Vai al contenuto

Classifica

  1. dabbene

    dabbene

    Guru


    • Punti

      9

    • Numero contenuti

      20109


  2. petronius arbiter

    petronius arbiter

    CDC


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      13792


  3. pato19

    pato19

    Utente Storico


    • Punti

      8

    • Numero contenuti

      3433


  4. King John

    King John

    Utente Storico


    • Punti

      6

    • Numero contenuti

      9286


Contenuti più popolari

Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/25/19 in tutte le aree

  1. Buona sera a tutti. 1 grano 1814 doppio punto dopo FERD III riferimento gigante 128a. Volevo chiedere agli amici collezionisti di monete siciliane, che hanno sicuramente più esperienza di me su questa monetazione, se reputano corretta la rarità che ne da il gigante. Il mio è del 2013 e lo segna R e non mi sembra che ce ne siano tanti in circolazione. Ringrazio in anticipo tutti quelli che interverranno. Saluti Angelo
    5 punti
  2. Buongiorno amici, allego immagini di un cavallo aquilano di Innocenzo VIII con impugnatura delle chiavi ad anello singolo, D.A. 126 ; MIR 99 , estremamente raro , è il quarto esemplare con questa particolarità della mia " piccola scuderia "
    5 punti
  3. Il vicesindaco di Correggio porta i saluti della Città. Poi il Presidente dell'Accademia dr. Ruotolo da inizio ai lavori con un ricordo di Arturo Lusuardi. Fanno seguito le relazioni di Lorenzo Bellesia, curatore di Panorama Numismatico, e di Michele Chimienti, noto ricercatore di Bologna. Infine nel pomeriggio si è svolt una visita guidata al museo il Correggio, dove sono state illustrate le monete di Correggio donate dal Lusuardi al Museo.
    5 punti
  4. taglio       2 euro cc (2 pezzi) paese  Austria anno 2005 tiratura 6.880.000 condizioni bb+ città Milano
    4 punti
  5. Dite quello che volete ma ogni volta che guardo questo tetradramma di Lisimaco mi dimentico di tutti i problemi e mi esalto...
    3 punti
  6. Non so se in questo momento sia sentito come un obiettivo comune, ma so quale dovrebbe essere l'obiettivo comune. Un obiettivo molto semplice: salvare la Numismatica. Oggi abbiamo una situazione molto difficile e molte circostanze sono sfavorevoli. Non tutti capiscono che una volta spariti i collezionisti sparisce la numismatica. Nessuno guarderà nè studierà più i milioni di pezzi che ci ha lasciato la storia per mancanza di interesse. Le biblioteche numismatiche diventeranno deserte e infine i libri finiranno in archivi polverosi se non al macero per problemi di spazio. Credo che questo sia quindi il nostro imperativo categorico: salvare il collezionismo per salvare la Numismatica. Arka Diligite iustitiam
    3 punti
  7. Buona serata Convenzionalmente si dice che una moneta è in mistura (o biglione) quando la lega della moneta è costituita da argento in misura uguale o inferiore al 50% del totale. Non è un dogma, tant'è che, come hai osservato, taluni evidenziano il fatto che nella moneta ci sia argento, pur se in percentuale inferiore rispetto agli altri metalli che la compongono. Una moneta viene considerata in mistura, anche quando l'argento non era contenuto nella lega che la componeva, ma era presente unicamente nella patina che veniva prodotta con procedure chimico-fisiche e che ricopriva la moneta generalmente di rame, giusto per donarle l'aspetto dell'argento. saluti luciano
    3 punti
  8. Aggiungiamo che in fondo un ritorno sul forum che stiamo commentando ci ha dato l’opportunita’ anche di fare qualche riflessione direi non di poco conto e che ogni tanto secondo me in piazzetta ci vorrebbe di più. Forse qualcuno potrà dire ripetitivo però passano anche gli anni, le condizioni mutano, gli utenti pure e la tematica rimane nevralgica da T maiuscola, “ salvare la numismatica “. E quindi si ritorna, sul tema divulgare, comunicare, cercare di allargare, far incuriosire ...ci vogliono in primis energie, entusiasmi, persone che abbiano emozioni da trasmettere agli altri, che siano testimonial in più ambiti, certo poi, sempre che ci siano disponibili, bisognerebbe poi sostenerli nel cammino... Ovviamente considerazioni totalmente personali.
