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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/14/19 in tutte le aree
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Sapessi quante ne ho io di monete "scalcinate" nella mia collezione. D'altra parte, se non si trova di meglio....son "molto meglio" di niente! ?4 punti
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Salve a tutti, tra il 10 ed il 2,5 reali mancava anche il pataccone da 5 reali. Stasera vorrei mostrarvi un esemplare da 5 reali maltagliati di Filippo II del III tipo, MIR 49 (diametro: 34,8 cm; peso: 13,6 g). D/ + PH[ILIPPVS R ARA ET SARD]IFAI Busto coronato a destra; ai lati C/V-A R/ [INIMICOS EIVS] . INDVAM . [CONFVSIONE] Croce ornata Inoltre è possibile intravedere alcune tracce del precedente conio spagnolo relativo al 4 reales su cui venne riconiato: sotto il busto del sovrano appare parte dello stemma e della legenda, credo PH, mentre nel rovescio è possibile notare qualche lettera illeggibile e una piccola porzione di cornice che racchiude la croce. Buona visione e saluti!4 punti
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Sinceramente non riesco a prevedere il futuro, anzi di solito le sbaglio proprio tutte anche in numismatica, io non so come andrà ...” un ottimo inizio ...” titola il post iniziale, mi auguro almeno anche “ un buon finale ...” o “ un discreto finale ...”e magari anche un vivere più serenamente questo mondo che e’ la numismatica che onestamente nel reale pensavo difficile ma non a questo punto ...da uno che e’ entrato come antistress l’unica altra cosa che posso augurare a tutti e’ qualche altro periodo di buona condivisione numismatica su Lamoneta e forse, se si potrà, qualche ulteriore segno reale ed effettivo da lasciare agli altri per una crescita e diffusione culturale della collettività , me lo auguro e spero si possa farlo ...dopodiché passeremo ad altro, buon futuro Numismatico !3 punti
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... Doppi gigli, ovali in incuso, legende doppie: una in un verso e l'altra incisa dall'altro, legende attaccate.....2 punti
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Guarda ho acquistato il Manuale (copia n.437) e me le stavo riguardando una ad una per catalogarle, ma questa particolarita' dei tagli non l'avevo notata ....i 2 gigli...4 stelle ...ne escono fuori sempre di belle. perchè ogni tanto è bello riguardarsi i pezzi uno ad uno....2 punti
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Aspetto "gommoso" (ingrandendo sui dettagli è molto evidente), bollicine diffuse, assenza di linee di espansione. Per questo ritengo MOLTO PROBABILE che sia una copia fusa.2 punti
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Complimenti @Philippus IX, che dire una splendida moneta, del resto come tutti i maltagliati, monete con una storia che parte da molto lontano, solo dopo varie avventure l'argento che lo compone arriva in Sardegna e diventa questo splendore. Sicuramente non vi sono due monete uguali, ognuna è unica e con propie impronte, tutte diverse, quindi ogni moneta può raccontare una storia diversa. Bellissima2 punti
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Taglio: 2 Euro CC TDR Nazione: Olanda Anno: 2007 Tiratura: 6'355'500 Condizioni: qBB Città: Pavia (PV) Taglio: 2 Euro CC Nazione: Italia Anno: 2018 B Tiratura: 3'000'000 Condizioni: qFDC Città: Pavia (PV)2 punti
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Altri esempi sono il museo archeologico del Finale (Finale Ligure) e il St. Giulia di Brescia che creano laboratori. R.2 punti
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Il”decalogo” per gli acquisti tra italiani è abbastanza chiaro: una dichiarazione in cui il venditore, identificato con codice fiscale ed estremi di un documento, dichiara di aver venduto il bene( o i beni) sottoelencati e descritti ( e fotografati) all'acquirente, a sua volta identificato come sopra, per l’importo X , ricevuto a mezzo: cash-assegno-bonifico etc. E in cui il venditore si assume la responsabilità della provenienza lecita dei beni transati ( non è obbligato a dichiarare da che asta o commerciante o altra via lecita li abbia acquisiti, ma, ovviamente, una copia dei documenti di acquisto non farebbe scomodo averla) ai sensi della legislazione vigente ( TU 422 et altri) in questo modo l’acquirente non potrebbe essere accusato fondatamente di ricettazione o incauto acquisto. Anche se, ovviamente, in caso di contenzioso, con contemporaneo sequestro cautelativo, l’ipotesi accusatoria sarebbe proprio questa. Per le transazioni con l’estero bisogna anche tenere conto delle leggi locali, ma una documentazione simile a quella sopra descritta dovrebbe essere più che sufficiente.2 punti
