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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/16/19 in tutte le aree

  1. Se può interessare: https://www.numismaticadellostato.it/pns-pdf/materiali/BdNonline_Materiali_44_2016.pdf
    5 punti
  2. Stesso simbolo al rovescio , ma variano il ramo di ulivo e le spighe di grano. Anche il dritto non è lo stesso: La mia presenta la stellina a 5 punte a fine legenda. Sul nuovo aggiornamento del Magliocca.... questo taglio è già riportato.... ne discutemmo con Pietro l'anno scorso.
    5 punti
  3. Sto facendo un po' di video che secondo me su YouTube mancano che parlano di argomenti numismatici da zero e sono adatti per chi vuole iniziare e non ha nessuna conoscenza o per chi eredita una collezione. Faccio questi video principalmente prendendo come pubblico i miei amici che mi seguono su Facebook. Per ora ho parlato di gradi di conservazione, di rarità. Ho caricato ora la prima parte sull' autenticità, la seconda uscirà... Così come usciranno nelle prossime settimane video che spiegano dove acquistare le monete e dove vendere le monete. Ci sono poi dei video di alleggerimento dove faccio delle carrellata di monete, piuttosto che il video 8 monete da collezione che ha avuto molto successo con 255 visite. Farò altri video di alleggerimento sulle patine e sugli euro. Ci sono e saranno video per pubblicizzare eventi come la conferenza di Arslan sul libro di Mazarakis ecc..
    4 punti
  4. Approfondendo il discorso sul valore del follis come abbiamo avuto modo di dire in precedenza non è noto con certezza quale fosse il valore nominale del nummus argentiferous al momento della sua prima emissione nel 294 d.C.. All'inizio come riportato nel RIC è stato addirittura associato a un valore di 5 denarii per poi essere stato corretto in 10 denarii communes ed è stato a sua volta fatto proprio da Cope che in seguito all'editto di Afrodisia lo riporta nel suo studio con un valore raddoppiato di 20 denarii. Cosa porta a queste diverse ipotesi? Iniziamo con il dire che allo stato attuale non è giunto a noi nulla che chiarisca definitivamente il valore della moneta quindi tutte le supposizioni derivano da diverse interpretazioni. Sappiamo che a ridosso del 300 d.C. iniziano ad apparire dei contrassegni su alcune emissioni di Follis che sono stati considerati dai più almeno inizialmente come valori nominali. Troviamo quindi: XXISIS sui Follis di Siscia (la zecca più orientale sotto il controllo di Massimiano) XX-I sui Follis di Alessandria sotto il controllo di Diocleziano K-V sui Follis di Antiochia sempre sotto il controllo di Diocleziano Il RIC (Sutherland e Carson) interpreta le sigle come XX denarii corrispondenti a una moneta mentre per Antiochia come K (20) sesterzi o V (5) denarii. Queste diverse interpretazioni delle sigle citate a loro volta hanno portato a supporre che potessero essere in vigore valutazioni diverse per il follis all'interno dell’Impero, non solo tra occidente e oriente ma addirittura tra Antiochia e Alessandria. A dire il vero risulta altamente improbabile che una sigla (XXI) ben conosciuta all'interno dell’Impero dai tempi di Aureliano cambiasse di punto in bianco significato generando confusione a chi la leggesse, si può quindi pensare, che come per il radiato argentato, questa indicasse che la moneta era composta da 20 parti di bronzo e una d’argento. Esami metallografici hanno mostrato come la moneta dal peso di 1/32 - 1/30 libbra conteneva al massimo il 4% di argento e mai arrivava alla teorica percentuale del 4,76% di fino, un percentuale comunque plausibile con il significato della sigla. Se quindi per XXI potremmo avere una risposta quale può essere il significato di KV? Sarebbe stato normale seguire la stessa sigla greca usata sugli antoniniani, quindi KA, ma così non è stato. Il RIC, come detto, fornisce una sua interpretazione con 20 sesterzi = 5 denarii, una tesi