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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/02/19 in tutte le aree
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Personalmente ritengo che la numismatica, come ogni ambito della vita, sia necessariamente condizionato dai tempi. Oggi viviamo tutto in digitale e pertanto un forum è il modo immediato con cui riusciamo ad interagire meglio. Allargando l'ambito credo che la numismatica non sia affatto un crisi, sta cambiando, nel bene o nel male. Io preferisco essere un collezionista consapevole, intervengo molto poco sul forum perché ritengo sia più utile la parola di altri rispetto alla mia, mentre non intervengo mai su altre pagine fb dedicate (non è il mio ambiente, lo lascio a certi avventurieri e finti tonti). Però ho notato che nella mia regione, la Sicilia, nel giro di un anno e mezzo si sono quintuplicati i convegni, non è forse un modo per incontrarsi e condividere momenti di confronto? Eppure questo fenomeno è partito dalla rete, dallo spirito di emulazione, dalla voglia di parlare di numismatica in una terra che di numismatica e numismatici ne ha prodotti un bel po' e, consentitemi, anche di una certa caratura. Credo fermamente che oggi non siamo in grado di prevedere dove andrà la numismatica nei prossimi anni, possiamo solo continuare a coltivarla nel modo che riteniamo più opportuno e confacente alle nostre esigenze. Possiamo solo continuare ad essere da esempio.3 punti
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Un rigraziamento speciale anche a @eracle62 e @VALTERI che intervengono spesso in questa discussione ravvivandola.2 punti
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taglio 2 euro CC paese Olanda anno 2011 tiratura 3.973.000 condizioni bb città Milano2 punti
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Infatti stavo per rispondere, due splendidi pesi monetali: quello da 100 lire/g. 32,258 corrisponde perfettamente al peso della 100 lire d'oro del Regno di Sardegna, da Carlo Felice a Vittorio Emanuele II, e poi del Regno d'Italia, da Vittorio Emanuele II a Vittorio Emanuele III; allo stesso modo quello da 20 lire/g. 6,45 corrisponde al peso della moneta da 20 lire d'oro del Regno di Sardegna e del Regno d'Italia poi. Saluti2 punti
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Argomento ostico, almeno per me. Questa moneta però mi riporta agli albori della mia collezione, quando cercavo una moneta per zecca meridionale. Per Salerno acquistai quello che era catalogato come 1/2 follaro di Gisulfo I o II (17 mm - 1 gr). In basso stato di conservazione e con una patina molto scura. Mi incuriosì subito quel dubbio sull'attribuzione presente sul cartellino ma facendo qualche ricerca trovai subito la soluzione. L'attribuzione a Gisulfo I, iniziata credo dal Sambon, fu corretta da P. Grierson nel suo "The Salernitan coinage of Gisulf II (1052-1077) and Robert Guiscard (1077-1085)". Articolo poi tradotto e ripubblicato nel Bollettino del Circolo Numismatico Napoletano del 1957 qui di seguito allegato. http://www.socnumit.org/doc/BCNN/BCNN1957.pdf Il dubbio rimasto però è un altro... ma il mezzo follaro esiste o è solo frutto di errata catalogazione di monete basse di peso? Complimenti per l'acquisto Elio!2 punti
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La numismatica probabilmente non é in crisi, il collezionismo, soprattutto di fascia medio bassa probabilmente ha dei problemi. Non mi farei, comunque, troppi problemi: come tutti i fenomeni umani, anche questa nostra passione non può espandersi indefinitamente e soggiace a cicli di contrazione e fioritura. La crisi spesso é il terreno di una rinascita.2 punti
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Ciao Francesco ? Sei perdonato perché non conosci ancora Pietro, Grande personaggio, disponibile e paziente con tutti.... Talmente bravo e preparato che lo vorrei come Curatore della sezione. Perchè scrivi che la tua moneta non è stata presa in considerazione... Se tutti il giorno stesso abbiamo controllato le nostre monete?? Come per i tagli anche gli assi saranno oggetto di ricerche e studio. Grazie per aver condiviso il tuo pezzo. Saluti, Rocco2 punti
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Ciao Andrea, se vuoi ti correggo il titolo in Beniamino, fossero questi i problemi ? Mario2 punti