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20 centesimi esagono 1918 di Vittorio Emanuele III ribattuto sopra a un 20 centesimi 1894 di Umberto I2 punti
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Quella postata da Roth37 è sicuramente una moneta interessante. Qui sotto Vi faccio vedere il prototipo. Secondo Voi come mai Trieste ripete questa iconografia? Arka Diligite iustitiam2 punti
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Ciao @niko, un caro saluto intanto, la tua frase finale e’ quella che poi conta in fondo, me lo auguro personalmente anche se ho sincere perplessità ma spero di sbagliarmi, conta nella vita ma anche nella numismatica l’uomo con la sua sensibilità e il cuore, poi ci sono gli aspetti tecnici sicuramente, ma l’uomo e il cuore sono sopra tutto e tutti. Eros mi colpì diversi anni fa per una discussione che feci su Lamoneta, dove non fu nominato, dal titolo “ la ciotola magica “ dove c’era un idealista sognatore che regalava monete ai ragazzini che passavano spiegandogli cosa rappresentasse la moneta avuta, rimasi colpito e da quel giorno tutte le volte passavo e mi fermavo li ...era la mia postazione in fondo ideale, mi ritrovavo in tutto questo, la ricompensa ? Un sorriso e poi vedere ritornare dei bambini e ragazzini ...2 punti
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grazie,ma io mi limito solo a comprarle ??... il grosso del lavoro è stato fatto da chi le ha martellate ,ma mi sfugge il nome ? forse @Poemenius che è più esperto li conosce ? e dal tempo che le ha conservate bene. Per il resto non mi sono mai piaciute le collezioni nascoste anche se posso capire le motivazioni,ma la storia e la cultura preferisco condividerle2 punti
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Perdonami... Ho fatto un po' di confusione... Per ovviare cito testualmente il D'Incerti: "Un'ultima possibilità di variante deriva poi, per quasi tutte le monete che avevano una leggenda impressa sul taglio, dal fatto che tale leggenda, ottenuta in incluso o in rilievo mediante ghiera posta fra i due conii, poteva risultare impressa indifferentemente nel senso del diritto (cioè orario) guardando la testa, o nel senso del rovescio (cioè antiorario), secondo come la ghiera stessa veniva sistemata: particolare questo del quale gli stampatori e i controllori della zecca evidentemente non si curavano affatto."1 punto
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Roma Numismatics Ltd > Auction XVII Auction date: 28 March 2019 Lot number: 488 S Lot description: Mysia, Kyzikos EL Stater. Circa 400-330 BC. Apollo reclining half-facing on a griffin flying to right, wearing laurel wreath and chiton draped from waist, holding in right hand; tunny fish below to right / Quadripartite incuse square. Von Fritze 151; Greenwell 20; SNG France -; Boston MFA 1545 = Warren 1438; Prinkipo 23, pl. I, 23. 15.94g, 23mm. Extremely Fine. Extremely Rare; one of only three examples in CoinArchives, and arguably the finest and most complete. A wonderful composition of outstanding beauty. From the inventory of a UK dealer. This is one of the most intricate of all scenes depicted on the staters of Kyzikos and is thought to represent Hyperborean Apollo. The land of Hyperborea is commented upon by many ancient authors as a place of eternal sun located beyond the home of the North Wind. The precise location cannot be narrowed down to more than being north of Greece. The range of locations given could mean the area was anywhere between Britain and Dacia or perhaps further north. According to ancient myth, Hyperborea was a land rich in gold and was guarded by griffins. As Herodotus says "but in the north of Europe there is by far the most gold...it is said that one-eyed men called Arimaspians steal it from griffins...The most outlying lands, though, as they enclose and wholly surround all the rest of the world, are likely