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Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 03/28/19 in tutte le aree
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Per dare un contributo, piccola medaglia settecentesca d'argento con S. CARLO BORROMEO e al rovescio il SANTO CHIODO.4 punti
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Buongiorno a tutti cari amici del forum!! Oggi volevo mostrarvi l'ultimo ingresso in collezione. SI tratta, come da titolo di un bel monetone a nome di Carlo Emanuele III (precisamente di uno scudo nuovo) coniato nell'anno 1756 dalla zecca di Torino, che mi è costato un bel po di sangue e sudore!! Cosa ne pensate? Attendo i vostri autorevoli pareri e vi ringrazio!! Auriate3 punti
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DE GREGE EPICURI Ho potuto partecipare solo stamattina, ed ho trovato le quattro relazioni molto interessanti e ben fatte. Nessuna ripresa diretta degli interventi, penso che per l'Università sia per ora un po' troppo complicato...M.Mangini ha illustrato il reimpiego di pergamene (soprattutto) e altri materiali scritti per gli usi più diversi: dall'imbottitura di sedie o abiti, ai cartocci di droghieri e pescivendoli, al riempimento di soffitti e soppalchi, che ce li hanno conservati. M.Hall, in un inglese per me un po' troppo arduo, ha descritto usi non monetari delle monete, dai gioielli agli amuleti, agli inserimenti in statue od oggetti religiosi, alle fonti sacre e votive, alle sepolture. M.Schraven, in un ottimo italiano, ci ha parlato delle medaglie della Vergine di Halle, e del santuario di Schrepenheuvel, sempre in bilico fra le Province Unite riformate e le Fiandre degli Absburgo. Infine, M.Pagani ha illustrato le paure superstiziose nella Milano di San Carlo, i mezzi magici per preservarsi dalla peste e da altre disgrazie, ma soprattutto la repressione inflessibile di tutto ciò da parte dei vari Tribunali Ecclesiastici. Nella tavola rotonda finale, W.Maleczec ha avanzato in 7 punti delle proposte di approfondaimento/ collaborazione nelle attività storiche, archeologiche e numismatiche. Sembra si debba colmare uno iato fra gli studi letterari (diciamo delle fonti scritte) e la raccolta e studio dei materiali e della iconografia.2 punti
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Descrivere gli stati d’animo quando si è sommersi d’affetto risulta alquanto complicato. Esprimere intense emozioni in queste due giornate di festa, tra abbracci, baci, scene di puro divertimento, tra brindisi e collezionismo, non basterebbero innumerevoli frasi per far trasparire la pura realtà vissuta in quei momenti. Volevamo comunicare convivialità, familiarità, ci auguriamo che il nostro intento vi sia giunto, in espressioni chiare e non accompagnate da inutili aggettivi, che non sono consoni alla nostra natura e identità. Il Circolo “Tempo Libero” raggiunge questo importante traguardo, 25 anni trascorsi insieme, merito <<esclusivamente>> dell’indimenticabile Presidente Salvatore Correale, assente fisicamente, ma presente in tutti noi, con le caratteristiche che contraddistinguevano il suo animo, bontà, solarità, infinità disponibilità, sempre e comunque. Grazie di cuore, ai fraterni amici espositori e non, che ci sostengono dal 1994, con grossi sacrifici economici, agli amici collezionisti, che con gioia, piacere, da ogni zona d’Italia, in ogni occasione, si sentono legati <<affettivamente>> e non <<commercialmente>> alla manifestazione di Castellammare di Stabia. In conclusione, ecco in sintesi, un breve diario descrittivo, da toccare e sfogliare insieme, per farci rivivere visivamente con gioia, anche in futuro, perché mostrare il cuore è meglio che raccontare parole. Al mio caro Salvatore, sempre con te. (Attilio Maglio) “Quando qualcuno se ne va, resta l’amore intorno” (Pino Daniele) Un sentito ringraziamento all'Associazione Teatro Apulia di Bari, il presidente l'avvocato Bellino Antonio e il responsabile filatelico Natrella Dante, che hanno voluto omaggiare il nostro Circolo, in occasione del venticinquesimo anno di fondazione, con due folder a tiratura limitata, contenenti due cartoline con annullo filatelico semplice dell'ufficio postale di Bari 1, rappresentative della città di Castellammare di Stabia, una delle quali di Luigi Denza, musicista stabiese, compositore della melodia della famosissima Funiculì Funiculà. Segnalo, e ringrazio inoltre, la fondazione Telethon per la presenza, vista la nostra sensibilità e quella dei partecipanti, a finanziare e promuovere la ricerca scientifica sulle malattie genetiche e rare.2 punti