    2 punti
  9. taglio 2 euro cc paese francia anno 2017 tiratura 10.020.000 condizioni bb città trieste taglio 2 euro cc paese finlandia anno 2017 A tiratura 2.500.000 condizioni bb+ città trieste
    2 punti
  10. taglio 2 euro cc paese slovenia anno 2018 tiratura 1.000.000 condizioni spl città trieste taglio 2 euro paese monaco anno 2012 tiratura 1.082.373 condizioni bb città trieste taglio 1 euro paese sanmarino anno 2017 tiratura 500.000 condizioni spl città trieste taglio 50 cent paese belgio anno 2016 tiratura 5.000.000 condizioni bb+ città trieste
    2 punti
  11. Rileggendo il mio post mi sono accorto di una clamorosa imprecisione: in realtà in questo caso non si può parlare di falsificazione. La falsificazione richiede infatti un prototipo che, per l’appunto, venga falsificato. In realtà in questo caso non esiste una moneta “vera” con le stesse, identiche caratteristiche dell’esemplare postato da @gpbasetti. Non esiste cioè, una moneta nelle quali legende siano CAMPIBASSVS/CAMPIBASSI. In questo caso, quindi, si tratta di una creazione di fantasia e come tale, a mo parere, andrebbe indicata. Ri-saluti, Teo
    2 punti
  12. Perché in questo caso la moneta perde il suo connotato proprio di mezzo di pagamento a corso legale per un dato importo predeterminato (il facciale), per assumere quello di "merce" (oro, argento ecc.). L'eventuale uso di un "fascione" per acquistare beni di prima necessità non sarebbe avvenuto al facciale ma in base al valore del momento attribuito al suo intrinseco. E se non ci fosse stato un "fascione", sarebbe stata la stessa cosa una catenina o un bracciale in oro dello stesso peso e con lo stesso intrinseco. In un sistema monetario strutturato, le monete hanno corso legale in relazione al loro valore facciale. Se poi, per l'incremento del valore dell'intrinseco, quest'ultimo valore supera il facciale e la moneta viene scambiata per l'intrinseco e non al facciale, siamo fuori dal normale circuito della circolazione monetaria (tant'è che in questi casi, le monete con un valore intrinseco maggiore rispetto al valore facciale, spariscono dalla circolazione!) La moneta, in questo caso, diviene una "merce", con una sua quotazione dovuta al tipo di intrinseco. Altrimenti, dovremmo concludere che quando negli anni'70 del secolo scorso, a causa della penuria di spiccioli, i pubblici esercizi restituivano come resto caramelle e cioccolati, allora anche le caramelle ed i cioccolati erano monete...perché "circolavano"? Anche in quel caso, si trattava di "merce" rappresentativa di monete a corso legale che momentaneamente non erano disponibili e che il pubblico era disposto (ob torto collo..) ad accettare. Ma non erano mica monete. M.
    2 punti
  13. Complimenti per l’intervento intanto che almeno personalmente condivido in toto, proseguo il filo logico in cui abbiamo individuato l’obiettivo comune, salvare la numismatica. E che questo obiettivo dovrà passare dal collezionismo, dall’amore, dalla passione, dallo studio dei tondelli, quindi nel creare nuove passioni, ma anche nel rinforzare quelle che ci sono e tutto avviene o avverrà nel tempo, direi anche breve, di un inevitabile ricambio generazionale. Ogni mezzo può essere utile o proficuo, certamente non bisognerà trascurare o non intercettare le energie che usciranno , sempre che escano, nel tempo ma convogliarle per lo scopo. Energie che arriveranno poi da uomini, perché gli appassionati, i collezionisti, gli studiosi, sono poi uomini, che dovranno capire bene il momento in cui siamo calati, certamente diverso dal passato. E quindi dall’azione di questi uomini, speriamo tanti, dipenderà il futuro della nostra numismatica e dal loro operare in merito. Credo si possa ragionare, sempre che il filo raccontato sia valido, sul tipo di azioni e di come effettuarle, in che modo e da chi.
