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Contenuti più popolari
Elenco dei contenuti che hanno ricevuto i maggiori apprezzamenti il 04/03/19 in tutte le aree
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Carissim*, il dottor Bignasca, anche per la segnalazione delle vostre richieste, sta ripristinando un nuovo siti dei Quaderni Ticinesi: davvero un grazie per il suo grande impegno per la vita e lo sviluppo della rivista. Per ora non sono visibili gli indici, ma spero che presto lo siano. Nell'ultima riunione del comitato di redazione - del quale ora faccio parte - abbiamo parlato di tanti possibili futuri sviluppi del sito che però dipenderanno dalle risorse umane ed economiche disponibili, ovviamente. Spero che comunque continuiate a seguire e ad apprezzare la rivista, che tra l'altro anche nell'ultimo numero presentato in gennaio si è presentata davvero "corposa" e ricca di argomenti vari, tutti molto interessanti. Un caro saluto a tutt* MB6 punti
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Continuando con le zecche piemontesi : CHIVASSO - Teodoro I Paleologo (1307-1338) - Imperiale piccolo - D/ MARChIO , nel campo ThEO croce , R/ Scritta su tre righe MONTISFERAT , CNI 10/13; MIR 380 RR (Mistura g. 0,51)4 punti
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Ciao @Francesco1984 , da alcuni anni guardo spesso il posizionamento dell'asse delle monete napoletane e siciliane che mi capitano tra le mani e posso dirti che negli 8 tornesi 1796-1797 capita spesso l'asse alla tedesca, di meno nel 1796 mentre su dieci esemplari datati 1797 ben quattro sono con asse alla tedesca. Si tratta però di una variante questa seguita pochissimo dai collezionisti ed è capitato anche a me in passato di non farci caso. Infatti da un punto di vista commerciale non sono d'accordo ad attribuire a queste incongruenze una grande differenza, restiamo nel campo della "curiosità" che è meglio dato che ci sono cose ben più importanti da studiare come ad esempio gli "errori" araldici.... che poi proprio "errori" non sono. Per quanto concerne l'asse leggermente ruotato nella piastra 1834 posso solo dirvi che i conii (esposti nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli) avevano tutti una piccola incanalatura a ore 12 che coincideva con un fermo inserito nel bilanciere e che non aveva più possibilità di ruotare o staccarsi. Poteva capitare però che l'incisore incideva sul conio l'impronta leggermente ruotata e non come doveva essere, ecco perchè più di un esemplare si presenta con la stessa rotazione, consideriamo poi che nel 1834 la zecca di Napoli realizzò centinaia di conii di piastre. Il caso più eclatante è quello della 1834 con asse alla tedesca.4 punti
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In poche parole, il "follis", plurale folles, è una moneta di bronzo introdotta da Diocleziano con la riforma monetaria del 294. Inizialmente era di grande diametro, aveva un peso di circa 10-15 grammi e conteneva una minima quantità di argento, intorno a 4% così come il "mezzo follis", del peso di 7-8 grammi. Lo stesso Diocleziano cercò di calmierare i prezzi con un editto dei prezzi e del valore dei principali prodotti, ma la svalutazione monetaria non si fermò e col tempo il peso del follis fu via via ridotto finché dovette essere sostituito con una moneta più piccola. Nel 346 fu infatti introdotto un bronzetto di circa 3 grammi di peso e 18-20 mm. di modulo. che fu chiamato "nummus centenionalis" in quanto equivalente, si pensa, ad 1/100 di "siliqua", la moneta d'argento a sua volta equivalente a 1/24 del "solido d'oro" (insieme nacque anche il "mezzo centenionalis"). Col tempo anche il valore del centenionalis andò via via diminuendo finché nel 354 fu "ridotto". Successivamente si dovette ricorrere a suoi sottomultipli ma qui le ipotesi sul nome di queste monete più piccole e sul loro peso non sono concordi. Detto tutto e bene? Chi lo sa!3 punti