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Forse più che la numismatica ad essere in crisi, è entrato in crisi un certo modo di viverla ed alcuni attori che credono di rappresentare il nuovo che avanza, appartengono già al passato. La velocità di cambiamento è molto più alta di 20 anni fa ....e lascia molti al palo.2 punti
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Di fondo si dovrebbe capire cos'è il concetto di rarità, che viene spesso frainteso o scambiato sulla tiratura di una data moneta o peggio ancora sul costo di una data moneta. Insieme a questi 2 fattori SI DEVE aggiungere anche la reperibilità sul mercato, e questo fattore fa si che non esiste nessuna moneta euro rara.2 punti
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Taglio: 2€ CC Nazione: Spagna Anno: 2014 B Tiratura: 8.067.500 Conservazione: MB Città: Bologna2 punti
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Gianfranco @gpittininn è Milano , ma dalla legenda si vede chiaramente che è Roma (forse 6 officina), ti allego a conferma link RIC ON LINE. Bellissima, fa parte del gruppo che si ritiene coniato sulla falsa riga dei primi conii milanesi in occasione dell'ADVENTUS di Claudio http://www.ric.mom.fr/en/coin/124?q=spes+publica&page=3&mod=result&x=0&y=0&hpp=5&from=quick2 punti
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Taglio: 2€ CC Nazione: Lussemburgo Anno: 2004 Tiratura: 2.447.800 Conservazione: MB+ Città: Ancona2 punti
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DE GREGE EPICURI Visto che non ci sono risposte, aggiungo anch'io un Claudio interessante. Lo avevo già postato un mucchio di anni fa, e allora lo avevamo individuato come RIC 169, di Milano, benchè manchi un segno di zecca o di officina. Non l'ho però verificato sul Mediolanum di Toffanin.2 punti
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E’ cosi, oggi Ambrosiana e’ in un momento magico, ha raddoppiato gli ingressi in un anno, ha una grande visibilità col nome aggiunto in metro a Cordusio, la ristrutturazione del cartone di Raffaello ha avuto echi internazionali e arrivano a frotte, ci aggiungi le mostre sul codice Atlantico di Leonardo, la Palma di Federico Borromeo , la Cripta di San Sepolcro che e’ in restauro e uscirà come un altro gioiello, l’esposizione di monete e’ poi sulla nuova mappa consegnata a tutti i visitatori, quindi passano ...passano ... E’ il progetto in ottica divulgativa che ho fatto più importante sicuramente e simbolico per la mia città, non tutti lo riconoscono in numismatica ma così è, per fortuna altri ambiti associativi e cittadini gratificano e ringraziano, certo rimarrà per sempre per tutti e per la collettività , questa e’ la certezza.2 punti
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A mio parere il dato dei circoli non è significativo. Sarebbe come dire che siccome sono scomparse la cabine telefoniche vuol dire che la gente non telefona più. Quello del circolo è un fenomeno sociale otto/novecentesco che è inevitabilmente andato in crisi con la diffusione di internet e dei social network. Al posto dei circoli fisici c'è il forum di LaMoneta: certo, viene meno il contatto fisico con il tondello e l'interlocutore, ma in compenso abbiamo l'opportunità di confrontarci con persone che non siano solo della nostra città. Io sono un bergamasco che colleziona monete papali e napoletane: in una dimensione come quella del circolo numismatico di Bergamo avrei avuto molte meno opportunità rispetto a ciò che trovo nelle sezioni dedicate qua sul forum. Personalmente - per quanto io sia tendenzialmente un nemico del progresso tecnologico - sono convinto che le monete si vedano meglio in foto formato pizza piuttosto che su un banchetto male illuminato, e non mi interessa fissare negli occhi la persona con cui sto comunicando. Senza parlare dei soldi ed energie risparmiati nell'evitare gli spostamenti, e del vantaggio di poter parlare di numismatica quando mi pare, in tutti i miei momenti liberi, senza dover incastrare un appuntamento fisso nella mia agenda, oltre all'IMMENSA mole di informazioni cui ora si ha accesso. Ripeto, ci sono aspetti positivi e negativi, qualcuno sarà un nostalgico dei circoli e qualcun altro meno, ma il dato di fatto è che le cose sono cambiate, e se oggi il circolo numismatico milanese ha un decimo degli iscritti del 1970 non vuol dire che i numismatici siano diminuiti, anzi.2 punti