to have those things which we think the finest and the rarest." (Histories, 3.116). Apollo is frequently associated with Hyperborea in ancient literature and likewise with griffins as his chariot is sometimes portrayed as being pulled by a griffin. This remarkably detailed coin depicts a type also seen on an Attic kylix in Vienna (Kunsthistorisches Museum 202). The differences between these two representations of the same image highlight the skill of the die-engraver at Kyzikos since he is able to masterfully render the physicality of Apollo resting against the griffin with naturalism in contrast to the kylix which has the impression of weightlessness. Further, the attention to detail achieved on such a small coin is remarkable as we are able to see the feathers of the griffin's wings, the musculature on Apollo's torso, a Estimate: 20000 GBP illustrazione: Apollo che cavalca un grifone, kylix del III secolo a.C. conservata alla Getty Villa, Malibu1 punto
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Non sembra buono, molto poroso ed evanescente, lo stile del ritratto non mi sembra tipico di Vitellio. Lascerei stare....1 punto
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Altro fantastico esempio, tra l’altro un emiobolo, una piccolissima moneta, indubbiamente stiamo vedendo e imparando molto ...grazie1 punto
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Scusate se esco dal tema , ma come si può pensare ad andare sulla Luna o pensare di arginare il fenomeno della cosiddetta "fuga dei cervelli" quando non siamo capaci o non vogliamo far vaccinare i nostri figli/nipoti ? Un Paese se non è in grado di avere la mano ferma su questioni di salute pubblica (ancor più se riguarda dei minori) allora cosa vuoi che sia in grado di fare in modo lungimirante ?1 punto
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Sarà un pataccone ma quante emozioni a tenere in mano una moneta così, maltagliato, ribattuto, con tracce da scoprire ancora alla ricerca della storia completa del tondello, il fascino e’ poi un po’ tutto questo, in questo caso il ritratto con corona e’ però bellissimo.1 punto
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Esattamente,, Molto affascinate il tuo esemplare Rocco, le teorie per questi tondelli sono molteplici, ci sarebbe da discutere e scrivere. La zecca di Palermo del periodo Borbonico, ha ancora molto da dire, veramente tanto..non si è scritto abbastanza a mio parere. Comunque riguardo alla motivazione del falso da 2 grani in questione, ti basti pensare che sotto Vittorio Emanuele Ii ci furono falsi da 1 centesimo.. Eros1 punto
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Siete sicuri di questa identificazione? E' una moneta lontana dalle mie conoscenze, ma ho dei dubbi nel guardarla. Noto lo stile della figura (belli gli occhietti a crocette) ... noto le legenda, in gotico corsivo, .... ho cercato di interpretarle senza riuscirci .... Chi conosce questa monetazione, la osservi con attenzione.1 punto
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Bentornato, Eros. Devi sapere che nonostante la mia asocialità la tua scomparsa aveva impressionato anche me.1 punto
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Caro Stefano ancora un ottimo affare E' proprio vero che avere la possibilità di confrontarsi, praticamente in tempo reale, con persone che ti possono consigliare per il solo piacere di aiutarti, è senza dubbio uno dei tanti plusvalori di questo Forum. Alla prossima1 punto
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A Parma feci anche una relazione indagine importante sulla numismatica e i giovani con dati e numeri, pubblicata sui Quaderni di Lamoneta e con slides pubblicate sul mio sito di Accademia.edu. Purtroppo oggi vedo tanti parlare senza sapere il passato, i fatti accaduti, anche i giusti meriti di chi ha fatto, ci vorrebbe sempre rispetto e prudenza, cosa che vedo sempre più raramente. I fasti ...certo ci sono stati i tempi eroici dei circoli con 100, 200 iscritti, la stessa Lamoneta, ricordo nata per i giovani e per chi inizia, ha sfornato un forte gruppo di giovani che si sono poi affermati per competenze e che genericamente individuerei nei due gruppi di Parma. Ci vuole tempo, passione, riferimenti umani senza interessi, indubbiamente anche volere una crescita di una nuova squadra, certamente senza sostegni importanti e solidali non si andrà da nessuna parte, basta ricordare che Parma non lo voleva fare proprio nessuno e di soggetti istituzionali con anche questi scopi in numismatica ce ne sono ...1 punto