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Grazie di cuore Eros, era un gesto che nella sua semplicità, nasconde stima, affetto per una grande persona dall'animo buono e pulito come Mario, mi auguro presto di potervi incontrare insieme, un caro saluto da Attilio.2 punti
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Come il 99,999999999999999999999999% delle 5 lire apparse sul forum, falsa, non chedetemi quando e dove c'è stata la 0,000000000000000000000001%? saluti TIBERIVS2 punti
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@eracle62 questo è un altro esempio, coniazione in stile medaglia “alla tedesca”, per ora unico esemplare conosciuto...2 punti
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Una bellissima discussione, ho avuto modo di visitare sia il British Museum che la Bank of England, ti lasciano senza fiato, il primo oltre alla sala dedicata alla numismatica ha monete sparse in tutto il Museo, poi alla Banca d'Inghilterra vi è un esposizione belissima sia di monete che di cartamoneta, il terzo purtroppo non lo conoscevo e non ho avuto il piacere di visistarlo, volevo suggerire sempre a Londra una piccola esposizione di monete romane al Museo della città di Londra ed una bella esposizione in un ala dedicata alla numismatica inglese nella London Tower, dove sono anche conservati i gioielli della corona Inglese. A questi vorrei suggerire dei Musei che sicuramente non ha da invidiare nulla al British, il gabinetto numismatico del kunsthistorische museum di Vienna, il Museo della Casa de Moneda di Madrid ed il Museo Archeologico Nazionale a Madrid, luoghi che custodiscono delle meraviglie assolute. Poi fatemi suggerire i Musei della Sardegna, il Museo Archeologico ed Etnografico Sanna di Sassari, dove è custodita una bella esposizione di monete Sarde che vanno dal Periodo Punico fino ai Savoia (attualmente chiuso per restauro), il Museo Archeologico di Ozieri con una pregevole collezione numismatica di monete Sarde ed anche un ripostiglio di monete Genovesi, in fine il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, dove sono esposte alcune monete del periodo Punico.2 punti
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Taglio: 2 Euro CC Nazione: Lussemburgo Anno: 2007 Tiratura: 1.000.000 Conservazione: MB Città: Moncalieri ( TO )2 punti
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Vagamente ironico... Sia chiaro: il mio intervento non era una critica al lavoro del professor Ruotolo, né tantomeno volevo attaccare la nuova pubblicazione. Semplicemente, ho trovato spiacevoli quelle poche righe che ho riportato. Spiacevoli per chi, con costanza ed impegno, si dedica a pubblicare riviste, studi o lavori, ma soprattutto spiacevoli perché definiscono come "svilenti" il web ed i collezionisti che, pur con tutte le loro criticità, rimangono un elemento fondamentale per la diffusione della conoscenza numismatica. Forse ho travisato io - e chi mi conosce, nel forum o nella vita reale, sa quanto io sia poco incline alla polemica- ma espressioni come "adeguatamente dirette" e parole come "svilenti" potevano essere evitate, non lasciando spazio a possibili fraintendimenti. Mi è parso di scorgere la classica e fin troppo conosciuta figura dell'accademico asserragliato nel suo castello che vede in chiunque stia fuori dalla propria cinta muraria un avversario. E questa assurda e dannosa dicotomia tra gli accademici e gli altri è un qualcosa che abbiamo visto fin troppe volte anche qui sul forum. Auspicherei per la numismatica una onesta e sincera collaborazione tra le parti. Tutto qui. Se, invece, ho male interpretato, chiedo scusa. Ma in tal caso rimango dell'idea che certi concetti avrebbero potuto e dovuto essere espressi in maniera migliore. Perdonate l'off topic.2 punti