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Ora la biblioteca che la domenica mattina si può frequentare, tra l’altro siamo in una splendida cornice quella di Palazzo Ducale...2 punti
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A mio parere per intendersi su di un fenomeno è sempre necessario relativizzare, cioè basarsi su dei riferimenti di confronto di tipo cronologico e quantitativo, ad esempio @eracle62 confronta il numero degli iscritti ai circoli e dai numeri attuali che vedono una forte diminuzione ne deduce indizi di crisi, il confronto numerico è certamente un dato oggettivo, tuttavia la sua interpretazione in termini del tutto critici non tiene conto della diversità dei tempi attuali rispetto anche solo a un paio di decadi fa, quando i circoli erano più seguiti non esistevano strumenti di approfondimento virtuale come questo e altri forum dedicati alla numismatica, come non esistevano tutti i portali, siti, risorse e immagini di ogni tipologia monetaria emessa, i libri di numismatica erano pochi e soprattutto quelli antichi erano oggetti arcani e misteriosi che solo pochi privilegiati avevano potuto toccare e consultare, oggi invece sono digitalizzati e a portata di click... il mondo si è virtualizzato e l'accesso alle informazioni è diventato enormemente più semplice e rapido, quasi tutto si fa in rete con conseguente diminuzione degli incontri dal vivo, ora questo fenomeno di virtualizzazione della società certamente sta dando adito a problemi che trascendono l'ambito numismatico e sono più generali, ma per quanto riguarda la nostra comune passione mi sento di poter dire che le possibilità attuali e i loro potenziali sono enormi e inconfrontabili col passato anche recente, basta osservare questo forum che riunisce appassionati e studiosi di tutta Italia e oltre con la possibilità di confrontarsi in tempo reale su ogni tema immaginabile senza contare il poter disporre di cataloghi elettronici di tutte le monete italiane, della cartamoneta e delle medaglie papali, il tutto completamente gratuito, quello che è stato realizzato in questo forum grazie al contributo attivo di tanti appassionati è straordinario e fa impallidire impietosamente gli anni novanta del secolo scorso, gli anni della mia giovinezza numismatica trascorsi peregrinando in un deserto alla ricerca di rare e preziose oasi di conoscenza monetaria, all'epoca praticamente solo la mitica Cronaca Numismatica e il catalogo Gigante...il web era ancora alla sua alba e di circoli, almeno a Napoli, vi erano solo ombre e ricordi leggendari...2 punti
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Federico non pensare minimamente a lasciare andare questa meravigliosa espressione di pura numismatica, sai quanti ti seguono, sei un patrimonio per tutti... Grazie di cuore .. Eros1 punto
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Buonasera. A proposito di bottoni, nati con questo intento o, come in questo caso, adattati... Vi è mai capitato di vedere qualcosa del genere?1 punto
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Scegli un periodo o un imperatore o una tipologia monetaria, poi ti consiglio leggere, leggere, guardare i cataloghi d’asta e leggere anche qui ? !1 punto
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Erosa era la moneta in mistura, quindi di conseguenza fina era quella in "metallo nobile". Ciao, RCAMIL.1 punto
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A me farebbe solo ed esclusivamente piacere contribuire nel mio piccolo, a far conoscere magari un nominale con una variante poco conosciuta... non voglio alcun merito ne riconoscimento...! Amo le monete napoletane e lo studio tanto quanto tutti voi... cercherò sempre di dare un contributo nel mio piccolo quando e se avrò del materiale utile al forum proprio perché so che ci sono grandi persone dietro, altrimenti le terrei solo per me e credo non sia giusto questo..1 punto