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Carissimo Nicholas, ricordo il tuo entusiasmo la tua passione, la tua voglia di esserci, quando anni or sono ci conoscemmo in una delle tante iniziative numismatiche che il Cordusio faceva allora. Ecco vorrei vedere in tutti ancora quella voglia di esserci, allora eravamo veramente in tanti e tutto sembrava fosse colorato. Quello che mi stupiva era la differenza di età fra i partecipanti ai nostri eventi si andava dagli stragiovanissimi ai decani della numismatica, questo dato mi metteva tanta gioia e speranza. E poi sembrava avessi tutti la stessa età era meraviglioso. Si ho scritto molto in questi anni, ho conosciuto tantissimi amici, ho avuto la fortuna di esserci nei tempi d'oro, quando ogni giorno si aprivano decine e decine di discussioni interessanti, quando online c'erano centinaia di utenti, quando i tondelli si postavano senza timori, quando l'arcobaleno accompagnava la nostra vita numismatica. E' stato meraviglioso esserci come lo è ancora, questo forum mi è stato compagno nei momenti più tragici della mia vita, mi è stato di grandissimo supporto morale e scientifico, mi è stato amico, mi è stato compagno di vita, e stato praticamente tutto... Questo per far capire quanto sia assillante ogni tanto sull'importanza della coesione anche in ambito numismatico e in particolar modo qui sul forum, arricchirebbe tutti sotto il profilo umano,e servirebbe a molti come supporto di vita. E poi non avrei conosciuto tanta gente meravigliosa che spero mi legga ancora anche se in anonimo. Queste righe sono anche per loro, per tutti quelli che insieme a me hanno costruito il forum, una sorta di esortazione al ritorno. Potremmo fare ancora grandi cose insieme, potremmo crescere ancor di più tutti insieme, pensateci. E poi vorrei dedicare i miei pensieri anche a chi mi accompagna ogni giorno qui sul forum, a chi che come me divide gioie e non, a chi come me vuole andare avanti, a chi come me vorrà ancora esserci, per credere ancora insieme a questa straordinaria numismatica che non finirà mai di stupirci.. Eros3 punti
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Tra vecchi libri, un vecchio opuscolo (1971) su una piccola chiesa con chiostro, nella valle ai piedi di Albugnano di Asti : è la cosiddetta 'abbazia' di Vezzolano, bell'esempio di architettura romanico-gotica probabilmente costruita nel 1189 . All'interno un nartece, sorta di piccolo atrio o vestibolo che separa l'accesso alle navate vere e proprie, delimitato con una parete a ponte su colonnine ed archetti sormontati da un fregio a bassorilievo su due ordini . Piuttosto comune in chiese più antiche, il nartece pare poi scomparire o viene spesso rimosso altrove . Questo in Vezzolano è dunque uno dei pochi esempi rimasti in Italia, ancora più raro considerando il fregio a bassorilievo che lo corona e la finitura policroma . Attorno al piccolo complesso, leggende di preesistenti chiese più antiche con riferimenti a Carlo Magno ed ancora prima . Del nartece, unisco una fotografia dal vecchio opuscolo ed una immagine meno datata .3 punti
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Parlando di nartece, vorrei ricordare quello del Duomo di Casale Monferrato (Al) "All'ingresso si resta subito stupiti dall'impressionante "nartece" coperto da una ardita volta capolavoro di statica, divisa in 9 compartimenti e formata da arconi trasversali, contornato da un matroneo, con logge a trifore, che avanza subito richiami di tipo orientale… parentela di remoti esempi dell'architettura armena e pure della architettura islamica di Cordova. Questi soffitti a costoloni risultano, infatti, essere esempio unico in Italia. Gli archi…..sono tenuti insieme senza calce e solo grazie alla loro sagomatura asd incastro ed al loro peso". Da: Indro Grignolio, Casale Monferrato, Media Editrice Buona notte. Stilicho3 punti
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Ultima entrata, in attesa di riceverla. Trajan AR Denarius. Rome, AD 101-102. IMP CAES NERVA TRAIAN AVG GERM, laureate head right / P M TR P COS IIII P P, Victory, draped, standing right, setting a shield on a trophy with both hands. RIC65 var. -; BMCRE 110; RSC 246. 3.49g, 18mm, 7h.2 punti
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E' la giornata dei forti ! Forte Amedeo IX Mir Savoia 192b simbolo del sole Giovanni Cumassel per Torino2 punti
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buonasera Sign.Mario,il 6° convegno Numismatico-Filatelico Campano organizzato dal Circolo Numismatico Partenopeo è in programma il 26-27 Aprile 2019. Saluti Michele2 punti