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DE GREGE EPICURI Al CCNM (Milano, via Terraggio 1) martedì 7 maggio 2019 Alessandro Toffanin terrà una conferenza su: "Tra sacro e profano: iconografia numismatica del Santo Chiodo conservato nel Duomo di Milano". La reliquia milanese,le sue origini, la simbologia che assume nel tempo e le sue rappresentazioni in ambito numismatico saranno al centro della serata. Il Sacro Chiodo, secondo la tradizione ambrosiana, rappresenta un simbolo cristiano posto al servizio del potere fin dal tardo impero romano (Elena, il figlio Costantino, il rinvenimento della Croce). Il tema viene ripreso nel periodo signorile, dai Visconti agli Sforza; si trasforma poi in epoca borromea nell'oggetto sacro, venerato tutt'oggi a protezione della città intera. Verranno illustrate ed analizzate una moneta di Francesco Sforza ed una medaglia con San Carlo Borromeo ed il Sacro Chiodo.1 punto
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DE GREGE EPICURI Al CCNM (Milano, via Terrraggio 1), a distanza di circa 6 mesi dall'ultimo incontro analogo, ci vedremo martedì 9 aprile dalle ore 20.30 per esamiare, classificare e/o valutare le nostre "monete difficili". Ognuno è invitato perciò a portare con sè gli esemplari che non è riuscito ad inquadrare correttamente. Sarà un incontro molto informale (naturalmente, ci sono persona più esperte ed altre meno, ma tutti abbiamo da imparare!); avremo a disposizione cataloghi, libri e riviste presenti presso il CCNM, in particolare quelli utili alle classificazioni. Pensiamo anzi di rendere periodici e regolari questi incontri, mediamente ogni 4-6 mesi. Arrivederci!1 punto
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Medaglia devozionale benedettina, bronzo/ottone, del XVIII sec. , probabile produzione romana.- D/ S. Benedetto da Norcia con i classici attributi, mitria,corvo, croce, e libro.- R/ S. Bernardo di Chiaravalle, con gli strumenti della passione, in ginocchio davanti alla Madonna delle sette spade che appresentano i sette dolori, fu riformatore dell'Ordine Cistercense, chiamato "Doctor Mellifluoss" per la dolcezza della sua eloquenza.- Ciao Borgho1 punto
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Salve, qualcuno gentilmente saprebbe dirmi qualcosa di più riguardo questo Antoniano di Aureliano zecca di Milano e più precisamente il ric di riferimento e le iscrizioni, anche se si vedono poco. Grazie1 punto
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Effettivamente sulla moneta Aureliano ha nella sinistra una lancia e la 139 RIC che ho richiamato è proprio quella: La foto che ho postato con zecca A trae in inganno ma era solo per evidenziare RESTITUT ORBIS. Buonasera a voi!1 punto
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Grazie di cuore carissimo Mario, a breve posto foto, un caro abbraccio da Attilio.1 punto
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Allora non capisco in wildwins la foto corrisponde al ric 140 ed è citata una altra variante la 11595v, per esclusione visto che la foto in wildwins non corrisponde alla foto della mia moneta ho pensato che la mia moneta si identificasse con la variante. Scusa il giro di parole, bisognerebbe trovare una foto della variante. Ciao1 punto
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allora può darsi che sia stato limato al bordo, forse sopra la corona, dove sembra più stretto rispetto quello della foto.1 punto
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Questo mi sembra essere una ribattitura d'uno quarto genovese I tipo, ma come sempre, è molto meglio d'avere il vostro parere.1 punto
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Lungi da me far polemche. Ruotolo stampa in proprio e a sue spese questo periodico. Non c'è una linea editoriale precisa, infatti nel primo numero si discorreva di numismatica merovingia, in quest'ultimo di una vecchia rivista numismatica e del 10 tornesi di Francesco II coniata a Roma. Ovvio ne fa stampare un numero limitato di copie. Non vedo dove sia il "reato"1 punto
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A Milano, nascosto 4 Serena. 2 di loro hanno sofferto anche durante la guerra. Mi ha ricordato questa medaglia.1 punto
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Buona sera , spero di essere nelle sezione corretta ,chiedo eventualmente al moderatore per favore di spostarla in sezione appropriata grazie. Come da titolo oggi nel resto datomi dal giornalaio oltre a un due euro finlandia 2005 mi sono arrivati questi 20 centesimi sede vacante 2005, ora mi chiedo come è possibile visto che la sede vacante è solo in blister ed è piuttosto costosa? cosa ne pensate ? grazie1 punto