    2 punti
  14. Leggo solo adesso di questa discussione ,mi unisco con enorme piacere a tutti coloro che mi hanno preceduto per il ritorno sul forum di Eros . Bentornato! Raffaele
    2 punti
  15. Ciao a tutti, proseguendo nella ricerca di gigliati..ne ho aggiunto uno nuovo, con l'"allegoria di prescrizione " una ghianda. Riprendendo quanto scritto nell'ormai introvabile libro di Giuliani e Fabrizi "Le monete degli Angioini in Italia Meridionale", in epoca angioina c'era molto malcontento tra il popolo in quanto i carlini pur dovendo avere un peso di circa 4 g come fissato da Carlo II, scesero immediatamente a 3.60 g soprattutto a causa della tosatura e Delle speculazioni dilaganti. Roberto, pertanto, a partire dal 1317, a garanzia della bontà della moneta, impose la presenza nel campo al diritto, di una ghianda. Successivamente, a partire dal 1319, fu posto invece un giglio. Questo gigliato e classificato Raro, osservando però, i passaggi in asta, degli ultimi anni, penso che il suo grado di rarità vada rivisto. Ne approfitto per chiedere agli appassionati angioini di aggiungere i propri.saluti Eliodoro
    2 punti
  16. Mi sono appena connesso, che bel modo di iniziare la settimana; bentornato Eros, ci sei mancato!
    2 punti
  17. All'epoca dei fatti proposi di segnalare all'ufficio il palese ( a mio avviso ) errore di conio, mediante una mail collettiva, ma buona parte degli utenti mi rispose che a loro non interessava, in quanto lo ritenevano ininfluente, non deturpante...
    2 punti
  18. Se penso che le nuove generazioni presenti sul territorio le ha dimenticate completamente, ricordo da bambino la città le aspettava trepidamente, iniziative culturali in ogni quartiere, i tram addobbati con i tricolori, cosi come le piazze e le vie, Milano era colorata e si respirava un clima festoso, insomma emozionante. Andiamo con il top dei nominali battuti per quei giorni. Cambia il nominale, cambia il metallo, ma il valore simbolico è lo stesso unico...
    2 punti
  19. Nuova acquisizione curiosa per la mia collezione. I falsi d'epoca sono interessanti da inserire insieme alle monete "buone" proprio perché storicamente indicano che i sistemi di truffa ed inganno sono sempre stati utilizzati, insieme alle varie contromisure adottate per evitarli, da quando esistono le monete. Nel periodo in questione le pene erano assai severe, si parla di torture e morte tragica e dolorosa in caso di scoperta del reato, anche perché veniva considerata una offesa grave ed un danno economico diretto all'autorità dello stato che, in questi casi, era il regnante. Nonostante tutto questo i falsari esistevano e le monete false circolavano, a volte prodotte direttamente nella zecca ed altre volte da produzioni private. In questo caso si tratta di un cavallotto del I tipo del periodo di Carlo Emanuele I, con data 1587 e anche il segno N per la zecca di Nizza, la foto non rende ma vi sono tracce di argentatura che doveva coprire la sua composizione di puro rame. I Cavallotti erano molto falsificati, ma avevo sempre visto falsi del III e IV tipo, non mi era ancora capitato di vedere un esemplare del I tipo, se la memoria non mi inganna.., di più potrà dire il mio amico @blaise con grande esperienza di falsi sabaudi... La sua fattura "rozza" porta a ipotizzare una produzione "privata", le scritte e le figure del diritto e del rovescio sono poco curate, ma ingannevoli. Spero che questa "moneta" sia apprezzata come è giusto che lo sia, nonostante sia il frutto di un antico reato.
    1 punto