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Allora, interessante la notizia data da @odjob. Riguardo gli spunti interessanti di Davide ed Odjob, la monetazione longobarda e normanna in metallo vile è ardua e problematica. Dalla lettura dei testi di Raffaele Iula e, prima, di Cappelli ( che però li attribuiva a Gisulfo I) e di Bellizia, sono propenso a ritenere che con Gisulfo II, circolassero follari e mezzi follari. con Gisulfo II, per la prima volta, i Longobardi coniarono Follari in rame. Gisulfo si fa rappresentare come un Sebastos, per cui vi è un evidente richiamo ai Bizantini di cui, credo, riconosca una sua subalternità. Durante il periodo di regno di Gisulfo II, gli Imperatori Bizantini battevano follis anonimi, mentre i mezzi erano molto rari ( il Sear li riporta solo per MIchele VII), ma esistenti. Gli autori prima citati, però, ritengono che Gisulfo II avesse coniato anche mezzi follari. Il Bellizia, in particolare, distingueva tra Follari, mezzi follari e frazioni di follaro ( distinguendoli, sostanzialmente, per il fatto che gli ultimi due avessero bordi ritagliati e peso ridotto). Orbene, poichè i follari servivano soprattutto per il piccolo e/o medio commercio locale, propongo alcune ipotesi: - I follari avevano un valore nominale, per cui, credo, vi fossero anche mezzi follari e frazioni; - I follari non avevano valore nominale, ma, forse, andavano a peso per cui non si distinguevano follari e frazioni. Come detto, opto per la prima ipotesi Che cosa ne pensate?1 punto
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Veramente bella, condivido la classificazione di @adolfos e le considerazioni di @dabbene al 100%.1 punto
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https://opac.sbn.it/opacsbn/opaclib?db=solr_iccu&nentries=1&select_db=solr_iccu&searchForm=opac%2Ficcu%2Fmoderno.jsp&resultForward=opac%2Ficcu%2Ffull.jsp&do_cmd=search_show_cmd&format=xml&rpnlabel=Libro+moderno+AND++Autore+%3D+Beniamino+pagnin+(parole+in+AND)+&rpnquery=%40attrset%2Bbib-1%2B%40and%2B%40and%2B%2B%40attr%2B1%3D1003%2B%40attr%2B4%3D2%2B%22Beniamino%22%2B%2B%40attr%2B1%3D1003%2B%40attr%2B4%3D2%2B%22pagnin%22%2B%2B%40attr%2B1%3D8019%2B%40attr%2B4%3D2%2B%22N%22&totalResult=76&ricerca=moderno&saveparams=false&&fname=none&from=481 punto
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Credo che scrivendo alla biblioteca del bottacin stesso per una cosa del 1936 ti faranno una scansione volentieri1 punto
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Ciao! Credo che siano state le figlie a fare la ricerca e/o scrivere la richiesta di aiuto ed essendo piccole, hanno fatto un errore Begnamino invece di Beniamino ... Credo comunque che @ak72 possa correggere il titolo della discussione. Riguardo ad un mezzo grosso di Scutari, non mi ricordo .... provo a vedere se trovo qualche informazione; certo non ho lo scritto di Beniamino Pagnin saluti luciano1 punto
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Chiedo scusa, non mi farò più aiutare dalle mie figlie nelle mie ricerche. Era un modo per avvicinarle alla numismatica ma se infastidisce... [emoji12]1 punto
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Mi dispiace sentirti in questo modo, sai molti non fanno caso a certi eventi della coniazione, magari sono impegnati più sulle leggende, io invece come te apprezzo tutto... C'è da dire infine che la monetazione Napoletana è quella che offre maggiormente possibilità di errori e varianti rispetto ad altre zecche del periodo, infatti alcuni le considerano poco influenti. Io rimango dell'idea che tutto ciò che esula dal quotidiano mi affascina... Non badare...siamo in tanti e ognuno ha le sue convinzioni che comunque vanno rispettate. Continua a postare e a farci gioire ancora... Eros1 punto
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Però un bel pezzo da 90... Grazie per averlo condiviso fa sempre piacere vedere Tondelli, poi di questo livello...1 punto
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Taglio: 2€ Nazione: San Marino Anno: 2012 Tiratura: 621.249 Conservazione: BB Città: Bologna1 punto
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È stata una mossa pubblicitaria vincente per l'Italia. Queste spille con la Vergine e l'Umberto sono realizzate con alta qualità. La nonna apre una grande scatola di ferro con un caffè, e come regalo c'è una spilla. Per un paese con un culto della religione, del patriottismo e delle nonne - questo è geniale.1 punto
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... e di altre città protagoniste di qui tumultuosi mesi: https://iltirreno.gelocal.it/venezia/cronaca/2013/10/27/news/edicola-per-la-palla-di-cannone-in-piazza-1.8006788 http://www.wikiwand.com/it/Storia_di_Vicenza1 punto