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Leggo adesso e intervengo per non sottrarmi, ovviamente. @Francesco1984 La mia risposta non fu per snobbare la moneta, figuriamoci...con me sfondi un muro già aperto. Non ho scritto, NON presa in considerazione..ma, diversamente, NON GLI HO ANCORA CONTROLLATI. Chi mi conosce, e non sto qui a scusarmi e richiamare gli altri amici, sa quanta cura ci metto nello studiare le monete di Napoli e soprattutto visionarne in quantità industriale. Il mio è stato un modo per scrivere che effettivamente non mi sono messo ad osservare se le monete di Napoli (a questo punto, se diamo queste rarità) avessero e/o hanno glia assi alla tedesca...tutto qui. Anche la monetazione di Napoli, come la vita quotidiana, ha le sue priorità....non è che ho un fabbrica che lavora al mio fianco per scoprire tutto quello che ancora c'è da indagare. Al momento non è tra le indagini che sto conducendo..... e non è neanche mia intenzione inserire monete a RANDOM senza controlli, nei miei lavori. I più cari sanno di cosa parlo. Sperando di vivere ancora a lungo....ogni cosa a suo tempo. Grazie.2 punti
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Pensa che io l'ho comprata soprattutto per il fatto che è stata usata come ciondolo che quindi ha una storia2 punti
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Buonasera, credo in una imprecisione di Wildwinds nel senso che la moneta, che penso sia un centenionalis per Cyzicus (395-402) e non un follis, andrebbe distinta in 66a e 66b solo per la marca di officina, che nella 66a è la A (prima), nella 66b dovrebbe essere solamente la B (seconda). SEAR, a comprova, unisce le officine A e B in un solo numero, 20831, specificando che per quella unica moneta, le marche possono essere giustamente A o B. Perciò, come chiaramente si legge all'esergo, il centenionalis di @Augusto60 è quello detto 66"a", che in RIC dovrebbe essere il 66, mentre quello con marca B dovrebbe essere il 67. Data l'ora, non sono troppo chiaro. Insomma sbaglia Wildwinds a riportare sia SMKA che SMKB sotto lo stesso numero "66b". Sotto quel 66b dovremmo leggere solo SMKB. Uffa, ce l'ho fatta! CIAO2 punti
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E come non apprezzare impegno e passione che questi "ragazzi" dimostrano con le loro attività ! Ho conosciuto il Circolo Astengo ai convegni dei Circoli di Bergamo e poi di Padova, e spero proprio di poter partecipare a quello che organizzeranno loro quest'anno a Genova. La numismatica è in crisi di inflazione di offerte commerciali, di confuse dispute su sistemi astrusi , ambigui e di dubbie finalità di classificazione delle monete, di inaridimento di interscambi personali per rapporti demandati troppo spesso ai "social" (mai denominazione mi è apparsa più inadeguata), di ...ecc.ecc. La speranza di sopravvivenza sta nella passione, nello studio, nella sincerità e cordialità dei rapporti umani. Complimenti ancora agli amici genovesi.2 punti
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SIGH! SOB! La fine è vicina! *** QUINTA E ULTIMA PUNTATA! *** Sieges-Tallero della Sassonia, peso e dimensioni sempre gli stessi, tiratura sempre più bassa: solo 45.000 esemplari. Diritto: Re Giovanni di Sassonia qui anche in una foto quasi dell'epoca. Legenda: IOHANN V.G.G. KOENIG VON SACHSEN (Giovanni per grazia di Dio re di Sassonia) La lettera B in esergo non sta per la classica zecca "B" di Hannover, ma per il maestro di zecca di Dresda Gustav Julius Buschick. Il suo biglietto da visita era in formato A3, in quanto il suo nome completo era: Johann Nepomuk Maria Joseph Anton Xaver Vincenz Aloys Franz de Paula Stanislaus Bernhard Paul Felix Damasus A me piace parlar male di reucci e tiranni vari (lasciamo poi perdere i vari fieri dittatorini passati, presenti e futuri), ma qui mi devo morigerare... Niente stallieri o macchinisti: questo sovrano regnava illuminato, e - nel suo tempo libero - si occupava anche di letteratura. Con lo pseudonimo Philalethes ("Amico della Verità", da cui il suo soprannome „Der Wahrhaftige"- "Il Veritiero") ha pure tradotto in tedesco la nostra Divina Commedia e la sua è una traduzione ancora oggi riconosciuta valida. _______________________________ Rovescio: Cavaliere Alato Il motivo della moneta è in se riccamente decorato e glorificante, al centro un genio alato a cavallo, con la bandiera dell'aquila tedesca nella mano destra, un ramo di ulivo (?) nella sinistra, mentre in esergo sono visibili undici aste di bandiera unite