  20. La firma è 'Barzilai', ed i biglietti con al retro questa "particolarità", in base a quanto riportato sul catalogo, non dovrebbero avere nessun plus valore, "altri" invece affermano che questo signore era il tesoriere. Ma forse è meglio che metti in conto l'acquisto di questi due volumi (quantomeno il volume secondo) per tirature, curiosità, rarità e quant'altro. Se esistono falsi non ti so dire, magari qualcuno pensando di accrescere il loro valore penserà di apporcela, deturpando così delle banconote già piuttosto comuni (eccetto 50 e 100 lire). Per il resto è come sempre, il miglior modo per riconoscere i falsi è il confronto diretto con degli originali.
    1 punto
  21. Innanzittutto grazie a tutti per i preziosi interventi. Che si trattasse di una moneta "inventata" era quanto ipotizzavo, ma data la mia ignoranza in materia di zecca di Campobasso gradivo un parere da esperto. Posterò una immagine migliore appena potrò, ma il limite di grandezza imposto dal sito mi sembra non permetta immagini "pesanti".
    1 punto
  22. taglio 2 euro cc 2pz paese slovenia anno 2018 tiratura 1.000.000 condizioni spl città trieste
    1 punto
  23. La moneta direi che è autentica, bello il ritratto ma peccato per il retro un pò "liscio", sarebbe potuto davvero essere un bel BB (qSPL?) ma anche in queste condizioni risulta molto molto gradevole. Nerva non è fra i più comuni (Traiano, Antonino Pio...) e tutto sommato si può acquistare a cifre non folli. Complimenti!
    1 punto
  24. taglio 2 euro 2pz paese finlandia anno 2002 tiratura 1.386.000 condizioni bb città trieste
    1 punto
  25. taglio 2 euro cc paese irlanda anno 2016 tiratura 4.500.000 condizioni bb città trieste taglio 2 euro cc paese francia anno 2018 A tiratura 15.020.000 condizioni spl città trieste
    1 punto
  26. Concordo in toto. Anche lo stile non lascia dubbi.
    1 punto
  27. Bravi bravi portateci un po' nella Germania dell '800 ,giusto per ampliare il tema del Regno d'Italia che e' gia molto battuto qui
    1 punto
  28. Intanto posso richiamare dal nostro portale il contributo che avevo fatto sulle monete portamessaggi che e’ sul tema e che riporta anche qualche immagine interessante. http://numismaticamente.it/collezionismo-numismatico/monete-porta-messaggi
    1 punto
  29. Bellissimo pezzo, un opera d’arte!!!!! skuby
    1 punto
  30. Come si fa a non innamorarsi di pezzi di storia come questi?
    1 punto
  31. Aggiungo anch'io una pinax .... Pinax con rapimento di Persefone E un bel tondello che richiama Persefone... Sicilia, Litra, Centuripe, c. 344-336 a.C.; AE (g 30,36; mm 30; h 9); Testa di Persefone a s., indossa corona di spighe, orecchini e collana; intorno, quattro delfini. Contorno perlinato, Rv. [KENTOPIΠINΩN], pantera accovacciata a s. CNS III, n. 1; SNG Copenhagen 209; SNG ANS 1305. Rara, patina verde, q.spl. E’ nota per la citta di Centuripe una sola emissione, di grosso modulo, e in alcuni casi, riconiata sulle note litre siracusane con testa di Atena/Stella tra delfini. La testa di Persefone ricalca gli stili dei noti decadrammi siracusani firmati da Euainetos sebbene la coniazione di queste litre sia posteriore alle note emissioni di Siracusa. La pantera al rovescio è invece una tipologia nuova nella monetazione siceliota. Sicily, Litra, Kentoripai, c. 344-336 BC; AE (g 30,36; mm 30; h 9); Head of Persephone l., wearing wreath of grain, earrings and necklace; around, four dolphin. Dotted border, Rv. [KENTOPIΠINΩN], panther crouching l. CNS III, n. 1; SNG Copenhagen 209; SNG ANS 1305. Rare, green patina, about extremely fine. It’s known for the city of Kentoripai a single issue, of large great module, and in some cases, coined on litrai of Syracuse with head of Athena / star among dolphins. The head of Persephone follows the styles of well-known Euainetos for the decadrachms of Syracuse although the issue of these coins is later among the emissions of Syracuse. The panther on the reverse is instead a new type in the coinage of Sicily.
    1 punto
  32. Ho tratto le mie conclusioni leggendo Majer G. , 1925, Le tessere delle Scuole Religiose di Venezia: Scuola di S. Giovanni Evangelista. Due fratelli inginocchiati sostengono pastorale. S- ZVANE-EVANGELISTA Stemma come (simile) a Majer 7.