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Su retro del biglietto da 100 pesos è raffigurata Ushuaia, punto più meridionale dell Terra del Fuoco. Se ne parlò in questa bella discussione1 punto
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Il diavolo? No. Solo un uomo che ama troppo la vita dolce e lusso.1 punto
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Aquileia fu l' antico avamposto repubblicano romano nel nord est d' Italia , colonia inizialmente di diritto latino fondata nel 181 a. C. da parte dei Triumviri romani : Lucio Manlio Acidino , Publio Scipione Nasica e Gaio Flaminio , inviati dal Senato a sbarrare la strada ai barbari che minacciavano i confini orientali dell' Italia . Le prime coniazioni di monete in epoca imperiali emesse ad Aquileia iniziarono a partire dall' Imperatore Diocleziano nel 294 e terminarono forse nel 425 con Giovanni , mentre altri indizi daterebbero le ultime emissioni nel 452 al tempo di Valentiniano III . Ad Aquileia nel corso degli scavi archeologici iniziati gia' nel XVI secolo e proseguiti ininterrottamente fino ad oggi , sono stati rintracciati praticamente tutti i piu' importanti edifici pubblici e privati , tranne uno , la Zecca . Considerando che ad Aquileia erano operanti almeno tre officine documentate dalle monete , il fatto che non ne sia stata rintracciata neanche una rimane una coincidenza alquanto strana . In base alla numismatica si deduce che le lettere poste dopo la sigla di zecca , nel nostro caso AQ : P , S , T , o le loro corrispondenti lettere greche come nel caso della Terza officina , indichino in ordine di numero le tre officine di produzione delle monete di Aquileia . Ad oggi , in mancanza di riscontri archeologici delle tre officine monetali , verrebbe da porsi una serie di domande : 1 e' possibile che le lettere dopo la sigla della zecca non indichino il numero dell' officina , ma abbiano un altro significato ? 2 e' possibile che la zecca sia stata un unico edificio e non tre dislocati in diversi punti della Citta ? 3 in base al punto 2 , e' possibile che essendo forse stata la zecca un unico edificio , questo sia stato diviso in tre ambienti di produzione , come odierni reparti di un' unica fabbrica , chiamati officine ? 4 ma in base al punto 3 , se cosi' fosse , quale motivo e quale utilizzo pratico avrebbe avuto porre le tre lettere : P , S e T ? sempre che queste lettere indichino numericamente le tre officine ? La medesima perplessita' si potrebbe avere anche per altre zecche tardo imperiali , tipo quella di Ostia che di officine ne avrebbe avute addirittura quattro , ma anche ad Ostia nessuna di queste quattro officine e' stata rintracciata . In base a queste personali riflessioni mi piacerebbe avere vostri pareri . In foto una pianta di Aquileia nel V secolo e tre Follis emessi ad Aquileia dalle tre officine .1 punto
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Ciao @Stilicho , la zecca di Aquileia fu aperta nel 294 e considerando i tempi non molto sicuri , sia interni che esterni , si pensa avesse sede in zona sicura all' interno della Citta' ; esempio tipico e' la zecca o le officine di Roma , la cui originaria sede fu sul Campidoglio , inoltre recenti indizi fanno ritenere che un' altra sede o uffici della zecca imperiale romana fosse dove oggi sorge la Chiesa di San Clemente , o nella sua immediata vicinanza , a due passi dal Colosseo : http://www.academia.edu/3332601/La_Basilica_di_San_Clemente_in_Laterano1 punto
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I furti secondo me sono la prima causa, ma non sottovaluterei anche mogli e figli dispettosi ?.1 punto
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E se facessimo una cosa che abbracci tutta la penisola? Una sorta di museo del forum dove ognuno può contribuire con il suo tondello preferito o più bello, qualcosa che rimanga ai posteri, qualcosa che ci rappresenti, qualcosa che vogliamo trasmettere, ovviamente sono valide anche altre espressioni, medaglie, banconote, sigilli, gettoni, tessere, ecc. ecc.. Questo ci manca...1 punto
