sanmarino anno 2017 tiratura 500.000 condizioni bb+ città trieste
    1 punto
  42. Classical Numismatic Group, Auction 87, lot 302, 18/05/2011 KINGS of MACEDON. Perdikkas III. 365-359 BC. AR Diobol (11mm, 0.93 g, 1h). Bearded head of Herakles right, wearing lion skin / Bow and club; [Π]-EP around; all within shallow incuse square. Westermark, Remarks pl. LXX, 45; SNG ANS -; SNG Alpha Bank 237-8. Good VF, bright surfaces. Extremely rare. Perdikkas III was the son of Amyntas III and Eurydice, and succeeded his elder brother, Alexander II, to the throne of Macedon in 368 BC. At the time, Perdikkas was a minor, and the Macedonian Assembly elected as regent Ptolemy of Aloros, who served in this capacity for three years. The fact that Ptolemy was elected by the Assembly discounts a popular theory in much of the classical literature that he was responsible for the assassination of Alexander II (see N.G.L. Hammond, "A History of Macedonia, Volume II", pp. 181-4, for an analysis of the event). During the regency, Macedon was forced into a form of subservience to Thebes by means of an unbalanced alliance, in which Ptolemy surrendered his son and thirty of the Companions as hostages. This 'alliance' also brought Macedon into conflict with Thebes' opponent, Athens, which was then attempting to gain control over Amphipolis. By the time Perdikkas entered his maturity, in 365 BC, the kingdom was under threat of Athenian domination. Whereas Thebes provided virtually no support to Perdikkas, the Athenians gained new allies all around Macedon, from the Thracian tribes in the east, to the Molossians in the west, not to mention the pro-Athenian faction among the Macedonian elite. In any event, by late 364 or early 363 BC, Perdikkas was compelled to ally himself with Athens, whose general in the region, Timotheos, subsequently enlisted the Macedonians in his attempt to subjugate the Chalkidian League and capture Amphipolis. Later in 362 BC, however, perhaps encouraged by an expedition of the Theban leader Epaminondas against Athens, Perdikkas renounced his alliance with Athens. Macedon was quickly subdued by an Athenian force under Callisthenes, but Perdikkas again renounced Athens soon after its forces departed, and gave military support to both the Chalkidians and Amphipolis. Timotheos eventually had success against the Chalkidians, but his final attempt to take Amphipolis failed miserably, and he was forced to withdraw in 360 BC. While Perdikkas' attention had been drawn to the eastern lowlands of Macedon, another, more formidable threat had grown in the highlands to the west. The Illyrians, long opponents of Macedon, had become invigorated under their king Bardylis, who began plundering his neighbor Epiros in 359 BC. Encouraged by finding little resistance from the Epirote king, Arybbas, Bardylis took his forces into Macedon, where he decimated the Macedonian army and killed Perdikkas in battle. From the death of king Archelaos, whose reign saw an early pinnacle of Macedonian power, the kingdom had been fighting a defensive battle against enemies on all sides. This blow by the Illyrians exposed the kingdom to all these enemies, who moved to capture their own part of Macedonian territory. Unfortunately for them all, Perdikkas' youngest brother and successor, Philip II, became the most formidable king the Macedonians had yet produced. Coins of Perdikkas are known in silver and bronze. His silver consists of two denominations, staters and diobols. The staters continue the basic types from Amyntas, with the head of Herakles in lion skin on the obverse, and a walking horse on the reverse. What is innovative is that Herakles is now depicted beardless, which becomes the standard way his shown on subsequent royal Macedonian issues. The diobols feature the bearded head of Herakles in lion skin, which suggests they were issued prior to the staters, while the reverse has a bow and club. Perdikkas' bronze coinage is known with three types. All feature the beardless Herakles on the obverse, with three different reverses. His bronze coinage is fairly common today, while his silver is very rare. In her article on the Macedonian regal coinage in this period, Westermark noted that, even though the output of his coinage was limited, the artistic quality of Perdikkas' coins was very high. ILLUSTRAZIONE: OPLITA TEBANO
    1 punto
  43. DE GREGE EPICURI Dovrebbe essere un quinario della famiglia Tituria, ma fra le monete di T.Sabino non la trovo. Forse è il caso di chiedere a @L. Licinio Lucullo
    1 punto
  44. quindi si usura solo al dritto e non al rovescio? come l'hanno maneggiata questa moneta facci capire... Le debolezze di conio sono appunto CIRCOSCRITTE in zone, in quanto rientrano nei tipici difetti di produzione relativi allo stato dei conii. Ecco un ulteriore esempio
    1 punto
  45. iniziativa carina, tuttavia il fatto che sia confinata alla sola realtà milanese e che si trovi sul sito web di un commerciante temo che la penalizzino un po'... Si fosse cercato di impostastarla con un altro format penso che avrebbe potuto avere un potenziale ben più importante.
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+01:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.