    1 punto
  33. Ancora un pinax ed una moneta che gli assomiglia... Syracuse. Bronze 278-275, 7.59 g. Head of Kore-Persephone r., wearing barley wreath and earring; behind, cantharus. Rev. BAΣIΛEΩΣ - ΠIΡΡOΥ Demeter seated l. on throne, holding ear of barley in r. hand and long sceptre in l. Calciati p. 332, 186 DS 22. SNG Fitzwilliam 1377. SNG ANS 336. AMB 526 (this coin). Lovely enamel-like green patina and about extremely fine Ex NAC 13, 1998, 526 and NAC 18, 2000, 150 sales. ILLUSTRAZIONE: Ade e Persefone in trono, pinax in terracotta proveniente da Locri, V sec.
    1 punto
  34. una lente cinese messa sulla fotocamera del telefono. Se c'era più luce venivano ancora meglio
    1 punto
  35. Mi ero perso questa discussione che vede protagonista una banconota che a me personalmente piace moltissimo. Sembrerebbe non trattata dalle foto, con il sano sporco ancora intatto nelle pieghe, dettaglio che a me piace, in quanto conferisce fascino alla banconota. Quanto alla conservazione, considerando le pieghe e la macchia, personalmente rimarrei sul qBB. Se vuoi fare un paragone con altre mie banconote di questa stessa tipologia, ti allego di seguito le discussioni: 100 Lire Barbetti - 4/11/1903, conservazione: buon BB 100 Lire Barbetti - 11/06/1930, conservazione: bello Spl 100L Barbetti 18/6/1926 conservazione: BB
    1 punto
  36. Ancora i Visconti con documenti, atti...tanti dati con riferimenti su quanto valeva qualcosa in quei tempi ...
    1 punto
  37. Ciao. La capacità italiana in materia di esplorazioni spaziali è cosa risaputa e anche risalente nel tempo: https://www.youtube.com/watch?v=I501AaqCDAg M.
    1 punto
  38. Di certo non serviva alla funzione tipica degli anelli sigillari, ossia a rappresentare il titolare, perchè quei segni sparsi sulla superficie incisa non dispongono di un significato araldico o iconografico noto. L'oggetto sembra rientrare in quella categoria di prodotti ammantati di "antichità verbale" dall'originario venditore, circostanza che sfugge all'occhio di un estraneo (come il sottoscritto) che li vede solo in immagine e per la prima volta.
    1 punto
  39. Taglio: 1 Euro Nazione: Italia Anno: 2017 Tiratura: 3'000'000 Condizioni: qFDC Città: Pavia (PV)
    1 punto
  40. Ma dai, ma quale stampo da 20 cent? A parte che è diversissimo da un tondello da 20c, si vede benissimo che è stata solo martellata a sangue, per scopi noti solo all'autore di questo artefatto...
    1 punto
  41. Giusto esserci e comunque essere un riferimento, oggi dopo un decennio di aperture al mondo di tutti anche grazie a Lamoneta, ma non sola, la numismatica sta secondo me tornando al passato, senza riferimenti per tutti e verso un ritorno a una numismatica di pochi eletti che e’ la cosa che si può auspicare di meno per la numismatica e per un aumento anche numerico di appassionati che serviranno per la sua sopravvivenza. Cosa che in pratica va poi contro tutti perché poi ci rimettono tutti ma in fondo credo che mantenere le posizioni sia l’obiettivo di fondo, primario, ecco perché ci vuole una Lamoneta e altre voci attive, vive e sempre propositive ! Lamoneta in fondo e’ bella perche’ registra tutto e tutto rimane come testimonianza, il tempo darà il suo responso sul periodo che stiamo vivendo ....
    1 punto