in basso. Al di sotto due rami di palma collegati da una corona d'alloro e l'anno 1871. Legenda: EIN THALER X X X EIN PF.F. Spendo due parole sull'aquila della bandiera, altro simbolo tipicamente tedesco: Quando fu fondata la Confederazione della Germania del Nord con poi l'Impero tedesco (1867-1918) non si volle usare l'aquila bifronte in quanto già dominio dell'Austria-Ungheria, ma l'aquila era indiscussa come simbolo nazionale tedesco. Nel 1871 ritornò così all'Impero nella sua forma originale - monotesta - come aquila imperiale, tradizionalmente piumata nera e rinforzata in rosso; lo sfondo dorato (Poi i colori della bandiera attuale..). L'aquila sulle monete ci accompagna fino ad oggi, prima sui marchi (monete da 1, 2 e 5 marchi) e poi sugli Euro (1+2). _______________________________ Purtroppo (o per fortuna) mi sa che la serie è qui conclusa. Magari ho acceso in qualcundo di voi un po' di interesse nella monetazione d' Oltralpe e vi lascio con un ultimo pensiero: Ma il volto del genio, con quegli occhioni, non vi ricorda qualcosa? ( E qui devo per forza fare un saluto a @nikita_!) Spero che il Mastro Buschick non se ne abbia a male! Servus, Njk2 punti
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Ciao Francesco ? Sei perdonato perché non conosci ancora Pietro, Grande personaggio, disponibile e paziente con tutti.... Talmente bravo e preparato che lo vorrei come Curatore della sezione. Perchè scrivi che la tua moneta non è stata presa in considerazione... Se tutti il giorno stesso abbiamo controllato le nostre monete?? Come per i tagli anche gli assi saranno oggetto di ricerche e studio. Grazie per aver condiviso il tuo pezzo. Saluti, Rocco2 punti
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Buonasera, la persona che ti ha dato quella risposta nella discussione sull'8 tornesi con assi a medaglia è uno dei massimi esperti inerenti la monetazione prodotta alla zecca di Napoli, nonché una persona di grande disponibilità e cortesia, ha dato tanto alla numismatica napoletana ma soprattutto a chi frequenta questa sezione del forum, tanti di noi abbiamo potuto imparare tanto proprio grazie a lui, personalmente mi reputo fortunato perché ho avuto la possibilità di conoscerlo e posso dire che oltre ad essere un grande studioso è soprattutto una grande persona... Forse la sua risposta è stata un po' istintiva ma soprattutto fraintesa, perché se è vero che magari non ci ha fatto caso è anche vero che ha dato risposte esaustive su temi ben più complessi, inoltre posso affermare che è uno studioso impegnato perennemente nei suoi studi e non è detto che un domani non sciolga ache il tuo quesito. Come ben dici in Zecca c'erano regole precise da seguire quando si coniava una moneta ma la distrazione o l'errore ci poteva tranquillamente scappare, succede oggi con gli euro, nonostante le attuali tecnologie, figuriamoci alla fine de '700... Cordialmente.2 punti
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TROVA L'INTRUSA ovvero: per rinfrancar lo spirito tra una identificazione e l'altra Veniamo con questa nostra addirvi (... addirvi, tutto attaccato) che, per rendere plauso ai nostri innumerevoli ammiratori che graziosamente ci onorano del loro interesse ogni qual volta appariamo in questo inclito forum, abbiamo deciso di indire una piccola gara al fine di mettere alla prova la loro arguzia e la loro competenza. Tra le tre monete quivi illustrate vi è un'intrusa (intrusa?, beh, non proprio, insomma una moneta che non si inserisce compiutamente nella serie: ecco, mettiamola così); alla vostra sagacia il piacere di individuarla. Potranno essere prese in considerazione solo le risposte che motiveranno dettagliatamente la supposta intrusa (°), non essendo ovviamente sufficiente dire: è la A (oppure è la B, o ancora la C. Troppo facile). In particolare sarà obbligatorio, all'atto dell'indicazione della supposta intrusa (°) fornire la data di coniatura (giorno, mese, anno) nonchè il nome dell'operatore addetto alla pressa. In mancanza di tali dati ogni risposta sarà dolorosamente ignorata. Abbiamo naturalmente previsto una ricca dotazione di premi per chi individuerà correttamente l'intrusa: una deliziosa, nonchè rara, banconota da collezione, che qui illustriamo con dovizia di dettagli; essa sarà inviata a chiunque avrà individuato con correttezza l'intrusa. Ma non è