probabilmente seguita all'iniziale interpretazione della sigla XXI. In realtà potremmo semplicemente ricondurre a tre ipotesi: potrebbe essere il valore della moneta espresso in denari (25); il contrassegno sia solo K e quindi V abbia un altro significato a noi oscuro; oppure personalmente mi viene da pensare che K V non abbia nulla a che vedere con un eventuale contrassegno di valore. Andando nel dettaglio della zecca di Alexandria notiamo come successivamente al 305 d.C. sui Follis appare nei campi la lettera K precedentemente presente ad Antiochia. Possiamo difatti notare che ad Alexandria nei campi sono presenti non solo contrassegni come S P (probabilmente dal significato Sacra Pecunia) e P R (Pondus Restitutus per indicare un aumento di peso) ma dal 308 d.C. altri contrassegni con il segno K. Per esempio: P R (Pondus Restitutus) A fine 308 d.C. appare nei campi X K Tra il 308-310 d.C. appare nei campi K P Nel 311 d.C. appare nei campi K X Una conseguente deduzione potrebbe essere che in realtà il marchio di valore in denari della moneta non fosse presente su queste emissioni e K (20) stesse a indicare le parti di bronzo (quindi riconducibile a XX). Altra conferma che non dovrebbe trattarsi del valore in denarii communes deriva dal fatto che nel 308 d.C. a Lugdunum viene emessa sui follis la sigla CIHS, interpretata da Crawford come 100 sestertii = 25 denarii. Questa interpretazione è molto plausibile in quanto HS indicava nel periodo arcaico il sesterzio, i numerali venivano segnati con una stanghetta orizzontale sopra i caratteri, da qui quindi l'abbreviazione IIS che si trasformò con il tempo in HS, di conseguenza questo confermerebbe che il valore del nummus argentiferous era 25 denarii communes. Cope menziona nella tabella del precedente post anche un radiato di Cizico dal peso di 6 grammi (ma del quale esistono esemplari di quasi 9 grammi come quello in foto sotto) e con un valore doppio rispetto alla frazione radiata largamente conosciuta. La moneta arriva ad avere un peso anche vicino a quello del follis del periodo, una moneta piuttosto rara e quindi non coniata in grandi quantità ma che per esempio vista la consunzione dell'esemplare postato ha comunque circolato. Questa moneta forse è nata da un'errata interpretazione delle direttive relative alla coniazione della nuova tipologia da parte della zecca, ciò non sarebbe una novità per il periodo visto che la stessa zecca di Cizico già commise un errore nello stesso periodo coniando un follis con nei campi la sigla di Cizico ma all'esergo quello di Treveri (SIC!!!) Questa tipologia quindi andrebbe probabilmente iscritta tra gli errori di conio più che come tipologia monetale. Cosa accadde quindi agli aureliani che circolavano per l'impero agli inizi del IV sec.? Un papiro non datato ma riconducibile al periodo della tetrarchia ci mostra la preoccupazione di un'uomo che in previsione della svalutazione di quella che chiama moneta italica si prodiga per fare in modo che possa essere spesa al più presto. Il radiato italico veniva drasticamente dimezzato equiparandolo a quello del radiato post riforma, d'altronde facendo le dovute riflessioni, immaginatevi di avere tra le mani due radiati, uno con un po' di argentatura (se non era già saltata via) e l'altro senza, uno con la sigla XXI e l'altro senza. Questa situazione avrebbe creato sicuramente confusione. Il papiro riportava: Διονύσιος Ἀπίωνι χαίρειν· προσέταξεν ἡ θεία τύχη τῶν δεσποτῶν ἡμῶν τὸ Ἰ(*)ταλικὸν νόμισμα 5εἰς ἥμισυ νούμμου καταβιβασθῆναι· σπού- δασον οὖν πᾶν τὸ Ἰ(*)ταλικὸν ἀργύριον ὃ ἔχεις ἀναλῶσαι ἀγοράσας μοι εἴδη παντοδαπὰ κα̣ὶ π[ο]ίας εὑρίσκεις τιμῆς. τούτου τε ἕνεκα ἀπέστειλα πρός σε 10ὀφφ(ικιάλιον)· προγίνωσκε δὲ ὡς εἰ βουληθείης(*) κακουργίᾳ τινὶ χρήσασθαι οὐκ ἀν- έξομαί σου. (hand 2) ἐρρῶσθαί σε πολλοῖς χρόνοις εὔχομαι, ἄδελφε. ‘Dionysius to Apion, greeting. The divine Fortune of our masters has ordained that the Italian coinage be reduced to the half of a nummus. Make haste, therefore, to spend all the Italian silver that you have on purchases, on my behalf, of goods of every description at whatever price you find them. For this purpose I have dispatched an officialis to you. But take notice that should you intend to indulge in any malpractices I shall not allow you to do so. I pray, my brother, that you may be in long health. I have received the letter from the officialis on the 8th of Pharmouthi.’ E’ quindi evidente che il radiato argentato smette di esser tesaurizzato dall'autore della missiva e che come la legge di Gresham insegna la moneta cattiva (radiata) scaccia la moneta buona (follis) con la prima che viene immediatamente spesa.
    4 punti
  5. Ciao a tutti! Contagiato da @cabanes, sono stato vittima del fascino dei Siegestaler e - non potendomi sottrarre dal canto delle sirene teutoniche - ho cominciato questa piccola collezione che per fortuna si può completare in cinque passi. Ho iniziato "dal basso", cioè con la moneta a maggior tiratura: Prussia, Guglielmo I, 880.000 esemplari. Sul D c'è l'immagine del re: qui in foto con una sfilza di medaglie che credo farebbero venire l'acquolina in bocca a @sandokan e @borghobaffo io ne ho contate venti! Sul rovescio troviamo la Germania: Forse non tutti sanno che la "Germania" è stata un invenzione italica! Duemila anni fa, la troviamo già su di un aureo di Domiziano, sconfitta e seduta a terra, con la lancia spezzata: altro che la Merkel! ? Adesso rubo un po' di qua e di là: Guerre napoleoniche Nel susseguirsi delle guerre napoleoniche si usò la figura di Germania come personificazione della Nazione tedesca, così come la francese Marianna [...]. Ma il più bello viene adesso: queste chi sono?!? L' Italia e la Germania von Friedrich Overbeck, del 1828 !!! All'epoca della creazione del dipinto, tanto l'Italia quanto la Germania erano a malapena concetti geografico-culturali generici delle rispettive regioni dell'Europa centrale e meridionale, frantumate politicamente in diversi principati (v. Confederazione germanica e Risorgimento), che solo un cinquantennio più tardi si sarebbero unificati negli Stati nazionali del Regno d'Italia (1861) e dell'Impero tedesco (1871). La donna a sinistra ha i capelli scuri e reca in capo una corona d'alloro, quella a destra è bionda e inghirlandata di fiori. Esse hanno un'aria mesta e si tengono la mano in atteggiamento amichevole. A sinistra lo sguardo coglie un tipico paesaggio italiano di coste rocciose, mentre a destra è riconoscibile una città tedesca torreggiante in stile gotico. Già allora questi due paesi erano più legati tra loro di quanto anche al giorno d'oggi certa gente vuole credere... e devo aggiungere, legati sia nel bene che nel male. Per il catalogo: Maße: 33 mm / Gewicht: 18,52 g *** FINE DELLA PRIMA PUNTATA *** Servus, Njk Nuovamente un "ping" in particolare a @giulira @ascamanaut @vathek1984
    3 punti
  6. Leggo sempre con attenzione ciò che scrivi...almeno Io, personalmente non ho mai scritto oppure avallato l'ipotesi o la teoria (mai lo farò) che questi in zecca lanciassero o lasciassero segnali sulle monete con l'intento di riferire chissà che cosa. La mia opinione, da quel tanto che studiato queste monete è sempre e solo quello che ho scritto in precedenza. Per convenzione li chiamiamo segni, ma per me non sono altro che delle indentificazioni apposte sulle monete (rame e argento), per individurne alcune determinate "liberate" diverse dalle altre. Altre monete hanno subito delle sottrazioni di lettere che non possono ricadere nel mero errore da principiante. Ricordo a tal proposito che la legenda era predisposta da personale esperto, se non, sotto Ferdinando IV, dallo stesso incisore delle impronte dell'effige. I Perger (padre e figlio) erano abilissimi incisori, macchinisti, rinomati proprio perchè bravissimi nella preparazione e incisione dei caratteri.