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Questo tondello e il suo ritratto mi sono sempre piaciuti, qualche modulo ho avuto il piacere di visionarlo e l'impatto è sempre stato notevole per le sue dimensioni e per lo stile. Complimenti la capigliatura è sempre difficile trovarla in condizioni ragguardevoli.1 punto
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Purtroppo no gli errori e le disattenzioni furono una costante.. Sino ai giorni nostri... Comunque complimenti per il tuo tondello, io adoro tutto ciò che non è ordinario.. Eros1 punto
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Bella questa Dracma, anche se il ritratto di Traino non mi convince affatto dal punto di vista stilistico. Invece l'aquila è meritevole di lode, un po' meno Zeus, nel complesso un tondello da Medaglione...1 punto
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Nel 1631 si batteva moneta a Napoli sotto Filippo IV ma di due scudi e con un peso del genere nessun ombra, nonostante riportato dal Cagiati e del CNI. Oltretutto si presume non fosse neanche mai stato Battuto il doppio scudo d'oro, e sempre nel merito delle ipotesi, si ipotizza un'emissione, per l'anno 1626. Non mi torna qualcosa, carissimo... Eros P.S. Il Panutti - Riccio infatti dubita fortemente la sua emissione... A meno che Zavattoni abbia riportato fonti più classiche e remote.. Comunque il doppio scudo rimane una chimera...1 punto
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Monete arrivate ieri. Ho dovuto dare loro una piccola pulita, con del cotone idrofilo asciutto, per togliere quella patina verdina da pvc che si era formata, e che rendeva le monete "sporche" al tatto. Per il resto, direi un qFDC-FDC pieno. Sono lieto di aver aggiunto anche questo pezzo di storia in collezione!1 punto
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Appena controllate le mie Piastre, l'unica ad avere lo stesso allineamento dei conii della tua @giovanni0770 è questa1 punto
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Taglio: 50 centesimi Nazione: Città del Vaticano Anno: 2016 Tiratura: 2'207'676 Condizioni: BB+ Città: Milano (MI)1 punto
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C’e’ anche da dire che stessa Lamoneta in questi 14 anni di vita ha sfornato la nuova generazione numismatica, virtuale ma soprattutto reale con divulgatori, mondo associazionistico, studiosi, autori, mondo commerciale, bene o male poi ci conosciamo tutti, i nomi sono quelli..., i percorsi sono stati e sono diversi ma gli uomini più o meno, giovani compresi che sono usciti da qui, sono quelli. Ora dovrebbe arrivare una seconda generazione, sempre che arrivi, temo però che per tanti motivi l’effetto propulsivo si sia fermato.1 punto
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Queste "monetone" sono un piacere poterle soppesare in mano, dimensioni importanti! Anche i segni che ci sono fanno parte del suo vissuto, ma la moneta è ancora veramente gradevole e per quanto si può capire dalla foto anche con un bel "colore"! Buon acquisto che anche se è costato "sangue e sudore" certamente ricambia in soddisfazione.1 punto
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Heritage Auctions, Auction 3061, lot 29315, 7/01/2018 Ancients EGYPT. Alexandria. Trajan (AD 98-117). Æ drachm (34mm, 21.86 gm, 12h). NGC Choice AU★ 5/5 - 5/5. Dated RY 18 (AD 115-116), AVT TPAIAN API CEB ΓEPM ΔAKIK ΠAP, laureate bust of Trajan right, aegis on left shoulder / Zeus, holding scepter, seated left on eagle standing facing, head right, with spread wings, LIΘ (date) in lower right field. Dattari 1080. Milne 695v. With a spectacularly detailed portrait and reverse, and a wonderful deep brown-green patina with no signs of tooling or smoothing. Ex Morton & Eden 72 (15 December 2014), lot 111 (realized $7,200 hammer).1 punto
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Hai ragione, gli anziani che ci sono in questo momento sono ancora degli operativi e hanno delle responsabilità a vario titolo, rischia di esserci un vuoto forse non colmabile. E purtroppo anche nella età di mezzo io vedo molto business a vario titolo, poca passione vera ...1 punto
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Buongiorno Amici Cari,grande convegno come da sempre, clima familiare, tantissima affluenza di collezionisti e studiosi. Ottima organizzazione, pranzo di qualità a prezzo veramente irrisorio. Grazie ad Attilio ,Ugo e a tutta l'associazione "Tempo Libero" per queste due splendide giornate. a presto Michele1 punto