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Può esserci un prete senza religione? MALTO KNEIPP - Il caffè della salute! Consigliabile alle persone che non possono tollerare il caffè coloniale e a coloro che debbono seguire una dieta a base di latte, perché sostituisce ottimamente il caffè e rende più facilmente digeribile il latte. Inoltre, il MALTO KNEIPP è nutriente e non eccitante. Sebastian Kneipp (Ottobeuren, 17/05/1821 – Bad Wörishofen, 17/06/1897) Sebastian Kneipp nasce in una famiglia di origini umili e sin da giovanissimo è costretto a fare i conti con la tubercolosi, che lo debilita e lo costringe in casa. Nella solitudine della sua stanza, Kneipp legge i testi sacri e matura la decisione di seguire la sua vocazione religiosa. All'età di 23 anni, grazie all'aiuto del cappellano Merkle, Kneipp entra in seminario con la determinazione di chi ha fatto il garzone per potersi pagare gli studi e con la passione innata per le lingue classiche. Presto Kneipp incontra un'altro religioso che si rivelerà una sorta di "faro" nella sua vita: il parroco locale della chiesa evangelica riformata di Grönenbach e botanico Koeberlin che lo introduce alla fitoterapia. In seminario le sue condizioni di salute peggiorano, ma il destino mise tra le sue mani un libro di Siegmund Hahn sul potere curativo dell'acqua. Il libro lo interessò molto e da lì Kneipp prese lo spunto per lottare contro le aspettative di vita che i medici gli avevano lasciato sul collo, come una spada di Damocle. Iniziò a bagnarsi con una certa frequenza nelle acque del Danubio e piano piano la sua salute ne giovò. Nel maggio 1855 Kneipp divenne padre confessore nel monastero delle Domenicane a Wörishofen, dove portò innovazione nei metodi di cura, amore per l'agricoltura, attenzione per il corpo e la salute. Alla fine del 1893, Kneipp fu nominato monsignore da Papa Leone XIII, dal quale ottenne in regalo una medaglia d'oro in segno di gratitudine per i trattamenti idroterapici che Kneipp aveva introdotto anche presso la santa sede. Kneipp e l'idroterapia Nel 1886 Kneipp pubblicò "La mia cura dell’acqua", un libro scritto in sole sei settimane e diviso in due parti, una dedicata all'idroterapia, l'altra ispirata ai principi della fitoterapia. Il libro ebbe un successo straordinario per l'epoca: fu stampato in 18 edizioni e tradotto in tutte le lingue europee nell’arco di soli quattro anni. In questo libro padre Sebastian Kneipp spiega nel dettaglio i benefici dell'idroterapia, sistema terapeutico basato sull´alternanza ritmica tra acqua calda e fredda. La gamma di applicazioni del metodo Kneipp è molto vasta e prevede: getti, frizioni, fasciature, bagni a temperatura crescente, decrescente, neutra (tra i 36,7° e i 37,2°), bagni completi e parziali (il semicupio, il bagno da seduti, i pediluvi, i bagni delle braccia). Altre forme applicabili sono i bagni di sudore (russo, turco, bagno in cabina), le docce, la cui efficacia sta sia nella temperatura dell’acqua sia nella pressione del getto. In tutti questi casi ciò che si ottiene è un rafforzamento del sistema cardio-circolatorio a effetto della vasodilatazione periferica e un beneficio anche a livello neuro muscolare. La cura di base del metodo Kneipp non si fonda sulla sola idroterapia, ma include anche regole che contemplano l'attività fisica, l’alimentazione, le erbe, lo stile di vita. Kneipp era fermamente convinto che l'insorgere della malattia si legasse a un disequilibrio tra questi cinque aspetti. Kneipp aveva studiato a fondo l'importanza del movimento rispetto alla salute generale dell'individuo ed era solito ripetere: l'inerzia indebolisce, l'esercizio rafforza, il sovraffaticamento nuoce. A tre anni dalla pubblicazione di "La mia cura dell’acqua", Kneipp concluse un altro libro intitolato "Così dovreste vivere", in cui affronta l'importanza dello stile di vita come elemento funzionale al potenziamento l’aspetto più strettamente terapeutico del suo insegnamento. L'eredità di Kneipp Una gita a Bad Wörishofen potrebbe essere una buona occasione per vedere la prima casa di cura o visitare il primo studio di Sebastian Kneipp, dove tutto è rimasto esattamente com'era ai tempi in cui lo studioso iniziava a strutturare l'idroterapia. I libri di Kneipp hanno raggiunto tirature di milioni di copie e vengono pubblicati ancora oggi. Nel 1920 Wörishofen fu insignita del predicato Bad