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Rieccomi, Il 2 Grani è arrivato.... Peccato per i rilievi quasi inesistenti, la data è illeggibile purtroppo. Il peso è di 5,50 grammi e le facce sono allineate a "medaglia".... Sullo stesso asse. Condivido le nuove foto del dritto e rovescio e di più parti del taglio.1 punto
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Buongiorno, avrai certamente valutato gli anonimi di classe B, e comunque credo che il tuo follis vi appartenga: in cui Emmanuel non è credo il nome di un imperatore ma quello dato a Gesù col significato di "Dio è con noi". Saluti Arcangelo1 punto
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IV PARTE Riferimenti bibliografici ATTIANESE 1996 = P. Attianese, Una nuova zecca brettia?, “Panorama Numismatico”, 96/1996, 11-15. ATTIANESE 2000 = P. Attianese, Una nuova zecca bruzia?, in B. Kluge-B Weisser curr., XII Internationaler Numismatischer Kongress, I, Berlin 2000, 233-8. CARROCCIO 1996 = B. Carroccio, A proposito di due nuove emissioni del koinon brettio, “Panorama Numismatico”, 101/1996, 8-9. CARROCCIO 2003 = B. Carroccio, Immagini che “parlano”. Contributi numismatici alla ricostruzione della civiltà brettia, “Atti della Accademia Peloritana dei Pericolanti. Classe di Lettere, Filosofia e Belle Arti”, LXXVI, suppl.1/2000, ed. Napoli 2003, 247-60. BOERSMA-PRINS 1994 = J. Boersma-J. Prins, Valesio and the mint of Brindisi, “Studi di antichità”, 7/1994, 303-25. DE LUCA 1974 = F. De Luca, Una moneta Bruzio-Metapontina?, “Il Gazzettino Numismatico", 2/3, Aprile 1974, 149-54. IMHOOF-BLUMER 1923 = F. Imhoof-Blumer, Fluss- und Meergötter auf griechischen und römischen Münzen, “RSN”, 22/1923, 173-421. MARCHETTI 1978 = P. Marchetti, Histoire économique et monétaire de la deuxième guerre punique, Bruxelles 1978. JENKINS 1970 = G.K. Jenkins, The Coinage of Gela, Berlin 1970. MORCOM 2000 = J. Morcom, Some South Italian Questions, in S. Hurter-C. Arnold-Biucchi curr., Pour Denyse. Divertissements Numismatiques, Bern 2000, 159-63. PFEILER 1964 = H. Pfeiler, Die Münzprägung der Brettier, “JNG”, XIV/1964, 7-50. POLOSA 2009 = A. Polosa, Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide. Il Medagliere, Paestum 2009. RUTTER 2001 = N.K. Rutter, Historia Numorum. Italy, London 2001. SCHEU 1961 = F. Scheu, Bronze coins of the Brettians, “NC” 1961, 51-66. SMENZATO 1980 = F. Smenzato, Asta di monete enee dei Bruzi e dei Lucani, Venezia 1980, lotto n. 25 (asta del 29-30/11/1980). TALIANO GRASSO 1995 = A. Taliano Grasso, La presenza brettia sul Traente attraverso nuovi documenti monetali, in G. De Sensi Sestito cur., I Brettii, I. Cultura, lingua e documentazione storico-archeologica, Soveria Mannelli 1995, 197-205. TALIANO GRASSO 1999 = A. Taliano Grasso, Riflessioni sull’etnonimo dei Brettii, “Aitna”, 3/1999, 181-90 TALIERCIO MENSITIERI 1988 = M. Taliercio Mensitieri, Osservazioni sulla monetazione dei Brettii, in P. Poccetti cur., Per un’identità culturale dei Brettii, Napoli 1988. TALIERCIO MENSITIERI 1995 = M. Taliercio Mensitieri, Aspetti e problemi della monetazione del koinòn dei Bretti, in G. De Sensi Sestito cur., I Brettii, I. Cultura, lingua e documentazione storico-archeologica, Soveria Mannelli 1995, 127-50.1 punto
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II PARTE A rilevare l’importanza (e la rarità) del secondo esemplare fu F. De Luca (1974) che illustrò la moneta rinvenuta a Stongoli (v. supra) alquanto consunta con scarse tracce epigrafiche successivamente confluita nell’asta Smenzato, 29.11.1980, 25 attribuita ai Brettii come “mezza unità”. Ulteriori contributi di dettaglio furono apportati da A. Taliano Grasso (1995, 1999), P. Attianese (1996, 2000), J. Boersma e J. Prins (1994), B. Carroccio (1996, 2003) e J. Morcom (2000). Sul piano interpretativo permangono tuttora incertezze legate alla corretta lettura ed interpretazione della legenda. Prima della comparsa del pezzo della NAC 1995, 450 i pochi esemplari a disposizione conservavano solo le prime tre lettere dell’etnico e/o risultano scarsamente leggibili. La