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Buonasera, mi sento di poter aggiungere un piccolo ed insignificante parere alla questione. La numismatica è una piccola porzione della cultura mondiale e come tutte le attività di nicchia non può pretendere numeri confrontabili con realtà bene diverse, tipo quelle sportive ad ampio raggio per intenderci. Secondo me non ha senso cercare di capre chi è il colpevole di colpe che non esistono. La numismatica vive dei suoi numeri fisiologici e quello che fanno certi gruppi o centri sono sostenuti da poche persone meritorie ed appassionate, stop. Questa è la dimensione ed è di tutto rispetto. Non bisogna fare l'errore di pensarsi troppo grandi altrimenti si fa la fine della rana ed il toro... Un saluto Fabio1 punto
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Questo grande gesto mi ha riempito di immensa gioia... Un'uomo che meritava un'encomio, un'uomo che ha dato un contributo enorme alla numismatica, un'uomo come pochi... Ho conosciuto migliaia di persone nella mia vita, ma il cuore di Mario Limido difficilmente l'ho incontrato... Un'uomo che non tutti purtroppo conoscono a dovere, un'uomo che ancora oggi dopo tanti anni di sacrificio crede alla numismatica come unica missione e scopo di vita.. Un'uomo cosi...a trovarlo... Grazie a Voi come Associazione Tempo Libero... Grazie a te Mario per tutto... Eros1 punto
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Fatto in Mp, i migliori auguri ancora di un buon convegno, tanta divulgazione e di due giornate di numismatica per tutti ! Fateci sapere poi ...1 punto
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Non so se si è discusso di questo argomento nel forum...ho cercato ma non ne ho trovato tracce. Avviso i moderatori di non temere denunce da parte dei grossi personaggi che verranno citati in quanto riferisco solo quanto scritto da Giuseppe Braco’ nel Suo libro : Facce di Bronzo....e anche lui in quasi 20 anni non ha mai avuta una querela da parte dei signori citati nel suo libro. riporto un’intervista rilasciata una decina di anni fa rimandando chi volesse approfondire l’argomento a comprarsi il libro citato. Ho le prove che nei fondali dove furono scoperti i bronzi di Riace potrebbero nascondersi altri tesori. Andrò a portarle al ministro per i Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, e chiederò una nuova campagna archeologica». Chi parla è l'esperto d'arte Giuseppe Braghò, lo stesso che da anni denuncia, «prove alla mano», il furto dei corredi (scudi, elmi e lance) e del «fratello» delle due statue greche più famose del mondo. Dopo che nell'agosto scorso, complice il quarantesimo anniversario della scoperta, il giallo sui bronzi di Riace si è riaperto, Braghò ha presentato un esposto alla Procura di Roma per chiedere l'apertura di una inchiesta «sulle modalità con cui le due statue vennero scoperte. Sono venute alla luce verità che mettono in dubbio quel che ci era stato raccontato», dice. E poi attacca: «Perché l'indagine sui furti aperta nel 2007 è ferma? Perché nessuno fa più niente? Eppure le prove che quei furti ci sono stati sono davanti agli occhi di tutti. Quanto dobbiamo aspettare prima che venga fatta giustizia?». L'esperto d'arte Giuseppe Braghò È per questo che ha presentato l'esposto a Roma? Per far riaprire l'indagine presso un'altra Procura, lontano dalla Calabria? «Non proprio. Nel mio esposto, io non chiedo di indagare sui furti - dimostrati peraltro da documenti e dalle dichiarazioni di una testimone oculare – ma su quello che accadde il 16 agosto 1972, quando il sub romano Stefano Mariottini scoprì le statue. Va da sé che una cosa tira l'altra. Perché le indagini sono ferme? «Nei furti sono coinvolti personaggi delle istituzioni, non solo calabresi. Così i carabinieri, che di solito sono solerti a intervenire alla minima notizia di reato, in questo caso procedono a rilento». In effetti sono solerti: dopo la pubblicazione del nostro servizio sui bronzi e sui tombaroli pugliesi, hanno interrogato il nostro fotografo. «Bisognerebbe chiedersi perché ci si muove subito per dei vasi di valore minore, mentre per le due statue più famose del mondo non si fa niente. Tanto più che chi ha venduto gli scudi avrebbe fatto capire di essere disposto a