che significa "stazione termale". Oltre a Bad Wörishofen in Germania esistono numerosi altri luoghi di cura Kneipp. La medicina Kneipp e la cura Kneipp oggi sono riconosciute anche dalla medicina tradizionale e utilizzate come terapie ausiliarie. In Germania, in occasione del centenario della morte (1997) a Kneipp è stato dedicato un francobollo. Attualmente esistono circa sessanta centri di cura che usano il metodo Kneipp e l'Associazione Kneipp (Kneippbund) sono iscritti circa 120.000 soci e si contano almeno 600 associazioni culturali presenti quasi in ogni città tedesca che ricadono sotto il nome dell'Associazione e si ispirano all’insegnamento di Kneipp che pose in primo piano l'importanza della prevenzione della malattia e della stimolazione dei processi naturali di guarigione. http://www.giochidelloca.it/scheda.php?id=4311 punto
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Penso che abbiamo tutti un po ragione.... I circoli sono sicuramente il modo più classico e bello per discutere di numismatica e vedere interessanti monete. Ma c'è da dire, che non tutti noi appassionati di numismatica viviamo in grandi centri dove poter iscriversi a qualche circolo. Ecco che internet o "Lamoneta.it" (mezzo modernissimo) viene in aiuto, dando a tutti, anche a coloro che vivono a migliaia di km, di confrontarsi e condividere le loro conoscenze ed esperienza... saluti1 punto
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Avuto l'opportunità di acquistare recentemente un'onkia da Siracusa, a priori la sesta onkia d'argento conosciuta. 1- Katane 7mm 0.9g ! ( errore di pesatura ? piutoso 0.09 ?) - Bertolami Asta 8 lot 85 2- Katane 5mm 0.05g - Asta Leu Numismatik eAsta 3 lot 82 3- Katane 5.5mm 0.06g – coll. Moretti (Boehringer 2006 pl.II n.30) 4- Naxos 5.3mm 0.067g – rinvenimenti monetali . Scavi di Naxos 1995 errorenamente descritta come un obolo Testina di Dioniso/NAXION attorno ad un globetto 5- Syracusa 5.5mm 0.08g – coll. Moretti (Boehringer 2006 pl.I n.13) 6 - Syracusa 6mm 0.06g - coll. Brennos1 punto
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I circoli resteranno aperti fintanto che ci saranno persone interessate a questa forma di condivisione: oggi vi sono molte alternative, ma questo non vuol dire che debbano spegnersi quelle vecchie. Reputo però sbagliato legare le sorti della numismatica a quelle dei circoli: il dato di fatto è che oggi la maggior parte dei numismatici non passa più attraverso i circoli, canali nuovi hanno rimpiazzato quello precedente, come avviene in tutti i campi della società umana.1 punto
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Ciao a tutti. Per il piacere degli occhi qualche grande B di bonifacio , la conservazione non è eccezionale ma le terre sono acide o dei loro stati1 punto
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Certo lo so. Ma per necessità di estrema sintesi nell'inquadrare rapidamente l'ambito del sondaggio e vista comunque la loro stretta connessione ho preferito proporle insieme. Per quanto riguarda il resto della tua risposta vedo che ci troviamo sostanzialmente sulla stessa linea di pensiero. Mi risulta infatti che di esposizioni museali... mostre... iniziative, convegni... ce ne sono, corsi universitari che trattano numismatica ce ne sono, studi di varia derivazione (sia accademica che di "semplici" appassionati) ne vengono pubblicati, libri pure se ne scrivono e se ne pubblicano e ci sono pure case editrici che si dichiarano specializzate in numismatica, riviste di numismatiche pure ne esistono, la Società Numismatica Italiana mi pare sia ancora lì funzionante dopo 120 anni, il Portale Numismatico dello Stato funziona (e viene pure aggiornato), etc etc... Dal punto di vista collezionistico/commerciale invece sicuramente al momento attuale ci saranno delle monetazioni che andranno meglio e altre peggio però, anche al netto della difficile situazione economica, mi sembra che in questi ultimi anni di operatori commerciali e professionisti a vario titolo ce ne siano sempre di più sul mercato: abbiamo assistito infatti tutti al proliferare di nuove case d'asta, di portali dedicati e di tantissimi nuovi venditori e professionisti (e molti di questi hanno pure mosso i loro primi passi numismatici proprio su questo forum ) che in molti casi dopo vari anni continuano tranquillamente a mandare avanti le loro attività vantando in alcuni casi, a dir loro, anche fatturati in crescita. Ora o questi commercianti (vecchi e nuovi) sono tutti dei pazzi a cui piace perdere denaro in imprese improduttive o evidentemente qualcuno a cui vendere queste monete alla fine esiste e gli permette anche di camparci... In definitiva quindi questo voler per forza intonare il de profundis della numismatica e voler far passare il messaggio che siamo sull'orlo del baratro mi sembra piuttosto forzato (a mio parere). Saluti Simone1 punto