legenda pertanto fu integrata con BPE(TT) (British Museum, Smenzato, NAC, E, 1995, 2559: “uncertain Bruttian mint”; Taliercio Mensitieri 1988, 232 con riserve) e riferita ai Bretti nonostante la grafia peculiare e alquanto anomala rispetto alla più comune BPETTIN. Successivamente Boersma e Prins (1994) reinterpretarono l’iscrizione nella forma BPE(NT) attribuendo le monete a Brundisium, il cui nome greco riportato da Strabone (VI, 3.6.282) era appunto Brentesion. A quest’ultima rimanderebbe per gli studiosi anche il tipo della testa di cervo (in messapico brention, in greco brendos), una sorta di “nome parlante” e di richiamo “topografico” da cui avrebbe tratto origine il nome stesso della città, la cui forma del porto ricorderebbe per Strabone proprio la testa di un cervo. Sulla scia di Boersma-Prins si pone Rutter (2001, 85 n. 736) seguito da Polosa (2009, 164 n. 310) che accolgono la lettura BPENT ed assegnano gli esemplari t. di cerva/aratro alla zecca di Brindisi datandoli nella prima metà del III secolo a.C. La comparsa sul mercato antiquario (NAC 8, 1995, 450-1) di due esemplari (t. di cerva/aratro; Traes/spiga) in buono stato di conservazione consentì di rivisitare la lettura della legenda, rettificata per la prima volta nella forma da Taliano Grasso (1999) che ne propose una derivazione dal nome dei Frigi illirici, riprendendo una vecchia teoria di S. Ferri (Taliano Grasso 1999, 181-2 e nota 13). La lettura , per quanto verosimilmente corretta, non riceve unanime consenso essendo, anche nella recente bibliografia (Rutter 2001), riferita ancora a Brentesion nonostante le monete di questa città non abbiano mai esibito tale legenda. NAC 8, 1995, 450 (da Taliano Grasso 1999, 189, fig. 4) Ulteriori problematiche si legano alla singolare legenda , probabilmente un idronimo che identifica il tipo del toro androprosopo, ricondotto da Attianese ad una divinità fluviale locale, ossia il fiume Traente (od. Trionto), nei pressi del quale, come attesta Diodoro (XII, 11, 1-2), era stata fondata una “nuova Sibari” dopo la distruzione della prima e dove peraltro sembrano dislocarsi la maggiorparte dei rinvenimenti degli esemplari noti, tanto che i compilatori della NAC ipotizzarono l’attribuzione della serie ad uno small settlement signing itself Breing localizzato nel bacino del fiume Trionto ma non altrimenti noto (Taliano Grasso 1999, 181). Per l’abbinamento protome di toro androprosopo/spiga sono stati istituiti confronti con dioboli in argento di Metaponto (Attianese 1996, Taliano Grasso 1995). Un dato che ben si inserisce nel novero di quei collegamenti tipologici tra le emissioni brettie e metapontine più volte evidenziati nel corso degli studi (Taliercio Mensitieri 1988, 240; Taliano Grasso 1995, 201) ma nel contempo di relativa utilità ai fini cronologici considerato l’ampio divario tra le due emissioni. Metaponto, diobolo AR (Gorny & Mosch, 156, 2007, 1075) Alquanto dibattuto risulta anche lo scioglimento del monogramma BA (?) - attestato anche su bronzi brettii di peso ridotto datati da Scheu tra il 211 e il 203 a.C. (Scheu 1961, p. 57 n. 55 e p. 60 n. 99; Taliercio Mensitieri 1995, 142 nota 104) - in MVBA che unitamente alla legenda e al tipo della spiga suggerisce a Taliano Grasso (1995) una connessione con le vicende del trasferimento di popolazioni lucane nel territorio brettio, episodio a cui generalmente vengono riferite anche le emissioni contrassegnate dall’etnico dei Lucani. Lucani - AE, Ares/Hera Hoplosmia (Triton V, 2002, 63) Un’ulteriore chiave di lettura del monogramma interpreta BA come lettere iniziali di , con riferimento ad Alessandro il Molosso in base a supposti confronti iconografici e stilistici con le serie in AR e AE emesse da Metaponto a nome del re epirota (NAC 1995).1 punto
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Concordo, non solo per il soggetto (in linea con le ultime emissioni), ma anche per i colori: se l'azzurro è quello usato per la moneta 2013 (secondo me il più bel colore utilizzato finora) e il blu è lo stesso del 2010, credo che il risultato sarà fantastico.1 punto