    3 punti
  7. Bisognerebbe ricondurre il tutto (cioè la produzione di monete che definiamo segnate), ad un ragionevole fatto storico accaduto, e quando comunque sia, la fabbricazione continuava nei locali della zecca. E' un discorso molto complesso, ma su alcune vicende, anche documentate (le vicende e non la produzione di queste monete), possimo presuppore che vennero distinte da altre, per riconoscerle, sia le monete che il metallo utilizzato in zecca per produrle. Non solo su quelle Repubblicane, ma anche su quelle della Restaurazione posso affermare che vennero utilizzati segni sui coni per riconoscere determinate liberate, dalle altre; come è molto probabile, anzi, ne sono certo che ciò avvene anche sotto Francesco II di Borbone (cito il caso di coniazioni fabbricate durante il suo regno a Ferdinando II morto). Questi sono eventi storici accaduti e qualche straccio di prova per ricondurle a ciò che affermo c'è. Ma dobbiamo tener presente, ed è oramai consolidato, anche facile da capire, che se comunque sono dei segni che un responsabile della zecca apponeva per riconoscerne una sua paternità, appare anche ovvio che nulla poteva lasciare trascritto, ma ma dire mai. Mi preme anche ricordare, come tutti sapete, oramai, che queste le troviamo anche in alcuni periodi precedenti la Repubblica, come gli anni 90/91/94 ecc. ecc. il caso delle lettere I è eclatante...questo non è una piccola segnatura, ma una mancanza talmente grossolana, che mi farebbe presupporre addirittura che tutti le dovessero riconoscere. Dicevo, che su queste pre-Repubblicane ci sarebbe da indagare, ricondurle cioè a un fatto storico comunque accaduto, così come nei periodi di cui affermavo. Ad oggi, finalmente, mi sento di gioire, perchè un grande passo in avanti è stato compiuto, e non è stato affatto facile ricercarle, osservarle ed isolarle tutte (e ben vengono altre), riportandole come delle varianti. Mi auguro e spero che sia così, di aver in un certo modo laciato una traccia da seguire per tutti quelli come me, che hanno la passione per la numismatica partenopea. Chiudo scrivendo una battuta, che è anche un indizio che sto da tempo (se ne avrò ancora) seguendo: I segni terminano quando l'ultimo Perger lasciò i locali della zecca. Quelli che osserviamo nei tempi appena dopo, sono simboli di riconoscimento della mano che produceva il conio ordinato (differenziazione tra una persona ed un'altra) e non un simbolo per identificarne una coniazione che solo alcuni dovevano sapere.
    3 punti
  8. Ciao, dalla foto non si riesce a capire quanto sia concava, altrimenti si potrebbe pensare che sia un "gobbino", cioè una moneta che veniva volontariamente scodellata per essere usata come portafortuna, all'epoca, nel sud Italia era pratica comune appoggiarlo sulla pancia delle donne gravide perché si credeva portasse fortuna al bambino...