  42. Scrivo solo ora in pubblico, ma l'amico Eros l'avevo già sentito privatamente. Sono tra chi si voleva battere per il suo ritorno, ne parlavo spesso, ma un po' non me la sentivo di contattarlo direttamente... temevo di sentirmi dire qualcosa come "ho già deciso, ed è così...", quindi auspicavo un suo ritorno improvviso, non creandomi troppe aspettative. Nel contempo, dicevo, anche con la mia ragazza: "non è possibile che una persona come lui abbandoni la Numismatica! Non ha senso! Non so lui, ma la Numismatica ha bisogno di appassionati così!". Pensare che, qualche giorno prima, avevo riletto "Onde Numismatiche", il lavoro donatomi dall'amico Mario e leggevo, con una sensazione di poesia e tenerezza, la storia di quell'uomo che donava monete ai giovanissimi, spiegando loro la Storia e l'Arte sui tondelli. Mi sono domandato: "Chissà di chi si tratta! Chissà se ancora lo fa!"; non sapevo si trattasse di Eros, l'ho scoperto qui, perché ce l'ha riferito Mario Certo, l'avessi saputo in quel momento, ci sarei rimasto male, visto che per l'appunto Eros ancora non era tornato. Poi, la lieta notizia! L'ho riferito anche alla mia ragazza, che con emozione mi ha sentito dire al telefono: "Eros è tornato a scrivere su Lamoneta!" Perché anche lei lo conosce, ci siamo visti al Convegno di Verona. Riguardavo spesso quella foto (che allego in basso), ripensando a quella bella giornata trascorsa tutti assieme. Cosa posso aggiungere? Che sono felicissimo di questo ritorno... la Numismatica è ora più ricca, ha ritrovato linfa vitale. Chi non lo conosce, sono certo lo apprezzerà; leggete i suoi post, così si vive la vera passione! Chi mi conosce, sa che non amo fare le "sviolinate", ma quando qualcosa è davvero meritato, devo esprimere la mia riconoscenza. Bentornato, Eros! Ci sentiamo e ci vediamo presto! :)
    1 punto
  43. Ciao ragazzi, avrei bisogno per favore di un vostro parere. Per i 2 euro commemorativi del Vaticano del 2006, 2008 e 2010 ci possono stare questi prezzi? 2006 180€ 2008 70€ 2010 35€ Grazie a tutti!!!
    1 punto
  44. Ciao Luciano, il mio grazie è a tutti Voi, "vecchi" appartenenti a questo forum, che avete attivamente contribuito a costruire un vero archivio storico/numismatico al quale, noi "giovani" collezionisti possiamo attingere nozioni, storia ed importanti consigli per costruire il nostro percorso numismatico. P.S. Personalmente non posso non ringraziare sia @petronius arbiter chè @nikita_ Entrambi, hanno sempre pazientemente risposto ed eventualmente corretto i miei interventi, ed effettivamente, come da te evidenziato è sempre un piacere leggerli. Cordialmente PB
    1 punto
  45. 2003 GITTO COSTRUZIONI GENERALI IN NIGERIA Bronzo, autore TERUGGI conio JOHNSON
    1 punto
  46. ....sul ponte sventola bandiera bianca Probabilmente oggi non si usa più, ma chi ha qualche annetto sicuramente ricorderà di aver studiato a scuola questa poesia, opera del padovano Arnaldo Fusinato che, per il resto, non ha lasciato grandi tracce nella letteratura italiana. La vicenda narrata è quella della sfortunata sollevazione di Venezia del 1848, in appoggio al tentativo di unificazione dell'Italia iniziato (con prudenza e diffidenza) da Carlo Alberto. L'antica Repubblica di San Marco aveva perso la sua indipendenza nel 1797 ad opera di Napoleone, ed era stata poi ceduta agli austriaci con il trattato di Campoformio; nel 1815 fu unita alla Lombardia per formare il Regno Lombardo-Veneto. Nel 1848, a seguito dei moti di Vienna, ed in concomitanza con quelli di Milano (le Cinque Giornate) anche Venezia insorse; la popolazione si concentrò in piazza san Marco per andare poi all'assalto dell'Arsenale e del palazzo del governatore, per far liberare i patrioti incarcerati. Tra questi, Daniele Manin, imprigionato mesi prima perchè si temevano da lui e dai suoi seguaci atti sovversivi. Liberato "per unanime volontà popolare" Manin fu posto a capo del governo provvisorio e, il 22 marzo 1848, portato in trionfo in piazza San Marco, dove fu proclamata la Nuova Repubblica Veneta di San Marco, di cui fu eletto presidente, come vedete nell'allegato. petronius
    1 punto
  47. Riapro questa discussione per mostrare, visto che non era ancora stato fatto, il biglietto da 100 lire, acquistato ieri al Bopfhilex. Dimensioni e grafica sono decisamente diverse da quanto presentato finora. petronius
    1 punto