finita qui: non vogliamo che chi partecipa, pur non avendo individuato l'intrusa, debba andarsene con le mani in tasca; a tutti, ma proprio a tutti, verrà inviato un premio di consolazione, consistente nella banconota sotto illustrata che, seppur meno preziosa di quella destinata ai vincitori, non è meno apprezzabile di colei. Buona partecipazione, da parte del vostro affezionato cabanes __________________________________________________________________________________________ Naturalmente si invitano cortesemente tutti coloro che conoscono la risposta di esimersi dal renderla palese, per non togliere il piacere del brivido dell'azzardo ai partecipanti. L'usura dei favoriti non è un indice di intrusività: esso è solamente un indice di povertà del collezionista che ha messo a disposizione le sue monete. Avevamo intenzione di pubblicare questa gara nella sezione Monete Estere, per poi umilmente chiedere a @petronius arbiter se non fosse il caso di spostarla in Agorà, al fine di incrementare la platea di partecipanti, ma ci siamo poi detti che era inutile disturbare il gentilissimo Petronius per una simile sciocchezza, ed abbiamo quindi provveduto da noi ad inserirla qui ove si trova. __________________________________________________________________________________________ (°) supposta intrusa ---> intrusiva supposta ---> .... Non c'entra niente col concorso ma è un gioco di parole troppo bello per lasciarlo perdere!1 punto
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Soldo "curioso" 1798 Carlo Emanuele IV Mir Savoia 1016d con cartellino d'epoca1 punto
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Noi ci proviamo con il massimo impegno, molti ci snobbano o usano aggettivi poco gratificanti su questa manifestazione storica, ma nonostante tutto, ad ogni occasione siamo sempre sorridenti, disponibili, carichi di affetto verso tutti. Il nostro unico obiettivo primario è regalare due giornate familiari, in pieno relax, tra collezionisti e operatori del settore, per gli aspetti commerciali che siano positivi o negativi, l'unico testimone più autorevole e credibile è il tempo, sono trascorsi 25 anni, lo stile e il lavoro, fatto di sacrifici e serietà, ripagano sempre, non economicamente, ma creando dei rapporti affettivi incredibilmente belli!1 punto
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hahaha! Certo che, pensando a monete e dei, si potrebbe fare un... SeR monete; dio SO = Sermone tedioso ?1 punto
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Bellissimo esemplare. Mi chiedo anche io se il prezzo non sia un po' esagerato ... Certo che altre case d'asta non batterebbero ciglio a classificarla "Spl"1 punto
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Ciao ho fatto il conto della serva: 697 sterline sono +/- 820€ Rapportando questo valore a 2 - 1 - e mezza sterlina Si ha 118 € per la mezza 236 per la sterlina 472 per il pezzo da due Tot 826 La convenienza e palese le pagheresti molto sotto il prezzo delle normali bullion, Sicuramente é un affare, solo attento che non sia un affare solo per chi vende......poiché quando i prezzi sono molto sotto al loro valore, ci può stare sempre in agguato la truffa o raggiro. Saluti TIBERIVS1 punto
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Si è diversa, ma avevo pensato anche al Regno di Napoli o Sicilia, in buona sostanza un periodo precedente ai borboni. In exonumia mi è stato detto che ha le fattezze di una corona affine al titolo di duca per la presenza dei tribolati possibilmente del '700, ma non vi è stata purtroppo una attribuzione sicura. Ho voluto tentare anche in questa sezione ed in questa specifica discussione anche se non è bottone, giusto perché ho visto un bel po' di corone . Tornando alla spilla, mi sembra di aver visto qualcosa di simile nei regnanti precedenti, tipo Spero che, anche se non è proprio attinente al tema, questa coroncina non infastidisca la discussione in corso, grazie per l'ospitalità.1 punto
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e questa di Venezia, già postata anni fa, che presenta i segni della spilla che gli permetteva di essere posta sul vestito (la moneta ha subito un maldestro tentativo di restauro).1 punto