    3 punti
  9. Un euro è una piccola cifra per questo tipo di moneta, ma purtroppo è concava, colpa sicuramente da quel pesante colpo a taglio ricevuto sulla data. Sembrerebbe effettuato da un pesante martello su di punteruolo a punta piatta, dalle incrostazioni che vi sono attorno e dentro sembrerebbe inferto all'epoca. Regno delle due Sicilie - tornese del 1844
    3 punti
  10. Senza Lamoneta non ci sarebbe stato nulla... Il forum ha dato un contributo spaventoso, specialmente nell'ultimo decennio, traguardi inarrivabili...migliaia di appassionati che altrimenti non ci sarebbero stati, una vetrina che ha dato un eco inimmaginabile all'ambiente.. Penso solo se non ci fosse più... Una landa desolata... Eros
    3 punti
  11. Salve a tutti. in questo post vorrei riportare immagini di monete vere (poche) e false (tante) tratte dal volume "la scienza delle medaglie", del '700. sto già ridendo, ma intanto vi propongo le prime pagine. Ad libitum
    2 punti
  12. Molte persone? Fatico a trovarne UNA di persona interessata a vedere la mia collezione ?
    2 punti
  13. Non so... la forma della testa e' molto diversa ,in genere nei ritratti Gallieno e' di aspetto gradevole e nel complesso risulta armonioso ,il personaggio ritratto nel busto in questione proprio bello non e', in fondo l'unico elemento accomunante e' la barbetta . Ma non mi impunto ,forse il mio e' solo un bonario spirito di contraddizione .
    2 punti
  14. Buonasera a tutti voi del forum sono d'accordo con chi mi ha preceduto vorrei aggiungere qualcosa anche io,se andiamo avanti così la numismatica va a morire se non ci sarà un cambio con nuovi giovani numismatici, secondo me bisogna cominciare dai bambini delle scuole elementari e fargli capire il concetto della numismatica e l'avvicinamento al mondo delle monete che la numismatica e storia che la numismatica e passione e non un guadagno.Io non mi riconosco in questo concetto di numismatica vedo tanti giovani che incominciano a collezionare monete soprattutto euro, leggo tanti post che invece di dire comprò dei 2 euro commemorativi è studio l'importanza che ha per quello Stato la faccia coniata e che cosa rappresenta si soffermano a dire li prendo fdc o prof per avere un guadagno in futuro
    2 punti
  15. ..... interessante la V capovolta al posto della A in FERDINANDVS
    2 punti
  16. Lo e’ perche’ solo una mano mancina come quella di Leonardo poteva lasciare i segni così che escono dagli occhi
    2 punti
  17. Dimenticavo: fino a qualche mese fa, nessuno mai hai controllato i tagli delle monete....ma sono la terza faccia della moneta...da studiare. Ovviamente dopo un lungo lavoro di controllo, qualcosa ho lasciato, ma per essere la prima edizione ricca anche di queste particolarità inserite, che sono poi i simboli sotto il busto dei sovrani e anche nei tagli, credo che dopo decenni, decenni...siamo a buon punto. O sbaglio ?
    2 punti
  18. taglio       2 euro cc paese  Belgio anno 2005 tiratura 6.000.000 condizioni bb città Milano
    2 punti
  19. Il testo si jobert, è stato ritenuto, ai tempi, un vero culto, era un riferimento per i numismatici del tempo, stampato e tradotto in più edizioni, a cavallo del 600 e 700 ( come nella tua edizione, è quella del ‘28?) purtroppo, come si sa spesso le conoscenze erano quelle che erano e probabilmente accattivava là novità anche allora. Monete poco leggibili venivano letteralmente inventate o spesso attribuite ad altre zecche e nessun numismatico ne é stato immune, persino il Torremuzza.... Pare addirittura che i numismatici al servzio dei nobili inventassero nei testi le monete per “arricchire” i vari gabinetti numismatici (spesso i testi rappresentavano le collezioni dei Signori del tempo). il bello dei testi antichi sta anche in questo...un po’ di gossip del tempo.. skuby
    2 punti
  20. Penso che "lamoneta" sia una eccellente scuola di formazione numismatica e non solo... Buon fine settimana a tutti
    2 punti
  21. non so se sia già successo o meno, ma a parere mio sarà una cosa molto difficile da avverare...