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Caro amico, caro sognatore idealista, caro progettista di service per gli altri e per la comunità, caro donatore in dieci anni di benefit per i nostri giovani ma poi per tutti , e’ stata ed e’ durissima ...e’ vero ... lo so perché ero al tuo fianco, e’ stata una pagina bella per quanto di straordinario e anche unico fatto, ma tristissima umanamente e che non avrei mai voluto vivere... Mi iscrivo dieci anni fa a Lamoneta, entro nel mondo della numismatica anche in funzione antistress per far volare la mente ogni tanto nella storia, funziona in effetti, ma poi vuoi fare di più, dare segni tangibili per gli altri, anche donare, senza chiedere nulla in cambio, ma qui si entra nella numismatica reale e questa non e’ virtuale e’ altro ... E quindi anche se fai, fai molto, anche bene, se impieghi lavoro, energie, idee, risorse a vario titolo per gli altri unicamente, non va bene perché fai e ti mostri. E questo oggi per la numismatica reale non va bene, e qui diventi allora un bersaglio, non tanto Numismatico tecnico, ma umano e propositivo da fermare... Ho vissuto caro amico il tuo dramma umano, e sottolineo umano, ne e’ andata della mia salute, della mia serenità, della mia privacy, della mia libertà di movimento, dei miei ambiti familiari che sono stati toccati e tutto questo per donare per un ideale, per uno scopo, per dei valori, questo oggi e’ il risultato, ma poiché sono un combattente di natura e le sfide mi esaltano, personalmente continuerò con gli obiettivi prefissati per la comunità, e sottolineo comunità, con più forza e tenacia di prima, magari cercando di non toccare chi non desidera e non vuole : e’ una mia caratteristica e lo e’ da sempre, certo la delusione umana numismatica e’ enorme, l’uomo deve essere sempre sopra tutto e tutti col suo io e la sua vita e salute, la parola fair play non si sa cosa sia più, amici miei tenetevi stretta Lamoneta, isola felice dove puoi ancora esprimerti, moderazione a parte che e’ giusto che ci sia, ma che permette di comunicare a tutti ! Speriamo in un futuro Numismatico e di vita più sereno, ce lo meritiamo per quanto fatto e anche per la nostra età, e’ un fatto di rispetto dovuto e di diritti umani !1 punto
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Rarissimo bronzo di Euesperide, dal diritto modellato sui tetradrammi di Alessandro coniati a Pella (CNG 272). Very Rare Euesperides Bronze Obverse Modelled on Pella Mint Tetradrachms of Alexander KYRENAICA, Euesperides. Circa 325-313 BC. Æ (22mm, 14.32 g, 6h). Head of Herakles right, wearing lion skin / Bow, club, and quiver. Buttrey, Coins 730, see also Appendix p. 59, pl. 12, E16 var. (bow and quiver switched; same obv. die). Near VF, brown and green patina. Very rare. As noted by Buttrey (p. 54 and 59), the head of Herakles is derived from Pella mint tetradrachms of Alexander struck circa 325 BC, which serves a terminus post quem for the bronze coinage of the city.1 punto
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Il 17 marzo 1829, firmato da Re Francesco I e dall'ora ministro delle finanze De' Medici, venne promulgato l'atteso decreto legge n°2329, concernente i lavori da eseguirsi nel gabinetto d'incisione dell'amministrazione generale delle monete dei reali dominii di qua del faro nonché il relativo organico con l'importo degli emolumenti da corrispondersi al personale. Contemporaneamente al decreto venne pubblicato pure il regolamento riguardante i lavori che eseguirsi debbono nel gabinetto d'incisione dell'amministrazione generale delle monete, il metodo del servizio e le attribuzioni di ciascuno degl'impiegati. La riforma entrò in vigore il 1°gennaio 1830 e le prime monete comparvero con la data del 1831 sotto Ferdinando II. Il nuovo ordinamento, resosi necessario per la semplificazione dei metodi di lavorazione, per la fiducia con cui la moneta del regno era ovunque accolta e per la fama e la serietà degli incisori, rese famosa la zecca di Napoli. ... (Art. 3) Gli incisori dei dritti incideranno le immagini dei conii delle monete e delle medaglie, ed eseguiranno tutti i lavori che rappresentano figure. Essi adempiranno per la perfezione dei medesimi quanto dal direttore del gabinetto verrà loro imposto. (Art. 4) Gli incisori dei rovesci incideranno tutti gli stemmi e caratteri sui conii delle medaglie e monete. Essi eseguiranno anche tutti gli altri lavori d'incisioni che non rappresentano figure, e quanto altro potrà essere loro prescritto dal direttore del gabinetto d'incisione per la perfezione dei lavori