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Grigioviola giustamente amplia e integra in maniera ottimale il mio post di cui sopra. Amplia nel senso che palesa il mio riferimento a REDVCI che intendevo ricollegato alle iconografie FORTVNA REDUCI (di solito ricollegate al rientro di reduci da campagne militari). Integra magistralmente con un esemplare della collezione Mauseus molto affine che ieri mi è sfuggito (ho focalizzato la ricerca sulla legenda più che sull'iconografia) . Anche una ricerca con "Carausius + X in exe" era stata vana. D'altra parte la legenda resta ignota... un bel rebus. Ciao Illyricum1 punto
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Grazie per aver postato queste rarissime monete, forse per il loro aspetto vissuto e sofferto non sono molto note, io posso dire di averle conosciute leggendo e rileggendo questa discussione, invece sono bellissime e sono il simbolo della Corsica e della sua meravigliosa gente.1 punto
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Semplicemente fantastica, un primo Traiano eccezionale con dettagli al rovescio nel trofeo veramente bellissimi.1 punto
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Asta Nomisma? In collezione ho anch'io un bel pezzetto da 3 grossi di questo millesimo (ho anche il 1626 ma è di bassa conservazione), se mi ricordo stasera lo posto.1 punto
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Questa e’ molto importante perché ricorda la monetazione milanese del denaro imperiale piano1 punto
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moneta stupefacente! non è il mio periodo... ma tanto di cappello! moneta che di fatto non ha mai circolato e che patina da medagliere nei fondi! complimenti per l'acquisto1 punto
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Buonasera è con un pò di orgoglio modenese che vi mostro questo scudino del 1782 con il quale concludo il giro delle monete d'argento dell'ultimo regnante del ducato di Modena. dopo tallero ,tre e due scudi ecco anche la più piccina....lo stemma di casa estense in questa serie di monete è davvero superbo. come vi pare? grazie a chi commenterà e un saluto a tutti marco1 punto
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Mi ero perso anche questo.. Sembrerebbe ci sia ancora lustro oltre un vecchia patina di raccolta. Anche se meno blasonata, per me in questa conservazione è degna di nota. Però Marco, quanti bei tondelli per modena.... Eros1 punto
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ieri ad un mercatino mi sono lasciato attrarre da questa medaglietta "a spilla" in alluminio, da un lato la Vergine Maria e sul lato opposto una bella scritta per la pubblicità di una marca di caffè, a voi i commenti1 punto
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Mi fa venire in mente le sorpresine... Praticamente hai pensato alla devozionale e poi girandola... Straordinario più sorpresina di cosi si muore... Carissimo queste tue escursioni nei mercatini sempre fruttuose, grazie per averla condivisa. Ciao a presto Eros p.s. pesi nulla?1 punto
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Questa questa... Un tre quarti di Zeus di questo livello solo da ammirare, e perchè no.. anche un po da invidiare per il magnifico tondello. Delle illustrazioni si parla poco, diamo lustro a questo lavoro, perchè poi costa anche fatica e tempo.. Stupende immagini che fanno apprezzare ancor di più le classiche iconografie e il contesto storico.. Ti seguo carissimo...1 punto
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taglio 1 cent paese Slovacchia anno 2018 tiratura 20.580.000 condizioni bb+ città Milano Note NEWS!!1 punto
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A me farebbe solo ed esclusivamente piacere contribuire nel mio piccolo, a far conoscere magari un nominale con una variante poco conosciuta... non voglio alcun merito ne riconoscimento...! Amo le monete napoletane e lo studio tanto quanto tutti voi... cercherò sempre di dare un contributo nel mio piccolo quando e se avrò del materiale utile al forum proprio perché so che ci sono grandi persone dietro, altrimenti le terrei solo per me e credo non sia giusto questo..1 punto
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L'articolo verrà pubblicato quanto prima da una rivista italiana: appena sarà pubblicato sarà mia cura segnalarlo. Grazie per l'interessamento.1 punto