    2 punti
  22. Taglio: 2 Euro CC Nazione: Belgio Anno: 2011 Tiratura: 5'000'000 Condizioni: BB Città: Milano (MI)
    2 punti
  23. Due editori di numismatica mi hanno chiesto scrivi su tutto questo un libro, te lo pubblichiamo, hai vissuto virtualmente, realmente, sai, hai informazioni, dati, conosci i problemi, sai anche scrivere...forse la numismatica ha bisogno di una rigenerazione sui valori, vediamo...perché no ?
    2 punti
  24. Taglio: 2€ CC Nazione: Grecia Anno: 2016 A Tiratura: 750.000 Condizioni: SPL Città: Bassano del Grappa (VI) Note: News!
    2 punti
  25. Bravo confermi quello che ho sempre detto sulla divulgazione, mI fa piacere leggere certe riflessioni, se ci fossero più consensi come il tuo la numismatica si risolleverebbe in breve tempo.. Iniziano nel nostro piccolo ad avvicinare...
    1 punto
  26. Grazie Matteo, ho.capito tu auspicheresti che ci fossero più edizioni e manuali sulla monetazione spicciola, minuta, insomma del popolo, potrebbe essere un bello spunto per i vari periodi..
    1 punto
  27. Per gli amanti dei libri...questa ulteriore mistica visione ...
    1 punto
  28. Avrai sicuramente rivisto il monumento dei Tetrarchi.. E' sempre una emozione rivederlo, quando si va a Venezia. Mi piace davvero molto.
    1 punto
  29. Se si arriva anche in numismatica al negazionismo, cioe’ al negare il reale, il quanto e da chi fatto, al volere rifiutare quello che e’ evidenza, verità ...beh allora siamo veramente sulla brutta strada...
    1 punto
  30. Il Codice Atlantico e’ in Italia per miracolo, i francesi tennero tutti i disegni, quando il potere passo’ agli austriaci un loro console a Parigi grazie alla consulenza del Canova mandato dal Pontefice ne reclamo’ l’appartenenza per Milano e riuscì a riportarlo in citta’. Merito poi di Pompeo Leoni l’essere riusciti a raccogliere tutti i disegni in modo omogeneo. La raccolta fini’ poi al Conte Arconati che poi la dono’ in Ambrosiana.
    1 punto
  31. Münz Zentrum Rheinland, Auction 167, lot 556, 4/09/2013 Solidus (607/609) 4,55g, Konstantinopel, 5. Off. Paludamentbüste m. Kreuzkrone (ohne Pendilien) u. Kreuzglobus v.v. d N FOCAS - PERP AVC / VICTORIA - AVGU E Victoria steht mit Chrismon- Sceptrum u. Kreuzglobus v.v. unten CONOB. S. 620, Hahn MIB 9, DOC 10e. GOLD St ILLUSTRAZIONE: VESTIZIONE DELL'IMPERATORE FOCA
    1 punto
  32. Le immagini allegate sono di un centenionale (almeno credo) di Costantino. Qualcuno saprebbe decifrare le iscrizioni e la zecca (ed eventualmente il ric di riferimento) ? Grazie
    1 punto
  33. Ciao, si tratta appunto della RIC VI Siscia 222b nonostante il RIC riporti altre interruzioni di legenda queste solitamente non vengono definite come varianti in quanto dipendeva dalla libertà di cui godeva l’incisore nell’approntamento del conio.