medesimi. (Art, 5) L'aiutante incisore supplira'gli incisori dei dritti e dei rovesci in quei lavori che il direttore crederà di potergli affidare. (Art. 6)Gli alunni si occuperanno ai bozzi dei disegni sotto l'ispezione del direttore,e si istruiranno nel bolino presso quegl'incisori che crederà di assegnare loro il direttore. ... Una eventuale ripartizione basata sulla volontarietà o involontarieta' non è accettabile, data appunto l'insita difficoltà di distinzione. L'errore, o l'imprecisione involontaria, potrebbe essere giustificata dal fatto che l'incisore, nel lavorare di bulino al nuovo conio, non si poteva ripetere mai esattamente come la prima volta, specialmente perché tutto il lavoro veniva svolto a mano. Queste imprecisioni riguardano naturalmente i soli particolari dell'effige e dello stemma, perché solo questi due elementi fondamentali della futura moneta, per legge, venivano rispettivamente lavorati dall'incisore del dritto e dall'incisore del rovescio, anche se quest'ultimo aveva altri compiti. Da:LE MONETE DI NAPOLI L'evoluzione della tecnica monetaria e le varianti della zecca napoletana dal 1516 al 1859 di Giuseppe De Sopo, pagine 149,152,153 e 159...1 punto
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rottura del conio anche sul 120 grana 1798? anche sul 10 tornesi 1798? rotture di tutti i conii su tutti i tipi di modulo 1798? e guarda caso i doppio punto tutti dopo la parola SICILAR..?1 punto
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Disponibile Proof (tiratura 5.000) e Coincard di € 2 "450 anni Bruegel" tiratura 75.000 in lingua olandese e 75.000 in lingua francese qui: https://www.herdenkingsmunten.be/munten-belgie/nl/page/2765/1 punto
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Da un po' non mi collegavo... ecco 2 novità mentre altre 2 sono in fase di arrivo la prima Costante II 641-668 Solido Costantinopoli ( simile a quella postata in precedenza ,ma questa riporta la dicitura conobc invece di conob ... piccoli dettagli che fanno una collezione) la seconda Costantino IX 1042-1055 Histamenon Costantinopoli ( la mia prima scodella )1 punto
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Sono passati 6 mesi e sono riuscito a prenderne altre 4, alcune su consiglio di @Poemenius....così piano piano si forma una collezione1 punto
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Quindi, per @anto R e tutti coloro che sono affascinati o incuriositi da tale monetazione vorrei fare un breve resoconto delle principali tipologie. I 10 reali di Filippo II si suddividono in più tipologie, principalmente quattro con tondelli e coni abbastanza regolari e due con tondelli e coni molto approssimativi e rozzi, ossia maltagliati. La prima tipologia presenta il busto coronato, sempre rivolto a destra, che considero molto stilizzato e minuto, mentre la croce al rovescio ha le estremità fogliate ed è racchiusa in una cornice quadrilobata. La seconda tipologia presenta il rovescio quasi uguale a quello della prima tipologia, tuttavia la croce fogliata appare leggermente più piccola ed impacciata. La differenza più grande risiede nel busto del sovrano molto più elaborato, esteso e realistico, mentre i caratteri delle legende sono completamente uguali. La terza tipologia, a cui appartiene l'esemplare che ho postato, cambia completamente rispetto alle prime due. Il busto del sovrano è costruito in maniera più maestosa ed imponente con un volto più severo che assomiglia molto a quello sui ducati napoletani con testa nuda, inoltre, cambia anche il tipo di corona che avvolge tutto il perimetro del capo. Anche la croce cambia completamente, infatti, diventa scanalata ed ornata da quattro globetti. I caratteri delle legende diventano molto più regolari e leggermente più grandi. La quarta tipologia presenta un dritto identico alla terza tipologia, cambia solo la croce che diventa molto ornata ed, in alcuni casi, anche fogliata. La quinta tipologia o prima tipologia maltagliata presenta il busto del sovrano molto simile alla terza, come anche la croce, leggermente più lineare, nella quale si avvertono solo delle piccole differenze stilistiche nel punto dove si intersecano i bracci, mentre le estremità diventano quasi dei riccioli schiacciati. La sesta tipologia o seconda tipologia maltagliata si differenzia dalla quinta solo per la struttura della croce che viene inserita in quattro archi ornati e alla quale vengono aggiunti quattro globetti. Inoltre anche i caratteri delle leggende risultano molto più irregolari e disposti a casaccio. 1) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CAGSF2/1 2) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CAGSF2/11 3) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CAGSF2/12 4) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CAGSF2/13 5) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CAGSF2/2 6) https://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-CAGSF2/141 punto