  48. Grazie a voi Per chiudere il discorso sulla cartamoneta utilizzata durante l'assedio del 1848-49 resta da citare la "moneta del Comune." Purtroppo non ho immagini da mostrare il commerciante (al convegno di Piacenza) da cui ho acquistato la moneta patriottica e il buono di prestito aveva anche questa, ma i prezzi partivano da 200€ (più di quanto ho pagato gli altri tre pezzi messi insieme) per finire con cifre a tre zeri per i biglietti più rari.....magari in futuro, chissà Il Governo Provvisorio si ritrovò ad avere un'eccedenza di cassa, grazie a una sovrimposta sugli immobili e una giacenza di sale e tabacchi, eccedenza che girò al Comune, che potè così mobilizzare una cifra superiore ai 25 milioni di lire attraverso l'emissione di biglietti intestati "Moneta del Comune di Venezia" avvenuta in due volte, nel 1848 e 1849. I tagli sono da 0,50 lire correnti (due tipologie) 1 lira, 3 lire, 5 lire (due tipologie) 50 e 100 lire; questi ultimi due sono classificati R5. A differenza della moneta patriottica gli austriaci ne consentirono il cambio anche se limitato al 50% del valore e contro "Viglietti del Tesoro" emessi nel frattempo dal Regno Lombardo-Veneto. Riporto, per maggior chiarezza, l'estratto delle condizioni di resa imposte alla città, riguardanti la cartamoneta. "Nella circostanza che attualmente circola esclusivamente in Venezia una massa di carta monetata, di cui non potrebbe essere spogliata la parte più povera della numerosa popolazione senza gravissimi inconvenienti per la sua sussistenza, e nella necessità inoltre di regolare questo oggetto prima dell’ingresso delle II.RR. truppe, resta disposto che la carta monetata che si trova in giro sotto la denominazione di carta comunale, viene ridotta alla metà del suo valore nominale, ed avrà corso forzato soltanto in Venezia, Chioggia e negli altri luoghi compresi nell’Estuario per l’accennato diminuito valore, fino a tanto che d’accordo con il municipio veneto sarà ritirata e sostituita, il che dovrà aver luogo in breve spazio di tempo. L’ammortizzazione poi di tal nuova carta dovrà seguire a tutto peso della città di Venezia e dell’Estuario suddetto, mediante la già divisata sovrimposta annua di centesimi 25 per ogni lira d’estimo e con quegli altri mezzi sussidiari che gioveranno ad affrettare l’estinzione. In riguardo di questo aggravio non saranno inflitte multe di guerra e si avrà riguardo per quelle che furono già inflitte ad alcuni abitanti di Venezia relativamente ai loro possessi in terraferma. In quanto poi alla carta denominata patriottica, verrà totalmente ritirata dalla circolazione, nonché gli altri titoli di debito pubblico in progresso alle opportune determinazioni." ciao. petronius
    1 punto
  49. Gli austriaci, naturalmente, non erano d'accordo e cinsero d'assedio la città e la laguna. I veneziani resistettero per quasi diciotto mesi, fino alla fine di agosto 1849, e non mancarono gli episodi di eroismo; furono infine piegati, oltre che dalle superiori forze austriache, da un'epidemia di colera (il morbo infuria) e dalla fame (il pan ci manca) Il 27 agosto 1849 gli austriaci presero posseso della città semidistrutta, lo stesso giorno, Daniele Manin, Guglielmo Pepe e Niccolò Tommaseo (i capi della Nuova Repubblica) si imbarcarono per l'esilio, insieme a quei cittadini che non volevano tornare sotto il dominio austriaco. Il 30 agosto il Maresciallo Radetzky entrò in città per assistere ad una messa solenne, celebrata dal Patriarca, per ringraziare Dio di aver restituito Venezia al legittimo sovrano Ma il vento sibila, ma l'ombra è scura, ma tutta in tenebre è la natura: le corde stridono, la voce manca... sul ponte sventola bandiera bianca ! petronius
    1 punto
Questa classifica è impostata su Roma/GMT+02:00
×
  • Crea Nuovo...

Avviso Importante

Il presente sito fa uso di cookie. Si rinvia all'informativa estesa per ulteriori informazioni. La prosecuzione nella navigazione comporta l'accettazione dei cookie, dei Terms of Use e della Privacy Policy.