    1 punto
  34. Ciao @anthon1984 Ottima presa! La conservazione è ottima per tutte e tre le monete.
    1 punto
  35. La terza faccia è il termine perfetto!!!?
    1 punto
  36. Ciao @eracle62 e bentornato !! No, non intendo questo però penso che sarebbe utile partire con testi in cui è possibile avere una panoramica completa delle emissioni coniate in un determinato periodo. Se guardiamo infatti ai testi "introduttivi" classici di numismatica solitamente sono raffigurate solo poche monete e quasi tute di metalli nobili e molto rare. Pensiamo per esempio ai testi sulla monetazione medievale : troveremo le foto del genovino, del fiorino, dello zecchino etc.. quasi mai del denaro di Genova, Asti , Piacenza etc..
    1 punto
  37. Buonasera amici è da un pezzo che non aprivo una discussione per condividere una moneta, ma sta sera ho fatto na mezza follia (speso parecchio per le mie tasche) e mi sono aggiudicato questa...chi mi ha letto sa che adoro il rame e che colleziono i grani del 1814 1815 (1816 mi manca) per Ferd III... quello che mi sono cuccato sta sera è il miglior 5 grani del 15 che ho in collezione e sto giro non mi sono fatto sfuggire l'occasione me ne sarei pentito come è capitato altre volte mannaggia a me? (mi girano ancora per un 5 grani spl del 15 non acquistato su ma-shop tipo 3 anni fa?)...che ne pensate? Non del mio giramento di zebedei ma della moneta?... sono davvero graditi i vostri pareri. Grazie a chi dirà la sua!
    1 punto
  38. Beh per un euro sarebbe stato una follia lasciarlo a trovarli a 1 €uro.. Cero è che fine a qualche anno fa ne girava di più di monetazione di rame di Ferdinando II, oggi sempre meno anche in basse conservazioni..
    1 punto
  39. Buonasera @nikita_, bel Tornese 1844....per un euro, hai fatto benissimo a prenderlo? Variante cifre piccole della data. Saluti, Rocco
    1 punto
  40. Ho già comunicato in ufficio che prenderò due giorni di ferie. Il programma del convegno è molto interessante.
    1 punto
  41. Se è come questo, anche la mia presenta nel taglio lo stesso decoro.
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  42. Spesso o di norma non e’ facile che uno decida di scrivere, presuppone una volontà, un impegno, ci vuole tempo, il cosa voler scrivere, credo che questa discussione sia comunque un segnale positivo perché vedo tanti che si sono esposti, che ricordano quanto ha fatto un utente per passione negli anni, la solidarietà e la vicinanza sono tutto su un forum e per gli utenti meritevoli e che hanno dato, a volte Lamoneta e’ stata nel tempo testimone straordinaria di prove di stima e affetto che sicuramente nel mondo reale non ci sarebbero state...e quindi ritorno a quanto detto precedentemente ?
    1 punto
  43. A chi lo dici! Ho diverse monete di conservazione veramente bassa, oppure addirittura col buco. Chi si accontenta gode, dice il proverbio. Il collezionista mette via ciò che trova e ciò che può permettersi. Chi fa le pulci alle basse conservazioni, in presenza di elevate rarità, sarà forse un raccoglitore ma faccio fatica ad inquadrarlo come vero numismatico. Complimenti all'amico Daniele per l'ultima, ottima, acquisizione e grazie di cuore, visto che ci mostra generosamente cose che altrimenti non avremmo la possibilità di ammirare e di cui spesso ignoreremmo persino l'esistenza. Dai suoi post si impara sempre qualcosa di nuovo!
    1 punto
  44. .. continuando con le piccoline : Quarto di Soldo II Tipo Carlo Emanuele I - zecca di Aosta Mir Savoia 678
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  45. questo è il sito del circolo http://ccnm.it/ sono presenti le ultime conferenze e le future; in alcuni casi con testo e immagini
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  46. Un bellissimo aureo di Antonino Pio con la distribuzione di Denari tramite una cornucopia alle classi povere del popolo .
    1 punto
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