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Grazie Alessandro, primo perché hai risposto e secondo perché hai colto uno spunto ulteriore che io non ho volutamente richiamare, Napoli.....certamente Napoli.....ma quanti sono gli spunti che ci potrebbero essere quasi infiniti.... Questa potrebbe essere una discussione corale, come un tempo c'erano, ognuno esce " dal " suo fortino " e posta, racconta, divulga quello che sa, così nascono le grandi discussioni divulgative come fu quella dei grossi..... Qui tutti potenzialmente potrebbero rispondere anche lasciando gli aspetti puramente economici, politici, mercantili, ma in quale stato non c'è stata una prima coniazione di una moneta di grande modulo ? Odio i @ e non li metterò mai, ognuno deve intervenire se vuole, se gli fa piacere, ma quanti sono stati i richiami che sono stati fatti, gli assist espliciti ? Savoia, Venezia, Genova, Firenze, Napoli, Mantova, Milano ovviamente.....ma anche le monete spagnole, quelle straniere di grande modulo, i talleri, e Genova che diventa il porto, la piazza commerciale di tutto questo, e il rapporto oro/argento che cambia, e come cambia la monetazione in Europa ? Uno, come dice il Cipollla, dei più incredibili fatti dell'età moderna che la cambia e la cambia anche dal punto di vista numismatico..... A volte ci soffermiamo molto su certi aspetti delle monete, la conservazione, la patina, il costo, tutti aspetti sia ben chiaro importantissimi, ma a volte ci dimentichiamo della prima domanda, delle travi da cui scaturisce tutto e che dovremmo farci : perché è stata fatta così questa moneta ? Cosa c'è dietro a un tondello fatto così ? Ci sono state riforme monetarie, provvedimenti, bandi, crisi economiche o sviluppi commerciali favorevoli, eventi non previsti e prevedibili ? Spesso dietro a una moneta c'è tutto questo e questa discussione voleva portare a cercare di fare un po' di luce sulla monetazione europea ed italica del XVI e XVII secolo, sui perché, sui come..... E' stato ad oggi un monologo, che ha avuto consenso e letture e ringrazio tutti quelli che hanno apprezzato, ma certamente la coralità non c'è stata negli interventi.....un po 'si è persa, un po' questa poi una vera sezione generalista non è più, i savoiardi stanno là, le papali pure, le Due Sicilie pure, i veneziani anche, tranne l'encomiabile e straordinario Luciano e ha senso ora una discussione di questo tipo qui ? Credo che con la chiusura del GDN la responsabilità del forum Lamoneta.it e del suo Portale aumenti....diventerà sempre più il primo approccio per chi vuole iniziare, imparare, per divulgare.....ma credo che un curatore attento di una sezione che monitorizza il tutto debba ogni tanto farsi domande e farle anche agli utenti che leggono questa sezione che sono poi i veri attori. Discussioni generaliste, divulgative anche se poi diventano monologhi hanno senso ancora qui, in questa sezione, servono, sono utili ? O è meglio come credo si debba ormai andare nella direzione di postare una moneta, commentarla, catalogarla, dare una conservazione....e fermarsi lì..... Il curatore non è una carica onoraria, non è un senatore a vita per fortuna :blum:, i curatori vanno, vengono, certamente ogni tanto devono fare il punto secondo me con gli utenti della sezione, è giusto sapere anche un vostro parere su che direzione vogliamo prendere in un contesto come quello attuale e con le nostre attuali forze presenti nella nostra sezione, d'altronde la sezione è degli utenti, di chi partecipa e deve, se ritiene, dire la sua.... come la volete e che consigli date ? buona giornata e scusate se un po' vi coinvolgo...... il curatore, Mario1 punto
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