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Taglio: 50 centesimi Nazione: San Marino Anno: 2005 Tiratura: 249.712 Conservazione: MB Città: Ancona1 punto
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@eracle62 questo è un altro esempio, coniazione in stile medaglia “alla tedesca”, per ora unico esemplare conosciuto...1 punto
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Ciao Mattia benvenuto nel forum. Segui il consiglio di Luciano, niet numeri di telefono. Poi ci si mexxaggia.1 punto
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Recente acquisto: Minuto di Filippo di Cleves governatore per Luigi XII (1499-1506). Tipologia con FD' CGI al dritto.1 punto
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Leggendo l'annuncio della nascita del nuovo periodico si deduce che: La rivista si intitola "Progresso"; "la nascita di nuovo periodico scientifico non può che essere salutata con grande entusiasmo"; "pertanto la conoscenza della letteratura disponibile deve essere alla base del bagaglio culturale di ogni numismatico". Queste sono parole bellissime, dove si sottolinea l'importanza della diffusione della cultura numismatica su tutti i livelli. Peccato che siano solo parole perché se quello riportato da liutprand risulterà vero, la pubblicazione sarà solo per i membri della SMMN e per pochi altri eletti. Se questa pubblicazione è destinata a pochi non capisco perché si possa chiamare "Progresso", visto che è degno di tal nome solo quando è fruibile da tutti; e capisco ancora meno perché sia stata pubblicizzata dal momento che il 99% delle persone che vorrebbe metterla nella propria libreria non potrà acquistarla.1 punto
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scusami dabbene se ti sciupo la sorpresa ma hai citato uno degli autori che preferisco (scoperto una decina d'anni fa per un esame di storia economica) e proprio non resisto a non scrivere qualcosa.... il capitolo che tratta dei luigini si intitola "la truffa del secolo" e parliamo del XVII secolo. I luigini venivano battuti nella francia del Re Sole negli anni cinquanta del seicento, la moneta pesava due grammi e mezzo con lega di 967 millesimi. Il valore nominale era di 5 soldi e ne occorrevano 12 per uno scudo. Dal 1656 queste monete arrivarono nell'Impero ottomano ed ebbero un successo spropositato; venivano utilizzati principalmente come monili e le donne turche facevano a gara per avere orecchini, collane e bracciali fatti con i luigini. Le nostre monete erano diventate merce e come merce seguivano la legge della domanda e dell'offerta. Se per il valore nominale che avevano, per 12 luigini occorreva uno scudo, in oriente lo stesso scudo veniva scambiato con otto, sette o sei luigini. Anche se trattati come merce i luigini legalmente rimanevano moneta per cui "il sovrapprezzo che i francesi ricavavano portando i luigini in Turchia non era tollerabile e squinternava tutto il sistema monetario". Ma il bello deve ancora venire, Jacques Savary autore di "Le parfait négociant" un trattato per i commercianti pubblicato alla fine del seicento scriveva "se c'è un posto al mondo in cui si profili qualche possibilità di guadagno, potete star certi che vi troverete un genovese" (ma non diciamolo a Dizzeta) :blum: Che cosa poteva accadere quando i genovesi avessero fiutato l'affare dei luigini? ...lascio un po' di suspance ... aspettando Dabbene domani..1 punto
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Questa discussione mi fa venire in mente che, raramente, abbiamo sottolineato le coniazioni attribuite simbolicamente ad una zecca, mentre sono state coniate altrove. Ad esempio le emissioni di Maria Luigia per Parma che, in realtà, furono coniate nella zecca di Milano. Ecco, sarebbe interessante fare un elenco di tali coniazioni.1 punto
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