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Con l'occasione posto quella che è per me una delle più belle placche della mia collezione è in argento punzonata Napoli 1726 argentiere "AS" Aniello Simioli la cornice è dorata1 punto
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Ciao a tutti. Per il piacere degli occhi qualche grande B di bonifacio , la conservazione non è eccezionale ma le terre sono acide o dei loro stati1 punto
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Buongiorno, in ottica sul tema “fortificazioni e limes” volevo segnalare il forte di Capidava, sorto a difesa dei confini dell’Impero Romano e di cui ne ero ignaro dell’esistenza. Eretto sulle sponde del Danubio, nei pressi dello stesso ebbe sede la Battaglia dei Salici tra i Visigoti di Fritigerno e le truppe di una coalizione romana. Fortezza attualmente in restauro in ottica di un futuro utilizzo a scopo turistico ma certamente interessante per rendere l’idea di come appariva un insediamento militare. Capidava faceva parte della serie di castra e fortificazioni erette ai tempi di Traiano durante l'organizzazione del limes danubiano, e fu costruita da squadre della Legio V Macedonica e della Legio XI Claudia. Il toponimo getico (Capidava = «la cittadella della svolta»), attesta un abitato preromano autoctono il cui nome fu conservato anche nell'epoca romana, fino a età tarda. La forma corretta Capidava è confermata da più iscrizioni tra le quali una del sec. II d.C., scoperta a Ulmetum. Come stazione militare C. è stata occupata, per quasi cinque secoli, da una serie di corpi militari, che conosciamo da iscrizioni. Dalla fondazione del castro fino verso l'anno 143 d.C. qui è stata acquartierata la cohors I Ubiorum. Nell'epoca romano-bizantina sono presenti: vexillatio Capidavensium (un distaccamento della Legio II Herculia); cuneus equitum Solensium (Not. Dign., XXXIX, 13); cuneus equitum scutariorum. Il castrum eretto all'inizio del sec. II d.C. fu distrutto in seguito agli attacchi barbarici cosicché, verso la fine del sec. III d.C., dovette essere completamente rifatto, aumentandone la capacità di difesa. Esso ha una pianta quadrilatera (150 X 127), con mura larghe più di 2 m e alte 5-6 m, con 7 torri, alte quasi 11 m (3 rettangolari al centro dei lati, 2 negli angoli a forma di quarto di cerchio e 2 intermedie, sul lato lungo, a forma di ferro di cavallo), una porta larga 2,36 m, situata sul lato SE, e un'uscita strategica sul lato SO della torre n. 1, verso il Danubio, dov'era sistemato anche il porto. A partire dal sec. V, a causa dei numerosi attacchi subiti, la cittadella fu rifatta più volte. era il centro amministrativo di un territorio esteso, del quale facevano parte più località, fra le quali Ulmetum e vicus Sceno(pesis) e, sempre qui, si trovava uno dei più importanti passi doganali, come pure una stazione di benéficiarii. L'amministrazione del territorio era affidata a un quinquennalis, mentre quella della città era affidata a un princeps loci: ambedue funzionari nominati e non scelti. Le recenti indagini eseguite nel settore E della cittadella hanno rivelato distruzioni violente nel sec. VI; ricostruita ai tempi di Giustino II, dovette subire l'invasione degli Avari nel 587, dopodiché venne eretto a S, con le pietre ricavate dalle rovine, un piccolo fortino, di m 60 c.a di lato. Quando il limes bizantino venne riorganizzato, nel sec. X, C., grazie alla sua posizione strategica speciale, costituì un punto importante nel nuovo sistema di difesa. Sulle rovine dell'abitato fortificato del periodo tardo romano, venne costruita una cittadella di contadini stratiòtai che durerà fino nel sec. XII e che presenta più livelli di abitazione corrispondenti a ricostruzioni successive. Nella parte E della fortezza indagini recenti hanno posto in luce edifici di epoca romano-bizantina, tra cui depositi con numerose anfore e giare e un ambiente con ipocausto. Fuori della città, verso E, sono state rinvenute terme di età tardo-romana. Tratto da http://www.treccani.it/ Vi segnalo anche il video: https://www.youtube.com/watch?v=U6K9ipT3k2I Ciao Illyricum1 punto
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Questa è la numismatica che vorrei sempre vedere.... Felicità, Cuore, e tanti tondelli... Eros1 punto
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Buonasera posto foto migliori. Si @Rocco68, il peso è 26.94.1 punto
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