rivelare dove si trovano». Prego? «So per certo, e ne ho le prove, che un noto “esperto d'arte” romano ha cercato di trattare con i carabinieri uno “scambio”». Che tipo di scambio? «Il signore di cui parlo è stato arrestato qualche anno fa per ricettazione di vasi e sculture provenienti da scavi clandestini in Etruria, Puglia, Calabria e Basilicata. Dopo l'arresto avrebbe chiesto agli investigatori di ridimensionare le accuse. In cambio voleva rivelare dove si trovano gli scudi dei bronzi di Riace». Sono affermazioni gravi. Lei ne è sicuro? «È tutto su alcuni documenti della Procura romana (ma l'avvocato del ricettatore a Vanity Fair nega che il suo cliente, condannato in Cassazione per vicende riguardanti altri reperti archeologici, sappia qualcosa sugli scudi, ndr). I carabinieri gli risposero picche, ma poi tralasciarono di approfondire la questione». Perché? «Me lo chiedo anche io». Ma quest'uomo che cosa ne sapeva degli scudi dei bronzi? «Fu lui a venderli all'estero, dopo averli acquistati dai ricettatori pugliesi. So quel che dico. Ho trascorso tre giorni in Puglia, vicino a Taranto, e ho scoperto che uno dei primi ricettatori dei corredi dei bronzi è stato un pugliese conosciuto con il nome “La cumparsita”, un personaggio di una certa età, ma che parla, eccome se parla». Che cosa le ha rivelato? «I bronzi furono scoperti ufficialmente il 16 agosto del 1972, ma in Calabria da mesi i pescatori recuperavano reperti antichi, anche se non ne comprendevano il valore. In Puglia, dove il commercio clandestino di reperti era fiorente, c'erano grossi ricettatori che mandavano i loro “fattorini” in giro per la Calabria e la Sicilia. "La Cumparsita" comprò qualcosa a Riace per conto di un grosso ricettatore pugliese, che a sua volta vendette al ricettatore romano, che aveva contatti con musei importanti». Lei parla di “scoperta ufficiale” dei bronzi. Sottintende che ce n'è stata una “ufficiosa”? «Nel mio esposto alla Procura di Roma sottolineo che ci sono troppe ombre sulle modalità del rinvenimento delle statue. Mi riferisco a una intervista rilasciata (qualche giorno dopo il servizio uscito su Vanity Fair n. 33 del 16 agosto scorso, ndr) dallo “scopritore ufficiale” dei bronzi, Stefano Mariottini, il quale ha rivelato a un quotidiano calabrese che nei giorni precedenti il 16 agosto aveva fatto altre scoperte in mare. È un'affermazione grave. I magistrati dovrebbero ricominciare a indagare seriamente». Ma anche se scoprissero che ci sono stati dei furti, il reato ormai non è estinto? «Purtroppo è così. Oggi i predoni potrebbero tranquillamente uscire allo scoperto e dire: “I bronzi li abbiamo rubati noi e ce li siamo venduti”. Nessuno potrebbe fargli niente. Ma almeno sapremmo la verità, e forse potremmo recuperare i reperti scomparsi. Inoltre sarebbe ora di ricominciare a scandagliare seriamente il mare di Riace. Andrò al Ministero per i beni culturali a chiedere una nuova campagna archeologica. Porterò i risultati di una ricerca fatta nel 2004 da una nave americana, dalla quale risulta che là sotto c'è qualcosa». ......CONTINUA ...sempre che interessi1 punto
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sicil_rex visto che sono piuttosto comuni puoi indicarmi dove posso trovarli? o se ne hai io sarei interessato. Grazie1 punto
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Leggendo l'annuncio della nascita del nuovo periodico si deduce che: La rivista si intitola "Progresso"; "la nascita di nuovo periodico scientifico non può che essere salutata con grande entusiasmo"; "pertanto la conoscenza della letteratura disponibile deve essere alla base del bagaglio culturale di ogni numismatico". Queste sono parole bellissime, dove si sottolinea l'importanza della diffusione della cultura numismatica su tutti i livelli. Peccato che siano solo parole perché se quello riportato da liutprand risulterà vero, la pubblicazione sarà solo per i membri della SMMN e per pochi altri eletti. Se questa pubblicazione è destinata a pochi non capisco perché si possa chiamare "Progresso", visto che è degno di tal nome solo quando è fruibile da tutti; e capisco ancora meno perché sia stata pubblicizzata dal momento che il 99% delle persone che vorrebbe metterla nella propria libreria non potrà acquistarla.1 punto
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